Marzo 2013 - Centri di Ricerca
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municazione, in «Lettere come simboli», a<br />
cura <strong>di</strong> P. DEGNI, pp. 241-55. Anche la scrittura<br />
<strong>di</strong>gitale, nella sua assoluta contemporaneità,<br />
possiede un significato simbolico, colto dall‟a. su<br />
un duplice livello: quello della terminologia che<br />
descrive i linguaggi informatici e quello del percorso<br />
– <strong>di</strong> simboli, letture non verbali e istruzioni<br />
– che la scrittura <strong>di</strong>gitale deve compiere per acquisire<br />
lo staus che le è proprio. – Elena Gatti<br />
025-129 Profezia dell‟architettura. Visioni<br />
<strong>di</strong> uno spazio teatrale e bibliotecario, Gorizia,<br />
E<strong>di</strong>zioni BSI, 2012, pp. [16], ill., s.i.p.<br />
Opuscolo <strong>di</strong> 16 pagine non numerate che anticipa i<br />
progressi del progetto <strong>di</strong> recupero della Sala Petrarca<br />
nello storico Trgosvki Dom <strong>di</strong> Gorizia. Voluto<br />
dalla Biblioteca Statale Isontina, il progetto sarà<br />
realizzato dalla Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
dell‟Università <strong>di</strong> Trieste. Nell‟attesa, dal 18 al 20<br />
maggio 2012, nell‟ambito <strong>di</strong> èStoria, VIII Festival<br />
Internazionale della Storia, il teatro ha ospitato, la<br />
mostra che dà il titolo all‟opuscolo. Un modo,<br />
dunque, per ri-aprire al pubblico lo storico e amatissimo<br />
e<strong>di</strong>ficio, sottoposto per l‟occasione a un<br />
intervento <strong>di</strong> ripulitura. – Elena Gatti<br />
025-130 PULSONI (CARLO), Di un‟antica lirica<br />
pre-trobadorica in lingua lusitana. Letteratura,<br />
falsi e politica nel Portogallo del<br />
‟600, in La lirica romanza del me<strong>di</strong>oevo.<br />
Storia, tra<strong>di</strong>zioni, interpretazioni. Atti del<br />
VI convegno triennale della SIFR, Padova-<br />
Stra, 27 settembre – 1 ottobre 2006, a cura<br />
<strong>di</strong> FURIO BRUGNOLO – FRANCESCA GAMBINO,<br />
Padova, Unipress, 2009. La presenza <strong>di</strong> testi<br />
lusitani antichissimi (forse anche troppo antichi)<br />
entro alcune opere eru<strong>di</strong>te del Portogallo barocco<br />
non ha destato per secoli nessun dubbio circa la<br />
loro genuinità: le tre canzoni Tinherabos, nam<br />
tinherabos (attribuita a Gonçalo Herminguez nella<br />
Chronica de Cister <strong>di</strong> Bernardo de Brito del<br />
1602) e Fincarades bos embora e Bem satisfeita<br />
ficades (assegnate al poeta Egas Moniz Coelho<br />
nella Miscellanea <strong>di</strong> Miguel Leitão de Andrada del<br />
1629) – tutte inscrivibili entro il XII secolo – furono,<br />
infatti, ritenute originali fino a uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
Carolina Michaëlis de Vasconcelos (1909) che ne<br />
ha intuito il carattere apocrifo. Il saggio <strong>di</strong> P. riprende<br />
la questione, esaminandone puntualmente<br />
i tratti linguistici e metrici, <strong>di</strong>latando il percorso<br />
critico alla cultura filologica dei letterati portoghesi<br />
del Seicento e ai centri entro i quali essi operavano,<br />
in<strong>di</strong>viduando proprio in questi ultimi<br />
l‟origine dei moventi ideologici che hanno portato<br />
L‟almanacco bibliografico, n° 25, marzo <strong>2013</strong><br />
alla compilazione <strong>di</strong> questi falsi letterari. – Marco<br />
Giola<br />
025-131 QUATTRUCCI (MARIO), Er fattaccio<br />
de via delle Palline, «Esperienze letterarie.<br />
Rivista trimestrale <strong>di</strong> critica e cultura», 37,<br />
2012, pp. 119-23. Breve racconto giallo ambientato<br />
a Borgo Pio, nei pressi della Città del Vaticano.<br />
– L.R.<br />
025-132 RABBONI (RENZO), II. Zabughin e<br />
Veselovskij: in margine alla Storia del Rinascimento<br />
cristiano in Italia, «Schede<br />
Umanistiche» 24-25, 2010-2011, pp. 17-33.<br />
Da storico della letteratura, l‟a. indaga gli apporti<br />
della «componente russa <strong>di</strong> base» (p. 18) dello<br />
Zabughin, e riflette sugli anni della prima formazione<br />
dello stu<strong>di</strong>oso, dominati dalle figure <strong>di</strong> Aleksandr<br />
Nikolaevic Veselovskij, il grande comparatista,<br />
e dello storico Michail S. Korelin. Fulcro del<br />
ragionamento sono gli esiti dell‟intreccio fra le esperienze<br />
europee <strong>di</strong> Zabughin e quelle maturate<br />
in gioventù a San Pietroburgo, sotto il magistero<br />
dei due intellettuali, Veselovskij in particolare. –<br />
Elena Gatti<br />
025-133 RABBONI (RENZO), La pluralità dei<br />
mon<strong>di</strong> <strong>di</strong> Antonio Conti, «Seicento & Settecento»,<br />
4, 2009, pp. 169-87. Analisi<br />
dell‟influsso esercitato dagli Entretiens sur la pluralité<br />
des mondes (1686) <strong>di</strong> Bernard Le Bovier de<br />
Fontenelle, opera fortunatissima de<strong>di</strong>cata al tema<br />
dell‟abitabilità dei pianeti, sugli incompiuti Dialoghi<br />
filosofici <strong>di</strong> Antonio Conti. Vengono inoltre rilevate<br />
le <strong>di</strong>fferenze tra le due opere, relative al genere<br />
letterario e allo stile. – Luca Mazzoni<br />
025-134 RABBONI (RENZO), Per l‟e<strong>di</strong>zione<br />
dei «Dialoghi filosofici», in Antonio Conti:<br />
uno scienziato nella «république des lettres»,<br />
a cura <strong>di</strong> GUIDO BALDASSARRI – SILVIA<br />
CONTARINI – FRANCESCA FEDI, Padova, Il Poligrafo,<br />
2009, pp. 211-41. Stu<strong>di</strong>o preliminare<br />
all‟e<strong>di</strong>zione dei Dialoghi filosofici, «romanzo filosofico»<br />
<strong>di</strong> Antonio Conti degli anni Venti del Settecento<br />
che segna l‟origine della narrazione scientifica<br />
in Italia, in anticipo rispetto al Newtonianesimo<br />
per le dame (1737) dell‟Algarotti. L‟opera,<br />
originariamente concepita in francese, è conservata<br />
incompiuta nel ms. Manin 1306 della Biblioteca<br />
Civica Joppi <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, in redazione italiana non<br />
autografa, <strong>di</strong> quattro mani; ne vengono analizzate<br />
la genesi e le tematiche principali. Nell‟Appen<strong>di</strong>ce<br />
un regesto del contenuto dei quattro <strong>di</strong>aloghi che<br />
compongono l‟opera. – Luca Mazzoni