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Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...

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1.2.2. Il territorio<br />

Questa componente è connessa all’uso diversificato che si fa, negli ultimi<br />

tempi, <strong>delle</strong> aree rurali, cioè alla produzione di beni e servizi complementari<br />

all’attività agricola intesa in modo tradizionale.<br />

Le strutture e l’organizzazione del territorio sono infatti un indicatore di<br />

ruralità, come pure il livello di isolamento di certe zone, il grado di sviluppo <strong>delle</strong><br />

infrastrutture e del sistema dei trasporti, tanto che l’OECD 2 definisce tre tipi di<br />

aree rurali, chiarendo che gli elementi principali di distinzione sono la distanza (e<br />

quindi la differenza) sia geografica sia economica dai centri urbani 3 :<br />

1. aree rurali economicamente integrate: sono aree che crescono sia<br />

sotto l’aspetto economico, sia sotto quello demografico, localizzate<br />

vicino ai centri urbani, nelle quali il livello dei redditi è generalmente<br />

sopra la media, ma solo in parte essi provengono dal mondo rurale;<br />

2. aree rurali intermedie: sorgono in genere lontane dai centri urbani,<br />

ma sono ad essi collegate da buone infrastrutture e sistemi di<br />

trasporto. Queste aree dipendono dall’agricoltura e dalle attività<br />

correlate, particolarmente in termini di occupazione, anche se si<br />

stanno avviando verso la diversificazione <strong>delle</strong> attività;<br />

3. aree rurali remote: sono scarsamente popolate e più che altro la<br />

popolazione è costituita da anziani; sono localizzate in zone<br />

periferiche, lontane dai centri urbani e difficilmente accessibili,<br />

perché dotate di infrastrutture e servizi minimi; inoltre presentano<br />

poche possibilità di generare redditi, data la loro scarsa capacità<br />

produttiva e la scarsità di risorse sia umane sia naturali, e dati i<br />

bassi livelli di integrazione sul piano economico.<br />

L’OECD ha anche stilato una classificazione in tre categorie del territorio<br />

rurale, considerando, però, come unico criterio distintivo la densità di<br />

popolazione, stabilendo in 150 abitanti per kmq il limite tra territorio urbano e<br />

rurale:<br />

• se in un determinato territorio più del 50% della popolazione è<br />

rurale, il territorio è considerato prevalentemente rurale;<br />

• se tra il 15% e il 50% della popolazione è rurale, esso è<br />

significativamente rurale: ciò significa che l’agricoltura non<br />

costituisce più l’attività di primaria importanza;<br />

• se la popolazione rurale è minore del 15% il territorio è<br />

prevalentemente urbano.<br />

2 OECD: Organisation for Economic Cooperation and Development (sigla inglese per OCSE:<br />

Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), l’organizzazione è il risultato della<br />

trasformazione e della modernizzazione e rinnovamento, nel 1960, dell’OECE.<br />

3 OECD: Creating Rural Indicators, 1994.<br />

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