per gli edifici esistenti - Provincia di Udine
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<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne / Consi<strong>gli</strong> <strong>di</strong> Risparmio Energetico<br />
con formazione <strong>di</strong> nebbia sulla fascia costiera, mentre maggiore è la presenza <strong>di</strong> questo fenomeno<br />
sul settore sud-occidentale della pianura (comunque ben al <strong>di</strong> sotto della frequenza della pianura<br />
padana). In regione si ha, nel corso dell’anno, una leggera prevalenza dei giorni co<strong>per</strong>ti, rispetto a<br />
quelli sereni, e la nuvolosità aumenta progressivamente, specie nei mesi primaverili ed estivi passando<br />
dalla fascia costiera verso l’interno, mentre nei mesi invernali accade spesso il contrario.<br />
2. Il patrimonio e<strong>di</strong>lizio storico<br />
“...nessuna cosa antica può rinascere. Ma nemmeno scomparire del tutto. E ciò che è già stato<br />
sorge e risorge in una nuova forma...”<br />
A.Aalto<br />
Così come la natura ha prodotto una varietà <strong>di</strong> forme e strutture rispondenti alle specifiche leggi<br />
della selezione naturale e della sopravvivenza delle specie, l’uomo, nella ricerca <strong>di</strong> un benessere e<br />
confort abitativo ha saputo sfruttare e valorizzare le risorse naturali e ambientali fin dai tempi più<br />
remoti; ha saputo interpretare le caratteristiche bioclimatiche del luogo e <strong>per</strong> ogni particolare sito<br />
trovare adeguate risposte e adattamenti nel modo <strong>di</strong> concepire e organizzare la propria casa, ha<br />
saputo con tecnologie semplici rendere gradevole l’abitare ricorrendo alle uniche fonti possibili:<br />
energia solare e energia da combustibili principalmente <strong>di</strong> origine vegetale e quin<strong>di</strong> rinnovabili.<br />
Con l’avvento dell’industrializzazione e lo sfruttamento del petrolio e <strong>di</strong> un’economia industriale,<br />
l’equilibrio e la sostenibilità dei vecchi modelli <strong>di</strong> vita é andata via via mo<strong>di</strong>ficandosi, contribuendo<br />
attraverso <strong>gli</strong> attuali modelli <strong>di</strong> sfruttamento intensivo dell’ambiente naturale ad un depau<strong>per</strong>amento<br />
delle risorse, all’inquinamento e al degrado ambientale della terra, aria e acqua.<br />
L’effetto <strong>di</strong> omologazione dell’era del petrolio ha prodotto dunque anche una <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> identità<br />
architettoniche annullando l’applicazione delle capacità e le conoscenze climatiche e ambientali,<br />
causando così un analogo inquinamento e degrado culturale nel settore e<strong>di</strong>lizio.<br />
–> Le <strong>di</strong>fferenze formali riscontrabili nei <strong>di</strong>versi modelli e<strong>di</strong>lizi rappresentano la cultura dell’abitare<br />
derivata dalla capacità dell’uomo <strong>di</strong> adattamento e ottimizzazione alle particolarità del clima, del<br />
territorio, al suo impiego economico e sociale, ai materiali e procedure costruttive.<br />
tipi e<strong>di</strong>lizi rurali nelle <strong>di</strong>verse aree geografiche: Montagna, pianura e marina<br />
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