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IL SOLE <strong>24</strong> ORE S.p.A. - Sede operativa - Via Carlo Pisacane 1, ang. SS Sempione - 20016 PERO (Milano) - Rivista mensile, una copia € 5,00<br />
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n.9<br />
LA PRIMA RIVISTA ITALIANA SUI CIRCUITI STAMPATI SETTEMBRE 2012
alpha ® Fluitin XL-825V<br />
La nuova generazione di<br />
fili per saldatura :<br />
no-clean, senza alogeni,<br />
senza Piombo<br />
Bagnabilità molto rapida - ideale per l’assemblaggio<br />
manuale e tecnica “Solder Drag”, ad alta produttività<br />
Ridotto livello di spruzzi - utilizzabile in tutta sicurezza<br />
dagli operatori, minore quantità di residui sulle schede<br />
Buone caratteristiche di bagnanbilità - ottimi risultati al<br />
primo colpo che consentono una elevata produttività. JIS<br />
spread ≥ 80%<br />
Livelli molto bassi di fumi - ambiente di lavoro pulito,<br />
minore manutenzione per i dispositivi di aspirazione fumi<br />
Aroma di vaniglia - maggiore comfort per gli operatori<br />
Residui chiari e non appiccicosi - ideale per tutte le<br />
applicazioni No-clean<br />
Ottimo aspetto dei giunti di saldatura - facilita<br />
ispezioni visive<br />
Per maggiori informazioni sul filo Alpha Fluitin XL825V Cored Solder Wire<br />
visita il sito www.alphacpmd.com<br />
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Conforme ai requisiti JIS<br />
Classe AA, <br />
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Disponibile con leghe SAC<br />
305 e 307 SACX <br />
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Elevata affidabilità elettrica :<br />
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Elevata affidabilità chimica :
Preoccupazioni<br />
condivise<br />
▶ EDITORIALE<br />
Quando si chiede come vanno le cose al rientro dalle vacanze, una delle risposte che più<br />
spesso riceviamo è: “Bene, grazie… finché i clienti che chiamiamo in questi giorni ci<br />
rispondono, non possiamo lamentarci”.<br />
È una risposta emblematica, meno umoristica di quanto possa sembrare, che dà motivo di<br />
capire quanto le preoccupazioni del settore - per un autunno che sembra prospettarsi critico<br />
- siano comunque evidenti.<br />
È una sensazione particolare quella che viene dal mondo dell’elettronica industriale in<br />
questo inizio di settembre, un mondo in cui non mancano le aziende che chiudono, ma<br />
dove molte delle realtà che resistono sembrano vivere momenti di grande soddisfazione.<br />
<strong>Il</strong> tenore delle interviste presenti in questo numero di PCB Magazine dimostra infatti<br />
come parte del tessuto industriale della filiera elettronica viva questo 2012 in modo<br />
molto positivo: il business non manca, i fatturati tengono e i grandi drammi della stretta<br />
creditizia sembrano essere vissuti con distacco e platonica indifferenza.<br />
Che sia il segnale di quanto sostiene il Presidente del Consiglio Mario Monti quando<br />
dichiara che “la ripresa non la si vede nei numeri, ma arriverà presto”? Non lo sappiamo.<br />
Sta di fatto che il clima di tensione imperante - almeno nel nostro settore - viene<br />
leggermente stemperato da un latente ottimismo, un ottimismo che certo non guasta, ma<br />
che forse non rispecchia in modo reale quella che è situazione generale.<br />
Notizie tutt’altro che rassicuranti - lo sappiamo tutti - provengono da comparti chiave<br />
dell’industria italiana, soprattutto da quello dell’automobile o degli elettrodomestici,<br />
bacini di sbocco importanti per l’industria elettronica del Paese. Tengono molto bene il<br />
settore militare e quello aerospaziale, certo, ma questi - si sa - sono settori di nicchia, che<br />
non sono rappresentativi per l’intero comparto elettronico.<br />
Sta di fatto che le aziende che al momento tengono sembra siano quelle meglio strutturate,<br />
quelle che operano in settori trainanti e che hanno trovato negli anni il giusto equilibrio<br />
fra flessibilità organizzativa e stabilità finanziaria. E le altre?<br />
Per le altre si attendono mesi difficili, un “autunno bollente” secondo quanto dichiarato<br />
dal Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha recentemente ammesso: «Ci sono<br />
migliaia di piccole e medie aziende che stanno soffrendo mediaticamente in silenzio, ma<br />
che sono la cosa che ci preoccupa di più».<br />
Come giornalisti del settore possiamo condividere questa preoccupazione, visto che le<br />
aziende che soffrono meritano di esprimere anche attraverso di noi le loro difficoltà.<br />
Le pagine di PCB Magazine saranno sempre aperte a chiunque voglia condividere i<br />
propri entusiasmi, ma anche a chi voglia esprimere e/o denunciare momenti di difficoltà<br />
come quelli che stiamo vivendo in questo periodo.<br />
PCB settembre 2012<br />
5
6 PCB settembre 2012<br />
▶ SOMMARIO - SETTEMBRE 2012<br />
IN COPERTINA<br />
Lifetek si offre al mercato come realtà<br />
privilegiata atta a garantire la presenza<br />
e la competenza nella vita produttiva<br />
che consegue al processo di<br />
vendita. Infatti dispone di un team<br />
esperto di tecnici che non vi lascerà<br />
mai soli! I marchi in distribuzione<br />
non sono da meno: Asys-Labelling,<br />
LaserMarking,Depaneling ed Handling;<br />
Ekra-Macchine serigrafiche;<br />
Koh Young-Ispezione ottica SPI-<br />
AOI; SMT-Forni a rifusione; Hover<br />
Davis-Feeders per macchine P&P;<br />
Asymtek-Dispensazione e Conformal<br />
coating; Universal-Linee di montaggio<br />
SMT e ad inserzione PTH; Meccanoidea-Macchine<br />
di inserimento<br />
Faston; Ovation-GridLok, Magna<br />
Print; EPM-Saldatrici ad onda;<br />
YXlon-Macchine di ispezione XRay.<br />
Lifetek Srl<br />
Via Gagarin ang. Corso della Resistenza, 23<br />
20821 Meda (MB)<br />
Tel. 0362 771301<br />
Fax 0362 344745<br />
www.lifetek.it<br />
agenda<br />
Eventi/Piano Editoriale _______________10<br />
a cura della Redazione<br />
ultimissime<br />
C.S. e dintorni _______________________12<br />
a cura della redazione<br />
speciale<br />
Pick & Place<br />
La tecnologia aiuta a contenere i costi ____20<br />
di Davide Oltolina<br />
La testa della Pick & Place _____________<strong>24</strong><br />
di Piero Bianchi<br />
Ottimizzazione della sequenza di lavoro __28<br />
di Carla Fiorentino<br />
speciale aziende<br />
Una vita dedicata all’elettronica _________34<br />
di Serena Bassi<br />
Come guardare oltre la crisi ____________38<br />
di Riccardo Busetto
speciale prodotti<br />
Soluzioni di alta flessibilità _____________42<br />
a cura di Monica Polese<br />
Precisione svizzera, flessibilità italiana ____46<br />
di Michele Mattei<br />
Concepita per le sfide del futuro _________50<br />
a cura dell’ufficio tecnico Lifeproject<br />
Guardiamo… Advantis ________________52<br />
di Paolo Sirtori<br />
Verso una nuova idea di Pick & Place ____56<br />
di Luca Fiorucci<br />
L’innovazione della produzione _________60<br />
di Richard Vereijssen<br />
tecnologie<br />
Largo al factotum ____________________62<br />
di Dario Gozzi<br />
Rinnovare per crescere ________________66<br />
di Dario Gozzi<br />
SPC in rifusione _____________________72<br />
di Paolo Paolucci<br />
test & quality<br />
Qualità e controllo di processo __________76<br />
di Piero Bianchi<br />
aziende e prodotti<br />
Quattro chiacchiere con Cabiotec________80<br />
a cura di Riccardo Busetto<br />
fabbricanti<br />
Produttori di circuiti stampati in base<br />
al logo di fabbricazione ________________81<br />
a cura della Redazione<br />
PCB settembre 2012<br />
7<br />
Anno 26 - Numero 9 - Settembre 2012<br />
www.elettronicanews.it<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Pierantonio Palerma<br />
REDAZIONE: Riccardo Busetto (Responsabile di Redazione)<br />
CONSULENTE TECNICO: Dario Gozzi<br />
COLLABORATORI: Serena Bassi, Piero Bianchi, Carla Fiorentino,<br />
Luca Fiorucci, Massimiliano Luce, Michele Mattei, Davide Oltolina,<br />
Paolo Paolucci, Paolo Sirtori, Richard Vereijssen<br />
UFFICIO GRAFICO: Elisabetta Delfini (coordinatore),<br />
Walter Tinelli, Elisabetta Buda,<br />
Patrizia Cavallotti, Elena Fusari,<br />
Laura Itolli, Cristina Negri, Diego Poletti, Luca Rovelli<br />
DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA: Mattia Losi<br />
PROPRIETARIO ED EDITORE: <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A.<br />
SEDE LEGALE: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano<br />
PRESIDENTE: Giancarlo Cerutti<br />
AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu<br />
SEDE OPERATIVA: Via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano) - Tel. 02 3022.1<br />
UFFICIO TRAFFICO: Tel. 02 3022.6060<br />
STAMPA: Faenza Industrie Grafiche S.r.l. - Faenza (RA)<br />
Prezzo di una copia 5 euro (arretrati 7 euro).<br />
Registrazione Tribunale di Milano n. 148 del 19/3/1994<br />
ROC n. 6553 del 10 dicembre 2001<br />
Associato a:<br />
Informativa ex D. Lgs 196/3 (tutela della privacy).<br />
<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali,<br />
liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti<br />
dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica<br />
l’art. <strong>24</strong>, comma 1, lett. d del D.Lgs n. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio.<br />
Potrà esercitare i diritti dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/03 (accesso, cancellazione, correzione, ecc.) rivolgendosi<br />
al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso<br />
<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., l’Ufficio Diffusione c/o la sede di via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano).<br />
Gli articoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati; nessuna<br />
parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo<br />
o forma, sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall’editore.<br />
L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento è disponibile presso l’Ufficio<br />
Privacy, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano. I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti<br />
agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società<br />
di Gruppo <strong>24</strong> ORE per il perseguimento delle medesime finalità della raccolta, a società esterne<br />
per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale.<br />
Annuncio ai sensi dell’art 2 comma 2 del “Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati<br />
personali nell’esercizio della attività giornalistica”.<br />
La società <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., editore della rivista PCB Magazine rende noto al pubblico che esistono<br />
banche dati ad uso redazionale nelle quali sono raccolti dati personali. <strong>Il</strong> luogo dove è possibile<br />
esercitare i diritti previsti dal D.Lg 196/3 è l’ufficio del responsabile del trattamento dei dati personali,<br />
presso il coordinamento delle segreterie redazionali (fax 02 3022.60951).
8 PCB settembre 2012<br />
▶ SI PARLA DI - LE AZIENDE CITATE<br />
Azienda pag. Azienda pag. Inserzionisti pag.<br />
# 3M ____________________ 66<br />
A Aermacchi ______________ 66<br />
Apex Tool Group _____ 66-67<br />
Arme __________________ 12<br />
ASM Assembly Systems __ 42, 44<br />
Avantec ________________ 66<br />
C Cabiotec __________28, 33, 80<br />
COE Elettronica ____34, 36-37<br />
Contact 3D _____________ 12<br />
Corona ________________ 12<br />
D Daewon SMT ___________ 38<br />
Dehon _________________ 66<br />
Dupont ________________ 66<br />
E El.Bo. Service ___________ 16<br />
Ennegi _________________ 12<br />
Essemtec ____________ 46-48<br />
Euroconnection __________ 12<br />
Europlacer ______________ 50<br />
F Flowmaster _____________ 12<br />
FMI Technical Consulting _ 66<br />
FPE ___________________ 12<br />
Frost & Sullivan ______ 18-19<br />
G Galileo Avionica _________ 66<br />
I i-tronic _____________ 46, 48<br />
Inventec ________________ 66<br />
J Juki ______________34-35, 37<br />
K KIC ___________________ 75<br />
L Lifeproject ___________ 14, 50<br />
Lifetek ______________ 52, 55<br />
Linea __________________ 12<br />
M Mager _________________ 12<br />
Mentor Graphics ________ 14<br />
P Packtronic ___________ 56-58<br />
Panasonic Factory Solutions _ 56-58<br />
Parmi __________________ 12<br />
Prodelec _____________ 34, 37<br />
Promosol _______________ 66<br />
R RS Components _________ 12<br />
S Samsung ____________ 39-40<br />
Seica _______________ 18-19<br />
Serp ___________________ 12<br />
Siplace ____________42-43, 45<br />
Spea ___________________ 12<br />
Sotragal ________________ 66<br />
T T.L.M. _________________ 12<br />
TSM __________________ 40<br />
U Universal ____________ 52-55<br />
USI ___________________ 16<br />
V VTT/Electronics_________ 69<br />
W Weller ______________ 66-68<br />
Win-Tek ____________ 38, 40<br />
Y Yamaha Motor IM Europe _ 60-61<br />
A<br />
APEX TOOL .................................45<br />
AREL ............................................81<br />
ASM ASSEMBLY ....................II cop.<br />
AUREL AUTOMATION ................27<br />
C<br />
CABIOTEC ......................................4<br />
CO<strong>OK</strong>SON ELECTRONICS ..............3<br />
CORONA .....................................81<br />
E<br />
E.O.I. TECNE ................................59<br />
F<br />
F.P.E. ...................................... 19-41<br />
I<br />
I-TRONIK ............................... 11-49<br />
INVENTEC PERFORMANCE<br />
CHEMICALS ITALIA ............. IV cop.<br />
ITECO TRADING ..........................63<br />
L<br />
LA TECNIKADUE .........................44<br />
LIFETEK ............................. I cop.-65<br />
O<br />
OSAI A.S. .............................. 70-71<br />
P<br />
PACKTRONIC .................................9<br />
PHOENIX CONTACT ....................33<br />
PRODELEC ............................. 15-17<br />
R<br />
RS COMPONENTS ................III cop.<br />
S<br />
SEICA ...........................................57<br />
SPEA ............................................51<br />
T<br />
TECNOMETAL ....................... 55-82<br />
W<br />
WIN TEK ......................................13<br />
Z<br />
ZUKEN .........................................31
Soluzioni per aziende di successo.<br />
Costi? Eccellenza. Guadagno!<br />
Come si possono sostanzialmente ridurre i costi di produzione?<br />
Le macchine e i sistemi Ersa definiscono gli standard di settore<br />
in termini di tecnologie flessibili, risparmio energetico ed eco<br />
sostenibilità. <strong>Il</strong> disegno modulare permette soluzioni personalizzate<br />
e sostenibili e rappresenta la base per l’incremento della<br />
profittabilità nella vostra produzione elettronica.<br />
In qualità di produttore di macchinari e strumenti per l’industria<br />
dell’assemblaggio elettronico, Ersa si presenta ai propri clienti e<br />
a chi interessato come un partner altamente innovativo e un<br />
fornitore di tecnologie di saldatura con una gamma globale di<br />
prodotti unica nel suo genere.<br />
La visione aziendale si basa sul principio che “la nostra leadership<br />
tecnologica ottimizza la qualità e riduce i costi del processo<br />
di produzione dei nostri clienti”. Ersa è infatti costantemente<br />
focalizzata al miglioramento dei prodotti e dei processi a vantaggio<br />
dei propri clienti.<br />
<br />
info@packtronic.it<br />
Distributore esclusivo per l’Italia.<br />
Costs?<br />
Excellence.<br />
Earnings!<br />
Macchine serigrafiche
10 PCB settembre 2012<br />
▶ AGENDA - FIERE E CONVEGNI<br />
Data e luogo Evento Segreteria<br />
9-12 settembre<br />
Berlino<br />
Germania<br />
13-14 settembre<br />
Milano<br />
Italia<br />
17-19 settembre<br />
Amsterdam<br />
Olanda<br />
19-20 settembre<br />
Fredericksburg, VA<br />
USA<br />
26 settembre<br />
Austin, TX<br />
USA<br />
Gennaio<br />
Test elettrico<br />
Febbraio<br />
<strong>Il</strong> rework e la saldatura manuale<br />
Marzo<br />
I sistemi di lavaggio<br />
Aprile<br />
Marcatura e tracciabilità<br />
Maggio<br />
Forni e profili termici<br />
Giugno<br />
ESD<br />
Luglio - Agosto<br />
Materiali di consumo e attrezzature<br />
Settembre<br />
Pick & Place<br />
Ottobre<br />
I sistemi di serigrafia<br />
Novembre<br />
Produzione circuiti stampati<br />
Dicembre<br />
Software di progettazione<br />
Electronics Goes Green 2012 MCC Agentur für Kommunikation<br />
Wölfertstraße 13<br />
2101 Berlino - Germania<br />
www.egg2012.de<br />
EIPC Summer Conference EIPC Services B.V.<br />
PO Box 2060<br />
6201 CD Maastricht - Olanda<br />
Tel. +31 43 34.40.872<br />
www.eipc.org - eipc@eipc.org<br />
ECOC 2012 Nexus Business Media<br />
Suite 5, Building 60 - Churchill Square<br />
Kings Hill, West Malling - Kent - Gran Bretagna<br />
Tel. +44 (0) 1732 75.21.25<br />
Fax +44 (0)1732 75.21.30<br />
IPC Workshop: Design for<br />
Manufacture<br />
Au stin (CTEA) Expo and Tech<br />
Forum<br />
IPC - Association Connecting Electronics Industries<br />
3000 Lakeside Drive, 309 S,<br />
Bannockburn, IL - 60015 - USA<br />
Tel. +1 847 61.57.10.0<br />
Fax +1 847 61.57.10.5<br />
SMTA<br />
5200 Willson Road Suite 215,<br />
Edina, MN 554<strong>24</strong> - USA<br />
Tel. +1 952 92.07.682<br />
Fax +1 952 92.61.819<br />
www.smta.org<br />
Piano editoriale 2012 Editorial calendar 2012<br />
January<br />
Test equipment<br />
February<br />
Rework and hand soldering<br />
March<br />
Cleaning systems<br />
April<br />
Labels and traceability<br />
May<br />
Reflow and wave soldering<br />
June<br />
ESD<br />
July - August<br />
Consumables<br />
September<br />
Pick & Place<br />
October<br />
Screen printing systems<br />
November<br />
PCB manufacturing<br />
Dicember<br />
Design software for pcb
12 PCB settembre 2012<br />
▶ ULTIMISSIME - C.S. E DINTORNI a cura della Redazione<br />
Guida interattiva<br />
RS Components ha<br />
lanciato una nuova<br />
guida interattiva ai<br />
costruttori, in grado di<br />
coprire i 550.000 prodotti<br />
che compongono l’intera<br />
gamma dell’azienda.<br />
La guida ai costruttori<br />
offre ai clienti un nuovo<br />
modo di navigare: è<br />
possibile filtrare la ricerca<br />
per marchio attraverso la<br />
vasta lista di produttori<br />
e prodotti (disponibili<br />
per la consegna in <strong>24</strong><br />
ore dallo stock di RS),<br />
migliorando nel contempo<br />
l’esperienza di ricerca e le<br />
potenzialità di acquisto<br />
da parte di tecnici e<br />
professionisti di tutto il<br />
mondo. La guida viene<br />
aggiornata costantemente<br />
con le ultime novità di<br />
prodotto: ciò consente agli<br />
utilizzatori di individuare<br />
più velocemente i prodotti<br />
per marchio, riducendo<br />
il tempo tra la ricerca<br />
dell’articolo e l’invio<br />
dell’ordine.<br />
RS Components<br />
www.rs-components.com<br />
SPEAnet, prima rete d’imprese italiana<br />
di macchine per industrie hi-tech<br />
nata SPEAnet, la<br />
È prima rete d’imprese<br />
italiana attiva nel settore<br />
delle macchine per le<br />
industrie elettroniche e<br />
dei semiconduttori. Si<br />
tratta di una rete di dieci<br />
aziende elettroniche e<br />
meccaniche altamente<br />
innovative, la cui capofila<br />
è SPEA Spa azienda di<br />
indubbia fama nel settore<br />
dei macchinari di collaudo<br />
per microchip, MEMS e<br />
schede elettroniche.<br />
Con la stipula del<br />
contratto di rete, le<br />
imprese di SPEAnet<br />
intendono accrescere<br />
individualmente e<br />
collettivamente la propria<br />
capacità innovativa e la<br />
propria competitività sul<br />
mercato, dando ulteriore<br />
impulso ai progressi e<br />
al trend di crescita degli<br />
ultimi anni.<br />
Tra le aziende che fanno<br />
parte della filiera ne sono<br />
state individuate nove:<br />
SPEA, Arme, Contact<br />
3D, Corona, Ennegi,<br />
Precisazione<br />
Euroconnection, Linea,<br />
Mager, Serp e T.L.M.<br />
Aggregate in SPEAnet<br />
queste aziende<br />
collaboreranno per<br />
ottimizzare e favorire<br />
l’attività di ricerca e<br />
sviluppo finalizzata<br />
alla realizzazione di<br />
nuovi macchinari di<br />
collaudo (Automatic Test<br />
Equipment) e dei relativi<br />
componenti, ciò per<br />
incrementare la capacità<br />
produttiva e raggiungere<br />
un’ottimizzazione dei<br />
Nel numero di luglio-agosto, l’articolo “I vantaggi delle etichette in poliammide”,<br />
è stato preparato utilizzando materiale di proprietà della FPE di Bresso (MI), senza citarne la fonte.<br />
Ci scusiamo con FPE e con i lettori per l’inconveniente occorso.<br />
processi produttivi, per<br />
condividere una strategia<br />
di espansione sui mercati<br />
esteri, per garantire la<br />
condivisione e il rispetto<br />
di elevati standard di<br />
qualità e di sicurezza<br />
e – naturalmente –<br />
per individuare nuove<br />
sinergie commerciali<br />
e opportunità di<br />
mercato sui comparti di<br />
competenza.<br />
SPEAnet<br />
www.speanet.com
14 PCB settembre 2012<br />
Nuovo accordo<br />
Life Project srl ha annunciato la<br />
distribuzione su tutto il territorio<br />
nazionale della società Parmi,<br />
azienda che opera nel settore della<br />
produzione di macchine SPI, che<br />
consentono l’interfaccia di controllo<br />
del processo di serigrafi a, l’invio alla<br />
macchina serigrafi ca dei segnali di<br />
correzione off set e il comando del ciclo<br />
di pulizia stencil.<br />
La società coreana, fondata nel 1998<br />
e cresciuta negli ultimi anni grazie<br />
all’innovativa tecnologia del sistema<br />
laser di illuminazione, vanta un<br />
installato di grandi proporzioni:<br />
1800 unità presenti in tutto il<br />
mondo con importanti ricadute nel<br />
settore della produzione elettronica<br />
automotive, consumer e dei display e<br />
con un’organizzazione di vendita di ben<br />
23 distributori.<br />
Parmi<br />
www.parmi.com<br />
Lifeproject<br />
www.lifeprojectsrl.com<br />
Sw avanzato per la<br />
simulazione CFD 1D e 3D<br />
Mentor Graphics<br />
presenta una<br />
soluzione software<br />
general-purpose per<br />
l’analisi fl uidodinamica<br />
computazionale (CFD<br />
- Computational Fluid<br />
Dynamics) unica<br />
nel suo genere, in<br />
quanto capace di unire<br />
funzionalità di analisi<br />
1D e 3D. Per la prima<br />
volta nel settore, un<br />
prodotto realizza uno<br />
stretto abbinamento<br />
di tecnologie software<br />
1D e 3D grazie<br />
a un processo di<br />
ri-ingegnerizzazione<br />
che consente<br />
loro di operare<br />
congiuntamente<br />
in modo nativo e<br />
con codice sorgente<br />
integrato.<br />
Tale nuova<br />
combinazione è<br />
il primo risultato<br />
dell’attività<br />
d’integrazione<br />
tecnologica resa<br />
possibile dalla recente<br />
acquisizione, da parte<br />
di Mentor Graphics,<br />
di Flowmaster Ltd.<br />
Questo software<br />
consentirà ai clienti di<br />
velocizzare il processo di<br />
progettazione, assicurando<br />
nel contempo analisi<br />
preliminari accurate di<br />
sistema, basate sui dati<br />
di fl usso dei fl uidi e di<br />
trasferimento termico,<br />
grazie all’utilizzo della<br />
simulazione 3D a livello di<br />
componente.<br />
Con l’utilizzo di questa<br />
soluzione è possibile<br />
ottenere prodotti di miglior<br />
qualità, più competitivi<br />
e presenti sul mercato in<br />
tempi più brevi.<br />
Mentor Graphics<br />
www.mentor.com
16 PCB settembre 2012<br />
Atmosfere… esplosive<br />
Argomento<br />
che tocca<br />
marginalmente il<br />
settore dell’elettronica,<br />
ma assai importante<br />
per le aziende che<br />
operano nel settore<br />
chimico della filiera,<br />
il tema della sicurezza<br />
in ambienti a rischio<br />
di esplosione è<br />
stato affrontato l’11<br />
luglio scorso, presso<br />
l’Auditorium Centro<br />
IRCCS “Don Carlo<br />
Gnocchi” a Firenze, in<br />
occasione della terza<br />
edizione dell’ATEX<br />
Al convegno ATEX dell’11 luglio si è trattato anche di ESD.<br />
Nella foto Giuseppe A. Reina di El.Bo. Service<br />
day, manifestazione<br />
annuale organizzata<br />
dall’Associazione<br />
U.S.I. (Unione<br />
Sicurezza<br />
Informazione).<br />
L’ATEX day ha<br />
accolto, in questa sua<br />
terza edizione, una<br />
selezione di tecnici<br />
esperti che hanno<br />
affrontato in modo<br />
concreto la tematica,<br />
fornendo le soluzioni<br />
operative, gettando<br />
uno sguardo sullo<br />
stato dell’arte della<br />
corretta gestione del<br />
rischio di esplosione<br />
e offrendo un<br />
panorama esaustivo<br />
delle normative<br />
attualmente in vigore<br />
sull’argomento.<br />
<strong>Il</strong> gran numero di<br />
partecipanti, gli<br />
importanti organismi<br />
di patrocinio e le<br />
numerose aziende che<br />
hanno contribuito<br />
attivamente alla<br />
giornata dimostrano<br />
l’importanza di questo<br />
argomento.<br />
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paragoni ai più bassi costi di gestione – Lowest Cost of Ownership.<br />
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di qualità, ma è l’inizio di una partnership di lunga durata. <strong>Il</strong> nostro partner<br />
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18 PCB settembre 2012<br />
Tutto sul collaudo a sonde mobili<br />
Rispetto alle<br />
classiche soluzioni<br />
celebrative, per il suo<br />
25° anniversario Seica<br />
ha preferito organizzare<br />
a Bologna, lo scorso 3<br />
di luglio, presso le sale<br />
convegno del Bologna<br />
Tower Hotel, un<br />
workshop interessante<br />
dedicato interamente a<br />
un soggetto a lei caro: la<br />
tecnologia flying probe.<br />
L’idea è stata quella<br />
di fare il punto sullo<br />
stato dell’arte di questa<br />
tecnologia, che negli<br />
anni si è evoluta in<br />
modo molto deciso<br />
e che ha visto Seica<br />
contribuire in modo<br />
importante al suo<br />
perfezionamento.<br />
L’azienda di Strambino<br />
è stata infatti una<br />
delle prime realtà in<br />
Europa a diffondere e<br />
a spingere sul mercato<br />
la tecnologia di test a<br />
sonde mobili.<br />
La storia della<br />
tecnologia flying probe,<br />
come quella di Seica,<br />
è ormai lunga: nel<br />
1995 nasceva infatti<br />
la prima macchina<br />
a sonde mobili<br />
dell’azienda piemontese,<br />
una macchina che<br />
ancora oggi può essere<br />
utilizzata con adeguati<br />
aggiornamenti software,<br />
a dimostrazione che<br />
la flessibilità e la<br />
modularità sono state<br />
da sempre elementi<br />
fortemente perseguiti<br />
dalla filosofia aziendale.<br />
Dal punto di vista<br />
commerciale Seica,<br />
nonostante la difficile<br />
congiuntura economica,<br />
conosce al momento<br />
importanti risultati<br />
avvallati, negli ultimi<br />
due anni, da una<br />
crescita prossima al<br />
30%.<br />
Oggi più di 1000 ATE<br />
Seica sono installati<br />
in tutto il mondo<br />
e l’azienda, come<br />
hanno avuto modo di<br />
sottolineare i quadri<br />
aziendali in occasione<br />
del workshop bolognese,<br />
è a oggi “una realtà che<br />
assume”.<br />
Tecnologia su tutta<br />
la linea<br />
La giornata bolognese,<br />
come si è detto,<br />
è stata motivo di<br />
approfondimento e<br />
riproposizione delle<br />
tappe evolutive di una<br />
tecnologia fra le più<br />
interessanti nel mondo<br />
del test elettrico e che<br />
rappresenta il core<br />
business dell’azienda<br />
piemontese. La<br />
giornata, condotta da<br />
Luca Corli, colonna<br />
portante di Seica ed<br />
attualmente Direttore<br />
Commerciale che<br />
ha vissuto in prima<br />
persona tutte le fasi di<br />
sviluppo tecnologico<br />
e aziendale, è partita<br />
con la riproposizione<br />
storica della flying<br />
probe technology,<br />
risalendo a quell’ormai<br />
lontanissimo 1987<br />
in cui in Giappone<br />
è nata la tecnologia<br />
che ancora oggi sta<br />
alla base delle sue<br />
macchine.<br />
<strong>Il</strong> fatto che fin<br />
dall’inizio Seica abbia<br />
creduto in questa<br />
tecnologia (metodo<br />
alternativo che evita<br />
l’uso delle fixture<br />
tipiche dei sistemi<br />
a letto d’aghi) è<br />
dimostrato dall’attività<br />
del suo titolare, Antonio<br />
Grassino, colui che<br />
Luca Corli di Seica ha condotto il workshop tecnico che si è tenuto il 3 luglio a Bologna
ha contribuito – oltre<br />
che a una diffusione<br />
di questa tecnologia<br />
in Europa – anche alla<br />
sua introduzione sul<br />
mercato statunitense<br />
alla fine degli anni ’90.<br />
La carrellata<br />
cronologica<br />
dell’evoluzione della<br />
tecnologia, scandita<br />
dai diversi modelli e<br />
dalla diffusione delle<br />
differenti macchine<br />
prodotte da Seica<br />
nel corso degli anni,<br />
è stata seguita dalla<br />
presentazione pratica<br />
della piattaforma<br />
PILOT V8, a cura<br />
del product manager<br />
Walter Gueli, macchina<br />
progettata e prodotta<br />
interamente da Seica.<br />
Le fasi di collaudo e<br />
di reverse engineering<br />
su schede elettroniche<br />
sono state eseguite<br />
“dal vero” illustrando<br />
in modo preciso tutte<br />
le fasi e le operazioni<br />
necessarie per operare<br />
in modo efficace in<br />
questo settore. Più di 40<br />
sono stati i partecipanti<br />
alla manifestazione<br />
bolognese provenienti<br />
da tutte le regioni<br />
d’Italia, a riprova del<br />
grande interesse e<br />
della diffusione di<br />
una tecnologia ormai<br />
all’avanguardia e<br />
insostituibile nelle<br />
moderne linee di<br />
produzione. Ne è<br />
risultato un percorso<br />
importante per capire<br />
quanto le regole siano<br />
cambiate nel tempo<br />
nel settore dell’ATE<br />
e quanto possa offrire<br />
oggi questa tecnologia<br />
a chi già operi o abbia<br />
intenzione di affacciarsi<br />
oggi al mondo della<br />
produzione elettronica.<br />
Seica<br />
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20 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE - PICK & PLACE<br />
La tecnologia aiuta<br />
a contenere i costi<br />
L’utilizzo di P&P con prestazioni di alto livello<br />
agevola il ritorno dell’investimento nelle<br />
produzione di piccoli e medi lotti, là dove i<br />
tempi di set-up sarebbero sbilanciati rispetto a<br />
quelli di produzione<br />
di Davide Oltolina<br />
<strong>Il</strong> montaggio dei componenti è<br />
indubbiamente la tecnologia predominante<br />
su tutta la linea, se<br />
non altro perché è facilmente quantificabile.<br />
<strong>Il</strong> baricentro di discussione<br />
nell’acquisto di una P&P, tema da<br />
anni dibattuto, è costituito dal pun-<br />
to di incontro tra costo, efficienza e<br />
flessibilità. A influenzare la scelta di<br />
una pick and place, intervengono fattori<br />
quali la variazione dei riferimenti<br />
produttivi che in Europa ha visto<br />
emergere il modello “molti codici e<br />
bassi volumi” rispetto agli alti volu-<br />
Una caratteristica delle moderne P&P non è solo la velocità, ma anche la<br />
flessibilità e i ridotti tempi di set-up<br />
mi che hanno tenuto banco fino alla<br />
fine degli anni novanta. La richiesta<br />
odierna si rivolge prevalentemente a<br />
sistemi capaci di gestire in macchina<br />
un notevole numero di caricatori<br />
intelligenti, con limitati tempi di setup<br />
macchina.<br />
Escludendo i sistemi entry level,<br />
la cui velocità è di poche migliaia<br />
di componenti/ora, normalmente<br />
le moderne Pick & Place viaggiano<br />
con velocità di montaggio superiori<br />
ai 10.000 componenti/ora, di conseguenza<br />
il tempo di configurazione assume<br />
un carattere prevalente rispetto<br />
al tempo globale di piazzamento.<br />
Sebbene lo standard IPC sia quello<br />
di riferimento nel calcolo della velocità<br />
di piazzamento, si trovano differenze<br />
tra la velocità dichiarata e quella<br />
raggiunta in produzione, che è poi la<br />
velocità utile su cui calcolare il fatturato.<br />
Questa discrepanza è a volte dovuta<br />
anche a schede non propriamente<br />
ingegnerizzate ai fini produttivi,<br />
tale per cui posizione e tipo di componenti<br />
introducono fattori di un più<br />
o meno marcato rallentamento.<br />
La riduzione dimensionale dei componenti<br />
ha progressivamente spostato<br />
il confine prima dal chip 0603<br />
(1,5 x 0,8 mm) allo 0402 (1 x 0,5 mm),<br />
poi allo 0201 (0,6 x 0,3 mm) per approdare<br />
oggi allo 01005 (0,4 x 0,2 mm),<br />
mentre ultra-fine-pitch e microBGA<br />
sono i limiti dei componenti attivi.<br />
Le elevate prestazioni richieste in<br />
termini di risoluzione e accuratezza di<br />
piazzamento sono raggiunte attraverso<br />
precisi sistemi di visione e di movimentazione<br />
degli assi.
Le teste in linea sono quelle maggiormente adottate dai costruttori di P&P;<br />
possono essere a due, quattro o sei<br />
Ai fi ni funzionali ha progressivamente<br />
assunto un’importanza primaria<br />
anche il software di programmazione<br />
e di gestione del sistema, che attraverso<br />
un’interfaccia grafi ca evoluta<br />
consente di spaziare dall’importazione<br />
dei dati CAD al bilanciamento di<br />
linea. Tra le varie funzioni sviluppate,<br />
assume particolare rilevanza quella<br />
del riconoscimento ottico dei componenti<br />
fi nalizzato allo sviluppo della<br />
libreria, che consente un abbattimento<br />
notevole dei tempi di programmazione.<br />
La tendenza di mercato<br />
Molti prodotti destinati alle telecomunicazioni,<br />
all’information technology<br />
e al settore auto sono caratterizzati<br />
da un aumento delle funzioni<br />
e contemporaneamente da una diminuzione<br />
dimensionale. Questi mutamenti<br />
nelle caratteristiche funzionali<br />
e dimensionali inducono di conseguenza<br />
una miniaturizzazione dei<br />
componenti e del substrato. La tendenza<br />
alla miniaturizzazione dei componenti<br />
trova un limite nella capacità<br />
di manipolazione delle pick and place,<br />
che comunque negli ultimi dieci anni<br />
hanno raddoppiato e triplicato l’accuratezza<br />
di piazzamento.<br />
La diff erenziazione dei prodotti<br />
cresce e contemporaneamente diminuisce<br />
il time-to-market. La competizione<br />
soff erta a livello internazionale<br />
vede vincenti quelle aziende capaci<br />
di off rire il prodotto migliore, diff erenziato<br />
per fasce di consumatori, con<br />
la più alta velocità di innovazione.<br />
In questo contesto appare evidente<br />
come la fl essibilità dei sistemi di<br />
produzione diventi un requisito fondamentale.<br />
È sempre più nella norma<br />
per la produzione elettronica europea,<br />
e lo sta diventando anche negli<br />
Stati Uniti, che le priorità cambino<br />
rapidamente, che la produzione riguardi<br />
piccoli e medi volumi.<br />
Indipendentemente dal nostro<br />
mercato domestico, i produttori di<br />
P&P si vedono costretti a sviluppare<br />
piattaforme con architettura modulare,<br />
con prestazioni che si possano ampliare<br />
mediante l’aggiunta di dispositivi<br />
nuovi o supplementari, in altre<br />
parole sono chiamati a sviluppare sistemi<br />
scalabili.<br />
Disponendo di sistemi di piazzamento<br />
poco fl essibili, lo sbilanciamento<br />
tra l’attività di produzione<br />
(puro piazzamento del componente)<br />
e tempo di set-up cresce, impennandosi<br />
in presenza di una diminuzione<br />
del volume dei lotti da assemblare.<br />
Scende il valore del pitch<br />
dei componenti<br />
I componenti passivi stanno r<br />
aggiungendo il limite minimo,<br />
definibile fisiologico, di producibilità.<br />
<strong>Il</strong> case 0201 (dimensione 0,6 x<br />
0,3 mm) con buone probabilità rimarrà<br />
il componente discreto più piccolo<br />
per applicazioni standard.<br />
Ulteriori riduzioni oltre lo 01005<br />
(0,4 x 0,2 mm), dovranno essere fatte<br />
ricorrendo all’inserimento dei passivi<br />
direttamente nei substrati, mediante<br />
la tecnologia embedded.<br />
Studi avanzati prevedono anche<br />
l’integrazione dei componenti passivi<br />
all’interno di un componente<br />
provvisto di bump di connessione,<br />
sullo stile dei componenti area<br />
array. Questi, come dimostra<br />
il sempre più frequente ricorso<br />
all’utilizzo dei BGA, stanno guadagnando<br />
terreno su una larga fascia<br />
di utilizzatori.<br />
Nei componenti provvisti della<br />
classica piedinatura laterale come<br />
i QFP, il passo minimo rimane<br />
presumibilmente lo 0,3 mm anche<br />
se il più diffuso nella pratica è<br />
il passo 0,4 mm perché molto meno<br />
delicato da maneggiare in produzione.<br />
L’accuratezza di piazzamento per<br />
i componenti passivi è passata dai<br />
150 micron del 1996 agli attuali<br />
50 micron; limite sceso da 75 a<br />
40 micron per i circuiti integrati e<br />
addirittura da 50 a 10 micron per i<br />
fl ip-chip (vedi Tabella 1).<br />
Tabella 1<br />
Componente Largh. Lungh.<br />
0603 1,5 mm 0,8 mm<br />
0402 1 mm 0,5 mm<br />
0201 0,6 mm 0,3 mm<br />
01005 0,4 mm 0,2 mm<br />
PCB settembre 2012<br />
21
22 PCB settembre 2012<br />
<strong>Il</strong> maggior livello tecnologico<br />
aiuta a contenere i costi<br />
La capacità tecnologica del sistema è<br />
il primo punto su cui riflettere nel caso<br />
si voglia acquistare una P&P. <strong>Il</strong> sistema<br />
di piazzamento deve poter montare su<br />
qualsiasi substrato un numero estremamente<br />
elevato di package, dai chip<br />
di ogni dimensione agli IC ad elevato<br />
pin count, dai connettori ai componenti<br />
con geometria non standard.<br />
Questo richiede una buona capacità<br />
di handling, di allineamento, di accuratezza<br />
di piazzamento, di controllo<br />
dell’asse z per la forza di posa e la disponibilità<br />
di un’ampia scelta di nozzle.<br />
La P&P deve disporre delle risorse<br />
per lavorare sulle diverse applicazioni<br />
tecnologiche oggi richieste dal mercato.<br />
Deve possedere un’elevata accuratezza<br />
di piazzamento, deve poter leggere<br />
ogni geometria dei fiducial, anche<br />
ai capi dei componenti più complessi.<br />
Diversi sono i fattori che entrano in<br />
gioco nella valutazione del costo economico.<br />
Oltre alle variabili legate al<br />
capitale d’investimento come il costo<br />
d’acquisto, il deprezzamento e gli interessi,<br />
vanno considerati anche il costo<br />
dell’operatore, i costi di fermo macchina<br />
per manutenzione ordinaria e stra-<br />
ordinaria, la programmazione coi suoi<br />
cambi feeder. Una leva per agire sulla<br />
riduzione dei costi di produzione è in<br />
prima istanza la riduzione dei prodotti<br />
di scarto e da rilavorare, ma anche l’eliminazione<br />
delle perdite di tempo dovute<br />
alle operazioni di manutenzione,<br />
che si ottiene con una buona formazione<br />
dell’operatore.<br />
Quando la dimensione lo consente si montano pcb quadrottati perchè i sw di<br />
programmazione facilitano la multiplazione dei programmi di piazzamento<br />
La complessità costruttiva non inficia l’affidabilità dei sistemi di piazzamento, che<br />
usano motori di ultima generazione e sistemi sempre più all’avanguardia<br />
L’obiettivo dello zero difetti è ovviamente<br />
il miglior modo per eliminare<br />
il costo dovuto agli scarti di produzione<br />
e alla rilavorazione dei prodotti<br />
eventualmente recuperabili; la direttrice<br />
è quella di avere un sistema integrato<br />
per la verifica del set-up e il controllo<br />
del piazzamento.<br />
L’efficienza del piazzamento si ottiene<br />
soprattutto abbattendo i tempi<br />
morti. Un’opportunità al riguardo è<br />
data dal trasporto del pcb in due tempi:<br />
attesa e lavoro. Un ulteriore vantaggio<br />
è offerto dalle P&P che agevolano<br />
il cambio veloce dei feeder mediante<br />
trolley o cassetti e utilizzando feeder<br />
intelligenti. Notevoli vantaggi si hanno<br />
dal centraggio dei componenti in tempo<br />
mascherato, cioè durante lo spostamento<br />
dal punto di presa del componente<br />
a quello di posa e mediante<br />
l’ottimizzazione dei percorsi di piazzamento.<br />
Anche il cambio bit può avvenire<br />
in tempo mascherato.<br />
Un’alta velocità di piazzamento<br />
si ottiene sia agendo sulla velocità e<br />
sull’accelerazione, sia adottando mac-
chine col doppio gantry o costituite da<br />
più sistemi modulari in cascata.<br />
I tempi di intervento dell’operatore<br />
li si riduce aumentando il numero di<br />
feeder a bordo macchina, che non solo<br />
alza il livello di autonomia del sistema,<br />
ma ne aumenta anche la flessibilità.<br />
Un contributo in questa direzione<br />
arriva anche dall’utilizzo dei feeder<br />
intelligenti, con la possibilità della loro<br />
sostituzione mentre la macchina continua<br />
nella sua attività di piazzamento.<br />
La necessaria manutenzione del<br />
sistema incide negativamente sulla<br />
produttività e sui costi di gestione.<br />
L’utilizzo di motori lineari e dalla movimentazione<br />
degli assi su cuscinetti<br />
d’aria contribuisce a mantenere basso<br />
il livello di manutenzione necessaria,<br />
dovuta soprattutto agli organi in<br />
movimento. Le moderne Pick & Place<br />
usufruiscono comunque della manutenzione<br />
assistita da computer, del tipo<br />
definita pro-attiva, e di una capace<br />
diagnostica remota. Questa capacità<br />
diagnostica è parte di quella potente<br />
interfaccia operatore di tipo grafico<br />
ormai elemento standard di ogni sistema,<br />
la cui interattività agevola non solo<br />
una veloce programmazione (eseguibile<br />
anche fuori linea), ma ogni intervento<br />
dell’operatore sulla macchina.<br />
I feeder intelligenti<br />
<strong>Il</strong> caricamento dei reel di componenti<br />
sui feeder e il posizionamento<br />
di questi in macchina è un’operazione<br />
prettamente manuale, di conseguenza<br />
il set-up dei feeder è un’operazione<br />
del processo particolarmente esposta<br />
agli errori, a maggior ragione se nel<br />
prodotto da assemblare c’è un numero<br />
particolarmente alto di componenti<br />
tra loro diversi e con lunghi codici di<br />
identificazione.<br />
<strong>Il</strong> ricorso all’utilizzo degli smart feeder<br />
riduce il margine di errore e allo<br />
stesso tempo offre i vantaggi di semplificare<br />
il lavoro all’operatore, renden-<br />
I nozzle sono sempre più sofisticati, soprattutto per il montaggio dei componenti<br />
delicati e difficili da manipolare come per esempio i LED ad alta luminosità<br />
do più efficiente la tracciabilità e più<br />
accurato l’inventario delle parti utilizzate.<br />
Nei sistemi più sofisticati i feeder<br />
possono essere messi in ogni locazione<br />
e sarà il sistema a riconoscerli e a<br />
identificarli, avvisando l’operatore per<br />
ogni minimo errore. Questa prerogativa<br />
ha come tutte le cose il suo rovescio<br />
della medaglia; il tempo di piazzamento<br />
può risultare più lungo se il posizionamento<br />
dei feeder non è ottimizzato.<br />
È anche vero che per certe produzioni<br />
il tempo di set-up è di gran lunga<br />
più lungo che non quello di reale piazzamento.<br />
Su una linea smt, una delle più comuni<br />
operazioni è quella di sostituzione<br />
di una rolla di componenti esaurita.<br />
Con i feeder intelligenti il sistema<br />
“sente” la manovra in atto e procede<br />
a spostare la presa sul componente<br />
successivo, riservandosi di completare<br />
l’operazione di piazzamento del componente<br />
mancante a quando la nuova<br />
bobina sarà correttamente posizionata.<br />
Questo modo di operare preserva<br />
da spiacevoli quanto dannosi inconvenienti,<br />
contribuendo a mantenere un<br />
accurato controllo sulle operazioni di<br />
macchina.<br />
Equipaggiando la Pick & Place con<br />
un lettore di codici a barre e apponen-<br />
do sulle schede un numero di serie si<br />
ottiene la piena tracciabilità per ogni<br />
lotto di produzione, perché si possono<br />
associare i dati distintivi dei vari componenti<br />
alla relativa scheda su cui vengono<br />
montati.<br />
Tutta una serie di informazioni statistiche<br />
su come si è svolta la produzione<br />
è scaricabile su di un software di datawarehouse<br />
e comunque interfacciando<br />
il sistema con un software di gestione<br />
della produzione, i feeder intelligenti<br />
possono scaricare le quantità di<br />
componenti utilizzati direttamente dal<br />
database e comunicare la rimanenza.<br />
Per fronteggiare il problema della<br />
concorrenza dei paesi a basso costo<br />
di manodopera è sì importante puntare<br />
sulla produttività, ma per farlo bisogna<br />
poterla adeguatamente monitorare.<br />
Strategico è anche saper minimizzare<br />
i costi, ma sebbene sembri una<br />
contraddizione, questa direttrice non<br />
sempre risulta in un aumento dei profitti,<br />
perlomeno non se è l’unica strategia<br />
seguita.<br />
L’adozione di feeder intelligenti,<br />
sebbene comporti maggiori investimenti,<br />
consente un controllo accurato<br />
nella fase più delicata che è quella<br />
di set-up, per via dell’alto grado di manualità<br />
che comporta.<br />
PCB settembre 2012<br />
23
<strong>24</strong> PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE - PICK & PLACE<br />
La testa<br />
della Pick & Place<br />
Tra i parametri di acquisto dei sistemi di<br />
piazzamento, in coda al costo iniziale e<br />
alla precisione, c’è il numero dei codici<br />
potenzialmente ospitati a bordo macchina;<br />
un dato che ha assunto una rilevanza a volte<br />
maggiore rispetto alla velocità di piazzamento<br />
di Piero Bianchi<br />
La prima P&P era costituita da<br />
una singola testa con centraggio<br />
meccanico e una velocità di<br />
piazzamento inferiore ai 2000 componenti<br />
ora.<br />
Da questo primo modello, risalente<br />
agli inizi degli anni ’80, è partita<br />
l’evoluzione che ha condotto<br />
alla differenziazione degli<br />
attuali modelli. Con singolo o<br />
doppio gantry, a testa singola<br />
o multipla, a revolver, in linea<br />
o rotante, il centraggio è passato<br />
da meccanico a laser per<br />
poi essersi consolidato full vision,<br />
eseguito sempre in tempo<br />
mascherato.<br />
<strong>Il</strong> range di componenti che<br />
è possibile montare spazia<br />
dai quasi invisibili 01005 ai<br />
μBGA, dai connettori ai componenti<br />
odd-form, contenuti<br />
nei blister o sui vassoi. I codici<br />
in macchina raggiungono quota<br />
100-120, tra feeder e vassoi,<br />
per i feeder lo standard è qua-<br />
si sempre del tipo intelligente. <strong>Il</strong> loro<br />
cambio deve essere infatti veloce, pratico<br />
e sicuro; l’evoluzione avviene in<br />
direzione dell’affidabilità e della semplicità,<br />
con sempre più un occhio di<br />
riguardo al fattore costo.<br />
La testa rotante a revolver è una delle più sofisticate<br />
e veloci teste di montaggio che oggi offre il panorama<br />
delle P&P<br />
L’importanza della precisione<br />
di piazzamento<br />
L’ingresso sul mercato dei componenti<br />
0201 e a maggior ragione per<br />
i componenti 01005, ha spinto verso<br />
una maggiore attenzione nei confronti<br />
dei sistemi deputati al movimento,<br />
perché siano in grado di garantire<br />
un’elevata precisione di presa prima<br />
e poi di posa sull’intera area di lavoro<br />
XY. Per avere un termine di paragone<br />
si pensi che una normale pasta<br />
saldante di tipo 3 contiene sfere<br />
di lega le cui dimensioni spaziano da<br />
45 a 25 micron mentre una pasta di tipo<br />
4 varia da 38 a 20 micron, le dimensioni<br />
di un chip 01005 sono di<br />
0,4 x 0,2 mm ovvero 400 x 200 micron.<br />
Poiché la tecnologia dei motori lineari<br />
ha raggiunto un ottimo livello di<br />
sviluppo, molti costruttori di<br />
P&P la privilegiano per raggiungere<br />
le massime prestazioni<br />
di precisione e ripetibilità.<br />
Questo risultato è raggiunto<br />
anche mediante il controllo<br />
a loop chiuso realizzato con<br />
encoder lineari, che vengono<br />
montati direttamente sull’asse<br />
di movimento.<br />
Questa tecnologia di movimento<br />
non è senza problemi,<br />
basti pensare alla generazione<br />
di calore che affligge alcuni<br />
modelli. <strong>Il</strong> calore generato<br />
determina espansione ter-<br />
mica che influisce negativamente<br />
sulla precisione di posizionamento.<br />
Per capire quanto<br />
siano limitati i margini di
Perché una testa possa svolgere al meglio il suo scopo necessita di una nutrita<br />
quanto differenziata disponibilità di nozzle<br />
manovra si pensi che la tolleranza di<br />
piazzamento di un chip 0201 è di soli<br />
+12 micron. Per contrastare il problema,<br />
alcuni costruttori montano motori<br />
autoventilati e altri utilizzano cuscinetti<br />
d’aria.<br />
Un sistema signifi cativamente preciso<br />
innalza automaticamente la sua<br />
produttività eff ettiva, non richiedendo<br />
fermi macchina dovuti alle continue<br />
calibrazioni.<br />
La stabilità meccanica della struttura<br />
portante è fondamentale, ma non<br />
è di per sé suffi ciente a garantire la<br />
precisione richiesta. Un accorgimento<br />
sempre più utilizzato è quello di dotare<br />
i sistemi gantry di un doppio sistema<br />
di azionamento del ponte dell’asse Y;<br />
in presenza dell’azionamento su di<br />
uno solo dei lati (dove l’altro è semplicemente<br />
costituito da una guida di<br />
scorrimento), si potrebbero innescare<br />
eff etti di assestamento del lato non<br />
motorizzato dovuti a possibili oscillazioni<br />
innescate dalla diff erenza di forza<br />
di movimento tra le due estremità<br />
del ponte. Questo comportamento<br />
è più evidente su pcb di grandi formati<br />
con la presenza di componenti di<br />
ridotte dimensioni come appunto gli<br />
0201 e i 01005, che vengono depositati<br />
solo quando le oscillazioni scendono<br />
al di sotto del valore di tolleranza<br />
consentita per il dato componente.<br />
Diverse tecnologie per la<br />
testa di piazzamento<br />
<strong>Il</strong> tipo di testa adottata contribuisce<br />
nel defi nire la velocità di posizionamento.<br />
In una testa in linea del tipo<br />
multi-nozzle si deve tener conto degli<br />
off -set meccanici e della possibilità<br />
di visione on-fl y. Nel caso si voglia effettuare<br />
un prelievo multiplo dei componenti,<br />
bisogna tener presente la loro<br />
dimensione perché tanto più è ridotta,<br />
tanto più accurato deve essere il posizionamento<br />
dell’ugello al loro centro,<br />
ma anche l’ingombro del componente<br />
da prelevare la cui dimensione non<br />
deve eccedere l’interasse tra un nozzle<br />
e il successivo.<br />
La testa rotante ha il vantaggio di<br />
eff ettuare la presa sempre nella medesima<br />
posizione, ma è penalizzata nel<br />
costo dovendo dotarsi di un numero<br />
di sensori di controllo (delle sue funzioni)<br />
decisamente superiore.<br />
La testa a revolver, versione verticale<br />
di una testa rotante, coniuga la fl essibilità<br />
di una testa in linea con la velocità<br />
della testa rotante. Per contenerne<br />
i costi è possibile dotarla di un<br />
unico azionamento sull’asse Z, capace<br />
di posizionare un ampio spettro di<br />
componenti, indipendentemente dal<br />
numero di ugelli che possono arrivare<br />
a essere anche di alcune decine.<br />
I componenti 0201 sono ormai alla<br />
portata di un numero sempre crescente<br />
di pick and place, anche se nella realtà<br />
quotidiana il limite di montaggio<br />
si va lentamente spostando dallo 0603<br />
allo 0402.<br />
Le pick and place si sono evolute<br />
per compiere le operazioni di prelievo<br />
e posa anche dei componenti più piccoli<br />
alla stessa velocità e con la stessa<br />
precisione di quelli ormai consolidati.<br />
I sistemi di ultima generazione arrivano<br />
a montare lo 01005 che potrebbe<br />
essere considerato il limite fi siologico<br />
nella dimensionale dei chip.<br />
<strong>Il</strong> vuoto e il controllo<br />
dell’asse Z<br />
La formazione del vuoto è un aspetto<br />
che è spesso trascurato nell’analisi<br />
delle prestazioni di una P&P. Se c’è<br />
troppa distanza tra la valvola che crea<br />
il vuoto e il nozzle, interviene un rallentamento<br />
dell’intero ciclo, in particolare<br />
del tempo di rimozione del<br />
vuoto; un percorso breve comporta<br />
una risposta più affi dabile sia nel prelievo<br />
che nel rilascio del componente.<br />
I bancali sono un ausilio<br />
prezioso per velocizzare i tempi<br />
di cambio codice prodotto<br />
PCB settembre 2012<br />
25
26 PCB settembre 2012<br />
Questa necessità è una variabile<br />
teoricamente indipendente<br />
dalla dimensione del componente.<br />
In realtà per i chip<br />
di ridotte dimensioni, dove anche<br />
l’altezza è minima, nel momento<br />
di presa il nozzle si trova<br />
praticamente a ridosso del<br />
nastro di alimentazione, mentre<br />
nel momento di posa sulle<br />
piazzole, in presenza del deposito<br />
di pasta saldante, esiste un<br />
pericolo di contaminazione del<br />
circuito di aspirazione.<br />
Un percorso breve favorisce<br />
l’azione di separazione del<br />
componente dal nozzle, mediante<br />
l’inversione di forza, anche<br />
nel caso in cui siano presenti<br />
cariche elettrostatiche,<br />
che diversamente favorirebbero<br />
la permanenza del chip sulla<br />
bocca dell’ugello. I vantaggi<br />
si ottengono anche nel caso dei componenti<br />
più grandi perché aumenta lo<br />
spettro di applicazione di ogni singolo<br />
nozzle, senza la necessità di rallentare<br />
la velocità per garantire la tenuta<br />
del componente sull’ugello.<br />
Se poco o nulla è l’incidenza della<br />
somma delle tolleranze dello spessore<br />
del nastro di alimentazione e dell’altezza<br />
dei componenti più tradizionali,<br />
nel caso di prelievo e di<br />
posa dei componenti 0201<br />
e 01005 il controllo inadeguato<br />
dell’altezza è spesso la<br />
causa di errori. È importante<br />
per questi componenti la capacità<br />
del sistema di esercitare<br />
costantemente un monitoraggio<br />
e un’autoregolazione<br />
del prelievo.<br />
Supponendo che il prelievo<br />
sia avvenuto correttamente,<br />
il piazzamento<br />
comporta un’ulteriore se-<br />
rie di variabili da soddisfare.<br />
Deformazioni della scheda<br />
possono determinare cam-<br />
Quando i componenti, per ragioni varie,<br />
non sono correttamente prelevati, interviene<br />
il sw a correggere automaticamente il punto<br />
di prelievo<br />
biamenti d’altezza nell’area di posa:<br />
se il piano di posa è inferiore a quello<br />
previsto, si rischia di lasciare il componente<br />
in prossimità e non a contatto<br />
col deposito di pasta; nel caso contrario<br />
la forza esercitata può rivelarsi<br />
eccessiva, danneggiando il componente<br />
o causando una dispersione della<br />
pasta nei dintorni delle piazzole.<br />
<strong>Il</strong> calcolo corretto della posizione in<br />
I feeder intelligenti consentono dei notevoli risparmi di<br />
tempo ed evitano grossolani errori dell’operatore<br />
Z ha spesso rappresentato un<br />
problema per i costruttori di<br />
p&p, a cui si è cercato di dare<br />
risposta mediante l’utilizzo di<br />
micro celle di carico, molle di<br />
reazione, calcolo della corrente<br />
assorbita o il calcolo matematico<br />
in base all’altezza del componente.<br />
Riassumere le variabili<br />
in un foglio excel per<br />
facilitare la scelta<br />
Per la scelta è consuetudine<br />
crearsi una matrice a punti dove<br />
poter riportare, per un facile<br />
confronto, le diverse variabili<br />
ritenute critiche ai fini del raggiungimento<br />
degli obiettivi alla<br />
base della decisione d’acquisto.<br />
Alle caratteristiche desiderate<br />
viene attribuito un peso<br />
espresso numericamente, questo<br />
per ogni potenziale modello che entra<br />
nel novero dei candidati papabili.<br />
<strong>Il</strong> sistema consente di valutare anticipatamente,<br />
almeno in linea teorica, il<br />
livello dei vantaggi conseguiti con le<br />
varie scelte.<br />
Accanto alla variabile velocità, è il<br />
numero di feeder a occupare la seconda<br />
posizione e subito dopo la praticità<br />
nel cambio di produzione.<br />
Con la maggioranza<br />
delle aziende che operano<br />
nell’ambito del “low volume<br />
high mix”, il poter contenere<br />
i tempi e il numero dei fermi<br />
macchina assume una rilevanza<br />
almeno pari alla velocità<br />
di piazzamento, se non<br />
superiore. In quest’ottica diventa<br />
meno discriminante la<br />
differenza tra teste rotanti e<br />
teste in linea, ma assume più<br />
importanza la presenza di<br />
motori lineari e soprattutto<br />
di encoder ottici solidali con<br />
gli assi di movimento.
Linee automatiche<br />
per la produzione<br />
di sensori, circuiti<br />
microelettronici,<br />
solar cell.<br />
Carico automatico,<br />
serigrafi ca con<br />
allineamento ottico,<br />
ispezione post-print,<br />
forno, scarico<br />
automatico.<br />
Linea laser<br />
Lasers<br />
per il trimming,<br />
marking e taglio.<br />
Serigrafi che<br />
Screen/stencil<br />
printer per SMT,<br />
fi lm spesso, LTCC e<br />
celle solari.<br />
Allineamento<br />
ottico, meccanica<br />
di altissima<br />
precisione,<br />
risoluzione di<br />
2 microns.<br />
Linea sensori<br />
Linea Xcel<br />
Cella di lavoro per<br />
dispensazione,<br />
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28 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE - PICK & PLACE<br />
Ottimizzazione<br />
della sequenza<br />
di lavoro<br />
a cura di Carla Fiorentino, Cabiotec<br />
Chiunque abbia avuto modo di<br />
scontrarsi con la realtà della<br />
programmazione produttiva<br />
sa perfettamente che il più piccolo<br />
cambiamento nella strategia del<br />
cambio produzione può avere grande<br />
eff etto sull’effi cienza globale.<br />
Programmare la sequenza produttiva<br />
in un reparto SMT è già diffi cile<br />
senza tener conto di imprevisti quali<br />
la consegna in ritardo dei materiali<br />
o le urgenze da parte di clienti non<br />
programmate. A rendere più diffi cile il<br />
compito c’è poi anche la manodopera<br />
forzatamente ridotta al minimo a cau-<br />
sa della scarse prospettive di crescita<br />
economica. Tutto ciò comporta grande<br />
pressione su chi deve programmare<br />
la produzione e decidere su quale linea<br />
quale lavoro produrre o in quale<br />
ordine. Una decisione giusta può fare<br />
la diff erenza tra una produzione strutturata<br />
e just in time e una situazione<br />
caotica che sfocia poi in ritardi nelle<br />
consegne.<br />
<strong>Il</strong> mercato off re parecchi strumenti<br />
software per aiutare chi deve prendere<br />
decisioni diffi cili e di grande responsabilità.<br />
Purtroppo non esiste software<br />
che possa considerare tutte le va-<br />
Probabilmente<br />
nessun’altra area<br />
della produzione<br />
SMT, là dove<br />
le P&P<br />
rappresentano<br />
il cuore<br />
del sistema, è<br />
soggetta a tanti<br />
miti, idee sbagliate<br />
e malintesi quanto<br />
il concetto di<br />
ottimizzazione<br />
della sequenza di<br />
lavoro. Scegliere la<br />
strategia giusta non<br />
è purtroppo così<br />
semplice: spesso la<br />
scelta più intuitiva<br />
non è la migliore<br />
riabili in gioco. Fino a quando l’essere<br />
umano sarà coinvolto, non sarà possibile<br />
affi darsi alla pura ottimizzazione<br />
matematica. Una buona programmazione<br />
della produzione è il risultato<br />
della combinazione di esperienza e<br />
competenza con algoritmi matematici<br />
e buon senso. Lo scopo di questo articolo<br />
è quello di identifi care alcuni tra<br />
i meccanismi più importanti che infl<br />
uenzano l’effi cienza nel suo complesso<br />
e di spiegare i risultati delle diverse<br />
strategie. <strong>Il</strong> tutto con un obiettivo unico:<br />
quello di avere un lavoro pronto al<br />
meglio e nel minor tempo.
Scegliere le strategie<br />
più efficaci<br />
Nella sua forma più semplificata,<br />
una sequenza di lavoro in una produzione<br />
SMT si articola nel preparare il<br />
kitting per il primo lavoro, eseguirlo,<br />
preparare quello per il secondo, eseguirlo<br />
e così via. Senza alcun tentativo<br />
di ottimizzare il carico di lavoro il numero<br />
totale dei caricatori da preparare<br />
sarebbe il numero di lavori da eseguire<br />
moltiplicato per i feeders necessari<br />
per ciascuno di essi.<br />
Questo approccio semplicistico è<br />
purtroppo ancora utilizzato in molte<br />
realtà produttive e, a volte, anche<br />
con buone ragioni. Ha il vantaggio di<br />
fornire un carico di lavoro prevedibile,<br />
dato che il tempo di preparazione<br />
del kitting e il tempo di assemblaggio<br />
sono sempre gli stessi indipendentemente<br />
dalla sequenza. Altre restrizioni<br />
potrebbero portare a questo tipo di<br />
organizzazione. Ad esempio quando<br />
il materiale è di proprietà del cliente,<br />
o dedicato a un lavoro specifico, ogni<br />
lavoro deve essere isolato.<br />
Fortunatamente oggi c’è grande libertà<br />
nelle realtà produttive nell’accorpare<br />
lavori diversi, ma con materiali<br />
comuni. E in un mondo in cui<br />
la competitività aumenta di giorno<br />
in giorno non si può ignorare la potenzialità<br />
della libertà di scelta per<br />
aumentare l’efficienza e la qualità<br />
produttiva.<br />
Le cinque fasi<br />
della programmazione<br />
Imprimere la massima efficienza<br />
nell’ottimizzazione si basa su cinque<br />
opportunità fondamentali:<br />
- ottimizzare la posizione dei feeder<br />
in macchina per garantire il ciclo<br />
di montaggio più veloce possibile;<br />
- ridurre il carico dei feeders non<br />
necessari sfruttando i component<br />
comuni tra i lavori;<br />
- scegliere la strategia di cambio<br />
produzione che permetta agli operatori<br />
di eseguire più operazioni<br />
possibili, mentre la linea sta producendo<br />
(“tempo mascherato”)<br />
cioè riducendo al minimo il tempo<br />
per il cambio produzione vero<br />
e proprio;<br />
- riutilizzare il kitting in uso per<br />
quanto possibile ogni volta che si<br />
deve introdurre un cambio produzione;<br />
- organizzare le operazioni manuali<br />
in modo che siano ergonomiche,<br />
facili da controllare e meno soggette<br />
a errori.<br />
La sfida che spesso chi programma<br />
la produzione si trova ad affrontare<br />
è che queste operazioni risultano in<br />
conflitto una con l’altra e non possono<br />
essere effettuate contemporaneamente.<br />
Scegliere quale adottare è sempre<br />
un compromesso tra conseguenze<br />
e risultati diversi. Con la tecnologia<br />
più avanzata, l’approccio più semplice<br />
è quello di affidare a un motore<br />
informatico l’esplorazione delle varie<br />
possibilità per ciascuna combinazione<br />
e poi scegliere quella che sem-<br />
bra più efficiente. Ma nessun computer<br />
riesce a considerare tutte le correlazioni<br />
esistenti tra carico feeder e sequenza<br />
di montaggio, dato che il numero<br />
di combinazioni, anche per poche<br />
commesse da eseguire, è praticamente<br />
illimitato. Pertanto, la pura ottimizzazione<br />
matematica deve essere<br />
combinata con ciò che proprio i matematici<br />
definiscono come “euristica”.<br />
L’euristica è essenzialmente una serie<br />
di regole definite in base all’esperienza<br />
in funzione dei risultati ottenuti.<br />
Quando la ricerca computerizzata<br />
raggiunge i propri limiti, il metodo<br />
euristico ha il compito di ricercare<br />
e individuare il risultato migliore<br />
osservando l’esperienza pregressa.<br />
Queste regole basate sul buon senso<br />
e sull’esperienza (‘rule-of-thumbs’ or<br />
‘educated guesses’ in termine tecnico)<br />
devono essere integrate in qualsiasi<br />
algoritmo matematico computerizzato<br />
per renderlo più immediato<br />
ed efficace. Dopo tutto, a cosa servirebbe<br />
trascorrere giorni al computer<br />
per ottimizzare una sequenza che<br />
necessita di mezza giornata per essere<br />
eseguita?<br />
Fig. 1 - <strong>Il</strong> software di ottimizzazione migliora l’efficienza rendendo il lavoro<br />
manuale ergonomico e meno soggetto a errori<br />
PCB settembre 2012<br />
29
Componenti comuni<br />
e dimensioni del lotto<br />
sono fattori chiave<br />
30 PCB settembre 2012<br />
<strong>Il</strong> kitting di più lavori contemporaneamente,<br />
conosciuto anche come family<br />
kitting, è una soluzione ottimale<br />
per ridurre il carico dei feeders e<br />
il numero totale, dato che ogni componente<br />
deve essere caricato una sola<br />
volta, anche se usato per lavori diversi.<br />
Questo è lo strumento più usato soprattutto<br />
in caso di lotti medi e-piccoli.<br />
Ma il family kitting deve comunque<br />
essere usato con grande attenzione.<br />
Lo svantaggio maggiore è che il<br />
posizionamento dei feeder e il bilanciamento<br />
della linea non possono essere<br />
ottimizzati al meglio per tutti i<br />
lavori da eseguirsi contemporaneamente.<br />
Lasciare che sia uno dei lavori<br />
a imporre la disposizione dei feeder<br />
significa che quel lavoro particolare<br />
verrà eseguito alla velocità massima,<br />
mentre gli altri inclusi nel family<br />
kitting risulteranno più lenti della loro<br />
possibile e teorica ottimizzazione.<br />
In alternativa si può usare un algoritmo<br />
che distribuisca questa penalizzazione<br />
tra tutti i lavori inclusi nel family<br />
kitting.<br />
Indipendentemente dalla strategia<br />
per il caricamento feeder in macchina,<br />
scegliere i lavori da accorpare in un family<br />
kitting deve essere un’operazione<br />
eseguita con attenzione. <strong>Il</strong> criterio base<br />
è solitamente quello del numero di<br />
componenti comuni tra i lavori. Ma, a<br />
causa di quanto detto sopra sulla penalizzazione<br />
della velocità, non tutti i lavori<br />
sono idonei a essere accorpati, anche<br />
se un alto numero di componenti è<br />
in comune.<br />
Quando la dimensione del lotto oltrepassa<br />
certi limiti, un kitting separato<br />
e ben ottimizzato potrebbe essere la<br />
scelta migliore. È compito dell’algoritmo<br />
matematico confrontare e gestire il<br />
tempo di assemblaggio con il family kit<br />
o un buon setup singolo ben ottimiz-<br />
Fig. 2 - Un flusso materiali affidabile è un pre-requisito per un buon utilizzo del<br />
tool di ottimizzazione<br />
zato. Se un lavoro particolare denuncia<br />
una penalizzazione nella velocità di assemblaggio<br />
che supera il tempo richiesto<br />
per un kitting ottimizzato, dovrebbe<br />
essere escluso dall’accorpamento. Molto<br />
probabilmente questo lavoro è un buon<br />
candidato per un setup singolo o per<br />
un family kitting diverso. I componenti<br />
comuni tra i lavori non devono quindi<br />
essere l’unico fattore da considerare.<br />
Un altro aspetto a volte trascurato è ad<br />
esempio la larghezza del convogliatore<br />
necessaria per più lavori, o lo stesso profilo<br />
di saldatura. Se l’algoritmo utilizzato<br />
non considera anche questi fattori in<br />
modo automatico, è indispensabile che<br />
il tool di ottimizzazione accetti un preaccorpamento<br />
manuale o che permetta<br />
diverse impostazioni di priorità.<br />
Preparare il kit successivo<br />
mentre la linea<br />
sta producendo<br />
Preparare un family kit significa spesso<br />
dover caricare un alto numero di feeders,<br />
anche perché normalmente si vuole<br />
utilizzare la linea nella sua totale capacità<br />
di feeder. Ciò significa che centinaia<br />
di feeder sono coinvolti nella preparazione.<br />
La strategia del family kit-<br />
ting è quindi spesso combinata con ciò<br />
che viene definito Pit stop in Formula1.<br />
In breve, questa strategia garantisce che<br />
la maggior parte del lavoro sia effettuata<br />
mentre la linea lavora per arrivare ad<br />
avere il kit pronto e impiegare solo pochi<br />
minuti quando il lavoro precedente<br />
è terminato. Come spesso succede anche<br />
nelle corse, chi è più veloce nell’operazione<br />
risulta vincente.<br />
Anche in questo caso però ci vuole<br />
attenzione. <strong>Il</strong> buon senso avverte<br />
che spesso la soluzione estrema non<br />
è quella ottimale. Facciamo un esempio:<br />
completare la preparazione al<br />
100% in anticipo è un concetto attraente,<br />
ma può risultare anche dispendioso.<br />
In alcune realtà può significare<br />
aumentare il personale, investire<br />
nell’acquisto di più caricatori o di altri<br />
macchinari, con il risultato finale<br />
che il costo aggiuntivo non compensa<br />
il tempo risparmiato nel cambio produzione.<br />
La strategia ottimale è ricordarsi<br />
quanto sia importante decidere<br />
in funzione del costo del cambio produzione<br />
e non solo del tempo necessario<br />
ad attuarlo, a meno che la attrezzature<br />
disponibili e i software di gestione<br />
della produzione non garantiscano<br />
entrambi i vantaggi.
Più capacità feeder significa<br />
cambio produzione<br />
più veloce<br />
Nel caso ci fossero limitazioni nel<br />
family kit a causa della capacità feeder<br />
non sufficiente, l’ottimizzatore potrebbe<br />
comunque continuare a utilizzare<br />
come fattore primario la quantità<br />
di componenti comuni nella definizione<br />
della sequenza di produzione,<br />
ma con una costrizione davvero importante.<br />
Intuitivamente si è portati<br />
infatti a pensare che più componenti<br />
in comune si hanno tra i lavori, più<br />
veloce sarà il cambio produzione.<br />
Ciò non sempre è completamente<br />
vero. Tale situazione potrebbe infatti<br />
entrare in conflitto con l’altro dei nostri<br />
obiettivi: fare più operazioni possibili<br />
mentre la linea sta producendo.<br />
Se i componenti necessari al lavoro<br />
successivo sono già caricati in macchina,<br />
sarà necessario aspettare che<br />
la linea termini il lavoro in esecuzio-<br />
ne per utilizzare quei componenti nel<br />
family kit successivo. L’unica eccezione<br />
è quando la capacità feeder è sufficiente<br />
per aggiungere nuovi componenti<br />
senza rimuovere magazzini, o<br />
altro.<br />
E qui inciampiamo sul principio<br />
generale che più capacità feeder si ha,<br />
più efficiente sarà il cambio produzione.<br />
Disporre di capacità feeder in abbondanza<br />
è sempre benefico per realtà<br />
multi-job. Tale strategia può essere<br />
utilizzata sia per creare family kit più<br />
completi sia per velocizzare il cambio<br />
produzione, o per entrambe le cose.<br />
Nella realtà, però, la capacità feeder<br />
viene limitata sia da questioni di spazio<br />
che di costo. <strong>Il</strong> conflitto relativo ai<br />
componenti comuni non può dunque<br />
essere totalmente superato, ma può<br />
essere ridotto al minimo utilizzando<br />
l’algoritmo più intelligente di ottimizzazione.<br />
Valutando fino a che punto il carico<br />
feeder può essere eseguito in tem-<br />
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po mascherato e quanto dovrà essere<br />
fatto quando la linea è ferma, è possibile<br />
confrontare tra loro diverse soluzioni<br />
di sequenza della produzione.<br />
Se il cambio produzione fra due lavori<br />
appare troppo lungo, il motore di ottimizzazione<br />
può decidere se scegliere<br />
la strategia del pit stop. L’importante è<br />
che bisogna aggiungere ai calcoli matematici<br />
l’esperienza. Perfino nelle linee<br />
più flessibili potrebbe succedere<br />
infatti che evitare i componenti comuni<br />
possa risultare più vantaggioso<br />
dal punto di vista del cambio produzione.<br />
Un altro modo di gestire il conflitto<br />
sui componenti comuni è ovviamente<br />
utilizzare il numero più alto possibile<br />
di bobine attive parzialmente utilizzate,<br />
attribuendo loro lo stesso part<br />
number. Questo ci permette di prendere<br />
una bobina nuova dal magazzino<br />
ogniqualvolta ne abbiamo bisogno,<br />
senza aspettare che la macchina<br />
abbia terminato di utilizzare quel-
32 PCB settembre 2012<br />
la in uso. Però, oltre al problema evidente<br />
che potremmo non disporre più<br />
di altre bobine nuove, questa strategia<br />
potrebbe comportare problemi relativi<br />
alla tracciabilità, alla gestione<br />
di componenti sensibili all’umidità, e<br />
imporre una disciplina FIFO nel magazzino.<br />
Un’ottimizzazione adattiva<br />
Fino a questo punto siamo stati abbastanza<br />
vaghi su quello che deve essere<br />
considerata una sequenza ottimizzata.<br />
Ovviamente tutti desideriamo<br />
cambi produzione veloci, caricare<br />
meno feeder possibili e avere un’alta<br />
velocità produttiva, ma a volte scordiamo<br />
che questi obiettivi potrebbero<br />
non essere raggiunti tutti simultaneamente.<br />
Quindi, a quale di questi<br />
obiettivi dobbiamo dare la priorità?<br />
La risposta è: una combinazione<br />
di tutti insieme. <strong>Il</strong> software di ottimizzazione<br />
deve utilizzare una “funzione<br />
costo” ridotta al minimo dall’algoritmo<br />
che elabora l’ottimizzazione.<br />
Come spiegato precedentemente,<br />
la ricerca deve comunque essere indirizzata<br />
correttamente dall’euristica e<br />
il tool di ottimizzazione deve poterlo<br />
permettere. Una “funzione-costo” che<br />
rifl etta la produzione reale deve considerare<br />
la somma del tempo necessario<br />
per il caricamento feeder, il tempo<br />
di cambio produzione, la velocità<br />
macchina, ma con pesi o priorità diversi.<br />
Al termine della giornata produttiva<br />
è il costo produttivo che vogliamo<br />
ridurre e ciascuna di queste<br />
operazioni ha un proprio costo.<br />
<strong>Il</strong> pianifi catore della produzione<br />
deve poter impostare le diverse valenze<br />
e adattarle alla propria realtà<br />
produttiva anche in momenti diversi.<br />
L’approccio iniziale potrebbe essere<br />
quello di fare un’analisi economica<br />
del costo orario macchina, costo orario<br />
operatore ecc. e aggiornarla, anche<br />
quotidianamente, in base alla situazione<br />
della manodopera. Ad esempio,<br />
se un giorno si è a corto di personale si<br />
deve aumentare il costo o l’importanza<br />
attribuita al carico feeder in modo<br />
che l’ottimizzatore suggerisca una<br />
sequenza produttiva che minimizzi il<br />
lavoro manuale. Se in un giorno diverso<br />
si hanno picchi di lavoro e si è<br />
dovuto chiedere l’aiuto di un operatore<br />
di un altro reparto, il carico feeder<br />
non sarà più la priorità, ma lo diventerà<br />
la velocità macchina. A questa pun-<br />
Fig. 3 - I componenti in comune sono il criterio principale nella scelta dei lavori da<br />
accorpare in un family kitting<br />
to la “funzione costo” sarà indirizzata<br />
diversamente e si otterranno soluzioni<br />
diff erenti che punteranno al massimo<br />
sfruttamento della velocità macchina<br />
Visibilità dei materiali<br />
e fermi macchina<br />
I software di ottimizzazione matematici<br />
sono senza dubbio tool molto<br />
potenti ai fi ni del bilanciamento linea<br />
e della sequenza di lavoro, ma non dimentichiamo<br />
che un buon fl usso dei<br />
materiali è un pre-requisito per poter<br />
addirittura iniziare a usare questi<br />
strumenti. Nessun software può risolvere<br />
il problema se non disponiamo<br />
dei materiali necessari a completare<br />
la scheda.<br />
<strong>Il</strong> pianifi catore della produzione<br />
può scegliere le soluzioni migliori per<br />
sfruttare al massimo la velocità macchina<br />
e minimizzare il carico di lavoro<br />
manuale, ma senza l’interazione<br />
con la gestione dei materiali in ingresso<br />
e uscita e, soprattutto, senza un accesso<br />
semplice e immediato delle informazioni,<br />
tutti gli sforzi della pianifi<br />
cazione potrebbero vanifi carsi.<br />
<strong>Il</strong> responsabile della produzione<br />
deve quindi poter disporre in tempo<br />
reale di queste informazioni che devono<br />
essere immediatamente collegate<br />
sia al software di ottimizzazione<br />
che di gestione linea per scongiurare<br />
che almeno uno dei problemi evitabili<br />
sia eff ettivamente evitato: quello della<br />
mancanza di componenti o della loro<br />
locazione errata. La scelta quindi deve<br />
essere quella di utilizzare un software<br />
che combini ottimizzazione e funzionalità<br />
logistica per mantenere il tempo<br />
produttivo il più alto possibile e il<br />
suo costo il più basso possibile. Ecco<br />
quindi la necessità di un’ottimizzazione<br />
adattiva. <strong>Il</strong> vostro sofware ve la garantisce?<br />
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è una questione di potenza<br />
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connessioni di potenza elevate, dai<br />
costruttori di inverter, UPS ed<br />
azionamenti, fino all’impiego nel più<br />
recente settore dell’energia fotovoltaica,<br />
la gamma di morsetti e connettori<br />
per circuiti stampati di Phoenix Contact<br />
garantisce performance di eccellenza.<br />
L’ampio catalogo dedicato prevede<br />
soluzioni come:<br />
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portata in corrente fino a 135 A<br />
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portata in tensione fino ai 1000 Volt<br />
omologati VDE<br />
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a molla (di tipo classico, push-in<br />
e a leva) oppure a vite<br />
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34 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE AZIENDE - PICK & PLACE<br />
Una vita dedicata<br />
all’elettronica<br />
COE Elettronica è una realtà imprenditoriale<br />
che da trent’anni si dedica con passione<br />
alla produzione elettronica conto terzi,<br />
premiando con la fedeltà i sistemi che da anni<br />
contribuiscono al suo successo<br />
di Serena Bassi, Prodelec<br />
COE Elettronica è nata nel<br />
1982 dall’esperienza di Graziano<br />
Panighello, formatosi<br />
professionalmente per oltre 10 anni<br />
in un’azienda di produzione elettronica.<br />
Dopo un primo anno di attività<br />
“in solitaria”, nel corso del tempo<br />
sono stati via via assunti alcuni dipendenti,<br />
fino a giungere attualmente ad<br />
La sede di COE Elettronica a Mansué (TV)<br />
un totale di circa 25 persone. Molte<br />
di esse sono state o sono attualmente<br />
dipendenti di COE da oltre 20 anni.<br />
L’attività di COE si basa inizialmente<br />
sul montaggio tradizionale<br />
manuale di componenti PTH, a partire<br />
dal 1987 vengono introdotti in<br />
azienda i primi robot assiali per automatizzare<br />
il processo.<br />
Due anni dopo vengono acquistati<br />
anche i primi sistemi SMD, quando<br />
la tecnologia comincia ad evolversi<br />
in quella direzione. La prima macchina<br />
acquistata, già all’epoca, era una<br />
Juki, conosciuta allora con il nome<br />
Zevatech, modello ASM800. Già allora<br />
questi sistemi erano all’avanguardia,<br />
perché già in grado di montare i<br />
componenti 0402.<br />
Negli anni successivi il lavoro cresce<br />
costantemente e COE si trasferisce<br />
in una sede produttiva più grande,<br />
per fare spazio ad altri 5 sistemi Juki<br />
e al potenziamento dei robot di montaggio<br />
di componenti assiali e radiali.<br />
La prima sede produttiva, situata a<br />
Mansué (TV), è passata nel corso degli<br />
anni da 280 mq agli attuali 2000 mq.<br />
Un’altra sede produttiva di 300 mq,<br />
dotata attualmente di due linee SMD,<br />
è stata aperta a Gorgo al Monticano<br />
(TV), e una terza sede è situata a<br />
Cimolais (PN), anch’essa con due<br />
linee produttive.<br />
La vostra attività è completamente dedicata<br />
alla produzione elettronica conto<br />
terzi. Come mai questa scelta?<br />
La scelta di dedicarci esclusivamente<br />
al montaggio elettronico conto<br />
terzi è stata attentamente ponderata.<br />
Abbiamo valutato la possibilità di<br />
realizzare prodotti di nostra concezione,<br />
ma per poter fare questo ci saremmo<br />
dovuti strutturare diversamente a<br />
livello aziendale e intervenire sull’organigramma.<br />
Abbiamo pertanto scelto di dedicare<br />
tutte le nostre energie al solo<br />
conto-lavoro, e la scelta si è rivelata
I feeder elettrici<br />
I sistemi JUKI di questi ultimi anni hanno adottato feeders meccanici<br />
altamente affidabili in modo da garantire una costante e<br />
stabile performance di processo.<br />
JUKI ha recentemente introdotto il livello tecnologico successivo,<br />
i nuovi feeders elettrici (ETF) che consentono ancora più<br />
flessibilità e velocità.<br />
I nuovi feeders ETF sono compatibili con i modelli di pick & place<br />
FX-3, KE-3010 e KE-3020.<br />
Su queste macchine è anche possibile combinare trolley con<br />
feeders meccanici ed elettrici per l’utilizzo misto in modo da<br />
ottenere la massima flessibilità e di seguire la filosofia JUKI<br />
‘Lowest Cost of Ownership’. <strong>Il</strong> nuovissimo design dei feeders<br />
ETF include alcuni miglioramenti che garantiscono velocità,<br />
flessibilità per la gestione di più tipologie di componenti, con<br />
caratteristiche avanzate di passo:<br />
- il movimento motorizzato garantisce il miglior handling in<br />
caso di componenti ultra piccoli, per qualità di pick e velocità<br />
di reazione;<br />
- il cambio del passo può essere effettuato attraverso semplici<br />
pulsanti;<br />
- lo stato del feeder è mostrato all’utente con l’ausilio di luci<br />
LED e display a sette segmenti LED;<br />
- il display LED mostra la posizione sulla bancata facilitando il<br />
set-up ed il controllo del feeder;<br />
- il nuovo DUAL ETF 8 mm nella stessa dimensione di una<br />
azzeccata, perché negli anni la crescita<br />
è stata costante. Questo ci ha permesso<br />
di poter “scegliere” i clienti,<br />
selezionando un certo tipo di clientela<br />
di prim’ordine, un privilegio non<br />
comune.<br />
Di che tipologia sono i vostri clienti? In<br />
che settori si collocano?<br />
Abbiamo due tipologie principali<br />
di clienti: quelli stagionali e quelli<br />
fi ssi. Abbiamo clientela stagionale invernale<br />
ed estiva, e questo ci permette<br />
di gestire al meglio i carichi di lavoro,<br />
e garantire così la qualità e i tempi di<br />
consegna richiesti.<br />
Inizialmente i settori di provenienza<br />
dei nostri clienti erano più standard,<br />
ad esempio comprendevano la produzione<br />
di schede per amplifi cato-<br />
ri d’antenna, il cosiddetto “montaggio<br />
componenti in aria”. <strong>Il</strong> lavoro era<br />
su chassis prima ancora che su circuiti<br />
stampati, perché sui trasmettitori e<br />
ricevitori televisivi le frequenze sono<br />
altissime ed è necessario evitare le ca-<br />
corsia 8 mm accoglie due rolle da 8 mm, anche di part<br />
numbers diversi;<br />
- i feeders da 12 hanno la stessa dimensione di quelli da 8<br />
consentendo all’utente di inserire una maggiore quantità di<br />
feeders da 12 mm sulla stessa bancata;<br />
- è possibile rimuovere un feeder in qualsiasi momento in<br />
modo sicuro mentre la macchina è in funzione in quanto costruito<br />
con concetto a ‘slitta’;<br />
- tutti i feeders ETF sono ‘spliceable’ senza costi aggiuntivi;<br />
- la posizione di pick per ogni feeder è gestita in modo automatico.<br />
Gli offset sono calcolati e comunicati al sistema che<br />
provvede a correggere quanto necessario. Oltre ad un minore<br />
tempo di set-up, questa funzione consente l’ottimizzazione<br />
delle prese simultanee e quindi una maggiore resa in CPH;<br />
- facendo riferimento al programma in funzione, i feeders ETF<br />
emettono un avviso quando il tipo di feeder o il suo passo<br />
sono sbagliati. <strong>Il</strong> pannello di controllo visualizza gli errori<br />
relativi ad ogni feeder, incluso il messaggio di ‘Rolla<br />
terminata’;<br />
- i nuovi feeder ETF sono disponibili anche con l’opzione<br />
Closed Loop Intelligent Feeders IFS-X 2.<br />
Allineamento automatico della pick position<br />
pacità parassite, per questo a tutt’oggi<br />
il montaggio in aria è utilizzato.<br />
Nel corso degli anni abbiamo colto<br />
l’evolversi delle tipologie di prodotto<br />
e ci siamo inseriti nelle lavorazioni<br />
alternative e innovative: a<br />
PCB settembre 2012<br />
35
<strong>Il</strong> reparto produttivo di COE<br />
36 PCB settembre 2012<br />
partire dal 2007 ci siamo dedicati a<br />
tecnologie e a prodotti quali i LED,<br />
i trasmettitori e ricevitori nel settore<br />
automobilistico e nelle due ruote,<br />
il fotovoltaico.<br />
I clienti che richiedono questo tipo<br />
di lavorazioni fanno parte dei settori<br />
consumer, elettromedicale, militare,<br />
automotive.<br />
La nuova FX-3 Modular Mounter<br />
Quali sono le caratteristiche distintive<br />
della vostra azienda sul mercato?<br />
Essendo terzisti puri, abbiamo<br />
puntato tutto sulla realizzazione di un<br />
montaggio preciso e di qualità.<br />
COE è certifi cata dal 1996, siamo<br />
passati dall’ISO 9000 all’attuale ISO<br />
2000. Abbiamo capito fi n da subito<br />
l’importanza di essere certifi cati, per<br />
questo l’iter è iniziato già nel lontano<br />
1994 e ci ha portato alla creazione di<br />
un manuale operativo realizzato completamente<br />
al nostro interno.<br />
La qualità ed il prezzo sono componenti<br />
fondamentali per mantenere<br />
alto il fatturato in un mercato che<br />
è diventato ormai poco prevedibile.<br />
Per un terzista è fondamentale anche<br />
un’altra caratteristica, conseguenza<br />
dei frequenti cambi di produzione:<br />
la fl essibilità. <strong>Il</strong> just-in-time è una<br />
qualità che ci permette di fi delizzare<br />
i clienti che altrimenti sarebbero tentati<br />
di andare a produrre in Cina, dove<br />
però la qualità delle schede prodotte<br />
e i tempi di consegna sono troppo<br />
spesso incerti.<br />
Come siete riusciti, nel corso degli anni,<br />
a mantenere la vostra posizione sul<br />
mercato? Quali strumenti vi hanno<br />
aiutato?<br />
Nel nostro lavoro abbiamo frequenti<br />
cambi di lavorazione, quindi<br />
velocità e fl essibilità sono caratteristiche<br />
che ci contraddistinguono<br />
e che cerchiamo anche negli strumenti<br />
di supporto alla produzione.<br />
Fin dall’inizio abbiamo trovato nei si-<br />
FX-3 Modular Mounter offre due stazioni di posizionamento per un totale di 4 teste, equipaggiate con l’esclusivo sistema di<br />
allineamento laser LNC60 ad alta precisione. Con un totale di <strong>24</strong> nozzle (6 nozzle per testa) e 120 slot per alloggiare tape<br />
feeder da 8 mm, FX-3 è in grado<br />
di raggiungere una velocità di<br />
60.000 cph (0,06 sec/chip) secondo<br />
lo standard IPC9850.<br />
La nuova chip shooter monta<br />
componenti che vanno da 01005<br />
a 33,5 x 33,5 mm (di lunghezza<br />
diagonale fino a 47 mm) e permette<br />
di caricare schede di dimensioni<br />
pari a 410 x 360mm sul<br />
modello L, di 510 x 360 mm sul<br />
modello L Wide e di 610 x 510<br />
mm su quello XL.
Due immagini dei feeder elettrici<br />
stemi Juki (prima chiamati Zevatech)<br />
i migliori riscontri in termini di flessibilità<br />
e affidabilità.<br />
Abbiamo iniziato con l’acquisto del<br />
modello ASM800, che già all’epoca<br />
era all’avanguardia nel montaggio<br />
SMD, poi siamo passati ai modelli<br />
KE-710 per il montaggio dei<br />
chip e KE-720, dotato di una camera<br />
di visione per il completamento.<br />
Successivamente siamo passati ai<br />
modelli KE-730, KE-740, KE-750<br />
e KE-760. Solo della serie 7xx abbiamo<br />
avuto negli anni oltre 25 macchine.<br />
Gli ultimi due modelli di questa<br />
serie sono ancora oggi utilizzati: già<br />
all’epoca erano Pick & Place di altissima<br />
qualità e molto produttive, sono<br />
dei veri “cavalli da tiro” che danno ancora<br />
buoni risultati.<br />
Poi siamo passati alla serie 20xx<br />
con i modelli KE-2010, KE-2020 e<br />
KE-2030, che grazie al basso costo<br />
e all’alta velocità per l’epoca, in molto<br />
casi hanno fatto la nostra fortuna.<br />
Dopo il modello KE-2060 siamo<br />
passati alla serie FX con i modelli<br />
FX-1 e ora con la nuova FX-3.<br />
Quest’ultima è la prima in Italia ad<br />
essere stata acquistata per essere utilizzata<br />
con i feeder elettrici.<br />
Com’è nata l’esigenza dei feeder elettrici?<br />
L’attività del terzista richiede velocità<br />
e flessibilità nei cambi di produzione.<br />
Oltre ad aver confermato ne-<br />
gli anni la fiducia al marchio Juki proprio<br />
per queste caratteristiche, abbiamo<br />
deciso di scommettere su questa<br />
nuova tecnologia per essere ancora<br />
più veloci. I feeder elettrici, a differenza<br />
di quelli classici, non devono essere<br />
ricentrati nuovamente al cambio<br />
di ogni rolla, e questo consente tempi<br />
di produzione ancora più fluidi e senza<br />
interruzioni.<br />
Negli anni abbiamo avuto una crescita<br />
costante di fatturato, e quindi<br />
la possibilità di investire nelle nuove<br />
tecnologie per essere sempre all’avanguardia.<br />
COE può dirsi davvero un cliente fedele<br />
del marchio Juki. Nessuna tentazione<br />
verso altre soluzioni?<br />
Nel corso degli anni abbiamo avuto<br />
modo di provare praticamente tutti i<br />
modelli di Pick & Place Juki, e ne siamo<br />
sempre rimasti molto soddisfatti,<br />
al punto da non sentire l’esigenza di<br />
cambiare fornitore. Con oltre 35 sistemi<br />
acquistati a partire dal 1989 siamo<br />
il maggior cliente di Juki in Italia<br />
e tra i primi 3 in Europa. Ho scelto<br />
le Pick & Place Juki perché mi danno<br />
sicurezza e richiedono pochissima<br />
assistenza. Se la manutenzione ordinaria<br />
è rispettata, l’assistenza tecnica<br />
extra non è praticamente richiesta<br />
e questo comporta un enorme risparmio<br />
di tempo e denaro, che può essere<br />
reinvestito in nuove tecnologie e per<br />
l’ampliamento del parco macchine.<br />
Le prime Pick & Place acquistate<br />
sono state rivendute nel corso degli<br />
anni per essere sostituite con modelli<br />
più recenti a mano a mano che<br />
la tecnologia avanzava, alcuni vecchi<br />
modelli sono ancora in uso ed altri<br />
sono conservati in magazzino come<br />
parti di ricambio, perché Juki garantisce<br />
la compatibilità con i modelli delle<br />
serie precedenti, contribuendo ulteriormente<br />
alla riduzione delle spese<br />
di gestione.<br />
Come vede la situazione del mercato<br />
dell’elettronica italiana attuale e futura?<br />
<strong>Il</strong> mercato dell’elettronica è diventato<br />
molto imprevedibile, questi ultimi<br />
3 anni hanno portato importanti<br />
cali di fatturato, anche del -20% /<br />
-30%, in molte aziende del settore.<br />
COE per fortuna ha sempre visto una<br />
crescita costante che solo negli ultimi<br />
due anni si è stabilizzata. Nel 2009<br />
abbiamo avuto una leggera flessione<br />
del -2,9% ma nel 2010 abbiamo subito<br />
recuperato con un +15%.<br />
A causa della globalizzazione, molti<br />
clienti che richiedevano grossi volumi<br />
produttivi hanno guardato alla<br />
Cina, ma i volumi medio-piccoli ad<br />
alto contenuto tecnologico e i prodotti<br />
richiesti “just-in-time” continuano<br />
a trovare un’eccellenza in Italia.<br />
Prodelec<br />
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PCB settembre 2012<br />
37
38 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE AZIENDE - PICK & PLACE<br />
Come guardare<br />
oltre la crisi<br />
A due anni dalla creazione della nuova realtà,<br />
Win-Tek si posiziona sul mercato della distribuzione<br />
come una realtà dinamica, caratterizzata da<br />
grande entusiasmo e che - a tutt’oggi - può<br />
vantare risultati di tutto rispetto. <strong>Il</strong> tutto permeato<br />
da un grande ottimismo per il futuro<br />
di Riccardo Busetto<br />
Con un’esperienza ventennale<br />
nel settore dell’elettronica,<br />
Maurizio Leimer è titolare di<br />
una delle realtà più giovani nel settore<br />
della distribuzione elettronica in Italia,<br />
Win-Tek. Una realtà che ha alla propria<br />
base un bagaglio di competenze tali da<br />
consentirle di entrare sul mercato con<br />
grande autorità anche in un momento<br />
che a molti sarebbe sembrato difficile.<br />
Sono due anni ormai che voi di<br />
Win-Tek avete intrapreso questa avventura.<br />
Era un momento difficile<br />
quando avete iniziato. Com’è andata la<br />
cosa in breve?<br />
L’azienda è stata fondata nel febbraio<br />
2010, anche se le attività di business<br />
sono state avviate a partire da<br />
maggio. Siamo partiti con questa<br />
nuova realtà proprio perché, in quel<br />
momento, avevamo capito che il mercato<br />
si stava avviando verso una ripresa,<br />
dopo i momenti difficili del biennio<br />
2008-2009.<br />
Abbiamo rilevato tutto quello che<br />
era il pacchetto di Daewon SMT, che<br />
abbiamo pagato in cash e questa, lo<br />
possiamo dire, è stata la nostra forza.<br />
Siamo un’azienda di piccole dimensioni,<br />
è vero, ma la flessibilità è quello<br />
che abbiamo perseguito fin dall’inizio.<br />
Oggi siamo in tutto sei persone,<br />
con tre agenti esterni, e - nel settore di<br />
nostra competenza - copriamo tutto il<br />
territorio nazionale. L’azienda occupa<br />
uno spazio di 300 m², 140 m² fra magazzino<br />
e officina ricondizionamento<br />
macchine e 40 m² di uffici. <strong>Il</strong> resto è<br />
dedicato alla sala dimostrazioni.<br />
Quali sono stati i numeri aziendali<br />
a partire dal 2010 e, geograficamente<br />
parlando, come si colloca la vostra<br />
azienda?<br />
Negli ultimi due anni abbiamo<br />
avuto una crescita importante: siamo<br />
passati da 1,5 M€ nel 2010 ai 3,2 M€<br />
dell’anno scorso. Quest’anno, che naturalmente<br />
si prospetta per tutti come<br />
un momento non facile da affrontare,<br />
contiamo di mantenerci mediamente<br />
in pareggio con i risultati del 2011.<br />
Per quello che riguarda l’area<br />
geografica su cui operiamo direi che il<br />
grosso del fatturato viene dal mercato<br />
italiano: un 35% dall’area del nord-est,<br />
in cui abbiamo una presenza “storica”,<br />
un buon 30% alla Lombardia e il resto<br />
suddiviso fra le restanti regioni italiane,<br />
con clienti importanti soprattutto<br />
nell’area emiliano-romagnola.
A proposito di Emilia<br />
Romagna. Avete avuto delle<br />
diffi coltà a seguito del terremoto<br />
di maggio?<br />
Certamente alcune delle<br />
aziende che seguiamo<br />
hanno avuto dei problemi,<br />
in particolare quelle aziende<br />
dell’area di Mirandola e<br />
Carpi che operano nel settore<br />
dell’elettromedicale.<br />
In realtà, se andiamo a vedere,<br />
vuoi per la collaborazione<br />
di aziende amiche,<br />
vuoi per le capacità reattive della<br />
Regione, quasi tutte le aziende hanno<br />
avuto uno stop relativamente minimo.<br />
Sono oggi tutte praticamente operative<br />
quasi al 100%. Ora si tratta solo<br />
di velocizzare gli iter burocratici, soprattutto<br />
per il rilascio dei permessi di<br />
agibilità degli stabilimenti.<br />
Noi, da parte nostra, abbiamo so-<br />
Novità dal mondo Samsung<br />
Fig. 1 - SM471 chip shooter<br />
da 75000 cph<br />
<strong>Il</strong> mondo Samsung è in costante crescita e di questo non può<br />
che beneficiarne la divisione Samsung Techwin che ha l’onere<br />
e l’onore di occuparsi della produzione delle pick&place il cui<br />
risultato tecnologico produttivo è sotto gli occhi di tutti.<br />
<strong>Il</strong> recente lancio della serie EXCEN, la prosecuzione della<br />
Serie SM400 con la presentazione della SM471 nonché della<br />
SM451 dimostra quanto SAMSUNG voglia mantenere un livello<br />
dei propri prodotti molto elevato.<br />
La serie EXCEN è forte di una elevata capacità produttiva con<br />
120.000 cph per unità raggiungendo il primato di produttività<br />
per m². L’architettura di macchina si basa su un sistema di<br />
4 gantry a teste rotanti configurabili scegliendo tra la soluzione<br />
‘High Speed’ a 16 spindle o ‘flexible’ ad 8 spindle. La visione<br />
dei componenti è potenziata dall’innovativo sistema SVS<br />
(Side View Vision System), che effettua un controllo pre e post<br />
placement del componente.<br />
La SM471 prosegue l’evoluzione della nota e consolidata serie<br />
SM. Oltre a riconfermare le caratteristiche di affidabilità<br />
e semplicità dei modelli precedenti, la SM471 presenta delle<br />
peculiarità di rilievo. La macchina è caratterizzata da un sistema<br />
a doppio gantry da 10 spindle che, grazie al prelievo<br />
simultaneo e alla visione fly, raggiunge una produttività di<br />
speso tutti gli incassi con i clienti che<br />
sono stati colpiti dal sisma. Abbiamo<br />
eseguito assistenze gratuite, sopralluoghi<br />
e abbiamo allungato i tempi di<br />
scadenza dei pagamenti.<br />
Si parla tanto della stretta<br />
creditizia: come azienda<br />
‘giovane’ ci piacerebbe sapere<br />
come vedete la situazione<br />
dal vostro punto di<br />
vista.<br />
Dal nostro punto di vista,<br />
glielo assicuro, non ci<br />
sono problemi di credito.<br />
Lavoriamo da anni con<br />
le due più grandi realtà del<br />
settore bancario italiano e<br />
non abbiamo mai avuto diffi<br />
coltà.<br />
Le banche chiedono oggi che chi<br />
si presenti a chiedere un prestito sia<br />
la persona che si mette in gioco personalmente,<br />
non una realtà non ben<br />
identifi cata, che non garantisca sicurezza<br />
per il futuro. Una volta era possibile<br />
ottenere prestiti dando minime<br />
garanzie, oggi la situazione è molto<br />
più controllata.<br />
75.000 componenti/ora. La SM471 mantiene la compatibilità<br />
con tutte le tipologie di feeders di tipo SM dai tradizionali elettropneumatici<br />
agli innovativi ELECTRIC e SMART.<br />
Gli ELECTRIC feeder sono caratterizzati da un avanzamento<br />
motorizzato, grazie al quale si ottiene una elevata ripetibilità<br />
della posizione di avanzamento e un azzeramento delle vibrazioni.<br />
<strong>Il</strong> tempo di feeding è notevolmente ridotto e il passo<br />
di avanzamento è selezionabile senza settaggi meccanici potendo<br />
così montare bobine passo 2 mm e passo 4 mm con<br />
lo stesso caricatore. La versione SMART possiede tutte le caratteristiche<br />
degli ELECTRIC feeders e offre l’ulteriore vantaggio<br />
dell’auto splicing. Questo sistema brevettato da Samsung<br />
consiste nell’accodare in una posizione di attesa il capo della<br />
nuova rolla. All’esaurimento della bobina, il nuovo nastro viene<br />
caricato e spellicolato automaticamente realizzando così un<br />
sistema automatico di cambio rolla non stop senza l’utilizzo di<br />
adesivi e pinze di giunzione dei nastri.<br />
A completare il panorama delle novità Samsung presenta la<br />
SM451 pensata per rispondere alle esigenze sempre più particolari<br />
per i quali il montaggio automatico fino ad oggi risultava<br />
proibitivo. Caratteristiche importanti per questo scopo sono<br />
le teste controllate in pressione e la gestione dei gripper.<br />
PCB settembre 2012<br />
39
40 PCB settembre 2012<br />
Fig. 2 - SM471 dual lane dual gantry<br />
da 20 spindle<br />
Naturalmente chi parte, come è<br />
successo a noi, con uno storico importante<br />
e una capacità fi nanziaria<br />
stabile alle spalle, non ha problemi<br />
a collocarsi in un credit scoring privilegiato.<br />
Esperienza e curriculum,<br />
dunque, contano molto.<br />
Certamente alcuni dei nostri<br />
clienti vivono ancora oggi problemi<br />
di credito. Ma tocca a noi a questo<br />
punto farci avanti. Se si ha la forza<br />
di sostenere il costo di una macchina<br />
e la possibilità di attendere<br />
un eventuale<br />
pagamento in modo<br />
non immediato il business<br />
non si ferma.<br />
Fig. 3 - P&P serie<br />
EXCEN: una<br />
chip shooter<br />
da 120.000 cph<br />
Parliamo di mercati: Win-Tek resterà<br />
sempre un’azienda impegnata esclusivamente<br />
sul mercato italiano o ci<br />
saranno possibilità per un’estensione<br />
delle vostre attività anche al di fuori<br />
dei confi ni nazionali?<br />
In realtà noi operiamo già come<br />
distributori europei: è il caso ad<br />
esempio dei prodotti di conformal<br />
coating automatizzato della TTnS<br />
che ci vedono da tempo nelle vesti<br />
di distributori per il sud Europa.<br />
Stiamo comunque fi nalizzando altri<br />
contratti con una serie di distributori<br />
locali europei per riuscire a commercializzare<br />
con maggiore incisività tali<br />
prodotti e creeremo nel futuro dei<br />
roadshow mirati sia per la tecnologia<br />
del conformal coating sia per l’AOI.<br />
Due parole su Samsung, vostro fi ore<br />
all’occhiello, e sui marchi presenti nel<br />
catalogo Win-Tek.<br />
Tutto quello che distribuiamo è<br />
consultabile liberamente sul nostro sito.<br />
Vorrei solo sottolineare i due modelli<br />
di p&p Samsung presentati recentemente<br />
a Norimberga, che sono<br />
molto interessanti e che stanno già riscuotendo<br />
un buon successo da parte<br />
della clientela: si tratta della SM471,<br />
una chip-shooter da 75.000 c/h, e<br />
della EXCN da 120.000 c/h, una p&p<br />
multifunzionale (si veda box nella pagina<br />
precedente). In quest’ultimo caso<br />
Samsung ha voluto appositamente<br />
inserirsi in un range alto di prodotto,<br />
seguendo naturalmente le richieste<br />
del mercato. Si tratta di macchine<br />
avanzate, già in corsa per il futuro,<br />
pronte per le future applicazioni della<br />
tecnologia LED.<br />
Per quello che riguarda i forni e<br />
le saldatrici, Win-Tek distribuisce<br />
TSM. In entrambi i settori abbiamo<br />
ottenuto grandi risultati: 150 saldatrici<br />
e una novantina di forni installati<br />
fi no a questo momento.<br />
Nel settore delle selettive distribuiamo<br />
le macchine di Inter Select,<br />
mentre nel campo dell’ispezione 3D<br />
della pasta saldante siamo distributori<br />
dei prodotti di VIS Mecha.<br />
Possiamo tranquillamente off rire<br />
linee produttive complete. <strong>Il</strong> resto,<br />
come ho detto, è facilmente visibile<br />
nel nostro sito.<br />
Qualche impressione sul futuro, che<br />
- nonostante il vostro ottimismo - è pur<br />
sempre fonte di preoccupazioni.<br />
Quello che è indubbio è che nel<br />
futuro si assisterà a una forte selezione.<br />
Ma questo signifi ca che ci saranno<br />
certamente nuove opportunità,<br />
opportunità che già si intravedono.<br />
Abbiamo già esempi di clienti che, dai<br />
lavori in conto terzi, si stanno muovendo<br />
ora verso la produzione diretta<br />
dedicata sia al mercato interno sia a<br />
quello internazionale.<br />
È vero che ci sono realtà che<br />
chiudono e che chiuderanno, ma ci<br />
sono anche molte aziende che nascono.<br />
E questo non può che essere<br />
considerato un segno positivo. Si<br />
tratta di un momento diffi cile, certo,<br />
ma io non la vedo aff atto in modo<br />
così negativo.<br />
Win-Tek<br />
www.win-tek.eu
FPE è una società italiana leader nella produzione<br />
di etichette professionali per i sistemi di identificazione.<br />
ETICHETTE<br />
PER ALTA TEMPERATURA<br />
Negli impianti di assemblaggio automatico dei PCB viene sempre più richiesto il monitoraggio della movimentazione dei<br />
pezzi nelle diverse fasi di processo. L’applicazione di un’etichetta su ogni PCB, all’inizio della linea, costituisce ancor oggi la<br />
soluzione più semplice ed economica per realizzare un sistema di rilevazioni dati.<br />
L’etichetta assume una importanza fondamentale perché deve:<br />
<br />
Range di temperatura: -40°... +537°C<br />
<br />
<br />
<br />
I films di Polyimide bianco stampabili a trasferimento termico sono disponibili in tre spessori:<br />
<br />
<br />
<br />
FPE offre oltre al Polyimide bianco, sei colori (rosa, giallo, arancio, blu, verde e viola<br />
<br />
Tutti i materiali per alta temperatura in combinazioni con i nastri appropriati, sono approvati UL, MIL-STD-202G,<br />
MIL-STD-883E. Sono conformi alle Direttive RoHS e Reach.
42 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />
Soluzioni<br />
di alta fl essibilità<br />
Un modulo di montaggio SMT che incontra<br />
le specifi che richieste del mercato e sfi da gli<br />
incessanti sviluppi della tecnologia elettronica<br />
a cura di Monica Polese, ASM Assembly System<br />
Per aff rontare le nuove sfi de del<br />
mercato mondiale che richiede<br />
produzioni sempre più diversifi<br />
cate e personalizzate, ASM Assembly<br />
Systems, azienda tedesca leader<br />
del settore Pick&Place, propone una<br />
soluzione per l’assemblaggio SMT<br />
capace di adattarsi alle svariate richieste<br />
e necessità dell’industria elettronica.<br />
L’obiettivo è quello di eliminare<br />
le costrizioni imposte dall’hardware<br />
grazie all’integrazione di interfacce<br />
utenti e tools di programmazione<br />
intelligenti.<br />
Lo sviluppo di questo progetto ha<br />
portato alla creazione di una<br />
macchina di piazzamento<br />
come la SIPLACE SX, capace<br />
di rivoluzionare gli scenari<br />
delle attività produttive.<br />
Con la SIPLACE SX, il<br />
team SIPLACE ha aggiunto<br />
al suo parco macchine un<br />
sistema di montaggio rivoluzionario<br />
basato sul Capacity on<br />
Demand, un concetto pionieristico<br />
ed innovativo per la produzione<br />
di schede elettroniche.<br />
<strong>Il</strong> modello SIPLACE SX<br />
Le prestazioni della SIPLACE SX<br />
possono aumentare o diminuire indipendentemente<br />
dalle capacità dei feeders,<br />
grazie all’uso di portali interscambiabili<br />
montati su guide mobili.<br />
La macchina rappresenta la prima<br />
stazione di montaggio al mondo i cui<br />
portali possono essere aggiunti o rimossi<br />
in meno di 30 minuti da un solo<br />
operatore. Questo nuovo approccio<br />
costruttivo permette di dissociare<br />
la performance di montaggio dalla<br />
capacità feeders, mettendo l’utilizzatore<br />
in condizione di soddi-<br />
sfare entrambe le necessità in base alle<br />
esigenze produttive.<br />
<strong>Il</strong> concetto di Capacity on Demand,<br />
esprime infatti la capacità dei moduli<br />
SIPLACE SX di bilanciare le prestazioni<br />
di montaggio in base alle richieste<br />
della produzione.<br />
Concetti e idee brillanti<br />
per soluzioni<br />
hardware intelligenti<br />
Lo spirito d’innovazione introdotto<br />
da ASM Assembly Systems non si<br />
ferma al solo concetto di macchina di<br />
montaggio. Grazie all’introduzione di<br />
concetti innovativi sia dal punto di vista<br />
hardware che software, le caratteristiche<br />
di fl essibilità della SIPLACE<br />
SX vengono ampliate mettendo a<br />
disposizione dell’utilizzatore nuove<br />
funzionalità per il montaggio dei<br />
LED, l’assemblaggio di schede su<br />
doppio lato e la gestione di<br />
PCB pesanti e di grandi dimensioni<br />
oppure sottili e<br />
molto delicati.<br />
Una delle caratteristiche<br />
più innovative proposta<br />
dall’azienda tedesca è il<br />
cosiddetto SIPLACE LED<br />
Pairing. Per ragioni tecniche<br />
ben note, i LED devono essere<br />
montati in combinazione<br />
con una serie di resistenze che<br />
ne regolano la classe di luminosità<br />
come specifi cato dal costruttore.<br />
Con l’opzione SIPLACE<br />
LED Pairing, le combinazioni tra<br />
la classe dei LED ed i rispettivi valori<br />
di resistenza vengono associate
tramite una specifi ca funzionalità del<br />
software di programmazione.<br />
Durante il processo di montaggio,<br />
SIPLACE LED Pairing semplifi<br />
ca la gestione dei programmi di lavoro<br />
modifi cando automaticamente<br />
la sequenza di piazzamento dei componenti<br />
al fi ne di associare la giusta<br />
resistenza a ciascun LED in base<br />
alla classe di luminosità dichiarata.<br />
L’effi cienza e la qualità nel montaggio<br />
dei LED, è inoltre garantita da<br />
appositi sistemi di alimentazione dei<br />
componenti e da una serie di nozzles<br />
dedicati.<br />
L’opzione SIPLACE Precedence<br />
Finder consente di individuare la migliore<br />
sequenza di montaggio in considerazione<br />
della presenza di componenti<br />
Package-on-Package, schermature<br />
o nozzle speciali. Sopperisce<br />
inoltre a possibili interferenze tra<br />
componenti di dimensioni notevolmente<br />
diff erenti.<br />
Innovativa è anche l’opzione<br />
Wildcard che consente di scaricare<br />
verso le linee un programma di lavoro<br />
contenente oggetti come componenti<br />
o fi ducials non completamente<br />
descritti durante la programmazione<br />
offl ine. <strong>Il</strong> processo di montaggio<br />
viene comunque avviato ed interrotto<br />
automaticamente dal sistema nel momento<br />
in cui la macchina debba trovarsi<br />
a processare uno di questi oggetti<br />
incompleti. L’operatore di linea<br />
viene quindi invitato a completare la<br />
descrizione dell’oggetto tramite delle<br />
semplice e veloci operazioni che sono<br />
guidate dal sistema di visione della<br />
macchina. Ad operazione conclusa,<br />
la sequenza di montaggio viene ripresa<br />
dal punto in cui era stata interrotta<br />
e le modifi che apportate vengono salvate<br />
nel database centrale.<br />
Tale opzione rende più fl essibile<br />
l’introduzione di nuovi prodotti sulla<br />
linea di produzione, assicurando la<br />
correttezza del processo sin dall’assemblaggio<br />
della prima scheda.<br />
Tabella 1 - Capacity on Demand con SIPLACE SX1/2<br />
Performance di montaggio Fino a 67.750 c/h<br />
Fino a 60.000 c/h (come punto di riferimento)<br />
Fino a 48.000 c/h (IPC)<br />
Teste di montaggio SIPLACE SpeedStar<br />
SIPLACE MultiStar<br />
SIPLACE TwinStar<br />
Capacità Feeder n. 120 slot 8 mm<br />
Capacità Tray (scambiatore di vassoi opzionale)<br />
28 livelli con capacità 56 Trays JEDEC standard,<br />
funzione di ricarica non stop<br />
Range di componenti da 01005 fino a 200 x 110 mm<br />
Dimensioni di ingombro 1.500 mm L x 2.600 mm W<br />
Tempo di inserimento / < 30 min<br />
rimozione del portale<br />
SIPLACE Smart Pin Support,<br />
disposizione automatica<br />
dei pin di contrasto<br />
Nelle applicazioni industriali le<br />
schede di maggiori dimensioni devono<br />
spesso essere stabilizzate con<br />
pin di contrasto per evitare fl essioni<br />
o vibrazioni.<br />
L’opzione SIPLACE Smart Pin<br />
Support rappresenta la soluzione<br />
ideale per automatizzare il posizionamento<br />
dei pin di contrasto, la cui<br />
disposizione viene defi nita trami-<br />
te l’interfaccia grafi ca 3D del software<br />
di programmazione. In questo<br />
contesto, è lo stesso programma che<br />
evidenzia la presenza di potenziali<br />
collisioni tra i pin e i componenti<br />
posti sulla parte inferiore della scheda<br />
e permette a priori di correggerne<br />
la posizione.<br />
<strong>Il</strong> funzionamento dell’opzione<br />
SIPLACE Smart Pin Support è<br />
molto semplice. Ad ogni cambio di<br />
prodotto il Pin Placer montato sulla<br />
testa della SIPLACE SX, preleva<br />
i pin dagli appositi magazzini e<br />
Smart Pin Support, disposizione automatica dei pin di contrasto<br />
PCB settembre 2012<br />
43
li dispone all’interno delle guide del<br />
trasporto nelle posizioni predefi nite<br />
dal programma in modo rapido e<br />
accurato.<br />
La precisione di posizionamento<br />
dei pin è garantita da una doppia<br />
azione della telecamera a bordo<br />
testa.<br />
Prima del posizionamento, la telecamera<br />
controlla che sulla superfi -<br />
ce di contatto inferiore dei pin non<br />
ci sia presenza di eventuali contaminazioni<br />
e, nel caso venissero rivelate<br />
delle impurità, il Pin Placer andrà<br />
a rimuoverle tramite un getto d’aria<br />
compressa. Dopo il posizionamento,<br />
la stessa telecamera verifi ca la corretta<br />
posizione dei pin tramite il riconoscimento<br />
di un fi ducial.<br />
Con l’opzione SIPLACE Smart<br />
Pin Support è possibile eliminare<br />
un processo manuale economicamente<br />
dispendioso in termini di<br />
tempo impiegato e possibile fonte<br />
di errori.<br />
STR. ARRIVORE, 31<br />
10154 TORINO<br />
TEL. +39 011.<strong>24</strong>2.59.05<br />
FAX +39 011.<strong>24</strong>2.59.40<br />
E-mail: info@latecnikadue.com<br />
http://www.latecnikadue.com<br />
Particolare del caricatore per dispensare punti colla<br />
SIPLACE Glue Feeder,<br />
un caricatoreper dispensare<br />
punti colla<br />
Quando si assemblano circuiti<br />
stampati nel processo a doppia rifusione,<br />
sono i componenti più grandi e<br />
pesanti a creare i<br />
maggiori problemi.<br />
Questi<br />
possono difatti<br />
muoversi o cadere<br />
dalla scheda<br />
durante la seconda<br />
fase di refl<br />
ow. Per ovviare<br />
a tale inconveniente,<br />
sino<br />
ad oggi il processo<br />
di assemblaggio<br />
ha richiesto<br />
l’utilizzo<br />
di apposite stazioni<br />
di dispensazione<br />
o particolariprocessi<br />
di serigrafi a.<br />
ASM Assembly<br />
Systems off re<br />
una valida alternativagrazie<br />
all’opzione<br />
AZIENDA CERTIFICATA<br />
UNI EN ISO 9001:2008<br />
N. 1716<br />
SIPLACE Glue Feeder. Questa soluzione<br />
consente di dispensare la colla<br />
direttamente sulla superfi ce inferiore<br />
dei componenti prima che questi<br />
vengano piazzati.<br />
<strong>Il</strong> sistema di visione SIPLACE<br />
inoltre, è in grado di valutare la<br />
qualità del punto colla verificando<br />
che la dispensazione sia avvenuta<br />
uniformemente e nella corretta<br />
quantità.<br />
Nel caso in cui il risultato del<br />
check ottico non risultasse soddisfacente,<br />
il componente verrebbe scartato<br />
evitando la fastidiosa fase di rimozione<br />
della colla dal PCB, inevitabile<br />
nel caso di imprecisione dei<br />
dispositivi di dispensazione tradizionali.<br />
Altro vantaggio notevole nell’utilizzo<br />
del SIPLACE Glue Feeder è<br />
legato proprio al fatto che si tratta di<br />
un feeder che occupa solo cinque slot<br />
da 8 mm. Ciò consente di posizionare<br />
il dispositivo di dispensazione<br />
su qualsiasi stazione all’interno della<br />
linea di montaggio o su qualsiasi linea<br />
all’interno dell’impianto di produzione.<br />
Siplace<br />
www.siplace.com
li dispone all’interno delle guide del<br />
trasporto nelle posizioni predefi nite<br />
dal programma in modo rapido e<br />
accurato.<br />
La precisione di posizionamento<br />
dei pin è garantita da una doppia<br />
azione della telecamera a bordo<br />
testa.<br />
Prima del posizionamento, la telecamera<br />
controlla che sulla superfi -<br />
ce di contatto inferiore dei pin non<br />
ci sia presenza di eventuali contaminazioni<br />
e, nel caso venissero rivelate<br />
delle impurità, il Pin Placer andrà<br />
a rimuoverle tramite un getto d’aria<br />
compressa. Dopo il posizionamento,<br />
la stessa telecamera verifi ca la corretta<br />
posizione dei pin tramite il riconoscimento<br />
di un fi ducial.<br />
Con l’opzione SIPLACE Smart<br />
Pin Support è possibile eliminare<br />
un processo manuale economicamente<br />
dispendioso in termini di<br />
tempo impiegato e possibile fonte<br />
di errori.<br />
STR. ARRIVORE, 31<br />
10154 TORINO<br />
TEL. +39 011.<strong>24</strong>2.59.05<br />
FAX +39 011.<strong>24</strong>2.59.40<br />
E-mail: info@latecnikadue.com<br />
http://www.latecnikadue.com<br />
Particolare del caricatore per dispensare punti colla<br />
SIPLACE Glue Feeder,<br />
un caricatoreper dispensare<br />
punti colla<br />
Quando si assemblano circuiti<br />
stampati nel processo a doppia rifusione,<br />
sono i componenti più grandi e<br />
pesanti a creare i<br />
maggiori problemi.<br />
Questi<br />
possono difatti<br />
muoversi o cadere<br />
dalla scheda<br />
durante la seconda<br />
fase di refl<br />
ow. Per ovviare<br />
a tale inconveniente,<br />
sino<br />
ad oggi il processo<br />
di assemblaggio<br />
ha richiesto<br />
l’utilizzo<br />
di apposite stazioni<br />
di dispensazione<br />
o particolariprocessi<br />
di serigrafi a.<br />
ASM Assembly<br />
Systems off re<br />
una valida alternativagrazie<br />
all’opzione<br />
AZIENDA CERTIFICATA<br />
UNI EN ISO 9001:2008<br />
N. 1716<br />
SIPLACE Glue Feeder. Questa soluzione<br />
consente di dispensare la colla<br />
direttamente sulla superfi ce inferiore<br />
dei componenti prima che questi<br />
vengano piazzati.<br />
<strong>Il</strong> sistema di visione SIPLACE<br />
inoltre, è in grado di valutare la<br />
qualità del punto colla verificando<br />
che la dispensazione sia avvenuta<br />
uniformemente e nella corretta<br />
quantità.<br />
Nel caso in cui il risultato del<br />
check ottico non risultasse soddisfacente,<br />
il componente verrebbe scartato<br />
evitando la fastidiosa fase di rimozione<br />
della colla dal PCB, inevitabile<br />
nel caso di imprecisione dei<br />
dispositivi di dispensazione tradizionali.<br />
Altro vantaggio notevole nell’utilizzo<br />
del SIPLACE Glue Feeder è<br />
legato proprio al fatto che si tratta di<br />
un feeder che occupa solo cinque slot<br />
da 8 mm. Ciò consente di posizionare<br />
il dispositivo di dispensazione<br />
su qualsiasi stazione all’interno della<br />
linea di montaggio o su qualsiasi linea<br />
all’interno dell’impianto di produzione.<br />
Siplace<br />
www.siplace.com
46 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />
Precisione svizzera,<br />
fl essibilità italiana<br />
La moderna produzione nel settore<br />
dell’elettronica deve essere fl essibile e, ad oggi,<br />
nessun produttore ha dotato le sue macchine di<br />
maggior fl essibilità della società svizzera<br />
Essemtec, come nel caso delle nuove Pick & Place<br />
ad alte prestazioni Paraquda e Cobra<br />
di Michele Mattei, i-tronik<br />
<strong>Il</strong> termine ‘fl essibilità’ abbinato alle<br />
Pick & Place può riferirsi a elementi<br />
diversi: il cambio veloce di<br />
produzione tra una commessa e un’altra<br />
è uno di questi, così come la capacità<br />
della macchina di utilizzare molti<br />
componenti e substrati diff erenti fra<br />
loro. ‘Flessibilità’ signifi ca anche integrare<br />
facilmente la macchina in una<br />
linea di produzione esistente, anche<br />
se la più alta forma di fl essibilità viene<br />
data dalla versatilità, dal fatto cioè<br />
che la macchina possa eseguire diverse<br />
operazioni come il piazzamento<br />
dei componenti e la dispensazione,<br />
rendendola così ideale anche per le<br />
nuove tecnologie di montaggio, il 3D<br />
primo fra tutti (un esempio di ciò<br />
sono le fanalerie a led delle moderne<br />
autovetture).<br />
Flessibilità e piazzamento<br />
ad alta velocità<br />
La velocità nel riallestimento macchina<br />
è una caratteristica importante.<br />
Nel passato questa funzione era disponibile<br />
quasi esclusivamente su macchine<br />
per piccole produzioni; oggi invece,<br />
anche nelle produzioni maggiori, la<br />
fl essibilità delle macchine può migliorare<br />
l’utilizzo della linea, riducendone<br />
così i costi. Fino a poco tempo fa, tuttavia,<br />
la fl essibilità e l’alta velocità diffi<br />
cilmente trovavano spazio sulla stessa<br />
macchina; grazie alle Pick & Place<br />
Paraquda e Cobra è stata eliminata la<br />
necessità di scegliere tra queste due caratteristiche:<br />
le macchine sono equipaggiate<br />
con 4 o 8 teste di montaggio, possono<br />
piazzare fi no a 20.000 componenti/ora<br />
ed inoltre possono essere riallestite<br />
in tempi estremamente rapidi.<br />
Entrambe le macchine riducono al<br />
minimo il lavoro richiesto per un cambio<br />
prodotto e il loro software guida<br />
controlla l’operatore durante le varie fasi<br />
di riallestimento per assicurare che non<br />
ci siano errori.<br />
ePlace è una nuova interfaccia grafi<br />
ca, molto intuitiva, sviluppata da<br />
Essemtec. <strong>Il</strong> software si basa sulla eeztechnology<br />
e ottimizza le applicazioni<br />
per l’uso con sistemi touchscreen.<br />
Tale tecnologia assicura<br />
un più semplice inserimento<br />
dei dati, fornisce<br />
un aiuto relativo al contesto<br />
d’utilizzo, uno strumento che<br />
fornisce consigli e suggerimenti e, con<br />
la sua interfaccia grafi ca user-friendly,<br />
è simile ai moderni smartphone.
Fig. 1 – La Paraquda di Essemtec<br />
Tramite la eez-tecnology gli operatori<br />
possono imparare a operare con la macchina<br />
in un tempo estremamente limitato<br />
avendo la possibilità di operare come<br />
su un moderno tablet.<br />
Per lavorare sulle Paraquda o sulle<br />
Cobra non viene richiesto l’utilizzo del<br />
mouse e nemmeno della tastiera.<br />
<strong>Il</strong> software ePlace è controllato direttamente<br />
tramite un monitor touch screen<br />
da 19” con un utilizzo molto dinamico<br />
e facile, supportando l’operatore con<br />
un vasta funzionalità di zooming e visualizzazioni<br />
ottimizzate senza rincorrere<br />
a troppi scrolling e clicking.<br />
Riallestimento intelligente<br />
Preparare una macchina per un lavoro<br />
diverso impone il riallestimento<br />
dei caricatori, operazione questa che<br />
porta via la maggior parte del tempo<br />
ed è quella più soggetta a errori. Con<br />
i caricatori intelligenti disponibili sulle<br />
Pick & Place Essemtec si eliminano<br />
gli errori di attrezzaggio e si minimizza<br />
il cambio degli stessi. È possibile persino<br />
attrezzare la macchina e montare<br />
diversi tipi di pcb in un unico piazzamento,<br />
rendendo la produzione super<br />
fl essibile e dinamica. Inoltre, la sostituzione<br />
di caricatori mentre la macchi-<br />
na sta lavorando minimizza il tempo di<br />
fermo linea aumentando notevolmente<br />
il rendimento a fi ne turno.<br />
Sia la Paraquda che la Cobra off rono<br />
una capacità fi no a <strong>24</strong>0 caricatori e<br />
questo fa sì che gran parte di questi caricatori,<br />
in quanto ‘intelligenti’, possano<br />
rimanere permanentemente sulla<br />
macchina, consentendo alla Pick &<br />
Place di rilevare automaticamente dove<br />
sono posizionati e quale componente<br />
contengono.<br />
Grazie al software eMIS installato<br />
sulla macchina si può ridurre la loro<br />
sostituzione al minimo assoluto. <strong>Il</strong><br />
suo modulo di pianifi cazione simula il<br />
set-up della macchina in diverse confi -<br />
gurazioni e il responsabile della produzione<br />
può decidere “a video” se sia più<br />
effi ciente il riposizionamento di alcuni<br />
caricatori o il completamento dell’attrezzaggio<br />
con i componenti mancanti<br />
negli slot liberi.<br />
Ci sono due strumenti disponibili<br />
per evitare gli errori di set-up: un sistema<br />
automatico di stoccaggio/fornitura<br />
componenti e il controllo attivo del<br />
set-up. L’armadio automatico i-storage,<br />
prodotto e commercializzato da i-tronik,<br />
è un armadio di stoccaggio completamente<br />
automatico che prepara e fornisce<br />
in automatico i componenti neces-<br />
sari alle produzioni. Ogni componente<br />
è identifi cato tramite un unico codice a<br />
barre, e lo stesso codice viene utilizzato<br />
sul caricatore che monta questo componente,<br />
garantendo così un controllo<br />
corretto del set-up; il carico delle bobine<br />
con il controllo del barcode elimina<br />
ogni possibile errore e consente inoltre<br />
la piena tracciabilità.<br />
Riconoscimento e creazione<br />
rapida dei feeders<br />
e dei componenti<br />
La Cobra e la Paraquda di Essemtec<br />
possono gestire un’ampia gamma di<br />
componenti. La libreria standard include<br />
tutti i più diff usi tipi di componenti,<br />
dai QFN/BGA ai chip e ai<br />
QFP; le due macchine possono gestire<br />
componenti fi no a 25 mm di altezza e<br />
piazzare una vasta tipologia di connettori<br />
e condensatori.<br />
Essemtec ha inoltre sviluppato un<br />
nuovo sistema di visione che può gestire<br />
tutte le possibili forme, anche quelle<br />
di componenti futuri, e ne semplifi -<br />
ca l’autoapprendimento. Un sistema a<br />
Led programmabile usufruisce di diverse<br />
angolazioni di illuminazione per<br />
consentire un ottimo contrasto con<br />
tutti i tipi di componenti da centrare.<br />
<strong>Il</strong> sistema Cognex riconosce istantaneamente<br />
i modelli e li confronta<br />
in una frazione di secondo con quelli<br />
memorizzati nella libreria; nel caso<br />
non sia presente un modello uguale, il<br />
sistema è in grado di sviluppare modelli<br />
incompleti allo stesso modo in cui<br />
un programma di elaborazione testi<br />
può completare automaticamente parole<br />
digitate solo parzialmente.<br />
<strong>Il</strong> sistema di visione montato su<br />
Paraquda riconosce e centra quattro<br />
componenti contemporaneamente,<br />
mentre la macchina Cobra ne distingue<br />
otto.<br />
<strong>Il</strong> nuovo sistema di visione semplifi ca<br />
anche l’apprendimento di nuovi componenti:<br />
utilizza il primo campione<br />
PCB settembre 2012<br />
47
Fig. 2 – Centraggio<br />
ottico di quattro<br />
componenti<br />
48 PCB settembre 2012<br />
per apprendere un nuovo modello, eliminando<br />
la necessità di schede o dati<br />
CAD. <strong>Il</strong> campione viene fotografato<br />
e l’utente può identificare le caratteristiche<br />
direttamente sullo schermo.<br />
Paraquda e Cobra dispongono anche<br />
di una telecamera che memorizza automaticamente<br />
le posizioni dei caricatori<br />
e il centro del componente per<br />
effettuare il pick-up. Inoltre, un sensore<br />
sul vacuum consente di apprendere<br />
l’altezza del pick-up automaticamente<br />
e rilevare l’eventuale perdita<br />
del componente dopo il centraggio<br />
sulla camera.<br />
Grazie a queste caratteristiche le<br />
nuove tipologie di componenti non sono<br />
più un problema e gli utilizzatori di<br />
prodotti Essemtec possono essere certi<br />
che le loro Pick & Place saranno sufficientemente<br />
flessibili per gestire qualsiasi<br />
componente speciale richiesto dal<br />
cliente.<br />
Libertà di scelta del substrato<br />
In passato i pcb erano quasi esclusivamente<br />
rettangolari, ma oggi un substrato<br />
può avere qualsiasi forma soprattutto<br />
nelle applicazioni LED dove il substrato<br />
è parte del prodotto mentre la forma, lo<br />
spessore, il materiale e la resistenza alla<br />
flessione possono differire da prodotto<br />
a prodotto. Una Pick & Place moderna<br />
deve essere in grado di gestire tutto ciò e<br />
Essemtec garantisce, con le sue macchine,<br />
di potere piazzare i componenti praticamente<br />
ovunque. Ad esempio, si possono<br />
piazzare chip in cavità profonde di<br />
circuiti stampati complessi o sulla parte<br />
superiore di un substrato molto alto.<br />
È inoltre possibile applicare piani vacuum<br />
da montare su circuiti flessibili o fogli<br />
capton. L’assemblaggio 3D è una tecnologia<br />
in rapido sviluppo che permette<br />
di montare i componenti su diversi livelli,<br />
anche con diverse angolazioni.<br />
Fig. 3 – La Paraquda prevede un touch screen che agevola le operazioni di<br />
controllo della macchina<br />
Tali applicazioni 3D-MID (Molded<br />
Interconnect Device) si trovano nel settore<br />
dell’illuminazione, nell’industria<br />
automobilistica, nelle applicazioni mediche<br />
e nel ramo dei sensori. Per questi<br />
settori, Essemtec ha sviluppato Hydra,<br />
una Pick & Place 3D equipaggiata con<br />
robot multi-asse, una testa di dispensazione<br />
e un dispositivo di curing con luce<br />
UV. La macchina Hydra è costruita<br />
sulla stessa base della Paraquda, pertanto<br />
è configurata con il software ePlace,<br />
utilizza gli stessi caricatori e gode di alta<br />
velocità, precisione e flessibilità.<br />
P&P con funzionalità estese<br />
La flessibilità delle macchine di<br />
Essemtec consente di andare oltre la loro<br />
funzione principale. Le opzioni permettono<br />
alla macchina di dispensare<br />
colla o pasta saldante, misurare i valori<br />
elettrici dei componenti o montare<br />
componenti through-hole. <strong>Il</strong> software<br />
ePlace offre molte interfacce e varie<br />
possibilità di integrazione. Per esempio,<br />
i dati CAD possono essere importati<br />
via rete e i dati di produzione possono<br />
essere trasmessi a un sistema EPR.<br />
Soluzioni personalizzate<br />
Le macchine Essemtec sono spesso<br />
configurate e personalizzate in base alle<br />
richieste specifiche dei clienti. Mentre<br />
parte dell’hardware e del software della<br />
macchina sono adattati per compiti<br />
specifici, la base macchina rimane standard.<br />
In questo modo i clienti possono<br />
beneficiare di costi minimi di sviluppo,<br />
di una macchina e un software affidabile<br />
e di pezzi di ricambio standard.<br />
La piattaforma Paraquda ha dimostrato<br />
di essere altamente adattabile ed è<br />
stata utilizzata per molte soluzioni, come<br />
ad esempio per la nuova serie di dosatori<br />
ad alta velocità Scorpion.<br />
i-tronik<br />
www.itronik.it
50 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />
iineo II ha <strong>24</strong> diferenti possibili confi gurazioni<br />
Concepita per le sfi de<br />
del futuro<br />
La macchina di piazzamento iineo apporta<br />
numerosi miglioramenti all’interno della gamma<br />
di macchine Europlacer<br />
a cura dell’uffi cio tecnico Lifeproject<br />
Un numero maggiore di slot per<br />
i feeder, schede di maggiori<br />
dimensioni e una maggiore<br />
altezza dei componenti. La macchina è<br />
dotata di elementi che si adeguano alla<br />
fi losofi a dell’intelligenza integrata:<br />
una testa di posizionamento<br />
robusta e fl essibile, feeder intelligenti,<br />
il sistema esclusivo 3D, una<br />
dotazione software estremamente<br />
potente al servizio di<br />
una serie di nuove tecnologie<br />
avanzate, come i motori<br />
lineari e le telecamere per la<br />
tracciabilità.<br />
Le opzioni comprendono<br />
il dispensatore di colla, con<br />
o senza la presenza di vite d’Archimede,<br />
il test elettrico, una telecamera fi ssa<br />
per componenti di grosse dimensioni o<br />
di dimensioni particolarmente minute,<br />
la regolazione automatica degli ingombri<br />
del nastro convogliatore, un magazzino<br />
a bus speciali, la testa di posizionamento<br />
Tornado, l’ottimizzazione multi-<br />
Possibilità di selezionare da 8 a 12 testine<br />
programma, il software di gestione della<br />
produzione Promon, i feeder intelligenti<br />
a cinghia per cambiamenti rapidi<br />
di lavorazione, il PoP e naturalmente<br />
moltre altre caratteristiche.<br />
Uno degli obiettivi più importanti<br />
del concetto Europlacer è sempre stato<br />
quello d’investire nella ricerca delle<br />
compatibilità prima e dopo i caricatori,<br />
sul software e sugli altri dispositivi<br />
secondari. Questo principio è stato applicato<br />
anche per la nuova base di lavoro<br />
dei modelli più recenti di iineo. <strong>Il</strong><br />
che signifi ca che gli utenti attuali possono<br />
utilizzare la loro dotazione di caricatori<br />
esistente, proteggendo il loro investimento,<br />
risparmiando sul costo di un<br />
nuovo sistema e riducendo il costo<br />
complessivo del piazzamento.<br />
Europlacer<br />
www.europlacer.com<br />
Lifeproject<br />
www.lifeprojectsrl.com
52 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />
Guardiamo…<br />
Advantis<br />
L’industria elettronica sta vivendo numerosi<br />
cambiamenti su tutti i fronti. A partire proprio<br />
dalle macchine Pick & Place, alle prese<br />
con esigenze produttive sempre più pressanti<br />
di Paolo Sirtori, Lifetek<br />
Negli ultimi anni l’industria<br />
elettronica si è trovata<br />
ad affrontare cambiamenti<br />
importanti dovuti alla crisi di mercato,<br />
all’uso di nuove tipologie di componenti<br />
SMD e a una tipologia produttiva<br />
che necessita di un numero crescente di<br />
cambi prodotto giornalieri. Nella linea<br />
di produzione, la macchina Pick &<br />
Place è l’anello della catena che più ha<br />
dovuto adattarsi a questi cambiamenti,<br />
al fine di garantire sempre maggiore<br />
qualità, flessibilità e velocità uniti a un<br />
software che gestisca e organizzi il flusso<br />
produttivo.<br />
Negli ultimi anni Universal ha investito<br />
molte risorse per far fronte alle<br />
nuove esigenze produttive, come<br />
dimostra la piattaforma Advantis 3.<br />
Questa prevede configurazioni macchina<br />
implementabili e il software<br />
di nuova generazione Dimensions<br />
Software Suite.<br />
Dal file alla produzione<br />
Le produzioni attuali richiedono<br />
una sempre maggiore necessità di gestire<br />
in modo intelligente i compo-<br />
nenti e soprattutto una gestione automatizzata<br />
della movimentazione del<br />
componente dal sistema ERP/MPS<br />
dell’azienda fino all’area produttiva.<br />
Un aspetto non meno importante<br />
della catena produttiva è sicuramente<br />
quello di poter realizzare un nuo-<br />
vo programma macchina in tempi rapidi,<br />
associato a un software che assista<br />
il personale all’avviamento produttivo.<br />
Nel processo di introduzione<br />
di un nuovo prodotto le problematiche<br />
da affrontare sono molteplici, dal<br />
riconoscimento dei nuovi componenti<br />
al corretto posizionamento e polarità<br />
degli stessi.<br />
<strong>Il</strong> software macchina deve essere in<br />
grado di assistere il personale tecnico<br />
nel debug del programma in area produttiva,<br />
garantendo che la prima scheda<br />
realizzata sia già quella valida e senza<br />
errori del lotto produttivo.<br />
Le prototipazioni e i bassi lotti di<br />
produzione sono sempre più frequenti<br />
e la conseguenza ovvia si traduce in un<br />
maggior numero di cambio prodotto -<br />
<strong>Il</strong> software Dimensions Line Manager è composto da differenti moduli,<br />
tra cui Offline Changeover
<strong>Il</strong> sw Dimensions NPI (New Product Introduction) è un software normalmente<br />
già integrato in macchina che assiste il personale nell’avvio di un nuovo prodotto<br />
product changeover - che, se non assistiti<br />
da un software adeguato, richiederebbe<br />
tempi molto lunghi di realizzazione<br />
e ottimizzazione.<br />
Dimensions Software Suite di<br />
Universal risponde proprio alle problematiche<br />
accennate e garantisce la connettività<br />
e la continuità dal file CAD al<br />
prodotto finito.<br />
Aumenta la produttività<br />
<strong>Il</strong> software è composto da diversi<br />
moduli o pacchetti che il cliente sceglie<br />
in base alle proprie esigenze:<br />
- Data Prep Studio che permette di<br />
effettuare l’importazione del file<br />
BOM dei componenti e del file<br />
CAD del prodotto per la generazione<br />
grafica del layout di scheda e<br />
relativi componenti;<br />
- Dimensions Programming and<br />
Optimization (DPO) è il modulo<br />
di ottimizzazione e bilanciamento<br />
del programma. DPO crea i programmi<br />
che saranno caricati via rete<br />
sulle singole macchine che compongono<br />
la linea, garantendo il bilanciamento<br />
del tempo ciclo di assemblaggio<br />
affinché non ci siano<br />
tempi morti sulla linea. DPO<br />
è inoltre in grado di ottimizzare la<br />
produzione creando gruppi di famiglie<br />
di prodotti in base a criteri<br />
di priorità e di importanza o di<br />
High-mix produttivo.<br />
- Consente infatti di effettuare in<br />
tempo reale eventuali modifiche su<br />
componenti e programma permettendo<br />
che la scheda di messa a punto<br />
o debug sia in effetti già la prima<br />
scheda valida della produzione<br />
a seguire. L’introduzione di nuovi<br />
prodotti e prototipazioni è ormai<br />
una costante del nuovo ambito<br />
produttivo; ciò prevede che vengano<br />
creati nuovi prodotti e relativi<br />
programmi rilasciati per assemblare<br />
lotti produttivi esigui. L’ausilio<br />
di NPI consente di far ciò in tempi<br />
rapidi e soprattutto senza errori.<br />
Utilizzo e visibilità<br />
Le fasi di programmazione, pianificazione<br />
e debug rivestono sicuramente<br />
un ruolo molto importante nell’attività<br />
produttiva, ma lo è altrettanto la<br />
gestione della stessa in modo “snello”<br />
ed “efficace”. Effettuare cambi prodotto<br />
veloci e avere al contempo la ragionevole<br />
sicurezza, e in modo automatico,<br />
che il caricamento dei feeder sia<br />
corretto, sapere dove si trova allocato<br />
un componente all’interno dell’azienda<br />
e in quale quantità, sono aspetti da<br />
considerare con particolare attenzione<br />
in un ambito a elevata competitività e<br />
spesso con una tipologia produttiva ad<br />
alto mix.<br />
Dimensions Line Manager ottimizza<br />
l’utilizzo della linea e consente<br />
di avere visibilità sulla produzione,<br />
riducendo tempi morti - downtime<br />
dei changeover -, cambi prodotto<br />
e aumentando l’efficienza generale.<br />
<strong>Il</strong> software è composto da moduli<br />
differenti che possono essere selezionati<br />
in base alle necessità: Feeder<br />
Preparation, Auto-Validation, Feeder<br />
and Component Tracking, Offline<br />
Changeover, Feeder Low, Traceability,<br />
Consumption Tracking, Reel<br />
Quantity Management, Bar Code<br />
Label Generator e Flexible Setup.<br />
Utilizzando questi moduli software si<br />
avrà il controllo in tempo reale della<br />
produzione minimizzando l’eventuale<br />
rallentamento fisiologico dovuto<br />
al cambio prodotto, alla ricerca di un<br />
componente e si beneficerà di un set-<br />
up macchina certificato.<br />
<strong>Il</strong> modulo Auto-Validation mette al<br />
sicuro da possibili errori di caricamento<br />
dei feeders. Infatti, una volta che i<br />
feeders e i componenti, precedentemente<br />
associati, sono caricati in macchina,<br />
essi vengono automaticamente<br />
scansionati per certificarne il corretto<br />
caricamento. Se il software rilevasse<br />
dei codici non corretti, gli stessi saranno<br />
evidenziati in rosso nella schermata<br />
e non verrà dato il consenso all’avvio<br />
produttivo.<br />
La modalità Offline Changeover<br />
permette di organizzare i cambi produzione<br />
rendendoli veloci e dinamici.<br />
Universal prevede che il changeover<br />
possa essere gestito in due modi: Initial<br />
Setup Changeover e Current to Next<br />
Changeover.<br />
Initial Setup Changeover viene<br />
usato qualora la produzione prediliga<br />
il cambio delle bancate dei feeders<br />
PCB settembre 2012<br />
53
54 PCB settembre 2012<br />
Fuzion 37, ultima nata in casa Universal, unisce le due<br />
teste Universal a revolver Lightning e in linea IL7 in<br />
un’unica soluzione<br />
(Universal ne ha 4 per macchina). In<br />
questo caso il software segnalerà quali<br />
bancate dovranno essere rimosse e sostituite<br />
per il prodotto successivo.<br />
Current to next Changeover prevede<br />
il cambio del singolo feeder. <strong>Il</strong> software<br />
mostrerà automaticamente quali<br />
feeder devono essere spostati, rimossi<br />
o aggiunti per passare dal prodotto<br />
attualmente in produzione al prodotto<br />
successivo.<br />
<strong>Il</strong> modulo Flexible Setup consente<br />
di alloggiare i feeder in qualsiasi posizione,<br />
indipendentemente dal programma.<br />
Le modalità dei pacchetti<br />
software Feeder and Component<br />
Tracking, Consumption Tracking,<br />
Reel Quantity Management, Bar<br />
Code Label Generator permettono<br />
di gestire i componenti e la loro<br />
quantità.<br />
Ogni componente può essere identifi<br />
cato con una etichetta che contiene<br />
tutte le informazioni necessarie, vale a<br />
dire dall’identifi cazione ID del componente<br />
al lotto e alla quantità. Ogni<br />
componente viene associato a un feeder<br />
attraverso il quale saranno trasferite<br />
tutte le informazioni alle linee di<br />
produzione.<br />
L’integrazione completa avviene<br />
quando il Dimension Line Manager è<br />
interfacciato ai sistemi aziendali ERP<br />
o MPS per la gestione dei quantitativi<br />
e del relativo riordino o inventario dei<br />
componenti.<br />
Anche la Pick & Place diventa<br />
intelligente<br />
<strong>Il</strong> software è una componente essenziale<br />
e contribuisce alla gestione intelligente<br />
della linea produttiva. Infatti, le<br />
macchine Pick & Place sono ancora il<br />
cuore pulsante della linea. <strong>Il</strong> software<br />
consente di ottimizzare la pianifi cazione<br />
della produzione e la sua gestione<br />
durante l’assemblaggio, ma si valorizza<br />
se abbinato a macchine Pick & Place<br />
che siano in grado di adattarsi con facilità<br />
ai cambiamenti produttivi. Inoltre<br />
sono queste ultime a dettare i tempi ciclo<br />
di produzione ed è fondamentale<br />
che esse rispettino i parametri dichiarati<br />
di velocità, di precisione e di fl essibilità.<br />
Cambiare il programma<br />
e non la testa<br />
Universal off re un’ampia gamma di<br />
prodotti per l’assemblaggio delle schede<br />
elettroniche privilegiando la fl essibilità,<br />
la produttività e la resa eff ettiva. Le macchine<br />
Universal sono in grado di posizionare<br />
dal più piccolo chip disponibile sul<br />
mercato fi no al componente più complesso<br />
POP (Package on package).<br />
La nuova release Advantis 3 di<br />
Universal garantisce la necessaria fl essibilità<br />
di confi gurazione di linea adatta<br />
ad aff rontare le diverse sfi de produttive,<br />
pur mantenendo le prestazioni<br />
dichiarate di velocità,<br />
Layout di Funzion 37<br />
precisione e soprattutto senza la necessità<br />
di riconfi gurazioni hardware o cambio<br />
teste. La caratteristica essenziale delle<br />
macchine Universal è quella di garantire<br />
l’assemblaggio della gamma completa<br />
dei componenti attualmente disponibili<br />
e previsti in ambito SMT attraverso<br />
l’utilizzo di solo due tipologie di teste<br />
diff erenti. Si evitano così tutte quelle<br />
costose attività di implementazione, riconfi<br />
gurazione o sostituzione delle teste<br />
di posizionamento, al fi ne di garantire la<br />
copertura della diversa tipologia di componente<br />
che si presenta in ambito produttivo.<br />
In particolare la testa Universal<br />
a revolver Lightning Head con 30 torrette,<br />
dette spindles, consente di processare<br />
un range di componenti che va dallo<br />
01005 al componente avente 30 mm<br />
x 30 mm di lato. La testa di completamento<br />
a 7 spindles in linea, IL7, copre<br />
un range di componenti dal chip 01005<br />
al connettore da 150 mm. L’ampio spettro<br />
di componenti che garantisce la testa<br />
chipshooter Lightning Head permette<br />
di usufruire di un bilanciamento ottimale<br />
degli stessi, garantendo in ogni situazione<br />
una velocità di linea ottimale.<br />
Infatti, potranno essere assemblati componenti<br />
attivi IC anche tramite la testa<br />
Lightning Head, qualora un prodotto<br />
avesse una quantità di componenti di<br />
completamento superiore ai componenti<br />
chip con un adeguato bilanciamento<br />
di linea e preservando la velocità<br />
della stessa.
Universal offre molteplici soluzioni<br />
che alloggiano le teste IL7 e Lightning;<br />
sono infatti disponibili unità di posizionamento<br />
ad asse singolo, doppio o multiplo.<br />
Universal utilizza i motori lineari<br />
VRM realizzati custom (non disponibili<br />
dai fornitori tradizionali di motori ) al fine<br />
di disporre di caratteristiche di bassissimo<br />
rilascio termico; il tutto è alloggiato<br />
su una struttura robusta che è garanzia di<br />
durata e precisione.<br />
Ogni macchina è dotata di bancate<br />
porta feeders estraibili e removibili tramite<br />
carrello.<br />
La nuova serie Advantis 3 è in grado<br />
di soddisfare ogni necessità produttiva<br />
di linea e il modello AI07S è la piattaforma<br />
Pick & Place di completamento<br />
da 15.300 cph; prevede testa a 7 spindle<br />
in linea, telecamera digitale di visione<br />
a bancate rimovibili e posizionamento<br />
ad asse singolo con motori lineare<br />
dual drive.<br />
I modelli chipshooter si dividono in<br />
tre configurazioni con velocità crescenti:<br />
- AC15 S è la macchina con testa a<br />
revolver Lightning da 15 spindles<br />
espandibile successivamente alla<br />
versione AC 30S a 30 spindles, con<br />
velocità rispettivamente di 16.000<br />
cph e 34.500 cph;<br />
- AC30S è posizionata su asse singolo<br />
con motore lineare dual drive;<br />
- AC90T è la soluzione per chi ha<br />
necessità di velocità molto elevate.<br />
È configurata con tre teste<br />
Lightning da 30 spindles ciascuna<br />
e tre assi di movimentazione<br />
per una velocità complessiva di<br />
102.500 cph.<br />
Tutto in uno<br />
Fuzion 37 è l’ultima nata in casa<br />
Universal. Unisce le due teste<br />
Universal a revolver Lightning e in linea<br />
IL7 in un’unica soluzione, offrendo<br />
velocità e multifunzionalità insieme<br />
a un elevato numero di feeders (272) in<br />
una sola macchina.<br />
La macchina così concepita è in grado<br />
di assemblare dal chip 01005 fino a<br />
componenti di 150 mm di lato e 25 mm<br />
di altezza, con la possibilità di applicare<br />
una forza di inserzione pari a 5 kg. Ove<br />
richiesto, è disponibile il nozzle gripper<br />
per le applicazioni Odd Form di completamento.<br />
Fuzion è dotata di due assi<br />
con motori lineari, uno per singola testa.<br />
Può ospitare schede fino a 1300 mm di<br />
lunghezza e dispone di un numero di<br />
posizioni feeder da 8 mm pari a 272<br />
slot, distribuite su 8 bancate removibili.<br />
Tutto quanto è necessario per produrre<br />
ad alta velocità e posizionando<br />
una gamma ampia di componenti<br />
con un elevato numero di feeders, è<br />
ora possibile in soli 2.400 mm di lunghezza.<br />
Lifetek<br />
www.lifetek.it<br />
Universal Instruments<br />
www3.uic.com
56 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />
Verso una nuova idea<br />
di Pick & Place<br />
Andare oltre l’attuale concetto di P&P.<br />
È questa la strada intrapresa da Panasonic.<br />
Come? Esaltando il concetto di linea totale<br />
sviluppando la piattaforma NPM-W per l’intero<br />
processo di assemblaggio<br />
di Luca Fiorucci, Packtronic<br />
<strong>Il</strong> contesto SMT sta cambiando<br />
molto velocemente. L’incremento<br />
di performance degli apparati<br />
elettronici, siano essi dispositivi consumer<br />
(smartphone, tablet pc) oppure<br />
industriali e civili (oggetti per la<br />
domotica, antifurti, computer industriali<br />
che diventano vere e proprie<br />
stazioni di controllo multimediali,<br />
prodotti automotive sempre più sofisticati)<br />
implicano l’utilizzo di componenti<br />
elettronici complessi che<br />
necessitano di composite operazioni<br />
di assemblaggio, ispezione e interconnessione.<br />
Si pensi ai chip formato<br />
01005, al montaggio di componenti<br />
package-on-package, ai piccolissimi<br />
QFN oppure ai complessi flip chip.<br />
Gli operatori del settore devono<br />
quindi affrontare vari problemi associati<br />
al processo di montaggio, come l’aumento<br />
di nuovi componenti con un’ampia<br />
varietà di forme e dimensioni, un<br />
aumento del numero dei cambi di lot-<br />
to e una diminuzione del tasso di utilizzo<br />
della capacità totale a causa della<br />
riduzione delle dimensioni dei lotti.<br />
È necessario quindi affrontare e considerare<br />
questi aspetti nel momento della<br />
definizione e acquisto delle nuove attrezzature.<br />
In questa ottica, Panasonic con la<br />
piattaforma NPM ha inteso offrire la<br />
possibilità di costruire una linea adatta<br />
all’assemblaggio contemporaneo di<br />
prodotti differenti e una soluzione basata<br />
sul processo totale in-linea.<br />
Si è voluto così andare oltre al concetto<br />
di Pick & Place e si sono aumentate<br />
ed espanse le funzioni della Pick<br />
& Place modulare NPM-D (nata due<br />
anni fa allo scopo di diventare il nuovo<br />
standard di produzione modulare integrata<br />
di Panasonic) lavorando sul concetto<br />
di una piattaforma capace di gestire<br />
contemporaneamente differenti moduli<br />
e teste di montaggio e al contempo<br />
di effettuare operazioni assolutamente<br />
differenti tra loro quali ispezione pasta<br />
3D, dispensazione, montaggio, ispezioni<br />
ottica 2D, introducendo così nuove<br />
funzioni che vanno oltre l’assemblaggio.<br />
Ne sono esempio la testa volumetrica<br />
a doppia siringa per la dispensazione di<br />
creme saldanti e/o colle, così come le teste<br />
di ispezione ottica 2D e di ispezione<br />
crema saldante 3D. Tutte unità che possono<br />
essere sostituite alle teste di montaggio<br />
tradizionali in meno di 5 minuti.<br />
La più grande caratteristica della<br />
piattaforma NPM-W è quindi la capacità<br />
di offrire una soluzione senza interruzioni<br />
che parte dalla stampa serigrafica<br />
con l’ispezione ottica 3D, passa per il<br />
montaggio e termina con il processo di<br />
ispezione ottica automatica (AOI).
Integrazione dei concetti di gestione del<br />
“Multiprodotto” e soluzione totale “In linea”<br />
Con NPM-W Panasonic Factory Solutions si è focalizzata<br />
sul concetto di produzione del “multi-prodotto” e su quello del<br />
“processo totale in linea”.<br />
L’idea della gestione del multi-prodotto risponde all’esigenza<br />
di produzione flessibile, combinando la possibilità<br />
di avere un doppio convogliatore con le due teste (anteriore<br />
e posteriore). <strong>Il</strong> tutto affiancato da un sistema serigrafico<br />
a doppio telaio progettato per alimentare la doppia linea<br />
di montaggio.<br />
Quando i lotti di produzione sono piccoli e i cambi prodotto<br />
sono frequenti, è possibile fruire di una modalità di montaggio<br />
indipendente delle due teste del modulo, con la quale<br />
possono essere lavorati articoli diversi sui rispettivi convogliatori<br />
anteriore e posteriore. Se c’è molta differenza nel numero<br />
di componenti tra la parte anteriore e quella posteriore della<br />
scheda, può essere adottato il modo di montaggio alternato<br />
per raggiungere un equilibrio tra il doppio convogliatore e i<br />
due portali di montaggio anteriore e posteriore.<br />
<strong>Il</strong> montaggio alternato permette il posizionamento dei<br />
componenti sulle schede che viaggiano sui due convogliatori<br />
paralleli mantenendo lo stesso tempo ciclo. È possibile anche<br />
effettuare un montaggio misto, che combina l’operatività<br />
su entrambi i circuiti con entrambe le teste. Se invece il doppio<br />
convogliatore è sostituito da quello singolo possono poi essere<br />
gestite schede di grandi dimensioni fino a 1.200x550 mm.<br />
Normalmente la testa di controllo bidimensionale è utilizzata<br />
per controllare la qualità dei componenti montati e<br />
per effettuare, ad esempio, una verifica di presenza di oggetti<br />
estranei prima del montaggio di un Ball Grid Array<br />
(BGA). Mentre la testa di dispensazione della colla viene<br />
applicata per vari processi tra cui aumentare la forza adesiva<br />
del package BGA e dei chip CSP o per l’unione temporanea<br />
di grandi chip.<br />
Versatilità dei Modelli NPM<br />
Al fine di migliorare la qualità della linea nel suo complesso,<br />
la soluzione NPM offre un’ampia gamma di processi e<br />
controlli che vanno dal visualizzatore delle informazioni sulla<br />
qualità che si sta producendo, che si basa sui risultati dell’ispezione<br />
del montaggio e contemporaneamente visualizza i risultati<br />
del controllo della qualità della serigrafia; fino al sistema di<br />
Controllo di Processo Avanzato (APC), che aumenta la qualità<br />
di piazzamento dei piccolissimi componenti 01005 così come<br />
dei piccolissimi fine-pitch, tenendo come riferimento di<br />
piazzamento la posizione del deposito della crema saldante e<br />
non quella del centro del corpo.
58 PCB settembre 2012<br />
Testa di montaggio a 8, 12 e 16 ugelli<br />
La costante corsa<br />
alla riduzione dei costi<br />
Allo stesso tempo la riduzione del costo<br />
complessivo del manufatto è un’altra<br />
grande sfida per la maggior parte dei<br />
produttori che tuttora vivono il costante<br />
incremento del costo dei semiconduttori<br />
a elevato valore aggiunto. Inoltre, alla sfida<br />
della costante diminuzione dei costi si<br />
affianca la necessità di aumentare la densità<br />
dei componenti sui pcb e il necessario<br />
aggiornamento delle apparecchiature<br />
per rispondere a tali nuovi processi.<br />
Per rispondere adeguatamente a questa<br />
sfida, che richiede operazioni di delocalizzazione<br />
della produzione in aree con<br />
costi di manodopera inferiori, è necessario<br />
anche avvalersi di strumenti di produzione<br />
che non debbano dipendere dal<br />
grado di preparazione degli operatori e<br />
che quindi siano insensibili alla minore<br />
preparazione tecnica del personale presente<br />
in tali aree. Inoltre le attrezzature e<br />
gli impianti SMT, acquistati dalle aziende<br />
globali (cioè multinazionali con differenti<br />
stabilimenti localizzati in differenti<br />
aree del Globo), devono essere capaci<br />
di adattarsi e di soddisfare le specifiche<br />
necessità dei vari stabilimenti dove le<br />
caratteristiche dei materiali e dei processi<br />
variano da stabilimento a stabilimento.<br />
Diventa quindi importante per l’utilizzatore<br />
prevedere una linea di produzione<br />
ottimale, capace di combinare liberamente,<br />
con facilità e in qualsiasi momento,<br />
un’ampia varietà di funzioni atte<br />
a soddisfare le esigenze delle singole<br />
fabbriche di assemblaggio, oltre a essere<br />
capaci di rispondere con la necessaria<br />
Teste di ispezione 2D e 3D e dispensazione creme saldanti e colle<br />
flessibilità alle variazioni nelle quantità di<br />
produzione in funzione delle oscillazioni<br />
dei mercati. La piattaforma NPM-W<br />
ancora una volta, oltre al concetto di modularità,<br />
offre con il concetto di produzione<br />
su doppia linea la possibilità di assemblare<br />
lo stesso tipo di schede su due<br />
convogliatori paralleli eliminando così la<br />
perdita di tempo dovuta alla movimentazione<br />
delle schede rendendo perciò<br />
possibile la produzione di massa ad alta<br />
velocità. Tutto ciò grazie anche all’impiego<br />
della testa a 16 ugelli, oggi la più veloce<br />
sul mercato.<br />
In aggiunta va detto che grazie all’architettura<br />
della piattaforma NPM-W<br />
possono essere gestiti efficacemente in<br />
contemporanea alla produzione di massa<br />
anche cicli produttivi di piccoli lotti<br />
(campioni e preserie); si ha perciò la possibilità<br />
di usufruire di una linea di assemblaggio<br />
capace di gestire in contemporanea<br />
diverse tipologie di produzione, da<br />
quella di massa a quella dei piccoli lotti,<br />
caratterizzate da problematiche e aspetti<br />
assolutamente differenti e fino a oggi<br />
difficilmente coniugabili in un’unica<br />
macchina di montaggio. Infatti, in questo<br />
ultimo caso i lotti di produzione tendono<br />
a diventare sempre piccoli e diversificati,<br />
da qui la necessità di ridurre ulteriormente<br />
il tempo totale di cambio produzione,<br />
agendo su aspetti quali la generazione<br />
dei dati fino all’impostazione<br />
della macchina insieme alla commutazione<br />
automatica dell’attrezzaggio.<br />
E proprio a tale proposito, Panasonic<br />
Factory Solutions è costantemente impegnata<br />
ad ascoltare le richieste dei clienti,<br />
a promuovere una produzione sempre<br />
più tecnicamente avanzata e al contempo<br />
rispettosa dell’ambiente, e pronta a rivoluzionare<br />
la produzione in stretta collaborazione<br />
con i clienti.<br />
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dosatura volumetrica<br />
di paste di saldatura.<br />
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Treccie dissaldanti<br />
Pozzetti<br />
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60 PCB settembre 2012<br />
▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE<br />
L’innovazione<br />
della produzione<br />
Cambia lo scenario della produzione e, di<br />
conseguenza, cambiano le macchine destinate<br />
alla produzione e al suo controllo. Si riducono<br />
le dimensioni per consentire il loro ingresso<br />
anche negli impianti di ridotte dimensioni e<br />
si concentrano le funzioni per dare maggiore<br />
potenzialità a livello di produttività e di fl essibilità<br />
di Richard Vereijssen, Yamaha Motor IM Europe<br />
Con l’introduzione della serigrafi<br />
ca YSP20 DXD e della<br />
Pick & Place modulare<br />
YSM40 Yamaha propone una soluzione<br />
modulare capace di produrre<br />
alti volumi per via della velocità di<br />
piazzamento molto spinta; allo stesso<br />
tempo la fl essibilità della confi gurazione<br />
a moduli garantisce ottime<br />
prestazioni per soluzioni highmix.<br />
A completamento dell’off erta<br />
c’è anche YC8, il sistema per<br />
il montaggio superfi ciale di componenti<br />
odd shape, pesanti e di<br />
grosse dimensioni che consente<br />
di conquistare un posto di rilievo<br />
nel segmento di mercato dell’assemblaggio<br />
elettronico.<br />
La qualità dell’innovazione<br />
traspare anche dall’avanzato controllo<br />
di processo raggiunto con<br />
l’utilizzo del sistema di ispezione<br />
combinato YSi-X dove coesistono distinte<br />
tecnologie di ispezione: 3D/2D<br />
X-ray, optical e laser.<br />
<strong>Il</strong> sistema è disponibile anche nella<br />
versione in-line YSi-12 che utilizza il<br />
tool software QA (Quality Assistant)<br />
per un feedback in tempo reale sulla<br />
difettosità riscontrata.<br />
Fig.1 - La Yamaha YSi-X<br />
per il test a raggi X<br />
Tanto veloce quanto<br />
compatta<br />
La Pick & Place YSM40 monta<br />
quattro teste su di una piattaforma<br />
estremamente compatta di un metro<br />
di ampiezza, fattore che limitando<br />
la lunghezza della linea la rende<br />
particolarmente adatta nei casi<br />
in cui lo spazio sia un problema.<br />
Questo nuovo modello raggiunge<br />
una velocità di montaggio di<br />
100.000 componenti/ora, secondo<br />
lo standard IPC9850.<br />
Questo nuovo modello è stato<br />
concepito non solo in termini di<br />
riduzione degli spazi, ma anche in<br />
termini di completezza in relazione<br />
all’ampia gamma di componente<br />
che è capace di montare sulla stessa<br />
piattaforma.<br />
Questa versatile confi gurazione<br />
la rende idonea per un’ampia gamma<br />
di applicazioni, in particolare<br />
per pcb di piccola e media<br />
dimensione come quelle<br />
per beni strumentali portatili<br />
o per dispositivi smart<br />
phones e tablet.<br />
Confi gurabile con due o<br />
quattro teste, singolo o doppio<br />
convogliatore, il sistema garantisce<br />
l’adattabilità a un alto<br />
numero di layout produttivi.<br />
Sono state studiate innumerevoli<br />
soluzioni per consentirne<br />
anche la gestione veloce nel momento<br />
del setup per il cambio di codice<br />
prodotto, come il tray-feeder per<br />
il cambio dell’intero bancale di feeder<br />
in un’unica operazione.
Un ulteriore incremento di produttività<br />
si ottiene dall’utilizzo dei tape<br />
feeder ZS, azionati elettricamente<br />
consentono un veloce cambio mentre<br />
la macchina è in funzione. Sono intercambiabili<br />
tra il lato frontale e quello<br />
posteriore, garantendo un incremento<br />
di velocità pari al 30-40% rispetto alla<br />
precedente generazione.<br />
Serigrafi ca a doppio<br />
convogliatore<br />
La serigrafi ca YSP20 è a doppio<br />
stadio, doppio convogliatore e doppio<br />
stencil. Queste peculiarità gli consentono<br />
di raggiungere un tempo ciclo<br />
di soli cinque secondi. Questo nuovo<br />
concetto introdotto in serigrafi a consente<br />
di avere il cambio di produzione<br />
senza fermo macchina, un processo<br />
asincrono o un processo parallelo<br />
su codici diversi.<br />
YSi-X il sistema di ispezione<br />
multifunzione<br />
In un unico sistema Yamaha ha<br />
concentrato l’ispezione dei pcb mediante<br />
la tecnologia X-ray 2D e 3D,<br />
il controllo ottico e con raggio laser.<br />
Questo sistema ibrido di ispezione<br />
può attivare i diversi dispositivi per<br />
la verifi ca più appropriata sole nelle<br />
aree di interesse. La laminografi a<br />
computerizzata consente un’ispezione<br />
3D reale che è possibile realizzare<br />
contemporaneamente con l’ispezione<br />
ottica. La cattura delle immagini 3D<br />
avviene con tecnica pulsata, in meno<br />
di quattro secondi sono verifi cate sia<br />
le sezioni orizzontali che verticali.<br />
La bassa potenza della sorgente<br />
pulsata a raggi x consente di allungare<br />
notevolmente il tempo di vita tanto<br />
della sorgente quanto del detector.<br />
Per esempio utilizzando il sistema <strong>24</strong><br />
ora al giorno, tutti i giorni, si potrebbe<br />
contare su una durata di vita di almeno<br />
quattro anni.<br />
La telecamera del sistema AOI<br />
monta lenti telecentriche e lavora con<br />
illuminazione RGB disposte su tre<br />
angolazioni.<br />
La terza dimensione di questo sistema<br />
ibrido di ispezione è dato dal<br />
sensore laser che lavorando con la<br />
triangolazione permette di valutare la<br />
co-planarità dei terminali o la planarità<br />
dei componenti area array.<br />
Loop chiuso sui difetti<br />
di produzione<br />
Tutti i sistemi di ispezione sono<br />
in qualche misura capaci di trovare<br />
e rilevare i difetti nati nelle varie<br />
fasi dell’assemblaggio, la diff erenza<br />
sta poi nella capacità nell’identifi -<br />
carne la sorgente.L’opzione software<br />
del Quality Assistant allerta immediatamente<br />
l’operatore su eventuali<br />
problemi riscontrati, indirizzandolo<br />
sul sistema, sul componente, sul feeder,<br />
sulla testa o sul nozzle di pickup<br />
interessato. Questa soluzione lavora<br />
realmente, in tempo reale, per minimizzare<br />
il numero dei difetti che in-<br />
Fig. 2 - La YC8, sistema<br />
per il montaggio superfi ciale<br />
di componenti odd shape<br />
Fig. 3 - La Yamaha YSM40, macchina<br />
per il montaggio superfi ciale specifi ca<br />
per schede ad alta densità<br />
cidono sulla qualità del pcb prodotto,<br />
invece di limitarsi semplicemente ad<br />
individuarli.<br />
Innovazione di processo<br />
Massimizzare al meglio il piazzamento<br />
di componenti pesanti, di<br />
grosse dimensione o di tipo odd shape<br />
nel processo di montaggio SMT (o<br />
con inserzione a pressione) è compito<br />
del sistema YC8. Sviluppato su base<br />
modulare è capace di movimentare<br />
componenti con dimensioni di<br />
100x100 mm e con altezza 45 mm,<br />
pesanti fi no a un kg.<br />
Questo sistema rende possibile, con<br />
la stessa precisione e accuratezza connaturata<br />
agli altri modelli Yamaha,<br />
automatizzare processi che sistemi<br />
convenzionali non avrebbero la capacità<br />
di gestire. Sono per esempio posizionati<br />
i moduli di potenza utilizzati<br />
sia su macchine elettriche che ibride,<br />
piuttosto che grossi connettori a<br />
inserzione che richiedono ragguardevoli<br />
pressioni per il montaggio, o<br />
shielding per dispositivi di telecomunicazione<br />
o per tablet.<br />
Yamaha<br />
www.yamaha-motor-IM.eu<br />
PCB settembre 2012<br />
61
62 PCB settembre 2012<br />
▶ TECNOLOGIE - LASER<br />
Largo al factotum<br />
Sempre più applicazioni nell’ambito della<br />
produzione elettronica ricorrono alla potenza e<br />
alla precisione del laser. Dalla misura al taglio,<br />
dalla taratura alla saldatura, la tecnologia laser<br />
permea ormai totalmente la tecnologia nel<br />
mondo dei pcb<br />
di Dario Gozzi<br />
La capacità del fascio laser di<br />
focalizzare con estrema precisione<br />
notevoli quantità di energia<br />
su aree di ridotte dimensioni, ne<br />
ha fatto lo strumento di lavoro ideale<br />
in molte applicazioni del settore elettronico<br />
e microelettronico.<br />
Nei settori più tradizionali dell’elettronica<br />
il laser è impiegato quale strumento<br />
di misura, per lavorazione delle<br />
lamine serigrafiche e come sorgente<br />
termica per la saldatura. In microelettronica<br />
trova applicazione nella marcatura<br />
dei wafer o dei molding dei componenti,<br />
nella riparazione di maschere<br />
e microcircuiti, nella taratura di resistenze<br />
a film spesso o a film sottile,<br />
nel taglio incisione e foratura di basette<br />
ceramiche. Nel settore di produzione<br />
dei circuiti stampati è utilizzato per<br />
la microforatura e la marcatura.<br />
Dal circuito stampato<br />
al componente<br />
<strong>Il</strong> laser sta permeando diversi settori<br />
dell’elettronica, in molti impieghi comuni,<br />
ma non sempre evidenti. Nella<br />
produzione di circuiti stampati multilayer<br />
l’apertura di microvia mediante foratura<br />
laser ha permesso di ridurre i co-<br />
sti di produzione dei circuiti stampati e<br />
di aumentarne la qualità. Abbandonata<br />
la tecnologia del laser CO 2 , i cui effetti<br />
collaterali compromettevano qualitativamente<br />
il risultato finale, si è passati<br />
all’uso di laser UV YAG, la cui lunghezza<br />
d’onda è inferiore ai 400 micron, con<br />
diversi vantaggi qualitativi e operativi<br />
come ad esempio la riduzione dei diametri<br />
dei fori passanti e dei fori ciechi.<br />
Altro settore di impiego del laser è<br />
Testa di foratura laser per la<br />
produzione di stencil<br />
la taratura dei componenti, dove per<br />
ablazione di materiale è possibile ottenere<br />
valori resistivi con tolleranze migliori<br />
dello 0,1%. In questo processo il<br />
film metallico è depositato con processo<br />
serigrafico su substrati di allumina;<br />
il componente resistivo è prodotto con<br />
il valore resistivo iniziale inferiore a<br />
quello desiderato.<br />
Tenendo costantemente sotto controllo<br />
il valore di resistenza del componente,<br />
vengono tracciati col laser<br />
uno o più tagli, così da aumentarne il<br />
valore sino ad arrivare a quello desiderato.<br />
La geometria del taglio più utilizzata<br />
è quella a L perché permette il raggiungimento<br />
graduale del valore finale<br />
desiderato e un più stretto controllo<br />
sulle tolleranze. Anche in questo<br />
caso si ricorre alla sorgente Nd YAG<br />
che rispetto a un laser CO 2 poiché offre<br />
il vantaggio di una lunghezza di taglio<br />
inferiore, un migliore assorbimento<br />
da parte del film metallico e minore<br />
da parte del substrato.<br />
Lo stesso tipo di laser e la stessa procedura<br />
vengono utilizzati per realizzare<br />
capacità al tantalio in film sottile, raggiungendo<br />
capacità di 20 pF riproducibili<br />
con buone tolleranze.<br />
<strong>Il</strong> laser come strumento<br />
di controllo<br />
Molte Pick & Place utilizzano il<br />
centraggio dei componenti mediante<br />
teste dove è il laser a verificare la posizione<br />
del componente rispetto alle<br />
condizioni di posa. <strong>Il</strong> fascio scandisce<br />
il componente proiettandone l’ombra<br />
sul detector che trasmette le informazioni<br />
acquisite al computer per la loro<br />
analisi e l’eventuale generazione del comando<br />
di aggiustamento.
Sistema di trimmatura mediante laser<br />
Nel processo SMT un’altra applicazione è il controllo tridimensionale<br />
dei depositi di pasta saldante. Lo scanner laser<br />
permette di acquisire informazioni tridimensionali sulla<br />
distribuzione della pasta saldante dopo la serigrafia. Dal generatore<br />
parte il raggio laser che passando sul deposito viene<br />
riflesso con una certa angolazione rispetto all’incidenza.<br />
<strong>Il</strong> raggio di ritorno è focalizzato sul fotodetector. L’altezza<br />
della superficie riflettente il raggio è determinata dal cambiamento<br />
del livello di energia che colpisce il fotodetector.<br />
Le informazioni raccolte vengono analizzate convertendo<br />
i dati analogici in digitale e poi in valori discreti di altezza.<br />
In appena un secondo vengono misurate milioni di altezze<br />
che, riunite in una mappa, danno come risultante un’immagine<br />
tridimensionale.<br />
L’ispezione non è solo un passa/non passa, ma è capace di<br />
eseguire accurate misure tridimensionali, tali da qualificare e<br />
caratterizzare il processo. Tanto più saranno accurate le prestazioni<br />
del sistema, tanto più veloce sarà l’affinamento del processo<br />
e tanto più breve il ciclo per portare a regime un nuovo<br />
prodotto con conseguenti minori costi di rilavorazione.<br />
Stencil serigrafici<br />
Lavorare con componenti della gamma ultra-fine-pitch,<br />
con passi di 0,4 e 0,3 mm, richiede elevata precisione nel depositare<br />
il volume di pasta saldante. Gli stencil devono allora<br />
avere aperture dalla geometria ben definita e il microtaglio<br />
laser è la tecnologia che permette di ottenere un prodotto<br />
qualitativamente elevato sia per la definizione che per precisione<br />
e ripetibilità. Si ottengono precisioni fino a 5 micron<br />
e cave particolarmente levigate che non richiedono ulteriori<br />
interventi. A differenza delle lavorazioni tradizionali, quali<br />
elettroformatura e fotoincisione, col taglio laser si può intervenire<br />
direttamente su lamine già tesate, talvolta che hanno<br />
già lavorato e che per esigenze particolari necessitano di<br />
aperture supplementari.<br />
STAZIONE DI TEST<br />
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64 PCB settembre 2012<br />
Con questa tecnologia si<br />
possono ottenere dimensioni<br />
delle aperture più piccole dello<br />
spessore della lamina. Si utilizza<br />
una sorgente Nd YAG con<br />
potenza di circa 1000 W per<br />
lamine il cui spessore è di 200<br />
micron o superiore, e potenze<br />
di 300 W per lamine spesse<br />
150 micron o anche solo 100<br />
micron.<br />
Saldatura con laser<br />
Saldatura selettiva e rework<br />
hanno entrambi beneficiato<br />
della tecnologia laser per appli-<br />
cazioni che richiedono un preciso<br />
controllo di processo. Questo metodo<br />
di operare saldature elimina l’utilizzo<br />
di numerosi ugelli o punte, assicura<br />
l’esatto trasferimento di energia<br />
termica per ogni giunto da creare e<br />
non richiede la mascheratura a protezione<br />
dei componenti limitrofi all’area<br />
in cui si opera la saldatura. L’area di rispetto<br />
è definita come la minima distanza<br />
che deve essere mantenuta tra<br />
componenti attigui per effettuare lavorazioni<br />
o rilavorazioni senza danneggiare<br />
i componenti vicini.<br />
<strong>Il</strong> raggio laser è ampiamente programmabile,<br />
come direzione di percorso,<br />
tempo di applicazione e l’intensità.<br />
L’aumento di temperatura trasferita al<br />
giunto si ottiene aumentando il tempo<br />
di permanenza del laser sul giunto.<br />
Ogni giunto di saldatura gode di un<br />
proprio specifico profilo termico. I tipici<br />
settori applicativi sono tutti quelli<br />
che prevedono la saldatura di componenti<br />
TH e più in generale di tutto<br />
quanto è tecnicamente definito oddform.<br />
La formazione del giunto avviene<br />
con l’apporto di lega in filo, sia per<br />
applicazioni lead-free che per SnPb.<br />
La saldatura laser è una tecnologia<br />
particolarmente indicata in presenza<br />
di componenti sensibili alla temperatura,<br />
ma più in generale offre i seguenti<br />
vantaggi:<br />
Un moderno sistema di foratura di LPKF impegnato<br />
nella preparazione del layout su uno stencil<br />
serigrafico<br />
- tecnologia di saldatura senza contatto;<br />
- trasferimento termico preciso e ripetitivo<br />
con qualità costate per tutto<br />
il lotto<br />
- assenza di stress meccanici, assenza<br />
di stress termici, assenza di stress da<br />
handling, assenza di stress da problemi<br />
ESD;<br />
- alta flessibilità, alta selettività;<br />
- ideale per l’utilizzo di leghe Pb-free<br />
senza l’utilizzo di azoto e senza<br />
produzione di scorie;<br />
- auto apprendimento del profilo termico<br />
e profilo termico personalizzato<br />
per ogni giunto di saldatura.<br />
Completo controllo matematico<br />
del processo e feedback di controllo<br />
sulla temperatura durante l’esecuzione<br />
di ogni giunto di saldatura.<br />
Nelle operazioni di rework è chiesto<br />
che venga riprodotto quanto più possibile<br />
il profilo termico originale con<br />
cui si è rifuso nel forno. La finestra di<br />
processo prevede che il giunto stia al<br />
di sopra di questa temperatura per un<br />
tempo variabile tra i 30 e i 90 secondi.<br />
Le temperature devono essere raggiunte<br />
con una rampa inferiore ai 3 °C<br />
al secondo.<br />
È preferibile che le operazioni avvengano<br />
nel più breve tempo possibile<br />
per evitare stress termici ai componen-<br />
ti più sensibili alla temperatura.<br />
Al riguardo si possono dividere<br />
i componenti in due famiglie,<br />
quelli con i bump e quelli<br />
con i pin, che hanno criteri di<br />
rilavorazioni diversi perché diverse<br />
sono le loro caratteristiche<br />
fisiche.<br />
Nei componenti coi piedini,<br />
inclusi i componenti j-lead e<br />
gull wing, il raggio laser è programmato<br />
per cadere solo sui<br />
terminali, evitando così di portare<br />
in temperatura sia i dispositivi<br />
che i collegamenti interni<br />
al componente.<br />
Rilevazioni di laboratorio<br />
hanno evidenziato come nel caso di<br />
circuiti integrati la temperatura raggiunta<br />
dal chip interno arrivi nei dintorni<br />
di 130 °C mentre arriva a 185 °C<br />
sui piedini e a circa 150 °C nei componenti<br />
posizionati in un raggio di 3 mm<br />
dal punto in lavorazione.<br />
Componenti con massa ridotta<br />
quali i chip 0402 sono facilmente<br />
spostabili da una minima forza, inesistente<br />
nel processo a laser in quanto<br />
si tratta di un trasferimento di energia<br />
radiante. Con la convezione di aria<br />
(azoto) in temperatura, c’è l’azione di<br />
un fluido in temperatura che “tocca”<br />
il componente, a maggior ragione si<br />
tocca il componente lavorando per<br />
conduzione.<br />
I tempi di rimozione sono indicativi<br />
e sono influenzati dalla dimensione<br />
del componente e dallo spessore della<br />
scheda. Alla fusione il componente è<br />
rimosso con un ugello di pickup a depressione.<br />
Le altre fasi inerenti la rilavorazione<br />
come il posizionamento o la<br />
serigrafia sono quelli tipici dei sistemi<br />
di rework.<br />
Tanto nelle operazioni di saldatura<br />
quanto in quelle di rilavorazione,<br />
il processo è tenuto sotto stretto controllo<br />
mediante le rilevazioni di un pirometro<br />
ottico che monitorizza con<br />
stretta cadenza la temperatura.
66 PCB settembre 2012<br />
▶ TECNOLOGIE - AZIENDE<br />
Rinnovare per crescere<br />
Weller è sicuramente il marchio più diffuso<br />
nel mondo della saldatura elettronica.<br />
Lo si trova tanto nelle grosse aziende produttrici<br />
quanto nei piccoli laboratori dove si fa<br />
progettazione e sviluppo di nuovi prodotti, ma<br />
anche nelle realtà di service, dove confl uiscono<br />
le riparazioni dei prodotti consumer più disparati<br />
di Dario Gozzi<br />
Notorietà e diff usione del<br />
marchio derivano non solo<br />
dalla pluridecennale presenza<br />
sul mercato, ma dalla capacità<br />
di aver sviluppato una gamma di<br />
stazioni e saldatori capace di coprire<br />
ogni esigenza, dalle stazioni di saldatura<br />
alla dissaldatura, dalle soluzioni<br />
multifunzione per rilavorare e<br />
prototipare. Si può dire che Weller<br />
abbia accompagnato la nascita e lo<br />
sviluppo della produzione elettronica<br />
fi no ai giorni nostri, superando<br />
indenne il travagliato passaggio al<br />
senza piombo e l’attuale situazione<br />
di crisi economica.<br />
Abbiamo incontrato Walter G.<br />
Chiara, direttore commerciale per il<br />
sud Europa di Apex Tool Group, che<br />
annovera Weller tra i suoi 36 marchi<br />
di proprietà.<br />
Come prima domanda abbiamo<br />
chiesto come vede lo scenario alla<br />
luce di quanto è rimasto dopo lo<br />
scossone del 2009, anno che ha visto<br />
uscire di scena numerose aziende<br />
sia produttrici che distributrici.<br />
La risposta è stata emblematica:<br />
”Produzione, distribuzione, informazione:<br />
ad ognuno il suo mestiere”.
Cosa intende dire con la frase “ad<br />
ognuno il suo mestiere”?<br />
Non sono più accettabili errori<br />
di percorso nell’erogare al mercato<br />
un servizio o nel distribuire un<br />
prodotto - precisa Chiara - di conseguenza<br />
bisogna rivolgersi necessariamente<br />
a specialisti di specifiche<br />
attività.<br />
Nel caso di Weller, noi come produttori<br />
abbiamo il doppio compito<br />
di realizzare prodotti che rispondano<br />
alle esigenze tecnologiche di questo<br />
segmento di mercato, sempre più<br />
spinte al limite, e di dare quel supporto<br />
tecnico necessario perchè i nostri<br />
clienti traggano il meglio e il<br />
massimo dalle nostre apparecchiature<br />
in ogni momento delle varie applicazioni.<br />
Sarebbe possibile citare qualche esempio<br />
pratico?<br />
Per quanto riguarda i prodotti<br />
i tempi di riscaldamento degli stili<br />
saldanti e dissaldanti sono decisamente<br />
più rapidi per poter permettere<br />
ogni tipo di rilavorazione economizzando<br />
i consumi.<br />
In termini di velocità operativa<br />
gli stili sono dotati di sensore di<br />
movimento che li svincola dai supporti<br />
stop-and-go. Parlando in termini<br />
di qualità abbiamo enfatizzato<br />
la possibilità di registrare i parametri<br />
di saldatura per la tracciabilità<br />
del prodotto finito, introdotto<br />
una memoria locale sullo stilo per<br />
dotarlo con specifici parametri di lavoro.<br />
Per quanto riguarda il supporto<br />
tecnico, forniamo in modo continuativo<br />
e capillare, corsi di formazione<br />
per l’uso corretto della nostre<br />
apparecchiature, consulenze, assistenza<br />
remota.<br />
<strong>Il</strong> tutto è finalizzato al risparmio,<br />
vogliamo portare i nostri clienti a<br />
risparmiare in ogni dove sia possibile,<br />
sia in termini di costi operativi<br />
che di materiale.<br />
Walter G. Chiara, direttore<br />
commerciale per il sud Europa<br />
di Apex Tool Group<br />
Sono indubbiamente obiettivi ambiziosi,<br />
che se in parte coinvolgono la casa<br />
madre, lasciano molto all’organizzazione<br />
locale. Come vi siete strutturati per<br />
seguire con capillarità il settore elettronico<br />
e le sue molteplici differenziazioni?<br />
Progettazione, ideazione del nuovo,<br />
trasferimento di know how, noi di<br />
Weller lo sappiamo fare e lo sappiamo<br />
fare molto bene, ma ad esempio – continua<br />
Chiara – non è nelle nostre corde<br />
la capacità di seguire con capillarità il<br />
mercato, almeno non con i nostri mezzi<br />
diretti. Noi non ci siamo strutturati<br />
per questo, ma abbiamo saputo circondarci<br />
di realtà che lo sanno fare da an-<br />
Lo staff di Apex Tool Group<br />
ni. Attraverso una collaborazione continuativa<br />
sul campo, abbiamo selezionato<br />
strutture capaci di dare al mercato<br />
un ottimo servizio di distribuzione e di<br />
supporto tecnico-logistico-commerciale.<br />
Questo ha fatto sì che l’utente finale<br />
non abbia in mano solo il miglior prodotto,<br />
ma possa contare su di una struttura<br />
di distribuzione che lo possa fornire<br />
on time.<br />
Immagino che la collaborazione avvenga<br />
attraverso dei distributori presenti<br />
sul territorio.<br />
Infatti la nostra strategia si fonda sulla<br />
sinergia con una rete di Distributori<br />
Qualificati, della quale oggi possiamo<br />
vantarci. Sono loro – prosegue Chiara<br />
– che ci danno la possibilità di rendere<br />
completo il servizio, perché per il distributore<br />
è la mission. Questo include<br />
un magazzino sempre ben fornito<br />
e un’adeguata conoscenza dei prodotti.<br />
Inoltre è sempre attivo un canale diretto<br />
con noi, di modo che per qualsiasi<br />
necessità al di fuori della capacità di<br />
supporto del distributore, il cliente possa<br />
essere indirizzato a noi con sollecitudine,<br />
per una rapida risposta.<br />
Si possono fare esempi che spieghino<br />
al lettore quali tipi di supporto siete in<br />
grado di offrire al mercato e come?<br />
Un esempio classico ed emblematico<br />
allo stesso tempo è dato dall’as-<br />
PCB settembre 2012<br />
67
68 PCB settembre 2012<br />
sistenza remota –racconta Chiara.<br />
Tempo fa è capitata una situazione<br />
veramente critica per un cliente impegnato<br />
in una rilavorazione conto<br />
terzi. Di fronte ad un problema con<br />
una nostra apparecchiatura di rework<br />
piuttosto datata, aveva la necessità di<br />
non fermare il lavoro per non tardare<br />
le consegne al cliente. In quell’occasione<br />
abbiamo potuto dare un supporto<br />
immediato al cliente collegandoci<br />
in remoto e valutando a distanza<br />
con l’ausilio di una web-cam il<br />
problema della sua stazione. Ciò ci<br />
ha permesso di comprendere velocemente<br />
il problema e di pianifi care delle<br />
azioni che hanno permesso di non<br />
fermare il lavoro, consentendo al nostro<br />
cliente di non creare disagi al suo.<br />
Un altro esempio è l’uso di webinar,<br />
che utilizziamo sia per comunicare ai<br />
nostri distributori le novità, sia per fare<br />
corsi di aggiornamento.<br />
Come vede il futuro, almeno nel mondo<br />
Weller e a quello direttamente collegato?<br />
Come Weller abbiamo già un piede<br />
e mezzo nel futuro, come del resto molti<br />
dei nostri clienti. Questo grazie anche<br />
all’avvento di apparecchiature che<br />
hanno rivoluzionato il mondo della saldatura<br />
e della dissaldatura, mi riferisco<br />
in particolare alla nuova serie, anzi alla<br />
nuova piattaforma WX, con la quale<br />
stiamo supportando i nostri clienti nello<br />
sviluppo di molti prodotti che solo grazie<br />
a questa nuova tecnologia sono realizzabili.<br />
I sistema della piattaforma<br />
WX sono nati e stanno nascendo grazie<br />
all’attenta identifi cazione delle fu-<br />
Unità Weller con<br />
stilo saldatore WXP 65<br />
ture necessità dei mercati a cui ci rivolgiamo,<br />
utilizzando VoC (Voice of the<br />
Customer) in modo sistematico.<br />
Attualmente in quanti e quali settori<br />
siete impegnati?<br />
Sembrerà banale, ma ovunque ci sia<br />
una scheda elettronica, un cablaggio,<br />
una scatola di derivazione noi ci siamo.<br />
Laddove si debba saldare o dissaldare<br />
un componente di qualsiasi forma<br />
e dimensione, a dispetto di ogni diffi -<br />
coltà di rilavorazione come sui BGA e<br />
μBGA, SMD, piuttosto che su masse<br />
termiche impegnative come per i pannelli<br />
fotovoltaici, trasformatori o alimentatori<br />
si potenza, Weller ha la risposta<br />
tecnicamente adeguata. Come<br />
azienda abbiamo inoltre un’ampia<br />
gamma di utensili manuali e automatici,<br />
adatti a tutta l’industria in generale,<br />
dall’aerospaziale all’automobilistica,<br />
dalla petrolifera alla meccanica alla<br />
cantieristica.<br />
WXDP 120 - Dissaldatore da 120 Watt<br />
Ci sono settori/mercati in cui intendete<br />
potenziare la vostra presenza? In particolare<br />
ci sono applicazioni che presentano<br />
le migliori opportunità e che<br />
potranno continuare a trainare il vostro<br />
successo?<br />
Sicuramente ce ne sono: energia rinnovabile,<br />
medicale, automotive, per citarne<br />
alcuni, dove la saldatura e la rilavorazione<br />
in genere, richiede la traciabilità.<br />
Tutte le nostre apparecchiature<br />
di nuova generazione a partire dalla<br />
serie WD, sono dotate di porte USB<br />
per poter salvare tutti i dati e i parametri<br />
delle lavorazioni e delle rilavorazioni.<br />
Tutte le nostre apparecchiature di<br />
nuova generazione, sono state concepite<br />
per rispondere alle necesità di risparmio<br />
energetico e del rispetto ambientale.<br />
<strong>Il</strong> mercato elettronico è ormai maturo<br />
e di anno in anno è sempre più diffi cile<br />
produrre novità sostanziali. Che cosa<br />
signifi ca per Weller rinnovare?<br />
Non credo che il mercato dell’elettronica<br />
sia abbastanza maturo per rallentare<br />
l’innovazione, e non lo sarà per ancora<br />
molto tempo. Sono convinto che la tecnologia<br />
elettronica abbia ancora in serbo<br />
meraviglie. Per noi, e mi ripeto, ma vale<br />
la pena farlo, rinnovare signifi ca prestare<br />
attenzione ai mercati target per individuarne<br />
i bisogni e realizzare prodotti che<br />
non si fermino alla soluzione del problema<br />
del momento, ma che siano capaci di<br />
rispondere a bisogni di cui, in quel momento,<br />
se ne ignora la necessità.<br />
Weller<br />
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72 PCB settembre 2012<br />
▶ TECNOLOGIE - PROFILI TERMICI<br />
SPC in rifusione<br />
Per ottenere la corretta formazione del giunto<br />
di saldatura, la crema saldante deve essere<br />
riscaldata e portata alla rifusione secondo<br />
un ben preciso profilo termico stabilito in base<br />
alle caratteristiche della crema, del pcb<br />
e dei componenti<br />
di Paolo Paolucci<br />
<strong>Il</strong> profilo termico è la rappresentazione<br />
dell’andamento della temperatura<br />
all’interno del tunnel di<br />
rifusione in funzione del trascorrere del<br />
tempo. In alcune situazioni, potrebbe<br />
verificarsi che il profilo si trovi fuori<br />
specifica, anche se il controllo del forno<br />
non rileva situazioni anomale.<br />
Per molto tempo si è considerata<br />
la rifusione come una delle operazio-<br />
ni meno critiche dell’intero processo,<br />
dedicando poche risorse al controllo<br />
delle prestazioni dei forni e dei profili<br />
termici. Un processo termico fuori<br />
controllo spesso non è intercettabile<br />
al primo controllo della scheda,<br />
ma la sua precaria affidabilità si rivela<br />
nel tempo.<br />
Una fase liquida troppo lunga può<br />
accentuare la crescita dell’intermetal-<br />
lico, così come la temperatura troppo<br />
elevata durante la prima passata<br />
di una doppia rifusione, aumentando<br />
in questo caso anche il livello di<br />
ossidazione. Ci sono poi problemi di<br />
popcorning e di tombstoning.<br />
<strong>Il</strong> tombstone è uno dei difetti più<br />
comuni quando si saldano componenti<br />
passivi; consiste nel sollevamento di<br />
un’estremità del componente dovuta a<br />
forze di rifusione non bilanciate.<br />
Per i piccoli chip l’equilibrio tra<br />
lega rifusa, substrato e componente<br />
è molto delicato e può essere rotto<br />
da piccole differenza nella saldabilità<br />
dei terminali o se le due estremità<br />
iniziano a rifondere in tempi diversi.<br />
La tensione superficiale che agisce<br />
sui terminali del componente, se non<br />
equilibrata, è sufficiente a sollevarlo;<br />
le dimensioni ridotte dei componenti<br />
attuali (0402 o 0201), aumentano<br />
l’importanza della tensione superficiale<br />
nell’evitare la possibilità che si<br />
manifesti il tombstone.
Per ridurre i difetti di tombstone, si<br />
possono utilizzare creme saldanti che<br />
abbiano una dimensione fine delle sfere<br />
(ad esempio di tipo IV) per aumentare<br />
la definizione di stampa e la viscosità.<br />
Un’altra soluzione è di aumentare<br />
la bagnabilità utilizzando componenti e<br />
substrati con buona saldabilità come la<br />
finitura in HASL, che non può però essere<br />
utilizzata con pad di ridotte dimensioni,<br />
o quella in OSP, protettivi organici<br />
che non possono essere usati nel caso<br />
di schede processate con doppia rifusione,<br />
oppure con finitura superficiale in<br />
nickel-oro o argento.<br />
Un altro metodo per aumentare<br />
la saldabilità è di utilizzare un forno<br />
con atmosfera inerte. L’azoto diminuisce<br />
infatti l’ossidazione delle superfici.<br />
Normalmente si cerca di avere<br />
un contenuto d’ossigeno nella zona<br />
di rifusione inferiore ai 100 ppm anche<br />
se la saldabilità non varia particolarmente<br />
tra i 500 ppm e 100 ppm<br />
d’ossigeno.<br />
Cresce l’esigenza di<br />
ottimizzare il profilo termico<br />
L’ottimizzazione del profilo termico<br />
diminuisce il rischio di tombstone;<br />
permette di ridurre le differenze<br />
di temperatura sulla scheda e la pendenza<br />
iniziale che potrebbe provocare<br />
la rapida evaporazione del flussante<br />
e quindi lo spostamento del componente<br />
o la formazione di solder ball.<br />
La complessità degli attuali pcb e la<br />
limitata finestra di processo della lega<br />
lead-free, richiedono profili termici<br />
sempre più precisi e ottimizzati.<br />
La temperatura di liquido di alcune<br />
paste senza piombo contrasta con<br />
quella massima consentita per alcuni<br />
componenti particolarmente sensibili.<br />
Si deve quindi mediare tra temperatura<br />
e tempo di processo per diminuire<br />
lo stress termico dei componenti<br />
(e del pcb) pur garantendo l’affidabilità<br />
del risultato.<br />
<strong>Il</strong> doversi confrontare con una più<br />
limitata finestra di processo richiede<br />
sicuramente un controllo più accurato<br />
e migliori prestazioni termiche del<br />
forno. <strong>Il</strong> processo di rifusione non è<br />
costituito solo da fasi termiche di riscaldamento,<br />
ma include anche una<br />
fase di raffreddamento. Alcuni studi<br />
hanno dimostrato come la velocità di<br />
raffreddamento influisca sull’affidabilità<br />
delle saldature perché è proprio in<br />
questa fase che si completa la formazione<br />
del giunto di saldatura.<br />
Una velocità di raffreddamento elevata<br />
crea una struttura granulare fine,<br />
indice di buona tenuta meccanica, ma<br />
i chip ceramici non sopportano pendenze<br />
(sia in salita sia in discesa) superiori<br />
ai 2-4 °C/s, questo per evitare<br />
rotture dovute ai diversi coefficienti<br />
d’espansione termica (CTE).<br />
In molte aziende la riduzione del<br />
personale o l’utilizzo di quello meno<br />
specializzato, volta a contenere i costi,<br />
ha creato la necessità di introdurre in<br />
azienda software di controllo del processo<br />
di rifusione, di semplice utilizzo<br />
e facile apprendimento.<br />
La Kic ha studiato l’introduzione<br />
di un indice per stimare le prestazioni<br />
del profilo termico, il PWI (Process<br />
window index=Indice della Finestra<br />
di Processo), che ha semplificato la<br />
preparazione del profilo e il controllo<br />
del processo di rifusione anche a operatori<br />
con poca esperienza.<br />
Indice della finestra<br />
di processo<br />
I metodi per quantificare le prestazioni<br />
delle serigrafie o delle pick and<br />
place sono spesso semplici, condivisi e<br />
di uso quotidiano; più difficile è stato<br />
individuare un metodo oggettivo per<br />
confrontare, e quindi quantificare, le<br />
prestazioni del profilo termico. Senza<br />
particolari strumenti è difficile stabilire<br />
oggettivamente quanto un profilo termico<br />
giudicato in specifica, sia buono,<br />
o molto buono. Attualmente gli sforzi<br />
per tracciare le prestazioni del processo<br />
in ambito SPC si focalizzano generalmente<br />
su una singola variabile o su un<br />
piccolo gruppo come per esempio la<br />
temperatura di picco rilevata da una o<br />
due termocoppie su una golden board.<br />
L’introduzione del Process Window<br />
Index è utile per quantificare le prestazioni<br />
non solo del singolo profilo, ma<br />
di tutto il processo termico.<br />
L’indice della finestra di processo<br />
misura quanto un profilo rientri nei<br />
limiti definiti dall’utente.<br />
La bontà di un profilo termico è ricondotta a un valore numerico mediante<br />
l’adozione dell’indice di processo<br />
PCB settembre 2012<br />
73
74 PCB settembre 2012<br />
<strong>Il</strong> sistema Kic<strong>24</strong>/7 consente di monitorare con continuità ogni pcb, fornendo i dati<br />
statistici e di tracciabilità<br />
I profili sono classificati sulla base<br />
di quanto le loro variabili concordino<br />
con le specifiche date. Un profilo, che<br />
produce un prodotto senza eccedere i<br />
limiti assegnati è detto essere all’interno<br />
della finestra di processo. <strong>Il</strong> centro<br />
della finestra di processo è definito<br />
a zero e il limite estremo della finestra<br />
fissato a 99%. Un PWI pari al 100% o<br />
superiore, indica che quel profilo non<br />
produce schede in specifica. <strong>Il</strong> PWI<br />
indica esattamente anche quale parte<br />
della finestra di processo è utilizzata.<br />
Minore è il PWI, migliore è il profilo.<br />
Un PWI del 99% è rischioso perché<br />
al limite e il processo potrebbe facilmente<br />
uscire dal controllo.<br />
Profili con un PWI compreso tra<br />
50% e 60% sono comunemente ben<br />
accettati. Come indice della finestra<br />
di processo per un gruppo completo<br />
di variabili è assunto il numero più<br />
elevato (il caso peggiore).<br />
L’analisi del profilo termico mediante<br />
il PWI offre quattro benefici<br />
significativi.<br />
<strong>Il</strong> primo è che il profilo può essere<br />
facilmente comparato e l’utente è sicuro<br />
di ottenere il miglior profilo ottenibile<br />
dal processo, un passo significativo<br />
verso la produzione con zero<br />
difetti. Prima che il PWI fosse di-<br />
sponibile sul mercato, il confronto dei<br />
profili era soggettivo e non si poteva<br />
mai essere certi di utilizzare il migliore<br />
risultato per quel dato prodotto.<br />
Come secondo beneficio si semplifica<br />
notevolmente il processo di profilatura.<br />
Tutte le variabili del profilo<br />
sono ridotte a un singolo numero, il<br />
PWI, comprensibile anche dall’operatore<br />
più inesperto. Significativo il risparmio<br />
in termini di costi di training<br />
e di riduzione dei difetti causati dagli<br />
errori degli operatori. Inoltre, in po-<br />
chi minuti, un operatore può impostare<br />
un forno con il profilo ottimale,<br />
un lavoro che normalmente richiede<br />
ore di prove.<br />
Come terzo beneficio, il PWI riflette<br />
le prestazioni dell’intero profilo,<br />
fornendo un indicatore della capacità<br />
dell’intero processo rispetto al<br />
confronto di una singola variabile. <strong>Il</strong><br />
PWI quindi fornisce dati eccellenti<br />
per programmi di controllo SPC, parallelamente<br />
semplifica la raccolta dei<br />
dati e riduce i costi per il controllo.<br />
In ultimo è dato un metodo semplice<br />
per confrontare le prestazioni<br />
dei forni. I confronti possono essere<br />
condotti tra prodotti diversi in fase di<br />
acquisto, tra diverse linee di processo<br />
all’interno di una fabbrica o tra diversi<br />
plant produttivi.<br />
La semplicità del PWI lo rende un<br />
valido strumento statistico e la sua<br />
adozione, come standard industriale,<br />
offre chiaramente un’opportunità significativa<br />
per migliorare il processo<br />
di saldatura aprendo la porta a un controllo<br />
di precisione. Questo strumento<br />
permette una produzione più efficiente,<br />
un processo di controllo semplificato<br />
e un significativo miglioramento<br />
della qualità del prodotto finale.<br />
Con Kic<strong>24</strong>/7 si può monitorare sia il processo di rifusione che quello di saldatura,<br />
ricavandone dati preziosi anche per la progettazione e la R&D
Tabella 1 - Carta che riporta le tolleranze di temperatura, con la massima durata<br />
in ogni specifica fase<br />
Configurazione<br />
Dimensioni<br />
(H x L x P mm)<br />
150<br />
°C<br />
200<br />
°C<br />
250<br />
°C<br />
300<br />
°C<br />
350<br />
°C<br />
400<br />
°C<br />
SlimKIC 2000, 9CH senza schermo 260,4 x 79,0 x 19,9 8,5 5,5 4,2 3,5 –– ––<br />
SlimKIC 2000, 12CH senza schermo 260,4 x 99,4 x 19,9 8,5 5,5 4,2 3,5 –– ––<br />
Copertura LowRider 260,4 x 76,2 x 19,9 13,9 8,3 5,5 4,7 –– ––<br />
Scudo termico 1/8” (3,2 mm), 9CH 319,0 x 86,4 x 26,4 17,6 11,0 8,0 6,4 –– ––<br />
Scudo termico 1/8” (3,2 mm), 12CH 319,0 x 108,0 x 26,4 17,6 11,0 8,0 6,4 –– ––<br />
LowRider e scudo termico 1/8” (3,2 mm) 323,9 x 86,4 x 26,4 22,6 15,1 10,7 8,7 –– ––<br />
Scudo termico 1/4” (6,4 mm), 9CH 330,2 x 93,0 x 34,3 <strong>24</strong>,6 15,5 11,5 9,8 –– ––<br />
Scudo termico 1/4” (6,4 mm), 12CH 330,2 x 115,6 x 34,3 <strong>24</strong>,6 15,5 11,5 9,8 –– ––<br />
LowRider e scudo termico 1/4” (6,4 mm) 330,2 x 95,3 x 34,3 30,7 22,6 16,4 12,2 –– ––<br />
Scudo termico di lunga durata 381,0 x 139,7 x 76,2 62,8 42,2 33,1 29,7 –– ––<br />
Scudo termico Lead-free, 9CH 348,0 x 93,0 x 30,0 18,6 12,7 10,7 9,1 7,9 7,6<br />
Scudo termico Lead-free, 12CH 348,0 x 114,0 x 30,0 18,6 12,7 10,7 9,1 7,9 7,6<br />
Profilo termico e KIC <strong>24</strong>/7<br />
<strong>Il</strong> metodo di misura di un profilo termico<br />
consiste nel fissare le termocoppie<br />
sul pcb e di collegarle a un profilatore<br />
per registrarne le variazioni di temperatura<br />
mentre la scheda transita attraverso<br />
il tunnel di rifusione.<br />
Questa procedura è impiegata con<br />
cadenza periodica per verificare lo stato<br />
del processo di rifusione. Durante questa<br />
operazione si ha un fermo della produzione<br />
e ovviamente un dispendio di<br />
tempo. Inoltre si presuppone che nel<br />
tempo che intercorre tra due rilievi che<br />
abbiano avuto esito positivo, il prodotto<br />
mantenga inalterate le sue caratteristiche<br />
qualitative. Nel caso si riscontri una<br />
situazione anomala non si potrebbe, a<br />
priori, conoscere il numero delle schede<br />
potenzialmente fuori specifica prodotte.<br />
I sistemi di controllo installati sulla<br />
maggior parte dei forni non sono in<br />
grado di avvertire tutte le perturbazioni<br />
che potrebbero deviare il processo in<br />
una condizione di fuori controllo.<br />
L’ideale sarebbe misurare il profilo<br />
per ogni scheda prodotta e per non intralciare<br />
la produzione dovrebbe essere<br />
disponibile un mezzo per misurare<br />
il profilo termico senza dover attaccare<br />
le termocoppie su ogni pcb. Per questi<br />
motivi KIC Thermal Profiling ha sviluppato<br />
un sistema integrato di controllo<br />
del forno in tempo reale, che consente<br />
di monitorare in continuazione tutte<br />
le schede prodotte dal forno.<br />
<strong>Il</strong> KIC <strong>24</strong>/7 utilizza due sonde, installate<br />
in modo permanente all’interno del<br />
tunnel a livello scheda, contenenti ciascuna<br />
15 termocoppie che coprono l’intero<br />
percorso; la lettura di queste termocoppie<br />
avviene ogni 25 secondi e fornisce<br />
un dato sulla stabilità del processo e sulle<br />
relative prestazione del forno.<br />
Inizialmente è creato un profilo virtuale<br />
eseguendo un profilo di riferimento<br />
della scheda con l’ausilio del profilatore<br />
mentre si registrano simultaneamente<br />
i dati in tempo reale tramite le sonde<br />
installate nel tunnel. <strong>Il</strong> software controlla<br />
e registra le variazioni della velocità<br />
del convogliatore e delle temperature<br />
del processo. Le temperature di processo<br />
non possono cambiare senza modificare<br />
la temperatura della scheda, gli algoritmi<br />
software estrapolano accuratamente<br />
le variazioni delle temperature in cambiamenti<br />
sul profilo del pcb.<br />
In questo modo si ottiene per ogni<br />
scheda prodotta un profilo accurato<br />
che è memorizzato permanentemente.<br />
Numerose analisi hanno dimostrato come<br />
la simulazione effettuata mediante<br />
il profilo virtuale sia accurata e ben correlata<br />
col controllo statistico. La visualizzazione<br />
delle carte di controllo relative<br />
al PWI generale del profilo e a ogni<br />
singola variabile del processo sono rese<br />
disponibili a monitor ogni volta che un<br />
pcb esce dal forno. <strong>Il</strong> software aggiorna<br />
il PWI generale, calcola il Cpk e visualizza<br />
i risultati e limiti di allarme.<br />
Una particolare funzione visualizza<br />
graficamente la deviazione delle misure<br />
effettuate dalle sonde e della velocità<br />
del convogliatore rispetto ai dati registrati<br />
durante il profilo di riferimento.<br />
Questi dati sono aggiornati automaticamente<br />
per ogni scheda in uscita dal<br />
forno oppure ogni 25 secondi.<br />
La possibilità di impostare allarmi e<br />
avvisi di allerta sulle statistiche del profilo,<br />
sul loro Cpk, sulle variazioni delle<br />
temperature e della velocità del convogliatore,<br />
permette un controllo statistico<br />
del processo in tempo reale garantendo<br />
che nessuna scheda sia prodotta fuori<br />
specifica. Al contempo sono valutate<br />
costantemente le prestazioni del forno e<br />
della sua efficienza, la qualità e la produttività,<br />
riducendo i costi di rework e<br />
degli scarti.<br />
KIC Thermal Prof iling<br />
www.kicthermal.com<br />
PCB settembre 2012<br />
75
76 PCB settembre 2012<br />
▶ TEST & QUALITY – RACCOLTA DATI<br />
Qualità e controllo<br />
di processo<br />
La raccolta dati nell’ambito del controllo qualità<br />
è un lavoro da svolgere con metodica cura.<br />
Si misurano e si analizzano le variabili più<br />
significative per puntare a capire e controllare<br />
il comportamento di ogni fase del processo<br />
produttivo<br />
di Piero Bianchi<br />
<strong>Il</strong> controllo statistico di processo<br />
(SPC) e il controllo statistico della<br />
qualità sono due facce della stessa<br />
medaglia che ha caratterizzato la produzione<br />
di fine secolo.<br />
Le due tecniche sono state usate, e lo<br />
sono tuttora, per migliorare la qualità<br />
dei prodotti durante l’intero ciclo manifatturiero.<br />
Si utilizzano strumenti statistici<br />
e supporti grafici con l’obiettivo di<br />
ridurre scarti e difetti dovuti all’instabilità<br />
del processo. Una instabilità generata<br />
da eventi interni e perturbazioni<br />
esterne al processo stesso.<br />
Sequenza<br />
delle azioni<br />
che portano al<br />
miglioramento<br />
continuo della<br />
qualità di un<br />
prodotto<br />
In particolare, il controllo statistico<br />
tende a essere parte integrante del<br />
processo produttivo, mentre il controllo<br />
della qualità è storicamente associato<br />
con la divisione test e CQ il cui obiettivo<br />
è l’individuazione dei difetti o delle<br />
non conformità del prodotto finale<br />
o del semilavorato in uscita dalla linea.<br />
Strumenti e tecniche sono potenzialmente<br />
equivalenti in ambedue i casi.<br />
L’idea di utilizzare il controllo statistico<br />
quale strumento produttivo è<br />
americana e risale agli anni Venti del<br />
secolo scorso. Un suo sistematico im-<br />
piego avvenne in Giappone durante la<br />
ripresa economica seguita alla fine della<br />
seconda guerra mondiale. In Europa è<br />
stato massicciamente utilizzato dall’inizio<br />
degli anni Ottanta e ha enormemente<br />
contribuito al miglioramento dei<br />
processi produttivi e alla crescita degli<br />
standard qualitativi e di affidabilità dei<br />
prodotti. Attualmente è utilizzato come<br />
strumento di monitoraggio e controllo<br />
in ogni moderna organizzazione<br />
produttiva.<br />
Prima dell’introduzione sistematica<br />
dell’SPC l’obiettivo qualità era perseguito<br />
mediante test e controlli a fine<br />
linea, che generavano un feedback sulla<br />
produzione che non era quasi mai in<br />
tempo reale. Eventuali errori e derive<br />
del processo venivano arginati e recuperati<br />
con un ritardo di ore se non di giorni,<br />
in particolare quando la sezione di<br />
test (usualmente test elettrico) era autonoma<br />
rispetto alla produzione.<br />
Lo scotto da pagare erano alti costi di<br />
riparazione e ritardi nelle consegne del<br />
prodotto. La filosofia del miglioramento<br />
continuo impegna l’ingegneria di<br />
processo in una progettazione, costruzione<br />
e controllo delle linee di produzione<br />
che abbiano per obiettivo di produrre<br />
correttamente sin dal primo pezzo<br />
(first pass yield).<br />
Variabili interne ed esterne<br />
al processo<br />
Ogni processo produttivo contiene<br />
delle variabili che gli sono connaturate.<br />
Queste variabili sono suscettibili<br />
di derive che devono essere individuate,<br />
imbrigliate ed eliminate quanto più e
quanto prima possibile, per ridurre<br />
gli scarti o contenerli a poche parti<br />
per milione.<br />
L’applicazione del controllo<br />
statistico, col supporto di grafici<br />
e diagrammi, mira a misurare<br />
le variazioni, o gli scostamenti,<br />
rispetto al valore desiderato detto<br />
target, per poter introdurre di conseguenza<br />
le appropriate e necessarie<br />
misure tese a ridurre le variazioni al minimo<br />
fisiologico.<br />
<strong>Il</strong> beneficio derivante dall’introduzione<br />
del controllo statistico si evidenzia<br />
in modo particolare nei processi altamente<br />
ripetitivi, e per quei prodotti<br />
(usualmente ad alta tecnologia) che<br />
devono sottostare a tolleranze estremamente<br />
ridotte.<br />
Una volta individuate le principali<br />
variabili del processo, l’SPC lavora sul<br />
prelievo periodico dei dati per tracciare<br />
l’andamento (le variazioni) delle variabili<br />
principali del processo stesso o relative<br />
al prodotto in lavorazione.<br />
Ogni processo presuppone delle variabili.<br />
<strong>Il</strong> punto è definire quali gli siano<br />
naturalmente correlate e con quali<br />
limiti, e quali variabili siano diversamente<br />
da attribuire a disturbi e influenze<br />
esterne. Sulla capacità di discernere<br />
tra le due si valuta la bontà di un SPC.<br />
Perturbazioni al processo che possano<br />
derivare da cause esterne e innaturali<br />
sono per esempio la mancata manutenzione<br />
delle macchine di produzione,<br />
materiali di consumo scadenti, circuiti<br />
stampati o componentistica difettosi.<br />
Poste sotto monitoraggio le variabili<br />
di processo, il passo successivo è l’isolamento<br />
e l’eliminazione delle perturbazioni<br />
esterne. A questo punto rimangono<br />
solo le fluttuazioni interne al processo<br />
da analizzare, per poterle ridurre al<br />
minimo.<br />
Uno strumento di lavoro significativo<br />
è costituito dalle carte di controllo,<br />
che hanno il compito di rappresentare<br />
visivamente come si comporta il processo<br />
nel tempo.<br />
Pianificare, fare, verificare e agire<br />
sono le quattro tappe del percorso alla<br />
qualità<br />
<strong>Il</strong> percorso della qualità<br />
<strong>Il</strong> percorso che porta alla qualità parte<br />
dalla costruzione di un sistema aziendale<br />
improntato al “problem solving”.<br />
Attingendo dall’esperienza di chi<br />
ha intrapreso la politica del “doing it<br />
right the first time”, si evidenzia come<br />
i seguenti cinque elementi siano fondamentali<br />
per raggiungere l’obiettivo:<br />
- impegno del management.<br />
Raggiungere risultati rilevanti nel<br />
miglioramento produttivo e qualitativo<br />
richiede il completo coinvolgimento<br />
di tutta l’organizzazione. I<br />
manager devono sentirsi impegnati<br />
in prima persona per poter poi coinvolgere<br />
i loro collaboratori;<br />
- coinvolgimento dell’intero organigramma<br />
aziendale. È fondamentale<br />
il coinvolgimento attivo di tutta l’organizzazione<br />
aziendale;<br />
- promozione di un clima di collaborazione.<br />
Gli obiettivi devono essere<br />
spiegati, capiti e accettati a tutti i livelli.<br />
Devono essere appianate le rivalità<br />
e i campanilismi tra reparti e<br />
livelli gerarchici diversi. Le tecniche<br />
e gli strumenti adottati con l’SPC<br />
potrebbero evidenziare nuovi problemi<br />
e richiedere cambiamenti che<br />
solo la piena collaborazione tra funzioni<br />
aziendali può risolvere;<br />
- riconoscimenti per gli obiettivi<br />
raggiunti. Le aziende sono principalmente<br />
composte da persone<br />
che hanno bisogno di sentirsi<br />
parte dell’organizzazione,<br />
di essere stimate e di realizzarsi.<br />
Demotivarle significa deresponsabilizzarle;<br />
- tempo, energia e determinazione.<br />
Un miglioramento può essere misurato<br />
sulla base di settimane o mesi,<br />
ma consolidare un successo reale<br />
può richiedere anni.<br />
Assodata la volontà di percorrere la<br />
strada della qualità, il passo successivo<br />
consiste nell’identificare i nodi chiave<br />
del processo da controllare.<br />
Individuate le variabili si assegnano<br />
le priorità e si focalizzano quei problemi<br />
di qualità e produttività per cui è fondamentale<br />
individuare e analizzare le cause<br />
di devianze. Si ottiene dal processo<br />
il massimo che può dare allo stato attuale.<br />
Sono comunque sotto controllo le<br />
macchine, le competenze degli operatori,<br />
lo svolgimento del processo, i materiali,<br />
le condizioni ambientali e i metodi<br />
di controllo.<br />
Raggiunto un primo livello di ottimizzazione<br />
è ragionevole chiedersi se si<br />
sia raggiunto il massimo o se non ci sia<br />
un ulteriore spazio di miglioramento. Si<br />
paragonano le caratteristiche del prodotto<br />
con le specifiche tecniche. È questa<br />
la fase di indagine sulla capacità del<br />
processo (process capability).<br />
A fronte di una risposta negativa si<br />
stende un piano di miglioramento del<br />
processo. Nel caso che le specifiche non<br />
possano essere raggiunte è necessario<br />
scegliere tra una delle due alternative:<br />
- cambiare la filosofia di produzione<br />
per ottenere il prodotto con le caratteristiche<br />
richieste;<br />
- verificare se le caratteristiche riflettono<br />
realmente le necessità del prodotto<br />
e non siano sovradimensionate<br />
rispetto alle reali esigenze. Nel<br />
caso cambiare in senso meno stringente<br />
le caratteristiche.<br />
PCB settembre 2012<br />
77
78 PCB settembre 2012<br />
La seconda è in qualche caso teoricamente<br />
percorribile, ma praticamente<br />
troppo costosa e per lo più illogica.<br />
L’unica via realisticamente percorribile<br />
è re-ingegnerizzare il processo produttivo,<br />
il che vuol dire intervenire sul setup<br />
delle macchine e sulle modalità del<br />
loro utilizzo, magari cambiando quelle<br />
non adeguate allo scopo; istruire<br />
meglio il personale, migliorare<br />
la scelta e il controllo del materiale<br />
di base; migliorare l’ambien-<br />
te operativo o apportare modifiche<br />
al flusso produttivo. Se il processo<br />
è sotto controllo, l’SPC continuerà<br />
a costituire l’elemento portante per<br />
un miglioramento continuo della<br />
produttività e della qualità che soggiace<br />
a una evoluzione dinamica che si sviluppa<br />
nel tempo.<br />
Processo e tracciabilità<br />
Operativamente è necessario identificare<br />
univocamente il percorso del<br />
prodotto lungo lo snodarsi del processo<br />
produttivo, ovvero stabilire la piena<br />
tracciabilità. Tracciabilità significa perfetta<br />
corrispondenza e uguale rappresentatività<br />
tra condizioni operative subite<br />
e caratteristiche misurate sul prodotto.<br />
Diversamente non si potrebbe efficacemente<br />
identificare e ottimizzare i<br />
parametri essenziali del processo.<br />
<strong>Il</strong> campione deve inoltre essere rappresentativo,<br />
cioè essere su scala ridotta<br />
una copia fedele della realtà che si vuole<br />
indagare. Ogni elemento campione deve<br />
avere la stessa probabilità di essere selezionato,<br />
pena la mancanza di rappresentatività.<br />
<strong>Il</strong> processo è un sistema complesso<br />
al cui interno si individuano diversi livelli<br />
di gerarchia spaziale e temporale.<br />
Questo presuppone che la raccolta dati<br />
avvenga considerando diversi fattori di<br />
stratificazione, infatti l’output del processo<br />
è identificato da più caratteristiche,<br />
di cui alcune correlate tra loro.<br />
I fenomeni casuali che intervengono<br />
La piramide delle azioni documentali che<br />
accompagnano e certificano le varie fasi della qualità<br />
su un processo sono collocati a diversi<br />
livelli ed esercitano influenze differenti<br />
sull’output finale.<br />
I fenomeni variano nel tempo e nello<br />
spazio per cui la raccolta dati deve essere<br />
progettata con l’obiettivo di individuare<br />
il peso delle due componenti e di<br />
conseguenza focalizzare la componente<br />
prioritaria.<br />
X-Chart e R-Chart<br />
Si dice che non tutti i numeri possiedano<br />
la dignità del dato statistico, cioè<br />
non tutti i valori collezionabili in produzione<br />
possiedono la giusta valenza<br />
per essere rappresentativi del processo.<br />
Un dato risulta essere tanto più significativo,<br />
quanto più è ricco di informazioni.<br />
Per conoscere un processo occorre<br />
raccogliere dati che siano effettivamente<br />
ricchi di informazione.<br />
Nella carte di controllo è evidenziata<br />
una linea centrale di riferimento che<br />
rappresenta un indicatore della caratteristica<br />
di prodotto o di parametro di<br />
processo, cui si riferiscono tutti i dati introdotti.<br />
Ci sono inoltre due limiti, uno<br />
inferiore e uno superiore, che indicano i<br />
valori minimo e massimo accettabili per<br />
la stima dell’indicatore, cioè separano le<br />
variabili ordinarie dagli eventi straordinari.<br />
Ogni punto che cade all’esterno<br />
dei limiti è considerato l’indicato-<br />
re di un evento straordinario, generatore<br />
di difettosità estraneo al processo, che<br />
di conseguenza richiede l’attivazione di<br />
un’azione correttiva. Le carte di controllo<br />
sono strumenti che hanno lo scopo<br />
di stabilire se una qualunque caratteristica<br />
qualitativa o quantitativa, misurata<br />
attraverso un prescelto indicatore<br />
statistico, si mantiene o meno in<br />
uno stato di controllo.<br />
Un processo è nel suo stato di<br />
controllo quando si riscontra la<br />
perfetta conformità della caratteri-<br />
stica considerata con le specifiche<br />
stabilite per quella caratteristica.<br />
Quando la caratteristica da<br />
controllare è misurabile, le carte di<br />
controllo maggiormente utilizzate sono<br />
la X-Chart e la R-Chart, che utilizzate<br />
nell’insieme caratterizzano adeguatamente<br />
il processo. X -Chart controlla<br />
la media della caratteristica di processo<br />
evidenziandone le variazioni. <strong>Il</strong> valore<br />
di riferimento può essere derivato da<br />
dati storici, piuttosto che fissato in base<br />
agli obiettivi da raggiungere. Anche<br />
il tracciato dei limiti superiore e inferiore<br />
deve seguire la stessa logica. R-Chart<br />
controlla la variabilità della caratteristica<br />
di processo e si costruisce con modalità<br />
analoghe alla precedente.<br />
Ricondotto il processo sotto controllo,<br />
la fase successiva consiste nel produrre<br />
con caratteristiche che rispecchino le<br />
specifiche date. Lo studio della capacità<br />
del processo dà una misura del livello<br />
di conformità dello stesso alle specifiche<br />
di progetto. Quanto più centrato sarà il<br />
processo, tante più saranno le possibilità<br />
che il prodotto esca con le caratteristiche<br />
aderenti alle specifiche di progetto.<br />
Molte volte è importante controllare<br />
la produzione mediante il monitoraggio<br />
delle difettosità. <strong>Il</strong> diagramma di<br />
Pareto ordina i dati raccolti, relativi ai<br />
vari difetti, per frequenza di accadimento<br />
o per ordine di costo. Questa rappresentazione<br />
aiuta a decidere l’ordine gerarchico<br />
con cui affrontare la soluzione<br />
dei problemi.
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<strong>Il</strong> 2012 sarà l’anno della seconda edizione della<br />
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per l’elettronica<br />
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PCB<br />
Strumenti e macchine<br />
ricondizionate<br />
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<strong>Il</strong> progetto di “Guida<br />
all’acquisto”, organizzato dalla<br />
redazione di PCB Magazine,<br />
si basa sulla richiesta sempre<br />
più frequente da parte<br />
del mercato dell’elettronica<br />
di raccogliere in un<br />
unico manuale l’elenco<br />
delle categorie e dei<br />
settori merceologici che<br />
caratterizzano il mercato<br />
della produzione<br />
e della distribuzione<br />
elettronica in Italia.<br />
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80 PCB settembre 2012<br />
▶ AZIENDE E PRODOTTI - PARLIAMO DI…<br />
Quattro chiacchere<br />
con Cabiotec<br />
Azienda solida, con grande esperienza di<br />
mercato, fortemente attenta alle problematiche<br />
tecniche, Cabiotec costituisce un esempio di<br />
efficienza e capillarità distributiva.<br />
Ecco un paio di domande a Carla Fiorentino<br />
e Fabio Giuliani, distributori storici nel settore<br />
dell’elettronica industriale, due domande<br />
giusto per capire come vanno le cose in questo<br />
momento<br />
a cura di Riccardo Busetto<br />
Allora, come vanno le cose in quest’anno<br />
difficile?<br />
Non ci lamentiamo. Potremmo dire<br />
che al momento siamo in linea con<br />
la crescita del 2011. Se consideriamo<br />
che l’anno scorso abbiamo avuto una<br />
crescita del +38% rispetto al 2010 e<br />
che quest’anno siamo sostanzialmente<br />
alla pari, direi che nel complesso<br />
non ci possiamo lamentare.<br />
Al di là del mercato europeo, che dai<br />
dati conosciuti sta crescendo soprattutto<br />
nel nord Europa, come va il mercato<br />
italiano dal vostro punto di vista?<br />
<strong>Il</strong> settore dei materiali di consumo<br />
è emblematico a questo proposito:<br />
abbiamo notato una continua crescita<br />
negli ultimi mesi, segno questo<br />
che le linee stanno lavorando.<br />
Al di là delle difficoltà di questo<br />
momento, è comunque indubbio che<br />
ci sia attesa sul mercato: investire ora<br />
su una linea da 200-300 mila euro è<br />
un passo che molti non si possono<br />
permettere o che non vogliono fare.<br />
Molte aziende optano quindi per gli<br />
aggiornamenti delle linee preesistenti<br />
più che investire sul nuovo.<br />
Certo è che notiamo sempre più<br />
quella scrematura che durerà ancora<br />
del tempo.<br />
Cosa intendete con questo?<br />
Chi ha fatto delle scelte sbagliate nel<br />
passato ha difficoltà oggi a sopravvivere:<br />
lo dimostrano le 2000 aziende chiuse<br />
nell’elettronica. Naturalmente chi ha<br />
lavorato bene nel passato oggi non solo<br />
lavora, ma lavora molto di più. Noi<br />
crediamo di esserci strutturati in modo<br />
ideale e i risultati non mancano, anche<br />
in questo momento difficile.<br />
Ricordiamo poi che un problema<br />
sono anche le dimensioni aziendali: le<br />
grandi aziende con molti dipendenti<br />
in questo momento sentono molto di<br />
più le difficoltà del periodo. Non parliamo<br />
solo di distribuzione: un esempio<br />
lampante a livello produttivo sono<br />
le numerose aziende che nel passato<br />
hanno investito in automazione e che<br />
oggi, limitando i costi di manodopera,<br />
possono permettersi di aumentare<br />
i margini di guadagno.<br />
E il problema dei crediti bancari?<br />
Sicuramente questo è un problema<br />
per alcuni, ma torniamo a quanto<br />
abbiamo già detto prima: certo è che<br />
se le aziende non sono capitalizzate,<br />
non si sono cioè strutturate in modo<br />
da avere una solidità di un certo tipo,<br />
i rubinetti bancari restano chiusi<br />
o si aprono con estrema difficoltà. È<br />
semplice anche per i crediti bancari:<br />
chi non ha lavorato con lungimiranza<br />
nel passato, difficilmente oggi ottiene<br />
crediti con facilità. E questo è un altro<br />
elemento che determina una scrematura<br />
del mercato.<br />
I vostri settori di riferimento restano<br />
sempre quelli del passato?<br />
Certamente: il militare in primo luogo,<br />
settore che è sempre in crescita e<br />
con cui abbiamo relazioni molto forti.<br />
Seguono poi l’automazione e il solare<br />
(principalmente per gli inverter).<br />
L’automotive lo vediamo invece un po’<br />
in calo. In effetti il calo dei consumi e la<br />
contrazione del mercato dell’auto non<br />
può che riflettersi anche nel settore della<br />
produzione elettronica dedicata.<br />
Cabiotec<br />
www.cabiotec.it
Fabbricanti<br />
di circuiti stampati<br />
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Rubrica dedicata ai più importanti costruttori di PCB,<br />
provvista di singole schede personalizzate e descrizioni<br />
dettagliate delle attività di ogni produttore di circuiti<br />
stampati. Vengono raccolte in questa sezione<br />
aziende che operano su diverse tipologie di<br />
prodotti: dai monofaccia ai doppio strato, dai<br />
multistrato ai fessibili, dai rigidi-fl essibili ai più<br />
avanzati prodotti della printed electronics.<br />
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PCB settembre 2012<br />
81
Produttori di circuiti stampati<br />
pubblicati in base al logo di fabbricazione<br />
Nel corso di tutto il 2012 questa sezione dedicata ai fabbricanti di circuiti stampati verrà aggiornata mensilmente.<br />
Se siete interessati a comparire su queste pagine per ulteriori informazioni contattare il numero 02 30.22.60.60<br />
Informativa ex D. Lgs 196/3 (tutela della privacy).<br />
<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente<br />
conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali<br />
relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica l’art. <strong>24</strong>, comma 1, lett. d del<br />
D.Lgs n. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio.<br />
Potrà esercitare i diritti dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/03 (accesso, cancellazione, correzione, ecc.) rivolgendosi al<br />
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<strong>Il</strong> sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali in base all’Art. <strong>24</strong>, comma 1, lettera “d” del D.Lgs n. 196/03,<br />
per fi nalità di informazione e promozione commerciale nel rispetto delle disposizioni della vigente normativa.<br />
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Sono interessato a conoscere i costi<br />
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1 spazio (3 x 17,5 cm) per 11 uscite<br />
<strong>Il</strong> Nostro logo in b/n visibile nella tabella<br />
descrittiva oltre a un breve testo di<br />
180 caratteri (spazi inclusi) nella colonna<br />
“tipologia di prodotto”.<br />
1 spazio (6 x 17,5 cm) per 11 uscite<br />
<strong>Il</strong> Nostro logo a colori in evidenza nel box<br />
oltre a un testo di 420/450 caratteri<br />
(spazi inclusi) con più eventuali altri loghi (es.<br />
omologazione, CSQ, UNI, ecc.).<br />
1 spazio (6 x 17,5 cm) per 11 uscite in<br />
contemporarea sia sulla rivista sia su web<br />
<strong>Il</strong> Nostro logo a colori in evidenza nel box<br />
(offerta B) così come appare sulla rivista, per<br />
avere una maggiore visibilità, così apparirà<br />
anche su web con rimando al Nostro sito<br />
internet.<br />
Firma __________________________________________________________________________________data ______________________________________<br />
82 PCB settembre 2012<br />
A<br />
B<br />
C
swww.it<br />
Da 20 anni siamo il tuo partner affidabile.<br />
Un buon motivo per festeggiare insieme!