Settembre-Dicembre - Ex-Alunni dell'Antonianum
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Lo partecipazione dell'Università di Padova<br />
Edifficile togliere sia a colui che<br />
parla sia a coloro che ascoltano il<br />
sospetto che le parole risentano<br />
della circostanza e che tutto si svolga,<br />
anzi non possa che svolgersi, secondo le<br />
regole di una collaudata procedura.<br />
Da ciò deriva a me stesso il dubbio<br />
che il saluto che vado a porgere e le congratulazioni<br />
che vado a presentare a nome<br />
dell'Università, siano intese di mera<br />
circostanza.<br />
Ma questo non è vero, perché io immagino<br />
noi dell'Università e l'Antonianum<br />
come due viandanti (ed uso questo<br />
termine nel significato più cortese e rispettoso)<br />
che camminano insieme da 80<br />
anni, entrambi desiderosi di offrire, secondo<br />
le regole proprie, un aiuto ai giovani<br />
impegnati nello studio, nella preparazione<br />
all'esercizio delle professioni<br />
e nella ricerca della verità.<br />
Congratulazioni ed auguri sinceri all'Antonianum,<br />
da parte nostra, nell'80 0<br />
compleanno.<br />
Sia concesso tuttavia a chi parla un<br />
rapido sguardo, né nostalgico né vanitoso,<br />
a quel cambiamento che ha parimenti<br />
coinvolto noi e voi nell'arco di<br />
tempo anzidetto.<br />
1907 - Apro, sfoglio, il Bollettino degli<br />
Atti dell'Università di quell'anno.<br />
12<br />
Prof. Piero Zatti prò-rettore dell'università<br />
Erano morti da poco Garibaldi e Carducci<br />
e nel suo discorso inaugurale il<br />
Rettore rende il dovuto omaggio alla<br />
memoria degli scomparsi. Passando poi<br />
alle informazioni... di ufficio, il prof. Polacco<br />
ricorda che il numero degli iscritti<br />
è aumentato: da 1.498 a 1.578 (si noti<br />
che egli si riferisce al numero totale degli<br />
iscritti alla Università e non, come<br />
potrebbe ritenersi, al numero delle matricole).<br />
I laureati erano stati: 75 in Giurisprudenza,<br />
22 in Medicina, 17 in Scienze Matematiche<br />
Fisiche Naturali, 16 in Lettere<br />
e Filosofia.<br />
34 i diplomati dalla Scuola di applicazione<br />
di Ingegneria,<br />
3 i diplomati da quella di Farmacia.<br />
La Facoltà più affollata era quella di<br />
Giurisprudenza; seguivano alla pari<br />
Medicina e Scienze; a parte, molto affollata<br />
la Scuola di applicazione in Ingegneria.<br />
Non riporto cifre dal bilancio di previsione<br />
o da quello consuntivo, ma rilevo<br />
che alcuni legati testamentarì o Fondazioni<br />
garantivano sussidi in denaro a<br />
studenti bisognosi sotto forma di premi<br />
o borse di studio.<br />
A quell'epoca i Collegi dipendenti<br />
dalla Università e finalizzati ad aiutare<br />
gli studenti bisognosi erano quattro:<br />
Collegio Amuleo, Collegio Cottuneo Greco,<br />
Collegio Engleschi, Collegio San Marco.<br />
Ma nonostante il titolo di Collegio<br />
nessuno risultava finalizzato all'accoglimento<br />
degli studenti.<br />
Ed ecco allora sorgere con le caratteristiche<br />
che gli sono proprie, nel contesto<br />
di una città che ne era di fatto priva,<br />
sebbene ricca di ospitalità privata, l'Antonianum,<br />
dove tanti studenti universitari<br />
hanno trovato poi accoglienza ed<br />
opportunità di vita, idonee a realizzare<br />
se stessi e a perseguire meglio lo scopo<br />
della loro attività di studenti.<br />
E fin qui, in via Donatelle, si estendeva,<br />
pur nel rispetto delle peculiarità organizzative,<br />
l'auspicio e il proposito<br />
scritto sul palazzo centrale del Bò e tuttora<br />
ben leggibile in una lapide non del<br />
tutto corrosa:<br />
«Qui entra per diventare ogni giorno<br />
più colto; da qui esci per essere<br />
più utile».<br />
Da quell'epoca l'Università e l'Antonianum<br />
hanno fatto cammino insieme e<br />
l'intesa, tanto più forte perché non istituzionalizzata<br />
ma derivante dalla volontà<br />
e dalle scelte dei singoli, l'intesa -<br />
dicevo — ha raggiunto nel periodo<br />
1943-1945 non dimenticati e non dimenticabili<br />
traguardi sulla via dell'impegno<br />
morale e civile.<br />
Giunto alla fine del saluto che noi<br />
dell'Università vogliamo porgere congratulandoci<br />
per l'anniversario all'An<br />
tonianum, mi permetto una annotazione<br />
personale. Questa deriva da che nel<br />
palazzo del Bò mi è accaduto spesso di<br />
accogliere, di salutare laureati dell'Università<br />
di Padova che nell'occasione di<br />
tradizionali anniversari ritornavano là<br />
dove si era conclusa una parte importante<br />
e determinante della loro vita.<br />
Conclusa la parte formale della visita<br />
mi è accaduto più volte di chiedere:<br />
«Lei come, dove, era sistemato durante<br />
il periodo universitario?» Ovviamente<br />
le risposte erano diverse: ma ripensandoci<br />
quelli che rispondevano «... all'Antonianum»<br />
si esprimevano — ed era<br />
chiarissimo - con animo che rimescolava<br />
orgoglio di tipo «pavese» (siamo del<br />
Ghisleri o del Borromeo), affettuosità<br />
non già di un'epoca remota ma di persone<br />
e di un ambiente, solidarietà non imposta<br />
ma via via consolidata nella comunità<br />
di vita.<br />
Perciò l'augurio affettuoso di un lungo<br />
cammino sulla strada tracciata.