Marzo 2013 - Centri di Ricerca
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bio svolga nella lirica cinquecentesca una funzione<br />
oggettivante, ricorrendo anche a esempi tratti da<br />
Petrarca e da rimatori quattrocenteschi. Lorenzo<br />
Carpané ha illustrato l‟intento pedagogico e civile<br />
affidato al proverbio nella tragicomme<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Orlando<br />
Pescetti La regia pastorella. Ida Caiazza è<br />
intervenuta sulle opere autobiografiche <strong>di</strong> Alvise<br />
Pasqualigo, le Lettere e la comme<strong>di</strong>a Il fedele, nelle<br />
quali il proverbio persegue obiettivi morali ed<br />
estetici. La sessione pomeri<strong>di</strong>ana, presieduta da<br />
Paolo Procaccioli, si è aperta con Giuseppe Crimi e<br />
i Proverbi del Farina, apparsi per la prima volta a<br />
stampa al principio del Cinquecento e incentrati<br />
sul tema degli eccessi contrapposti al principio<br />
della me<strong>di</strong>etas. Franco Pignatti ha affrontato il<br />
rapporto tra frottola e La lettera in proverbi <strong>di</strong><br />
Antonio Vignali (Arsiccio Intronato), soffermandosi<br />
sulla sua fortuna europea. Marco Catucci ha<br />
parlato delle <strong>di</strong>chiarazioni dei proverbi che corredano<br />
i drammi civili <strong>di</strong> Giovanni Andrea Moniglia<br />
e dell‟uso mimetico e paro<strong>di</strong>stico del proverbio<br />
nella comme<strong>di</strong>a toscana secentesca. Andres Toftgaard<br />
ha presentato Il significato d‟alquanti belli<br />
et vari proverbi dell‟italica favella, opera composta<br />
dall‟esule religionis causa Giacopo Castelvetro<br />
in Scozia nel 1593 per l‟ambasciatore danese. In<br />
conclusione, Massimiliano Malavasi ha analizzato<br />
il proverbio nel poema eroicomico secentesco,<br />
mettendo in rilievo la funzione strutturale ad esso<br />
affidata all‟interno dell‟ottava. Al termine gli organizzatori<br />
hanno annunciato che la pubblicazione<br />
degli atti è prevista per l‟inizio del 2014. – Tania<br />
Marteddu<br />
MEI 2.0. Gli incunaboli delle biblioteche<br />
lombarde e il progetto Material Evidence<br />
in Incunabula (MEI): bilanci e prospettive,<br />
Milano, Università Cattolica, 14 <strong>di</strong>cembre<br />
2012.<br />
Giunti a metà percorso del progetto PRIN 2009,<br />
condotto da due unità <strong>di</strong> ricerca dell‟Università<br />
Cattolica e dell‟Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano e<br />
de<strong>di</strong>cato alla storia e alla catalogazione degli incunaboli<br />
lombar<strong>di</strong>, si è svolto il secondo seminario<br />
<strong>di</strong> presentazione e formazione sul database MEI<br />
(Material Evidence in Incunabula), ideato e gestito<br />
dal CERL (Consortium of European Research<br />
Libraries). Dopo i saluti <strong>di</strong> Edoardo Barbieri, coor<strong>di</strong>natore<br />
nazionale del PRIN, e <strong>di</strong> Ornella Foglieni,<br />
Sovrintendente ai beni librari <strong>di</strong> Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a, l‟intervento introduttivo <strong>di</strong> Neil Harris<br />
(Catalogare per salvare, salvare per catalogare.<br />
L‟esperienza degli or<strong>di</strong>ni religiosi in Tosca-<br />
L‟almanacco bibliografico, n° 25, marzo <strong>2013</strong><br />
na) ha sottolineato come la redazione <strong>di</strong> un catalogo<br />
possa essere una operazione <strong>di</strong> ricerca, illustrando<br />
l‟esempio del recente catalogo degli incunaboli<br />
della biblioteca provinciale dei Frati Minori<br />
<strong>di</strong> Firenze (ve<strong>di</strong> AB025-E). Se da un lato catalogare<br />
serve a conoscere in funzione <strong>di</strong> tutela, la rilevazione<br />
dei dati <strong>di</strong> esemplare fornisce informazioni<br />
per la ricostruzione virtuale <strong>di</strong> antiche biblioteche<br />
<strong>di</strong>sperse. Questo stile, peraltro, si integra perfettamente<br />
con il principale obiettivo del database<br />
MEI. Ha fatto seguito l‟intervento <strong>di</strong> Chiara Razzolini,<br />
de<strong>di</strong>cato alla meticolosa rilevazione dei dati<br />
<strong>di</strong> esemplare messa in atto sui libri dei Frati Minori<br />
<strong>di</strong> Toscana. Alessandra Panzanelli ha presentato<br />
la sua esperienza <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o alla British Library,<br />
dove le informazioni relative ai possessori<br />
già raccolte dai catalogatori del BMC vengono oggi<br />
integrate nella prospettiva dell‟inserimento in<br />
MEI dei dati. L‟intervento <strong>di</strong> Laura Lalli, della Biblioteca<br />
Apostolica Vaticana, ha presentato il nuovo<br />
catalogo elettronico degli incunaboli vaticani<br />
(BAVIC: Bibliothecae Apostolicae Vaticanae Incunabulorum<br />
Catalogus). La relazione <strong>di</strong> Lavinia<br />
Prosdocimi ha proposto una carrellata dei segni <strong>di</strong><br />
provenienza da biblioteche claustrali, riscontrabili<br />
su alcuni volumi oggi alla Biblioteca Universitaria<br />
<strong>di</strong> Padova. Giancarlo Petrella, coor<strong>di</strong>natore della<br />
giornata, ha tracciato un bilancio conclusivo<br />
dell‟inserimento in MEI dei dati <strong>di</strong> esemplare degli<br />
incunaboli delle biblioteche della provincia <strong>di</strong><br />
Brescia. Carla Giunche<strong>di</strong> ha posto alcune premesse<br />
relative alla descrizione degli esemplari posseduti<br />
dalla Biblioteca Nazionale Braidense <strong>di</strong> Milano.<br />
Da ultimo, Natale Vacalebre ha presentato alcuni<br />
nuovi dati emersi dal riesame delle provenienze<br />
degli incunaboli della Biblioteca Trivulziana<br />
<strong>di</strong> Milano. La giornata si è chiusa con un seminario<br />
applicativo dell‟immissione dei dati <strong>di</strong> esemplare<br />
in MEI, curato da Alessandro Ledda. Seguendo<br />
lo spirito dell‟iniziativa, il seminario è stato<br />
un vero momento <strong>di</strong> confronto, ma anche <strong>di</strong> animata<br />
<strong>di</strong>scussione, volto da un lato a fare il punto<br />
su un importante lavoro che sta assumento <strong>di</strong>mensioni<br />
significative, dall‟altro a proporre il<br />
database MEI come uno strumento <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong><br />
supporto alla ricerca per bibliotecari e stu<strong>di</strong>osi. –<br />
L.R.<br />
Inaugurazione della nuova sede della Biblioteca<br />
Generale e dell’Archivio della Custo<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Terra Santa<br />
giovedì 28 febbraio <strong>2013</strong>