Presidenza del Vice Presidente SECCHIA - Senato.it
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<strong>Senato</strong> <strong>del</strong>la Repubblica ~<br />
41397<br />
~<br />
IV<br />
Legislatura<br />
772a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 17 GENNAIO 1968<br />
do l'autosufficienza finanziaria, snellendo e<br />
semlpHficando i controlli, assicurando altresì<br />
agli enti locali una propria autonomia fun~<br />
zionale, rivedendo le circoscrizioni, <strong>del</strong>im<strong>it</strong>ando<br />
i comp<strong>it</strong>i ist<strong>it</strong>uzionali, permettendo i<br />
consorzi tra i comuni e l'assunzione dei ser~<br />
vizi pubblici da parte degli stessi. Fu sostenuto<br />
altresì da Stefano Jacini, dal Minghetti,<br />
dal Saredo e da altri l'ist<strong>it</strong>uzione <strong>del</strong>le regioni<br />
amministrative idonee a sovraintendere<br />
con pienezza di mezzi alla funzione ammi~<br />
nistrativa lasciando agli organi centrali le<br />
funzioni di Governo. A tale tesi si oppose<br />
allora anche la concezione <strong>del</strong>la regione po~<br />
li tica cioè di un organismo atto a realizzarle<br />
i bisogni particolari <strong>del</strong>le popolazioni in<br />
contrapposizione agli interessi generali. Si<br />
,mtendeva cioè creare organismi v<strong>it</strong>ali ohe<br />
fossero strumento di lotta pol<strong>it</strong>ica contro<br />
il Governo.<br />
Anche da parte anarchica e da partie socialista<br />
si fa la cr<strong>it</strong>ica allo Stato liberale superando<br />
il rivoluzionalismo mazziniano e<br />
le posizioni radicali di Agostino Bertani.<br />
Gruppi intellettuali napoletani, legati alle<br />
concezioni rederaliste <strong>del</strong> Ferrari, <strong>del</strong> Cattaneo<br />
e <strong>del</strong> Pisacane, propugnano un programma<br />
di decentramento federativo non disgiunto<br />
da un rinnovamento sociale rivoluzionario.<br />
In particolare il socialismo <strong>it</strong>aliano in-<br />
(fluenzato dal pensiero di Benedetto Malon<br />
propugna un'azione lega,le dei socialisti nell'amb<strong>it</strong>o<br />
<strong>del</strong>lo Stato. Da questa concezione<br />
nasce il riformismo socialista. I maloniani<br />
contrappongono al socialismo di Stato il socialismo<br />
municipale: intendono attuare i<br />
princìpi socialisti nei comuni. Ma lesso non<br />
ebbe mai fortuna perchè sostanzialmente in<br />
contraddizione con il socialismo marxista.<br />
[Tuttavia i socialisti siciliam nel 1896 chie-<br />
Isero l'autonomia réjgionale. In sostanza i riformisti<br />
non seppero riformare lo StatO' <strong>del</strong><br />
quale divennero strumento; non seppero di-<br />
,struggere lo Stato e ne divennero v<strong>it</strong>time, di-<br />
Ice lo Spadolini. Secondo l'autore il socialismo<br />
di'Venne una forza tendente a conserlVare<br />
lo Stato così come era.<br />
Doveva apparire nella v<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica <strong>it</strong>aliana<br />
il socialismo marxista di Antonio Labriola<br />
e di Filippo Turati per vedere contrapposto<br />
allo Stato un<strong>it</strong>ario un part<strong>it</strong>o orga-<br />
nizzato sul piano nazionale che dava alla sua<br />
azione aspetto di una lotta senza lim<strong>it</strong>azio~<br />
ni regionali o campanilistiche. Si superava<br />
così il federalismo e il socialismo municipale<br />
e il problema <strong>del</strong>le autonomie locali<br />
si ridusse ad uno strumento tattico e perse<br />
il significato di problema di carattere generale.<br />
Così pensarono Turati, Bissolati e Bonomi<br />
che divennero difensori <strong>del</strong>lo Stato un<strong>it</strong>ario<br />
anche se il problema <strong>del</strong> decentramen~<br />
to è sempre presente, ma non più come superamento<br />
<strong>del</strong>lo Stato liberale, bensì come<br />
riforma <strong>del</strong>lO' Stato. ContrO' questa posiziolI1esocialista<br />
si schierò il Salvemini, giungendo<br />
poi alla concezione federalista <strong>del</strong>lo Stato<br />
e riavvicinandosi al Cattaneo. Antonio Gramsci<br />
per i comunisti, partendo da una posi~<br />
zione cr<strong>it</strong>ica nei confronti <strong>del</strong>lo Stato liberale<br />
e <strong>del</strong>la concezione federalista che r<strong>it</strong>iene<br />
superata dall'un<strong>it</strong>à <strong>it</strong>aliana sul piano sto~<br />
rico, sostiene che la « borghesia <strong>it</strong>aliana» dice<br />
in "Ordine nuovo" « come è nata e si è<br />
sviluppata affermando e r,ealizzando il principio<br />
<strong>del</strong>l'un<strong>it</strong>à nazionale; l'un<strong>it</strong>à nazionale ha<br />
rappresentato nella storia <strong>it</strong>aliana come nella<br />
storia degli ahri Paesi la forma di un'organizzaziDne<br />
tecnicamente più perfetta <strong>del</strong>l'apparato<br />
mercantile di produzione di scambio;<br />
la borghesia <strong>it</strong>aliana è stata lo strumento<br />
storico di un progresso generale <strong>del</strong>la società<br />
umana. Oggi per gli intimi, insanabili confl<strong>it</strong>ti<br />
creati dalla guerra nella sua compagine,<br />
,la borghesia tende a disgregare la Nazione,<br />
a sabotare e distruggere l'apparato<br />
economico così pazientemente costru<strong>it</strong>o. Oggi<br />
la classe nazionale è il proletariato, è la<br />
molt<strong>it</strong>udine degli operai e contadini, dei<br />
lavoratori <strong>it</strong>aliani che non possono permettere<br />
il disgregamento <strong>del</strong>la Nazione perchè<br />
l'un<strong>it</strong>à <strong>del</strong>lo Stato è la forma <strong>del</strong>l'organismo<br />
di produzione e di scambio costru<strong>it</strong>o<br />
dal lavoro <strong>it</strong>aliano, è il patrimonio di ricchezza<br />
sociale che i proletari vogliono portare<br />
nell'Internazionale comunista ».<br />
In sostanza la posizione di Gramsci è di<br />
cr<strong>it</strong>ica storica che pol<strong>it</strong>icamente si traduce<br />
in una posizione tattica di attesa. Tra il<br />
11874 ed il 1877 i cattolici partecipano alle<br />
I~lezioni amministratIVe; nel 1913, con il<br />
patto Gentiloni, sostengono le elezioni dei<br />
deputati governativi, nel 1919 fondano il