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Sessione 2 - Ispra

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tombe della prima età del ferro (AA.VV., 1994), ma anche una colonna con capitello<br />

(LIGUORI ROSSI A., 1990).<br />

L’origine del toponimo, spesso indicato nella cartografia antica come lago di S. Vito, è<br />

legata alla presenza di una piccola chiesa dedicata a S. Vito.<br />

Relativamente all’esistenza di un lago all’interno della depressione, è stato rinvenuto un<br />

atto della Giunta Municipale del Comune di Sarno del 1826, dove viene affermata la legittima<br />

proprietà del Lago S. Vito da parte del Comune di Sarno in quanto appartenente ai<br />

beni censiti nel catasto del 1754.<br />

Inoltre, nell’Apprezzo del Tavolario Tango, un manoscritto redatto nel 1651 in cui sono elencati<br />

i beni confiscati a Pompeo Colonna, Conte di Sarno, reo di essere stato implicato nella<br />

rivolta di Masaniello del 1647, si fa riferimento alla consuetudine del pagamento di una tassa<br />

per il taglio degli alberi presenti lungo le sponde del lago (CIMMELLI V., 1991).<br />

Un riferimento ancora più antico relativo all’esistenza della chiesa di S. Vito risale al 1049,<br />

quando tale toponimo ricorre come riferimento per l’ubicazione di proprietà e appezzamenti<br />

dei terreni: “in loco tabellaria ubi ad Sanctum Vitum dicitur” (AAVV, 1994).<br />

Alcuni Autori ipotizzano che la chiesa di S. Vito sia stata costruita sui resti di un antico<br />

tempio romano, come indicherebbe la presenza nella struttura muraria della chiesa dei<br />

resti di una colonna di un precedente tempio romano (LIGUORI ROSSI A., 1990).<br />

All’interno della fossa, inoltre, sono presenti i ruderi di una piccola chiesa dedicata a S.<br />

Bulogna (Santa Apollonia), al cui interno sono conservati i resti di alcune decorazioni di<br />

età altomedievale (figg. 8, 9 e 10), sulle quali, secondo RUOCCO sono tracciate alcune inde-<br />

93<br />

Fig. 7 – Colonna di un tempio di<br />

età romana inglobata nelle mura<br />

della chiesa di S. Vito (da: Liguori<br />

Rossi A., 1990).

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