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NUOVO oggi MOLISE Mercoledì 2 Giugno 2010 L’APPUNTAMENTO Eolico selvaggio ma anche turbogas, trivellazioni, off shore, nucleare, biomasse e fotovoltaico invasivo. Il far west energetico non piace ai molisani che oggi, a Matrice, si riuniranno per urlare ancora la scarsa attenzione della politica regionale in tema di salvaguardia dell’ambiente. L’appuntamento, fissato per le 10 nella piazza dei Caduti del piccolo comune alle porte di Campobasso, è stato organizzato dal gruppo di minoranza «Matrice democratico e popolare». Ci saranno anche alcuni esponenti politici regionali. Un tema, quello della sostenibilità ambientale, al quale è molto sensibile il capogruppo del Pd a Palazzo Moffa, il vicepresidente del Consiglio regionale Tonino D’Alete. «Abbiamo tanti primati, tutti negativi purtroppo - spiega D’Alete - come ad esempio quello del maggior numero di pali eolici in rapporto agli abitanti, come si evince dal rapporto Anev. Uno ogni 1100 abitanti. La produzione energetica è ben oltre il nostro fabbisogno: una centrale turbogas, le centrali biomasse, le trivellazioni per idrocarburi e il parco eolico off-shore al largo della costa, i mega impianti fotovoltaici del Basso Molise al posto dei campi coltivati, l’ipotesi più che concreta di una centrale nucleare e una inammisibile quantità di pali eolici. Sia chiaro - ribadisce D’Alete - l’eolico resta una delle fonti energetiche sulle quali investire anche per il futuro ma l’effetto invasivo per il territorio molisano, il deturpamento del paesaggio ancora più accentuato in una regione che punta sull’agricoltura non può che preoccupare». Sono oltre 250 i pali eolici che svettano sulle montagne molisane ma entro i prossimi 7 anni si supereranno i 600, tra i quali quelli previsti all’orizzonte di Altilia e nei pressi di Santa Maria della Strada. «Programmare un serio intervento ecocompatibile di questi impianti significherebbe cogliere il valore migliore di questo tipo di produzione energetica superando il falso mito che l’eolico sia sempre e comunque pulito e sostenibile. Il Molise ha già dato, ha già fatto il suo dovere in termini di produzione di energia. Il suo ambiente naturale è stato già messo a dura prova insieme alla serenità dei cittadini. E’ ormai più che necessario dotare la Regione di un Piano Energetico anche alla luce della ventilata ipotesi della realizzazione di una centrale nucleare e l’ormai certa trivellazione a largo di Termoli». Politica ambientale disastrosa, quindi, quella messa in campo dalla Regione. «Un fallimento su tutta la linea perché oltre che sulla salute dei conti pubblici, la maturità di una classe dirigente si misura anche sulla capacità di mettere in campo serie strategie per preservare l’eredità dell’ambiente naturale, fulcro dell’identità della regione. Tredici anni non sono bastati a questo centrodestra per immaginare anche solo un’idea di futuro del Molise». ATTUALITA’ Questa mattina a Matrice l’incontro promosso dalla minoranzaa L’energia ’minaccia’ l’ambiente molisano Caustico D’Alete: in tredici anni di governo il centrodestra non ha scritto il suo futuro 5
IL sindaco del Comune di Campobasso Luigi Di Bartolomeo, è stato eletto ieri presidente della Conferenza dei sindaci dell’Azienda Sanitaria del Molise ed il sindaco del Comune di Agnone, Gelsomino De Vita è stato eletto vicepresidente. Le due nomine ieri mattina al termine della Conferenza dei sindaci Asrem, su convocazione del Direttore Generale dell’Asrem, Angelo Percopo. La confe- L’incarico renza esercita le proprie funzioni generali di indirizzo e verifica, assicurando l’effettiva partecipazione di tutti i comuni del territorio di riferimento e l’integrato e coerente sviluppo, negli ambiti di propria competenza, degli indirizzi generali e dei contenuti specifici dei piani regionali, formulando proposte di indirizzo per la programmazione dell’Asrem e della Regione. Il Direttore Generale dell’Asrem ha evidenziato Per il primo cittadino di Campobasso un altro compito Conferenza sindaci Asrem, big Gino è il presidente la delicata funzione che la Conferenza è chiamata ad assolvere, in un momento particolarmente critico quale quello della attuale complessa riorganizzazione dell’intero Sistema Sanitario Regionale, per la quale necessita il coinvolgimento e la condivisione dei sindaci, espressione dei bisogni e delle istanze della intera comunità regionale. Il neo eletto presidente Luigi Di Bartolomeo ha assicurato piena funzionalità alla Conferenza su tutto il territorio regionale, garantendo la totale collaborazione con le Istituzione nelle scelte di politica sanitaria che dovranno, inevitabilmente, tener presente delle esigenze ed istanze sulle questioni sanitarie e sociali di tutte le popolazioni rappresentate. Ha inoltre rimarcato la necessità di coinvolgere tutti i Sindaci, ed in particolare quelli dei piccoli comuni, in questo percorso vitale per la realtà regionale. L’esponente molisano: «E’ per Campobasso e per il Molise una realtà significativa» Scuola di polizia, lettera a Maroni Il senatore Astore scrive una missiva al ministro: «L’Istituto va salvaguardato» LA richiesta è popolare: la scuola allievi di polizia di Campobasso va ’salvata’ assolutamente, non si tocca. Il senatore Giuseppe Astore ha scritto al ministro Roberto Maroni evidenziando appunto la necessità di salvaguardare l’istituto molisano. «Signor Ministro, mi permetto con la presente di coinvolgerLa su un tema che suscita particolare preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni molisane e di cui mi faccio interprete e portavoce: la paventata chiusura della Scuola di Polizia di Campobasso. A differenza di strutture analoghe, che per altre aree del Paese possono risultare di marginale importanza, la Scuola di Po- lizia rappresenta per Campobasso e per il Molise una realtà consolidata e significativa dal punto di vista sia economico che della sicurezza sul territorio». Il senatore Astore insiste sulla questione e scende in campo con un unico obiettivo: evitare che la scuola di polizia venga chiusa: «Trattandosi poi di una struttura di proprietà dello La ’rivolta’ della Federazione Giovanile Comunisti Italiani Speculazione edilizia in città, le nuove leve scendono in piazza CONTINUA la lotta della cittadinanza, soprattutto dei più giovani, contro la speculazione edilizia che sta avvenendo a Campobasso. Infatti, lo scorso 31 maggio si è tenuto a Campobasso in piazza Municipio un presidio, inizialmente previsto per lo scorso 17 maggio, per contestare l’immobilità delle amministrazioni nei confronti di questi probelma. «Chiediamo più spazi di aggregazione - il coro unanime dei giovani della Federazione Giovanile Comu- nisti Italiani, che insieme all’Associazione Azione 21 hanno dato vita alla protesta - e chiediamo che la speculazione torni ad avere un percorso lineare e sano, evitando di penalizzare soprattutto i più giovani». «Vorremmo una città che desse più importanza alle proposte di noi giovani - afferma una delle ragazze che hanno dato vita alla manifestazione, Alessia - invece le attuali amministrazioni non fanno altro che penalizzarci, continuano a soffocare qualsiasi nostra proposta ignorandoci del tutto. Nella nostra città ci sono tantissimi spazi che andrebbero sfruttati adeguatamente - continua Alessia - un esempio è il Centro Storico, o numerosi altri lughi di aggregazione, che potrebbero diventare un punto di forza di una città come Campobasso». Diverse le iniziative ideate dai giovani e proposte al Comune, come ad esempio una serie di strutture che permettano agli studenti universitari molisani di integrarsi in un ambiente culturalmente sano, o una rivalutazione in veste artigianale-artistica del Stato, di recente costruzione e pienamente conforme alla normativa antisismica ed alla legge 626/94, la continuità del suo utilizzo - scrive Astore nella lettera al ministro Maroni - sembrerebbe economicamente vantaggiosa anche per le casse dello Stato. Rispondendo ad una recente interrogazione dell’onorevole Di Pietro sullo stesso argomento, Lei ha affermato che non è stata ancora presa una decisione centro storico cittadino e, infine, un luogo dove poter creare centri di comunicazione multimediale. Nell’ambito di questa protesta, c’è anche chi dedica un pensiero alle navi destinate a portare degli aiuti alla popolazione palestinese attaccate dai solda- ti israeliani. I giovani della Fgci hanno infatti deciso di prendere una dura posizione nei confronti del governo italiano, che attraverso Alfredo Mantica, sottosegretario agli esteri, aveva descritto l’episodio, nel quale 9 persone hanno perso la vita, come una provocazione. «Come cittadini ci sentiamo indignati ad essere rappresentati da questo governo, che anche in simili tragedie deve farsi distinguere e rilasciare dichiarazioni inadeguate» il commento di uno dei rappresentanti della Fgci. gianfranco parciasepe ufficiale circa le scuole che saranno dismesse. Associandomi alle molte- plici richieste ed iniziative di colleghi ed enti interessati, auspico dunque che la scelta finale sia quella di salvaguardare la Scuola in oggetto. Credo che sarebbe un’ottima occasione - scrive ancora Astore - per dare un concreto segnale di attenzione dello Stato ai problemi di questa Regione e ristabilire un clima di maggiore fiducia nelle istituzioni. Nel ringraziare per la disponibilità, resto in attesa di un Suo gradito cenno di riscontro e con l’occasione Le invio i miei più cordiali saluti». E’ ormai argomento quotidiano: l’esigenza di tutelare l’esistenza della scuola allievi di polizia di Campobasso è sempre viva. Andrea Nasillo Post sisma - C’erano Astore e Mongiello Riscossione contributi Vertice a Roma SI è svolto ieri a Roma, presso la direzione generale dell’Inpdap, un incontro tra i senatori Giuseppe Astore e Colomba Mongiello e il direttore generale Pianese, per trovare una soluzione al problema della riscossione dei contributi previdenziali e assistenziali nelle zone del Molise e della provincia di Foggia, colpite dal terremoto del 2002. «La già difficile situazione di questi territori - dichiarano, in una nota, i senatori - esclusi dal beneficio della sospensione dei versamenti dei contributi, si è ulteriormente aggravata da quando l’Inpdap, a seguito dell’emanazione di una nota operativa, ha richiesto il pagamento del credito esistente in un’unica soluzione. La pesante esposizione economica cui sarebbero esposti gli enti pubblici comporterebbe una drastica riduzione degli stipendi di numerose famiglie e il sicuro collasso per gli enti locali. Abbiamo ravvisato - continuano i senatori - la massima disponibilità e attenzione da parte della dirigenza dell’Inpdap, fatto questo che ci ha sicuramente confortato, ma è apparsa evidente la necessità di un intervento normativo che cerchi di sanare la drammatica situazione e - aggiungono - salvare dal dissesto i comuni interessati». I senatori Astore e Mongiello fanno presente, a tal proposito, "che presenteranno un emendamento alla manovra finanziaria che verrà a breve esaminata dall’Aula di Palazzo Madama, con il quale chiederanno la rateizzazione in almeno dieci anni del pagamento del credito senza interessi e sanzioni. Ci auguriamo - concludono i parlamentari - che il senso di responsabilità prevalga e che venga approvata, con il più largo consenso possibile, una misura che tutela gli enti pubblici e darà ossigeno a numerose famiglie che vivono su territori fortemente disagiati».
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