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NUOVO oggi MOLISE Mercoledì 17 Marzo 2010 CAMPOBASSO Dalla parte dei cittadini Tra le iniziative la raccolta di 600mila firme per promuovere un referendum di iniziativa popolare 9 Martedì 23 marzo presso la Sala Aphaville un’assemblea alla quale parteciperà l’onorevole Margiotta GIU’ LE MANI DALL’ACQUA A Campobasso costituito un Comitato per preservare l’«oro blu» come bene pubblico della collettività SONO già quindici le associazioni che a Campobasso hanno aderito al «Comitato acqua pubblica Molise». Ma l’appello dei promotori è quello di raccogliere consensi più ampi, non soltanto dal mondo dell’associazionismo, ma anche da parte di enti pubblici e partiti politici. Perché il Comitato è apartitico e apolitico: è un comitato di tutti e per tutti. Perché l’acqua è di tutti, un bene pubblico, appunto, che non può essere privatizzato, nè mercificato. E proprio questo è l’appello del Comitato, presentato ieri nel corso di una conferenza stampa: cancellare ogni tentativo di privatizzazione, per esempio quanto disposto dall’articolo 15 del Decreto Ronchi che stabilisce la privatizzazione dell’acqua potabile in Italia. Al proposito sono state già raccolte migliaia di firme; l’obiettivo è di raggiungere quota 600mila a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell’acqua. Il comitato è composto da diverse associazioni. Alla presentazione di ieri hanno partecipato i rappresentanti di: Bandalarga, Ultrantirazzista (che ha ospitato l’iniziativa), Anpi, Azione 21, Decrescita Felice Campobasso, Cooperativa Morelia, Libera, Pax Christi, Solidarietà senza confini, Energia per i diritti, Il Bene comune, Forum del terzo settore e Malatesta. «L’acqua è un bene pubblico e un diritto di tutti e per tutti - è stato ribadito in conferenza stampa - Non si può permettere che ci siano delle limitazioni nella gestione della risorsa da parte degli enti pubblici». I promotori del comitato hanno poi sottolineato che questa ’operazione’ porterebbe da un lato a un aumento dei costi, dall’altro all’impoverimento della qualità del servizio, perché i controlli sarebbero meno e non ci sarebbe la garanzia del pubblico. Obiettivo del Comitato nato a Campobasso, come di quelli sorti in tutta Italia, è di promuovere sia percorsi di responsabilizzazione che la campagna referendaria. In questo senso i promotori hanno chiesto la collaborazione degli enti pubblici, affinché si attivino con iniziative istituzionali - per esempio ordini del giorno, delibere, eccetera - per sostenere il tema. Il Comitato, al proposito, ha ribadito la totale trasversalità, sottolineando l’assenza di qualunque appar- Alla conferenza stampa di presentazione del Comitato acqua pubblica Molise hanno partecipato i rappresentanti di numerose associazioni che hanno già aderito al comitato: Bandalarga, Ultrantirazzista, Anpi, Azione 21, Decrescita Felice Campobasso, Cooperativa Morelia, Libera, Pax Christi, Solidarietà senza confini, Energia per i diritti, Il Bene comune, Forum del terzo settore e Malatesta. Sabato a Roma la manifestazione nazionale promossa contro l’articolo 15 del decreto Ronchi tenenza politica. Nel corso della conferenza stampa è stato anche illustrato un caso emblematico: quello della Francia, che ha privatizzato il servizio nel 1985 e ora sta pensando di tornare indietro, visti i risultati negativi ottenuti. Dai dati emersi, infatti, sembra che non ci sia stata una maggiore economicità (anzi il costo dee servizio è aumentato), non sono aumentati gli investimenti per migliorare la qualità e non è stato registrato un miglioramento della qualità (piuttosto i controlli sono diminuiti). «Non facciamo l’errore già commesso dagli altri - hanno sottolineato al proposito i promotori del comitato - per poi essere costretti a tornare indietro. Continuiamo a difendere un bene prezioso come l’acqua che è deve restare di tutti». Tra le prossime iniziative del «Comitato acqua pubblica Molise», l’adesione alla manifestazione di sabato a Roma (per info su come partecipare comitatoacquapubblicamolise@gmail.com). In tema di acqua come risorsa pubblica, inoltre, l’associazione Futuro Molise - che ha già aderito al Comitato - ha promosso per il 23 marzo (ore 17 presso la sala Alphaville) un’assemblea generale alla quale parteciperà, tra gli altri, Salvatore Margiotta, vice presidente della commissione Ambiente alla Camera dei deputati. Tema dell’incontro è «Ti voglio bere, acqua pubblica». Tante iniziative già promosse, altre ancora in cantiere. Per gridare a gran voce: giù le mani dall’acqua. daniela di cecco
10 BOJANO-AREA MATESINA Progetto Comunità montana e Comune di Bojano Stadio comunale, ci sarà il manto erboso in sintetico Spesa complessiva 270mila euro BOJANO - La settimana scorsa l’Ufficio tecnico e Forestale della Comunità montana Matese, diretto dal dott. Michele Mainella, ha provveduto ad effettuare la consegna dei lavori alla ditta Poduli Renzo di Roma, per la realizzazione del campo di gioco calcio in erba sintetica al centro sportivo Varazi di località Monteverde. La ditta aggiudicataria in sede di gara ha offerto un ribasso pari al 17,213% aggiudicandosi i lavori per 269.317,25 euro più gli oneri di sicurezza per un importo contrattuale complessivo di circa 270.000 euro. Alla gara d’appalto hanno partecipato 25 imprese specializzate in questo tipo di impiantistica sportiva provenienti da tutta Italia. E’ un progetto voluto dall’Ente comunitario in accordo con il Comune di Bojano, avviato dall’ex presidente dell’Ente comunitario Salvatore Muccilli poi proseguito dal suo successore Michele Calabrese, che aveva ottenuto tramite l’ex assessore regionale allo Sport, Rosario De Matteis un primo finanziamento di 250.000 euro, successivamente integrato da un altro contributo della Regione Molise di 110.000 euro, e di un altro ancora di 50.000 euro messo a disposizione da Palazzo San Francesco. «Tale situazione risulta estremamente importante e risolutoria per tutte le attività in atto, e consente, viste le ridotte opere di manutenzione rispetto ad un capo in erba naturale, di far funzionare l’intero centro sportivo anche durante il periodo invernale a partire da novembre fino a marzo, periodo che solitamente vede spesso rinvii di partite per assoluta impraticabilità del campo di gioco» ha assicurato Maninella, responsabile del procedimento. E’ un intervento destinato al miglioramento dell’impiantistica sportiva locale ed è il primo campo in erba sintetico dell’area del Matese. Da tempo si avvertiva l’esigenza di ave- re in dotazione una struttura del genere, soprattutto nel periodo invernale quando a causa del clima umido e rigido i terreni di gioco locali diventano fangosi e ghiacciano con estrema facilità, con la conseguenza che gli atleti possano con estrema facilità correre il rischio di infortunarsi. Con un campo di gioco sintetico i problemi climatici vengono completamente annullati, in quanto l’acqua viene assorbita senza difficoltà dal sistema di drenaggio presente, defluendo velocemente, per cui il ghiaccio non si può assolutamente formare. Una volta realizzata l’opera, il rettangolo di gioco verrà messo a disposizione anche delle società dell’hinterland matesino, oltre ad essere utilizzato dalla Società dell’US Bojano per i propri allenamenti infrasettimanali preservando così lo stadio comunale di viale Olimpico. Su un campo in erba sintetica, infatti, si può giocare senza limitazioni d’orario e per l’intera annata in quanto non subisce danni, inoltre quelli di ultima generazione danno garanzie di affidabilità anche dal punto di vista dell’incolumità degli atleti. Un impianto che risponde sicuramente alle reali esigenze sportive dell’intero territorio, che offre notevoli vantaggi economici in quanto la manutenzione sarà ridotta al minimo essenziale, infatti non ci sarà l’esigenza né di seminare l’erba, e né di irrigarla e di tagliarla periodicamente, dato che non servirà alcun operaio per curarlo e tenerlo sempre perfetto per l’uso. Le rimanenti somme disponibili sull’intero finanziamento saranno poi utilizzate per ulteriori migliorie della struttura sportiva. (Luz) NUOVO oggi MOLISE Mercoledì 17 Marzo 2010 Hanno portato via oggetti in oro In azione topi d’appartamento Hanno agito mentre i proprietari erano tranquillamente in casa BOJANO - Sono tornati in azione i topi di appartamento, questa volta in pieno giorno. E’ successo ieri mattina in un appartamento al primo piano di un fabbricato in via Colonno, abitato da una famiglia con figli adulti, dove già in passato i ladri avevano fatto visita. In quel momento in casa, fatta eccezione per l’anziana madre che riposava su un divano in una cucina al piano terra, non c’era nessuno. I ladri con ogni probabilità sarebbero entrati dal portone principale anche se non presentava alcun segno di effrazione, non si sa bene se abbiano utilizzato qualche passepartout, oppure se abbiano approfittato del fatto che qualcuno dei familiari si sia dimenticato di chiudere la porta d’ingresso. Gli sconosciuti una volta entrati si sono diretti immediatamente al primo piano, dapprima hanno L’associazione impegnata per la tutela della salute. Le iniziative realizzate Risi al Tribunale dei malati Nominato responsabile per Cittadinanza Attiva Molise BOJANO - Ancora un incarico di prestigio per Giuseppe Risi, sempre più attento e vicino alle problematiche dei cittadini. Gli è stato conferita la nomina di responsabile per il Tribunale dei diritti del malato (Tdm) di Cittadinanzattiva Regione Molise, tra le cui fila, qualche mese fa, c’è stato il cambio al vertice. Così dopo la carica di presidente della Consulta comunale Città di Bojano che coinvolge il mondo dell’associazionismo locale col quale collabora da tempo, Risi approda al Tribunale dei diritti del malato. Come è noto Cittadinanzattiva, riconosciuta dal consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, è vicina alla istanze dei malati da oltre trent’anni e sceglie, in Molise, nuove figure di riferimento anche nel settore salute. Cittadinanzattiva tra i tanti interessi, infatti, si occupa anche di sanità, con il Tribunale per i diritti del malato ed il Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici. Il Tribunale per i diritti Sistemazione del campo per la gioia degli sportivi del malato è una iniziativa che tutela i diritti dei cittadini nell’ambito dei servizi sanitari e assistenziali contribuendo a una più umana e razionale organizzazione del Servizio sanitario. Il Tribunale è costituito da cittadini comuni, ma anche da operatori dei servizi e da professionisti, che si impegnano a titolo volontario. Esso opera mediante le sue sezioni locali, presenti su tutto il territorio nazionale, con più di 10.000 cittadini attivi sia negli ospedali che nei servizi territoriali. Per la Regione Molise il Tdm ha scelto come proprio rappresentante Risi che a quanto pare ha già le idee molto chiare sul da farsi: «Il mio imminente obiettivo è la tutela dei diritti negati ai malati, che spesso sono impossibilitati nel difendersi da eventuali azioni lesive; insomma una forma di tutela che vada a dissipare disservizi e discrepanze che spesso compromettono il delicato equilibrio che sta alla base di un buon rapporto tra cittadino e strutture sanitarie». (Luz) Giuseppe Risi messo a soqquadro la camera da letto rovistando nei cassetti e nell’armadio, poi nella sala su un mobile, ad una certa altezza e ben nascosta, hanno prelevato una scatola contenente oggetti in oro, svuotandola quasi del tutto e lasciando solo qualche collana con delle pietre che credevano fosse di bigiotteria, mentre in realtà era di valore. Sono andati anche in soffitta, ed hanno rovistato in alcuni bauli dove erano conservati degli abiti, trovando anche qui alcuni oggetti in oro che, naturalmente, hanno prelevato. Il bottino costituito da collane, bracciali, anelli, spille e orecchini ha un valore complessivo di alcune migliaia di euro. I ladri una volta messo a segno il colpo si sarebbero allontanati velocemente uscendo dal portone d’ingresso lasciandolo socchiuso. Nessuno dei vicini si è accorto di movimenti strani o di persone sospette. Ad accorgersi che qualcosa era successo è stato uno dei familiari al rientro a casa. Ad insospettirlo è stato proprio il portone socchiuso. Immediatamente si è recato al primo piano dove ha trovato conferma e quindi la sgradevole sorpresa. Sei anni fa la stessa abitazione fu presa di mira da un ladro che, scoperto in flagranza dall’anziana madre, riuscì solo a rubare del denaro e a fuggire verso la stazione ferroviaria facendo poi perdere le tracce in aperta campagna dopo aver scavalcato un muretto nei pressi dei binari. «Quello che più di ogni altra cosa ci rattrista - hanno commentato i coniugi proprietari - è che c’erano oggetti d’oro che, al di là del valore economico, per noi avevano un significato affettivo, oltre al fatto che degli sconosciuti hanno violato la nostra privacy». Ieri pomeriggio le vittime di questo ennesimo furto d’appartamento si sono recate presso la stazione locale dei carabinieri per denunciare l’accaduto. (Luz)
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