Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...

Nel nostro Paese i programmi LEADER rappresentano la prima iniziativa di
sviluppo di tipo ascendente ed hanno riscosso un buon successo, anche se la loro
attuazione non è stata priva di difficoltà.
Gli operatori locali sul territorio nazionale sono 204, divisi in 192 GAL e 12
OC 14 , distribuiti tra le 20 regioni, comprese le due province autonome di Trento e
Bolzano.
Per quanto riguarda la regione Marche, a tutt’oggi sono presenti sei GAL 15
(e nessun OC) che, seppure in termini lunghi, sono autori di molteplici progetti,
tra i quali emergono la creazione di una rete di “bed and breakfast”,
l’introduzione di nuovi metodi di lavorazione e di utilizzo di tecnologie “pulite”, il
riutilizzo di sottoprodotti della lavorazione delle piccole imprese e dell’artigianato,
la produzione di energia alternativa da biomasse.
Inoltre sono previsti progetti di scambio di know-how per la creazione di
imprese in ambiente rurale e per l’animazione economica, nonché progetti di
intervento per lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali.
I programmi sono da attuarsi nelle aree dell’obiettivo 5b e sono finanziati
per un totale di quasi 45 milioni di ECU, di cui il 23% proviene dall’UE, il 29%
dallo Stato e il resto (48%) da privati.
1.8. Dove va l’agricoltura europea?
Il mondo rurale si evolve e si trasforma continuamente ed in maniera
sempre più veloce: per questo, continue riforme e revisioni della PAC sono
necessarie a mantenere il passo con i tempi e per rispondere sempre in modo
puntuale alle necessità dei consumatori e di chi fa parte del mondo rurale.
Molti passi avanti sono stati fatti rispetto a quando la PAC è nata, con la
priorità dell’approvvigionamento alimentare; i suoi obiettivi, però oggi sono
cambiati e la riforma Mac Sharry prima e, oggi, Agenda 2000 hanno cercato, e
cercano tuttora, di conseguirli.
Alla riforma del 1992 va senz’altro il merito di aver introdotto il
disaccoppiamento delle misure di accompagnamento, di aver dato maggiore
flessibilità alla politica, di averla semplificata, anche attraverso il decentramento
dei compiti e delle responsabilità, oltre che a livello giuridico e burocratico, per
renderla più comprensibile a tutti.
Agenda 2000 prosegue sulla strada tracciata dalla riforma precedente,
insistendo specialmente sugli aspetti da questa meno toccati; oltretutto, i principi
fondamentali su cui poggia questa nuova riforma, ricalcano i tratti salienti del
modello agricolo europeo, che Agenda 2000 vuole preservare e sviluppare.
Dunque, s’intende puntare su un’agricoltura competitiva a livello mondiale, sulla
produzione di qualità, sull’applicazione di metodi produttivi sani e rispettosi
dell’ambiente, su un’agricoltura multifunzionale e capace di mantenere vive ed
attive le comunità rurali, oltre che di generare occupazione e su una politica
agricola più semplice e più flessibile.
Oltre a ciò, essa si prefigge di prestare una maggiore attenzione alla
produzione mediterranea, rispetto a quella che gli era stata riservata nel ’92,
14 GAL/OC censiti al 15.09.1999.
15 I GAL delle Marche sono: GAL Montefeltro, GAL Flaminia – Cesano, GAL Colli Esini San Vicino,
GAL Piceno, GAL Stella dei Sibillini, GAL Sibillini Marche.
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