20.06.2013 Views

La città - L'Azione

La città - L'Azione

La città - L'Azione

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>L'Azione</strong> 24 OTTOBRE 2009<br />

LETTERE in REDAZIONE 31<br />

Scuola: guardiamo<br />

alle risorse esistenti<br />

In un anno scolastico molto difficile quale<br />

quello da poco iniziato, l’Uciim ha scelto<br />

l’unica strada che può consentire di intraprendere<br />

un percorso utile ai fini della rinascita<br />

culturale e quindi anche economica,<br />

della nostra società. Questa strada è l’impiego<br />

delle risorse esistenti. Non è utile a nessuno<br />

limitarsi alle recriminazioni per<br />

quello che manca; è, invece, impresa difficile,<br />

ma proprio per questo, sfida coinvolgente,<br />

impiegare ogni risorsa nel<br />

modo migliore possibile. Nella scuola,<br />

la risorsa fondamentale è la classe<br />

docente. Per sostenerla nelle difficoltà<br />

che incontra, per prospettarle il<br />

modo migliore di affrontare i nuovi<br />

compiti che le vengono affidati, si è<br />

chiesta la presenza del professor Piero<br />

Cattaneo, ben conosciuto a Fabriano<br />

per le sue qualità non comuni<br />

di docente – anche a livello<br />

universitario – di formatore, di dirigente<br />

in servizio. E’ stato accolto<br />

da un’assemblea molto numerosa<br />

di dirigenti e docenti nel pomeriggio<br />

del 2 ottobre, mentre nella mattinata<br />

del 3 ottobre è stato convocato un grup-<br />

po altamente qualificato di dirigenti e docenti,<br />

al quale il professor Cattaneo ha proposto<br />

un metodo di lavoro rigoroso, coerente,<br />

chiaro e tale da consentire l’avvio di un<br />

progetto (da inserire nel Pof) valido a tradurre<br />

in prassi educativa i principi ispiratori –<br />

certo non nuovi, ma da riscoprire, comprendere<br />

e valorizzare – sintetizzati dalle parole:<br />

Cittadinanza e Costituzione. E’ indispensabile<br />

vivere<br />

Scricchiola il mondo urbano<br />

Dal dopoguerra fino ad oggi, il territorio italiano<br />

e anche fabrianese, ha vissuto il fenomeno<br />

dell’urbanesimo. Gli abitanti delle<br />

campagne e delle montagne hanno abbandonato<br />

la loro casa, la loro terra per occupare<br />

il centro urbano in via di sviluppo e spe-<br />

Le decorazioni<br />

sul depuratore<br />

Che giornata stupenda abbiamo vissuto venerdì 9 ottobre,<br />

quando, accompagnati dai nostri docenti, Professoresse<br />

Maria Adele Ruggeri, Loredana Busca e M.<br />

Grazia Petrarota, ci siamo recati presso le Cartiere Miliani!<br />

Su invito della classe dirigente della Fedrigoni<br />

Group abbiamo, infatti, partecipato, da attori, sotto la<br />

supervisione di due importanti giovani artisti, Neve<br />

ed Ivan, alla decorazione del depuratore delle acque,<br />

il più grande tra quelli presenti nel territorio locale,<br />

fatto realizzare dall’azienda fabrianese, al fine di ridurre<br />

notevolmente l’impatto ambientale.<br />

Oltre ad esser tornati a riflettere sull’importanza di<br />

un’azienda del territorio che è parte delle nostre radici<br />

e da sempre fa di Fabriano, <strong>città</strong> della carta, polo di<br />

attrazione in tutto il mondo, abbiamo assistito dal vero<br />

ad un’interessante lezione di ecologia.<br />

Ma quello che più ha colpito il nostro interesse è stato<br />

il capire che anche un prodotto delle nuove tecnologie,<br />

di per sé grigio e neutro, può diventare fonte di<br />

ranzosi di un nuovo mondo. Proprio il mondo<br />

urbano caratterizzato dalle fabbriche, le<br />

tecnologie, le banche, le automobili, i lotti e<br />

in ogni modo dalle cose artificiali, oggi sta<br />

notevolmente scricchiolando. Nel territorio<br />

fabrianese c’è una collezione di esempi infinita:<br />

le speculazioni edilizie,<br />

gli eco-mostri, i cambi di destinazione<br />

d’uso da scuola elementare<br />

a municipio oppure da<br />

scuola superiore a tribunale,<br />

dal fiume cementato che attraversa<br />

il centro storico alle porte<br />

antiche demolite, dagli storici<br />

fontanili spostati agli uffici<br />

industriali in mezzo alle<br />

scuole, dalle piste ciclabili in<br />

bassi topografici a zone miste,<br />

da un centro storico che non si<br />

chiama più così ma centro commerciale<br />

naturale e in ogni<br />

modo da una serie di porcherie<br />

tipiche del vandalismo archi-<br />

stupore e di attrazione, se chi lo ha realizzato, lo ha<br />

fatto per uno scopo di rispetto ambientale e quindi sociale.<br />

Ed è bello che proprio un’azienda che a noi fabrianesi<br />

sta molto a cuore abbia voluto comunicare a noi ragazzi<br />

che anche un grande impianto di 250 metri quadrati di<br />

superficie, può, grazie alla decorazione artistica, divenire<br />

bello, se però, tale decorazione non è un semplice<br />

ornamento, ma espressione sentita e vissuta di un modo<br />

nuovo di guardare al paesaggio e rispettoso dell’umanità<br />

che lo abita.<br />

Un grazie di cuore vogliamo rivolgere, unitamente al<br />

Dirigente Scolastico, ai nostri docenti e a tutta la nostra<br />

scuola, al personale delle Cartiere, per l’ospitalità e l’attenzione<br />

mostrata nei nostri confronti.<br />

Un grazie particolare va al Dott. Gabriele Alfonsi, che<br />

ha voluto fortemente coinvolgerci in questa bellissima<br />

ed indimenticabile esperienza.<br />

Faremo tesoro dei tanti insegnamenti che abbiamo appreso<br />

e l’opera che rimarrà, speriamo, possa essere uno<br />

stimolo non solo per altri ragazzi della <strong>città</strong>, ma anche<br />

per tutti coloro che in qualche misura in futuro saranno<br />

chiamati a rispettare e tutelare l’ambiente.<br />

Gli alunni delle classi 2°A e 2°D<br />

della Scuola Secondaria<br />

di primo grado “Gentile da Fabriano”<br />

ed insegnare a vivere la libertà personale<br />

aperta alla responsabilità sociale, partecipi<br />

leali di una Cittadinanza che è condivisione<br />

e appartenenza. Praticare tutto ciò significa<br />

contribuire alla costruzione di una società<br />

in cui ad ognuno sia offerta l’opportunità di<br />

maturare integralmente a seconda delle sue<br />

potenzialità, per conseguire il proprio equilibrio<br />

psico-fisico-relazionale, il proprio benessere,<br />

nel rispetto delle regole sancite dalla<br />

nostra Costituzione.<br />

L’Uciim, nel ringraziare quanti hanno<br />

consentito la riuscita degli incontri del 2<br />

e 3 ottobre, assicura la propria disponibilità<br />

a sostenere la sperimentazione proposta<br />

in modo da poter giungere ad una valutazione<br />

finale dei risultati che si saranno<br />

conseguiti. Il professor Cattaneo ha assicurato<br />

la sua assistenza in itinere e la sua presenza<br />

al momento della valutazione conclusiva<br />

del progetto. E’, quella proposta, una<br />

difficile sfida educativa per la quale è richiesta<br />

la collaborazione dei genitori prioritariamente,<br />

ma anche di quanti, singoli, istituzioni,<br />

associazioni, operano per l’educazione<br />

delle giovani generazioni.<br />

Adele Gioia, Uciim<br />

tettonico presente da sempre. In compenso<br />

abbiamo, però, la cittadella degli studi (in<br />

fase di progettazione) e la cittadella dello<br />

sport (quasi completata). Ma consentiteci<br />

una domanda: siamo in grado di realizzare<br />

cittadelle, quando in 50 anni non siamo riusciti<br />

nemmeno ad organizzare un centro storico<br />

medievale?<br />

Ed inoltre smettiamola di sfrattare gli studenti,<br />

sia bambini, sia ragazzi! Se è vero che<br />

rappresentano la vera risorsa diamogli i posti<br />

migliori. Non destiniamo gli edifici più<br />

belli e comodi alle autorità comunali, provinciali,<br />

bancarie ecc..<br />

E smettiamola con i progetti soltanto per<br />

costruire ma iniziamo a progettare per demolire.<br />

Solo così, ripartendo da zero, o quasi,<br />

si può ripensare ad un territorio fabrianese<br />

con un piano urbanistico, un piano territoriale<br />

ed un piano del traffico (purtroppo<br />

mai esistiti). E le frazioni? Con le campagne,<br />

i centri minori e le case sparse? Stavamo<br />

dimenticando il mondo rurale ricordato<br />

soltanto nei periodi di campagna elettorale.<br />

Ma questo argomento lo tratteremo in un<br />

altro numero. A presto!<br />

n.t.<br />

Crediamo che il 2009, che per fortuna sta<br />

per finire, sia stato l’anno in cui il nostro<br />

Paese ha raggiunto i livelli più alti di quella<br />

che è stata da sempre la sua specialità: la<br />

commedia. C’ è qualcosa di tragico e al tempo<br />

stesso di esilarante in uno Stato che ha i<br />

peggiori indicatori economici dell’Occidente,<br />

ma dove si discute soltanto di ronde, di<br />

inni regionali, di esami in dialetto e, naturalmente,<br />

di donne di malaffare, oggi, chissà<br />

perché, chiamate “escort”. Ma il massimo è<br />

stato toccato nel momento stesso in cui, nell’accingersi<br />

a celebrare la ricorrenza dell’Unità<br />

d’Italia, il Governo elargisce premi<br />

Il ricatto<br />

che vince<br />

ai ricattatori e ai separatisti.<br />

Buffo Paese, il nostro! Sin dai suoi inizi,<br />

la Repubblica democratica italiana ha premiato<br />

i separatisti: autonomia alla Valle<br />

d’Aosta, all’Alto Adige (detto anche Sud<br />

Tirol) e alla Sicilia del bandito Giuliano. Se<br />

oggi Bossi sputa sul tricolore e minaccia di<br />

sostituire la lingua italiana col dialetto lombardo,<br />

neanche fosse un rotolo di carta igienica,<br />

anziché cacciarlo a pedate dal Parlamento<br />

il capo del governo lo abbraccia e lo<br />

gratifica. Appena il presidente della regione<br />

Sicilia (luogo ameno, dove i consiglieri regionali<br />

si stipendiano con 140 mila euro l’anno)<br />

si lamenta per gli scarsi aiuti governativi,<br />

ecco che gli spediscono subito quintali<br />

di euro. E così, ai siciliani di Lombardo e ai<br />

napoletani di Bassolino, in premio dello<br />

sperpero di pubblico denaro, che nella gestione<br />

della sanità di quelle regioni ha raggiunto<br />

abissi vergognosi, il governo promette<br />

mari e monti e impieghi a volontà.<br />

Siamo ormai giunti al punto di dover constatare<br />

che il nostro Paese è privo di una classe<br />

dirigente degna del nome e che la funzione<br />

politica è disertata dalle persone capaci e<br />

oneste. Non passa giorno che non giunga<br />

notizia di un nuovo scandalo, di un altro<br />

latrocinio, come se ai dirigenti dello Stato<br />

promossi dai partiti interessasse un’unica<br />

cosa: arraffare soldi, consulenze, privilegi,<br />

rimborsi spese, gettoni di presenza. Fateci<br />

caso, ogni politico a queste critiche risponde<br />

sostenendo che il suo non è un partito di<br />

ladri. E’ troppo comodo, non vale più: si<br />

nega l’evidenza. E soprattutto rischia di non<br />

essere creduto, perché le cronache sono zeppe<br />

di pubbliche malefatte, palazzi costruiti<br />

con la sabbia marina, sanità pubblica saccheggiata<br />

da amici e parenti, semafori taroccati,<br />

piani regolatori pensati solo ad uso degli<br />

speculatori. E se la Corte dei Conti insiste<br />

a volerli fare, i Governatori delle Regioni<br />

protestano e minacciano sfracelli.<br />

Giampiero Donnini<br />

Il Grillo Parlante<br />

assente da tempo<br />

L’amore per la lettura, come per la musica e per l’arte, si conquista<br />

nell’infanzia e sono convinta che la società civile sarebbe migliore se<br />

questo fosse più presente nella vita di ognuno e più in alto nello<br />

spettro nei valori riconosciuti e rispettati: è forte il bisogno di menti<br />

giovani disposte ad aprirsi alla conoscenza senza preconcetti, con la<br />

benedizione dello stupore.<br />

Ma per questo servono agenzie culturali, dove i nostri figli ed alunni<br />

abbiano la possibilità di incontrare e scoprire quanto di più bello e<br />

segreto è racchiuso in ciò che, chi prima di noi, ha creato e tramandato<br />

con un libro, un’opera, un quadro. Sono mesi che la biblioteca per<br />

ragazzi “Il Grillo Parlante” langue, dimenticata non so dove. <strong>La</strong> sua<br />

riapertura è continuamente rimandata, non so per quali motivi. Quello<br />

che è certo, è, che manca, poiché è l’unico spazio, nella nostra <strong>città</strong>,<br />

dove i ragazzi hanno la possibilità, non solo di prendere in prestito<br />

libri, ma anche di incontrare scrittori e svolgere varie attività educative.<br />

Confidando nella sensibilità delle autorità competenti, si auspica<br />

una rapida riapertura della nostra biblioteca. Magari come regalo di<br />

Natale.<br />

Carla Burattini, genitore ed insegnante

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!