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IL SOLE <strong>24</strong> ORE S.p.A. - Sede operativa - Via Carlo Pisacane 1, ang. SS Sempione - 20016 PERO (Milano) - Rivista mensile, una copia € 5,00<br />

LEGGI PCB SFOGLIABILE<br />

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n.9<br />

LA PRIMA RIVISTA ITALIANA SUI CIRCUITI STAMPATI SETTEMBRE 2012


alpha ® Fluitin XL-825V<br />

La nuova generazione di<br />

fili per saldatura :<br />

no-clean, senza alogeni,<br />

senza Piombo<br />

Bagnabilità molto rapida - ideale per l’assemblaggio<br />

manuale e tecnica “Solder Drag”, ad alta produttività<br />

Ridotto livello di spruzzi - utilizzabile in tutta sicurezza<br />

dagli operatori, minore quantità di residui sulle schede<br />

Buone caratteristiche di bagnanbilità - ottimi risultati al<br />

primo colpo che consentono una elevata produttività. JIS<br />

spread ≥ 80%<br />

Livelli molto bassi di fumi - ambiente di lavoro pulito,<br />

minore manutenzione per i dispositivi di aspirazione fumi<br />

Aroma di vaniglia - maggiore comfort per gli operatori<br />

Residui chiari e non appiccicosi - ideale per tutte le<br />

applicazioni No-clean<br />

Ottimo aspetto dei giunti di saldatura - facilita<br />

ispezioni visive<br />

Per maggiori informazioni sul filo Alpha Fluitin XL825V Cored Solder Wire<br />

visita il sito www.alphacpmd.com<br />

<br />

<br />

<br />

Conforme ai requisiti JIS<br />

Classe AA, <br />

<br />

Disponibile con leghe SAC<br />

305 e 307 SACX <br />

<br />

Elevata affidabilità elettrica :<br />

<br />

<br />

Elevata affidabilità chimica :


Preoccupazioni<br />

condivise<br />

▶ EDITORIALE<br />

Quando si chiede come vanno le cose al rientro dalle vacanze, una delle risposte che più<br />

spesso riceviamo è: “Bene, grazie… finché i clienti che chiamiamo in questi giorni ci<br />

rispondono, non possiamo lamentarci”.<br />

È una risposta emblematica, meno umoristica di quanto possa sembrare, che dà motivo di<br />

capire quanto le preoccupazioni del settore - per un autunno che sembra prospettarsi critico<br />

- siano comunque evidenti.<br />

È una sensazione particolare quella che viene dal mondo dell’elettronica industriale in<br />

questo inizio di settembre, un mondo in cui non mancano le aziende che chiudono, ma<br />

dove molte delle realtà che resistono sembrano vivere momenti di grande soddisfazione.<br />

<strong>Il</strong> tenore delle interviste presenti in questo numero di PCB Magazine dimostra infatti<br />

come parte del tessuto industriale della filiera elettronica viva questo 2012 in modo<br />

molto positivo: il business non manca, i fatturati tengono e i grandi drammi della stretta<br />

creditizia sembrano essere vissuti con distacco e platonica indifferenza.<br />

Che sia il segnale di quanto sostiene il Presidente del Consiglio Mario Monti quando<br />

dichiara che “la ripresa non la si vede nei numeri, ma arriverà presto”? Non lo sappiamo.<br />

Sta di fatto che il clima di tensione imperante - almeno nel nostro settore - viene<br />

leggermente stemperato da un latente ottimismo, un ottimismo che certo non guasta, ma<br />

che forse non rispecchia in modo reale quella che è situazione generale.<br />

Notizie tutt’altro che rassicuranti - lo sappiamo tutti - provengono da comparti chiave<br />

dell’industria italiana, soprattutto da quello dell’automobile o degli elettrodomestici,<br />

bacini di sbocco importanti per l’industria elettronica del Paese. Tengono molto bene il<br />

settore militare e quello aerospaziale, certo, ma questi - si sa - sono settori di nicchia, che<br />

non sono rappresentativi per l’intero comparto elettronico.<br />

Sta di fatto che le aziende che al momento tengono sembra siano quelle meglio strutturate,<br />

quelle che operano in settori trainanti e che hanno trovato negli anni il giusto equilibrio<br />

fra flessibilità organizzativa e stabilità finanziaria. E le altre?<br />

Per le altre si attendono mesi difficili, un “autunno bollente” secondo quanto dichiarato<br />

dal Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha recentemente ammesso: «Ci sono<br />

migliaia di piccole e medie aziende che stanno soffrendo mediaticamente in silenzio, ma<br />

che sono la cosa che ci preoccupa di più».<br />

Come giornalisti del settore possiamo condividere questa preoccupazione, visto che le<br />

aziende che soffrono meritano di esprimere anche attraverso di noi le loro difficoltà.<br />

Le pagine di PCB Magazine saranno sempre aperte a chiunque voglia condividere i<br />

propri entusiasmi, ma anche a chi voglia esprimere e/o denunciare momenti di difficoltà<br />

come quelli che stiamo vivendo in questo periodo.<br />

PCB settembre 2012<br />

5


6 PCB settembre 2012<br />

▶ SOMMARIO - SETTEMBRE 2012<br />

IN COPERTINA<br />

Lifetek si offre al mercato come realtà<br />

privilegiata atta a garantire la presenza<br />

e la competenza nella vita produttiva<br />

che consegue al processo di<br />

vendita. Infatti dispone di un team<br />

esperto di tecnici che non vi lascerà<br />

mai soli! I marchi in distribuzione<br />

non sono da meno: Asys-Labelling,<br />

LaserMarking,Depaneling ed Handling;<br />

Ekra-Macchine serigrafiche;<br />

Koh Young-Ispezione ottica SPI-<br />

AOI; SMT-Forni a rifusione; Hover<br />

Davis-Feeders per macchine P&P;<br />

Asymtek-Dispensazione e Conformal<br />

coating; Universal-Linee di montaggio<br />

SMT e ad inserzione PTH; Meccanoidea-Macchine<br />

di inserimento<br />

Faston; Ovation-GridLok, Magna<br />

Print; EPM-Saldatrici ad onda;<br />

YXlon-Macchine di ispezione XRay.<br />

Lifetek Srl<br />

Via Gagarin ang. Corso della Resistenza, 23<br />

20821 Meda (MB)<br />

Tel. 0362 771301<br />

Fax 0362 344745<br />

www.lifetek.it<br />

agenda<br />

Eventi/Piano Editoriale _______________10<br />

a cura della Redazione<br />

ultimissime<br />

C.S. e dintorni _______________________12<br />

a cura della redazione<br />

speciale<br />

Pick & Place<br />

La tecnologia aiuta a contenere i costi ____20<br />

di Davide Oltolina<br />

La testa della Pick & Place _____________<strong>24</strong><br />

di Piero Bianchi<br />

Ottimizzazione della sequenza di lavoro __28<br />

di Carla Fiorentino<br />

speciale aziende<br />

Una vita dedicata all’elettronica _________34<br />

di Serena Bassi<br />

Come guardare oltre la crisi ____________38<br />

di Riccardo Busetto


speciale prodotti<br />

Soluzioni di alta flessibilità _____________42<br />

a cura di Monica Polese<br />

Precisione svizzera, flessibilità italiana ____46<br />

di Michele Mattei<br />

Concepita per le sfide del futuro _________50<br />

a cura dell’ufficio tecnico Lifeproject<br />

Guardiamo… Advantis ________________52<br />

di Paolo Sirtori<br />

Verso una nuova idea di Pick & Place ____56<br />

di Luca Fiorucci<br />

L’innovazione della produzione _________60<br />

di Richard Vereijssen<br />

tecnologie<br />

Largo al factotum ____________________62<br />

di Dario Gozzi<br />

Rinnovare per crescere ________________66<br />

di Dario Gozzi<br />

SPC in rifusione _____________________72<br />

di Paolo Paolucci<br />

test & quality<br />

Qualità e controllo di processo __________76<br />

di Piero Bianchi<br />

aziende e prodotti<br />

Quattro chiacchiere con Cabiotec________80<br />

a cura di Riccardo Busetto<br />

fabbricanti<br />

Produttori di circuiti stampati in base<br />

al logo di fabbricazione ________________81<br />

a cura della Redazione<br />

PCB settembre 2012<br />

7<br />

Anno 26 - Numero 9 - Settembre 2012<br />

www.elettronicanews.it<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Pierantonio Palerma<br />

REDAZIONE: Riccardo Busetto (Responsabile di Redazione)<br />

CONSULENTE TECNICO: Dario Gozzi<br />

COLLABORATORI: Serena Bassi, Piero Bianchi, Carla Fiorentino,<br />

Luca Fiorucci, Massimiliano Luce, Michele Mattei, Davide Oltolina,<br />

Paolo Paolucci, Paolo Sirtori, Richard Vereijssen<br />

UFFICIO GRAFICO: Elisabetta Delfini (coordinatore),<br />

Walter Tinelli, Elisabetta Buda,<br />

Patrizia Cavallotti, Elena Fusari,<br />

Laura Itolli, Cristina Negri, Diego Poletti, Luca Rovelli<br />

DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA: Mattia Losi<br />

PROPRIETARIO ED EDITORE: <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A.<br />

SEDE LEGALE: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano<br />

PRESIDENTE: Giancarlo Cerutti<br />

AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu<br />

SEDE OPERATIVA: Via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano) - Tel. 02 3022.1<br />

UFFICIO TRAFFICO: Tel. 02 3022.6060<br />

STAMPA: Faenza Industrie Grafiche S.r.l. - Faenza (RA)<br />

Prezzo di una copia 5 euro (arretrati 7 euro).<br />

Registrazione Tribunale di Milano n. 148 del 19/3/1994<br />

ROC n. 6553 del 10 dicembre 2001<br />

Associato a:<br />

Informativa ex D. Lgs 196/3 (tutela della privacy).<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali,<br />

liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti<br />

dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica<br />

l’art. <strong>24</strong>, comma 1, lett. d del D.Lgs n. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio.<br />

Potrà esercitare i diritti dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/03 (accesso, cancellazione, correzione, ecc.) rivolgendosi<br />

al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., l’Ufficio Diffusione c/o la sede di via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano).<br />

Gli articoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati; nessuna<br />

parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo<br />

o forma, sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall’editore.<br />

L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento è disponibile presso l’Ufficio<br />

Privacy, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano. I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti<br />

agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società<br />

di Gruppo <strong>24</strong> ORE per il perseguimento delle medesime finalità della raccolta, a società esterne<br />

per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale.<br />

Annuncio ai sensi dell’art 2 comma 2 del “Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati<br />

personali nell’esercizio della attività giornalistica”.<br />

La società <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., editore della rivista PCB Magazine rende noto al pubblico che esistono<br />

banche dati ad uso redazionale nelle quali sono raccolti dati personali. <strong>Il</strong> luogo dove è possibile<br />

esercitare i diritti previsti dal D.Lg 196/3 è l’ufficio del responsabile del trattamento dei dati personali,<br />

presso il coordinamento delle segreterie redazionali (fax 02 3022.60951).


8 PCB settembre 2012<br />

▶ SI PARLA DI - LE AZIENDE CITATE<br />

Azienda pag. Azienda pag. Inserzionisti pag.<br />

# 3M ____________________ 66<br />

A Aermacchi ______________ 66<br />

Apex Tool Group _____ 66-67<br />

Arme __________________ 12<br />

ASM Assembly Systems __ 42, 44<br />

Avantec ________________ 66<br />

C Cabiotec __________28, 33, 80<br />

COE Elettronica ____34, 36-37<br />

Contact 3D _____________ 12<br />

Corona ________________ 12<br />

D Daewon SMT ___________ 38<br />

Dehon _________________ 66<br />

Dupont ________________ 66<br />

E El.Bo. Service ___________ 16<br />

Ennegi _________________ 12<br />

Essemtec ____________ 46-48<br />

Euroconnection __________ 12<br />

Europlacer ______________ 50<br />

F Flowmaster _____________ 12<br />

FMI Technical Consulting _ 66<br />

FPE ___________________ 12<br />

Frost & Sullivan ______ 18-19<br />

G Galileo Avionica _________ 66<br />

I i-tronic _____________ 46, 48<br />

Inventec ________________ 66<br />

J Juki ______________34-35, 37<br />

K KIC ___________________ 75<br />

L Lifeproject ___________ 14, 50<br />

Lifetek ______________ 52, 55<br />

Linea __________________ 12<br />

M Mager _________________ 12<br />

Mentor Graphics ________ 14<br />

P Packtronic ___________ 56-58<br />

Panasonic Factory Solutions _ 56-58<br />

Parmi __________________ 12<br />

Prodelec _____________ 34, 37<br />

Promosol _______________ 66<br />

R RS Components _________ 12<br />

S Samsung ____________ 39-40<br />

Seica _______________ 18-19<br />

Serp ___________________ 12<br />

Siplace ____________42-43, 45<br />

Spea ___________________ 12<br />

Sotragal ________________ 66<br />

T T.L.M. _________________ 12<br />

TSM __________________ 40<br />

U Universal ____________ 52-55<br />

USI ___________________ 16<br />

V VTT/Electronics_________ 69<br />

W Weller ______________ 66-68<br />

Win-Tek ____________ 38, 40<br />

Y Yamaha Motor IM Europe _ 60-61<br />

A<br />

APEX TOOL .................................45<br />

AREL ............................................81<br />

ASM ASSEMBLY ....................II cop.<br />

AUREL AUTOMATION ................27<br />

C<br />

CABIOTEC ......................................4<br />

CO<strong>OK</strong>SON ELECTRONICS ..............3<br />

CORONA .....................................81<br />

E<br />

E.O.I. TECNE ................................59<br />

F<br />

F.P.E. ...................................... 19-41<br />

I<br />

I-TRONIK ............................... 11-49<br />

INVENTEC PERFORMANCE<br />

CHEMICALS ITALIA ............. IV cop.<br />

ITECO TRADING ..........................63<br />

L<br />

LA TECNIKADUE .........................44<br />

LIFETEK ............................. I cop.-65<br />

O<br />

OSAI A.S. .............................. 70-71<br />

P<br />

PACKTRONIC .................................9<br />

PHOENIX CONTACT ....................33<br />

PRODELEC ............................. 15-17<br />

R<br />

RS COMPONENTS ................III cop.<br />

S<br />

SEICA ...........................................57<br />

SPEA ............................................51<br />

T<br />

TECNOMETAL ....................... 55-82<br />

W<br />

WIN TEK ......................................13<br />

Z<br />

ZUKEN .........................................31


Soluzioni per aziende di successo.<br />

Costi? Eccellenza. Guadagno!<br />

Come si possono sostanzialmente ridurre i costi di produzione?<br />

Le macchine e i sistemi Ersa definiscono gli standard di settore<br />

in termini di tecnologie flessibili, risparmio energetico ed eco<br />

sostenibilità. <strong>Il</strong> disegno modulare permette soluzioni personalizzate<br />

e sostenibili e rappresenta la base per l’incremento della<br />

profittabilità nella vostra produzione elettronica.<br />

In qualità di produttore di macchinari e strumenti per l’industria<br />

dell’assemblaggio elettronico, Ersa si presenta ai propri clienti e<br />

a chi interessato come un partner altamente innovativo e un<br />

fornitore di tecnologie di saldatura con una gamma globale di<br />

prodotti unica nel suo genere.<br />

La visione aziendale si basa sul principio che “la nostra leadership<br />

tecnologica ottimizza la qualità e riduce i costi del processo<br />

di produzione dei nostri clienti”. Ersa è infatti costantemente<br />

focalizzata al miglioramento dei prodotti e dei processi a vantaggio<br />

dei propri clienti.<br />

<br />

info@packtronic.it<br />

Distributore esclusivo per l’Italia.<br />

Costs?<br />

Excellence.<br />

Earnings!<br />

Macchine serigrafiche


10 PCB settembre 2012<br />

▶ AGENDA - FIERE E CONVEGNI<br />

Data e luogo Evento Segreteria<br />

9-12 settembre<br />

Berlino<br />

Germania<br />

13-14 settembre<br />

Milano<br />

Italia<br />

17-19 settembre<br />

Amsterdam<br />

Olanda<br />

19-20 settembre<br />

Fredericksburg, VA<br />

USA<br />

26 settembre<br />

Austin, TX<br />

USA<br />

Gennaio<br />

Test elettrico<br />

Febbraio<br />

<strong>Il</strong> rework e la saldatura manuale<br />

Marzo<br />

I sistemi di lavaggio<br />

Aprile<br />

Marcatura e tracciabilità<br />

Maggio<br />

Forni e profili termici<br />

Giugno<br />

ESD<br />

Luglio - Agosto<br />

Materiali di consumo e attrezzature<br />

Settembre<br />

Pick & Place<br />

Ottobre<br />

I sistemi di serigrafia<br />

Novembre<br />

Produzione circuiti stampati<br />

Dicembre<br />

Software di progettazione<br />

Electronics Goes Green 2012 MCC Agentur für Kommunikation<br />

Wölfertstraße 13<br />

2101 Berlino - Germania<br />

www.egg2012.de<br />

EIPC Summer Conference EIPC Services B.V.<br />

PO Box 2060<br />

6201 CD Maastricht - Olanda<br />

Tel. +31 43 34.40.872<br />

www.eipc.org - eipc@eipc.org<br />

ECOC 2012 Nexus Business Media<br />

Suite 5, Building 60 - Churchill Square<br />

Kings Hill, West Malling - Kent - Gran Bretagna<br />

Tel. +44 (0) 1732 75.21.25<br />

Fax +44 (0)1732 75.21.30<br />

IPC Workshop: Design for<br />

Manufacture<br />

Au stin (CTEA) Expo and Tech<br />

Forum<br />

IPC - Association Connecting Electronics Industries<br />

3000 Lakeside Drive, 309 S,<br />

Bannockburn, IL - 60015 - USA<br />

Tel. +1 847 61.57.10.0<br />

Fax +1 847 61.57.10.5<br />

SMTA<br />

5200 Willson Road Suite 215,<br />

Edina, MN 554<strong>24</strong> - USA<br />

Tel. +1 952 92.07.682<br />

Fax +1 952 92.61.819<br />

www.smta.org<br />

Piano editoriale 2012 Editorial calendar 2012<br />

January<br />

Test equipment<br />

February<br />

Rework and hand soldering<br />

March<br />

Cleaning systems<br />

April<br />

Labels and traceability<br />

May<br />

Reflow and wave soldering<br />

June<br />

ESD<br />

July - August<br />

Consumables<br />

September<br />

Pick & Place<br />

October<br />

Screen printing systems<br />

November<br />

PCB manufacturing<br />

Dicember<br />

Design software for pcb


12 PCB settembre 2012<br />

▶ ULTIMISSIME - C.S. E DINTORNI a cura della Redazione<br />

Guida interattiva<br />

RS Components ha<br />

lanciato una nuova<br />

guida interattiva ai<br />

costruttori, in grado di<br />

coprire i 550.000 prodotti<br />

che compongono l’intera<br />

gamma dell’azienda.<br />

La guida ai costruttori<br />

offre ai clienti un nuovo<br />

modo di navigare: è<br />

possibile filtrare la ricerca<br />

per marchio attraverso la<br />

vasta lista di produttori<br />

e prodotti (disponibili<br />

per la consegna in <strong>24</strong><br />

ore dallo stock di RS),<br />

migliorando nel contempo<br />

l’esperienza di ricerca e le<br />

potenzialità di acquisto<br />

da parte di tecnici e<br />

professionisti di tutto il<br />

mondo. La guida viene<br />

aggiornata costantemente<br />

con le ultime novità di<br />

prodotto: ciò consente agli<br />

utilizzatori di individuare<br />

più velocemente i prodotti<br />

per marchio, riducendo<br />

il tempo tra la ricerca<br />

dell’articolo e l’invio<br />

dell’ordine.<br />

RS Components<br />

www.rs-components.com<br />

SPEAnet, prima rete d’imprese italiana<br />

di macchine per industrie hi-tech<br />

nata SPEAnet, la<br />

È prima rete d’imprese<br />

italiana attiva nel settore<br />

delle macchine per le<br />

industrie elettroniche e<br />

dei semiconduttori. Si<br />

tratta di una rete di dieci<br />

aziende elettroniche e<br />

meccaniche altamente<br />

innovative, la cui capofila<br />

è SPEA Spa azienda di<br />

indubbia fama nel settore<br />

dei macchinari di collaudo<br />

per microchip, MEMS e<br />

schede elettroniche.<br />

Con la stipula del<br />

contratto di rete, le<br />

imprese di SPEAnet<br />

intendono accrescere<br />

individualmente e<br />

collettivamente la propria<br />

capacità innovativa e la<br />

propria competitività sul<br />

mercato, dando ulteriore<br />

impulso ai progressi e<br />

al trend di crescita degli<br />

ultimi anni.<br />

Tra le aziende che fanno<br />

parte della filiera ne sono<br />

state individuate nove:<br />

SPEA, Arme, Contact<br />

3D, Corona, Ennegi,<br />

Precisazione<br />

Euroconnection, Linea,<br />

Mager, Serp e T.L.M.<br />

Aggregate in SPEAnet<br />

queste aziende<br />

collaboreranno per<br />

ottimizzare e favorire<br />

l’attività di ricerca e<br />

sviluppo finalizzata<br />

alla realizzazione di<br />

nuovi macchinari di<br />

collaudo (Automatic Test<br />

Equipment) e dei relativi<br />

componenti, ciò per<br />

incrementare la capacità<br />

produttiva e raggiungere<br />

un’ottimizzazione dei<br />

Nel numero di luglio-agosto, l’articolo “I vantaggi delle etichette in poliammide”,<br />

è stato preparato utilizzando materiale di proprietà della FPE di Bresso (MI), senza citarne la fonte.<br />

Ci scusiamo con FPE e con i lettori per l’inconveniente occorso.<br />

processi produttivi, per<br />

condividere una strategia<br />

di espansione sui mercati<br />

esteri, per garantire la<br />

condivisione e il rispetto<br />

di elevati standard di<br />

qualità e di sicurezza<br />

e – naturalmente –<br />

per individuare nuove<br />

sinergie commerciali<br />

e opportunità di<br />

mercato sui comparti di<br />

competenza.<br />

SPEAnet<br />

www.speanet.com


14 PCB settembre 2012<br />

Nuovo accordo<br />

Life Project srl ha annunciato la<br />

distribuzione su tutto il territorio<br />

nazionale della società Parmi,<br />

azienda che opera nel settore della<br />

produzione di macchine SPI, che<br />

consentono l’interfaccia di controllo<br />

del processo di serigrafi a, l’invio alla<br />

macchina serigrafi ca dei segnali di<br />

correzione off set e il comando del ciclo<br />

di pulizia stencil.<br />

La società coreana, fondata nel 1998<br />

e cresciuta negli ultimi anni grazie<br />

all’innovativa tecnologia del sistema<br />

laser di illuminazione, vanta un<br />

installato di grandi proporzioni:<br />

1800 unità presenti in tutto il<br />

mondo con importanti ricadute nel<br />

settore della produzione elettronica<br />

automotive, consumer e dei display e<br />

con un’organizzazione di vendita di ben<br />

23 distributori.<br />

Parmi<br />

www.parmi.com<br />

Lifeproject<br />

www.lifeprojectsrl.com<br />

Sw avanzato per la<br />

simulazione CFD 1D e 3D<br />

Mentor Graphics<br />

presenta una<br />

soluzione software<br />

general-purpose per<br />

l’analisi fl uidodinamica<br />

computazionale (CFD<br />

- Computational Fluid<br />

Dynamics) unica<br />

nel suo genere, in<br />

quanto capace di unire<br />

funzionalità di analisi<br />

1D e 3D. Per la prima<br />

volta nel settore, un<br />

prodotto realizza uno<br />

stretto abbinamento<br />

di tecnologie software<br />

1D e 3D grazie<br />

a un processo di<br />

ri-ingegnerizzazione<br />

che consente<br />

loro di operare<br />

congiuntamente<br />

in modo nativo e<br />

con codice sorgente<br />

integrato.<br />

Tale nuova<br />

combinazione è<br />

il primo risultato<br />

dell’attività<br />

d’integrazione<br />

tecnologica resa<br />

possibile dalla recente<br />

acquisizione, da parte<br />

di Mentor Graphics,<br />

di Flowmaster Ltd.<br />

Questo software<br />

consentirà ai clienti di<br />

velocizzare il processo di<br />

progettazione, assicurando<br />

nel contempo analisi<br />

preliminari accurate di<br />

sistema, basate sui dati<br />

di fl usso dei fl uidi e di<br />

trasferimento termico,<br />

grazie all’utilizzo della<br />

simulazione 3D a livello di<br />

componente.<br />

Con l’utilizzo di questa<br />

soluzione è possibile<br />

ottenere prodotti di miglior<br />

qualità, più competitivi<br />

e presenti sul mercato in<br />

tempi più brevi.<br />

Mentor Graphics<br />

www.mentor.com


16 PCB settembre 2012<br />

Atmosfere… esplosive<br />

Argomento<br />

che tocca<br />

marginalmente il<br />

settore dell’elettronica,<br />

ma assai importante<br />

per le aziende che<br />

operano nel settore<br />

chimico della filiera,<br />

il tema della sicurezza<br />

in ambienti a rischio<br />

di esplosione è<br />

stato affrontato l’11<br />

luglio scorso, presso<br />

l’Auditorium Centro<br />

IRCCS “Don Carlo<br />

Gnocchi” a Firenze, in<br />

occasione della terza<br />

edizione dell’ATEX<br />

Al convegno ATEX dell’11 luglio si è trattato anche di ESD.<br />

Nella foto Giuseppe A. Reina di El.Bo. Service<br />

day, manifestazione<br />

annuale organizzata<br />

dall’Associazione<br />

U.S.I. (Unione<br />

Sicurezza<br />

Informazione).<br />

L’ATEX day ha<br />

accolto, in questa sua<br />

terza edizione, una<br />

selezione di tecnici<br />

esperti che hanno<br />

affrontato in modo<br />

concreto la tematica,<br />

fornendo le soluzioni<br />

operative, gettando<br />

uno sguardo sullo<br />

stato dell’arte della<br />

corretta gestione del<br />

rischio di esplosione<br />

e offrendo un<br />

panorama esaustivo<br />

delle normative<br />

attualmente in vigore<br />

sull’argomento.<br />

<strong>Il</strong> gran numero di<br />

partecipanti, gli<br />

importanti organismi<br />

di patrocinio e le<br />

numerose aziende che<br />

hanno contribuito<br />

attivamente alla<br />

giornata dimostrano<br />

l’importanza di questo<br />

argomento.<br />

USI<br />

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Le più flessibili,<br />

le più affidabili,<br />

con il miglior rapporto<br />

prezzo/prestazioni<br />

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migliore per ogni esigenza produttiva. I sistemi JUKI offrono affidabilità senza<br />

paragoni ai più bassi costi di gestione – Lowest Cost of Ownership.<br />

L’acquisto di una pick & place JUKI non è solo un investimento in un sistema<br />

di qualità, ma è l’inizio di una partnership di lunga durata. <strong>Il</strong> nostro partner<br />

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18 PCB settembre 2012<br />

Tutto sul collaudo a sonde mobili<br />

Rispetto alle<br />

classiche soluzioni<br />

celebrative, per il suo<br />

25° anniversario Seica<br />

ha preferito organizzare<br />

a Bologna, lo scorso 3<br />

di luglio, presso le sale<br />

convegno del Bologna<br />

Tower Hotel, un<br />

workshop interessante<br />

dedicato interamente a<br />

un soggetto a lei caro: la<br />

tecnologia flying probe.<br />

L’idea è stata quella<br />

di fare il punto sullo<br />

stato dell’arte di questa<br />

tecnologia, che negli<br />

anni si è evoluta in<br />

modo molto deciso<br />

e che ha visto Seica<br />

contribuire in modo<br />

importante al suo<br />

perfezionamento.<br />

L’azienda di Strambino<br />

è stata infatti una<br />

delle prime realtà in<br />

Europa a diffondere e<br />

a spingere sul mercato<br />

la tecnologia di test a<br />

sonde mobili.<br />

La storia della<br />

tecnologia flying probe,<br />

come quella di Seica,<br />

è ormai lunga: nel<br />

1995 nasceva infatti<br />

la prima macchina<br />

a sonde mobili<br />

dell’azienda piemontese,<br />

una macchina che<br />

ancora oggi può essere<br />

utilizzata con adeguati<br />

aggiornamenti software,<br />

a dimostrazione che<br />

la flessibilità e la<br />

modularità sono state<br />

da sempre elementi<br />

fortemente perseguiti<br />

dalla filosofia aziendale.<br />

Dal punto di vista<br />

commerciale Seica,<br />

nonostante la difficile<br />

congiuntura economica,<br />

conosce al momento<br />

importanti risultati<br />

avvallati, negli ultimi<br />

due anni, da una<br />

crescita prossima al<br />

30%.<br />

Oggi più di 1000 ATE<br />

Seica sono installati<br />

in tutto il mondo<br />

e l’azienda, come<br />

hanno avuto modo di<br />

sottolineare i quadri<br />

aziendali in occasione<br />

del workshop bolognese,<br />

è a oggi “una realtà che<br />

assume”.<br />

Tecnologia su tutta<br />

la linea<br />

La giornata bolognese,<br />

come si è detto,<br />

è stata motivo di<br />

approfondimento e<br />

riproposizione delle<br />

tappe evolutive di una<br />

tecnologia fra le più<br />

interessanti nel mondo<br />

del test elettrico e che<br />

rappresenta il core<br />

business dell’azienda<br />

piemontese. La<br />

giornata, condotta da<br />

Luca Corli, colonna<br />

portante di Seica ed<br />

attualmente Direttore<br />

Commerciale che<br />

ha vissuto in prima<br />

persona tutte le fasi di<br />

sviluppo tecnologico<br />

e aziendale, è partita<br />

con la riproposizione<br />

storica della flying<br />

probe technology,<br />

risalendo a quell’ormai<br />

lontanissimo 1987<br />

in cui in Giappone<br />

è nata la tecnologia<br />

che ancora oggi sta<br />

alla base delle sue<br />

macchine.<br />

<strong>Il</strong> fatto che fin<br />

dall’inizio Seica abbia<br />

creduto in questa<br />

tecnologia (metodo<br />

alternativo che evita<br />

l’uso delle fixture<br />

tipiche dei sistemi<br />

a letto d’aghi) è<br />

dimostrato dall’attività<br />

del suo titolare, Antonio<br />

Grassino, colui che<br />

Luca Corli di Seica ha condotto il workshop tecnico che si è tenuto il 3 luglio a Bologna


ha contribuito – oltre<br />

che a una diffusione<br />

di questa tecnologia<br />

in Europa – anche alla<br />

sua introduzione sul<br />

mercato statunitense<br />

alla fine degli anni ’90.<br />

La carrellata<br />

cronologica<br />

dell’evoluzione della<br />

tecnologia, scandita<br />

dai diversi modelli e<br />

dalla diffusione delle<br />

differenti macchine<br />

prodotte da Seica<br />

nel corso degli anni,<br />

è stata seguita dalla<br />

presentazione pratica<br />

della piattaforma<br />

PILOT V8, a cura<br />

del product manager<br />

Walter Gueli, macchina<br />

progettata e prodotta<br />

interamente da Seica.<br />

Le fasi di collaudo e<br />

di reverse engineering<br />

su schede elettroniche<br />

sono state eseguite<br />

“dal vero” illustrando<br />

in modo preciso tutte<br />

le fasi e le operazioni<br />

necessarie per operare<br />

in modo efficace in<br />

questo settore. Più di 40<br />

sono stati i partecipanti<br />

alla manifestazione<br />

bolognese provenienti<br />

da tutte le regioni<br />

d’Italia, a riprova del<br />

grande interesse e<br />

della diffusione di<br />

una tecnologia ormai<br />

all’avanguardia e<br />

insostituibile nelle<br />

moderne linee di<br />

produzione. Ne è<br />

risultato un percorso<br />

importante per capire<br />

quanto le regole siano<br />

cambiate nel tempo<br />

nel settore dell’ATE<br />

e quanto possa offrire<br />

oggi questa tecnologia<br />

a chi già operi o abbia<br />

intenzione di affacciarsi<br />

oggi al mondo della<br />

produzione elettronica.<br />

Seica<br />

www.seica.it


20 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE - PICK & PLACE<br />

La tecnologia aiuta<br />

a contenere i costi<br />

L’utilizzo di P&P con prestazioni di alto livello<br />

agevola il ritorno dell’investimento nelle<br />

produzione di piccoli e medi lotti, là dove i<br />

tempi di set-up sarebbero sbilanciati rispetto a<br />

quelli di produzione<br />

di Davide Oltolina<br />

<strong>Il</strong> montaggio dei componenti è<br />

indubbiamente la tecnologia predominante<br />

su tutta la linea, se<br />

non altro perché è facilmente quantificabile.<br />

<strong>Il</strong> baricentro di discussione<br />

nell’acquisto di una P&P, tema da<br />

anni dibattuto, è costituito dal pun-<br />

to di incontro tra costo, efficienza e<br />

flessibilità. A influenzare la scelta di<br />

una pick and place, intervengono fattori<br />

quali la variazione dei riferimenti<br />

produttivi che in Europa ha visto<br />

emergere il modello “molti codici e<br />

bassi volumi” rispetto agli alti volu-<br />

Una caratteristica delle moderne P&P non è solo la velocità, ma anche la<br />

flessibilità e i ridotti tempi di set-up<br />

mi che hanno tenuto banco fino alla<br />

fine degli anni novanta. La richiesta<br />

odierna si rivolge prevalentemente a<br />

sistemi capaci di gestire in macchina<br />

un notevole numero di caricatori<br />

intelligenti, con limitati tempi di setup<br />

macchina.<br />

Escludendo i sistemi entry level,<br />

la cui velocità è di poche migliaia<br />

di componenti/ora, normalmente<br />

le moderne Pick & Place viaggiano<br />

con velocità di montaggio superiori<br />

ai 10.000 componenti/ora, di conseguenza<br />

il tempo di configurazione assume<br />

un carattere prevalente rispetto<br />

al tempo globale di piazzamento.<br />

Sebbene lo standard IPC sia quello<br />

di riferimento nel calcolo della velocità<br />

di piazzamento, si trovano differenze<br />

tra la velocità dichiarata e quella<br />

raggiunta in produzione, che è poi la<br />

velocità utile su cui calcolare il fatturato.<br />

Questa discrepanza è a volte dovuta<br />

anche a schede non propriamente<br />

ingegnerizzate ai fini produttivi,<br />

tale per cui posizione e tipo di componenti<br />

introducono fattori di un più<br />

o meno marcato rallentamento.<br />

La riduzione dimensionale dei componenti<br />

ha progressivamente spostato<br />

il confine prima dal chip 0603<br />

(1,5 x 0,8 mm) allo 0402 (1 x 0,5 mm),<br />

poi allo 0201 (0,6 x 0,3 mm) per approdare<br />

oggi allo 01005 (0,4 x 0,2 mm),<br />

mentre ultra-fine-pitch e microBGA<br />

sono i limiti dei componenti attivi.<br />

Le elevate prestazioni richieste in<br />

termini di risoluzione e accuratezza di<br />

piazzamento sono raggiunte attraverso<br />

precisi sistemi di visione e di movimentazione<br />

degli assi.


Le teste in linea sono quelle maggiormente adottate dai costruttori di P&P;<br />

possono essere a due, quattro o sei<br />

Ai fi ni funzionali ha progressivamente<br />

assunto un’importanza primaria<br />

anche il software di programmazione<br />

e di gestione del sistema, che attraverso<br />

un’interfaccia grafi ca evoluta<br />

consente di spaziare dall’importazione<br />

dei dati CAD al bilanciamento di<br />

linea. Tra le varie funzioni sviluppate,<br />

assume particolare rilevanza quella<br />

del riconoscimento ottico dei componenti<br />

fi nalizzato allo sviluppo della<br />

libreria, che consente un abbattimento<br />

notevole dei tempi di programmazione.<br />

La tendenza di mercato<br />

Molti prodotti destinati alle telecomunicazioni,<br />

all’information technology<br />

e al settore auto sono caratterizzati<br />

da un aumento delle funzioni<br />

e contemporaneamente da una diminuzione<br />

dimensionale. Questi mutamenti<br />

nelle caratteristiche funzionali<br />

e dimensionali inducono di conseguenza<br />

una miniaturizzazione dei<br />

componenti e del substrato. La tendenza<br />

alla miniaturizzazione dei componenti<br />

trova un limite nella capacità<br />

di manipolazione delle pick and place,<br />

che comunque negli ultimi dieci anni<br />

hanno raddoppiato e triplicato l’accuratezza<br />

di piazzamento.<br />

La diff erenziazione dei prodotti<br />

cresce e contemporaneamente diminuisce<br />

il time-to-market. La competizione<br />

soff erta a livello internazionale<br />

vede vincenti quelle aziende capaci<br />

di off rire il prodotto migliore, diff erenziato<br />

per fasce di consumatori, con<br />

la più alta velocità di innovazione.<br />

In questo contesto appare evidente<br />

come la fl essibilità dei sistemi di<br />

produzione diventi un requisito fondamentale.<br />

È sempre più nella norma<br />

per la produzione elettronica europea,<br />

e lo sta diventando anche negli<br />

Stati Uniti, che le priorità cambino<br />

rapidamente, che la produzione riguardi<br />

piccoli e medi volumi.<br />

Indipendentemente dal nostro<br />

mercato domestico, i produttori di<br />

P&P si vedono costretti a sviluppare<br />

piattaforme con architettura modulare,<br />

con prestazioni che si possano ampliare<br />

mediante l’aggiunta di dispositivi<br />

nuovi o supplementari, in altre<br />

parole sono chiamati a sviluppare sistemi<br />

scalabili.<br />

Disponendo di sistemi di piazzamento<br />

poco fl essibili, lo sbilanciamento<br />

tra l’attività di produzione<br />

(puro piazzamento del componente)<br />

e tempo di set-up cresce, impennandosi<br />

in presenza di una diminuzione<br />

del volume dei lotti da assemblare.<br />

Scende il valore del pitch<br />

dei componenti<br />

I componenti passivi stanno r<br />

aggiungendo il limite minimo,<br />

definibile fisiologico, di producibilità.<br />

<strong>Il</strong> case 0201 (dimensione 0,6 x<br />

0,3 mm) con buone probabilità rimarrà<br />

il componente discreto più piccolo<br />

per applicazioni standard.<br />

Ulteriori riduzioni oltre lo 01005<br />

(0,4 x 0,2 mm), dovranno essere fatte<br />

ricorrendo all’inserimento dei passivi<br />

direttamente nei substrati, mediante<br />

la tecnologia embedded.<br />

Studi avanzati prevedono anche<br />

l’integrazione dei componenti passivi<br />

all’interno di un componente<br />

provvisto di bump di connessione,<br />

sullo stile dei componenti area<br />

array. Questi, come dimostra<br />

il sempre più frequente ricorso<br />

all’utilizzo dei BGA, stanno guadagnando<br />

terreno su una larga fascia<br />

di utilizzatori.<br />

Nei componenti provvisti della<br />

classica piedinatura laterale come<br />

i QFP, il passo minimo rimane<br />

presumibilmente lo 0,3 mm anche<br />

se il più diffuso nella pratica è<br />

il passo 0,4 mm perché molto meno<br />

delicato da maneggiare in produzione.<br />

L’accuratezza di piazzamento per<br />

i componenti passivi è passata dai<br />

150 micron del 1996 agli attuali<br />

50 micron; limite sceso da 75 a<br />

40 micron per i circuiti integrati e<br />

addirittura da 50 a 10 micron per i<br />

fl ip-chip (vedi Tabella 1).<br />

Tabella 1<br />

Componente Largh. Lungh.<br />

0603 1,5 mm 0,8 mm<br />

0402 1 mm 0,5 mm<br />

0201 0,6 mm 0,3 mm<br />

01005 0,4 mm 0,2 mm<br />

PCB settembre 2012<br />

21


22 PCB settembre 2012<br />

<strong>Il</strong> maggior livello tecnologico<br />

aiuta a contenere i costi<br />

La capacità tecnologica del sistema è<br />

il primo punto su cui riflettere nel caso<br />

si voglia acquistare una P&P. <strong>Il</strong> sistema<br />

di piazzamento deve poter montare su<br />

qualsiasi substrato un numero estremamente<br />

elevato di package, dai chip<br />

di ogni dimensione agli IC ad elevato<br />

pin count, dai connettori ai componenti<br />

con geometria non standard.<br />

Questo richiede una buona capacità<br />

di handling, di allineamento, di accuratezza<br />

di piazzamento, di controllo<br />

dell’asse z per la forza di posa e la disponibilità<br />

di un’ampia scelta di nozzle.<br />

La P&P deve disporre delle risorse<br />

per lavorare sulle diverse applicazioni<br />

tecnologiche oggi richieste dal mercato.<br />

Deve possedere un’elevata accuratezza<br />

di piazzamento, deve poter leggere<br />

ogni geometria dei fiducial, anche<br />

ai capi dei componenti più complessi.<br />

Diversi sono i fattori che entrano in<br />

gioco nella valutazione del costo economico.<br />

Oltre alle variabili legate al<br />

capitale d’investimento come il costo<br />

d’acquisto, il deprezzamento e gli interessi,<br />

vanno considerati anche il costo<br />

dell’operatore, i costi di fermo macchina<br />

per manutenzione ordinaria e stra-<br />

ordinaria, la programmazione coi suoi<br />

cambi feeder. Una leva per agire sulla<br />

riduzione dei costi di produzione è in<br />

prima istanza la riduzione dei prodotti<br />

di scarto e da rilavorare, ma anche l’eliminazione<br />

delle perdite di tempo dovute<br />

alle operazioni di manutenzione,<br />

che si ottiene con una buona formazione<br />

dell’operatore.<br />

Quando la dimensione lo consente si montano pcb quadrottati perchè i sw di<br />

programmazione facilitano la multiplazione dei programmi di piazzamento<br />

La complessità costruttiva non inficia l’affidabilità dei sistemi di piazzamento, che<br />

usano motori di ultima generazione e sistemi sempre più all’avanguardia<br />

L’obiettivo dello zero difetti è ovviamente<br />

il miglior modo per eliminare<br />

il costo dovuto agli scarti di produzione<br />

e alla rilavorazione dei prodotti<br />

eventualmente recuperabili; la direttrice<br />

è quella di avere un sistema integrato<br />

per la verifica del set-up e il controllo<br />

del piazzamento.<br />

L’efficienza del piazzamento si ottiene<br />

soprattutto abbattendo i tempi<br />

morti. Un’opportunità al riguardo è<br />

data dal trasporto del pcb in due tempi:<br />

attesa e lavoro. Un ulteriore vantaggio<br />

è offerto dalle P&P che agevolano<br />

il cambio veloce dei feeder mediante<br />

trolley o cassetti e utilizzando feeder<br />

intelligenti. Notevoli vantaggi si hanno<br />

dal centraggio dei componenti in tempo<br />

mascherato, cioè durante lo spostamento<br />

dal punto di presa del componente<br />

a quello di posa e mediante<br />

l’ottimizzazione dei percorsi di piazzamento.<br />

Anche il cambio bit può avvenire<br />

in tempo mascherato.<br />

Un’alta velocità di piazzamento<br />

si ottiene sia agendo sulla velocità e<br />

sull’accelerazione, sia adottando mac-


chine col doppio gantry o costituite da<br />

più sistemi modulari in cascata.<br />

I tempi di intervento dell’operatore<br />

li si riduce aumentando il numero di<br />

feeder a bordo macchina, che non solo<br />

alza il livello di autonomia del sistema,<br />

ma ne aumenta anche la flessibilità.<br />

Un contributo in questa direzione<br />

arriva anche dall’utilizzo dei feeder<br />

intelligenti, con la possibilità della loro<br />

sostituzione mentre la macchina continua<br />

nella sua attività di piazzamento.<br />

La necessaria manutenzione del<br />

sistema incide negativamente sulla<br />

produttività e sui costi di gestione.<br />

L’utilizzo di motori lineari e dalla movimentazione<br />

degli assi su cuscinetti<br />

d’aria contribuisce a mantenere basso<br />

il livello di manutenzione necessaria,<br />

dovuta soprattutto agli organi in<br />

movimento. Le moderne Pick & Place<br />

usufruiscono comunque della manutenzione<br />

assistita da computer, del tipo<br />

definita pro-attiva, e di una capace<br />

diagnostica remota. Questa capacità<br />

diagnostica è parte di quella potente<br />

interfaccia operatore di tipo grafico<br />

ormai elemento standard di ogni sistema,<br />

la cui interattività agevola non solo<br />

una veloce programmazione (eseguibile<br />

anche fuori linea), ma ogni intervento<br />

dell’operatore sulla macchina.<br />

I feeder intelligenti<br />

<strong>Il</strong> caricamento dei reel di componenti<br />

sui feeder e il posizionamento<br />

di questi in macchina è un’operazione<br />

prettamente manuale, di conseguenza<br />

il set-up dei feeder è un’operazione<br />

del processo particolarmente esposta<br />

agli errori, a maggior ragione se nel<br />

prodotto da assemblare c’è un numero<br />

particolarmente alto di componenti<br />

tra loro diversi e con lunghi codici di<br />

identificazione.<br />

<strong>Il</strong> ricorso all’utilizzo degli smart feeder<br />

riduce il margine di errore e allo<br />

stesso tempo offre i vantaggi di semplificare<br />

il lavoro all’operatore, renden-<br />

I nozzle sono sempre più sofisticati, soprattutto per il montaggio dei componenti<br />

delicati e difficili da manipolare come per esempio i LED ad alta luminosità<br />

do più efficiente la tracciabilità e più<br />

accurato l’inventario delle parti utilizzate.<br />

Nei sistemi più sofisticati i feeder<br />

possono essere messi in ogni locazione<br />

e sarà il sistema a riconoscerli e a<br />

identificarli, avvisando l’operatore per<br />

ogni minimo errore. Questa prerogativa<br />

ha come tutte le cose il suo rovescio<br />

della medaglia; il tempo di piazzamento<br />

può risultare più lungo se il posizionamento<br />

dei feeder non è ottimizzato.<br />

È anche vero che per certe produzioni<br />

il tempo di set-up è di gran lunga<br />

più lungo che non quello di reale piazzamento.<br />

Su una linea smt, una delle più comuni<br />

operazioni è quella di sostituzione<br />

di una rolla di componenti esaurita.<br />

Con i feeder intelligenti il sistema<br />

“sente” la manovra in atto e procede<br />

a spostare la presa sul componente<br />

successivo, riservandosi di completare<br />

l’operazione di piazzamento del componente<br />

mancante a quando la nuova<br />

bobina sarà correttamente posizionata.<br />

Questo modo di operare preserva<br />

da spiacevoli quanto dannosi inconvenienti,<br />

contribuendo a mantenere un<br />

accurato controllo sulle operazioni di<br />

macchina.<br />

Equipaggiando la Pick & Place con<br />

un lettore di codici a barre e apponen-<br />

do sulle schede un numero di serie si<br />

ottiene la piena tracciabilità per ogni<br />

lotto di produzione, perché si possono<br />

associare i dati distintivi dei vari componenti<br />

alla relativa scheda su cui vengono<br />

montati.<br />

Tutta una serie di informazioni statistiche<br />

su come si è svolta la produzione<br />

è scaricabile su di un software di datawarehouse<br />

e comunque interfacciando<br />

il sistema con un software di gestione<br />

della produzione, i feeder intelligenti<br />

possono scaricare le quantità di<br />

componenti utilizzati direttamente dal<br />

database e comunicare la rimanenza.<br />

Per fronteggiare il problema della<br />

concorrenza dei paesi a basso costo<br />

di manodopera è sì importante puntare<br />

sulla produttività, ma per farlo bisogna<br />

poterla adeguatamente monitorare.<br />

Strategico è anche saper minimizzare<br />

i costi, ma sebbene sembri una<br />

contraddizione, questa direttrice non<br />

sempre risulta in un aumento dei profitti,<br />

perlomeno non se è l’unica strategia<br />

seguita.<br />

L’adozione di feeder intelligenti,<br />

sebbene comporti maggiori investimenti,<br />

consente un controllo accurato<br />

nella fase più delicata che è quella<br />

di set-up, per via dell’alto grado di manualità<br />

che comporta.<br />

PCB settembre 2012<br />

23


<strong>24</strong> PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE - PICK & PLACE<br />

La testa<br />

della Pick & Place<br />

Tra i parametri di acquisto dei sistemi di<br />

piazzamento, in coda al costo iniziale e<br />

alla precisione, c’è il numero dei codici<br />

potenzialmente ospitati a bordo macchina;<br />

un dato che ha assunto una rilevanza a volte<br />

maggiore rispetto alla velocità di piazzamento<br />

di Piero Bianchi<br />

La prima P&P era costituita da<br />

una singola testa con centraggio<br />

meccanico e una velocità di<br />

piazzamento inferiore ai 2000 componenti<br />

ora.<br />

Da questo primo modello, risalente<br />

agli inizi degli anni ’80, è partita<br />

l’evoluzione che ha condotto<br />

alla differenziazione degli<br />

attuali modelli. Con singolo o<br />

doppio gantry, a testa singola<br />

o multipla, a revolver, in linea<br />

o rotante, il centraggio è passato<br />

da meccanico a laser per<br />

poi essersi consolidato full vision,<br />

eseguito sempre in tempo<br />

mascherato.<br />

<strong>Il</strong> range di componenti che<br />

è possibile montare spazia<br />

dai quasi invisibili 01005 ai<br />

μBGA, dai connettori ai componenti<br />

odd-form, contenuti<br />

nei blister o sui vassoi. I codici<br />

in macchina raggiungono quota<br />

100-120, tra feeder e vassoi,<br />

per i feeder lo standard è qua-<br />

si sempre del tipo intelligente. <strong>Il</strong> loro<br />

cambio deve essere infatti veloce, pratico<br />

e sicuro; l’evoluzione avviene in<br />

direzione dell’affidabilità e della semplicità,<br />

con sempre più un occhio di<br />

riguardo al fattore costo.<br />

La testa rotante a revolver è una delle più sofisticate<br />

e veloci teste di montaggio che oggi offre il panorama<br />

delle P&P<br />

L’importanza della precisione<br />

di piazzamento<br />

L’ingresso sul mercato dei componenti<br />

0201 e a maggior ragione per<br />

i componenti 01005, ha spinto verso<br />

una maggiore attenzione nei confronti<br />

dei sistemi deputati al movimento,<br />

perché siano in grado di garantire<br />

un’elevata precisione di presa prima<br />

e poi di posa sull’intera area di lavoro<br />

XY. Per avere un termine di paragone<br />

si pensi che una normale pasta<br />

saldante di tipo 3 contiene sfere<br />

di lega le cui dimensioni spaziano da<br />

45 a 25 micron mentre una pasta di tipo<br />

4 varia da 38 a 20 micron, le dimensioni<br />

di un chip 01005 sono di<br />

0,4 x 0,2 mm ovvero 400 x 200 micron.<br />

Poiché la tecnologia dei motori lineari<br />

ha raggiunto un ottimo livello di<br />

sviluppo, molti costruttori di<br />

P&P la privilegiano per raggiungere<br />

le massime prestazioni<br />

di precisione e ripetibilità.<br />

Questo risultato è raggiunto<br />

anche mediante il controllo<br />

a loop chiuso realizzato con<br />

encoder lineari, che vengono<br />

montati direttamente sull’asse<br />

di movimento.<br />

Questa tecnologia di movimento<br />

non è senza problemi,<br />

basti pensare alla generazione<br />

di calore che affligge alcuni<br />

modelli. <strong>Il</strong> calore generato<br />

determina espansione ter-<br />

mica che influisce negativamente<br />

sulla precisione di posizionamento.<br />

Per capire quanto<br />

siano limitati i margini di


Perché una testa possa svolgere al meglio il suo scopo necessita di una nutrita<br />

quanto differenziata disponibilità di nozzle<br />

manovra si pensi che la tolleranza di<br />

piazzamento di un chip 0201 è di soli<br />

+12 micron. Per contrastare il problema,<br />

alcuni costruttori montano motori<br />

autoventilati e altri utilizzano cuscinetti<br />

d’aria.<br />

Un sistema signifi cativamente preciso<br />

innalza automaticamente la sua<br />

produttività eff ettiva, non richiedendo<br />

fermi macchina dovuti alle continue<br />

calibrazioni.<br />

La stabilità meccanica della struttura<br />

portante è fondamentale, ma non<br />

è di per sé suffi ciente a garantire la<br />

precisione richiesta. Un accorgimento<br />

sempre più utilizzato è quello di dotare<br />

i sistemi gantry di un doppio sistema<br />

di azionamento del ponte dell’asse Y;<br />

in presenza dell’azionamento su di<br />

uno solo dei lati (dove l’altro è semplicemente<br />

costituito da una guida di<br />

scorrimento), si potrebbero innescare<br />

eff etti di assestamento del lato non<br />

motorizzato dovuti a possibili oscillazioni<br />

innescate dalla diff erenza di forza<br />

di movimento tra le due estremità<br />

del ponte. Questo comportamento<br />

è più evidente su pcb di grandi formati<br />

con la presenza di componenti di<br />

ridotte dimensioni come appunto gli<br />

0201 e i 01005, che vengono depositati<br />

solo quando le oscillazioni scendono<br />

al di sotto del valore di tolleranza<br />

consentita per il dato componente.<br />

Diverse tecnologie per la<br />

testa di piazzamento<br />

<strong>Il</strong> tipo di testa adottata contribuisce<br />

nel defi nire la velocità di posizionamento.<br />

In una testa in linea del tipo<br />

multi-nozzle si deve tener conto degli<br />

off -set meccanici e della possibilità<br />

di visione on-fl y. Nel caso si voglia effettuare<br />

un prelievo multiplo dei componenti,<br />

bisogna tener presente la loro<br />

dimensione perché tanto più è ridotta,<br />

tanto più accurato deve essere il posizionamento<br />

dell’ugello al loro centro,<br />

ma anche l’ingombro del componente<br />

da prelevare la cui dimensione non<br />

deve eccedere l’interasse tra un nozzle<br />

e il successivo.<br />

La testa rotante ha il vantaggio di<br />

eff ettuare la presa sempre nella medesima<br />

posizione, ma è penalizzata nel<br />

costo dovendo dotarsi di un numero<br />

di sensori di controllo (delle sue funzioni)<br />

decisamente superiore.<br />

La testa a revolver, versione verticale<br />

di una testa rotante, coniuga la fl essibilità<br />

di una testa in linea con la velocità<br />

della testa rotante. Per contenerne<br />

i costi è possibile dotarla di un<br />

unico azionamento sull’asse Z, capace<br />

di posizionare un ampio spettro di<br />

componenti, indipendentemente dal<br />

numero di ugelli che possono arrivare<br />

a essere anche di alcune decine.<br />

I componenti 0201 sono ormai alla<br />

portata di un numero sempre crescente<br />

di pick and place, anche se nella realtà<br />

quotidiana il limite di montaggio<br />

si va lentamente spostando dallo 0603<br />

allo 0402.<br />

Le pick and place si sono evolute<br />

per compiere le operazioni di prelievo<br />

e posa anche dei componenti più piccoli<br />

alla stessa velocità e con la stessa<br />

precisione di quelli ormai consolidati.<br />

I sistemi di ultima generazione arrivano<br />

a montare lo 01005 che potrebbe<br />

essere considerato il limite fi siologico<br />

nella dimensionale dei chip.<br />

<strong>Il</strong> vuoto e il controllo<br />

dell’asse Z<br />

La formazione del vuoto è un aspetto<br />

che è spesso trascurato nell’analisi<br />

delle prestazioni di una P&P. Se c’è<br />

troppa distanza tra la valvola che crea<br />

il vuoto e il nozzle, interviene un rallentamento<br />

dell’intero ciclo, in particolare<br />

del tempo di rimozione del<br />

vuoto; un percorso breve comporta<br />

una risposta più affi dabile sia nel prelievo<br />

che nel rilascio del componente.<br />

I bancali sono un ausilio<br />

prezioso per velocizzare i tempi<br />

di cambio codice prodotto<br />

PCB settembre 2012<br />

25


26 PCB settembre 2012<br />

Questa necessità è una variabile<br />

teoricamente indipendente<br />

dalla dimensione del componente.<br />

In realtà per i chip<br />

di ridotte dimensioni, dove anche<br />

l’altezza è minima, nel momento<br />

di presa il nozzle si trova<br />

praticamente a ridosso del<br />

nastro di alimentazione, mentre<br />

nel momento di posa sulle<br />

piazzole, in presenza del deposito<br />

di pasta saldante, esiste un<br />

pericolo di contaminazione del<br />

circuito di aspirazione.<br />

Un percorso breve favorisce<br />

l’azione di separazione del<br />

componente dal nozzle, mediante<br />

l’inversione di forza, anche<br />

nel caso in cui siano presenti<br />

cariche elettrostatiche,<br />

che diversamente favorirebbero<br />

la permanenza del chip sulla<br />

bocca dell’ugello. I vantaggi<br />

si ottengono anche nel caso dei componenti<br />

più grandi perché aumenta lo<br />

spettro di applicazione di ogni singolo<br />

nozzle, senza la necessità di rallentare<br />

la velocità per garantire la tenuta<br />

del componente sull’ugello.<br />

Se poco o nulla è l’incidenza della<br />

somma delle tolleranze dello spessore<br />

del nastro di alimentazione e dell’altezza<br />

dei componenti più tradizionali,<br />

nel caso di prelievo e di<br />

posa dei componenti 0201<br />

e 01005 il controllo inadeguato<br />

dell’altezza è spesso la<br />

causa di errori. È importante<br />

per questi componenti la capacità<br />

del sistema di esercitare<br />

costantemente un monitoraggio<br />

e un’autoregolazione<br />

del prelievo.<br />

Supponendo che il prelievo<br />

sia avvenuto correttamente,<br />

il piazzamento<br />

comporta un’ulteriore se-<br />

rie di variabili da soddisfare.<br />

Deformazioni della scheda<br />

possono determinare cam-<br />

Quando i componenti, per ragioni varie,<br />

non sono correttamente prelevati, interviene<br />

il sw a correggere automaticamente il punto<br />

di prelievo<br />

biamenti d’altezza nell’area di posa:<br />

se il piano di posa è inferiore a quello<br />

previsto, si rischia di lasciare il componente<br />

in prossimità e non a contatto<br />

col deposito di pasta; nel caso contrario<br />

la forza esercitata può rivelarsi<br />

eccessiva, danneggiando il componente<br />

o causando una dispersione della<br />

pasta nei dintorni delle piazzole.<br />

<strong>Il</strong> calcolo corretto della posizione in<br />

I feeder intelligenti consentono dei notevoli risparmi di<br />

tempo ed evitano grossolani errori dell’operatore<br />

Z ha spesso rappresentato un<br />

problema per i costruttori di<br />

p&p, a cui si è cercato di dare<br />

risposta mediante l’utilizzo di<br />

micro celle di carico, molle di<br />

reazione, calcolo della corrente<br />

assorbita o il calcolo matematico<br />

in base all’altezza del componente.<br />

Riassumere le variabili<br />

in un foglio excel per<br />

facilitare la scelta<br />

Per la scelta è consuetudine<br />

crearsi una matrice a punti dove<br />

poter riportare, per un facile<br />

confronto, le diverse variabili<br />

ritenute critiche ai fini del raggiungimento<br />

degli obiettivi alla<br />

base della decisione d’acquisto.<br />

Alle caratteristiche desiderate<br />

viene attribuito un peso<br />

espresso numericamente, questo<br />

per ogni potenziale modello che entra<br />

nel novero dei candidati papabili.<br />

<strong>Il</strong> sistema consente di valutare anticipatamente,<br />

almeno in linea teorica, il<br />

livello dei vantaggi conseguiti con le<br />

varie scelte.<br />

Accanto alla variabile velocità, è il<br />

numero di feeder a occupare la seconda<br />

posizione e subito dopo la praticità<br />

nel cambio di produzione.<br />

Con la maggioranza<br />

delle aziende che operano<br />

nell’ambito del “low volume<br />

high mix”, il poter contenere<br />

i tempi e il numero dei fermi<br />

macchina assume una rilevanza<br />

almeno pari alla velocità<br />

di piazzamento, se non<br />

superiore. In quest’ottica diventa<br />

meno discriminante la<br />

differenza tra teste rotanti e<br />

teste in linea, ma assume più<br />

importanza la presenza di<br />

motori lineari e soprattutto<br />

di encoder ottici solidali con<br />

gli assi di movimento.


Linee automatiche<br />

per la produzione<br />

di sensori, circuiti<br />

microelettronici,<br />

solar cell.<br />

Carico automatico,<br />

serigrafi ca con<br />

allineamento ottico,<br />

ispezione post-print,<br />

forno, scarico<br />

automatico.<br />

Linea laser<br />

Lasers<br />

per il trimming,<br />

marking e taglio.<br />

Serigrafi che<br />

Screen/stencil<br />

printer per SMT,<br />

fi lm spesso, LTCC e<br />

celle solari.<br />

Allineamento<br />

ottico, meccanica<br />

di altissima<br />

precisione,<br />

risoluzione di<br />

2 microns.<br />

Linea sensori<br />

Linea Xcel<br />

Cella di lavoro per<br />

dispensazione,<br />

ink-jet, spraying,<br />

assemblaggi,<br />

ispezione ottica,<br />

conformal coating<br />

e altre applicazioni<br />

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movimentazione<br />

veloce, ripetibilità < 5<br />

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28 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE - PICK & PLACE<br />

Ottimizzazione<br />

della sequenza<br />

di lavoro<br />

a cura di Carla Fiorentino, Cabiotec<br />

Chiunque abbia avuto modo di<br />

scontrarsi con la realtà della<br />

programmazione produttiva<br />

sa perfettamente che il più piccolo<br />

cambiamento nella strategia del<br />

cambio produzione può avere grande<br />

eff etto sull’effi cienza globale.<br />

Programmare la sequenza produttiva<br />

in un reparto SMT è già diffi cile<br />

senza tener conto di imprevisti quali<br />

la consegna in ritardo dei materiali<br />

o le urgenze da parte di clienti non<br />

programmate. A rendere più diffi cile il<br />

compito c’è poi anche la manodopera<br />

forzatamente ridotta al minimo a cau-<br />

sa della scarse prospettive di crescita<br />

economica. Tutto ciò comporta grande<br />

pressione su chi deve programmare<br />

la produzione e decidere su quale linea<br />

quale lavoro produrre o in quale<br />

ordine. Una decisione giusta può fare<br />

la diff erenza tra una produzione strutturata<br />

e just in time e una situazione<br />

caotica che sfocia poi in ritardi nelle<br />

consegne.<br />

<strong>Il</strong> mercato off re parecchi strumenti<br />

software per aiutare chi deve prendere<br />

decisioni diffi cili e di grande responsabilità.<br />

Purtroppo non esiste software<br />

che possa considerare tutte le va-<br />

Probabilmente<br />

nessun’altra area<br />

della produzione<br />

SMT, là dove<br />

le P&P<br />

rappresentano<br />

il cuore<br />

del sistema, è<br />

soggetta a tanti<br />

miti, idee sbagliate<br />

e malintesi quanto<br />

il concetto di<br />

ottimizzazione<br />

della sequenza di<br />

lavoro. Scegliere la<br />

strategia giusta non<br />

è purtroppo così<br />

semplice: spesso la<br />

scelta più intuitiva<br />

non è la migliore<br />

riabili in gioco. Fino a quando l’essere<br />

umano sarà coinvolto, non sarà possibile<br />

affi darsi alla pura ottimizzazione<br />

matematica. Una buona programmazione<br />

della produzione è il risultato<br />

della combinazione di esperienza e<br />

competenza con algoritmi matematici<br />

e buon senso. Lo scopo di questo articolo<br />

è quello di identifi care alcuni tra<br />

i meccanismi più importanti che infl<br />

uenzano l’effi cienza nel suo complesso<br />

e di spiegare i risultati delle diverse<br />

strategie. <strong>Il</strong> tutto con un obiettivo unico:<br />

quello di avere un lavoro pronto al<br />

meglio e nel minor tempo.


Scegliere le strategie<br />

più efficaci<br />

Nella sua forma più semplificata,<br />

una sequenza di lavoro in una produzione<br />

SMT si articola nel preparare il<br />

kitting per il primo lavoro, eseguirlo,<br />

preparare quello per il secondo, eseguirlo<br />

e così via. Senza alcun tentativo<br />

di ottimizzare il carico di lavoro il numero<br />

totale dei caricatori da preparare<br />

sarebbe il numero di lavori da eseguire<br />

moltiplicato per i feeders necessari<br />

per ciascuno di essi.<br />

Questo approccio semplicistico è<br />

purtroppo ancora utilizzato in molte<br />

realtà produttive e, a volte, anche<br />

con buone ragioni. Ha il vantaggio di<br />

fornire un carico di lavoro prevedibile,<br />

dato che il tempo di preparazione<br />

del kitting e il tempo di assemblaggio<br />

sono sempre gli stessi indipendentemente<br />

dalla sequenza. Altre restrizioni<br />

potrebbero portare a questo tipo di<br />

organizzazione. Ad esempio quando<br />

il materiale è di proprietà del cliente,<br />

o dedicato a un lavoro specifico, ogni<br />

lavoro deve essere isolato.<br />

Fortunatamente oggi c’è grande libertà<br />

nelle realtà produttive nell’accorpare<br />

lavori diversi, ma con materiali<br />

comuni. E in un mondo in cui<br />

la competitività aumenta di giorno<br />

in giorno non si può ignorare la potenzialità<br />

della libertà di scelta per<br />

aumentare l’efficienza e la qualità<br />

produttiva.<br />

Le cinque fasi<br />

della programmazione<br />

Imprimere la massima efficienza<br />

nell’ottimizzazione si basa su cinque<br />

opportunità fondamentali:<br />

- ottimizzare la posizione dei feeder<br />

in macchina per garantire il ciclo<br />

di montaggio più veloce possibile;<br />

- ridurre il carico dei feeders non<br />

necessari sfruttando i component<br />

comuni tra i lavori;<br />

- scegliere la strategia di cambio<br />

produzione che permetta agli operatori<br />

di eseguire più operazioni<br />

possibili, mentre la linea sta producendo<br />

(“tempo mascherato”)<br />

cioè riducendo al minimo il tempo<br />

per il cambio produzione vero<br />

e proprio;<br />

- riutilizzare il kitting in uso per<br />

quanto possibile ogni volta che si<br />

deve introdurre un cambio produzione;<br />

- organizzare le operazioni manuali<br />

in modo che siano ergonomiche,<br />

facili da controllare e meno soggette<br />

a errori.<br />

La sfida che spesso chi programma<br />

la produzione si trova ad affrontare<br />

è che queste operazioni risultano in<br />

conflitto una con l’altra e non possono<br />

essere effettuate contemporaneamente.<br />

Scegliere quale adottare è sempre<br />

un compromesso tra conseguenze<br />

e risultati diversi. Con la tecnologia<br />

più avanzata, l’approccio più semplice<br />

è quello di affidare a un motore<br />

informatico l’esplorazione delle varie<br />

possibilità per ciascuna combinazione<br />

e poi scegliere quella che sem-<br />

bra più efficiente. Ma nessun computer<br />

riesce a considerare tutte le correlazioni<br />

esistenti tra carico feeder e sequenza<br />

di montaggio, dato che il numero<br />

di combinazioni, anche per poche<br />

commesse da eseguire, è praticamente<br />

illimitato. Pertanto, la pura ottimizzazione<br />

matematica deve essere<br />

combinata con ciò che proprio i matematici<br />

definiscono come “euristica”.<br />

L’euristica è essenzialmente una serie<br />

di regole definite in base all’esperienza<br />

in funzione dei risultati ottenuti.<br />

Quando la ricerca computerizzata<br />

raggiunge i propri limiti, il metodo<br />

euristico ha il compito di ricercare<br />

e individuare il risultato migliore<br />

osservando l’esperienza pregressa.<br />

Queste regole basate sul buon senso<br />

e sull’esperienza (‘rule-of-thumbs’ or<br />

‘educated guesses’ in termine tecnico)<br />

devono essere integrate in qualsiasi<br />

algoritmo matematico computerizzato<br />

per renderlo più immediato<br />

ed efficace. Dopo tutto, a cosa servirebbe<br />

trascorrere giorni al computer<br />

per ottimizzare una sequenza che<br />

necessita di mezza giornata per essere<br />

eseguita?<br />

Fig. 1 - <strong>Il</strong> software di ottimizzazione migliora l’efficienza rendendo il lavoro<br />

manuale ergonomico e meno soggetto a errori<br />

PCB settembre 2012<br />

29


Componenti comuni<br />

e dimensioni del lotto<br />

sono fattori chiave<br />

30 PCB settembre 2012<br />

<strong>Il</strong> kitting di più lavori contemporaneamente,<br />

conosciuto anche come family<br />

kitting, è una soluzione ottimale<br />

per ridurre il carico dei feeders e<br />

il numero totale, dato che ogni componente<br />

deve essere caricato una sola<br />

volta, anche se usato per lavori diversi.<br />

Questo è lo strumento più usato soprattutto<br />

in caso di lotti medi e-piccoli.<br />

Ma il family kitting deve comunque<br />

essere usato con grande attenzione.<br />

Lo svantaggio maggiore è che il<br />

posizionamento dei feeder e il bilanciamento<br />

della linea non possono essere<br />

ottimizzati al meglio per tutti i<br />

lavori da eseguirsi contemporaneamente.<br />

Lasciare che sia uno dei lavori<br />

a imporre la disposizione dei feeder<br />

significa che quel lavoro particolare<br />

verrà eseguito alla velocità massima,<br />

mentre gli altri inclusi nel family<br />

kitting risulteranno più lenti della loro<br />

possibile e teorica ottimizzazione.<br />

In alternativa si può usare un algoritmo<br />

che distribuisca questa penalizzazione<br />

tra tutti i lavori inclusi nel family<br />

kitting.<br />

Indipendentemente dalla strategia<br />

per il caricamento feeder in macchina,<br />

scegliere i lavori da accorpare in un family<br />

kitting deve essere un’operazione<br />

eseguita con attenzione. <strong>Il</strong> criterio base<br />

è solitamente quello del numero di<br />

componenti comuni tra i lavori. Ma, a<br />

causa di quanto detto sopra sulla penalizzazione<br />

della velocità, non tutti i lavori<br />

sono idonei a essere accorpati, anche<br />

se un alto numero di componenti è<br />

in comune.<br />

Quando la dimensione del lotto oltrepassa<br />

certi limiti, un kitting separato<br />

e ben ottimizzato potrebbe essere la<br />

scelta migliore. È compito dell’algoritmo<br />

matematico confrontare e gestire il<br />

tempo di assemblaggio con il family kit<br />

o un buon setup singolo ben ottimiz-<br />

Fig. 2 - Un flusso materiali affidabile è un pre-requisito per un buon utilizzo del<br />

tool di ottimizzazione<br />

zato. Se un lavoro particolare denuncia<br />

una penalizzazione nella velocità di assemblaggio<br />

che supera il tempo richiesto<br />

per un kitting ottimizzato, dovrebbe<br />

essere escluso dall’accorpamento. Molto<br />

probabilmente questo lavoro è un buon<br />

candidato per un setup singolo o per<br />

un family kitting diverso. I componenti<br />

comuni tra i lavori non devono quindi<br />

essere l’unico fattore da considerare.<br />

Un altro aspetto a volte trascurato è ad<br />

esempio la larghezza del convogliatore<br />

necessaria per più lavori, o lo stesso profilo<br />

di saldatura. Se l’algoritmo utilizzato<br />

non considera anche questi fattori in<br />

modo automatico, è indispensabile che<br />

il tool di ottimizzazione accetti un preaccorpamento<br />

manuale o che permetta<br />

diverse impostazioni di priorità.<br />

Preparare il kit successivo<br />

mentre la linea<br />

sta producendo<br />

Preparare un family kit significa spesso<br />

dover caricare un alto numero di feeders,<br />

anche perché normalmente si vuole<br />

utilizzare la linea nella sua totale capacità<br />

di feeder. Ciò significa che centinaia<br />

di feeder sono coinvolti nella preparazione.<br />

La strategia del family kit-<br />

ting è quindi spesso combinata con ciò<br />

che viene definito Pit stop in Formula1.<br />

In breve, questa strategia garantisce che<br />

la maggior parte del lavoro sia effettuata<br />

mentre la linea lavora per arrivare ad<br />

avere il kit pronto e impiegare solo pochi<br />

minuti quando il lavoro precedente<br />

è terminato. Come spesso succede anche<br />

nelle corse, chi è più veloce nell’operazione<br />

risulta vincente.<br />

Anche in questo caso però ci vuole<br />

attenzione. <strong>Il</strong> buon senso avverte<br />

che spesso la soluzione estrema non<br />

è quella ottimale. Facciamo un esempio:<br />

completare la preparazione al<br />

100% in anticipo è un concetto attraente,<br />

ma può risultare anche dispendioso.<br />

In alcune realtà può significare<br />

aumentare il personale, investire<br />

nell’acquisto di più caricatori o di altri<br />

macchinari, con il risultato finale<br />

che il costo aggiuntivo non compensa<br />

il tempo risparmiato nel cambio produzione.<br />

La strategia ottimale è ricordarsi<br />

quanto sia importante decidere<br />

in funzione del costo del cambio produzione<br />

e non solo del tempo necessario<br />

ad attuarlo, a meno che la attrezzature<br />

disponibili e i software di gestione<br />

della produzione non garantiscano<br />

entrambi i vantaggi.


Più capacità feeder significa<br />

cambio produzione<br />

più veloce<br />

Nel caso ci fossero limitazioni nel<br />

family kit a causa della capacità feeder<br />

non sufficiente, l’ottimizzatore potrebbe<br />

comunque continuare a utilizzare<br />

come fattore primario la quantità<br />

di componenti comuni nella definizione<br />

della sequenza di produzione,<br />

ma con una costrizione davvero importante.<br />

Intuitivamente si è portati<br />

infatti a pensare che più componenti<br />

in comune si hanno tra i lavori, più<br />

veloce sarà il cambio produzione.<br />

Ciò non sempre è completamente<br />

vero. Tale situazione potrebbe infatti<br />

entrare in conflitto con l’altro dei nostri<br />

obiettivi: fare più operazioni possibili<br />

mentre la linea sta producendo.<br />

Se i componenti necessari al lavoro<br />

successivo sono già caricati in macchina,<br />

sarà necessario aspettare che<br />

la linea termini il lavoro in esecuzio-<br />

ne per utilizzare quei componenti nel<br />

family kit successivo. L’unica eccezione<br />

è quando la capacità feeder è sufficiente<br />

per aggiungere nuovi componenti<br />

senza rimuovere magazzini, o<br />

altro.<br />

E qui inciampiamo sul principio<br />

generale che più capacità feeder si ha,<br />

più efficiente sarà il cambio produzione.<br />

Disporre di capacità feeder in abbondanza<br />

è sempre benefico per realtà<br />

multi-job. Tale strategia può essere<br />

utilizzata sia per creare family kit più<br />

completi sia per velocizzare il cambio<br />

produzione, o per entrambe le cose.<br />

Nella realtà, però, la capacità feeder<br />

viene limitata sia da questioni di spazio<br />

che di costo. <strong>Il</strong> conflitto relativo ai<br />

componenti comuni non può dunque<br />

essere totalmente superato, ma può<br />

essere ridotto al minimo utilizzando<br />

l’algoritmo più intelligente di ottimizzazione.<br />

Valutando fino a che punto il carico<br />

feeder può essere eseguito in tem-<br />

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po mascherato e quanto dovrà essere<br />

fatto quando la linea è ferma, è possibile<br />

confrontare tra loro diverse soluzioni<br />

di sequenza della produzione.<br />

Se il cambio produzione fra due lavori<br />

appare troppo lungo, il motore di ottimizzazione<br />

può decidere se scegliere<br />

la strategia del pit stop. L’importante è<br />

che bisogna aggiungere ai calcoli matematici<br />

l’esperienza. Perfino nelle linee<br />

più flessibili potrebbe succedere<br />

infatti che evitare i componenti comuni<br />

possa risultare più vantaggioso<br />

dal punto di vista del cambio produzione.<br />

Un altro modo di gestire il conflitto<br />

sui componenti comuni è ovviamente<br />

utilizzare il numero più alto possibile<br />

di bobine attive parzialmente utilizzate,<br />

attribuendo loro lo stesso part<br />

number. Questo ci permette di prendere<br />

una bobina nuova dal magazzino<br />

ogniqualvolta ne abbiamo bisogno,<br />

senza aspettare che la macchina<br />

abbia terminato di utilizzare quel-


32 PCB settembre 2012<br />

la in uso. Però, oltre al problema evidente<br />

che potremmo non disporre più<br />

di altre bobine nuove, questa strategia<br />

potrebbe comportare problemi relativi<br />

alla tracciabilità, alla gestione<br />

di componenti sensibili all’umidità, e<br />

imporre una disciplina FIFO nel magazzino.<br />

Un’ottimizzazione adattiva<br />

Fino a questo punto siamo stati abbastanza<br />

vaghi su quello che deve essere<br />

considerata una sequenza ottimizzata.<br />

Ovviamente tutti desideriamo<br />

cambi produzione veloci, caricare<br />

meno feeder possibili e avere un’alta<br />

velocità produttiva, ma a volte scordiamo<br />

che questi obiettivi potrebbero<br />

non essere raggiunti tutti simultaneamente.<br />

Quindi, a quale di questi<br />

obiettivi dobbiamo dare la priorità?<br />

La risposta è: una combinazione<br />

di tutti insieme. <strong>Il</strong> software di ottimizzazione<br />

deve utilizzare una “funzione<br />

costo” ridotta al minimo dall’algoritmo<br />

che elabora l’ottimizzazione.<br />

Come spiegato precedentemente,<br />

la ricerca deve comunque essere indirizzata<br />

correttamente dall’euristica e<br />

il tool di ottimizzazione deve poterlo<br />

permettere. Una “funzione-costo” che<br />

rifl etta la produzione reale deve considerare<br />

la somma del tempo necessario<br />

per il caricamento feeder, il tempo<br />

di cambio produzione, la velocità<br />

macchina, ma con pesi o priorità diversi.<br />

Al termine della giornata produttiva<br />

è il costo produttivo che vogliamo<br />

ridurre e ciascuna di queste<br />

operazioni ha un proprio costo.<br />

<strong>Il</strong> pianifi catore della produzione<br />

deve poter impostare le diverse valenze<br />

e adattarle alla propria realtà<br />

produttiva anche in momenti diversi.<br />

L’approccio iniziale potrebbe essere<br />

quello di fare un’analisi economica<br />

del costo orario macchina, costo orario<br />

operatore ecc. e aggiornarla, anche<br />

quotidianamente, in base alla situazione<br />

della manodopera. Ad esempio,<br />

se un giorno si è a corto di personale si<br />

deve aumentare il costo o l’importanza<br />

attribuita al carico feeder in modo<br />

che l’ottimizzatore suggerisca una<br />

sequenza produttiva che minimizzi il<br />

lavoro manuale. Se in un giorno diverso<br />

si hanno picchi di lavoro e si è<br />

dovuto chiedere l’aiuto di un operatore<br />

di un altro reparto, il carico feeder<br />

non sarà più la priorità, ma lo diventerà<br />

la velocità macchina. A questa pun-<br />

Fig. 3 - I componenti in comune sono il criterio principale nella scelta dei lavori da<br />

accorpare in un family kitting<br />

to la “funzione costo” sarà indirizzata<br />

diversamente e si otterranno soluzioni<br />

diff erenti che punteranno al massimo<br />

sfruttamento della velocità macchina<br />

Visibilità dei materiali<br />

e fermi macchina<br />

I software di ottimizzazione matematici<br />

sono senza dubbio tool molto<br />

potenti ai fi ni del bilanciamento linea<br />

e della sequenza di lavoro, ma non dimentichiamo<br />

che un buon fl usso dei<br />

materiali è un pre-requisito per poter<br />

addirittura iniziare a usare questi<br />

strumenti. Nessun software può risolvere<br />

il problema se non disponiamo<br />

dei materiali necessari a completare<br />

la scheda.<br />

<strong>Il</strong> pianifi catore della produzione<br />

può scegliere le soluzioni migliori per<br />

sfruttare al massimo la velocità macchina<br />

e minimizzare il carico di lavoro<br />

manuale, ma senza l’interazione<br />

con la gestione dei materiali in ingresso<br />

e uscita e, soprattutto, senza un accesso<br />

semplice e immediato delle informazioni,<br />

tutti gli sforzi della pianifi<br />

cazione potrebbero vanifi carsi.<br />

<strong>Il</strong> responsabile della produzione<br />

deve quindi poter disporre in tempo<br />

reale di queste informazioni che devono<br />

essere immediatamente collegate<br />

sia al software di ottimizzazione<br />

che di gestione linea per scongiurare<br />

che almeno uno dei problemi evitabili<br />

sia eff ettivamente evitato: quello della<br />

mancanza di componenti o della loro<br />

locazione errata. La scelta quindi deve<br />

essere quella di utilizzare un software<br />

che combini ottimizzazione e funzionalità<br />

logistica per mantenere il tempo<br />

produttivo il più alto possibile e il<br />

suo costo il più basso possibile. Ecco<br />

quindi la necessità di un’ottimizzazione<br />

adattiva. <strong>Il</strong> vostro sofware ve la garantisce?<br />

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Raggiungere certe performance<br />

è una questione di potenza<br />

Ovunque ci sia l'esigenza di gestire<br />

connessioni di potenza elevate, dai<br />

costruttori di inverter, UPS ed<br />

azionamenti, fino all’impiego nel più<br />

recente settore dell’energia fotovoltaica,<br />

la gamma di morsetti e connettori<br />

per circuiti stampati di Phoenix Contact<br />

garantisce performance di eccellenza.<br />

L’ampio catalogo dedicato prevede<br />

soluzioni come:<br />

• Morsetti e connettori di potenza con<br />

portata in corrente fino a 135 A<br />

• Morsetti e connettori di potenza con<br />

portata in tensione fino ai 1000 Volt<br />

omologati VDE<br />

• Gamma completa di connessioni<br />

a molla (di tipo classico, push-in<br />

e a leva) oppure a vite<br />

• Prodotti omologati secondo<br />

normativa<br />

e molto altro ancora.<br />

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34 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE AZIENDE - PICK & PLACE<br />

Una vita dedicata<br />

all’elettronica<br />

COE Elettronica è una realtà imprenditoriale<br />

che da trent’anni si dedica con passione<br />

alla produzione elettronica conto terzi,<br />

premiando con la fedeltà i sistemi che da anni<br />

contribuiscono al suo successo<br />

di Serena Bassi, Prodelec<br />

COE Elettronica è nata nel<br />

1982 dall’esperienza di Graziano<br />

Panighello, formatosi<br />

professionalmente per oltre 10 anni<br />

in un’azienda di produzione elettronica.<br />

Dopo un primo anno di attività<br />

“in solitaria”, nel corso del tempo<br />

sono stati via via assunti alcuni dipendenti,<br />

fino a giungere attualmente ad<br />

La sede di COE Elettronica a Mansué (TV)<br />

un totale di circa 25 persone. Molte<br />

di esse sono state o sono attualmente<br />

dipendenti di COE da oltre 20 anni.<br />

L’attività di COE si basa inizialmente<br />

sul montaggio tradizionale<br />

manuale di componenti PTH, a partire<br />

dal 1987 vengono introdotti in<br />

azienda i primi robot assiali per automatizzare<br />

il processo.<br />

Due anni dopo vengono acquistati<br />

anche i primi sistemi SMD, quando<br />

la tecnologia comincia ad evolversi<br />

in quella direzione. La prima macchina<br />

acquistata, già all’epoca, era una<br />

Juki, conosciuta allora con il nome<br />

Zevatech, modello ASM800. Già allora<br />

questi sistemi erano all’avanguardia,<br />

perché già in grado di montare i<br />

componenti 0402.<br />

Negli anni successivi il lavoro cresce<br />

costantemente e COE si trasferisce<br />

in una sede produttiva più grande,<br />

per fare spazio ad altri 5 sistemi Juki<br />

e al potenziamento dei robot di montaggio<br />

di componenti assiali e radiali.<br />

La prima sede produttiva, situata a<br />

Mansué (TV), è passata nel corso degli<br />

anni da 280 mq agli attuali 2000 mq.<br />

Un’altra sede produttiva di 300 mq,<br />

dotata attualmente di due linee SMD,<br />

è stata aperta a Gorgo al Monticano<br />

(TV), e una terza sede è situata a<br />

Cimolais (PN), anch’essa con due<br />

linee produttive.<br />

La vostra attività è completamente dedicata<br />

alla produzione elettronica conto<br />

terzi. Come mai questa scelta?<br />

La scelta di dedicarci esclusivamente<br />

al montaggio elettronico conto<br />

terzi è stata attentamente ponderata.<br />

Abbiamo valutato la possibilità di<br />

realizzare prodotti di nostra concezione,<br />

ma per poter fare questo ci saremmo<br />

dovuti strutturare diversamente a<br />

livello aziendale e intervenire sull’organigramma.<br />

Abbiamo pertanto scelto di dedicare<br />

tutte le nostre energie al solo<br />

conto-lavoro, e la scelta si è rivelata


I feeder elettrici<br />

I sistemi JUKI di questi ultimi anni hanno adottato feeders meccanici<br />

altamente affidabili in modo da garantire una costante e<br />

stabile performance di processo.<br />

JUKI ha recentemente introdotto il livello tecnologico successivo,<br />

i nuovi feeders elettrici (ETF) che consentono ancora più<br />

flessibilità e velocità.<br />

I nuovi feeders ETF sono compatibili con i modelli di pick & place<br />

FX-3, KE-3010 e KE-3020.<br />

Su queste macchine è anche possibile combinare trolley con<br />

feeders meccanici ed elettrici per l’utilizzo misto in modo da<br />

ottenere la massima flessibilità e di seguire la filosofia JUKI<br />

‘Lowest Cost of Ownership’. <strong>Il</strong> nuovissimo design dei feeders<br />

ETF include alcuni miglioramenti che garantiscono velocità,<br />

flessibilità per la gestione di più tipologie di componenti, con<br />

caratteristiche avanzate di passo:<br />

- il movimento motorizzato garantisce il miglior handling in<br />

caso di componenti ultra piccoli, per qualità di pick e velocità<br />

di reazione;<br />

- il cambio del passo può essere effettuato attraverso semplici<br />

pulsanti;<br />

- lo stato del feeder è mostrato all’utente con l’ausilio di luci<br />

LED e display a sette segmenti LED;<br />

- il display LED mostra la posizione sulla bancata facilitando il<br />

set-up ed il controllo del feeder;<br />

- il nuovo DUAL ETF 8 mm nella stessa dimensione di una<br />

azzeccata, perché negli anni la crescita<br />

è stata costante. Questo ci ha permesso<br />

di poter “scegliere” i clienti,<br />

selezionando un certo tipo di clientela<br />

di prim’ordine, un privilegio non<br />

comune.<br />

Di che tipologia sono i vostri clienti? In<br />

che settori si collocano?<br />

Abbiamo due tipologie principali<br />

di clienti: quelli stagionali e quelli<br />

fi ssi. Abbiamo clientela stagionale invernale<br />

ed estiva, e questo ci permette<br />

di gestire al meglio i carichi di lavoro,<br />

e garantire così la qualità e i tempi di<br />

consegna richiesti.<br />

Inizialmente i settori di provenienza<br />

dei nostri clienti erano più standard,<br />

ad esempio comprendevano la produzione<br />

di schede per amplifi cato-<br />

ri d’antenna, il cosiddetto “montaggio<br />

componenti in aria”. <strong>Il</strong> lavoro era<br />

su chassis prima ancora che su circuiti<br />

stampati, perché sui trasmettitori e<br />

ricevitori televisivi le frequenze sono<br />

altissime ed è necessario evitare le ca-<br />

corsia 8 mm accoglie due rolle da 8 mm, anche di part<br />

numbers diversi;<br />

- i feeders da 12 hanno la stessa dimensione di quelli da 8<br />

consentendo all’utente di inserire una maggiore quantità di<br />

feeders da 12 mm sulla stessa bancata;<br />

- è possibile rimuovere un feeder in qualsiasi momento in<br />

modo sicuro mentre la macchina è in funzione in quanto costruito<br />

con concetto a ‘slitta’;<br />

- tutti i feeders ETF sono ‘spliceable’ senza costi aggiuntivi;<br />

- la posizione di pick per ogni feeder è gestita in modo automatico.<br />

Gli offset sono calcolati e comunicati al sistema che<br />

provvede a correggere quanto necessario. Oltre ad un minore<br />

tempo di set-up, questa funzione consente l’ottimizzazione<br />

delle prese simultanee e quindi una maggiore resa in CPH;<br />

- facendo riferimento al programma in funzione, i feeders ETF<br />

emettono un avviso quando il tipo di feeder o il suo passo<br />

sono sbagliati. <strong>Il</strong> pannello di controllo visualizza gli errori<br />

relativi ad ogni feeder, incluso il messaggio di ‘Rolla<br />

terminata’;<br />

- i nuovi feeder ETF sono disponibili anche con l’opzione<br />

Closed Loop Intelligent Feeders IFS-X 2.<br />

Allineamento automatico della pick position<br />

pacità parassite, per questo a tutt’oggi<br />

il montaggio in aria è utilizzato.<br />

Nel corso degli anni abbiamo colto<br />

l’evolversi delle tipologie di prodotto<br />

e ci siamo inseriti nelle lavorazioni<br />

alternative e innovative: a<br />

PCB settembre 2012<br />

35


<strong>Il</strong> reparto produttivo di COE<br />

36 PCB settembre 2012<br />

partire dal 2007 ci siamo dedicati a<br />

tecnologie e a prodotti quali i LED,<br />

i trasmettitori e ricevitori nel settore<br />

automobilistico e nelle due ruote,<br />

il fotovoltaico.<br />

I clienti che richiedono questo tipo<br />

di lavorazioni fanno parte dei settori<br />

consumer, elettromedicale, militare,<br />

automotive.<br />

La nuova FX-3 Modular Mounter<br />

Quali sono le caratteristiche distintive<br />

della vostra azienda sul mercato?<br />

Essendo terzisti puri, abbiamo<br />

puntato tutto sulla realizzazione di un<br />

montaggio preciso e di qualità.<br />

COE è certifi cata dal 1996, siamo<br />

passati dall’ISO 9000 all’attuale ISO<br />

2000. Abbiamo capito fi n da subito<br />

l’importanza di essere certifi cati, per<br />

questo l’iter è iniziato già nel lontano<br />

1994 e ci ha portato alla creazione di<br />

un manuale operativo realizzato completamente<br />

al nostro interno.<br />

La qualità ed il prezzo sono componenti<br />

fondamentali per mantenere<br />

alto il fatturato in un mercato che<br />

è diventato ormai poco prevedibile.<br />

Per un terzista è fondamentale anche<br />

un’altra caratteristica, conseguenza<br />

dei frequenti cambi di produzione:<br />

la fl essibilità. <strong>Il</strong> just-in-time è una<br />

qualità che ci permette di fi delizzare<br />

i clienti che altrimenti sarebbero tentati<br />

di andare a produrre in Cina, dove<br />

però la qualità delle schede prodotte<br />

e i tempi di consegna sono troppo<br />

spesso incerti.<br />

Come siete riusciti, nel corso degli anni,<br />

a mantenere la vostra posizione sul<br />

mercato? Quali strumenti vi hanno<br />

aiutato?<br />

Nel nostro lavoro abbiamo frequenti<br />

cambi di lavorazione, quindi<br />

velocità e fl essibilità sono caratteristiche<br />

che ci contraddistinguono<br />

e che cerchiamo anche negli strumenti<br />

di supporto alla produzione.<br />

Fin dall’inizio abbiamo trovato nei si-<br />

FX-3 Modular Mounter offre due stazioni di posizionamento per un totale di 4 teste, equipaggiate con l’esclusivo sistema di<br />

allineamento laser LNC60 ad alta precisione. Con un totale di <strong>24</strong> nozzle (6 nozzle per testa) e 120 slot per alloggiare tape<br />

feeder da 8 mm, FX-3 è in grado<br />

di raggiungere una velocità di<br />

60.000 cph (0,06 sec/chip) secondo<br />

lo standard IPC9850.<br />

La nuova chip shooter monta<br />

componenti che vanno da 01005<br />

a 33,5 x 33,5 mm (di lunghezza<br />

diagonale fino a 47 mm) e permette<br />

di caricare schede di dimensioni<br />

pari a 410 x 360mm sul<br />

modello L, di 510 x 360 mm sul<br />

modello L Wide e di 610 x 510<br />

mm su quello XL.


Due immagini dei feeder elettrici<br />

stemi Juki (prima chiamati Zevatech)<br />

i migliori riscontri in termini di flessibilità<br />

e affidabilità.<br />

Abbiamo iniziato con l’acquisto del<br />

modello ASM800, che già all’epoca<br />

era all’avanguardia nel montaggio<br />

SMD, poi siamo passati ai modelli<br />

KE-710 per il montaggio dei<br />

chip e KE-720, dotato di una camera<br />

di visione per il completamento.<br />

Successivamente siamo passati ai<br />

modelli KE-730, KE-740, KE-750<br />

e KE-760. Solo della serie 7xx abbiamo<br />

avuto negli anni oltre 25 macchine.<br />

Gli ultimi due modelli di questa<br />

serie sono ancora oggi utilizzati: già<br />

all’epoca erano Pick & Place di altissima<br />

qualità e molto produttive, sono<br />

dei veri “cavalli da tiro” che danno ancora<br />

buoni risultati.<br />

Poi siamo passati alla serie 20xx<br />

con i modelli KE-2010, KE-2020 e<br />

KE-2030, che grazie al basso costo<br />

e all’alta velocità per l’epoca, in molto<br />

casi hanno fatto la nostra fortuna.<br />

Dopo il modello KE-2060 siamo<br />

passati alla serie FX con i modelli<br />

FX-1 e ora con la nuova FX-3.<br />

Quest’ultima è la prima in Italia ad<br />

essere stata acquistata per essere utilizzata<br />

con i feeder elettrici.<br />

Com’è nata l’esigenza dei feeder elettrici?<br />

L’attività del terzista richiede velocità<br />

e flessibilità nei cambi di produzione.<br />

Oltre ad aver confermato ne-<br />

gli anni la fiducia al marchio Juki proprio<br />

per queste caratteristiche, abbiamo<br />

deciso di scommettere su questa<br />

nuova tecnologia per essere ancora<br />

più veloci. I feeder elettrici, a differenza<br />

di quelli classici, non devono essere<br />

ricentrati nuovamente al cambio<br />

di ogni rolla, e questo consente tempi<br />

di produzione ancora più fluidi e senza<br />

interruzioni.<br />

Negli anni abbiamo avuto una crescita<br />

costante di fatturato, e quindi<br />

la possibilità di investire nelle nuove<br />

tecnologie per essere sempre all’avanguardia.<br />

COE può dirsi davvero un cliente fedele<br />

del marchio Juki. Nessuna tentazione<br />

verso altre soluzioni?<br />

Nel corso degli anni abbiamo avuto<br />

modo di provare praticamente tutti i<br />

modelli di Pick & Place Juki, e ne siamo<br />

sempre rimasti molto soddisfatti,<br />

al punto da non sentire l’esigenza di<br />

cambiare fornitore. Con oltre 35 sistemi<br />

acquistati a partire dal 1989 siamo<br />

il maggior cliente di Juki in Italia<br />

e tra i primi 3 in Europa. Ho scelto<br />

le Pick & Place Juki perché mi danno<br />

sicurezza e richiedono pochissima<br />

assistenza. Se la manutenzione ordinaria<br />

è rispettata, l’assistenza tecnica<br />

extra non è praticamente richiesta<br />

e questo comporta un enorme risparmio<br />

di tempo e denaro, che può essere<br />

reinvestito in nuove tecnologie e per<br />

l’ampliamento del parco macchine.<br />

Le prime Pick & Place acquistate<br />

sono state rivendute nel corso degli<br />

anni per essere sostituite con modelli<br />

più recenti a mano a mano che<br />

la tecnologia avanzava, alcuni vecchi<br />

modelli sono ancora in uso ed altri<br />

sono conservati in magazzino come<br />

parti di ricambio, perché Juki garantisce<br />

la compatibilità con i modelli delle<br />

serie precedenti, contribuendo ulteriormente<br />

alla riduzione delle spese<br />

di gestione.<br />

Come vede la situazione del mercato<br />

dell’elettronica italiana attuale e futura?<br />

<strong>Il</strong> mercato dell’elettronica è diventato<br />

molto imprevedibile, questi ultimi<br />

3 anni hanno portato importanti<br />

cali di fatturato, anche del -20% /<br />

-30%, in molte aziende del settore.<br />

COE per fortuna ha sempre visto una<br />

crescita costante che solo negli ultimi<br />

due anni si è stabilizzata. Nel 2009<br />

abbiamo avuto una leggera flessione<br />

del -2,9% ma nel 2010 abbiamo subito<br />

recuperato con un +15%.<br />

A causa della globalizzazione, molti<br />

clienti che richiedevano grossi volumi<br />

produttivi hanno guardato alla<br />

Cina, ma i volumi medio-piccoli ad<br />

alto contenuto tecnologico e i prodotti<br />

richiesti “just-in-time” continuano<br />

a trovare un’eccellenza in Italia.<br />

Prodelec<br />

www.prodelecgroup.com<br />

PCB settembre 2012<br />

37


38 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE AZIENDE - PICK & PLACE<br />

Come guardare<br />

oltre la crisi<br />

A due anni dalla creazione della nuova realtà,<br />

Win-Tek si posiziona sul mercato della distribuzione<br />

come una realtà dinamica, caratterizzata da<br />

grande entusiasmo e che - a tutt’oggi - può<br />

vantare risultati di tutto rispetto. <strong>Il</strong> tutto permeato<br />

da un grande ottimismo per il futuro<br />

di Riccardo Busetto<br />

Con un’esperienza ventennale<br />

nel settore dell’elettronica,<br />

Maurizio Leimer è titolare di<br />

una delle realtà più giovani nel settore<br />

della distribuzione elettronica in Italia,<br />

Win-Tek. Una realtà che ha alla propria<br />

base un bagaglio di competenze tali da<br />

consentirle di entrare sul mercato con<br />

grande autorità anche in un momento<br />

che a molti sarebbe sembrato difficile.<br />

Sono due anni ormai che voi di<br />

Win-Tek avete intrapreso questa avventura.<br />

Era un momento difficile<br />

quando avete iniziato. Com’è andata la<br />

cosa in breve?<br />

L’azienda è stata fondata nel febbraio<br />

2010, anche se le attività di business<br />

sono state avviate a partire da<br />

maggio. Siamo partiti con questa<br />

nuova realtà proprio perché, in quel<br />

momento, avevamo capito che il mercato<br />

si stava avviando verso una ripresa,<br />

dopo i momenti difficili del biennio<br />

2008-2009.<br />

Abbiamo rilevato tutto quello che<br />

era il pacchetto di Daewon SMT, che<br />

abbiamo pagato in cash e questa, lo<br />

possiamo dire, è stata la nostra forza.<br />

Siamo un’azienda di piccole dimensioni,<br />

è vero, ma la flessibilità è quello<br />

che abbiamo perseguito fin dall’inizio.<br />

Oggi siamo in tutto sei persone,<br />

con tre agenti esterni, e - nel settore di<br />

nostra competenza - copriamo tutto il<br />

territorio nazionale. L’azienda occupa<br />

uno spazio di 300 m², 140 m² fra magazzino<br />

e officina ricondizionamento<br />

macchine e 40 m² di uffici. <strong>Il</strong> resto è<br />

dedicato alla sala dimostrazioni.<br />

Quali sono stati i numeri aziendali<br />

a partire dal 2010 e, geograficamente<br />

parlando, come si colloca la vostra<br />

azienda?<br />

Negli ultimi due anni abbiamo<br />

avuto una crescita importante: siamo<br />

passati da 1,5 M€ nel 2010 ai 3,2 M€<br />

dell’anno scorso. Quest’anno, che naturalmente<br />

si prospetta per tutti come<br />

un momento non facile da affrontare,<br />

contiamo di mantenerci mediamente<br />

in pareggio con i risultati del 2011.<br />

Per quello che riguarda l’area<br />

geografica su cui operiamo direi che il<br />

grosso del fatturato viene dal mercato<br />

italiano: un 35% dall’area del nord-est,<br />

in cui abbiamo una presenza “storica”,<br />

un buon 30% alla Lombardia e il resto<br />

suddiviso fra le restanti regioni italiane,<br />

con clienti importanti soprattutto<br />

nell’area emiliano-romagnola.


A proposito di Emilia<br />

Romagna. Avete avuto delle<br />

diffi coltà a seguito del terremoto<br />

di maggio?<br />

Certamente alcune delle<br />

aziende che seguiamo<br />

hanno avuto dei problemi,<br />

in particolare quelle aziende<br />

dell’area di Mirandola e<br />

Carpi che operano nel settore<br />

dell’elettromedicale.<br />

In realtà, se andiamo a vedere,<br />

vuoi per la collaborazione<br />

di aziende amiche,<br />

vuoi per le capacità reattive della<br />

Regione, quasi tutte le aziende hanno<br />

avuto uno stop relativamente minimo.<br />

Sono oggi tutte praticamente operative<br />

quasi al 100%. Ora si tratta solo<br />

di velocizzare gli iter burocratici, soprattutto<br />

per il rilascio dei permessi di<br />

agibilità degli stabilimenti.<br />

Noi, da parte nostra, abbiamo so-<br />

Novità dal mondo Samsung<br />

Fig. 1 - SM471 chip shooter<br />

da 75000 cph<br />

<strong>Il</strong> mondo Samsung è in costante crescita e di questo non può<br />

che beneficiarne la divisione Samsung Techwin che ha l’onere<br />

e l’onore di occuparsi della produzione delle pick&place il cui<br />

risultato tecnologico produttivo è sotto gli occhi di tutti.<br />

<strong>Il</strong> recente lancio della serie EXCEN, la prosecuzione della<br />

Serie SM400 con la presentazione della SM471 nonché della<br />

SM451 dimostra quanto SAMSUNG voglia mantenere un livello<br />

dei propri prodotti molto elevato.<br />

La serie EXCEN è forte di una elevata capacità produttiva con<br />

120.000 cph per unità raggiungendo il primato di produttività<br />

per m². L’architettura di macchina si basa su un sistema di<br />

4 gantry a teste rotanti configurabili scegliendo tra la soluzione<br />

‘High Speed’ a 16 spindle o ‘flexible’ ad 8 spindle. La visione<br />

dei componenti è potenziata dall’innovativo sistema SVS<br />

(Side View Vision System), che effettua un controllo pre e post<br />

placement del componente.<br />

La SM471 prosegue l’evoluzione della nota e consolidata serie<br />

SM. Oltre a riconfermare le caratteristiche di affidabilità<br />

e semplicità dei modelli precedenti, la SM471 presenta delle<br />

peculiarità di rilievo. La macchina è caratterizzata da un sistema<br />

a doppio gantry da 10 spindle che, grazie al prelievo<br />

simultaneo e alla visione fly, raggiunge una produttività di<br />

speso tutti gli incassi con i clienti che<br />

sono stati colpiti dal sisma. Abbiamo<br />

eseguito assistenze gratuite, sopralluoghi<br />

e abbiamo allungato i tempi di<br />

scadenza dei pagamenti.<br />

Si parla tanto della stretta<br />

creditizia: come azienda<br />

‘giovane’ ci piacerebbe sapere<br />

come vedete la situazione<br />

dal vostro punto di<br />

vista.<br />

Dal nostro punto di vista,<br />

glielo assicuro, non ci<br />

sono problemi di credito.<br />

Lavoriamo da anni con<br />

le due più grandi realtà del<br />

settore bancario italiano e<br />

non abbiamo mai avuto diffi<br />

coltà.<br />

Le banche chiedono oggi che chi<br />

si presenti a chiedere un prestito sia<br />

la persona che si mette in gioco personalmente,<br />

non una realtà non ben<br />

identifi cata, che non garantisca sicurezza<br />

per il futuro. Una volta era possibile<br />

ottenere prestiti dando minime<br />

garanzie, oggi la situazione è molto<br />

più controllata.<br />

75.000 componenti/ora. La SM471 mantiene la compatibilità<br />

con tutte le tipologie di feeders di tipo SM dai tradizionali elettropneumatici<br />

agli innovativi ELECTRIC e SMART.<br />

Gli ELECTRIC feeder sono caratterizzati da un avanzamento<br />

motorizzato, grazie al quale si ottiene una elevata ripetibilità<br />

della posizione di avanzamento e un azzeramento delle vibrazioni.<br />

<strong>Il</strong> tempo di feeding è notevolmente ridotto e il passo<br />

di avanzamento è selezionabile senza settaggi meccanici potendo<br />

così montare bobine passo 2 mm e passo 4 mm con<br />

lo stesso caricatore. La versione SMART possiede tutte le caratteristiche<br />

degli ELECTRIC feeders e offre l’ulteriore vantaggio<br />

dell’auto splicing. Questo sistema brevettato da Samsung<br />

consiste nell’accodare in una posizione di attesa il capo della<br />

nuova rolla. All’esaurimento della bobina, il nuovo nastro viene<br />

caricato e spellicolato automaticamente realizzando così un<br />

sistema automatico di cambio rolla non stop senza l’utilizzo di<br />

adesivi e pinze di giunzione dei nastri.<br />

A completare il panorama delle novità Samsung presenta la<br />

SM451 pensata per rispondere alle esigenze sempre più particolari<br />

per i quali il montaggio automatico fino ad oggi risultava<br />

proibitivo. Caratteristiche importanti per questo scopo sono<br />

le teste controllate in pressione e la gestione dei gripper.<br />

PCB settembre 2012<br />

39


40 PCB settembre 2012<br />

Fig. 2 - SM471 dual lane dual gantry<br />

da 20 spindle<br />

Naturalmente chi parte, come è<br />

successo a noi, con uno storico importante<br />

e una capacità fi nanziaria<br />

stabile alle spalle, non ha problemi<br />

a collocarsi in un credit scoring privilegiato.<br />

Esperienza e curriculum,<br />

dunque, contano molto.<br />

Certamente alcuni dei nostri<br />

clienti vivono ancora oggi problemi<br />

di credito. Ma tocca a noi a questo<br />

punto farci avanti. Se si ha la forza<br />

di sostenere il costo di una macchina<br />

e la possibilità di attendere<br />

un eventuale<br />

pagamento in modo<br />

non immediato il business<br />

non si ferma.<br />

Fig. 3 - P&P serie<br />

EXCEN: una<br />

chip shooter<br />

da 120.000 cph<br />

Parliamo di mercati: Win-Tek resterà<br />

sempre un’azienda impegnata esclusivamente<br />

sul mercato italiano o ci<br />

saranno possibilità per un’estensione<br />

delle vostre attività anche al di fuori<br />

dei confi ni nazionali?<br />

In realtà noi operiamo già come<br />

distributori europei: è il caso ad<br />

esempio dei prodotti di conformal<br />

coating automatizzato della TTnS<br />

che ci vedono da tempo nelle vesti<br />

di distributori per il sud Europa.<br />

Stiamo comunque fi nalizzando altri<br />

contratti con una serie di distributori<br />

locali europei per riuscire a commercializzare<br />

con maggiore incisività tali<br />

prodotti e creeremo nel futuro dei<br />

roadshow mirati sia per la tecnologia<br />

del conformal coating sia per l’AOI.<br />

Due parole su Samsung, vostro fi ore<br />

all’occhiello, e sui marchi presenti nel<br />

catalogo Win-Tek.<br />

Tutto quello che distribuiamo è<br />

consultabile liberamente sul nostro sito.<br />

Vorrei solo sottolineare i due modelli<br />

di p&p Samsung presentati recentemente<br />

a Norimberga, che sono<br />

molto interessanti e che stanno già riscuotendo<br />

un buon successo da parte<br />

della clientela: si tratta della SM471,<br />

una chip-shooter da 75.000 c/h, e<br />

della EXCN da 120.000 c/h, una p&p<br />

multifunzionale (si veda box nella pagina<br />

precedente). In quest’ultimo caso<br />

Samsung ha voluto appositamente<br />

inserirsi in un range alto di prodotto,<br />

seguendo naturalmente le richieste<br />

del mercato. Si tratta di macchine<br />

avanzate, già in corsa per il futuro,<br />

pronte per le future applicazioni della<br />

tecnologia LED.<br />

Per quello che riguarda i forni e<br />

le saldatrici, Win-Tek distribuisce<br />

TSM. In entrambi i settori abbiamo<br />

ottenuto grandi risultati: 150 saldatrici<br />

e una novantina di forni installati<br />

fi no a questo momento.<br />

Nel settore delle selettive distribuiamo<br />

le macchine di Inter Select,<br />

mentre nel campo dell’ispezione 3D<br />

della pasta saldante siamo distributori<br />

dei prodotti di VIS Mecha.<br />

Possiamo tranquillamente off rire<br />

linee produttive complete. <strong>Il</strong> resto,<br />

come ho detto, è facilmente visibile<br />

nel nostro sito.<br />

Qualche impressione sul futuro, che<br />

- nonostante il vostro ottimismo - è pur<br />

sempre fonte di preoccupazioni.<br />

Quello che è indubbio è che nel<br />

futuro si assisterà a una forte selezione.<br />

Ma questo signifi ca che ci saranno<br />

certamente nuove opportunità,<br />

opportunità che già si intravedono.<br />

Abbiamo già esempi di clienti che, dai<br />

lavori in conto terzi, si stanno muovendo<br />

ora verso la produzione diretta<br />

dedicata sia al mercato interno sia a<br />

quello internazionale.<br />

È vero che ci sono realtà che<br />

chiudono e che chiuderanno, ma ci<br />

sono anche molte aziende che nascono.<br />

E questo non può che essere<br />

considerato un segno positivo. Si<br />

tratta di un momento diffi cile, certo,<br />

ma io non la vedo aff atto in modo<br />

così negativo.<br />

Win-Tek<br />

www.win-tek.eu


FPE è una società italiana leader nella produzione<br />

di etichette professionali per i sistemi di identificazione.<br />

ETICHETTE<br />

PER ALTA TEMPERATURA<br />

Negli impianti di assemblaggio automatico dei PCB viene sempre più richiesto il monitoraggio della movimentazione dei<br />

pezzi nelle diverse fasi di processo. L’applicazione di un’etichetta su ogni PCB, all’inizio della linea, costituisce ancor oggi la<br />

soluzione più semplice ed economica per realizzare un sistema di rilevazioni dati.<br />

L’etichetta assume una importanza fondamentale perché deve:<br />

<br />

Range di temperatura: -40°... +537°C<br />

<br />

<br />

<br />

I films di Polyimide bianco stampabili a trasferimento termico sono disponibili in tre spessori:<br />

<br />

<br />

<br />

FPE offre oltre al Polyimide bianco, sei colori (rosa, giallo, arancio, blu, verde e viola<br />

<br />

Tutti i materiali per alta temperatura in combinazioni con i nastri appropriati, sono approvati UL, MIL-STD-202G,<br />

MIL-STD-883E. Sono conformi alle Direttive RoHS e Reach.


42 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />

Soluzioni<br />

di alta fl essibilità<br />

Un modulo di montaggio SMT che incontra<br />

le specifi che richieste del mercato e sfi da gli<br />

incessanti sviluppi della tecnologia elettronica<br />

a cura di Monica Polese, ASM Assembly System<br />

Per aff rontare le nuove sfi de del<br />

mercato mondiale che richiede<br />

produzioni sempre più diversifi<br />

cate e personalizzate, ASM Assembly<br />

Systems, azienda tedesca leader<br />

del settore Pick&Place, propone una<br />

soluzione per l’assemblaggio SMT<br />

capace di adattarsi alle svariate richieste<br />

e necessità dell’industria elettronica.<br />

L’obiettivo è quello di eliminare<br />

le costrizioni imposte dall’hardware<br />

grazie all’integrazione di interfacce<br />

utenti e tools di programmazione<br />

intelligenti.<br />

Lo sviluppo di questo progetto ha<br />

portato alla creazione di una<br />

macchina di piazzamento<br />

come la SIPLACE SX, capace<br />

di rivoluzionare gli scenari<br />

delle attività produttive.<br />

Con la SIPLACE SX, il<br />

team SIPLACE ha aggiunto<br />

al suo parco macchine un<br />

sistema di montaggio rivoluzionario<br />

basato sul Capacity on<br />

Demand, un concetto pionieristico<br />

ed innovativo per la produzione<br />

di schede elettroniche.<br />

<strong>Il</strong> modello SIPLACE SX<br />

Le prestazioni della SIPLACE SX<br />

possono aumentare o diminuire indipendentemente<br />

dalle capacità dei feeders,<br />

grazie all’uso di portali interscambiabili<br />

montati su guide mobili.<br />

La macchina rappresenta la prima<br />

stazione di montaggio al mondo i cui<br />

portali possono essere aggiunti o rimossi<br />

in meno di 30 minuti da un solo<br />

operatore. Questo nuovo approccio<br />

costruttivo permette di dissociare<br />

la performance di montaggio dalla<br />

capacità feeders, mettendo l’utilizzatore<br />

in condizione di soddi-<br />

sfare entrambe le necessità in base alle<br />

esigenze produttive.<br />

<strong>Il</strong> concetto di Capacity on Demand,<br />

esprime infatti la capacità dei moduli<br />

SIPLACE SX di bilanciare le prestazioni<br />

di montaggio in base alle richieste<br />

della produzione.<br />

Concetti e idee brillanti<br />

per soluzioni<br />

hardware intelligenti<br />

Lo spirito d’innovazione introdotto<br />

da ASM Assembly Systems non si<br />

ferma al solo concetto di macchina di<br />

montaggio. Grazie all’introduzione di<br />

concetti innovativi sia dal punto di vista<br />

hardware che software, le caratteristiche<br />

di fl essibilità della SIPLACE<br />

SX vengono ampliate mettendo a<br />

disposizione dell’utilizzatore nuove<br />

funzionalità per il montaggio dei<br />

LED, l’assemblaggio di schede su<br />

doppio lato e la gestione di<br />

PCB pesanti e di grandi dimensioni<br />

oppure sottili e<br />

molto delicati.<br />

Una delle caratteristiche<br />

più innovative proposta<br />

dall’azienda tedesca è il<br />

cosiddetto SIPLACE LED<br />

Pairing. Per ragioni tecniche<br />

ben note, i LED devono essere<br />

montati in combinazione<br />

con una serie di resistenze che<br />

ne regolano la classe di luminosità<br />

come specifi cato dal costruttore.<br />

Con l’opzione SIPLACE<br />

LED Pairing, le combinazioni tra<br />

la classe dei LED ed i rispettivi valori<br />

di resistenza vengono associate


tramite una specifi ca funzionalità del<br />

software di programmazione.<br />

Durante il processo di montaggio,<br />

SIPLACE LED Pairing semplifi<br />

ca la gestione dei programmi di lavoro<br />

modifi cando automaticamente<br />

la sequenza di piazzamento dei componenti<br />

al fi ne di associare la giusta<br />

resistenza a ciascun LED in base<br />

alla classe di luminosità dichiarata.<br />

L’effi cienza e la qualità nel montaggio<br />

dei LED, è inoltre garantita da<br />

appositi sistemi di alimentazione dei<br />

componenti e da una serie di nozzles<br />

dedicati.<br />

L’opzione SIPLACE Precedence<br />

Finder consente di individuare la migliore<br />

sequenza di montaggio in considerazione<br />

della presenza di componenti<br />

Package-on-Package, schermature<br />

o nozzle speciali. Sopperisce<br />

inoltre a possibili interferenze tra<br />

componenti di dimensioni notevolmente<br />

diff erenti.<br />

Innovativa è anche l’opzione<br />

Wildcard che consente di scaricare<br />

verso le linee un programma di lavoro<br />

contenente oggetti come componenti<br />

o fi ducials non completamente<br />

descritti durante la programmazione<br />

offl ine. <strong>Il</strong> processo di montaggio<br />

viene comunque avviato ed interrotto<br />

automaticamente dal sistema nel momento<br />

in cui la macchina debba trovarsi<br />

a processare uno di questi oggetti<br />

incompleti. L’operatore di linea<br />

viene quindi invitato a completare la<br />

descrizione dell’oggetto tramite delle<br />

semplice e veloci operazioni che sono<br />

guidate dal sistema di visione della<br />

macchina. Ad operazione conclusa,<br />

la sequenza di montaggio viene ripresa<br />

dal punto in cui era stata interrotta<br />

e le modifi che apportate vengono salvate<br />

nel database centrale.<br />

Tale opzione rende più fl essibile<br />

l’introduzione di nuovi prodotti sulla<br />

linea di produzione, assicurando la<br />

correttezza del processo sin dall’assemblaggio<br />

della prima scheda.<br />

Tabella 1 - Capacity on Demand con SIPLACE SX1/2<br />

Performance di montaggio Fino a 67.750 c/h<br />

Fino a 60.000 c/h (come punto di riferimento)<br />

Fino a 48.000 c/h (IPC)<br />

Teste di montaggio SIPLACE SpeedStar<br />

SIPLACE MultiStar<br />

SIPLACE TwinStar<br />

Capacità Feeder n. 120 slot 8 mm<br />

Capacità Tray (scambiatore di vassoi opzionale)<br />

28 livelli con capacità 56 Trays JEDEC standard,<br />

funzione di ricarica non stop<br />

Range di componenti da 01005 fino a 200 x 110 mm<br />

Dimensioni di ingombro 1.500 mm L x 2.600 mm W<br />

Tempo di inserimento / < 30 min<br />

rimozione del portale<br />

SIPLACE Smart Pin Support,<br />

disposizione automatica<br />

dei pin di contrasto<br />

Nelle applicazioni industriali le<br />

schede di maggiori dimensioni devono<br />

spesso essere stabilizzate con<br />

pin di contrasto per evitare fl essioni<br />

o vibrazioni.<br />

L’opzione SIPLACE Smart Pin<br />

Support rappresenta la soluzione<br />

ideale per automatizzare il posizionamento<br />

dei pin di contrasto, la cui<br />

disposizione viene defi nita trami-<br />

te l’interfaccia grafi ca 3D del software<br />

di programmazione. In questo<br />

contesto, è lo stesso programma che<br />

evidenzia la presenza di potenziali<br />

collisioni tra i pin e i componenti<br />

posti sulla parte inferiore della scheda<br />

e permette a priori di correggerne<br />

la posizione.<br />

<strong>Il</strong> funzionamento dell’opzione<br />

SIPLACE Smart Pin Support è<br />

molto semplice. Ad ogni cambio di<br />

prodotto il Pin Placer montato sulla<br />

testa della SIPLACE SX, preleva<br />

i pin dagli appositi magazzini e<br />

Smart Pin Support, disposizione automatica dei pin di contrasto<br />

PCB settembre 2012<br />

43


li dispone all’interno delle guide del<br />

trasporto nelle posizioni predefi nite<br />

dal programma in modo rapido e<br />

accurato.<br />

La precisione di posizionamento<br />

dei pin è garantita da una doppia<br />

azione della telecamera a bordo<br />

testa.<br />

Prima del posizionamento, la telecamera<br />

controlla che sulla superfi -<br />

ce di contatto inferiore dei pin non<br />

ci sia presenza di eventuali contaminazioni<br />

e, nel caso venissero rivelate<br />

delle impurità, il Pin Placer andrà<br />

a rimuoverle tramite un getto d’aria<br />

compressa. Dopo il posizionamento,<br />

la stessa telecamera verifi ca la corretta<br />

posizione dei pin tramite il riconoscimento<br />

di un fi ducial.<br />

Con l’opzione SIPLACE Smart<br />

Pin Support è possibile eliminare<br />

un processo manuale economicamente<br />

dispendioso in termini di<br />

tempo impiegato e possibile fonte<br />

di errori.<br />

STR. ARRIVORE, 31<br />

10154 TORINO<br />

TEL. +39 011.<strong>24</strong>2.59.05<br />

FAX +39 011.<strong>24</strong>2.59.40<br />

E-mail: info@latecnikadue.com<br />

http://www.latecnikadue.com<br />

Particolare del caricatore per dispensare punti colla<br />

SIPLACE Glue Feeder,<br />

un caricatoreper dispensare<br />

punti colla<br />

Quando si assemblano circuiti<br />

stampati nel processo a doppia rifusione,<br />

sono i componenti più grandi e<br />

pesanti a creare i<br />

maggiori problemi.<br />

Questi<br />

possono difatti<br />

muoversi o cadere<br />

dalla scheda<br />

durante la seconda<br />

fase di refl<br />

ow. Per ovviare<br />

a tale inconveniente,<br />

sino<br />

ad oggi il processo<br />

di assemblaggio<br />

ha richiesto<br />

l’utilizzo<br />

di apposite stazioni<br />

di dispensazione<br />

o particolariprocessi<br />

di serigrafi a.<br />

ASM Assembly<br />

Systems off re<br />

una valida alternativagrazie<br />

all’opzione<br />

AZIENDA CERTIFICATA<br />

UNI EN ISO 9001:2008<br />

N. 1716<br />

SIPLACE Glue Feeder. Questa soluzione<br />

consente di dispensare la colla<br />

direttamente sulla superfi ce inferiore<br />

dei componenti prima che questi<br />

vengano piazzati.<br />

<strong>Il</strong> sistema di visione SIPLACE<br />

inoltre, è in grado di valutare la<br />

qualità del punto colla verificando<br />

che la dispensazione sia avvenuta<br />

uniformemente e nella corretta<br />

quantità.<br />

Nel caso in cui il risultato del<br />

check ottico non risultasse soddisfacente,<br />

il componente verrebbe scartato<br />

evitando la fastidiosa fase di rimozione<br />

della colla dal PCB, inevitabile<br />

nel caso di imprecisione dei<br />

dispositivi di dispensazione tradizionali.<br />

Altro vantaggio notevole nell’utilizzo<br />

del SIPLACE Glue Feeder è<br />

legato proprio al fatto che si tratta di<br />

un feeder che occupa solo cinque slot<br />

da 8 mm. Ciò consente di posizionare<br />

il dispositivo di dispensazione<br />

su qualsiasi stazione all’interno della<br />

linea di montaggio o su qualsiasi linea<br />

all’interno dell’impianto di produzione.<br />

Siplace<br />

www.siplace.com


li dispone all’interno delle guide del<br />

trasporto nelle posizioni predefi nite<br />

dal programma in modo rapido e<br />

accurato.<br />

La precisione di posizionamento<br />

dei pin è garantita da una doppia<br />

azione della telecamera a bordo<br />

testa.<br />

Prima del posizionamento, la telecamera<br />

controlla che sulla superfi -<br />

ce di contatto inferiore dei pin non<br />

ci sia presenza di eventuali contaminazioni<br />

e, nel caso venissero rivelate<br />

delle impurità, il Pin Placer andrà<br />

a rimuoverle tramite un getto d’aria<br />

compressa. Dopo il posizionamento,<br />

la stessa telecamera verifi ca la corretta<br />

posizione dei pin tramite il riconoscimento<br />

di un fi ducial.<br />

Con l’opzione SIPLACE Smart<br />

Pin Support è possibile eliminare<br />

un processo manuale economicamente<br />

dispendioso in termini di<br />

tempo impiegato e possibile fonte<br />

di errori.<br />

STR. ARRIVORE, 31<br />

10154 TORINO<br />

TEL. +39 011.<strong>24</strong>2.59.05<br />

FAX +39 011.<strong>24</strong>2.59.40<br />

E-mail: info@latecnikadue.com<br />

http://www.latecnikadue.com<br />

Particolare del caricatore per dispensare punti colla<br />

SIPLACE Glue Feeder,<br />

un caricatoreper dispensare<br />

punti colla<br />

Quando si assemblano circuiti<br />

stampati nel processo a doppia rifusione,<br />

sono i componenti più grandi e<br />

pesanti a creare i<br />

maggiori problemi.<br />

Questi<br />

possono difatti<br />

muoversi o cadere<br />

dalla scheda<br />

durante la seconda<br />

fase di refl<br />

ow. Per ovviare<br />

a tale inconveniente,<br />

sino<br />

ad oggi il processo<br />

di assemblaggio<br />

ha richiesto<br />

l’utilizzo<br />

di apposite stazioni<br />

di dispensazione<br />

o particolariprocessi<br />

di serigrafi a.<br />

ASM Assembly<br />

Systems off re<br />

una valida alternativagrazie<br />

all’opzione<br />

AZIENDA CERTIFICATA<br />

UNI EN ISO 9001:2008<br />

N. 1716<br />

SIPLACE Glue Feeder. Questa soluzione<br />

consente di dispensare la colla<br />

direttamente sulla superfi ce inferiore<br />

dei componenti prima che questi<br />

vengano piazzati.<br />

<strong>Il</strong> sistema di visione SIPLACE<br />

inoltre, è in grado di valutare la<br />

qualità del punto colla verificando<br />

che la dispensazione sia avvenuta<br />

uniformemente e nella corretta<br />

quantità.<br />

Nel caso in cui il risultato del<br />

check ottico non risultasse soddisfacente,<br />

il componente verrebbe scartato<br />

evitando la fastidiosa fase di rimozione<br />

della colla dal PCB, inevitabile<br />

nel caso di imprecisione dei<br />

dispositivi di dispensazione tradizionali.<br />

Altro vantaggio notevole nell’utilizzo<br />

del SIPLACE Glue Feeder è<br />

legato proprio al fatto che si tratta di<br />

un feeder che occupa solo cinque slot<br />

da 8 mm. Ciò consente di posizionare<br />

il dispositivo di dispensazione<br />

su qualsiasi stazione all’interno della<br />

linea di montaggio o su qualsiasi linea<br />

all’interno dell’impianto di produzione.<br />

Siplace<br />

www.siplace.com


46 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />

Precisione svizzera,<br />

fl essibilità italiana<br />

La moderna produzione nel settore<br />

dell’elettronica deve essere fl essibile e, ad oggi,<br />

nessun produttore ha dotato le sue macchine di<br />

maggior fl essibilità della società svizzera<br />

Essemtec, come nel caso delle nuove Pick & Place<br />

ad alte prestazioni Paraquda e Cobra<br />

di Michele Mattei, i-tronik<br />

<strong>Il</strong> termine ‘fl essibilità’ abbinato alle<br />

Pick & Place può riferirsi a elementi<br />

diversi: il cambio veloce di<br />

produzione tra una commessa e un’altra<br />

è uno di questi, così come la capacità<br />

della macchina di utilizzare molti<br />

componenti e substrati diff erenti fra<br />

loro. ‘Flessibilità’ signifi ca anche integrare<br />

facilmente la macchina in una<br />

linea di produzione esistente, anche<br />

se la più alta forma di fl essibilità viene<br />

data dalla versatilità, dal fatto cioè<br />

che la macchina possa eseguire diverse<br />

operazioni come il piazzamento<br />

dei componenti e la dispensazione,<br />

rendendola così ideale anche per le<br />

nuove tecnologie di montaggio, il 3D<br />

primo fra tutti (un esempio di ciò<br />

sono le fanalerie a led delle moderne<br />

autovetture).<br />

Flessibilità e piazzamento<br />

ad alta velocità<br />

La velocità nel riallestimento macchina<br />

è una caratteristica importante.<br />

Nel passato questa funzione era disponibile<br />

quasi esclusivamente su macchine<br />

per piccole produzioni; oggi invece,<br />

anche nelle produzioni maggiori, la<br />

fl essibilità delle macchine può migliorare<br />

l’utilizzo della linea, riducendone<br />

così i costi. Fino a poco tempo fa, tuttavia,<br />

la fl essibilità e l’alta velocità diffi<br />

cilmente trovavano spazio sulla stessa<br />

macchina; grazie alle Pick & Place<br />

Paraquda e Cobra è stata eliminata la<br />

necessità di scegliere tra queste due caratteristiche:<br />

le macchine sono equipaggiate<br />

con 4 o 8 teste di montaggio, possono<br />

piazzare fi no a 20.000 componenti/ora<br />

ed inoltre possono essere riallestite<br />

in tempi estremamente rapidi.<br />

Entrambe le macchine riducono al<br />

minimo il lavoro richiesto per un cambio<br />

prodotto e il loro software guida<br />

controlla l’operatore durante le varie fasi<br />

di riallestimento per assicurare che non<br />

ci siano errori.<br />

ePlace è una nuova interfaccia grafi<br />

ca, molto intuitiva, sviluppata da<br />

Essemtec. <strong>Il</strong> software si basa sulla eeztechnology<br />

e ottimizza le applicazioni<br />

per l’uso con sistemi touchscreen.<br />

Tale tecnologia assicura<br />

un più semplice inserimento<br />

dei dati, fornisce<br />

un aiuto relativo al contesto<br />

d’utilizzo, uno strumento che<br />

fornisce consigli e suggerimenti e, con<br />

la sua interfaccia grafi ca user-friendly,<br />

è simile ai moderni smartphone.


Fig. 1 – La Paraquda di Essemtec<br />

Tramite la eez-tecnology gli operatori<br />

possono imparare a operare con la macchina<br />

in un tempo estremamente limitato<br />

avendo la possibilità di operare come<br />

su un moderno tablet.<br />

Per lavorare sulle Paraquda o sulle<br />

Cobra non viene richiesto l’utilizzo del<br />

mouse e nemmeno della tastiera.<br />

<strong>Il</strong> software ePlace è controllato direttamente<br />

tramite un monitor touch screen<br />

da 19” con un utilizzo molto dinamico<br />

e facile, supportando l’operatore con<br />

un vasta funzionalità di zooming e visualizzazioni<br />

ottimizzate senza rincorrere<br />

a troppi scrolling e clicking.<br />

Riallestimento intelligente<br />

Preparare una macchina per un lavoro<br />

diverso impone il riallestimento<br />

dei caricatori, operazione questa che<br />

porta via la maggior parte del tempo<br />

ed è quella più soggetta a errori. Con<br />

i caricatori intelligenti disponibili sulle<br />

Pick & Place Essemtec si eliminano<br />

gli errori di attrezzaggio e si minimizza<br />

il cambio degli stessi. È possibile persino<br />

attrezzare la macchina e montare<br />

diversi tipi di pcb in un unico piazzamento,<br />

rendendo la produzione super<br />

fl essibile e dinamica. Inoltre, la sostituzione<br />

di caricatori mentre la macchi-<br />

na sta lavorando minimizza il tempo di<br />

fermo linea aumentando notevolmente<br />

il rendimento a fi ne turno.<br />

Sia la Paraquda che la Cobra off rono<br />

una capacità fi no a <strong>24</strong>0 caricatori e<br />

questo fa sì che gran parte di questi caricatori,<br />

in quanto ‘intelligenti’, possano<br />

rimanere permanentemente sulla<br />

macchina, consentendo alla Pick &<br />

Place di rilevare automaticamente dove<br />

sono posizionati e quale componente<br />

contengono.<br />

Grazie al software eMIS installato<br />

sulla macchina si può ridurre la loro<br />

sostituzione al minimo assoluto. <strong>Il</strong><br />

suo modulo di pianifi cazione simula il<br />

set-up della macchina in diverse confi -<br />

gurazioni e il responsabile della produzione<br />

può decidere “a video” se sia più<br />

effi ciente il riposizionamento di alcuni<br />

caricatori o il completamento dell’attrezzaggio<br />

con i componenti mancanti<br />

negli slot liberi.<br />

Ci sono due strumenti disponibili<br />

per evitare gli errori di set-up: un sistema<br />

automatico di stoccaggio/fornitura<br />

componenti e il controllo attivo del<br />

set-up. L’armadio automatico i-storage,<br />

prodotto e commercializzato da i-tronik,<br />

è un armadio di stoccaggio completamente<br />

automatico che prepara e fornisce<br />

in automatico i componenti neces-<br />

sari alle produzioni. Ogni componente<br />

è identifi cato tramite un unico codice a<br />

barre, e lo stesso codice viene utilizzato<br />

sul caricatore che monta questo componente,<br />

garantendo così un controllo<br />

corretto del set-up; il carico delle bobine<br />

con il controllo del barcode elimina<br />

ogni possibile errore e consente inoltre<br />

la piena tracciabilità.<br />

Riconoscimento e creazione<br />

rapida dei feeders<br />

e dei componenti<br />

La Cobra e la Paraquda di Essemtec<br />

possono gestire un’ampia gamma di<br />

componenti. La libreria standard include<br />

tutti i più diff usi tipi di componenti,<br />

dai QFN/BGA ai chip e ai<br />

QFP; le due macchine possono gestire<br />

componenti fi no a 25 mm di altezza e<br />

piazzare una vasta tipologia di connettori<br />

e condensatori.<br />

Essemtec ha inoltre sviluppato un<br />

nuovo sistema di visione che può gestire<br />

tutte le possibili forme, anche quelle<br />

di componenti futuri, e ne semplifi -<br />

ca l’autoapprendimento. Un sistema a<br />

Led programmabile usufruisce di diverse<br />

angolazioni di illuminazione per<br />

consentire un ottimo contrasto con<br />

tutti i tipi di componenti da centrare.<br />

<strong>Il</strong> sistema Cognex riconosce istantaneamente<br />

i modelli e li confronta<br />

in una frazione di secondo con quelli<br />

memorizzati nella libreria; nel caso<br />

non sia presente un modello uguale, il<br />

sistema è in grado di sviluppare modelli<br />

incompleti allo stesso modo in cui<br />

un programma di elaborazione testi<br />

può completare automaticamente parole<br />

digitate solo parzialmente.<br />

<strong>Il</strong> sistema di visione montato su<br />

Paraquda riconosce e centra quattro<br />

componenti contemporaneamente,<br />

mentre la macchina Cobra ne distingue<br />

otto.<br />

<strong>Il</strong> nuovo sistema di visione semplifi ca<br />

anche l’apprendimento di nuovi componenti:<br />

utilizza il primo campione<br />

PCB settembre 2012<br />

47


Fig. 2 – Centraggio<br />

ottico di quattro<br />

componenti<br />

48 PCB settembre 2012<br />

per apprendere un nuovo modello, eliminando<br />

la necessità di schede o dati<br />

CAD. <strong>Il</strong> campione viene fotografato<br />

e l’utente può identificare le caratteristiche<br />

direttamente sullo schermo.<br />

Paraquda e Cobra dispongono anche<br />

di una telecamera che memorizza automaticamente<br />

le posizioni dei caricatori<br />

e il centro del componente per<br />

effettuare il pick-up. Inoltre, un sensore<br />

sul vacuum consente di apprendere<br />

l’altezza del pick-up automaticamente<br />

e rilevare l’eventuale perdita<br />

del componente dopo il centraggio<br />

sulla camera.<br />

Grazie a queste caratteristiche le<br />

nuove tipologie di componenti non sono<br />

più un problema e gli utilizzatori di<br />

prodotti Essemtec possono essere certi<br />

che le loro Pick & Place saranno sufficientemente<br />

flessibili per gestire qualsiasi<br />

componente speciale richiesto dal<br />

cliente.<br />

Libertà di scelta del substrato<br />

In passato i pcb erano quasi esclusivamente<br />

rettangolari, ma oggi un substrato<br />

può avere qualsiasi forma soprattutto<br />

nelle applicazioni LED dove il substrato<br />

è parte del prodotto mentre la forma, lo<br />

spessore, il materiale e la resistenza alla<br />

flessione possono differire da prodotto<br />

a prodotto. Una Pick & Place moderna<br />

deve essere in grado di gestire tutto ciò e<br />

Essemtec garantisce, con le sue macchine,<br />

di potere piazzare i componenti praticamente<br />

ovunque. Ad esempio, si possono<br />

piazzare chip in cavità profonde di<br />

circuiti stampati complessi o sulla parte<br />

superiore di un substrato molto alto.<br />

È inoltre possibile applicare piani vacuum<br />

da montare su circuiti flessibili o fogli<br />

capton. L’assemblaggio 3D è una tecnologia<br />

in rapido sviluppo che permette<br />

di montare i componenti su diversi livelli,<br />

anche con diverse angolazioni.<br />

Fig. 3 – La Paraquda prevede un touch screen che agevola le operazioni di<br />

controllo della macchina<br />

Tali applicazioni 3D-MID (Molded<br />

Interconnect Device) si trovano nel settore<br />

dell’illuminazione, nell’industria<br />

automobilistica, nelle applicazioni mediche<br />

e nel ramo dei sensori. Per questi<br />

settori, Essemtec ha sviluppato Hydra,<br />

una Pick & Place 3D equipaggiata con<br />

robot multi-asse, una testa di dispensazione<br />

e un dispositivo di curing con luce<br />

UV. La macchina Hydra è costruita<br />

sulla stessa base della Paraquda, pertanto<br />

è configurata con il software ePlace,<br />

utilizza gli stessi caricatori e gode di alta<br />

velocità, precisione e flessibilità.<br />

P&P con funzionalità estese<br />

La flessibilità delle macchine di<br />

Essemtec consente di andare oltre la loro<br />

funzione principale. Le opzioni permettono<br />

alla macchina di dispensare<br />

colla o pasta saldante, misurare i valori<br />

elettrici dei componenti o montare<br />

componenti through-hole. <strong>Il</strong> software<br />

ePlace offre molte interfacce e varie<br />

possibilità di integrazione. Per esempio,<br />

i dati CAD possono essere importati<br />

via rete e i dati di produzione possono<br />

essere trasmessi a un sistema EPR.<br />

Soluzioni personalizzate<br />

Le macchine Essemtec sono spesso<br />

configurate e personalizzate in base alle<br />

richieste specifiche dei clienti. Mentre<br />

parte dell’hardware e del software della<br />

macchina sono adattati per compiti<br />

specifici, la base macchina rimane standard.<br />

In questo modo i clienti possono<br />

beneficiare di costi minimi di sviluppo,<br />

di una macchina e un software affidabile<br />

e di pezzi di ricambio standard.<br />

La piattaforma Paraquda ha dimostrato<br />

di essere altamente adattabile ed è<br />

stata utilizzata per molte soluzioni, come<br />

ad esempio per la nuova serie di dosatori<br />

ad alta velocità Scorpion.<br />

i-tronik<br />

www.itronik.it


50 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />

iineo II ha <strong>24</strong> diferenti possibili confi gurazioni<br />

Concepita per le sfi de<br />

del futuro<br />

La macchina di piazzamento iineo apporta<br />

numerosi miglioramenti all’interno della gamma<br />

di macchine Europlacer<br />

a cura dell’uffi cio tecnico Lifeproject<br />

Un numero maggiore di slot per<br />

i feeder, schede di maggiori<br />

dimensioni e una maggiore<br />

altezza dei componenti. La macchina è<br />

dotata di elementi che si adeguano alla<br />

fi losofi a dell’intelligenza integrata:<br />

una testa di posizionamento<br />

robusta e fl essibile, feeder intelligenti,<br />

il sistema esclusivo 3D, una<br />

dotazione software estremamente<br />

potente al servizio di<br />

una serie di nuove tecnologie<br />

avanzate, come i motori<br />

lineari e le telecamere per la<br />

tracciabilità.<br />

Le opzioni comprendono<br />

il dispensatore di colla, con<br />

o senza la presenza di vite d’Archimede,<br />

il test elettrico, una telecamera fi ssa<br />

per componenti di grosse dimensioni o<br />

di dimensioni particolarmente minute,<br />

la regolazione automatica degli ingombri<br />

del nastro convogliatore, un magazzino<br />

a bus speciali, la testa di posizionamento<br />

Tornado, l’ottimizzazione multi-<br />

Possibilità di selezionare da 8 a 12 testine<br />

programma, il software di gestione della<br />

produzione Promon, i feeder intelligenti<br />

a cinghia per cambiamenti rapidi<br />

di lavorazione, il PoP e naturalmente<br />

moltre altre caratteristiche.<br />

Uno degli obiettivi più importanti<br />

del concetto Europlacer è sempre stato<br />

quello d’investire nella ricerca delle<br />

compatibilità prima e dopo i caricatori,<br />

sul software e sugli altri dispositivi<br />

secondari. Questo principio è stato applicato<br />

anche per la nuova base di lavoro<br />

dei modelli più recenti di iineo. <strong>Il</strong><br />

che signifi ca che gli utenti attuali possono<br />

utilizzare la loro dotazione di caricatori<br />

esistente, proteggendo il loro investimento,<br />

risparmiando sul costo di un<br />

nuovo sistema e riducendo il costo<br />

complessivo del piazzamento.<br />

Europlacer<br />

www.europlacer.com<br />

Lifeproject<br />

www.lifeprojectsrl.com


52 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />

Guardiamo…<br />

Advantis<br />

L’industria elettronica sta vivendo numerosi<br />

cambiamenti su tutti i fronti. A partire proprio<br />

dalle macchine Pick & Place, alle prese<br />

con esigenze produttive sempre più pressanti<br />

di Paolo Sirtori, Lifetek<br />

Negli ultimi anni l’industria<br />

elettronica si è trovata<br />

ad affrontare cambiamenti<br />

importanti dovuti alla crisi di mercato,<br />

all’uso di nuove tipologie di componenti<br />

SMD e a una tipologia produttiva<br />

che necessita di un numero crescente di<br />

cambi prodotto giornalieri. Nella linea<br />

di produzione, la macchina Pick &<br />

Place è l’anello della catena che più ha<br />

dovuto adattarsi a questi cambiamenti,<br />

al fine di garantire sempre maggiore<br />

qualità, flessibilità e velocità uniti a un<br />

software che gestisca e organizzi il flusso<br />

produttivo.<br />

Negli ultimi anni Universal ha investito<br />

molte risorse per far fronte alle<br />

nuove esigenze produttive, come<br />

dimostra la piattaforma Advantis 3.<br />

Questa prevede configurazioni macchina<br />

implementabili e il software<br />

di nuova generazione Dimensions<br />

Software Suite.<br />

Dal file alla produzione<br />

Le produzioni attuali richiedono<br />

una sempre maggiore necessità di gestire<br />

in modo intelligente i compo-<br />

nenti e soprattutto una gestione automatizzata<br />

della movimentazione del<br />

componente dal sistema ERP/MPS<br />

dell’azienda fino all’area produttiva.<br />

Un aspetto non meno importante<br />

della catena produttiva è sicuramente<br />

quello di poter realizzare un nuo-<br />

vo programma macchina in tempi rapidi,<br />

associato a un software che assista<br />

il personale all’avviamento produttivo.<br />

Nel processo di introduzione<br />

di un nuovo prodotto le problematiche<br />

da affrontare sono molteplici, dal<br />

riconoscimento dei nuovi componenti<br />

al corretto posizionamento e polarità<br />

degli stessi.<br />

<strong>Il</strong> software macchina deve essere in<br />

grado di assistere il personale tecnico<br />

nel debug del programma in area produttiva,<br />

garantendo che la prima scheda<br />

realizzata sia già quella valida e senza<br />

errori del lotto produttivo.<br />

Le prototipazioni e i bassi lotti di<br />

produzione sono sempre più frequenti<br />

e la conseguenza ovvia si traduce in un<br />

maggior numero di cambio prodotto -<br />

<strong>Il</strong> software Dimensions Line Manager è composto da differenti moduli,<br />

tra cui Offline Changeover


<strong>Il</strong> sw Dimensions NPI (New Product Introduction) è un software normalmente<br />

già integrato in macchina che assiste il personale nell’avvio di un nuovo prodotto<br />

product changeover - che, se non assistiti<br />

da un software adeguato, richiederebbe<br />

tempi molto lunghi di realizzazione<br />

e ottimizzazione.<br />

Dimensions Software Suite di<br />

Universal risponde proprio alle problematiche<br />

accennate e garantisce la connettività<br />

e la continuità dal file CAD al<br />

prodotto finito.<br />

Aumenta la produttività<br />

<strong>Il</strong> software è composto da diversi<br />

moduli o pacchetti che il cliente sceglie<br />

in base alle proprie esigenze:<br />

- Data Prep Studio che permette di<br />

effettuare l’importazione del file<br />

BOM dei componenti e del file<br />

CAD del prodotto per la generazione<br />

grafica del layout di scheda e<br />

relativi componenti;<br />

- Dimensions Programming and<br />

Optimization (DPO) è il modulo<br />

di ottimizzazione e bilanciamento<br />

del programma. DPO crea i programmi<br />

che saranno caricati via rete<br />

sulle singole macchine che compongono<br />

la linea, garantendo il bilanciamento<br />

del tempo ciclo di assemblaggio<br />

affinché non ci siano<br />

tempi morti sulla linea. DPO<br />

è inoltre in grado di ottimizzare la<br />

produzione creando gruppi di famiglie<br />

di prodotti in base a criteri<br />

di priorità e di importanza o di<br />

High-mix produttivo.<br />

- Consente infatti di effettuare in<br />

tempo reale eventuali modifiche su<br />

componenti e programma permettendo<br />

che la scheda di messa a punto<br />

o debug sia in effetti già la prima<br />

scheda valida della produzione<br />

a seguire. L’introduzione di nuovi<br />

prodotti e prototipazioni è ormai<br />

una costante del nuovo ambito<br />

produttivo; ciò prevede che vengano<br />

creati nuovi prodotti e relativi<br />

programmi rilasciati per assemblare<br />

lotti produttivi esigui. L’ausilio<br />

di NPI consente di far ciò in tempi<br />

rapidi e soprattutto senza errori.<br />

Utilizzo e visibilità<br />

Le fasi di programmazione, pianificazione<br />

e debug rivestono sicuramente<br />

un ruolo molto importante nell’attività<br />

produttiva, ma lo è altrettanto la<br />

gestione della stessa in modo “snello”<br />

ed “efficace”. Effettuare cambi prodotto<br />

veloci e avere al contempo la ragionevole<br />

sicurezza, e in modo automatico,<br />

che il caricamento dei feeder sia<br />

corretto, sapere dove si trova allocato<br />

un componente all’interno dell’azienda<br />

e in quale quantità, sono aspetti da<br />

considerare con particolare attenzione<br />

in un ambito a elevata competitività e<br />

spesso con una tipologia produttiva ad<br />

alto mix.<br />

Dimensions Line Manager ottimizza<br />

l’utilizzo della linea e consente<br />

di avere visibilità sulla produzione,<br />

riducendo tempi morti - downtime<br />

dei changeover -, cambi prodotto<br />

e aumentando l’efficienza generale.<br />

<strong>Il</strong> software è composto da moduli<br />

differenti che possono essere selezionati<br />

in base alle necessità: Feeder<br />

Preparation, Auto-Validation, Feeder<br />

and Component Tracking, Offline<br />

Changeover, Feeder Low, Traceability,<br />

Consumption Tracking, Reel<br />

Quantity Management, Bar Code<br />

Label Generator e Flexible Setup.<br />

Utilizzando questi moduli software si<br />

avrà il controllo in tempo reale della<br />

produzione minimizzando l’eventuale<br />

rallentamento fisiologico dovuto<br />

al cambio prodotto, alla ricerca di un<br />

componente e si beneficerà di un set-<br />

up macchina certificato.<br />

<strong>Il</strong> modulo Auto-Validation mette al<br />

sicuro da possibili errori di caricamento<br />

dei feeders. Infatti, una volta che i<br />

feeders e i componenti, precedentemente<br />

associati, sono caricati in macchina,<br />

essi vengono automaticamente<br />

scansionati per certificarne il corretto<br />

caricamento. Se il software rilevasse<br />

dei codici non corretti, gli stessi saranno<br />

evidenziati in rosso nella schermata<br />

e non verrà dato il consenso all’avvio<br />

produttivo.<br />

La modalità Offline Changeover<br />

permette di organizzare i cambi produzione<br />

rendendoli veloci e dinamici.<br />

Universal prevede che il changeover<br />

possa essere gestito in due modi: Initial<br />

Setup Changeover e Current to Next<br />

Changeover.<br />

Initial Setup Changeover viene<br />

usato qualora la produzione prediliga<br />

il cambio delle bancate dei feeders<br />

PCB settembre 2012<br />

53


54 PCB settembre 2012<br />

Fuzion 37, ultima nata in casa Universal, unisce le due<br />

teste Universal a revolver Lightning e in linea IL7 in<br />

un’unica soluzione<br />

(Universal ne ha 4 per macchina). In<br />

questo caso il software segnalerà quali<br />

bancate dovranno essere rimosse e sostituite<br />

per il prodotto successivo.<br />

Current to next Changeover prevede<br />

il cambio del singolo feeder. <strong>Il</strong> software<br />

mostrerà automaticamente quali<br />

feeder devono essere spostati, rimossi<br />

o aggiunti per passare dal prodotto<br />

attualmente in produzione al prodotto<br />

successivo.<br />

<strong>Il</strong> modulo Flexible Setup consente<br />

di alloggiare i feeder in qualsiasi posizione,<br />

indipendentemente dal programma.<br />

Le modalità dei pacchetti<br />

software Feeder and Component<br />

Tracking, Consumption Tracking,<br />

Reel Quantity Management, Bar<br />

Code Label Generator permettono<br />

di gestire i componenti e la loro<br />

quantità.<br />

Ogni componente può essere identifi<br />

cato con una etichetta che contiene<br />

tutte le informazioni necessarie, vale a<br />

dire dall’identifi cazione ID del componente<br />

al lotto e alla quantità. Ogni<br />

componente viene associato a un feeder<br />

attraverso il quale saranno trasferite<br />

tutte le informazioni alle linee di<br />

produzione.<br />

L’integrazione completa avviene<br />

quando il Dimension Line Manager è<br />

interfacciato ai sistemi aziendali ERP<br />

o MPS per la gestione dei quantitativi<br />

e del relativo riordino o inventario dei<br />

componenti.<br />

Anche la Pick & Place diventa<br />

intelligente<br />

<strong>Il</strong> software è una componente essenziale<br />

e contribuisce alla gestione intelligente<br />

della linea produttiva. Infatti, le<br />

macchine Pick & Place sono ancora il<br />

cuore pulsante della linea. <strong>Il</strong> software<br />

consente di ottimizzare la pianifi cazione<br />

della produzione e la sua gestione<br />

durante l’assemblaggio, ma si valorizza<br />

se abbinato a macchine Pick & Place<br />

che siano in grado di adattarsi con facilità<br />

ai cambiamenti produttivi. Inoltre<br />

sono queste ultime a dettare i tempi ciclo<br />

di produzione ed è fondamentale<br />

che esse rispettino i parametri dichiarati<br />

di velocità, di precisione e di fl essibilità.<br />

Cambiare il programma<br />

e non la testa<br />

Universal off re un’ampia gamma di<br />

prodotti per l’assemblaggio delle schede<br />

elettroniche privilegiando la fl essibilità,<br />

la produttività e la resa eff ettiva. Le macchine<br />

Universal sono in grado di posizionare<br />

dal più piccolo chip disponibile sul<br />

mercato fi no al componente più complesso<br />

POP (Package on package).<br />

La nuova release Advantis 3 di<br />

Universal garantisce la necessaria fl essibilità<br />

di confi gurazione di linea adatta<br />

ad aff rontare le diverse sfi de produttive,<br />

pur mantenendo le prestazioni<br />

dichiarate di velocità,<br />

Layout di Funzion 37<br />

precisione e soprattutto senza la necessità<br />

di riconfi gurazioni hardware o cambio<br />

teste. La caratteristica essenziale delle<br />

macchine Universal è quella di garantire<br />

l’assemblaggio della gamma completa<br />

dei componenti attualmente disponibili<br />

e previsti in ambito SMT attraverso<br />

l’utilizzo di solo due tipologie di teste<br />

diff erenti. Si evitano così tutte quelle<br />

costose attività di implementazione, riconfi<br />

gurazione o sostituzione delle teste<br />

di posizionamento, al fi ne di garantire la<br />

copertura della diversa tipologia di componente<br />

che si presenta in ambito produttivo.<br />

In particolare la testa Universal<br />

a revolver Lightning Head con 30 torrette,<br />

dette spindles, consente di processare<br />

un range di componenti che va dallo<br />

01005 al componente avente 30 mm<br />

x 30 mm di lato. La testa di completamento<br />

a 7 spindles in linea, IL7, copre<br />

un range di componenti dal chip 01005<br />

al connettore da 150 mm. L’ampio spettro<br />

di componenti che garantisce la testa<br />

chipshooter Lightning Head permette<br />

di usufruire di un bilanciamento ottimale<br />

degli stessi, garantendo in ogni situazione<br />

una velocità di linea ottimale.<br />

Infatti, potranno essere assemblati componenti<br />

attivi IC anche tramite la testa<br />

Lightning Head, qualora un prodotto<br />

avesse una quantità di componenti di<br />

completamento superiore ai componenti<br />

chip con un adeguato bilanciamento<br />

di linea e preservando la velocità<br />

della stessa.


Universal offre molteplici soluzioni<br />

che alloggiano le teste IL7 e Lightning;<br />

sono infatti disponibili unità di posizionamento<br />

ad asse singolo, doppio o multiplo.<br />

Universal utilizza i motori lineari<br />

VRM realizzati custom (non disponibili<br />

dai fornitori tradizionali di motori ) al fine<br />

di disporre di caratteristiche di bassissimo<br />

rilascio termico; il tutto è alloggiato<br />

su una struttura robusta che è garanzia di<br />

durata e precisione.<br />

Ogni macchina è dotata di bancate<br />

porta feeders estraibili e removibili tramite<br />

carrello.<br />

La nuova serie Advantis 3 è in grado<br />

di soddisfare ogni necessità produttiva<br />

di linea e il modello AI07S è la piattaforma<br />

Pick & Place di completamento<br />

da 15.300 cph; prevede testa a 7 spindle<br />

in linea, telecamera digitale di visione<br />

a bancate rimovibili e posizionamento<br />

ad asse singolo con motori lineare<br />

dual drive.<br />

I modelli chipshooter si dividono in<br />

tre configurazioni con velocità crescenti:<br />

- AC15 S è la macchina con testa a<br />

revolver Lightning da 15 spindles<br />

espandibile successivamente alla<br />

versione AC 30S a 30 spindles, con<br />

velocità rispettivamente di 16.000<br />

cph e 34.500 cph;<br />

- AC30S è posizionata su asse singolo<br />

con motore lineare dual drive;<br />

- AC90T è la soluzione per chi ha<br />

necessità di velocità molto elevate.<br />

È configurata con tre teste<br />

Lightning da 30 spindles ciascuna<br />

e tre assi di movimentazione<br />

per una velocità complessiva di<br />

102.500 cph.<br />

Tutto in uno<br />

Fuzion 37 è l’ultima nata in casa<br />

Universal. Unisce le due teste<br />

Universal a revolver Lightning e in linea<br />

IL7 in un’unica soluzione, offrendo<br />

velocità e multifunzionalità insieme<br />

a un elevato numero di feeders (272) in<br />

una sola macchina.<br />

La macchina così concepita è in grado<br />

di assemblare dal chip 01005 fino a<br />

componenti di 150 mm di lato e 25 mm<br />

di altezza, con la possibilità di applicare<br />

una forza di inserzione pari a 5 kg. Ove<br />

richiesto, è disponibile il nozzle gripper<br />

per le applicazioni Odd Form di completamento.<br />

Fuzion è dotata di due assi<br />

con motori lineari, uno per singola testa.<br />

Può ospitare schede fino a 1300 mm di<br />

lunghezza e dispone di un numero di<br />

posizioni feeder da 8 mm pari a 272<br />

slot, distribuite su 8 bancate removibili.<br />

Tutto quanto è necessario per produrre<br />

ad alta velocità e posizionando<br />

una gamma ampia di componenti<br />

con un elevato numero di feeders, è<br />

ora possibile in soli 2.400 mm di lunghezza.<br />

Lifetek<br />

www.lifetek.it<br />

Universal Instruments<br />

www3.uic.com


56 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />

Verso una nuova idea<br />

di Pick & Place<br />

Andare oltre l’attuale concetto di P&P.<br />

È questa la strada intrapresa da Panasonic.<br />

Come? Esaltando il concetto di linea totale<br />

sviluppando la piattaforma NPM-W per l’intero<br />

processo di assemblaggio<br />

di Luca Fiorucci, Packtronic<br />

<strong>Il</strong> contesto SMT sta cambiando<br />

molto velocemente. L’incremento<br />

di performance degli apparati<br />

elettronici, siano essi dispositivi consumer<br />

(smartphone, tablet pc) oppure<br />

industriali e civili (oggetti per la<br />

domotica, antifurti, computer industriali<br />

che diventano vere e proprie<br />

stazioni di controllo multimediali,<br />

prodotti automotive sempre più sofisticati)<br />

implicano l’utilizzo di componenti<br />

elettronici complessi che<br />

necessitano di composite operazioni<br />

di assemblaggio, ispezione e interconnessione.<br />

Si pensi ai chip formato<br />

01005, al montaggio di componenti<br />

package-on-package, ai piccolissimi<br />

QFN oppure ai complessi flip chip.<br />

Gli operatori del settore devono<br />

quindi affrontare vari problemi associati<br />

al processo di montaggio, come l’aumento<br />

di nuovi componenti con un’ampia<br />

varietà di forme e dimensioni, un<br />

aumento del numero dei cambi di lot-<br />

to e una diminuzione del tasso di utilizzo<br />

della capacità totale a causa della<br />

riduzione delle dimensioni dei lotti.<br />

È necessario quindi affrontare e considerare<br />

questi aspetti nel momento della<br />

definizione e acquisto delle nuove attrezzature.<br />

In questa ottica, Panasonic con la<br />

piattaforma NPM ha inteso offrire la<br />

possibilità di costruire una linea adatta<br />

all’assemblaggio contemporaneo di<br />

prodotti differenti e una soluzione basata<br />

sul processo totale in-linea.<br />

Si è voluto così andare oltre al concetto<br />

di Pick & Place e si sono aumentate<br />

ed espanse le funzioni della Pick<br />

& Place modulare NPM-D (nata due<br />

anni fa allo scopo di diventare il nuovo<br />

standard di produzione modulare integrata<br />

di Panasonic) lavorando sul concetto<br />

di una piattaforma capace di gestire<br />

contemporaneamente differenti moduli<br />

e teste di montaggio e al contempo<br />

di effettuare operazioni assolutamente<br />

differenti tra loro quali ispezione pasta<br />

3D, dispensazione, montaggio, ispezioni<br />

ottica 2D, introducendo così nuove<br />

funzioni che vanno oltre l’assemblaggio.<br />

Ne sono esempio la testa volumetrica<br />

a doppia siringa per la dispensazione di<br />

creme saldanti e/o colle, così come le teste<br />

di ispezione ottica 2D e di ispezione<br />

crema saldante 3D. Tutte unità che possono<br />

essere sostituite alle teste di montaggio<br />

tradizionali in meno di 5 minuti.<br />

La più grande caratteristica della<br />

piattaforma NPM-W è quindi la capacità<br />

di offrire una soluzione senza interruzioni<br />

che parte dalla stampa serigrafica<br />

con l’ispezione ottica 3D, passa per il<br />

montaggio e termina con il processo di<br />

ispezione ottica automatica (AOI).


Integrazione dei concetti di gestione del<br />

“Multiprodotto” e soluzione totale “In linea”<br />

Con NPM-W Panasonic Factory Solutions si è focalizzata<br />

sul concetto di produzione del “multi-prodotto” e su quello del<br />

“processo totale in linea”.<br />

L’idea della gestione del multi-prodotto risponde all’esigenza<br />

di produzione flessibile, combinando la possibilità<br />

di avere un doppio convogliatore con le due teste (anteriore<br />

e posteriore). <strong>Il</strong> tutto affiancato da un sistema serigrafico<br />

a doppio telaio progettato per alimentare la doppia linea<br />

di montaggio.<br />

Quando i lotti di produzione sono piccoli e i cambi prodotto<br />

sono frequenti, è possibile fruire di una modalità di montaggio<br />

indipendente delle due teste del modulo, con la quale<br />

possono essere lavorati articoli diversi sui rispettivi convogliatori<br />

anteriore e posteriore. Se c’è molta differenza nel numero<br />

di componenti tra la parte anteriore e quella posteriore della<br />

scheda, può essere adottato il modo di montaggio alternato<br />

per raggiungere un equilibrio tra il doppio convogliatore e i<br />

due portali di montaggio anteriore e posteriore.<br />

<strong>Il</strong> montaggio alternato permette il posizionamento dei<br />

componenti sulle schede che viaggiano sui due convogliatori<br />

paralleli mantenendo lo stesso tempo ciclo. È possibile anche<br />

effettuare un montaggio misto, che combina l’operatività<br />

su entrambi i circuiti con entrambe le teste. Se invece il doppio<br />

convogliatore è sostituito da quello singolo possono poi essere<br />

gestite schede di grandi dimensioni fino a 1.200x550 mm.<br />

Normalmente la testa di controllo bidimensionale è utilizzata<br />

per controllare la qualità dei componenti montati e<br />

per effettuare, ad esempio, una verifica di presenza di oggetti<br />

estranei prima del montaggio di un Ball Grid Array<br />

(BGA). Mentre la testa di dispensazione della colla viene<br />

applicata per vari processi tra cui aumentare la forza adesiva<br />

del package BGA e dei chip CSP o per l’unione temporanea<br />

di grandi chip.<br />

Versatilità dei Modelli NPM<br />

Al fine di migliorare la qualità della linea nel suo complesso,<br />

la soluzione NPM offre un’ampia gamma di processi e<br />

controlli che vanno dal visualizzatore delle informazioni sulla<br />

qualità che si sta producendo, che si basa sui risultati dell’ispezione<br />

del montaggio e contemporaneamente visualizza i risultati<br />

del controllo della qualità della serigrafia; fino al sistema di<br />

Controllo di Processo Avanzato (APC), che aumenta la qualità<br />

di piazzamento dei piccolissimi componenti 01005 così come<br />

dei piccolissimi fine-pitch, tenendo come riferimento di<br />

piazzamento la posizione del deposito della crema saldante e<br />

non quella del centro del corpo.


58 PCB settembre 2012<br />

Testa di montaggio a 8, 12 e 16 ugelli<br />

La costante corsa<br />

alla riduzione dei costi<br />

Allo stesso tempo la riduzione del costo<br />

complessivo del manufatto è un’altra<br />

grande sfida per la maggior parte dei<br />

produttori che tuttora vivono il costante<br />

incremento del costo dei semiconduttori<br />

a elevato valore aggiunto. Inoltre, alla sfida<br />

della costante diminuzione dei costi si<br />

affianca la necessità di aumentare la densità<br />

dei componenti sui pcb e il necessario<br />

aggiornamento delle apparecchiature<br />

per rispondere a tali nuovi processi.<br />

Per rispondere adeguatamente a questa<br />

sfida, che richiede operazioni di delocalizzazione<br />

della produzione in aree con<br />

costi di manodopera inferiori, è necessario<br />

anche avvalersi di strumenti di produzione<br />

che non debbano dipendere dal<br />

grado di preparazione degli operatori e<br />

che quindi siano insensibili alla minore<br />

preparazione tecnica del personale presente<br />

in tali aree. Inoltre le attrezzature e<br />

gli impianti SMT, acquistati dalle aziende<br />

globali (cioè multinazionali con differenti<br />

stabilimenti localizzati in differenti<br />

aree del Globo), devono essere capaci<br />

di adattarsi e di soddisfare le specifiche<br />

necessità dei vari stabilimenti dove le<br />

caratteristiche dei materiali e dei processi<br />

variano da stabilimento a stabilimento.<br />

Diventa quindi importante per l’utilizzatore<br />

prevedere una linea di produzione<br />

ottimale, capace di combinare liberamente,<br />

con facilità e in qualsiasi momento,<br />

un’ampia varietà di funzioni atte<br />

a soddisfare le esigenze delle singole<br />

fabbriche di assemblaggio, oltre a essere<br />

capaci di rispondere con la necessaria<br />

Teste di ispezione 2D e 3D e dispensazione creme saldanti e colle<br />

flessibilità alle variazioni nelle quantità di<br />

produzione in funzione delle oscillazioni<br />

dei mercati. La piattaforma NPM-W<br />

ancora una volta, oltre al concetto di modularità,<br />

offre con il concetto di produzione<br />

su doppia linea la possibilità di assemblare<br />

lo stesso tipo di schede su due<br />

convogliatori paralleli eliminando così la<br />

perdita di tempo dovuta alla movimentazione<br />

delle schede rendendo perciò<br />

possibile la produzione di massa ad alta<br />

velocità. Tutto ciò grazie anche all’impiego<br />

della testa a 16 ugelli, oggi la più veloce<br />

sul mercato.<br />

In aggiunta va detto che grazie all’architettura<br />

della piattaforma NPM-W<br />

possono essere gestiti efficacemente in<br />

contemporanea alla produzione di massa<br />

anche cicli produttivi di piccoli lotti<br />

(campioni e preserie); si ha perciò la possibilità<br />

di usufruire di una linea di assemblaggio<br />

capace di gestire in contemporanea<br />

diverse tipologie di produzione, da<br />

quella di massa a quella dei piccoli lotti,<br />

caratterizzate da problematiche e aspetti<br />

assolutamente differenti e fino a oggi<br />

difficilmente coniugabili in un’unica<br />

macchina di montaggio. Infatti, in questo<br />

ultimo caso i lotti di produzione tendono<br />

a diventare sempre piccoli e diversificati,<br />

da qui la necessità di ridurre ulteriormente<br />

il tempo totale di cambio produzione,<br />

agendo su aspetti quali la generazione<br />

dei dati fino all’impostazione<br />

della macchina insieme alla commutazione<br />

automatica dell’attrezzaggio.<br />

E proprio a tale proposito, Panasonic<br />

Factory Solutions è costantemente impegnata<br />

ad ascoltare le richieste dei clienti,<br />

a promuovere una produzione sempre<br />

più tecnicamente avanzata e al contempo<br />

rispettosa dell’ambiente, e pronta a rivoluzionare<br />

la produzione in stretta collaborazione<br />

con i clienti.<br />

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dosatura volumetrica<br />

di paste di saldatura.<br />

La camera<br />

del fl uido<br />

e la vite sono<br />

usa e getta<br />

Paste SMT per la saldatura senza a difetti<br />

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formulazione, RMA – NC – WS.<br />

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saldatura<br />

automatica<br />

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Flussanti per saldatura<br />

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Leghe in filo<br />

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e dissaldatura<br />

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Treccie dissaldanti<br />

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sintetica<br />

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gomma<br />

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elevate temperature.<br />

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60 PCB settembre 2012<br />

▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />

L’innovazione<br />

della produzione<br />

Cambia lo scenario della produzione e, di<br />

conseguenza, cambiano le macchine destinate<br />

alla produzione e al suo controllo. Si riducono<br />

le dimensioni per consentire il loro ingresso<br />

anche negli impianti di ridotte dimensioni e<br />

si concentrano le funzioni per dare maggiore<br />

potenzialità a livello di produttività e di fl essibilità<br />

di Richard Vereijssen, Yamaha Motor IM Europe<br />

Con l’introduzione della serigrafi<br />

ca YSP20 DXD e della<br />

Pick & Place modulare<br />

YSM40 Yamaha propone una soluzione<br />

modulare capace di produrre<br />

alti volumi per via della velocità di<br />

piazzamento molto spinta; allo stesso<br />

tempo la fl essibilità della confi gurazione<br />

a moduli garantisce ottime<br />

prestazioni per soluzioni highmix.<br />

A completamento dell’off erta<br />

c’è anche YC8, il sistema per<br />

il montaggio superfi ciale di componenti<br />

odd shape, pesanti e di<br />

grosse dimensioni che consente<br />

di conquistare un posto di rilievo<br />

nel segmento di mercato dell’assemblaggio<br />

elettronico.<br />

La qualità dell’innovazione<br />

traspare anche dall’avanzato controllo<br />

di processo raggiunto con<br />

l’utilizzo del sistema di ispezione<br />

combinato YSi-X dove coesistono distinte<br />

tecnologie di ispezione: 3D/2D<br />

X-ray, optical e laser.<br />

<strong>Il</strong> sistema è disponibile anche nella<br />

versione in-line YSi-12 che utilizza il<br />

tool software QA (Quality Assistant)<br />

per un feedback in tempo reale sulla<br />

difettosità riscontrata.<br />

Fig.1 - La Yamaha YSi-X<br />

per il test a raggi X<br />

Tanto veloce quanto<br />

compatta<br />

La Pick & Place YSM40 monta<br />

quattro teste su di una piattaforma<br />

estremamente compatta di un metro<br />

di ampiezza, fattore che limitando<br />

la lunghezza della linea la rende<br />

particolarmente adatta nei casi<br />

in cui lo spazio sia un problema.<br />

Questo nuovo modello raggiunge<br />

una velocità di montaggio di<br />

100.000 componenti/ora, secondo<br />

lo standard IPC9850.<br />

Questo nuovo modello è stato<br />

concepito non solo in termini di<br />

riduzione degli spazi, ma anche in<br />

termini di completezza in relazione<br />

all’ampia gamma di componente<br />

che è capace di montare sulla stessa<br />

piattaforma.<br />

Questa versatile confi gurazione<br />

la rende idonea per un’ampia gamma<br />

di applicazioni, in particolare<br />

per pcb di piccola e media<br />

dimensione come quelle<br />

per beni strumentali portatili<br />

o per dispositivi smart<br />

phones e tablet.<br />

Confi gurabile con due o<br />

quattro teste, singolo o doppio<br />

convogliatore, il sistema garantisce<br />

l’adattabilità a un alto<br />

numero di layout produttivi.<br />

Sono state studiate innumerevoli<br />

soluzioni per consentirne<br />

anche la gestione veloce nel momento<br />

del setup per il cambio di codice<br />

prodotto, come il tray-feeder per<br />

il cambio dell’intero bancale di feeder<br />

in un’unica operazione.


Un ulteriore incremento di produttività<br />

si ottiene dall’utilizzo dei tape<br />

feeder ZS, azionati elettricamente<br />

consentono un veloce cambio mentre<br />

la macchina è in funzione. Sono intercambiabili<br />

tra il lato frontale e quello<br />

posteriore, garantendo un incremento<br />

di velocità pari al 30-40% rispetto alla<br />

precedente generazione.<br />

Serigrafi ca a doppio<br />

convogliatore<br />

La serigrafi ca YSP20 è a doppio<br />

stadio, doppio convogliatore e doppio<br />

stencil. Queste peculiarità gli consentono<br />

di raggiungere un tempo ciclo<br />

di soli cinque secondi. Questo nuovo<br />

concetto introdotto in serigrafi a consente<br />

di avere il cambio di produzione<br />

senza fermo macchina, un processo<br />

asincrono o un processo parallelo<br />

su codici diversi.<br />

YSi-X il sistema di ispezione<br />

multifunzione<br />

In un unico sistema Yamaha ha<br />

concentrato l’ispezione dei pcb mediante<br />

la tecnologia X-ray 2D e 3D,<br />

il controllo ottico e con raggio laser.<br />

Questo sistema ibrido di ispezione<br />

può attivare i diversi dispositivi per<br />

la verifi ca più appropriata sole nelle<br />

aree di interesse. La laminografi a<br />

computerizzata consente un’ispezione<br />

3D reale che è possibile realizzare<br />

contemporaneamente con l’ispezione<br />

ottica. La cattura delle immagini 3D<br />

avviene con tecnica pulsata, in meno<br />

di quattro secondi sono verifi cate sia<br />

le sezioni orizzontali che verticali.<br />

La bassa potenza della sorgente<br />

pulsata a raggi x consente di allungare<br />

notevolmente il tempo di vita tanto<br />

della sorgente quanto del detector.<br />

Per esempio utilizzando il sistema <strong>24</strong><br />

ora al giorno, tutti i giorni, si potrebbe<br />

contare su una durata di vita di almeno<br />

quattro anni.<br />

La telecamera del sistema AOI<br />

monta lenti telecentriche e lavora con<br />

illuminazione RGB disposte su tre<br />

angolazioni.<br />

La terza dimensione di questo sistema<br />

ibrido di ispezione è dato dal<br />

sensore laser che lavorando con la<br />

triangolazione permette di valutare la<br />

co-planarità dei terminali o la planarità<br />

dei componenti area array.<br />

Loop chiuso sui difetti<br />

di produzione<br />

Tutti i sistemi di ispezione sono<br />

in qualche misura capaci di trovare<br />

e rilevare i difetti nati nelle varie<br />

fasi dell’assemblaggio, la diff erenza<br />

sta poi nella capacità nell’identifi -<br />

carne la sorgente.L’opzione software<br />

del Quality Assistant allerta immediatamente<br />

l’operatore su eventuali<br />

problemi riscontrati, indirizzandolo<br />

sul sistema, sul componente, sul feeder,<br />

sulla testa o sul nozzle di pickup<br />

interessato. Questa soluzione lavora<br />

realmente, in tempo reale, per minimizzare<br />

il numero dei difetti che in-<br />

Fig. 2 - La YC8, sistema<br />

per il montaggio superfi ciale<br />

di componenti odd shape<br />

Fig. 3 - La Yamaha YSM40, macchina<br />

per il montaggio superfi ciale specifi ca<br />

per schede ad alta densità<br />

cidono sulla qualità del pcb prodotto,<br />

invece di limitarsi semplicemente ad<br />

individuarli.<br />

Innovazione di processo<br />

Massimizzare al meglio il piazzamento<br />

di componenti pesanti, di<br />

grosse dimensione o di tipo odd shape<br />

nel processo di montaggio SMT (o<br />

con inserzione a pressione) è compito<br />

del sistema YC8. Sviluppato su base<br />

modulare è capace di movimentare<br />

componenti con dimensioni di<br />

100x100 mm e con altezza 45 mm,<br />

pesanti fi no a un kg.<br />

Questo sistema rende possibile, con<br />

la stessa precisione e accuratezza connaturata<br />

agli altri modelli Yamaha,<br />

automatizzare processi che sistemi<br />

convenzionali non avrebbero la capacità<br />

di gestire. Sono per esempio posizionati<br />

i moduli di potenza utilizzati<br />

sia su macchine elettriche che ibride,<br />

piuttosto che grossi connettori a<br />

inserzione che richiedono ragguardevoli<br />

pressioni per il montaggio, o<br />

shielding per dispositivi di telecomunicazione<br />

o per tablet.<br />

Yamaha<br />

www.yamaha-motor-IM.eu<br />

PCB settembre 2012<br />

61


62 PCB settembre 2012<br />

▶ TECNOLOGIE - LASER<br />

Largo al factotum<br />

Sempre più applicazioni nell’ambito della<br />

produzione elettronica ricorrono alla potenza e<br />

alla precisione del laser. Dalla misura al taglio,<br />

dalla taratura alla saldatura, la tecnologia laser<br />

permea ormai totalmente la tecnologia nel<br />

mondo dei pcb<br />

di Dario Gozzi<br />

La capacità del fascio laser di<br />

focalizzare con estrema precisione<br />

notevoli quantità di energia<br />

su aree di ridotte dimensioni, ne<br />

ha fatto lo strumento di lavoro ideale<br />

in molte applicazioni del settore elettronico<br />

e microelettronico.<br />

Nei settori più tradizionali dell’elettronica<br />

il laser è impiegato quale strumento<br />

di misura, per lavorazione delle<br />

lamine serigrafiche e come sorgente<br />

termica per la saldatura. In microelettronica<br />

trova applicazione nella marcatura<br />

dei wafer o dei molding dei componenti,<br />

nella riparazione di maschere<br />

e microcircuiti, nella taratura di resistenze<br />

a film spesso o a film sottile,<br />

nel taglio incisione e foratura di basette<br />

ceramiche. Nel settore di produzione<br />

dei circuiti stampati è utilizzato per<br />

la microforatura e la marcatura.<br />

Dal circuito stampato<br />

al componente<br />

<strong>Il</strong> laser sta permeando diversi settori<br />

dell’elettronica, in molti impieghi comuni,<br />

ma non sempre evidenti. Nella<br />

produzione di circuiti stampati multilayer<br />

l’apertura di microvia mediante foratura<br />

laser ha permesso di ridurre i co-<br />

sti di produzione dei circuiti stampati e<br />

di aumentarne la qualità. Abbandonata<br />

la tecnologia del laser CO 2 , i cui effetti<br />

collaterali compromettevano qualitativamente<br />

il risultato finale, si è passati<br />

all’uso di laser UV YAG, la cui lunghezza<br />

d’onda è inferiore ai 400 micron, con<br />

diversi vantaggi qualitativi e operativi<br />

come ad esempio la riduzione dei diametri<br />

dei fori passanti e dei fori ciechi.<br />

Altro settore di impiego del laser è<br />

Testa di foratura laser per la<br />

produzione di stencil<br />

la taratura dei componenti, dove per<br />

ablazione di materiale è possibile ottenere<br />

valori resistivi con tolleranze migliori<br />

dello 0,1%. In questo processo il<br />

film metallico è depositato con processo<br />

serigrafico su substrati di allumina;<br />

il componente resistivo è prodotto con<br />

il valore resistivo iniziale inferiore a<br />

quello desiderato.<br />

Tenendo costantemente sotto controllo<br />

il valore di resistenza del componente,<br />

vengono tracciati col laser<br />

uno o più tagli, così da aumentarne il<br />

valore sino ad arrivare a quello desiderato.<br />

La geometria del taglio più utilizzata<br />

è quella a L perché permette il raggiungimento<br />

graduale del valore finale<br />

desiderato e un più stretto controllo<br />

sulle tolleranze. Anche in questo<br />

caso si ricorre alla sorgente Nd YAG<br />

che rispetto a un laser CO 2 poiché offre<br />

il vantaggio di una lunghezza di taglio<br />

inferiore, un migliore assorbimento<br />

da parte del film metallico e minore<br />

da parte del substrato.<br />

Lo stesso tipo di laser e la stessa procedura<br />

vengono utilizzati per realizzare<br />

capacità al tantalio in film sottile, raggiungendo<br />

capacità di 20 pF riproducibili<br />

con buone tolleranze.<br />

<strong>Il</strong> laser come strumento<br />

di controllo<br />

Molte Pick & Place utilizzano il<br />

centraggio dei componenti mediante<br />

teste dove è il laser a verificare la posizione<br />

del componente rispetto alle<br />

condizioni di posa. <strong>Il</strong> fascio scandisce<br />

il componente proiettandone l’ombra<br />

sul detector che trasmette le informazioni<br />

acquisite al computer per la loro<br />

analisi e l’eventuale generazione del comando<br />

di aggiustamento.


Sistema di trimmatura mediante laser<br />

Nel processo SMT un’altra applicazione è il controllo tridimensionale<br />

dei depositi di pasta saldante. Lo scanner laser<br />

permette di acquisire informazioni tridimensionali sulla<br />

distribuzione della pasta saldante dopo la serigrafia. Dal generatore<br />

parte il raggio laser che passando sul deposito viene<br />

riflesso con una certa angolazione rispetto all’incidenza.<br />

<strong>Il</strong> raggio di ritorno è focalizzato sul fotodetector. L’altezza<br />

della superficie riflettente il raggio è determinata dal cambiamento<br />

del livello di energia che colpisce il fotodetector.<br />

Le informazioni raccolte vengono analizzate convertendo<br />

i dati analogici in digitale e poi in valori discreti di altezza.<br />

In appena un secondo vengono misurate milioni di altezze<br />

che, riunite in una mappa, danno come risultante un’immagine<br />

tridimensionale.<br />

L’ispezione non è solo un passa/non passa, ma è capace di<br />

eseguire accurate misure tridimensionali, tali da qualificare e<br />

caratterizzare il processo. Tanto più saranno accurate le prestazioni<br />

del sistema, tanto più veloce sarà l’affinamento del processo<br />

e tanto più breve il ciclo per portare a regime un nuovo<br />

prodotto con conseguenti minori costi di rilavorazione.<br />

Stencil serigrafici<br />

Lavorare con componenti della gamma ultra-fine-pitch,<br />

con passi di 0,4 e 0,3 mm, richiede elevata precisione nel depositare<br />

il volume di pasta saldante. Gli stencil devono allora<br />

avere aperture dalla geometria ben definita e il microtaglio<br />

laser è la tecnologia che permette di ottenere un prodotto<br />

qualitativamente elevato sia per la definizione che per precisione<br />

e ripetibilità. Si ottengono precisioni fino a 5 micron<br />

e cave particolarmente levigate che non richiedono ulteriori<br />

interventi. A differenza delle lavorazioni tradizionali, quali<br />

elettroformatura e fotoincisione, col taglio laser si può intervenire<br />

direttamente su lamine già tesate, talvolta che hanno<br />

già lavorato e che per esigenze particolari necessitano di<br />

aperture supplementari.<br />

STAZIONE DI TEST<br />

per bracciali e calzari<br />

Conforme alla IEC 61340-5-1: 2008<br />

Tensione di misura 50V o 100V<br />

Test simultaneo braccialetto e calzari<br />

Completamente programmabile da tastiera<br />

Stazione di test da parete oppure su piedistallo<br />

Modalità "Hand Free Mode"<br />

iteco trading s.r.l.<br />

via Paisas n.1 10094 Giaveno (TO)<br />

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ISO 9001:2008


64 PCB settembre 2012<br />

Con questa tecnologia si<br />

possono ottenere dimensioni<br />

delle aperture più piccole dello<br />

spessore della lamina. Si utilizza<br />

una sorgente Nd YAG con<br />

potenza di circa 1000 W per<br />

lamine il cui spessore è di 200<br />

micron o superiore, e potenze<br />

di 300 W per lamine spesse<br />

150 micron o anche solo 100<br />

micron.<br />

Saldatura con laser<br />

Saldatura selettiva e rework<br />

hanno entrambi beneficiato<br />

della tecnologia laser per appli-<br />

cazioni che richiedono un preciso<br />

controllo di processo. Questo metodo<br />

di operare saldature elimina l’utilizzo<br />

di numerosi ugelli o punte, assicura<br />

l’esatto trasferimento di energia<br />

termica per ogni giunto da creare e<br />

non richiede la mascheratura a protezione<br />

dei componenti limitrofi all’area<br />

in cui si opera la saldatura. L’area di rispetto<br />

è definita come la minima distanza<br />

che deve essere mantenuta tra<br />

componenti attigui per effettuare lavorazioni<br />

o rilavorazioni senza danneggiare<br />

i componenti vicini.<br />

<strong>Il</strong> raggio laser è ampiamente programmabile,<br />

come direzione di percorso,<br />

tempo di applicazione e l’intensità.<br />

L’aumento di temperatura trasferita al<br />

giunto si ottiene aumentando il tempo<br />

di permanenza del laser sul giunto.<br />

Ogni giunto di saldatura gode di un<br />

proprio specifico profilo termico. I tipici<br />

settori applicativi sono tutti quelli<br />

che prevedono la saldatura di componenti<br />

TH e più in generale di tutto<br />

quanto è tecnicamente definito oddform.<br />

La formazione del giunto avviene<br />

con l’apporto di lega in filo, sia per<br />

applicazioni lead-free che per SnPb.<br />

La saldatura laser è una tecnologia<br />

particolarmente indicata in presenza<br />

di componenti sensibili alla temperatura,<br />

ma più in generale offre i seguenti<br />

vantaggi:<br />

Un moderno sistema di foratura di LPKF impegnato<br />

nella preparazione del layout su uno stencil<br />

serigrafico<br />

- tecnologia di saldatura senza contatto;<br />

- trasferimento termico preciso e ripetitivo<br />

con qualità costate per tutto<br />

il lotto<br />

- assenza di stress meccanici, assenza<br />

di stress termici, assenza di stress da<br />

handling, assenza di stress da problemi<br />

ESD;<br />

- alta flessibilità, alta selettività;<br />

- ideale per l’utilizzo di leghe Pb-free<br />

senza l’utilizzo di azoto e senza<br />

produzione di scorie;<br />

- auto apprendimento del profilo termico<br />

e profilo termico personalizzato<br />

per ogni giunto di saldatura.<br />

Completo controllo matematico<br />

del processo e feedback di controllo<br />

sulla temperatura durante l’esecuzione<br />

di ogni giunto di saldatura.<br />

Nelle operazioni di rework è chiesto<br />

che venga riprodotto quanto più possibile<br />

il profilo termico originale con<br />

cui si è rifuso nel forno. La finestra di<br />

processo prevede che il giunto stia al<br />

di sopra di questa temperatura per un<br />

tempo variabile tra i 30 e i 90 secondi.<br />

Le temperature devono essere raggiunte<br />

con una rampa inferiore ai 3 °C<br />

al secondo.<br />

È preferibile che le operazioni avvengano<br />

nel più breve tempo possibile<br />

per evitare stress termici ai componen-<br />

ti più sensibili alla temperatura.<br />

Al riguardo si possono dividere<br />

i componenti in due famiglie,<br />

quelli con i bump e quelli<br />

con i pin, che hanno criteri di<br />

rilavorazioni diversi perché diverse<br />

sono le loro caratteristiche<br />

fisiche.<br />

Nei componenti coi piedini,<br />

inclusi i componenti j-lead e<br />

gull wing, il raggio laser è programmato<br />

per cadere solo sui<br />

terminali, evitando così di portare<br />

in temperatura sia i dispositivi<br />

che i collegamenti interni<br />

al componente.<br />

Rilevazioni di laboratorio<br />

hanno evidenziato come nel caso di<br />

circuiti integrati la temperatura raggiunta<br />

dal chip interno arrivi nei dintorni<br />

di 130 °C mentre arriva a 185 °C<br />

sui piedini e a circa 150 °C nei componenti<br />

posizionati in un raggio di 3 mm<br />

dal punto in lavorazione.<br />

Componenti con massa ridotta<br />

quali i chip 0402 sono facilmente<br />

spostabili da una minima forza, inesistente<br />

nel processo a laser in quanto<br />

si tratta di un trasferimento di energia<br />

radiante. Con la convezione di aria<br />

(azoto) in temperatura, c’è l’azione di<br />

un fluido in temperatura che “tocca”<br />

il componente, a maggior ragione si<br />

tocca il componente lavorando per<br />

conduzione.<br />

I tempi di rimozione sono indicativi<br />

e sono influenzati dalla dimensione<br />

del componente e dallo spessore della<br />

scheda. Alla fusione il componente è<br />

rimosso con un ugello di pickup a depressione.<br />

Le altre fasi inerenti la rilavorazione<br />

come il posizionamento o la<br />

serigrafia sono quelli tipici dei sistemi<br />

di rework.<br />

Tanto nelle operazioni di saldatura<br />

quanto in quelle di rilavorazione,<br />

il processo è tenuto sotto stretto controllo<br />

mediante le rilevazioni di un pirometro<br />

ottico che monitorizza con<br />

stretta cadenza la temperatura.


66 PCB settembre 2012<br />

▶ TECNOLOGIE - AZIENDE<br />

Rinnovare per crescere<br />

Weller è sicuramente il marchio più diffuso<br />

nel mondo della saldatura elettronica.<br />

Lo si trova tanto nelle grosse aziende produttrici<br />

quanto nei piccoli laboratori dove si fa<br />

progettazione e sviluppo di nuovi prodotti, ma<br />

anche nelle realtà di service, dove confl uiscono<br />

le riparazioni dei prodotti consumer più disparati<br />

di Dario Gozzi<br />

Notorietà e diff usione del<br />

marchio derivano non solo<br />

dalla pluridecennale presenza<br />

sul mercato, ma dalla capacità<br />

di aver sviluppato una gamma di<br />

stazioni e saldatori capace di coprire<br />

ogni esigenza, dalle stazioni di saldatura<br />

alla dissaldatura, dalle soluzioni<br />

multifunzione per rilavorare e<br />

prototipare. Si può dire che Weller<br />

abbia accompagnato la nascita e lo<br />

sviluppo della produzione elettronica<br />

fi no ai giorni nostri, superando<br />

indenne il travagliato passaggio al<br />

senza piombo e l’attuale situazione<br />

di crisi economica.<br />

Abbiamo incontrato Walter G.<br />

Chiara, direttore commerciale per il<br />

sud Europa di Apex Tool Group, che<br />

annovera Weller tra i suoi 36 marchi<br />

di proprietà.<br />

Come prima domanda abbiamo<br />

chiesto come vede lo scenario alla<br />

luce di quanto è rimasto dopo lo<br />

scossone del 2009, anno che ha visto<br />

uscire di scena numerose aziende<br />

sia produttrici che distributrici.<br />

La risposta è stata emblematica:<br />

”Produzione, distribuzione, informazione:<br />

ad ognuno il suo mestiere”.


Cosa intende dire con la frase “ad<br />

ognuno il suo mestiere”?<br />

Non sono più accettabili errori<br />

di percorso nell’erogare al mercato<br />

un servizio o nel distribuire un<br />

prodotto - precisa Chiara - di conseguenza<br />

bisogna rivolgersi necessariamente<br />

a specialisti di specifiche<br />

attività.<br />

Nel caso di Weller, noi come produttori<br />

abbiamo il doppio compito<br />

di realizzare prodotti che rispondano<br />

alle esigenze tecnologiche di questo<br />

segmento di mercato, sempre più<br />

spinte al limite, e di dare quel supporto<br />

tecnico necessario perchè i nostri<br />

clienti traggano il meglio e il<br />

massimo dalle nostre apparecchiature<br />

in ogni momento delle varie applicazioni.<br />

Sarebbe possibile citare qualche esempio<br />

pratico?<br />

Per quanto riguarda i prodotti<br />

i tempi di riscaldamento degli stili<br />

saldanti e dissaldanti sono decisamente<br />

più rapidi per poter permettere<br />

ogni tipo di rilavorazione economizzando<br />

i consumi.<br />

In termini di velocità operativa<br />

gli stili sono dotati di sensore di<br />

movimento che li svincola dai supporti<br />

stop-and-go. Parlando in termini<br />

di qualità abbiamo enfatizzato<br />

la possibilità di registrare i parametri<br />

di saldatura per la tracciabilità<br />

del prodotto finito, introdotto<br />

una memoria locale sullo stilo per<br />

dotarlo con specifici parametri di lavoro.<br />

Per quanto riguarda il supporto<br />

tecnico, forniamo in modo continuativo<br />

e capillare, corsi di formazione<br />

per l’uso corretto della nostre<br />

apparecchiature, consulenze, assistenza<br />

remota.<br />

<strong>Il</strong> tutto è finalizzato al risparmio,<br />

vogliamo portare i nostri clienti a<br />

risparmiare in ogni dove sia possibile,<br />

sia in termini di costi operativi<br />

che di materiale.<br />

Walter G. Chiara, direttore<br />

commerciale per il sud Europa<br />

di Apex Tool Group<br />

Sono indubbiamente obiettivi ambiziosi,<br />

che se in parte coinvolgono la casa<br />

madre, lasciano molto all’organizzazione<br />

locale. Come vi siete strutturati per<br />

seguire con capillarità il settore elettronico<br />

e le sue molteplici differenziazioni?<br />

Progettazione, ideazione del nuovo,<br />

trasferimento di know how, noi di<br />

Weller lo sappiamo fare e lo sappiamo<br />

fare molto bene, ma ad esempio – continua<br />

Chiara – non è nelle nostre corde<br />

la capacità di seguire con capillarità il<br />

mercato, almeno non con i nostri mezzi<br />

diretti. Noi non ci siamo strutturati<br />

per questo, ma abbiamo saputo circondarci<br />

di realtà che lo sanno fare da an-<br />

Lo staff di Apex Tool Group<br />

ni. Attraverso una collaborazione continuativa<br />

sul campo, abbiamo selezionato<br />

strutture capaci di dare al mercato<br />

un ottimo servizio di distribuzione e di<br />

supporto tecnico-logistico-commerciale.<br />

Questo ha fatto sì che l’utente finale<br />

non abbia in mano solo il miglior prodotto,<br />

ma possa contare su di una struttura<br />

di distribuzione che lo possa fornire<br />

on time.<br />

Immagino che la collaborazione avvenga<br />

attraverso dei distributori presenti<br />

sul territorio.<br />

Infatti la nostra strategia si fonda sulla<br />

sinergia con una rete di Distributori<br />

Qualificati, della quale oggi possiamo<br />

vantarci. Sono loro – prosegue Chiara<br />

– che ci danno la possibilità di rendere<br />

completo il servizio, perché per il distributore<br />

è la mission. Questo include<br />

un magazzino sempre ben fornito<br />

e un’adeguata conoscenza dei prodotti.<br />

Inoltre è sempre attivo un canale diretto<br />

con noi, di modo che per qualsiasi<br />

necessità al di fuori della capacità di<br />

supporto del distributore, il cliente possa<br />

essere indirizzato a noi con sollecitudine,<br />

per una rapida risposta.<br />

Si possono fare esempi che spieghino<br />

al lettore quali tipi di supporto siete in<br />

grado di offrire al mercato e come?<br />

Un esempio classico ed emblematico<br />

allo stesso tempo è dato dall’as-<br />

PCB settembre 2012<br />

67


68 PCB settembre 2012<br />

sistenza remota –racconta Chiara.<br />

Tempo fa è capitata una situazione<br />

veramente critica per un cliente impegnato<br />

in una rilavorazione conto<br />

terzi. Di fronte ad un problema con<br />

una nostra apparecchiatura di rework<br />

piuttosto datata, aveva la necessità di<br />

non fermare il lavoro per non tardare<br />

le consegne al cliente. In quell’occasione<br />

abbiamo potuto dare un supporto<br />

immediato al cliente collegandoci<br />

in remoto e valutando a distanza<br />

con l’ausilio di una web-cam il<br />

problema della sua stazione. Ciò ci<br />

ha permesso di comprendere velocemente<br />

il problema e di pianifi care delle<br />

azioni che hanno permesso di non<br />

fermare il lavoro, consentendo al nostro<br />

cliente di non creare disagi al suo.<br />

Un altro esempio è l’uso di webinar,<br />

che utilizziamo sia per comunicare ai<br />

nostri distributori le novità, sia per fare<br />

corsi di aggiornamento.<br />

Come vede il futuro, almeno nel mondo<br />

Weller e a quello direttamente collegato?<br />

Come Weller abbiamo già un piede<br />

e mezzo nel futuro, come del resto molti<br />

dei nostri clienti. Questo grazie anche<br />

all’avvento di apparecchiature che<br />

hanno rivoluzionato il mondo della saldatura<br />

e della dissaldatura, mi riferisco<br />

in particolare alla nuova serie, anzi alla<br />

nuova piattaforma WX, con la quale<br />

stiamo supportando i nostri clienti nello<br />

sviluppo di molti prodotti che solo grazie<br />

a questa nuova tecnologia sono realizzabili.<br />

I sistema della piattaforma<br />

WX sono nati e stanno nascendo grazie<br />

all’attenta identifi cazione delle fu-<br />

Unità Weller con<br />

stilo saldatore WXP 65<br />

ture necessità dei mercati a cui ci rivolgiamo,<br />

utilizzando VoC (Voice of the<br />

Customer) in modo sistematico.<br />

Attualmente in quanti e quali settori<br />

siete impegnati?<br />

Sembrerà banale, ma ovunque ci sia<br />

una scheda elettronica, un cablaggio,<br />

una scatola di derivazione noi ci siamo.<br />

Laddove si debba saldare o dissaldare<br />

un componente di qualsiasi forma<br />

e dimensione, a dispetto di ogni diffi -<br />

coltà di rilavorazione come sui BGA e<br />

μBGA, SMD, piuttosto che su masse<br />

termiche impegnative come per i pannelli<br />

fotovoltaici, trasformatori o alimentatori<br />

si potenza, Weller ha la risposta<br />

tecnicamente adeguata. Come<br />

azienda abbiamo inoltre un’ampia<br />

gamma di utensili manuali e automatici,<br />

adatti a tutta l’industria in generale,<br />

dall’aerospaziale all’automobilistica,<br />

dalla petrolifera alla meccanica alla<br />

cantieristica.<br />

WXDP 120 - Dissaldatore da 120 Watt<br />

Ci sono settori/mercati in cui intendete<br />

potenziare la vostra presenza? In particolare<br />

ci sono applicazioni che presentano<br />

le migliori opportunità e che<br />

potranno continuare a trainare il vostro<br />

successo?<br />

Sicuramente ce ne sono: energia rinnovabile,<br />

medicale, automotive, per citarne<br />

alcuni, dove la saldatura e la rilavorazione<br />

in genere, richiede la traciabilità.<br />

Tutte le nostre apparecchiature<br />

di nuova generazione a partire dalla<br />

serie WD, sono dotate di porte USB<br />

per poter salvare tutti i dati e i parametri<br />

delle lavorazioni e delle rilavorazioni.<br />

Tutte le nostre apparecchiature di<br />

nuova generazione, sono state concepite<br />

per rispondere alle necesità di risparmio<br />

energetico e del rispetto ambientale.<br />

<strong>Il</strong> mercato elettronico è ormai maturo<br />

e di anno in anno è sempre più diffi cile<br />

produrre novità sostanziali. Che cosa<br />

signifi ca per Weller rinnovare?<br />

Non credo che il mercato dell’elettronica<br />

sia abbastanza maturo per rallentare<br />

l’innovazione, e non lo sarà per ancora<br />

molto tempo. Sono convinto che la tecnologia<br />

elettronica abbia ancora in serbo<br />

meraviglie. Per noi, e mi ripeto, ma vale<br />

la pena farlo, rinnovare signifi ca prestare<br />

attenzione ai mercati target per individuarne<br />

i bisogni e realizzare prodotti che<br />

non si fermino alla soluzione del problema<br />

del momento, ma che siano capaci di<br />

rispondere a bisogni di cui, in quel momento,<br />

se ne ignora la necessità.<br />

Weller<br />

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72 PCB settembre 2012<br />

▶ TECNOLOGIE - PROFILI TERMICI<br />

SPC in rifusione<br />

Per ottenere la corretta formazione del giunto<br />

di saldatura, la crema saldante deve essere<br />

riscaldata e portata alla rifusione secondo<br />

un ben preciso profilo termico stabilito in base<br />

alle caratteristiche della crema, del pcb<br />

e dei componenti<br />

di Paolo Paolucci<br />

<strong>Il</strong> profilo termico è la rappresentazione<br />

dell’andamento della temperatura<br />

all’interno del tunnel di<br />

rifusione in funzione del trascorrere del<br />

tempo. In alcune situazioni, potrebbe<br />

verificarsi che il profilo si trovi fuori<br />

specifica, anche se il controllo del forno<br />

non rileva situazioni anomale.<br />

Per molto tempo si è considerata<br />

la rifusione come una delle operazio-<br />

ni meno critiche dell’intero processo,<br />

dedicando poche risorse al controllo<br />

delle prestazioni dei forni e dei profili<br />

termici. Un processo termico fuori<br />

controllo spesso non è intercettabile<br />

al primo controllo della scheda,<br />

ma la sua precaria affidabilità si rivela<br />

nel tempo.<br />

Una fase liquida troppo lunga può<br />

accentuare la crescita dell’intermetal-<br />

lico, così come la temperatura troppo<br />

elevata durante la prima passata<br />

di una doppia rifusione, aumentando<br />

in questo caso anche il livello di<br />

ossidazione. Ci sono poi problemi di<br />

popcorning e di tombstoning.<br />

<strong>Il</strong> tombstone è uno dei difetti più<br />

comuni quando si saldano componenti<br />

passivi; consiste nel sollevamento di<br />

un’estremità del componente dovuta a<br />

forze di rifusione non bilanciate.<br />

Per i piccoli chip l’equilibrio tra<br />

lega rifusa, substrato e componente<br />

è molto delicato e può essere rotto<br />

da piccole differenza nella saldabilità<br />

dei terminali o se le due estremità<br />

iniziano a rifondere in tempi diversi.<br />

La tensione superficiale che agisce<br />

sui terminali del componente, se non<br />

equilibrata, è sufficiente a sollevarlo;<br />

le dimensioni ridotte dei componenti<br />

attuali (0402 o 0201), aumentano<br />

l’importanza della tensione superficiale<br />

nell’evitare la possibilità che si<br />

manifesti il tombstone.


Per ridurre i difetti di tombstone, si<br />

possono utilizzare creme saldanti che<br />

abbiano una dimensione fine delle sfere<br />

(ad esempio di tipo IV) per aumentare<br />

la definizione di stampa e la viscosità.<br />

Un’altra soluzione è di aumentare<br />

la bagnabilità utilizzando componenti e<br />

substrati con buona saldabilità come la<br />

finitura in HASL, che non può però essere<br />

utilizzata con pad di ridotte dimensioni,<br />

o quella in OSP, protettivi organici<br />

che non possono essere usati nel caso<br />

di schede processate con doppia rifusione,<br />

oppure con finitura superficiale in<br />

nickel-oro o argento.<br />

Un altro metodo per aumentare<br />

la saldabilità è di utilizzare un forno<br />

con atmosfera inerte. L’azoto diminuisce<br />

infatti l’ossidazione delle superfici.<br />

Normalmente si cerca di avere<br />

un contenuto d’ossigeno nella zona<br />

di rifusione inferiore ai 100 ppm anche<br />

se la saldabilità non varia particolarmente<br />

tra i 500 ppm e 100 ppm<br />

d’ossigeno.<br />

Cresce l’esigenza di<br />

ottimizzare il profilo termico<br />

L’ottimizzazione del profilo termico<br />

diminuisce il rischio di tombstone;<br />

permette di ridurre le differenze<br />

di temperatura sulla scheda e la pendenza<br />

iniziale che potrebbe provocare<br />

la rapida evaporazione del flussante<br />

e quindi lo spostamento del componente<br />

o la formazione di solder ball.<br />

La complessità degli attuali pcb e la<br />

limitata finestra di processo della lega<br />

lead-free, richiedono profili termici<br />

sempre più precisi e ottimizzati.<br />

La temperatura di liquido di alcune<br />

paste senza piombo contrasta con<br />

quella massima consentita per alcuni<br />

componenti particolarmente sensibili.<br />

Si deve quindi mediare tra temperatura<br />

e tempo di processo per diminuire<br />

lo stress termico dei componenti<br />

(e del pcb) pur garantendo l’affidabilità<br />

del risultato.<br />

<strong>Il</strong> doversi confrontare con una più<br />

limitata finestra di processo richiede<br />

sicuramente un controllo più accurato<br />

e migliori prestazioni termiche del<br />

forno. <strong>Il</strong> processo di rifusione non è<br />

costituito solo da fasi termiche di riscaldamento,<br />

ma include anche una<br />

fase di raffreddamento. Alcuni studi<br />

hanno dimostrato come la velocità di<br />

raffreddamento influisca sull’affidabilità<br />

delle saldature perché è proprio in<br />

questa fase che si completa la formazione<br />

del giunto di saldatura.<br />

Una velocità di raffreddamento elevata<br />

crea una struttura granulare fine,<br />

indice di buona tenuta meccanica, ma<br />

i chip ceramici non sopportano pendenze<br />

(sia in salita sia in discesa) superiori<br />

ai 2-4 °C/s, questo per evitare<br />

rotture dovute ai diversi coefficienti<br />

d’espansione termica (CTE).<br />

In molte aziende la riduzione del<br />

personale o l’utilizzo di quello meno<br />

specializzato, volta a contenere i costi,<br />

ha creato la necessità di introdurre in<br />

azienda software di controllo del processo<br />

di rifusione, di semplice utilizzo<br />

e facile apprendimento.<br />

La Kic ha studiato l’introduzione<br />

di un indice per stimare le prestazioni<br />

del profilo termico, il PWI (Process<br />

window index=Indice della Finestra<br />

di Processo), che ha semplificato la<br />

preparazione del profilo e il controllo<br />

del processo di rifusione anche a operatori<br />

con poca esperienza.<br />

Indice della finestra<br />

di processo<br />

I metodi per quantificare le prestazioni<br />

delle serigrafie o delle pick and<br />

place sono spesso semplici, condivisi e<br />

di uso quotidiano; più difficile è stato<br />

individuare un metodo oggettivo per<br />

confrontare, e quindi quantificare, le<br />

prestazioni del profilo termico. Senza<br />

particolari strumenti è difficile stabilire<br />

oggettivamente quanto un profilo termico<br />

giudicato in specifica, sia buono,<br />

o molto buono. Attualmente gli sforzi<br />

per tracciare le prestazioni del processo<br />

in ambito SPC si focalizzano generalmente<br />

su una singola variabile o su un<br />

piccolo gruppo come per esempio la<br />

temperatura di picco rilevata da una o<br />

due termocoppie su una golden board.<br />

L’introduzione del Process Window<br />

Index è utile per quantificare le prestazioni<br />

non solo del singolo profilo, ma<br />

di tutto il processo termico.<br />

L’indice della finestra di processo<br />

misura quanto un profilo rientri nei<br />

limiti definiti dall’utente.<br />

La bontà di un profilo termico è ricondotta a un valore numerico mediante<br />

l’adozione dell’indice di processo<br />

PCB settembre 2012<br />

73


74 PCB settembre 2012<br />

<strong>Il</strong> sistema Kic<strong>24</strong>/7 consente di monitorare con continuità ogni pcb, fornendo i dati<br />

statistici e di tracciabilità<br />

I profili sono classificati sulla base<br />

di quanto le loro variabili concordino<br />

con le specifiche date. Un profilo, che<br />

produce un prodotto senza eccedere i<br />

limiti assegnati è detto essere all’interno<br />

della finestra di processo. <strong>Il</strong> centro<br />

della finestra di processo è definito<br />

a zero e il limite estremo della finestra<br />

fissato a 99%. Un PWI pari al 100% o<br />

superiore, indica che quel profilo non<br />

produce schede in specifica. <strong>Il</strong> PWI<br />

indica esattamente anche quale parte<br />

della finestra di processo è utilizzata.<br />

Minore è il PWI, migliore è il profilo.<br />

Un PWI del 99% è rischioso perché<br />

al limite e il processo potrebbe facilmente<br />

uscire dal controllo.<br />

Profili con un PWI compreso tra<br />

50% e 60% sono comunemente ben<br />

accettati. Come indice della finestra<br />

di processo per un gruppo completo<br />

di variabili è assunto il numero più<br />

elevato (il caso peggiore).<br />

L’analisi del profilo termico mediante<br />

il PWI offre quattro benefici<br />

significativi.<br />

<strong>Il</strong> primo è che il profilo può essere<br />

facilmente comparato e l’utente è sicuro<br />

di ottenere il miglior profilo ottenibile<br />

dal processo, un passo significativo<br />

verso la produzione con zero<br />

difetti. Prima che il PWI fosse di-<br />

sponibile sul mercato, il confronto dei<br />

profili era soggettivo e non si poteva<br />

mai essere certi di utilizzare il migliore<br />

risultato per quel dato prodotto.<br />

Come secondo beneficio si semplifica<br />

notevolmente il processo di profilatura.<br />

Tutte le variabili del profilo<br />

sono ridotte a un singolo numero, il<br />

PWI, comprensibile anche dall’operatore<br />

più inesperto. Significativo il risparmio<br />

in termini di costi di training<br />

e di riduzione dei difetti causati dagli<br />

errori degli operatori. Inoltre, in po-<br />

chi minuti, un operatore può impostare<br />

un forno con il profilo ottimale,<br />

un lavoro che normalmente richiede<br />

ore di prove.<br />

Come terzo beneficio, il PWI riflette<br />

le prestazioni dell’intero profilo,<br />

fornendo un indicatore della capacità<br />

dell’intero processo rispetto al<br />

confronto di una singola variabile. <strong>Il</strong><br />

PWI quindi fornisce dati eccellenti<br />

per programmi di controllo SPC, parallelamente<br />

semplifica la raccolta dei<br />

dati e riduce i costi per il controllo.<br />

In ultimo è dato un metodo semplice<br />

per confrontare le prestazioni<br />

dei forni. I confronti possono essere<br />

condotti tra prodotti diversi in fase di<br />

acquisto, tra diverse linee di processo<br />

all’interno di una fabbrica o tra diversi<br />

plant produttivi.<br />

La semplicità del PWI lo rende un<br />

valido strumento statistico e la sua<br />

adozione, come standard industriale,<br />

offre chiaramente un’opportunità significativa<br />

per migliorare il processo<br />

di saldatura aprendo la porta a un controllo<br />

di precisione. Questo strumento<br />

permette una produzione più efficiente,<br />

un processo di controllo semplificato<br />

e un significativo miglioramento<br />

della qualità del prodotto finale.<br />

Con Kic<strong>24</strong>/7 si può monitorare sia il processo di rifusione che quello di saldatura,<br />

ricavandone dati preziosi anche per la progettazione e la R&D


Tabella 1 - Carta che riporta le tolleranze di temperatura, con la massima durata<br />

in ogni specifica fase<br />

Configurazione<br />

Dimensioni<br />

(H x L x P mm)<br />

150<br />

°C<br />

200<br />

°C<br />

250<br />

°C<br />

300<br />

°C<br />

350<br />

°C<br />

400<br />

°C<br />

SlimKIC 2000, 9CH senza schermo 260,4 x 79,0 x 19,9 8,5 5,5 4,2 3,5 –– ––<br />

SlimKIC 2000, 12CH senza schermo 260,4 x 99,4 x 19,9 8,5 5,5 4,2 3,5 –– ––<br />

Copertura LowRider 260,4 x 76,2 x 19,9 13,9 8,3 5,5 4,7 –– ––<br />

Scudo termico 1/8” (3,2 mm), 9CH 319,0 x 86,4 x 26,4 17,6 11,0 8,0 6,4 –– ––<br />

Scudo termico 1/8” (3,2 mm), 12CH 319,0 x 108,0 x 26,4 17,6 11,0 8,0 6,4 –– ––<br />

LowRider e scudo termico 1/8” (3,2 mm) 323,9 x 86,4 x 26,4 22,6 15,1 10,7 8,7 –– ––<br />

Scudo termico 1/4” (6,4 mm), 9CH 330,2 x 93,0 x 34,3 <strong>24</strong>,6 15,5 11,5 9,8 –– ––<br />

Scudo termico 1/4” (6,4 mm), 12CH 330,2 x 115,6 x 34,3 <strong>24</strong>,6 15,5 11,5 9,8 –– ––<br />

LowRider e scudo termico 1/4” (6,4 mm) 330,2 x 95,3 x 34,3 30,7 22,6 16,4 12,2 –– ––<br />

Scudo termico di lunga durata 381,0 x 139,7 x 76,2 62,8 42,2 33,1 29,7 –– ––<br />

Scudo termico Lead-free, 9CH 348,0 x 93,0 x 30,0 18,6 12,7 10,7 9,1 7,9 7,6<br />

Scudo termico Lead-free, 12CH 348,0 x 114,0 x 30,0 18,6 12,7 10,7 9,1 7,9 7,6<br />

Profilo termico e KIC <strong>24</strong>/7<br />

<strong>Il</strong> metodo di misura di un profilo termico<br />

consiste nel fissare le termocoppie<br />

sul pcb e di collegarle a un profilatore<br />

per registrarne le variazioni di temperatura<br />

mentre la scheda transita attraverso<br />

il tunnel di rifusione.<br />

Questa procedura è impiegata con<br />

cadenza periodica per verificare lo stato<br />

del processo di rifusione. Durante questa<br />

operazione si ha un fermo della produzione<br />

e ovviamente un dispendio di<br />

tempo. Inoltre si presuppone che nel<br />

tempo che intercorre tra due rilievi che<br />

abbiano avuto esito positivo, il prodotto<br />

mantenga inalterate le sue caratteristiche<br />

qualitative. Nel caso si riscontri una<br />

situazione anomala non si potrebbe, a<br />

priori, conoscere il numero delle schede<br />

potenzialmente fuori specifica prodotte.<br />

I sistemi di controllo installati sulla<br />

maggior parte dei forni non sono in<br />

grado di avvertire tutte le perturbazioni<br />

che potrebbero deviare il processo in<br />

una condizione di fuori controllo.<br />

L’ideale sarebbe misurare il profilo<br />

per ogni scheda prodotta e per non intralciare<br />

la produzione dovrebbe essere<br />

disponibile un mezzo per misurare<br />

il profilo termico senza dover attaccare<br />

le termocoppie su ogni pcb. Per questi<br />

motivi KIC Thermal Profiling ha sviluppato<br />

un sistema integrato di controllo<br />

del forno in tempo reale, che consente<br />

di monitorare in continuazione tutte<br />

le schede prodotte dal forno.<br />

<strong>Il</strong> KIC <strong>24</strong>/7 utilizza due sonde, installate<br />

in modo permanente all’interno del<br />

tunnel a livello scheda, contenenti ciascuna<br />

15 termocoppie che coprono l’intero<br />

percorso; la lettura di queste termocoppie<br />

avviene ogni 25 secondi e fornisce<br />

un dato sulla stabilità del processo e sulle<br />

relative prestazione del forno.<br />

Inizialmente è creato un profilo virtuale<br />

eseguendo un profilo di riferimento<br />

della scheda con l’ausilio del profilatore<br />

mentre si registrano simultaneamente<br />

i dati in tempo reale tramite le sonde<br />

installate nel tunnel. <strong>Il</strong> software controlla<br />

e registra le variazioni della velocità<br />

del convogliatore e delle temperature<br />

del processo. Le temperature di processo<br />

non possono cambiare senza modificare<br />

la temperatura della scheda, gli algoritmi<br />

software estrapolano accuratamente<br />

le variazioni delle temperature in cambiamenti<br />

sul profilo del pcb.<br />

In questo modo si ottiene per ogni<br />

scheda prodotta un profilo accurato<br />

che è memorizzato permanentemente.<br />

Numerose analisi hanno dimostrato come<br />

la simulazione effettuata mediante<br />

il profilo virtuale sia accurata e ben correlata<br />

col controllo statistico. La visualizzazione<br />

delle carte di controllo relative<br />

al PWI generale del profilo e a ogni<br />

singola variabile del processo sono rese<br />

disponibili a monitor ogni volta che un<br />

pcb esce dal forno. <strong>Il</strong> software aggiorna<br />

il PWI generale, calcola il Cpk e visualizza<br />

i risultati e limiti di allarme.<br />

Una particolare funzione visualizza<br />

graficamente la deviazione delle misure<br />

effettuate dalle sonde e della velocità<br />

del convogliatore rispetto ai dati registrati<br />

durante il profilo di riferimento.<br />

Questi dati sono aggiornati automaticamente<br />

per ogni scheda in uscita dal<br />

forno oppure ogni 25 secondi.<br />

La possibilità di impostare allarmi e<br />

avvisi di allerta sulle statistiche del profilo,<br />

sul loro Cpk, sulle variazioni delle<br />

temperature e della velocità del convogliatore,<br />

permette un controllo statistico<br />

del processo in tempo reale garantendo<br />

che nessuna scheda sia prodotta fuori<br />

specifica. Al contempo sono valutate<br />

costantemente le prestazioni del forno e<br />

della sua efficienza, la qualità e la produttività,<br />

riducendo i costi di rework e<br />

degli scarti.<br />

KIC Thermal Prof iling<br />

www.kicthermal.com<br />

PCB settembre 2012<br />

75


76 PCB settembre 2012<br />

▶ TEST & QUALITY – RACCOLTA DATI<br />

Qualità e controllo<br />

di processo<br />

La raccolta dati nell’ambito del controllo qualità<br />

è un lavoro da svolgere con metodica cura.<br />

Si misurano e si analizzano le variabili più<br />

significative per puntare a capire e controllare<br />

il comportamento di ogni fase del processo<br />

produttivo<br />

di Piero Bianchi<br />

<strong>Il</strong> controllo statistico di processo<br />

(SPC) e il controllo statistico della<br />

qualità sono due facce della stessa<br />

medaglia che ha caratterizzato la produzione<br />

di fine secolo.<br />

Le due tecniche sono state usate, e lo<br />

sono tuttora, per migliorare la qualità<br />

dei prodotti durante l’intero ciclo manifatturiero.<br />

Si utilizzano strumenti statistici<br />

e supporti grafici con l’obiettivo di<br />

ridurre scarti e difetti dovuti all’instabilità<br />

del processo. Una instabilità generata<br />

da eventi interni e perturbazioni<br />

esterne al processo stesso.<br />

Sequenza<br />

delle azioni<br />

che portano al<br />

miglioramento<br />

continuo della<br />

qualità di un<br />

prodotto<br />

In particolare, il controllo statistico<br />

tende a essere parte integrante del<br />

processo produttivo, mentre il controllo<br />

della qualità è storicamente associato<br />

con la divisione test e CQ il cui obiettivo<br />

è l’individuazione dei difetti o delle<br />

non conformità del prodotto finale<br />

o del semilavorato in uscita dalla linea.<br />

Strumenti e tecniche sono potenzialmente<br />

equivalenti in ambedue i casi.<br />

L’idea di utilizzare il controllo statistico<br />

quale strumento produttivo è<br />

americana e risale agli anni Venti del<br />

secolo scorso. Un suo sistematico im-<br />

piego avvenne in Giappone durante la<br />

ripresa economica seguita alla fine della<br />

seconda guerra mondiale. In Europa è<br />

stato massicciamente utilizzato dall’inizio<br />

degli anni Ottanta e ha enormemente<br />

contribuito al miglioramento dei<br />

processi produttivi e alla crescita degli<br />

standard qualitativi e di affidabilità dei<br />

prodotti. Attualmente è utilizzato come<br />

strumento di monitoraggio e controllo<br />

in ogni moderna organizzazione<br />

produttiva.<br />

Prima dell’introduzione sistematica<br />

dell’SPC l’obiettivo qualità era perseguito<br />

mediante test e controlli a fine<br />

linea, che generavano un feedback sulla<br />

produzione che non era quasi mai in<br />

tempo reale. Eventuali errori e derive<br />

del processo venivano arginati e recuperati<br />

con un ritardo di ore se non di giorni,<br />

in particolare quando la sezione di<br />

test (usualmente test elettrico) era autonoma<br />

rispetto alla produzione.<br />

Lo scotto da pagare erano alti costi di<br />

riparazione e ritardi nelle consegne del<br />

prodotto. La filosofia del miglioramento<br />

continuo impegna l’ingegneria di<br />

processo in una progettazione, costruzione<br />

e controllo delle linee di produzione<br />

che abbiano per obiettivo di produrre<br />

correttamente sin dal primo pezzo<br />

(first pass yield).<br />

Variabili interne ed esterne<br />

al processo<br />

Ogni processo produttivo contiene<br />

delle variabili che gli sono connaturate.<br />

Queste variabili sono suscettibili<br />

di derive che devono essere individuate,<br />

imbrigliate ed eliminate quanto più e


quanto prima possibile, per ridurre<br />

gli scarti o contenerli a poche parti<br />

per milione.<br />

L’applicazione del controllo<br />

statistico, col supporto di grafici<br />

e diagrammi, mira a misurare<br />

le variazioni, o gli scostamenti,<br />

rispetto al valore desiderato detto<br />

target, per poter introdurre di conseguenza<br />

le appropriate e necessarie<br />

misure tese a ridurre le variazioni al minimo<br />

fisiologico.<br />

<strong>Il</strong> beneficio derivante dall’introduzione<br />

del controllo statistico si evidenzia<br />

in modo particolare nei processi altamente<br />

ripetitivi, e per quei prodotti<br />

(usualmente ad alta tecnologia) che<br />

devono sottostare a tolleranze estremamente<br />

ridotte.<br />

Una volta individuate le principali<br />

variabili del processo, l’SPC lavora sul<br />

prelievo periodico dei dati per tracciare<br />

l’andamento (le variazioni) delle variabili<br />

principali del processo stesso o relative<br />

al prodotto in lavorazione.<br />

Ogni processo presuppone delle variabili.<br />

<strong>Il</strong> punto è definire quali gli siano<br />

naturalmente correlate e con quali<br />

limiti, e quali variabili siano diversamente<br />

da attribuire a disturbi e influenze<br />

esterne. Sulla capacità di discernere<br />

tra le due si valuta la bontà di un SPC.<br />

Perturbazioni al processo che possano<br />

derivare da cause esterne e innaturali<br />

sono per esempio la mancata manutenzione<br />

delle macchine di produzione,<br />

materiali di consumo scadenti, circuiti<br />

stampati o componentistica difettosi.<br />

Poste sotto monitoraggio le variabili<br />

di processo, il passo successivo è l’isolamento<br />

e l’eliminazione delle perturbazioni<br />

esterne. A questo punto rimangono<br />

solo le fluttuazioni interne al processo<br />

da analizzare, per poterle ridurre al<br />

minimo.<br />

Uno strumento di lavoro significativo<br />

è costituito dalle carte di controllo,<br />

che hanno il compito di rappresentare<br />

visivamente come si comporta il processo<br />

nel tempo.<br />

Pianificare, fare, verificare e agire<br />

sono le quattro tappe del percorso alla<br />

qualità<br />

<strong>Il</strong> percorso della qualità<br />

<strong>Il</strong> percorso che porta alla qualità parte<br />

dalla costruzione di un sistema aziendale<br />

improntato al “problem solving”.<br />

Attingendo dall’esperienza di chi<br />

ha intrapreso la politica del “doing it<br />

right the first time”, si evidenzia come<br />

i seguenti cinque elementi siano fondamentali<br />

per raggiungere l’obiettivo:<br />

- impegno del management.<br />

Raggiungere risultati rilevanti nel<br />

miglioramento produttivo e qualitativo<br />

richiede il completo coinvolgimento<br />

di tutta l’organizzazione. I<br />

manager devono sentirsi impegnati<br />

in prima persona per poter poi coinvolgere<br />

i loro collaboratori;<br />

- coinvolgimento dell’intero organigramma<br />

aziendale. È fondamentale<br />

il coinvolgimento attivo di tutta l’organizzazione<br />

aziendale;<br />

- promozione di un clima di collaborazione.<br />

Gli obiettivi devono essere<br />

spiegati, capiti e accettati a tutti i livelli.<br />

Devono essere appianate le rivalità<br />

e i campanilismi tra reparti e<br />

livelli gerarchici diversi. Le tecniche<br />

e gli strumenti adottati con l’SPC<br />

potrebbero evidenziare nuovi problemi<br />

e richiedere cambiamenti che<br />

solo la piena collaborazione tra funzioni<br />

aziendali può risolvere;<br />

- riconoscimenti per gli obiettivi<br />

raggiunti. Le aziende sono principalmente<br />

composte da persone<br />

che hanno bisogno di sentirsi<br />

parte dell’organizzazione,<br />

di essere stimate e di realizzarsi.<br />

Demotivarle significa deresponsabilizzarle;<br />

- tempo, energia e determinazione.<br />

Un miglioramento può essere misurato<br />

sulla base di settimane o mesi,<br />

ma consolidare un successo reale<br />

può richiedere anni.<br />

Assodata la volontà di percorrere la<br />

strada della qualità, il passo successivo<br />

consiste nell’identificare i nodi chiave<br />

del processo da controllare.<br />

Individuate le variabili si assegnano<br />

le priorità e si focalizzano quei problemi<br />

di qualità e produttività per cui è fondamentale<br />

individuare e analizzare le cause<br />

di devianze. Si ottiene dal processo<br />

il massimo che può dare allo stato attuale.<br />

Sono comunque sotto controllo le<br />

macchine, le competenze degli operatori,<br />

lo svolgimento del processo, i materiali,<br />

le condizioni ambientali e i metodi<br />

di controllo.<br />

Raggiunto un primo livello di ottimizzazione<br />

è ragionevole chiedersi se si<br />

sia raggiunto il massimo o se non ci sia<br />

un ulteriore spazio di miglioramento. Si<br />

paragonano le caratteristiche del prodotto<br />

con le specifiche tecniche. È questa<br />

la fase di indagine sulla capacità del<br />

processo (process capability).<br />

A fronte di una risposta negativa si<br />

stende un piano di miglioramento del<br />

processo. Nel caso che le specifiche non<br />

possano essere raggiunte è necessario<br />

scegliere tra una delle due alternative:<br />

- cambiare la filosofia di produzione<br />

per ottenere il prodotto con le caratteristiche<br />

richieste;<br />

- verificare se le caratteristiche riflettono<br />

realmente le necessità del prodotto<br />

e non siano sovradimensionate<br />

rispetto alle reali esigenze. Nel<br />

caso cambiare in senso meno stringente<br />

le caratteristiche.<br />

PCB settembre 2012<br />

77


78 PCB settembre 2012<br />

La seconda è in qualche caso teoricamente<br />

percorribile, ma praticamente<br />

troppo costosa e per lo più illogica.<br />

L’unica via realisticamente percorribile<br />

è re-ingegnerizzare il processo produttivo,<br />

il che vuol dire intervenire sul setup<br />

delle macchine e sulle modalità del<br />

loro utilizzo, magari cambiando quelle<br />

non adeguate allo scopo; istruire<br />

meglio il personale, migliorare<br />

la scelta e il controllo del materiale<br />

di base; migliorare l’ambien-<br />

te operativo o apportare modifiche<br />

al flusso produttivo. Se il processo<br />

è sotto controllo, l’SPC continuerà<br />

a costituire l’elemento portante per<br />

un miglioramento continuo della<br />

produttività e della qualità che soggiace<br />

a una evoluzione dinamica che si sviluppa<br />

nel tempo.<br />

Processo e tracciabilità<br />

Operativamente è necessario identificare<br />

univocamente il percorso del<br />

prodotto lungo lo snodarsi del processo<br />

produttivo, ovvero stabilire la piena<br />

tracciabilità. Tracciabilità significa perfetta<br />

corrispondenza e uguale rappresentatività<br />

tra condizioni operative subite<br />

e caratteristiche misurate sul prodotto.<br />

Diversamente non si potrebbe efficacemente<br />

identificare e ottimizzare i<br />

parametri essenziali del processo.<br />

<strong>Il</strong> campione deve inoltre essere rappresentativo,<br />

cioè essere su scala ridotta<br />

una copia fedele della realtà che si vuole<br />

indagare. Ogni elemento campione deve<br />

avere la stessa probabilità di essere selezionato,<br />

pena la mancanza di rappresentatività.<br />

<strong>Il</strong> processo è un sistema complesso<br />

al cui interno si individuano diversi livelli<br />

di gerarchia spaziale e temporale.<br />

Questo presuppone che la raccolta dati<br />

avvenga considerando diversi fattori di<br />

stratificazione, infatti l’output del processo<br />

è identificato da più caratteristiche,<br />

di cui alcune correlate tra loro.<br />

I fenomeni casuali che intervengono<br />

La piramide delle azioni documentali che<br />

accompagnano e certificano le varie fasi della qualità<br />

su un processo sono collocati a diversi<br />

livelli ed esercitano influenze differenti<br />

sull’output finale.<br />

I fenomeni variano nel tempo e nello<br />

spazio per cui la raccolta dati deve essere<br />

progettata con l’obiettivo di individuare<br />

il peso delle due componenti e di<br />

conseguenza focalizzare la componente<br />

prioritaria.<br />

X-Chart e R-Chart<br />

Si dice che non tutti i numeri possiedano<br />

la dignità del dato statistico, cioè<br />

non tutti i valori collezionabili in produzione<br />

possiedono la giusta valenza<br />

per essere rappresentativi del processo.<br />

Un dato risulta essere tanto più significativo,<br />

quanto più è ricco di informazioni.<br />

Per conoscere un processo occorre<br />

raccogliere dati che siano effettivamente<br />

ricchi di informazione.<br />

Nella carte di controllo è evidenziata<br />

una linea centrale di riferimento che<br />

rappresenta un indicatore della caratteristica<br />

di prodotto o di parametro di<br />

processo, cui si riferiscono tutti i dati introdotti.<br />

Ci sono inoltre due limiti, uno<br />

inferiore e uno superiore, che indicano i<br />

valori minimo e massimo accettabili per<br />

la stima dell’indicatore, cioè separano le<br />

variabili ordinarie dagli eventi straordinari.<br />

Ogni punto che cade all’esterno<br />

dei limiti è considerato l’indicato-<br />

re di un evento straordinario, generatore<br />

di difettosità estraneo al processo, che<br />

di conseguenza richiede l’attivazione di<br />

un’azione correttiva. Le carte di controllo<br />

sono strumenti che hanno lo scopo<br />

di stabilire se una qualunque caratteristica<br />

qualitativa o quantitativa, misurata<br />

attraverso un prescelto indicatore<br />

statistico, si mantiene o meno in<br />

uno stato di controllo.<br />

Un processo è nel suo stato di<br />

controllo quando si riscontra la<br />

perfetta conformità della caratteri-<br />

stica considerata con le specifiche<br />

stabilite per quella caratteristica.<br />

Quando la caratteristica da<br />

controllare è misurabile, le carte di<br />

controllo maggiormente utilizzate sono<br />

la X-Chart e la R-Chart, che utilizzate<br />

nell’insieme caratterizzano adeguatamente<br />

il processo. X -Chart controlla<br />

la media della caratteristica di processo<br />

evidenziandone le variazioni. <strong>Il</strong> valore<br />

di riferimento può essere derivato da<br />

dati storici, piuttosto che fissato in base<br />

agli obiettivi da raggiungere. Anche<br />

il tracciato dei limiti superiore e inferiore<br />

deve seguire la stessa logica. R-Chart<br />

controlla la variabilità della caratteristica<br />

di processo e si costruisce con modalità<br />

analoghe alla precedente.<br />

Ricondotto il processo sotto controllo,<br />

la fase successiva consiste nel produrre<br />

con caratteristiche che rispecchino le<br />

specifiche date. Lo studio della capacità<br />

del processo dà una misura del livello<br />

di conformità dello stesso alle specifiche<br />

di progetto. Quanto più centrato sarà il<br />

processo, tante più saranno le possibilità<br />

che il prodotto esca con le caratteristiche<br />

aderenti alle specifiche di progetto.<br />

Molte volte è importante controllare<br />

la produzione mediante il monitoraggio<br />

delle difettosità. <strong>Il</strong> diagramma di<br />

Pareto ordina i dati raccolti, relativi ai<br />

vari difetti, per frequenza di accadimento<br />

o per ordine di costo. Questa rappresentazione<br />

aiuta a decidere l’ordine gerarchico<br />

con cui affrontare la soluzione<br />

dei problemi.


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<strong>Il</strong> 2012 sarà l’anno della seconda edizione della<br />

Guida all’acquisto<br />

Ci sarai anche tu?<br />

Guida<br />

all’acquisto<br />

Attrezzature e materiali<br />

per l’elettronica<br />

Electronics Equipment and Materials<br />

Circuiti stampati<br />

PCB<br />

Strumenti e macchine<br />

ricondizionate<br />

Refurbished tool and machines<br />

<strong>Il</strong> progetto di “Guida<br />

all’acquisto”, organizzato dalla<br />

redazione di PCB Magazine,<br />

si basa sulla richiesta sempre<br />

più frequente da parte<br />

del mercato dell’elettronica<br />

di raccogliere in un<br />

unico manuale l’elenco<br />

delle categorie e dei<br />

settori merceologici che<br />

caratterizzano il mercato<br />

della produzione<br />

e della distribuzione<br />

elettronica in Italia.<br />

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80 PCB settembre 2012<br />

▶ AZIENDE E PRODOTTI - PARLIAMO DI…<br />

Quattro chiacchere<br />

con Cabiotec<br />

Azienda solida, con grande esperienza di<br />

mercato, fortemente attenta alle problematiche<br />

tecniche, Cabiotec costituisce un esempio di<br />

efficienza e capillarità distributiva.<br />

Ecco un paio di domande a Carla Fiorentino<br />

e Fabio Giuliani, distributori storici nel settore<br />

dell’elettronica industriale, due domande<br />

giusto per capire come vanno le cose in questo<br />

momento<br />

a cura di Riccardo Busetto<br />

Allora, come vanno le cose in quest’anno<br />

difficile?<br />

Non ci lamentiamo. Potremmo dire<br />

che al momento siamo in linea con<br />

la crescita del 2011. Se consideriamo<br />

che l’anno scorso abbiamo avuto una<br />

crescita del +38% rispetto al 2010 e<br />

che quest’anno siamo sostanzialmente<br />

alla pari, direi che nel complesso<br />

non ci possiamo lamentare.<br />

Al di là del mercato europeo, che dai<br />

dati conosciuti sta crescendo soprattutto<br />

nel nord Europa, come va il mercato<br />

italiano dal vostro punto di vista?<br />

<strong>Il</strong> settore dei materiali di consumo<br />

è emblematico a questo proposito:<br />

abbiamo notato una continua crescita<br />

negli ultimi mesi, segno questo<br />

che le linee stanno lavorando.<br />

Al di là delle difficoltà di questo<br />

momento, è comunque indubbio che<br />

ci sia attesa sul mercato: investire ora<br />

su una linea da 200-300 mila euro è<br />

un passo che molti non si possono<br />

permettere o che non vogliono fare.<br />

Molte aziende optano quindi per gli<br />

aggiornamenti delle linee preesistenti<br />

più che investire sul nuovo.<br />

Certo è che notiamo sempre più<br />

quella scrematura che durerà ancora<br />

del tempo.<br />

Cosa intendete con questo?<br />

Chi ha fatto delle scelte sbagliate nel<br />

passato ha difficoltà oggi a sopravvivere:<br />

lo dimostrano le 2000 aziende chiuse<br />

nell’elettronica. Naturalmente chi ha<br />

lavorato bene nel passato oggi non solo<br />

lavora, ma lavora molto di più. Noi<br />

crediamo di esserci strutturati in modo<br />

ideale e i risultati non mancano, anche<br />

in questo momento difficile.<br />

Ricordiamo poi che un problema<br />

sono anche le dimensioni aziendali: le<br />

grandi aziende con molti dipendenti<br />

in questo momento sentono molto di<br />

più le difficoltà del periodo. Non parliamo<br />

solo di distribuzione: un esempio<br />

lampante a livello produttivo sono<br />

le numerose aziende che nel passato<br />

hanno investito in automazione e che<br />

oggi, limitando i costi di manodopera,<br />

possono permettersi di aumentare<br />

i margini di guadagno.<br />

E il problema dei crediti bancari?<br />

Sicuramente questo è un problema<br />

per alcuni, ma torniamo a quanto<br />

abbiamo già detto prima: certo è che<br />

se le aziende non sono capitalizzate,<br />

non si sono cioè strutturate in modo<br />

da avere una solidità di un certo tipo,<br />

i rubinetti bancari restano chiusi<br />

o si aprono con estrema difficoltà. È<br />

semplice anche per i crediti bancari:<br />

chi non ha lavorato con lungimiranza<br />

nel passato, difficilmente oggi ottiene<br />

crediti con facilità. E questo è un altro<br />

elemento che determina una scrematura<br />

del mercato.<br />

I vostri settori di riferimento restano<br />

sempre quelli del passato?<br />

Certamente: il militare in primo luogo,<br />

settore che è sempre in crescita e<br />

con cui abbiamo relazioni molto forti.<br />

Seguono poi l’automazione e il solare<br />

(principalmente per gli inverter).<br />

L’automotive lo vediamo invece un po’<br />

in calo. In effetti il calo dei consumi e la<br />

contrazione del mercato dell’auto non<br />

può che riflettersi anche nel settore della<br />

produzione elettronica dedicata.<br />

Cabiotec<br />

www.cabiotec.it


Fabbricanti<br />

di circuiti stampati<br />

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<br />

<br />

Rubrica dedicata ai più importanti costruttori di PCB,<br />

provvista di singole schede personalizzate e descrizioni<br />

dettagliate delle attività di ogni produttore di circuiti<br />

stampati. Vengono raccolte in questa sezione<br />

aziende che operano su diverse tipologie di<br />

prodotti: dai monofaccia ai doppio strato, dai<br />

multistrato ai fessibili, dai rigidi-fl essibili ai più<br />

avanzati prodotti della printed electronics.<br />

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PCB settembre 2012<br />

81


Produttori di circuiti stampati<br />

pubblicati in base al logo di fabbricazione<br />

Nel corso di tutto il 2012 questa sezione dedicata ai fabbricanti di circuiti stampati verrà aggiornata mensilmente.<br />

Se siete interessati a comparire su queste pagine per ulteriori informazioni contattare il numero 02 30.22.60.60<br />

Informativa ex D. Lgs 196/3 (tutela della privacy).<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente<br />

conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali<br />

relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica l’art. <strong>24</strong>, comma 1, lett. d del<br />

D.Lgs n. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio.<br />

Potrà esercitare i diritti dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/03 (accesso, cancellazione, correzione, ecc.) rivolgendosi al<br />

Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A.,<br />

l’Ufficio Diffusione c/o la sede di via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano).<br />

Cognome___________________________________________________________________________________<br />

Nome ______________________________________________________________________________________<br />

Professione _________________________________________________________________________________<br />

Società _____________________________________________________________________________________<br />

Via _________________________________________________________________ n. _____________________<br />

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L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento è disponibile presso l’Ufficio Privacy, Via<br />

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I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all’amministrazione<br />

e potranno essere comunicati alle società di Gruppo <strong>24</strong> ORE per il perseguimento delle medesime finalità<br />

della raccolta, a società esterne per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale.<br />

Ritagliare e spedire per posta in busta chiusa all’indirizzo: <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A. - Sede operativa ufficio traffico PCB Magazine<br />

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per fi nalità di informazione e promozione commerciale nel rispetto delle disposizioni della vigente normativa.<br />

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Sono interessato a conoscere i costi<br />

della seguente offerta:<br />

1 spazio (3 x 17,5 cm) per 11 uscite<br />

<strong>Il</strong> Nostro logo in b/n visibile nella tabella<br />

descrittiva oltre a un breve testo di<br />

180 caratteri (spazi inclusi) nella colonna<br />

“tipologia di prodotto”.<br />

1 spazio (6 x 17,5 cm) per 11 uscite<br />

<strong>Il</strong> Nostro logo a colori in evidenza nel box<br />

oltre a un testo di 420/450 caratteri<br />

(spazi inclusi) con più eventuali altri loghi (es.<br />

omologazione, CSQ, UNI, ecc.).<br />

1 spazio (6 x 17,5 cm) per 11 uscite in<br />

contemporarea sia sulla rivista sia su web<br />

<strong>Il</strong> Nostro logo a colori in evidenza nel box<br />

(offerta B) così come appare sulla rivista, per<br />

avere una maggiore visibilità, così apparirà<br />

anche su web con rimando al Nostro sito<br />

internet.<br />

Firma __________________________________________________________________________________data ______________________________________<br />

82 PCB settembre 2012<br />

A<br />

B<br />

C


swww.it<br />

Da 20 anni siamo il tuo partner affidabile.<br />

Un buon motivo per festeggiare insieme!

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