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Presidenza del Vice Presidente SECCHIA - Senato.it

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<strong>Senato</strong> <strong>del</strong>la Repubblica ~<br />

41399<br />

~<br />

IV<br />

Legislatura<br />

772a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 17 GENNAIO 1968<br />

naIe» diceva il Farini « gli interessi, le solle~<br />

c<strong>it</strong>udini, le gare e i pregiudizi locali si impic~<br />

cioliscono e si sentono vergognosi di se medesimi.<br />

Invece in quelli che si potrebbero<br />

chiamare Parlamenti amministrativi <strong>del</strong>le<br />

grandi circoscrizioni, quegli inteI1essi, quei<br />

pregiudizi sarebbero alteri, ostinati e procaccianti,<br />

e potrebbero nei gravi momenti recare<br />

offesa all'autor<strong>it</strong>à suprema e alla forza<br />

<strong>del</strong>lo Stato.<br />

Considerate, poi, sotto altro aspetto cadeste<br />

rappresentanze <strong>del</strong>le grandi circoscrizioni,<br />

andrebbero direttamente contro il fine<br />

che vogliamo proporci e al decentramento<br />

amministrativo che è utile e grato a tutta<br />

la comunanza civile. Gli impedimenti alla<br />

libera provvida amministrazione derivante<br />

dall'accentramento governativo sarebbero<br />

rinnovati in tanti altri numerosi centri quante<br />

sarebbero le grandi circoscrizioni terri~<br />

toriali e perciò sarebbero piÙ dannose ».<br />

Un governatore, diretto rappresentante <strong>del</strong><br />

potere eSlecutivo mun<strong>it</strong>o di ampie attribuzioni,<br />

relative alla nomina dei sindaci, di pubblici<br />

dipendenti, <strong>del</strong>la polizia eccetera, avrebbe<br />

presieduto alla regione.<br />

La Commissione propose !'istItuzione <strong>del</strong>la<br />

regione come ente morale, la Sottocommissione<br />

concepì la regione come ente morale<br />

e circoscrizione amministrativa, retta da una<br />

commissione regionale eletta dai consigli<br />

provinciali e presieduta da un governatore.<br />

La commissione avrebbe avuto il potere<br />

<strong>del</strong>iberante; il governatore quello esecutivo.<br />

Le competenze erano: strade, ponti di<br />

interesse locale, assistenza pubblica, istruzione,<br />

eccetera.<br />

Al Farini succedette il Minghetti il 31 ottobre<br />

1860 e questi concepì la regione come<br />

ente ist<strong>it</strong>uzionale e come circoscrizione amministrativa..<br />

Il 28 novembre 1860 in una<br />

nota aNa Commissione straordinaria dichiarò:<br />

«quando la libertà avrà vivificato e<br />

svolto tutti i germi di ingegno, di ricchezza<br />

che purtroppo sono latenti nella nostra<br />

Patria; quando l'esercizio <strong>del</strong>le pubbliche<br />

funzioni sarà divenuto un ab<strong>it</strong>o generale dei<br />

cIttadini potrà allora la provincia compendiare<br />

in sè molti degli uffici che il Governo<br />

deporrebbe ora nelle mani <strong>del</strong> governatorato<br />

e <strong>del</strong>la amministrazione regionale e<br />

la regione stessa scomparirà)}.<br />

Il 13 marzo 1861 il Minghetti presentava<br />

al Parlamento Il disegno di legge sulla « ri~<br />

partizione <strong>del</strong> Regno e autor<strong>it</strong>à governative<br />

» ed un disegno di legge regionale. Il primo<br />

disegno di legge considerava la regione<br />

come una drcoscrizione amministrativa cioè<br />

organo di decentramento <strong>del</strong>lo Stato. Il go-<br />

Ivernatore era un <strong>del</strong>ègato <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>-<br />

!'interno con le competenze sui ricorsi, sull'approvazione<br />

dei regolamenti, gli affari<br />

interessanti piÙ provincie, eccetera. Il secondo<br />

disegno di legge considerava la regione<br />

un ente moraLe e precisamente un consorzio<br />

obbligatorio tra le provincie <strong>del</strong>la regione<br />

per le spese relative alla istruzione superiore,<br />

agli archivi storici, alle accademie di<br />

belle arti, ai lavori pubblici per fiumi, torrenti,<br />

ponti, argini e strade.<br />

Le rappresentanze sarebbelo state elette<br />

in secondo grado e il potere esecutivo affi~<br />

dato al governatore. Le proposte Minghetti<br />

passarono al vaglio <strong>del</strong>la Commissione nominata<br />

dal Parlamento e H relatore, onorevole<br />

Tecchio, il 22 giugno 1861, esprimeva<br />

il timore che l'ordinamento regionale po~<br />

tesse essere pericoloso all'un<strong>it</strong>à e in contraddizione<br />

a tutto il movimento un<strong>it</strong>ario<br />

perchè le regioni, secondo la relazione <strong>del</strong>l'onorevole<br />

Tecchio, «sarebbero agli occhi<br />

di moilti come un culto al passato, che presuppone<br />

o l'idea di una unione federale o<br />

men ferma la fede nell'un<strong>it</strong>à ».<br />

I progetti Minghetti furono r<strong>it</strong>irati dall'onorevole<br />

Ricasoli il 3 gennaio 1862. Nel<br />

1874 il part<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la destra ripropose un<br />

[progetto di decentramento ré\gionale e il Crispi<br />

nel 1891 accennò in un discorso in modo<br />

molto vago all'ist<strong>it</strong>uzione <strong>del</strong>le regioni come<br />

circoscrizioni amministrative <strong>del</strong>lo Stato.<br />

Da quanto precede è chiaro che il progetto<br />

regionalistico fallì in Pal'lamento mentre<br />

la letteratura pol<strong>it</strong>ica continuò a svilupparne<br />

i concetti. Il regionalismo è cosa diiversa<br />

dal federalismo che si affermò prima<br />

<strong>del</strong>l'un<strong>it</strong>à e <strong>del</strong>la corrente autonomistica<br />

sorta in Sicilia e in Sardegna dopo l'unificazione.<br />

Esso mirava ad un decentramento<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione che non intaccasse<br />

nè il principio <strong>del</strong>l'un<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica<br />

<strong>del</strong>lo Stato, nè il principio <strong>del</strong>l'uniform<strong>it</strong>à<br />

<strong>del</strong>l'organizzazione amministrativa su tutto<br />

il terr<strong>it</strong>orio nazionale.

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