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16 AGNONE-ALTO MOLISE UNA CITTA’ IN TRINCEA Agnone - L’esponente politico è con i cittadini, contro i tagli AGNONE - L’assessore regionale Franco Giorgio Marinelli ha dato la sua parola: farà di tutto per salvare l’ospedale di Agnone ed è pronto anche a dimettersi. E’ questa l’ultima news, e che news, che si registra per quanto riguarda la battaglia campale in difesa del ’San Francesco Caracciolo’. A rivelarlo, sia pure in via non ufficiale, alcuni dei componenti del comitato Il cittadino c’è. E la notizia già corre su internet, su Facebook. Il popolo dei lupi, cioè di coloro che escono fuori dal gregge e si battono per tutelare i propri diritti, in particolare quello alla salute, è impegnato in questi giorni nella preparazione della manifestazione pubblica che si terrà domenica prossima ad Agnone per difendere l’ospedale cittadino dai tagli annunciati. Intanto proprio dalla classe politica sembra arrivae qualche segnale di speranza. Pare infatti che nei giorni scorsi una delegazione del comitato sia stata ricevuta dall’assessore regionale Marinelli. «Pur non nascondendo forti preoccupazioni, - ha Ospedale, Marinelli pronto a dimettersi L’assessore regionale lo ha confidato ai componenti del comitato che si batte per la difesa del Caracciolo commentato una delle attiviste - ci ha assicurato che farà tutti i passi necessari per la salvaguardia del nostro ospedale e si dichiara pronto alle dimissioni in caso di esiti negativi». Insomma l’assessore agnonese ha le idee chiare, è diventato ormai un lupo, è entrato nel branco, e non c’è linea di partito o ordine di scuderia che tengano. Se libero da altri impegni istituzionali Marinelli sarà ad Agnone, domenica, a sfilare lungo le strade, insieme ai cittadini, i suoi elettori, per dire «no» alla politica dei tagli alla sanità. Bernardo Gui Poggio Sannita - E’ polemica dopo lo smottamento sul tratto ’sistemato’ solo qualche anno fa Frana, «un disastro annunciato» Pro Caccavone attacca il sindaco Palomba e l’amministrazione POGGIO SANNITA - «Ci risiamo», con questa eloquente espressione il comitato civico Per Caccavone accoglie la notizia dell’ennesima frana che ha interessato il comune montano. Nei giorni scorsi, dopo uno smottamento sulla bretella di collegamento tra il centro abitato e la fondovalle Verrino, il sindaco Tonino Palomba, per motivi precauzionali, si è visto costretto a chiudere al traffico l’intero tratto, predisponendo percorsi alternativi. «Sembra di rivedere un film già visto meno di un anno fa. - commentano dal comitato civico Pro Caccavone, sempre pronti a fare le pulci all’azione dell’amministrazione in carica - La stessa strada rimase chiusa per uno smottamento nel medesimo punto. Era chiaro a tutti, già d’allora, che l’intervento messo in atto dal Comune si sarebbe rivelato insufficiente; I volontari del comitato ’Il cittadino c’è’ in piazza non c’era bisogno di essere dei tecnici per rendersi conto che la strada così sistemata non avrebbe retto a lungo. Dopo una lenta agonia, infatti, puntualmente ritornano i disagi per i pendolari che transitano tutti i giorni per lavoro lungo quel tratto di strada. E’ arrivato in queste condizioni, esemplare e tempestivo, l’intervento del primo cittadino: ordinanza di chiusura, individuazione dei percorsi alternativi, richiesta di sopralluogo e interessamento delle istituzioni preposte. Davvero esemplare, non c’è che dire, peccato però che il comportamento del sindaco, nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni non segua sempre la stessa linea. Giova ricordare, infatti, che, in occasione dell’apertura della sede del comitato civico scrivente, in data 19 agosto 2009, tra gli intervenuti, figurava anche la Provincia di Isernia, in persona del presidente Mazzuto e due assessori, oltre al senatore Di Giacomo. Il sindaco di Poggio Sannita non riuscì ad essere presente. Giova ricordare ancora una cosa e cioè che relativamente allo stato della strada, è stata tempo fa inviata da parte di un cittadino, segnalazione all’autorità giudiziaria circa lo stato di dissesto e la ragione dello stesso. Questa dunque la situazione: una grande preoccupazione per quanto accaduto, l’inevitabile constatazione che trattasi anche questa volta di disastro annunciato e la speranza che prima o poi le cose si sistemino definitivamente. Anche se stiamo parlando di una strada sistemata e costata un bel pò di soldi soltanto qualche anno fa. Il primo cittadino Palomba - chiude polemicamente la nota del comitato - invoca da sempre l’inclemenza del tempo quale causa giustificatrice, ma se così fosse, se bastasse ciò, a Trieste, causa la bora, dovrebbero almeno sostituire ogni volta tutti i lampioni della città, e non se ha notizia». nuovomoliseisernia@email.it L’assessore regionale Marinelli NUOVO oggi MOLISE Mercoledì 17 Marzo 2010 Sorbo e Cuzzone sulla politica sanitaria «Si chiudano i reparti creati per gli amici» I consiglieri provinciali manifesteranno ad Agnone AGNONE - Il gruppo consiliare alla Provincia di Isernia di Sinistra Ecologia e Libertà aderisce alla manifestazione indetta per il 21 marzo ad Agnone in difesa dell’ospedale ’Caracciolo’. «Siamo convinti che le conseguenze delle sciagurate scelte del governo regionale negli ultimi dieci anni, che hanno prodotto un deficit sanitario spaventoso, non debbano ricadere sui cittadini, che già pagano le tasse e i tributi più alti d’Italia, anche in termini di tagli ai servizi sanitari con l’effetto di negare a migliaia di cittadini il sacrosanto diritto alla salute. - dichiarano Antonio Sorbo e Marcello Cuzzone - Non bisogna aggiungere al danno anche la beffa. Chi ha la responsabilità di riordinare il sistema sanitario deve innanzitutto smantellare la rete clientelare e affaristica che in questi anni si è sviluppata intorno alla sanità, che è la vera causa del buco, eliminando gli sprechi, riducendo le consulenze esterne, i reparti inutili creati per sistemare parenti ed amici. I consiglieri provinciali Sorbo e Cuzzone E’ necessario che chi governa la Regione faccia finalmente una scelta di campo precisa, anche in termini di investimenti, a favore della sanità pubblica. L’ospedale di Agnone per la sua particolare posizione geografica e per la elevata qualità dei servizi erogati rappresenta un punto di riferimento indispensabile per un vasto territorio. Così come per Venafro, bisogna lottare per garantirne la sopravvivenza». Auguri ad Aurora AGNONE - Ma guardate che occhioni. Sono della piccola Aurora Masciotra che oggi spegnerà la sua prima candelina sulla torta preparata con cura da mamma Silvia. Al suo fianco la bellissima Aurora avrà come spalla ideale il fratellino Alessio. Supervisionatore uno che in fatto di prelibatezze culinarie se ne intende come papà Nicola, chef del ristorante ’La Botte’ di Agnone. A lei e ai suoi genitori gli auguri della redazione di Isernia del Nuovo Molise.
IN PRIMO PIANO Venafro - Non si escludono nuove manifestazioni di protesta Vaccone: senza rianimazione l’ospedale non può funzionare La denuncia del presidente del comitato VENAFRO - Finisce di nuovo nella bufera il SS Rosario. Soprattutto perchè non riapre il reparto di Rianimazione. E così di fatto il Pronto soccorso non può funzionare a pieno regime. Soprattutto di notte (dalle ore 20 sino alle 8 di mattina). Un problema è serio. O presto si risolve oppure fa rischiare la vita ai malati gravi. Con tutta una serie conseguente di implicazioni mediche e legali. A questo punto i sanitari che lavorano nel nosocomio venafrano dicono all’unisono: «O si riapre la Rianimazione oppure è meglio che si chiude tutto, in primis il Pronto soccorso». Emblematico quello che è successo l’altra notte. Il 118 da Cerro al Volturno ha portato un malato gravissimo al Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino. Quasi contemporaneamente un altro paziente si è sentito male in Ortopedia ed è dovuto essere intubato. Il medico di guardia ha dovuto fare la spola per ore ed ore verso i due malati, tra cui un infartuato gravissimo. Posti in Rianimazione non ce n’erano. Nè al Veneziale di Isernia, nè al Cardarelli di Campobasso. Dove altro sbattere la testa? Per cui la situazione appariva davvero drammatica. Il Reparto di Ortopedia è sempre strapieno, come anche tutti gli altri Reparti. Nè da parte dei vertici della Asrem si provvede a riorganizzare tutto l’ospedale ed a dar corso a quanto promesso anche con mirati investimenti, che tra l’altro dànno un immediato ritorno. In termini sanitari, ma anche economici. Sabato scorso poi è capitato che il Pronto Soccorso ha dovuto far fronte ad una ventina di malati incidentati, con problemi a catena. Sembra che siano state riempite due camere di Chirurgia, per far fronte all’improvvisa emergenza. Con medici che scappavano da una parte all’altra dell’ospedale. «Qui non ci dobbiamo più prendere in giro. Che si riapra subito la Rianimazione e si dia un riassetto a tutto l’ospedale. Altrimenti torneremo a dare battaglia. Anche con nuove manifestazioni di piazza», sono durissime le dichiarazioni di Gianni Vaccone, presidente del Comitato SS Rosario che ha organizzato tutte le iniziative e manifestazioni pubbliche e di piazza. Il presidente Vaccone è stanco di aspettare affinchè le solite promesse diventino fatti concreti e visibili. E aggiunge arrabbiato: «Non possiamo andare avanti così. Parlo anche a nome dei medici e del personale interno. Non è solo un vantaggio per Venafro, tenere aperta la Rinaimazione. Il giovamento è a catena e tocca tutto l’isernino ed il circondario. Con grandi vantaggi per quanti dovessero avere bisogno di cure, soprattutto nei casi estremi». Come finirà questa storia? Malepore Venafro - La rassegna è pensata per i giovani talenti emergenti molisani «La musica è vita», il concorso Promosso dalla commissione Pari opportunità del Comune VENAFRO - Sempre molto attiva la Commissione comunale Pari Opportunità. Che questa volta ha organizzato un concorso musicale per valorizzare soprattutto giovani talenti molisani. Ieri una nota stampa della presidente Elena Bertoni spiegava la meritevole iniziativa: «Nel pieno della sua programmazione 2010 la Commissione Pari Opportunità del Comune di Venafro, con il coordinamento e la promozione dell’Ufficio Pubblico del Tutore per i minori, hanno pubblicato la seconda edizione del Concorso Regionale Musicale "La Musica è Vita" per giovani artisti molisani. La manifestazione ha il partenariato dell’I- MAM di Larino e il patrocinio della Regione Molise, della Provincia di Campobasso, della Provincia di Isernia, del Comune di Venafro». Dopo questa premessa, la presidente Bertoni offre tutte le informazioni sul progetto: «Il concorso ha la finalità di valorizzare i talenti e le originalità dei giovani che si esprimono attraverso la musica e le canzoni, permettendo loro di raccontare i sogni, le speranze, le aspettative che accompagnano la vita, la ricerca, spesso sofferta dei valori di riferimento. Il concorso è rivolto a gruppi o artisti singoli che frequentino le scuole secondarie di primo e di secondo grado della Regione Molise senza vincoli di genere musicale. Tutti gli artisti devono essere privi di contratto discografico e distributivo con una etichetta discografica major e devono essere privi di qualsiasi contratto editoriale. La partecipazione al concorso è completamente gratuita. Tutti i gruppi/artisti singoli verranno selezionati da un Comitato Artistico.Tali soggetti dovranno far pervenire entro il 14 maggio 2010 presso la sede della Commissione Pari Opportunità del Comune di Venafro, alla piazza Cimorelli n.1 in Ve- nafro, il regolamento debitamente siglato, accompagnato dai propri dati anagrafici o eventualmente da una biografia del gruppo o dell’artista singolo, da due CD contenenti la canzone che parteciperà al progetto e due copie del testo della canzone.La durata del brano non potrà essere superiore ai 4’. Le preselezioni avranno luogo nelle città di Isernia, Campobasso e Larino, la serata finale si terrà il 21 Giugno a Venafro. Per informazioni e per compilare al domanda consultare il sito internet del Comune di Venafro alla voce Commissione Pari Opportunità, o scrivere a pariopportunita@comune.venafro.is.it, o contattare il numero 320.6366441». Venafro - In un palazzo del centro Perdita di gas, il problema resta in attesa di soluzioni I tecnici del gestore hanno effettuato un sopralluogo. Ora cresce l’allarme VENAFRO - Non è stata ancora risolta la perdida di gas in un grande palazzo del centro. Posto all’incrocio tra corso Campano e via Nicandro Iosso. Sono diverse volte che arrivano i Vigili del Fuoco da Isernia e sono ben due volte di seguito che l’enorme palazzo viene evacuato. Soprattutto la sera ed ai piani bassi, continua ad avvertirsi un acre odore di gas. Anche ieri tecnici dell’Italcogim, società che distribuisce il gas metano in città, hanno effettuato dei sopralluoghi, per cercare di risalire alla fonte del problema. Ma pare che la soluzione non sia stata ancora trovata. Del resto anche la scorsa domenica ci sono stati diversi sopralluoghi di tecnici ed operai, per cercare di scoprire il mistero di questa «puzza» che si fa sentire soprattutto la sera. Il palazzo è pieno di negozi ed uffici, oltre che di una rinomata palestra. E’ frequentatissimo di gente che va e che viene. Duqne è meglio vederci chiaro. Probabilmente si tratta di poca cosa, ma il mistero permane. LA POLITICA Venafro - Maggioranza in crisi Azzeriamo le deleghe Pressing su Cotugno I tre dissidenti incalzano il primo cittadino VENAFRO - Continua l’assedio di molti consiglieri al sindaco Nicandro Cotugno: «azzeriamo le deleghe assessorili e ripartiamo daccapo». Ieri sera tardi la richiesta è stata ribadita nella riunione di maggioranza, soprattutto dal gruppo di esponeti vicini al regionale Filoteo Di Sandro. E cioè il capogruppo Raimondo Santilli, la vicesindaco Chiara Capobianco ed il consigliere Luigi Viscione. Ma anche da altri consiglieri, che in un mdo o in un altro desiderano un cambiamo, una sferzata ed una svolta nell’azione di governa. Lo stesso sindaco Cotugno, sotto sotto, sarebbe favorevole a rivedere alcune deleghe assessorili. E addirittura ad intervenire sulla ricomposizione della Giunta, attraverso una serie di artifici. Come può essere far dimettere da consigliere due assessori per fare entrare i due primi non eletti (Loreto Zullo e Luigi Petroni). Un’operazione però facile a dirsi e difficile a farsi. Altre voci hanno anche avanzato l’ipotesi che se non si dà corso ad alcun cambiamento con un organigramma politico nuovo, potrebbe decidere di dimettersi da capogrup- Il sindaco Cotugno po proprio Santilli. Si fanno persino altre ipotesi di lavoro. Se la situazione rimane immobile, molti consiglieri nel prossimo Consiglio comunale del 1 aprile potrebbero decidere di non votare la variazione di Bilancio. Punto fondamentale fatto inserire nell’ordine del giorno dai due cittanovisti (Antonio Sorbo e Carlo Potena). Ed a questo punto sarebbero dolori, soprattutto se i «dissidenti» dovvessero arrivare a cinque, mettendo in minoranza ed in crisi tutto l’esecutivo Cotugno. male nuovomoliseisernia@email.it
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