OGGI - sito in costruzione

More documents

Recommendations

Info

4 ATTUALITA’ La nota del vicesegretario nazionale dell’Adc Caro Oreste ti scrivo... Così Pietracupa rilancia La politica: truccata oppure... Dal vicesegretario nazionale dell’Adc, il consigliere regionale Mario Pietracupa riceviamo e pubblichiamo: «Oreste Campopiano, oltre ad essere persona dotata di spiccata intelligenza, è un amico ed ha una ulteriore rara dote: è simpatico. Questo, naturalmente, non c’entra niente con le attente IL FATTO DEL GIORNO analisi politiche che spesso ci propina ma, essendo persona gradevole ed anche molto ironica, i suoi scritti attraggono non fosse altro perché possono sempre riservare sorprese. Nell’ultimo "la politica... truccata" non c’è finale a sorpresa, non c’è ironia ma solo valutazioni attente e, oserei dire, spietate. Allora, probabilmente, non è impazzito! Condivido le sue valutazioni e, senza puntualizzazioni da politologo, temo che andando avanti di questo passo non ci sia futuro per nessuno e, attenzione, questa percezione la si avverte stando tra la gente. Altro che "casta", qui si rischia di brutto!... La disar- L’Agenzia delle Entrate rende noti i dati relativi alle violazioni del 2009 Evasione. I frutti della lotta 4.920 gli accertamenti per imposte dirette, Iva e Irap Maggiori imposte per 177 milioni: +124% rispetto a 2008 Sono stati 4.920 gli accertamenti per imposte dirette, Iva e Irap eseguiti nel corso del 2009 dall’Agenzia delle Entrate del Molise, in crescita del 3,5 % rispetto a quelli del 2008 in cui erano stati 4.753. Un dato ancora più significativo se si guarda alla maggiore imposta accertata che ha superato quota 177 milioni di euro, il 124,9% in più rispetto al 2008 (78,7 milioni di euro). Nel dettaglio, gli accertamenti su imprese di medie dimensioni sono stati 53 con una maggiore imposta accertata pari a 39.968.313 euro; quelli su imprese di piccole dimensioni e lavoratori autonomi sono stati 2.205 con una maggiore imposta accertata pari a 124.818.797 euro; oltre 2600 quelli verso persone fisiche per una maggiore imposta accertata che supera i 12,2 milioni di euro. Anche gli accertamenti eseguiti nei confronti di soggetti non congrui agli studi di settore hanno avuto un andamento positivo: meno controlli nel 2009 rispetto all’anno precedente, ma più mirati e di qualità superiore con una maggiore imposta accertata media di euro 15.601 euro (+ 290% rispetto a quella dell’anno 2008 di 3.997 euro) e una maggiore imposta definita media di 2.473 euro +55% rispetto a quella dell’anno 2008 di 1.595 euro). Significativi sono infine gli accertamenti per II.DD., IVA e IRAP d’iniziativa assistiti da indagine finanziaria che nel 2009 sono stati 83, con un incremento dell’80,4% rispetto al 2008 in cui erano stati 46. La relativa maggiore imposta accertata è stata di oltre 25 milioni di euro, quella definita è stata di 410.348 euro con un aumento dell’80% rispetto al 2008 (228.000 euro). Positivi anche i risultati ottenuti grazie a verifiche e controlli mirati con oltre 90 interventi. La complessiva attività di contrasto all’evasione ha portato nelle casse dell’Erario oltre 32 milioni di euro, di cui 16.626.521 per versamenti diretti (+ 13,3% rispetto all’anno 2008) e 15.631.773 per riscossioni da ruolo. Per quanto riguarda gli incassi collegati ad attività di accertamento e controllo formale, la somma riscossa nel 2009 di 13.469.959 euro fa registrare un incremento del 12,9% rispetto a quanto incassato nel 2008 (11.934.698). I versamenti per rinuncia all’impugnazione hanno permesso all’Agenzia di incassare per 1.970.195 euro pari al 18,7% del totale. L’ammontare delle entrate da conciliazione giudiziale ha segnato introiti per 617.730 euro facendo registrare una crescita record rispetto agli importi da conciliazione dell’anno 2008 (pari a 11.296,00 euro) con un La dottoressa Rossella Rotondo aumento del 546,85%. «I dati di consuntivo delle scorso anno - commenta il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Rotondo - rendono evidente che sta crescendo la qualità dell’azione di contrasto all’evasione svolta dai nostri uffici, come è dimostrato dall’alto numero di contribuenti che hanno preferito chiudere le questioni fiscali con adesione o acquiescenza». Il suggerimento di Giuditta Lembo Lo Statuto s’avvicina E le donne reclamano l’attenzione di Iorio! La consigliera di parità: garantiamo la presenza delle donne nell’Esecutivo Dall’ufficio stampa della Consigliera di parità Giuditta Lembo riceviamo e pubblichiamo: «Il governo regionale sta accelerando i tempi per l’approvazione dello Statuto e la Consigliera di Parità della Regione Molise Giuditta Lembo rivolge un accorato appello al Presidente Michele Iorio, il quale ha più volte espresso la sua volontà di vedere garantita la presenza delle donne nell’esecutivo regionale, perché vi sia il massimo impegno nell’introdurre gli emendamenti presentati dalla Consigliera, congiuntamente con la Commissione Pari Opportunità, in occasione di un’audizione avuta al cospetto della Commissione speciale per la riforma dello Statuto Regionale. In questo contesto è stata data l’opportunità di condividere un sistema di valori, ormai comuni ed unificati a livello europeo (attraverso la Carta di Nizza), riscrivendo le regole per far sì che anche in Molise si affermi concretamente un’effettiva e piena partecipazione di entrambi i generi alla vita governativa regionale. L’augurio è che, al di là del semplice richiamo al rispetto del principio delle pari opportunità, vengano introdotti degli articolati in cui la rappresentanza femminile sia garantita e tutelata. E’ ormai ampiamente condivisa la necessità che, attraverso gli strumenti normativi adeguati, venga realizzata e resa effettiva la parità tra uomini e donne, per esprimere e valorizzare appieno le risorse presenti nella società e per il corretto funzionamento della vita democratica, ne è un esempio concreto il decreto legislativo di riforma delle camere di Commercio, approvato lo scorso 10 febbraio, che inserisce una norma per assicurare le pari opportunità, per promuovere la presenza di entrambi i sessi negli organi collegiali delle camere di commercio, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti. Nella speranza che l’appello venga condiviso anche dall’intero Consiglio regionale, la Consigliera si adopererà nel trovare ulteriori strade per far si che anche la nostra regione possa finalmente vedere le donne alla guida anche di enti ed organismi sub regionali». NUOVO oggi MOLISE Mercoledì 17 Marzo 2010 ticolazione dell’attuale sistema politico è davvero dietro l’angolo ed i responsabili siamo anche tutti noi che facciamo politica attiva. Sembra incredibile, ma prima ancora di pensare a costruire qualcosa di nuovo, già troviamo il pretesto per rimettere in discussione quel poco di percorso compiuto, magari per salvaguardarci il posto al sole. Sempre pronti a rinnegare tutto e tutti. Intanto il clima di rissosità diffuso non mi entusiasma affatto e non credo avvicini i cittadini alla politica e, cosa ancora più grave, alle Istituzioni . E questa situazione mi crea profondo disagio. E’ vero che il partito dell’astensionismo non solo è in crescita ma viene alimentato scientemente, per non dare certezze a chi governa su eventuali pensieri di azzeramento dell’attuale situazione e tentativi di nuovo ricorso alle urne. L’obiettivo è sfiancare lentamente il nemico contando sul fattore tempo, per non dire età anagrafica. Non a caso il mestiere di "sondaggista" è in forte rialzo; tutti prima di scendere in campo pendono dalle labbra degli "indovini" del III millennio ed il crescente numero di indecisi fa paura. Si insinua il dubbio: per chi propenderà mai questo esercito di indecisi ? Naturalmente anche in questo campo ci sono millantatori professionisti, ovvero quelli che con i sondaggi "finti" si arricchiscono. Credo però che in momenti particolari, quando tutto è ingessato per colpa non di chi fa opposizione per ruolo o per mestiere ma degli amici che hai portato con te senza fargli provare nemmeno l’ebrezza del voto di preferenza, ci vuole un atto di coraggio. Ebbene io che non consulto le stelle e credo di essere abbastanza pragmatico, non mi meraviglierei se Berlusconi all’indomani delle elezioni regionali, fidandosi del suo istinto e mandando per un attimo al diavolo i sondaggi, tornasse a salire sul predellino della sua auto e lanciasse il seguente anatema: "italiani, scusatemi!!!... vorrei nelle mie 23 ore di lavoro risolvere tutti i vostri problemi, ma Tizio pensa di prendere il mio posto, Caio spera di prendere il posto di Tizio che prenderà il mio, Sempronio vuole andare in Coll... ina... insomma c’è più di un Casino e non uso il plurale altrimenti qualcuno si offende. L’unica soluzione è restituirVi dignità di cittadini elettori e riconfrontarci, con una squadra nuova e senza più alibi per chi sbaglia. Non c’è più tempo, altrimenti sprofondiamo e .... prometto ... non me la prenderò più nemmeno con i magistrati....Sempre che non boccino la presentazione della mia lista...Poichè non sono più un ragazzino, facciamolo subito: tutti a casa! e chi non è con me ..peste lo colga!... anzi no... scusatemi, mi ero lasciato prendere la mano... è sufficiente che si proponga all’elettorato autonomamente e vedremo chi vince!!!". Magari!...Caro Campopiano, chissà in quanti ritroverebbero l’entusiasmo per la politica! Mario Pietracupa
L’INIZIATIVA All’incontro a Palazzo Magno hanno partecipato rappresentanti di numerosi enti ed associazioni La riunione presso la Provincia di Campobasso Tavolo tecnico contro la crisi dell’agricoltura Elaborato un documento per definire gli impegni concreti CAMPOBASSO - Per far fronte alla crisi che ha investito il settore agricolo, presso la Provincia di Campobasso si è tenuto un «Tavolo permanente anticrisi» costituito da diversi enti e associazioni: comitato spontaneo "Pen non morire", Cia Confagricoltura, Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil, Ugl Coltivatori. Dall’incontro è venuto fuori un documento, inviato alla Regione Molise e a numerose altre istituzioni e associazioni, con richiesta di attivarsi con immediatezza per risollevare il settore. Ecco il testo del documento. In poco più di dieci anni, sono scomparse in Italia circa 500 mila aziende agricole (solo nello scorso anno 50 mila) e di queste oltre 4.500 sono molisane. All’inizio del 1998 le aziende iscritte al registro regionale delle imprese erano 16.500, al 31 dicembre 2007 se ne registrano 12.292 ( - 4.208 ) Alla fine del terzo trimestre 2008, invece, le aziende iscritte sono scese a 11.795, ovvero tra nuove iscrizioni e cessazioni di attività, si è avuto un saldo negativo di 360 unità. Una tendenza che ha avuto la massima accelerazione negli ultimi anni, nei quali le imprese agricole hanno risentito maggiormente del peso dei costi di produzione, in vertiginoso aumento, e del crollo del prezzo dei prodotti sul campo. Negli ultimi dieci anni abbiamo registrato un deciso aumento del costo dei mezzi tecnici ed energetici, che sono passati dal 2,5 al 10,6%, che mediamente hanno una maggiore incidenza nella gestione aziendale tra il 60 «Chiediamo alla Regione l’impegno a riconoscere lo stato di crisi» e l’80%. A questi aumenti si sono aggiunti poi, anche gli oneri previdenziali, che in poco meno di due anni sono aumentati del 25,7%, e quelli burocratici che frenano con determinazione, lo sviluppo e la competitività. L’agricoltura italiana, insomma, sta attraversando uno dei più difficili momenti della sua recente storia. Le imprese agricole trovano grosse difficoltà ad inserirsi in un mercato sempre più complesso e concorrenziale e per molte di esse questo significa cadere nella marginalità che prelude al definitivo abbandono. Al quadro di riferimento nazionale, si aggiunga, poi, la situazione di incertezza che stiamo vivendo a livello mondiale, caratterizzata da una profonda crisi che, a memoria d’uomo, può essere paragonata a quella degli anni trenta o a quella post-bellica. Ciò ha comportato la stagnazione dell’economia, la contrazione dei consumi ed uno stato di recessione che, secondo gli esperti, farà sentire i propri effetti in particolare nel corso del 2010. In tutto questo contesto l’agricoltura rischia il definitivo tracollo se non vi saranno immediati riscontri per fronteggiare lo stato di crisi. Ad aggravare la situazione dell’ultima campagna agraria, hanno concorso il crollo dei prezzi di alcuni principali prodotti agricoli, come il frumento e l’olio di oliva, e quelli del settore vitivinicolo ed ortofrutticolo, e di converso l’impennata dei costi di produzione, l’aumento del costo del denaro e le difficoltà di accesso al credito che hanno inciso, in particolare, su quelle imprese che negli anni passati hanno investito per l’ammodernamento e la competitività e che ora, con i redditi in diminuzione, rischiano di non poter far fronte nemmeno alle esposizioni bancarie sostenute. L’andamento divergente tra prezzi dei mezzi tecnici, soprattutto concimi, e prezzi all’origine, rappresenta uno dei fattori di maggiore criticità per il settore e mette in seria crisi i margini di redditività che negli ultimi otto anni è diminuito del 25,3%. Di fronte a questo stato di cose le risposte date finora sia dal Governo nazionale che da quello regionale, sono state inefficaci. Da parte del Governo nazionale, sollecitato con la nostra mobilitazione continua abbiamo avuto finora solo risposte parziali ed inadeguate. Serve, invece, un vero progetto di politica agricola. Chiediamo alla Regione, ed in particolare all’Assessore regionale all’agricoltura, l’impegno ad avviare il processo per il riconoscimento dello stato di crisi cosi come previsto dalla procedura e la relativa attivazione del regime "de minimis". Le nostre proposte per una nuova politica agraria regionale Parlare di progetto per l’agricoltura vuol dire porre al centro dello sviluppo le imprese e gli imprenditori agricoli. L’impresa agricola evolve nella struttura, nelle relazioni, nella capacità di innovazione, anche se ciò avviene con troppa lentezza. La vitalità di imprese dinamiche non è sufficiente ad assicurare lo sviluppo del settore, in quanto davanti a noi quotidianamente si prospettano nuove sfide e nuove difficoltà rispetto ad un contesto sociale ed economico planetario che rischia di travolgere anche chi, negli anni, ha investito per la competitività. Ciò che si è verificato nel corso del 2009, infatti, ha lasciato duri segni anche sulle così dette imprese virtuose tanto da comprometterne il futuro se non adeguatamente sostenute. Pertanto diventano fattori prioritari: a ) l’attuazione di misure di sostegno per la ripresa produttiva Da parte della Regione, fino ad oggi, non abbiamo avuto l’attenzione che hanno meritato gli altri settori. Partendo dalle misure di intervento programmate sia nel Documento di programmazione economica che nel Bilancio regionale, per finire agli annunciati interventi di sostegno al credito dai quali l’agricoltura è rimasta esclusa. Il settore, come da tempo dichiariamo, non possiede Consorzi fidi nè tanto meno può beneficiare dei servizi al credito da parte di FINMOLISE. Tutto ciò lascia facilmente comprendere che il settore avrà seri problemi per avvalersi del fondo regionale di garanzia salvo specifici provvedimenti o modifiche normative da parte della Regione. Occorre inoltre considerare che Basilea due prima, della crisi mondiale della finanza e poi lo stato di defaillance in cui versa da tempo il settore agricolo, hanno fatto registrare, nel corso del 2009, la tendenza degli istituti di credito a non concedere più prestiti se non in casi eccezionali. Chiediamo, pertanto, che gli annunci fatti di recente dalla Politica Regionale si trasformino in concretezza ed in tempi rapidi si provveda a: - concordare con le banche lo slittamento di un anno delle rate di mutuo già scadute o in scadenza nel corso del 2010, facendosi carico dei costi relativi agli interessi; - facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese agricole con un provvedimento ad hoc necessa- rio a ridare liquidità finanziaria e relativo consolidamento debitorio delle passività accumulate; - prevedere l’abbattimento totale dell’accisa sul gasolio per uso agricolo; - abbattere i costi della bonifica; Non è più tempo di affidarsi all’improvvisazione e gestire le cose solo in fase emergenziale. Come non è più pensabile ripercorrere lo stesso terreno del passato del quale abbiamo poco da salvare per gli scarni risultati conseguiti rispetto agli investimenti sostenuti. Il rilancio della concertazione, come momento di sintesi e di condivisione di obiettivi, diventa quanto mai urgente ed indispensabile ed a tale scopo quindi si chiede la ricostituzione e la piena funzionalità del tavolo agricolo. La concertazione e i suoi strumenti non possono essere considerati alternativi o di ostacolo alle competenze che fanno capo alle istituzioni, ma saranno tanto più produttivi di risultati quanto più vi sarà la consapevolezza che nelle occasioni d’incontro rappresentano una sorta di incubatoio di idee e di proposte che dovranno poi materializzarsi in progetti. Ecco perché riteniamo che, fino ad oggi, il "tavolo" non abbia corrisposto appieno alle aspettative ed ai principi per i quali nel 2001 fu istituito. Infatti, i rari momenti di confronto, quasi sempre sollecitati dalle Organizzazioni, sono serviti solo per affrontare questioni di emergenza anziché condividere scelte e programmi per lo sviluppo.
Page 1 and 2: in vendita obbligatoria OGGI Nuovo
Page 3: NUOVO oggi MOLISE Mercoledì 17 Mar
Page 7 and 8: 8 CAMPOBASSO NUOVO oggi MOLISE Merc
Page 9 and 10: 10 BOJANO-AREA MATESINA Progetto Co
Page 11 and 12: L’assessore Teodoro: l’amminist
Page 13 and 14: NUOVO oggi MOLISE Mercoledì 17 Mar
Page 15 and 16: IN PRIMO PIANO Venafro - Non si esc
Page 17 and 18: IN PRIMO PIANO La storia disperata
Page 23 and 24: Il manager della Asl unica incontra
Page 25 and 26: OCCHI PUNTATI SU... Un momento dell
Page 27 and 28: 32 SPORT Discorso breve ma chiaro a
Page 29 and 30: 34 SPORT NUOVO oggi MOLISE Mercoled
Page 31 and 32: 36 SPORT C Dilettanti - L’ex Vena

OGGI - sito in costruzione

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?