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Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...

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Il LEADER è stato concepito come una sorta di laboratorio dello sviluppo<br />

rurale, nel quale si producono e si sperimentano idee nuove, al fine di realizzare<br />

azioni <strong>innovative</strong>: ciò costituisce un principio di fondo del programma.<br />

Un altro principio su cui si basa l’Iniziativa Comunitaria è quello del perfetto<br />

coordinamento tra gli operatori locali e tra i territori rurali, al fine di evitare<br />

sovrapposizioni e ripetizioni inutili e di favorire la trasferibilità <strong>delle</strong> esperienze,<br />

cioè lo scambio di know-how, di informazioni e conoscenze, nonché di aiuto e<br />

sostegno. Le esperienze devono, in sostanza, costituire azioni ripetibili, devono<br />

cioè poter essere applicate anche in altri contesti locali, o per lo meno, devono<br />

costituire un punto di riferimento.<br />

A differenza di altri interventi strutturali, il LEADER rappresenta un esempio<br />

di politica “soft”, una politica, cioè, basata su azioni per lo più di carattere<br />

immateriale e supportata da modeste risorse finanziarie 10 . Di conseguenza il suo<br />

successo dipende dalla capacità dei beneficiari di coinvolgere le popolazioni locali<br />

nei propri piani di sviluppo , di stimolare la loro partecipazione, per la nascita di<br />

nuove iniziative e per il potenziamento di quelle esistenti; nonché dal livello di<br />

condivisione dei progetti da parte di tutte le forze economiche e sociali del<br />

territorio, dal loro carattere innovativo e così via.<br />

L’Iniziativa Comunitaria si è sviluppata attraverso tre programmi: LEADER I,<br />

LEADER II e LEADER+ 11 .<br />

Le differenze tra i tre sono numerose, ma i cambiamenti sono stati fatti<br />

mantenendo sempre fissi gli elementi di base, che sono la produzione di azioni<br />

<strong>innovative</strong> sul territorio, il coinvolgimento degli attori locali, l’impostazione<br />

territoriale decentrata, integrata e fondata su un’azione a partire dal basso, la<br />

trasferibilità <strong>delle</strong> esperienze attraverso la costituzione di reti e la cooperazione e<br />

comunicazione tra tutte le parti del contesto locale, oltre che <strong>delle</strong> stesse<br />

con le altre realtà locali del paese e anche a livello transnazionale.<br />

Per il resto le modificazioni sono intervenute, nel senso che, mentre<br />

LEADER I ha dato inizio ad una nuova politica di sviluppo rurale, ad impostazione<br />

territoriale, integrata e partecipativa, LEADER II ha voluto proseguire e rafforzare<br />

l’Iniziativa Comunitaria, attribuendo una maggiore importanza allo spazio rurale,<br />

mettendo cioè a disposizione dei progetti una maggiore varietà di strumenti,<br />

anche finanziari e, contemporaneamente, ha enfatizzato l’aspetto innovativo dei<br />

progetti, cioè ha puntato all’individuazione di nuove forme di sviluppo, che<br />

stanno emergendo nelle aree rurali, attraverso le azioni <strong>innovative</strong> in ogni settore<br />

di attività del mondo rurale.<br />

LEADER II ha inoltre voluto puntare sulla trasferibilità e quindi sulla<br />

possibilità di diffusione di queste esperienze a tutta la Comunità, compresi i<br />

territori non ricadenti nelle aree di applicazione del programma. Da ultimo si è<br />

10 Gli investimenti totali ammontano finora a 1.155 MECU per il LEADER I e 4.450 MECU per il<br />

LEADER II; mentre per il LEADER+ è stata stanziata una somma di 2.020 milioni di EURO (1 ECU =<br />

1 EURO).<br />

11 I programmi si attuano nel medio-lungo periodo, con intervalli di circa cinque anni. I tempi di<br />

attuazione erano: 1989-1993 per il LEADER I e 1994-1999 per il LEADER II. L’Italia, però, avendo<br />

incontrato difficoltà di attuazione, ha richiesto ed ottenuto <strong>delle</strong> proroghe che hanno posticipato la<br />

data finale del LEADER I alla fine del 1996.<br />

L’iniziativa comunitaria LEADER + è stata adottata dalla Commissione Europea il 14 aprile 2000,<br />

occasione in cui la stessa Commissione ha comunicato agli Stati membri gli orientamenti per il<br />

proseguimento dell’Iniziativa Comunitaria in materia di sviluppo rurale (LEADER +) per il periodo<br />

2000-2006.<br />

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