Marzo 2013 - Centri di Ricerca
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loro proprietario; ma non solo. All‟interno del<br />
fondo antico della biblioteca si trovano anche opere<br />
appartenenti alle <strong>di</strong>scipline-ancelle della scienza<br />
politica: testi filosofici, religiosi, trattati <strong>di</strong> argomento<br />
storico-economico etc., oltre a numerose<br />
serie <strong>di</strong> perio<strong>di</strong>ci e almanacchi, in maggioranza<br />
complete. Il catalogo è corredato dall‟in<strong>di</strong>ce degli<br />
autori e delle persone citate e dall‟in<strong>di</strong>ce dei titoli.<br />
– N.V.<br />
025-002 ANICHINI (ALESSANDRA), Il testo<br />
<strong>di</strong>gitale. Leggere e scrivere nell‟epoca dei<br />
nuovi me<strong>di</strong>a, Milano, Apogeo, 2010, pp.<br />
208, ill., ISBN 978-88-503-1160-6, € 16.<br />
«Leggere è sempre questo: c‟è una cosa che è lì,<br />
una cosa fatta <strong>di</strong> scrittura, un oggetto solido, materiale,<br />
che non si può cambiare, e attraverso questa<br />
cosa ci si confronta con qualcos‟altro che non è<br />
presente, qualcos‟altro che fa parte del mondo<br />
immateriale, invisibile […] leggere è andare incontro<br />
a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno<br />
sa cosa sarà», <strong>di</strong>ceva Calvino in Se una notte<br />
d‟inverno un viaggiatore. E proprio da questa citazione<br />
possiamo far partire l‟agile vol. della Anichini.<br />
Vol. che riprende, variandolo e mo<strong>di</strong>ficandolo,<br />
praticamente riscrivendolo, il libro, della<br />
stessa autrice, uscito per Apogeo nel 2003. Il fulcro<br />
resta ancora il concetto <strong>di</strong> testo <strong>di</strong>gitale, che,<br />
nell‟arco <strong>di</strong> un decennio scarso, si è evoluto, fino al<br />
raggiungimento <strong>di</strong> traguar<strong>di</strong> insperati solo pochi<br />
anni prima, definendo altresì le attività <strong>di</strong> scrittura<br />
e lettura ad esso correlate. Gli atti del leggere e<br />
dello scrivere, infatti, ruotano intorno al testo, che<br />
viene creato e fruito me<strong>di</strong>ante l‟uso <strong>di</strong> alfabeti e<br />
caratteri. La scrittura, nel tempo, ha subito la propria<br />
evoluzione, e nello stesso modo le attività <strong>di</strong><br />
lettura hanno seguito percorsi analoghi. Punti fissi,<br />
nel corso dei secoli, restavano i criteri <strong>di</strong> leggibilità<br />
<strong>di</strong> un testo, anche se il concetto <strong>di</strong> fisiologia<br />
della lettura, ad essa correlato, giungerà in auge<br />
solo nell‟Ottocento. L‟Anichini svolge un rapido<br />
ma puntuale excursus sull‟evoluzione dei proce<strong>di</strong>menti<br />
<strong>di</strong> trasmissione scritta del testo e delle<br />
metodologie <strong>di</strong> fruizione, a partire proprio dalla<br />
nascita della scrittura stessa. Nel vol. viene sviscerato<br />
il concetto <strong>di</strong> “testo”, in tutte le accezioni semantiche,<br />
valutandolo a tutto tondo. La storia della<br />
scrittura e della lettura, quidni, per l‟Anichini,<br />
sono elementi che mutano in conseguenza l‟una<br />
dell‟altra, oltre che a causa dell‟evoluzione del<br />
progresso in generale. L‟attualità deve confrontarsi<br />
con la nascita <strong>di</strong> nuovi me<strong>di</strong>a che hanno mo<strong>di</strong>ficato<br />
le modalità della comunicazione analogica,<br />
per giungere sempre più a un aumento<br />
L‟almanacco bibliografico, n° 25, marzo <strong>2013</strong><br />
dell‟utilizzo dei mezzi <strong>di</strong>gitali. A variare, quin<strong>di</strong>,<br />
non è il testo, bensì le modalità <strong>di</strong> fruizione del testo<br />
stesso. Il testo che, seppur tornando a uno sviluppo<br />
lineare caratteristico dei volumina<br />
dell‟antichità, <strong>di</strong>venta ipertestuale e iperme<strong>di</strong>ale,<br />
correlandosi ad altri documenti (testi, immagini,<br />
file au<strong>di</strong>o, etc.), formando in tal modo una ragnatela<br />
<strong>di</strong> informazioni legate tra loro da fili conduttori<br />
che sono scelti e <strong>di</strong>panati proprio dal lettore.<br />
Lettore che <strong>di</strong>venta, quin<strong>di</strong>, un attore fondamentale.<br />
Ma i nuovi social network mutano gli stessi<br />
concetti <strong>di</strong> lettura e scrittura, ponendoli su un piano<br />
<strong>di</strong> velocità e con<strong>di</strong>visione. La scrittura <strong>di</strong> testi<br />
nella e per la rete telematica ha la necessità, per<br />
mero fattore <strong>di</strong> velocità, <strong>di</strong> utilizzare un linguaggio<br />
che spesso si impoverisce e che <strong>di</strong>venta, a volte,<br />
stratificazione <strong>di</strong> più autori. Si tratta del cosiddetto<br />
fenomeno della lettura e della scrittura collettive.<br />
L‟Anichini pone l‟attenzione anche sui soggetti<br />
interessati alla vita del testo: gli autori, gli e<strong>di</strong>tori,<br />
i lettori e le biblioteche. Ciascuno <strong>di</strong> questi soggetti<br />
ha la necessità <strong>di</strong> porsi in un modo nuovo <strong>di</strong><br />
fronte al testo elettronico, rispetto al suo predecessore<br />
analogico. Il decifrare queste posizioni,<br />
però, può risultare utile per meglio intendere la<br />
complessità <strong>di</strong> un fenomeno che non può essere<br />
relegato a un mero <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> bit e device. Cambiano<br />
gli strumenti. Cambiano le metodologie <strong>di</strong><br />
approccio. Cambia l‟aspetto esteriore. Ma la sostanza<br />
del testo rimane sempre la stessa: oggetto<br />
che nasce dalla scrittura per essere fruito nella<br />
lettura. – Barbara Contini<br />
025-003 Archivi (Gli) delle soprintendenze<br />
bibliografiche per l‟Emilia Romagna. Inventario,<br />
Bologna, Istituto per i Beni Artistici<br />
Culturali e Naturali della Regione Emilia<br />
Romagna Soprintendenza per i beni<br />
librari e archivistici – E<strong>di</strong>trice Compositori,<br />
2010 rec. EDOARDO BARBIERI, «La Bibliofilia»,<br />
114, 2012, pp. 288-90.<br />
025-004 Archivio d‟Autore: le carte <strong>di</strong> Fabrizio<br />
De André, Inventario a cura <strong>di</strong> MAR-<br />
TA FABBRINI e STEFANO MOSCADELLI, introduzione<br />
<strong>di</strong> STEFANO MOSCADELLI, Roma,<br />
Ministero per i Beni e le Attività Culturali,<br />
Direzione Generale per gli Archivi, 2012,<br />
pp. 342, (Strumenti, 194), ISBN 978-88-<br />
7125-323-7. L‟archivio <strong>di</strong> Fabrizio De André è<br />
stato depositato dalla Fondazione De André presso<br />
la Biblioteca della Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia<br />
dell‟Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Siena ed è stato oggetto<br />
<strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no e inventariazione, caso emblema-