Fresh Point Magazine - B2B24 - Il Sole 24 Ore

Market - Table grape world figures
Mercato - Uva da tavola: statistiche mondiali
Fig. 1 – EU table grape imports from non-EU producers, 2010 (% amount).
Fig. 1 – Importazioni Ue di uve da tavola dai Paesi Terzi (% in quantità, anno 2010).
INDIA
7%
EGYPT
8%
PERU
3%
NAMIBIA
3%
ARGENTINA
5%
TURKEY
4%
BRAZIL
8%
ALTRI
5%
Source: Eurostat data reworked by the author
Fonte: elaborazioni dell’Autore su dati Eurostat
SOUTH AFRICA
32%
CHILE
26%
showing the biggest growth over this time span
were Chile, Brazil, Egypt and India, with a slip in
trade volumes from Argentina and Turkey.
Italy situation
A look at the situation in Italy shows that its tablegrape
acreage is currently estimated at 68 thousand
hectares for a crop of 1.4 million tons. Note that, as a
matter of fact, nearly 95% of its acreage and crop are
concentrated in Apulia and Sicily, the former region
accounting for 70% and the latter 25% of both.
The country’s 2010 exports were 480 thousand tons, a
solid 21% rise on the year but a notable slide from the
540 thousand in 2008 and the 713 thousand in 2001.
A look at Italy’s revenues shows that 2010 exports generated
nearly €561 million in receipts. This was a jump
of 32% over 2009, a performance due in part to the 9%
rise in the average price of €1.17 a kilo. The country’s
main export market is Germany, which imported 16%
more table grapes from Italy than it did in 2009.
A solid performance was also turned in by France and
Poland, the former showing a leap in export volumes of
59% and the latter of 41%. Slight slips were registered by
Spain and the Czech Republic, the former of 1% and the
latter of 2%, while exports to the Netherlands dropped by
a solid third compared to 2009. Signs of a rebound were
registered by exports to Russia and Romania.
The peak months of consumer spending for table
grape in Italy come in autumn from September through
December, when the sales volume reaches 85% of the
total. The country’s consumers bought almost 175
thousand in 2010 for revenues of almost €330.
Like many other produce items, table grape too has
registered a significant decline in domestic spending,
with volumes having dropped by nearly 28% over the
last ten years. A closer look shows that the lowest
value was recorded in 2005 and that there has only
been a rise of 1% since then.
(English version by David Verzoni)
38 Fresh Point Magazine n.7/8 – july/august-luglio/agosto 2011
S’inizia a ottobre con il Brasile e si prosegue fino a giugno
con Repubblica Sudafricana, Argentina, Cile e India. Tra
questi Paesi, i principali fornitori dell’Ue sono Repubblica
Sudafricana e Cile, che forniscono
circa il 60% dei
volumi di uve da tavola
provenienti dai Paesi
terzi (figura 4).
Tra il 2005 e il 2010
le importazioni Ue dai
Paesi terzi sono cresciute
a un ritmo molto
sostenuto (+2,9%
all’anno). Cile, Brasile,
Egitto e India hanno
mostrato i ritmi di crescita
più elevati, mentre le
importazioni da Argentina e Turchia
hanno subito una battuta d’arresto.
La situazione in Italia
Per quanto concerne l’Italia, nel 2010, si stimavano
investimenti per circa 68mila ettari e una produzione di
circa 1,4 milioni di tonnellate. Il 95% circa delle superfici
e della produzione di uve da tavola è concentrato in sole
due Regioni: Puglia (70%) e Sicilia (25%).
Nel 2010, le esportazioni dell’Italia sono state di 480mila
tonnellate di uva, con un incremento del 21% rispetto
all’anno precedente, ma in flessione rispetto alle
540mila tonnellate del 2008 e alle 713mila del 2001.
Sempre nel 2010, gli introiti generati dall’export sono
ammontati a circa 561milioni di Euro, in aumento del 32%
rispetto al 2009, grazie anche alla crescita del 9% del prezzo
medio delle uve italiane (1,17 Euro/kg). Tra i principali
mercati di sbocco dell’Italia, nel 2010 c’è stata una ripresa
delle spedizioni verso la Germania, +16% rispetto al 2009.
Ottima la performance registrata da Francia e Polonia,
che hanno segnato una crescita delle spedizioni in volume,
rispettivamente del 59 e 41%. Lieve battuta
d’arresto per Spagna (-1%) e Repubblica Ceca (-2%),
mentre le spedizioni verso i Paesi Bassi si sono ridotte
di un terzo rispetto al 2009. Segnali di ripresa sono
venuti anche dalle spedizioni verso Russia e Romania.
In Italia, gli acquisti di uve da tavola per il consumo domestico
sono concentrati nei mesi autunnali. Infatti, tra settembre
e dicembre gli italiani comprano l’85% dei volumi
complessivi di questo prodotto. Nel 2010, gli acquisti per
il consumo retail è stimato in circa 175mila tonnellate
all’anno, con una spesa di circa 330 milioni di euro.
Anche le uve da tavola, al pari di molti prodotti ortofrutticoli,
hanno subito negli ultimi anni una severa riduzione
degli acquisti per il consumo domestico. Infatti, negli
ultimi dieci anni i volumi acquistati si sono ridotti del
28% circa. Nel 2005 è stato registrato il valore più basso
anche se, rispetto a quell’anno, la ripresa dei consumi è
stata assai modesta (+1%).