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14 ISERNIA<br />

OMICIDIO MARINALVA<br />

NUOVO oggi MOLISE<br />

Mercoledì 17 Marzo 2010<br />

Il processo è stato aggiornato al 20 aprile per l’arr<strong>in</strong>ga dei difensori. Il verdetto è atteso il 27 aprile<br />

Il pm chiede l’ergastolo per Fort<strong>in</strong>i<br />

Per il sostituto Mattei il movente del delitto è economico. «Cercava uno sconto sulla prestazione sessuale»<br />

Dalla ri<strong>costruzione</strong> avvenuta nell’aula della Corte d’Assise il decesso è databile tra le 11 e le 12 del 6 marzo 2008<br />

«Gli <strong>in</strong>dizi a suo carico sono gravi, precisi e concordanti»<br />

DOPO quasi tre ore di ri<strong>costruzione</strong><br />

il pm Alfredo<br />

Mattei ha pronunciato la<br />

parola ergastolo. E’ questa<br />

la richiesta del pubblico<br />

m<strong>in</strong>istero presentata ai<br />

giudici della Corte d’Assise<br />

a carico di Ignazio Fortt<strong>in</strong>i,<br />

il ragazzzo di Let<strong>in</strong>o<br />

da 19 mesi carcere con l’accusa<br />

di aver ucciso il 6<br />

marzo 2008 Mar<strong>in</strong>alva<br />

Costa e Silva, la prostituta<br />

brasiliana con cui aveva<br />

avuto un rapporto sessuale.<br />

In aula c’erano anche i<br />

genitori dell’imputato e<br />

proprio la madre al sentire<br />

la parola ergastolo ha avuto<br />

quasi un mancamento.<br />

Nelle tre ore di ri<strong>costruzione</strong>,<br />

il pubblico m<strong>in</strong>istero<br />

ha messo <strong>in</strong>sieme tutti i<br />

tasselli dell’omicidio, e se<br />

f<strong>in</strong>ora sembrava che la vicenda<br />

presentasse zone<br />

d’ombra, anche per via di<br />

alcune testimonianze svoltesi<br />

a porte chiuse, ieri<br />

matt<strong>in</strong>a il puzzle era completo.<br />

I dodici <strong>in</strong>dizi emersi<br />

nel corso delle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i,<br />

svolte <strong>in</strong>sieme ai carab<strong>in</strong>ieri,<br />

puntavano dritto<br />

verso Fort<strong>in</strong>i. Il primo <strong>in</strong>dizio<br />

che ha poi <strong>in</strong>chiodato<br />

l’imputato, tanto da portarlo<br />

<strong>in</strong> carcere, è stato il<br />

cellulare, «il Motorola di<br />

Mar<strong>in</strong>alva portato via<br />

dall’abitazione del centro<br />

storico della donna è stato<br />

regalato a Luciana Armenti,<br />

fidanzata del Fort<strong>in</strong>i.<br />

Ma solo chi aveva partecipato<br />

all’assass<strong>in</strong>io - afferma<br />

la Cassazione - poteva<br />

entrare <strong>in</strong> possesso del telefon<strong>in</strong>o».<br />

Fort<strong>in</strong>i qu<strong>in</strong>di -<br />

ha detto il pm - dopo il delitto<br />

ha fatto sparire da<br />

casa di Mar<strong>in</strong>alva i due<br />

cellulari, un Motorola - che<br />

la donna usava per motivi<br />

di lavoro ed un Nokia <strong>in</strong>vece<br />

per le telefonate private<br />

- e subito dopo ha regalato<br />

il Motorola alla fidanzata,<br />

riferendo quella frase sibill<strong>in</strong>a:<br />

«Ti voglio bene qualunque<br />

cosa mi succeda».<br />

Fu proprio la fidanzata a<br />

raccontare ai carab<strong>in</strong>ieri<br />

durante le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i di aver<br />

ricevuto <strong>in</strong> regalo il cellulare.<br />

Una promessa fatta<br />

subito dopo l’omicidio, ma<br />

materializzatasi solo qualche<br />

settimana dopo. L’altro<br />

<strong>in</strong>dizio fondamentale per<br />

l’accusa è stato il ritrovamento,<br />

nel cassetto della<br />

camera da letto della donna,<br />

del profilattico usato<br />

dal Fort<strong>in</strong>i e di 4 mozziconi<br />

di sigarette. «Non ha avutoo<br />

modo di farlo sparire,<br />

per cancellare le tracce<br />

della sua presenza <strong>in</strong> casa,<br />

perchè non aveva visto<br />

dove l’aveva gettato la donna.<br />

Ma nella sua auto è<br />

stata ritrovata una confezione<br />

di profilattici identica<br />

a quella utilizzata dalla<br />

prostituta, stesso lotto,<br />

stessa scadenza». Importante<br />

per l’accusa è stata<br />

la ri<strong>costruzione</strong> dell’ora<br />

della morta effettuata dal<br />

medico legale, «che aveva<br />

circoscritto il decesso tra le<br />

10 e le 22 del 6 marzo<br />

2008. Ma l’esame dell’hu-<br />

Il pubblico m<strong>in</strong>istero Alfredo Mattei<br />

mor vitreo e quello effettuato<br />

sul contenuto gastrico<br />

escluderebbero che la<br />

donna - come detto dai consulenti<br />

della difesa - abbia<br />

consumato un pasto alle<br />

13, perchè a quell’ora la<br />

donna era già morta. Infatti<br />

il cellulare ha squillato<br />

f<strong>in</strong>o alle 12,04. Alle 12,22<br />

il telefon<strong>in</strong>o era spento».<br />

Per il pm la donna aveva<br />

consumato «piuttosto una<br />

colazione al matt<strong>in</strong>o come<br />

evidenziato anche dalle<br />

due tazze e dalla macch<strong>in</strong>etta<br />

del caffè lasciate nel<br />

lavand<strong>in</strong>o. Infatti la donna<br />

era tornata la sera prima<br />

(5 marzo) da Montecchio».<br />

Le <strong>in</strong>congruenze - ha sottol<strong>in</strong>eato<br />

il pm Mattei - del<br />

Fort<strong>in</strong>i nelle varie ri<strong>costruzione</strong><br />

non hanno fatto<br />

altro che peggiorare la sua<br />

posizione. «Prima nega di<br />

essere stato a Isernia, poi<br />

nega il suo rapporto con la<br />

fidanzata e di averle regalato<br />

il telefon<strong>in</strong>o facendo<br />

credere agli <strong>in</strong>vestigatori<br />

Il processo<br />

per Fort<strong>in</strong>i<br />

si concluderà<br />

ad aprile<br />

di aver accompagnato - il 6<br />

marzo 2008 - il cug<strong>in</strong>o, Guglielmo<br />

Di Stavolo, da Mar<strong>in</strong>alva<br />

e di averlo aspettato<br />

fuori. Scoperta la scarsa<br />

soddisfazione del cug<strong>in</strong>o<br />

per il rapporto consumato<br />

<strong>in</strong>izia a raccontare di episodi<br />

legati ad una precoce<br />

erezione di cui soffriva il<br />

cug<strong>in</strong>o. Ma per l’accusa<br />

Fort<strong>in</strong>i praticava il trasfert.<br />

Le accuse velate non<br />

erano altro che episodi capitati<br />

a lui ma che <strong>in</strong>dirizzava<br />

verso altri. In realtà<br />

il cug<strong>in</strong>o non ha mai <strong>in</strong>contrato<br />

la prostituta, ha solo<br />

fornito il numero di cellulare<br />

al Fort<strong>in</strong>i. «Infatti<br />

all’<strong>in</strong>terno dell’abitazione<br />

non furono trovate tracce<br />

del Di Stavolo».<br />

«Fort<strong>in</strong>i arrivò a casa di<br />

Mar<strong>in</strong>alva verso le 10,47,<br />

consumò il rapporto sessuale,<br />

chiese uno sconto, <strong>in</strong><br />

quel periodo non aveva<br />

grosse disponibilità economiche<br />

dovute a difficoltà<br />

congiunturali e non strutturali.<br />

Uno sconto per aver<br />

consumato troppo <strong>in</strong> fretta<br />

il rapporto sessaule e al rifiuto<br />

della donna sarebbe<br />

<strong>in</strong>iziata la collutazione prima<br />

nel bagno e poi nella<br />

camera da letto». L’arma<br />

utilizzata e mai ritrovata<br />

potrebbe essere un coltello,<br />

trovato <strong>in</strong> casa della donna.<br />

«Per questo escludo la<br />

premeditazione, ma la coltellata<br />

ha colpito al cuore e<br />

anche il fegato».<br />

Il sostituto ha ricordato<br />

<strong>in</strong> aula anche le diverse piste<br />

seguite dopo il delitto,<br />

ma sia il movente passionale,<br />

che l’omicidio avvenuto<br />

all’<strong>in</strong>terno della cerchia<br />

dei parenti, il movente<br />

del cliente occasionale<br />

che eventuali ritorsioni nei<br />

confronti della vittima per<br />

precedenti episodi, ma<br />

queste piste sono state tutte<br />

abbandonate.<br />

La parte civile rappresentata<br />

dagli avvocati<br />

Franco Mastronardi e<br />

M<strong>in</strong>ucci si è rimessa alle<br />

richieste del pm. L’avvocato<br />

Mastronardi ha ricordato<br />

di come ha conosciuto<br />

Mar<strong>in</strong>alva. «Una donna<br />

segnata da una vicenda<br />

giudiziaria, aveva subito<br />

<strong>in</strong>giustamente una detenzione<br />

e si apprestava a<br />

chiedere un risarcimento<br />

allo Stato. Da due anni viveva<br />

a Isernia dove praticava<br />

la prostituzione perchè<br />

aveva trovato amici generosi».<br />

Il fasc<strong>in</strong>o della<br />

donna aveva ammaliato<br />

tanti ad Isernia e lo stesso<br />

Fort<strong>in</strong>i ne era stato colpito.<br />

«Il marito di Mar<strong>in</strong>alva<br />

accudisce il figlio e vive ancora<br />

il dramma. La famiglia<br />

non vuole vendetta ma<br />

giustizia. La tesi colpevolista<br />

del pm porta all’ergastolo<br />

con <strong>in</strong>dizi gravi, precisi<br />

e concordanti». Gli accertamenti<br />

svolti dalla<br />

Procura e dalla Polizia giudiziaria<br />

sono sufficienti<br />

per la colpevolezza dell’imputato.<br />

La prossima udienza,<br />

fissata al 20 aprile, sarà la<br />

volta della difesa, poi il 27<br />

aprile dopo brevi repliche<br />

la Corte d’Assise si riunierà<br />

<strong>in</strong> camera di consiglio<br />

per emettere il verdetto. mpt

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