20.06.2013 Views

Sessione 2 - Ispra

Sessione 2 - Ispra

Sessione 2 - Ispra

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1) che possono far pensare all’antico altare dedicato a Saturno e al Dis Pater. Molti Autori<br />

inoltre riportano le cerimonie votive che si svolgevamo nel lago di Paterno con decapitazioni<br />

in onore di Giove (?) e di Saturno (PERSICHETTI 1893; PALMEGIONE, 1932). Le ricerche<br />

condotte su numerosi documenti fanno propendere per cerimonie e culti dedicati, più che<br />

a Giove, al Dis pater, Dio degli Inferi, la scelta del luogo di culto quale il lago di Paterno<br />

potrebbe essere dovuto al fatto che il lago si riteneva senza fondo (l’Ombellico d’Italia) e<br />

quindi fosse il condotto naturale verso il regno degli inferi. D’altronde episodi ritenuti divini<br />

legati a fenomeni parossistici e a movimenti endogeni (quali sprofondamenti, terremoti)<br />

evidentemente sono sempre accaduti in questo territorio con frequenti aperture di<br />

sinkhole ponds, e ne sono testimonianza altri luoghi di culto dedicati a Vacuna, a Saturno<br />

etc.<br />

Di ulteriori episodi di sprofondamento avvenuti all’inizio del 1800 e della presenza di laghi<br />

prosciugati riporta ancora PERSICHETTI (1910): … “il lago più grande era quello famoso per<br />

l’isola che vi galleggiava, forse perché di natura curiosa? Molto probabilmente ; benché<br />

però, non molto lungi da esso, nella plaga levantina di Paterno, di presente si osservi un<br />

ampio bacino, lungo m, 170 e largo. 80. ora tutto interrato, che una vaga quanto tenace<br />

tradizione sostiene fosse stato pure lago, onde quella località dicesi Pozzo secco. E tale<br />

lago, per la sua ampiezza, ben poteva anche contenore un’ampia isoletta natante. Ed un<br />

certo Geronimo Lauteri di Paterno mi narrò, avendolo udito da un suo avo, che circa 80<br />

anni fa, a Pozzo secco, a destra dello sbocco del fosso che scende dalla contrada Vignali,<br />

si verificò tale uno sprofondamento del suolo che inghiottì un alto noce”.<br />

Il Lago di Mezzo, ubicato a sud del lago di Paterno, sembra infatti avere un’origine più<br />

recente rispetto ai laghi adiacenti : la data della sua formazione non è certa ma potrebbe<br />

essere compresa tra il 1802 e il 1815. Infatti nel documento più antico da noi consultato<br />

(una carta della carta della Sabina del 1802) viene riportato il Lago di Paterno ed<br />

altri quattro piccoli laghi presenti nella piana senza denominazione specifica, anche se<br />

nessuna delle loro ubicazioni sembra corrispondere a quella occupata dal Lago di Mezzo,<br />

resta tuttavia il dubbio che uno di essi possa in effetti rappresentare il lago in questione.<br />

Di contro la sua presenza non viene segnalata nè in un atlante del 1808, né esso<br />

compare in un disegno del sec.XIX (fig. 1) in cui viene rappresentata una parte della<br />

provincia di Rieti lungo il Corso del F. Velino; solo in una mappa del 1815 viene collocato<br />

nella sua posizione attuale (BERSANI & CASTELLANO, 2002; BERSANI, 2004; NISIO, 2008;<br />

CENTAMORE et al. 2009).<br />

4. IL BACINO DELLE ACQUE ALBULE (ROMA)<br />

L’area delle Acque Albule, ubicata tra Guidonia e Tivoli nella provincia di Roma, è un’area<br />

termo-minerale in cui si concentrano una gran quantità di sorgenti con portate di oltre<br />

due metri cubi al secondo. In tale area sono da tempo noti i fenomeni di sprofondamento<br />

tipo cave-collpse sinkhole o cover collapse sinkhole dovuti alla presenza di travertini affioranti<br />

o sub-affioranti (NISIO, 2008).<br />

Le Acque del complesso termale sono alimentate dai due Laghi ubicati a nord di Bagni di<br />

Tivoli: il Lago della Regina (noto in antichità come Lago delle Isole natanti) e il Lago delle<br />

Colonnelle; nell’area sono inoltre presenti il lago di S. Giovanni (di età più recente) e alcuni<br />

laghi ricolmati tra cui quello dei Tartari.<br />

Le acque Albule furono sfruttate sin dai tempi dell’antica Roma con la costruzione di uno<br />

stabilimento che fu sviluppato soprattutto nel 1900.<br />

118

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!