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n. 25/2011 [ INFOBIOGAS ]<br />
15<br />
BIOMETANO, LE ESPERIENZE<br />
NEL TRATTAMENTO DEL BIOGAS<br />
[ DI ULF RICHTER* ]<br />
In Germania ci sono all’incirca<br />
6.000 impianti di biogas.<br />
Finora erano focalizzati<br />
sulla produzione di corrente<br />
e calore tramite cogeneratori.<br />
Il problema è che su<br />
molti impianti manca l’utilizzo<br />
del calore. In Germania<br />
la situazione è simile all’Italia:<br />
abbiamo una rete del gas<br />
ben distribuito su tutto il territorio<br />
nazionale. Ciò permette<br />
l’immissione facile del<br />
gas nella rete. Il gas può<br />
essere trasportato dove ce<br />
n’è bisogno. In Germania<br />
attualmente soffriamo un<br />
po’ a causa del biometano,<br />
per motivi di normative ed<br />
economici. L’obiettivo principale<br />
attuale è lo sfruttamento<br />
del biogas nei cogeneratori<br />
per produrre corrente.<br />
Dal 2010 in Germania c’è<br />
una legge per l’accesso alla<br />
rete del gas (Gasnetzzugangsverordnung),<br />
per facilitare<br />
il compito a chi vuole<br />
immettere il proprio gas nella<br />
rete. In Germania chi<br />
immette il gas paga fino a<br />
250.000 € per l’allacciamento<br />
alla rete del gas, il resto viene<br />
pagato dal gestore della<br />
rete, che però può trasferire i<br />
costi sul consumatore finale.<br />
La legge prevede anche il<br />
limite massimo entro cui il<br />
gestore di rete deve permettere<br />
l’allacciamento. Il<br />
DVGW invece prescrive le<br />
normative tecniche per l’immissione<br />
del gas. Tra queste<br />
per esempio: come devo pretrattare<br />
il biogas per poterlo<br />
immettere in rete. Ci sono<br />
*Malmberg - Svezia<br />
[ FIG. 1 - LAVAGGIO AD ACQUA SOTTO PRESSIONE<br />
Gas greggio<br />
Scambiatore<br />
termico<br />
ancora accese discussioni sul<br />
biogas, i detrattori dicono<br />
che il biogas trattato è troppo<br />
“sporco”, che rovina la<br />
rete del gas. Però anche grazie<br />
a interventi politici si è<br />
sulla buona strada, la situazione<br />
sta migliorando. Non<br />
esiste ancora una legge per<br />
l’immissione del gas nella<br />
rete. Ne stanno discutendo<br />
da un bel po’, vale ancora la<br />
legge per le energie rinnovabili.<br />
Gli interessati in Germana<br />
sono agricoltori, pubbliservizi,<br />
imprese elettriche,<br />
investitori.<br />
Le richieste specifiche al<br />
trattamento del biogas<br />
dipendono dall’ubicazione<br />
dell’impianto, dal tipo di<br />
substrato utilizzato, dal funzionamento<br />
dell’impianto.<br />
Inoltre dipendono dall’utilizzo<br />
e dalla qualità del gas<br />
prodotto. Chiaramente c’è<br />
una differenza delle esigenze,<br />
se il gas viene bruciato<br />
per produrre corrente o se<br />
invece è prevista l’immissione<br />
in rete, o se viene utilizzato<br />
come carburante. In<br />
Germania ci sono due tipi di<br />
rete del gas: la rete del gas-<br />
H (ad alto potere calorifico)<br />
Essiccatoio Biometano<br />
Scambiatore<br />
termico<br />
Colonna<br />
flash<br />
Gas di scarico<br />
Scambiatore<br />
termico<br />
Soffiante Compressore Assorbimento Ventilatore Desorbimento Pompa per l’acqua<br />
e la rete del gas-L (a basso<br />
potere calorifico).<br />
Ci sono vari metodi di trattamento<br />
del biogas: - Adsorbimento<br />
dell‘oscillazione di<br />
pressione; Lavaggio ad<br />
acqua sotto pressione; -<br />
Lavaggio fisico con solventi<br />
organici; - Lavaggio chimico;<br />
- Metodo di separazione<br />
tramite membrane; - Metodi<br />
criogenici.<br />
Il metodo proprio di Malmberg<br />
consiste nel lavaggio<br />
ad acqua sotto pressione.<br />
Il gas arriva dall’impianto<br />
di biogas. La desolforazione<br />
serve soltanto per<br />
rimanere entro certi parametri<br />
di emissioni dei gas di<br />
scarico. Si arriva fino a 200 –<br />
300 ppm di acido solfidrico.<br />
Il gas arriva con una leggera<br />
sovrappressione fino a ca.<br />
20 – 50 mbar, poi avviene<br />
una compressione e un raffreddamento.<br />
Il gas giunge<br />
alla colonna di assorbimento,<br />
che, a seconda dell’impianto<br />
è alta tra 10 e 20 m, è<br />
riempita con materiale sintetico<br />
e l’acqua percorre la<br />
colonna nel senso opposto.<br />
Con l’acqua sotto pressione<br />
sciogliamo CO2 (come in<br />
[ Ulf Richter.<br />
una bottiglia di acqua minerale)<br />
e anche l’acido solfidrico,<br />
se c’è. Alla testa della<br />
colonna abbiamo un gas di<br />
prodotto con 96 – 99 % di<br />
metano, a seconda di come<br />
gestiamo il processo. Dipende<br />
anche da quanto azoto e<br />
ossigeno sono contenuti. Il<br />
gas poi attraversa una fase<br />
di asciugamento/essiccazione,<br />
dove raggiungiamo<br />
punti di rugiada di -60, - 80<br />
°C. Poi segue un’analisi del<br />
gas. Se il gas corrisponde<br />
alle esigenze della rete il gas<br />
viene ceduto alla rete, altrimenti<br />
ripercorre il processo.<br />
Ci sono compressori che<br />
portano il gas a 250 bar. Poi<br />
il gas raggiunge o i contenitori<br />
per l’immagazzinamento<br />
o un dispenser per la<br />
distribuzione o viene<br />
immesso direttamente nei<br />
veicoli. Il nostro concetto<br />
prevede impianti standard,<br />
costruiti in forma modulare.<br />
Sono facili da costruire,<br />
dopo 1-2 settimane si possono<br />
mettere in funzione. Più<br />
grande è l’impianto e più si<br />
abbassano i costi per il trattamento<br />
del gas greggio.<br />
Con lo stato attuale è più<br />
sensato avere impianti di<br />
una certa dimensione. I<br />
mezzi di produzione: in<br />
dipendenza dalla stagione<br />
si ha bisogno di più o meno<br />
energia elettrica - ca. 0,20 –<br />
0,30* kWh/Nm 3 gas greggio<br />
(*sistema con recupero di<br />
calore), per compressione,<br />
ciclo dell’acqua, raffreddamento.