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P R O D O T T I P R E Z Z I M E R C A T I C O N S U M A T O R I<br />
<br />
Osservatorio Sana-GPF<br />
Consumi consapevoli?<br />
La voglia di “buon vivere” del consumatore<br />
si traduce in comportamenti d’acquisto<br />
e di consumo più attenti al benessere<br />
proprio e dell’ambiente<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
Speciale mercato<br />
CASALINGHI<br />
I reparti di Esselunga,<br />
Carrefour e Finiper, i pareri<br />
di Coin e Ikea<br />
Gli spazi della marca<br />
I protagonisti del settore<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
5<br />
3 0<br />
2010<br />
6 SETTEMBRE<br />
<strong>Il</strong> trend del bio riguadagna quota<br />
Consumo spesso prodotti biologici<br />
1994 1996 1997 1999 2001 2002 2003 2005 2006 2008 2009<br />
Fonte: Food Monitor-GPF - Base popolazione italiana. Risposte: molto, più, abbastanza. Valori %.<br />
MERCATI<br />
Ortofrutta di IV gamma<br />
I pareri di Coop<br />
e Realco -Sigma-<br />
L’assortimento in Conad<br />
e Esselunga<br />
pag. 47<br />
Ricotta<br />
I pareri di Simply Sma<br />
e Despar<br />
pag. 58<br />
Yogurt salute<br />
I pareri di Sisa Sicilia<br />
e Selex<br />
pag. 68
<strong>Il</strong> gusto per la vita<br />
sostiene scelte<br />
di consumo<br />
sostenibili<br />
E<br />
voluzioni in corso, il gusto del<br />
buon vivere arriva sulla tavola,<br />
e non solo, degli italiani. In<br />
fondo, la voglia di invecchiare<br />
di questi tempi è cosa rara.<br />
Oggigiorno, la saggezza degli<br />
anziani è una merce con<br />
pochi compratori, mentre il<br />
giovanilismo, tutto salute e<br />
scatti, vende decisamente<br />
meglio. Quindi, tornando a<br />
noi, non solo gli italiani sembrano<br />
decisi a non invecchiare,<br />
ma oltre a sperarlo, iniziano<br />
a muoversi in tal senso,<br />
con la medicina preventiva,<br />
l’aumento dei checkup, l’interesse<br />
verso cosmeceutici<br />
e farmafood. E infine, nell’occuparsi<br />
del proprio benessere,<br />
cominciano ad ampliare<br />
la sfera d’interesse anche al<br />
mondo intorno a loro. Da Peter<br />
Pan a nuovi saggi?<br />
Per rispondere facciamo<br />
qualche passo indietro.<br />
Un tempo, il consumatore<br />
cercava di cibarsi e vestirsi<br />
con buongusto, e opinabile<br />
o meno che fosse, la cosa<br />
finiva lì. Successivamente, si<br />
rese conto che il gusto, di per<br />
sé, rappresentava una variabile<br />
controversa e fonte di numerose<br />
insicurezze, rinforzate<br />
da vari scandali alimentari e<br />
da campagne per la salute<br />
dai toni apocalittici.<br />
<strong>Il</strong> consumatore veleggiò,<br />
quindi, alla ricerca del benessere,<br />
dando vita a numerosi<br />
fenomeni socio-economici,<br />
alcuni un po’ new-age che<br />
si sono persi nel tempo, altri,<br />
meno eclatanti, ma destinati<br />
a gettare radici per il<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
3 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
di Cristina Lazzati<br />
Editoriale<br />
futuro a venire. Ancora non<br />
contento dei risultati e con<br />
la mente sempre più affollata<br />
di informazioni, il nostro<br />
consumatore ha cercato di<br />
mettere ordine, puntando su<br />
un più generalizzato star bene,<br />
cercando nel contempo<br />
di liberarsi dell’etichetta di<br />
consumatore (cosa che ha<br />
gettato nel panico istituti di ricerca<br />
e giornalismo di settore<br />
e non, ma questa è un’altra<br />
storia). E infine, con un moto<br />
di saggezza e altruismo,<br />
alcuni, molti, hanno ampliato<br />
lo star bene anche al mondo<br />
che li circonda e si è iniziato<br />
seriamente a parlare di vita<br />
sostenibile o, almeno, della<br />
sua ricerca.<br />
Al buongusto si è dunque<br />
sostituito il “gusto per la vita”,<br />
che si traduce, oggi, in gusto<br />
per la sostenibilità, per un<br />
consumo consapevole e informato.<br />
Ed è proprio a questo<br />
gusto che si deve puntare,<br />
stabilendo un sempre più<br />
stretto legame nella filiera fra<br />
chi produce, chi distribuisce<br />
e chi consuma, condividendo<br />
così oneri e onori. Anche<br />
perché i consumatori diventati<br />
più cittadini stanno prendendosi<br />
carico della responsabilità<br />
delle proprie scelte,<br />
anche quelle minime, legate<br />
al consumo. Certamente non<br />
vogliono e non possono pagare<br />
del tutto i costi legati ad<br />
una produzione più etica, più<br />
sostenibile, quasi fosse uno<br />
sfizio. Anche le aziende devono<br />
farsi carico di parte dei<br />
costi ... e che nessuno dica<br />
che sono a fondo perduto ...
3<br />
6<br />
8<br />
13<br />
14<br />
17<br />
27<br />
editoriale<br />
<strong>Il</strong> gusto per la vita<br />
sostiene scelte<br />
di consumo sostenibili<br />
intervista<br />
Paolo De Castro, “Ue,<br />
parteciparne con serietà<br />
e coerenza alle scelte”<br />
consumatori<br />
Osservatorio Sana-GPF<br />
2010: “Gli italiani vogliono<br />
vivere bene, sano<br />
e sostenibile<br />
Istat, nel 2009 meno<br />
spese food grazie ai<br />
prezzi in deflazione<br />
Servizio clienti:<br />
un elemento decisivo<br />
in tempo di crisi<br />
<strong>Il</strong> target anziani<br />
è un’opportunità<br />
di business nel pieno<br />
della crescita<br />
Coop indaga sulle scelte<br />
In questo numero<br />
30<br />
32<br />
33<br />
di consumo sostenibili<br />
navigatori<br />
App per iPhone, a volte<br />
il brand va fuori tema<br />
Social networking<br />
e business, Italia<br />
ancora in ritardo<br />
Marlene, oltre 2.000<br />
amici su Facebook<br />
<strong>Il</strong> Fatto Alimentare:<br />
consumerismo critico<br />
packaging<br />
34 Uova fresche in guscio<br />
Attenzione, fragilissime!<br />
37 prodotti novità<br />
mercati<br />
47 ORTOFRUTTA<br />
DI IV GAMMA<br />
I pareri di Coop<br />
e Realco (Sigma),<br />
l’assortimento<br />
in Conad<br />
ed Esselunga<br />
50<br />
54<br />
56<br />
58<br />
61<br />
65<br />
68<br />
69<br />
La competizione<br />
è sempre più<br />
tra l’industria<br />
di marca e la private<br />
label<br />
BLOG - Verdure di IV<br />
gamma, l’argomento<br />
appassiona uomini e<br />
donne<br />
RASSEGNA PRODOTTI<br />
RICOTTA<br />
I pareri di Simply Sma<br />
e Despar<br />
GPF - La ricotta è<br />
pronta per fare un salto<br />
di immagine<br />
RASSEGNA PRODOTTI<br />
YOGURT SALUTE<br />
I pareri di Sisa Sicilia<br />
e Selex<br />
<strong>Il</strong> mercato continua<br />
a mostrarsi in buona<br />
salute, ma i margini<br />
6 8 17 78<br />
Scelti per voi<br />
Fresh & Easy<br />
Farm to Store in <strong>24</strong><br />
USA<br />
Scelti per voi<br />
Ombre Elettriche<br />
Spot virale per<br />
comunicare il vino<br />
ITA<br />
Scelti per voi<br />
Lush lavorazione<br />
artigianale<br />
FR<br />
3 0<br />
2010<br />
Scelti per voi<br />
Da Sainsbury’s<br />
lo store sull’albero<br />
UK<br />
Scelti per voi<br />
Kiehl’s sceglie Acai,<br />
il frutto super antiossidante<br />
che arriva dall’Amazzonia<br />
USA<br />
Scelti per voi<br />
Quick il Quality Burger<br />
Restaurant ecosostenibile<br />
FR<br />
5<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
72<br />
73<br />
74<br />
78<br />
81<br />
82<br />
sono in deciso calo<br />
Yogurt, la relazione<br />
è più dinamica<br />
se i brand si “aprono”<br />
BLOG - Gli yogurt<br />
funzionali?“Fingo<br />
di credere che facciano<br />
bene”.E li compro<br />
RASSEGNA PRODOTTI<br />
speciale<br />
casalinghi<br />
I reparti di Esselunga,<br />
Carrefour e Finiper,<br />
i pareri di Coin ed Ikea<br />
Factory outlet,<br />
shop-in-shop:<br />
la marca si industria<br />
per crearsi<br />
nuovi spazi<br />
RASSEGNA PRODOTTI<br />
95 Monouso: private label<br />
vincenti a scaffale<br />
96 RASSEGNA PRODOTTI<br />
Video intervista<br />
La sostenibilità<br />
in architettura<br />
per Paolo Lucchetta<br />
Scelti per voi<br />
Lush e le sue ricette<br />
di cosmesi naturale<br />
UK<br />
Scelti per voi<br />
Yves Rocher l’ecohotel,<br />
spa, bio ristorante<br />
che rispetta il pianeta<br />
FR
iNTERVISTA<br />
Paolo De Castro: “Ue, parteciparne<br />
con serietà e coerenza alle scelte”<br />
Vongole e telline al bando, l’etichetta anti-Nutella,<br />
il vino con lo zucchero. L’Ue è un mito in caduta<br />
libera. Colpa solo della disinformazione? Di<br />
questo e altro Gdoweek ha parlato con Paolo<br />
De Castro, politico, economista, agronomo,<br />
docente all’Università degli Studi di Bologna,<br />
e che dal luglio 2009 è presidente della Commissione<br />
agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Ue.<br />
L’Unione europea sta perdendo credito anche<br />
per gli italiani?<br />
La storia recente dimostra che i provvedimenti e, in generale,<br />
il lavoro parlamentare europeo suscitano, numerose<br />
reazioni nel nostro Paese, in gran parte, poco veritiere. La<br />
disinformazione circolata sulla presunta messa al bando<br />
della Nutella ne è stato un esempio. Nulla di vero. Gli europarlamentari<br />
italiani hanno semplicemente tentato, senza<br />
6<br />
riuscirci, di modificare una situazione già contemplata nel<br />
regolamentorelativo alla Disciplina armonizzata sulle indicazioni<br />
nutrizionali. Discorso simile, sul regolamento per uno<br />
sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mediterraneo.<br />
Le reazioni si sono concentrate esclusivamente<br />
contro l’Europa che è finita inevitabilmente sul banco degli<br />
imputati. Nulla è stato detto, invece, sul fatto che il nostro<br />
Paese avrebbe potuto, forse, sfruttare meglio il lungo tempo<br />
a disposizione concessogli dall’Ue per adeguarsi alla<br />
normativa.<br />
Se vogliamo lavorare concretamente per la crescita del<br />
nostro sistema agroalimentare, per la valorizzazione delle<br />
sue specificità, per la difesa delle prerogative dei consumatori,<br />
dobbiamo comprendere che l’Ue non è un luogo<br />
di decisione al quale guardare con diffidenza, ma piuttosto<br />
uno spazio di opportunità per i nostri cittadini e le nostre<br />
imprese. <strong>Il</strong> costume diffuso nel nostro Paese di individuare<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it
nell’Ue un capro espiatorio per ogni occasione è controproducente:<br />
l’Europa siamo noi e per essere autorevoli al suo<br />
interno dobbiamo partecipare con serietà e coerenza alla<br />
costruzione delle sue scelte.<br />
Mozzarella “blu”. Un’opportunità per rilanciare<br />
l’etichetta con l’indicazione obbligatoria<br />
dell’origine della materia prima?<br />
<strong>Il</strong> caso delle “mozzarelle blu” è la dimostrazione che non<br />
bisogna mai abbassare la guardia nei confronti dei temi<br />
legati alla sicurezza alimentare. Al tempo stesso, un principio<br />
deve essere chiaro: in tema di etichettatura alimentare<br />
gli Stati membri non hanno alcuna facoltà a legiferare. Del<br />
resto, la storia degli ultimi anni ha dimostrato che, ad eccezione<br />
del percorso avviato nel 2007 sull’olio vergine ed<br />
extra vergine d’oliva, qualsiasi tentativo nazionale d’introdurre<br />
l’obbligatorietà dell’origine in etichetta non ha alcuna<br />
chance di successo.<br />
A quando l’etichetta per consentire ai consumatori<br />
di scegliere con consapevolezza?<br />
<strong>Il</strong> regolamento Ue in tema d’informazioni alimentari ai consumatori,<br />
approvato dall’Aula di Strasburgo, in prima lettura<br />
lo scorso 16 giugno, rappresenta un importante passo in<br />
avanti. Un lavoro serrato, che ha coinvolto attivamente la<br />
commissione agricoltura e, grazie al quale, sarà adesso<br />
obbligatorio indicare in etichetta il luogo di provenienza per<br />
i prodotti agricoli, per i prodotti mono ingrediente e per carne<br />
e pesce quando sono utilizzati come unico ingrediente<br />
nei prodotti trasformati. L’obbligo sarà attuato attraverso<br />
atti delegati della Commissione su cui il Parlamento potrà<br />
esercitare il diritto di revoca o di obiezione.<br />
L’Europa si muove, quindi, nella giusta direzione in tema<br />
di etichettatura dei prodotti alimentari, assegnando priorità<br />
all’origine di quei prodotti agricoli che sono alla base dell’alimento<br />
finito e che ne caratterizzano il processo produttivo.<br />
Un risultato importante che ci offre nuove occasioni per<br />
valorizzare il nostro patrimonio agroalimentare. Su questo<br />
terreno, vanno fatti investimenti importanti, tenendo presente<br />
che è in Europa che si decide. Si attende ora la posizione<br />
del Consiglio e quindi la seconda lettura in Parlamento. Due<br />
nuove occasioni per introdurre integrazioni e miglioramenti<br />
al testo legislativo.<br />
Prodotti Dop/Igp, un patrimonio per l’Europa.<br />
Come valorizzare queste tipicità?<br />
Gli sforzi profusi dall’Ue a sostegno della qualità agroalimentare<br />
si sono focalizzati sulla valorizzazione del legame<br />
7<br />
i<br />
tra prodotto e territorio. Questo sistema va rafforzato, agendo<br />
su due strade: quella interna, finalizzata a migliorare<br />
la fruibilità del contenuto informativo che accompagna le<br />
produzioni certificate e a valorizzare così in maniera ulteriore<br />
le eccellenze del patrimonio agroalimentare europeo; quella<br />
esterna, dedicata a far si che questi marchi europei possano<br />
trovare adeguato riconoscimento anche all’esterno dell’Ue:<br />
è un tema che s’inserisce in quello più ampio del negoziato<br />
internazionale sul commercio agricolo in cui si contrappongono<br />
visioni ancora distanti. Dobbiamo lavorare su questo<br />
terreno per soluzioni che possano garantire la riconoscibilità<br />
delle nostre eccellenze e livellare progressivamente verso<br />
l’alto gli standard legati alla commercializzazione dei prodotti<br />
agricoli, incluse le cosiddette specialities.<br />
In Europa, l’Italia è tra i principali protagonisti<br />
dell’export agroalimentare. Quali<br />
“spinte” dall’Ue per rendere più competitivo<br />
il comparto?<br />
La frammentazione è un tema che limita le performance<br />
del sistema agricolo nazionale. Le opportunità, offerte fino<br />
ad oggi dalle politiche di sviluppo rurale, hanno consentito<br />
di affrontare alcune debolezze strutturali, ma il tessuto<br />
produttivo necessita di ulteriore sostegno per raggiungere<br />
quella efficienza necessaria per competere sui mercati<br />
internazionali con maggiore forza. Tra i principali temi della<br />
Pac post 2013, trova una rilevanza particolare proprio<br />
l’obiettivo di rafforzare il profilo competitivo dell’offerta<br />
agricola europea. In tal senso, occorre lavorare sui temi<br />
dell’integrazione orizzontale e verticale, favorendo meccanismi<br />
di economia contrattuale che possano anche<br />
rafforzare il potere degli agricoltori all’interno della filiera.<br />
Ovviamente questo non è solo compito delle politiche; si<br />
tratta di un tema che richiede uno sforzo organizzativo<br />
e un nuovo orientamento all’integrazione da parte delle<br />
imprese, nella consapevolezza che solo una struttura<br />
imprenditoriale più organizzata può dialogare in maniera<br />
efficiente con mercati che richiedono continuità delle forniture<br />
e grandi concentrazioni di prodotto. Tenendo conto<br />
che la Pac del futuro deve attrezzarsi per rispondere alle<br />
grandi sfide che l’agricoltura ha di fronte: la crescita della<br />
popolazione e dei consumi, la scarsità di risorse energetiche<br />
e ambientali ci impongono un futuro nel quale<br />
bisognerà produrre di più inquinando meno. In questa<br />
prospettiva, gli agricoltori europei saranno chiamati a<br />
fornire alimenti, ma anche beni pubblici.<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
Tiziana C. Aquilani
cONSUMI<br />
Osservatorio Sana-GPF 2010:<br />
“Gli italiani vogliono vivere bene,<br />
sano e sostenibile”<br />
Marilena Colussi,<br />
Senior Consultant<br />
Responsabile<br />
Food & Retail<br />
GPF<br />
Metodologia dell’Osservatorio<br />
I dati dell’Osservatorio Sana-GPF provengono da un field ad hoc, basato su interviste<br />
personali, domiciliari, ad un campione di 1.000 individui, rappresentativo a<br />
livello nazionale della popolazione italiana, dai 15 ai 74 anni; le interviste sono<br />
state effettuate tra marzo-aprile 2010, in 115 comuni italiani. Alcuni trend storici<br />
provengono dalle indagini socio-culturali GPF, quali Food Monitor e Monitor 3SC,<br />
cioè le due più lunghe ed approfondite analisi socio-culturali nazionali, basate su<br />
campioni rappresentativi della popolazione italiana (15-74 anni, 2.500 casi).<br />
8<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
Una volta erano nicchie di consumatori<br />
ad avere a cuore la propria salute<br />
e quella dell’ambiente. Oggi, tutto<br />
questo è storia. <strong>Il</strong> nostro presente ci mostra<br />
una cultura dello stare bene che guadagna<br />
consensi, una domanda articolata, misurata<br />
e un’offerta meglio strutturata, anche se ancora<br />
perfezionabile. Si può, quindi, parlare di<br />
approccio generale ispirato a un sano pragmatismo.<br />
Una conferma di tutto ciò arriva<br />
dai risultati dell’Osservatorio Sana-GPF, che<br />
verrano presentati durante la giornata inaugurale<br />
della 22° edizione di Sana, il 9 settembre.<br />
L’Osservatorio è stato ideato nel 2007<br />
da Giampaolo Fabris -il noto sociologo dei<br />
consumi, recentemente scomparso- e ora<br />
portato avanti sotto la responsabilità di Marilena<br />
Colussi, direttore di ricerca in GPF e<br />
responsabile dell’Area Food e Retail.<br />
L’indagine rileva i comportamenti, gli atteggiamenti<br />
e i valori degli italiani sul tema della<br />
“Vita Sana” nella prospettiva di un “Buon<br />
Vivere”, diventato valore e pratica di massa.<br />
Una nuova idea di benessere sta evolvendo<br />
nella società italiana: nonostante, o forse<br />
soprattutto, anche a seguito della crisi socioeconomica,<br />
crescono i valori di un benessere<br />
ad ampio spettro, con un ruolo particolare<br />
per i prodotti e i servizi di tipo naturale.<br />
L’Osservatorio Sana-GPF prende in esame<br />
il rapporto degli italiani con la salute, il benessere,<br />
l’alimentazione, la cura del corpo,<br />
l’abitare e i consumi più in generale. Particolare<br />
attenzione è dedicata al naturale, al<br />
biologico, al mediterraneo e alla sostenibilità.<br />
Abbiamo parlato di tutto questo con Marilena<br />
Colussi.
Quali sono le anticipazioni più significative<br />
dell’Osservatorio Sana-GPF?<br />
Nonostante il clima d’incertezza e di crisi,<br />
nella società italiana c’è una forte attenzione<br />
alle problematiche dello star bene in senso<br />
olistico, ovvero sia dal punto di vista psicologico,<br />
delle emozioni e degli affetti, sia<br />
da quello prettamente fisico, della cura del<br />
corpo attraverso movimento, alimentazione<br />
e stile di vita. <strong>Il</strong> progetto del “Buon Vivere”<br />
rappresenta un’evoluzione della società del<br />
benessere: star bene e/o sentirsi bene, oggi,<br />
non bastano più. Gli italiani vogliono vivere<br />
bene, sano e sostenibile. <strong>Il</strong> benessere è<br />
inteso come vivere esperienze autentiche<br />
e concrete, per noi stessi e con gli altri. In<br />
un contesto ambientale e socio-economico<br />
“inquinato” e critico, con malattie in crescita,<br />
la società del benessere anni 80-90 si sta<br />
traghettando velocemente in una prospettiva<br />
di sostenibilità ed etica anche nei consumi.<br />
Che cosa è cambiato nella sensibilità<br />
e nei comportamenti di consumo degli<br />
italiani riguardo il buon vivere?<br />
Partirei da alcuni esempi. Rispetto ad un<br />
anno fa, la maggioranza del campione ha<br />
<strong>Il</strong> trend del bio riguadagna quota<br />
Consumo spesso prodotti biologici<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
prestato più attenzione all’impatto ambientale<br />
nei propri consumi ed abitudini di vita<br />
quotidiana; ad esempio, nell’uso di elettrodomestici<br />
e di auto, nel riscaldamento della<br />
casa, nella raccolta differenziata. Interessante<br />
la progressione di questo fenomeno:<br />
nella precedente rilevazione 2009, 4 italiani<br />
su 10 avevano prestato più attenzione<br />
all’impatto ambientale. Quest’anno, sono<br />
quasi 6 su 10. Inoltre, è significativo il rapporto<br />
con i prodotti sostenibili: l’utilizzo<br />
della carta riciclata, i prodotti tessili ecologici<br />
con filati e coloranti esclusivamente<br />
naturali, i giocattoli ecologici, fatti in legno,<br />
con materiali atossici e anallergici. Sono<br />
solo alcuni dei numerosi esempi analizzati<br />
dall’Osservatorio Sana-GPF. Nonostante la<br />
crisi abbia ridotto la ricchezza delle famiglie<br />
e i consumi, e modificato il mondo del<br />
lavoro, è possibile guardare al futuro con<br />
più ottimismo. Emerge un cambiamento<br />
diffuso: vivere bene e sano non vuol dire<br />
fare grandi cose, ma sempre di più tante<br />
piccole cose, con più cura e amore per<br />
noi stessi, per gli altri e per l’ambiente. Si<br />
fa strada l’emergere di un circolo virtuoso<br />
tra aspetti teorici ed esperienze pratiche.<br />
1994 1996 1997 1999 2001 2002 2003 2005 2006 2008 2009<br />
9<br />
4 segue a pag. 10<br />
Fonte: Food Monitor-GPF - Base popolazione italiana. Risposte: molto, più, abbastanza. Valori %.<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
C
C<br />
4<br />
segue da pag. 9<br />
Così, per mantenersi in buona salute, sono<br />
cresciute significativamente l’attenzione ai<br />
rischi derivanti dal fumo, la ricerca, la costruzione<br />
e il mantenimento di una vita affettiva<br />
il più possibile serena, così come l’attenzione<br />
ad un’alimentazione più equilibrata e<br />
sana, il dormire a sufficienza, la limitazione<br />
del consumo di alcolici e il prendersi cura<br />
di se stessi, anche attraverso un regolare<br />
esercizio fisico. Un altro dato interessante e<br />
in incremento è il fatto che gli italiani stanno<br />
cominciando a far rientrare nei loro comportamenti<br />
abituali il sottoporsi a regolari visite<br />
mediche, sia di controllo sia di prevenzione:<br />
la maggioranza del campione ha dichiarato<br />
di valutare l’aspetto molto o abbastanza<br />
importante.<br />
Cosa ci può anticipare<br />
riguardo ai prodotti per il corpo?<br />
La tendenza al Naturale si conferma anche<br />
nel 2010. L’immagine dei prodotti naturali<br />
è spesso vincente rispetto ai cosmetici tradizionali:<br />
efficacia, delicatezza, assenza di<br />
sostanze chimiche dannose, sicurezza ed<br />
efficacia sono valori riconosciuti ai prodotti<br />
naturali di oggi, sempre più innovativi e<br />
moderni.<br />
Vivere sano, nonostante la crisi<br />
80<br />
70<br />
60<br />
50<br />
Gli Italiani come si sentono?<br />
La maggioranza degli italiani si percepisce<br />
in generale “molto felice” o “abbastanza felice”.<br />
Le maggiori soddisfazioni derivano dalla<br />
famiglia e, subito dopo, dalle relazioni sociali.<br />
Al terzo posto, troviamo la soddisfazione per<br />
l’alimentazione (in leggero aumento i molto<br />
soddisfatti), l’abitazione, la salute, l’equilibrio<br />
interiore e lo stato emotivo, l’aspetto fisico e,<br />
ultime, le possibilità economiche.<br />
Parliamo di alimentazione:<br />
meglio bio o non bio?<br />
È un dato di fatto che nella popolazione stia<br />
crescendo la conoscenza e il rapporto con il<br />
biologico. Quasi un terzo di italiani ha dichiarato<br />
di avere consumato prodotti biologici e<br />
il dato è in crescita. Allo stesso tempo, mi<br />
sembra importante segnalare -e qui riporto<br />
le evidenze che provengono dall’indagine<br />
Food Monitor, che da molti anni analizza le<br />
tematiche alimentari nella loro complessità-<br />
uno stemperamento di alcune paure verso<br />
gli ogm. Del resto, la chimica sul campo e<br />
nei prodotti convenzionali è altrettanto preoccupante<br />
e l’allarme verso queste problematiche<br />
è in ascesa negli ultimi tre anni.<br />
Gennaro Fucile<br />
Sono disposto a pagare molto di più gli alimenti provenienti<br />
da coltivazioni che escludono tassativamente l’impiego<br />
di concimi chimici e antiparassitari<br />
1994 1996 1997 1999 1999 2001 2002 2003 2005 2006 2008 2009<br />
Fonte: Food Monitor-GPF - Base popolazione italiana. Risposte: molto, più, abbastanza. Valori %.<br />
10<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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I consumatori che cercano il gusto<br />
senza rinunciare alla forma<br />
hanno espresso un desiderio...<br />
Innovativo perché coniuga il gusto dello<br />
zucchero, il benessere del fruttosio e la ipocaloricità<br />
dei dolcificanti intensivi.<br />
Rivoluzionario perché composto unicamente<br />
da fruttosio ed eritritolo, un nuovo edulcorante<br />
100% naturale.<br />
Leggero perché contiene il 50% di calorie in meno<br />
dello zucchero e il 38% in meno del fruttosio.<br />
Delizioso perché non altera il sapore<br />
di cibi e bevande.<br />
Affidabile perché garantito da Eridania.
Istat, nel 2009 meno spesa food<br />
grazie ai prezzi in deflazione<br />
Istat fotografa un sensibile arretramento delle<br />
dinamiche di consumo nel nostro Paese. I<br />
redditi disponibili delle famiglie sono scesi lo<br />
scorso anno del 2,6% mentre la spesa media<br />
mensile è scesa a 2.442 euro a valori correnti,<br />
con un calo dell’1,7% rispetto ai 2.485 euro<br />
del 2008. Se però si tiene conto dell’inflazione<br />
di periodo e della diminuzione imputata<br />
dall’Istat stessa al valore dei fitti figurativi (i<br />
canoni pagati da quel quinto delle famiglie<br />
che ancora vive in locazione e che vengono<br />
“spalmati” su tutti i residenti) la diminuzione<br />
reale dei consumi si aggira attorno al 3%.<br />
FOOD<br />
Per quanto riguarda gli alimentari, la spesa<br />
media è scesa a 461 euro al mese: il dato<br />
però va letto tenendo conto che per una parte<br />
dell’anno i prezzi hanno registrato una netta<br />
deflazione, mentre per tutto il 2008 l’incremento<br />
osservato era essenzialmente dovuto<br />
all’aumento dei prezzi derivante dalla crescita<br />
Nella borsa della spesa alimentare<br />
la carne è ancora protagonista<br />
Fonte: elaborazione su dati Istat<br />
Voce<br />
di spesa<br />
Pane, cereali<br />
Carne<br />
Pesce<br />
Latticini, uova<br />
Oli e grassi<br />
Frutta, verdura<br />
Caffè<br />
Bevande<br />
Alimentari<br />
Istat<br />
2008<br />
68,67<br />
89,48<br />
33,30<br />
54,11<br />
14,57<br />
70,75<br />
27,05<br />
35,38<br />
475,00<br />
Istat<br />
2009<br />
66,66<br />
86,86<br />
32,32<br />
52,52<br />
14,14<br />
70,70<br />
28,28<br />
34,34<br />
461,00<br />
La spesa media mensile delle famiglie per i consumi alimentari<br />
è scesa nel 2009 di 14 euro; le vendite, però, in termini reali, sono<br />
diminute di quasi il 3% su base annua, tenendo conto dell’inflazione<br />
di periodo. La diminuzione dei fatturati è generalizzata.<br />
La carne rimane la voce di spesa più rilevante.<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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del prezzo delle materie prime. Dal punto di<br />
vista qualitativo, va segnalato che il 35,6%<br />
delle famiglie ha dichiarato di aver diminuito<br />
nel 2009 la quantità e/o la qualità dei prodotti<br />
alimentari acquistati rispetto all’anno precedente;<br />
due terzi tra questi dichiara di aver<br />
rinunciato solo alla quantità, mentre il 15%<br />
di aver diminuito, oltre alla quantità, anche la<br />
qualità. Decresce la spesa per pane e cereali,<br />
per oli e grassi, patate frutta e ortaggi, per<br />
zucchero, caffè e altro e per le bevande. La<br />
più netta contrazione si è registrata al Sud,<br />
dove si è passati da 482 a 463 euro.<br />
DINAMICHE GEOGRAFICHE<br />
La spesa alimentare rappresenta, in media,<br />
il 18,9% della spesa totale delle famiglie, la<br />
media però non dà conto del netto divario<br />
territoriale tra il Nord, dove la quota è del<br />
16,4% e il Mezzogiorno dove si arriva al<br />
<strong>24</strong>,4%. Quella per l’acquisto di carne si conferma<br />
la più alta tra le spese alimentari, con<br />
una media di 105 euro al mese e rappresenta<br />
il 4,3% della spesa totale, con forti differenze<br />
territoriali: nel Mezzogiorno, raggiunge<br />
il 5,6%, nel Centro il 4,4% e nel Nord il 3,6%.<br />
Per quanto riguarda la canalizzazione delle<br />
vendite, il 10,4% delle famiglie acquista generi<br />
alimentari presso gli hard discount, con<br />
una quota in crescita soprattutto al Centro<br />
(dal 9,8% al 10,5%).<br />
<strong>Il</strong> supermercato si conferma il luogo di acquisto<br />
preferito con il 68,4%, soprattutto nel<br />
Centro-Nord (superiore al 70%); nel Mezzogiorno,<br />
invece, ben il 76,9% delle famiglie<br />
continua ad acquistare presso il negozio<br />
tradizionale, con percentuali decisamente<br />
superiori alla media per tutti i beni (pane,<br />
pasta, carne, pesce, frutta e ortaggi).<br />
Gino Pagliuca<br />
C
C<br />
<strong>Il</strong> rapporto personale<br />
è giudicato necessario,<br />
i risponditori automatici<br />
non piacciono<br />
83%<br />
italiani che vogliono parlare<br />
di persona con il servizo clienti<br />
Fonte: American Express Customer Service Barometer<br />
Si mangia di più<br />
tra le mura di casa<br />
65%<br />
Italiani<br />
più attenti<br />
alla cucina<br />
domestica<br />
Una ricerca di Swg per Forno Festival,<br />
evento dedicato al piacere di cucinare<br />
al forno e promosso da Pyrex, Buitoni,<br />
Angelo Parodi, Lago, Smeg e Fornet, evidenzia<br />
che più di 1/3 del campione dichiara<br />
di aver modificato le proprie abitudini<br />
negli ultimi 2 anni, preferendo rimanere<br />
di più a casa per mangiare. In parallelo,<br />
si registra una crescente attenzione alla<br />
qualità dei cibi: circa l’80% dichiara di consumare<br />
piatti più sani e segnala l’esigenza<br />
di curare maggiormente l’alimentazione<br />
quotidiana. In aumento, le preparazioni<br />
culinarie con il forno di casa. ■<br />
Cresce poco<br />
la fiducia nel mondo<br />
1%<br />
Servizio clienti,<br />
un elemento decisivo<br />
in tempo di crisi<br />
Qual è il valore aggiunto sulle vendite<br />
di un buon servizio clienti? <strong>Il</strong><br />
9%. <strong>Il</strong> dato lo si ricava dall’indagine<br />
internazionale American Express<br />
Customer Service Baromeer, condotta<br />
in Italia e in altri undici Paesi,<br />
per esplorare gli atteggiamenti e<br />
le preferenze dei consumatori nei<br />
confronti del Customer Service delle<br />
aziende. <strong>Il</strong> 90% degli intervistati<br />
afferma che un efficiente servizio al<br />
cliente influenza le decisioni di acquisto<br />
quasi quanto il rapporto tra<br />
prezzo e valore ottenuto. Inoltre, lo<br />
studio mette in luce come i consu-<br />
Nielsen segnala<br />
un miglioramento<br />
del sentiment<br />
mondiale<br />
La fiducia dei consumatori nel mondo,<br />
secondo quando riferisce l’ultima edizione<br />
del Nielsen Global Consumer Confidence<br />
Index, segna un cauto rialzo di un punto,<br />
raggiungendo 93 punti nel secondo<br />
trimestre dell’anno: mentre, al rafforzamento<br />
della fiducia sui mercati asiatici in<br />
rapida espansione, fanno da contraltare<br />
le crescenti preoccupazioni dei consumatori<br />
europei, con la crisi del debito che ha<br />
avuto un effetto molto forte soprattutto in<br />
Spagna, Italia e Francia. Negli Usa invece<br />
il sentiment ha registrato nel periodo un<br />
miglioramento di due punti. ■<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
14 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
matori italiani siano i più propensi,<br />
in Europa, a pagare per un servizio<br />
clienti eccellente: il 57% dei nostri<br />
connazionali, infatti, è disposto a<br />
spendere fino a circa il 9% in più in<br />
cambio di un ottimo servizio.<br />
La ricerca esamina anche le motivazioni<br />
che presiedono alla scelta<br />
di un’azienda. <strong>Il</strong> 93% degli italiani<br />
afferma di essere influenzato<br />
dall’esperienza personale, dalla<br />
reputazione dei suoi brand (85%),<br />
e dalle raccomandazioni di amici e<br />
parenti (64%). <strong>Il</strong> 69% dà peso alle<br />
opinioni raccolte sul web. GP<br />
<strong>Il</strong> costo<br />
del pendolarismo<br />
4%<br />
Quota reddito<br />
destinata<br />
agli spostamenti<br />
casa/lavoro<br />
<strong>Il</strong> 20% di persone in tutto il mondo e il 23%<br />
in Italia, perde ogni giorno oltre 90 minuti<br />
per recarsi sul posto di lavoro.<br />
A rilevarlo è un’indagine Regus, leader<br />
mondiale di soluzioni per gli spazi di<br />
lavoro. In Italia, il tempo di percorrenza<br />
media impiegato per andare al lavoro è di<br />
26 minuti, mentre all’estero è inferiore di<br />
un minuto.<br />
Le auto rappresentano la forma più diffusa<br />
di trasporto pendolare sia a livello globale<br />
(64%) che in Italia (58%). Nelle nostre<br />
città che ne dispongono, solo il 15% degli<br />
abitanti usa il metrò. ■
Bevi responsabilmente.<br />
IL LATO UNICO<br />
<br />
Evento straordinario:<br />
nuovo Amaro Limoncé.<br />
Nuovo Amaro Limoncè nasce dall’unione sorprendente<br />
della tradizione sobria delle erbe di montagna con la<br />
solarità del limone italiano.<br />
Una ricetta esclusiva che dosa sapientemente più di 30<br />
erbe aromatiche con l’aggiunta di un infuso di scorze di<br />
limoni per offrire un’inaspettata esplosione di sapori.<br />
<br />
8 consumatori su 10 lo ritengono unico e diverso da tutti<br />
gli altri.*<br />
<br />
7 consumatori su 10 dichiarano di essere intenzionati ad<br />
acquistarlo.*<br />
* Fonte: SWG - Ricerca Quantitativa su consumatori di AMARO – Apr. 10
Bevi responsabilmente.<br />
IL LATO UNICO<br />
<br />
Evento straordinario:<br />
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<br />
8 consumatori su 10 lo ritengono unico e diverso da tutti<br />
gli altri.*<br />
<br />
7 consumatori su 10 dichiarano di essere intenzionati ad<br />
acquistarlo.*<br />
* Fonte: SWG - Ricerca Quantitativa su consumatori di AMARO – Apr. 10
cONSUMI<br />
<strong>Il</strong> target anziani è un’opportunità<br />
di business nel pieno della crescita<br />
Le aziende tendono a disinteressarsi delle dinamiche<br />
di acquisto delle fasce più anziane.<br />
L’argomento in Italia è poco indagato, sebbene<br />
gli anziani siano 12 milioni (gennaio 2008) e in<br />
crescita. A livello europeo, il nostro Paese è primo<br />
quanto a indice di invecchiamento (over 65<br />
sulla popolazione), con il 16,4% rispetto a una<br />
media europea del 15,4%. L’Italia è prima anche<br />
per l’indice di vecchiaia, con 109 over 65 ogni<br />
100 bambini tra 0-14 anni, rispetto a una media<br />
di 87,3. Quindi, l’affermazione “L’Italia è un<br />
Paese di vecchi”, di cui si abusa ormai da anni,<br />
stranamente non è un tipico caso di allarmismo<br />
mediatico, ma una semplice verità in gran parte<br />
inesplorata, ma anche ricca di potenzialità. Quali<br />
sono stati finora gli atteggiamenti prevalenti delle<br />
aziende nei confronti del mercato senior? L’osservazione<br />
dell’uso delle leve di marketing mix<br />
La fedeltà secondo gli over 65<br />
‚<br />
‚<br />
‚<br />
‚<br />
‚<br />
in collaborazione con<br />
rivela una prima opzione, largamente diffusa, di<br />
sostanziale disinteresse per la fascia di clientela<br />
anziana. Una negligenza che può celare, talvolta,<br />
un’analisi accurata del target e la successiva<br />
decisione di non servirlo e, più sovente, un’ipotesi<br />
aprioristica di omogeneità, o eterogeneità poco<br />
significativa, che genera un giudizio di scarsa<br />
convenienza al trattamento del target.<br />
La seconda opzione consiste nell’utilizzo dell’immagine<br />
dell’anziano, sempre con una pregiudiziale<br />
di omogeneità, a fini di contrapposizione<br />
e di esaltazione del target giovane e/o adulto,<br />
atteggiamento riscontrabile soprattutto in azioni<br />
di comunicazione.<br />
PROSPETTIVA DI MARKETING<br />
Seguendo una terza opzione, le aziende operanti<br />
in business più direttamente coinvolti nel mer-<br />
17<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
4 segue a pag. 18<br />
Tendono a concentrare gli acquisti in un unico punto di vendita o, comunque, in un unico format<br />
distributivo (tendenzialmente il supermercato).<br />
Hanno una maggiore sensibilità alle promozioni.<br />
Manifestano un’elevata fedeltà comportamentale, ovvero quell’insieme di atteggiamenti dell’utente che<br />
lo avvicinano e lo tengono stretto al punto di vendita o alla marca e derivano da una ripetizione<br />
routinaria del comportamento che ha condotto all’accumulazione dello stock di fiducia. I senior sono<br />
molto legati all’abitudine, al non cambiare la loro routine e restii a provare nuovi punti di vendita,<br />
soprattutto se il grado di soddisfazione per quello attuale è soddisfacente.<br />
Manifestano raramente una fedeltà cognitiva, ovvero la convinzione che l’offerta garantisca<br />
costantemente un differenziale di valore positivo rispetto alla concorrenza. I senior spesso credono<br />
di fare scelte sbagliate e non ottimali, ma condizionati dall’abitudine, dai comportamenti degli altri<br />
(parenti, amici, conoscenti) e spesso non informati sulle alternative, mettono in dubbio la loro<br />
capacità di “aver scelto bene”.<br />
Difficilmente manifestano lealtà, ovvero il momento di maggiore pienezza della relazione che tende<br />
a divenire cooperativa, poiché oltre alla fedeltà comportamentale e mentale viene maturata la<br />
convinzione che la relazione si basi sui principi di equità, correttezza e reciprocità: vi è una tendenza<br />
diffusa a mettere in dubbio il sistema. Nella maggior parte dei casi, non si fidano del distributore,<br />
credono di dover essere molto attenti e verificare ogni cosa e, in più, molti pensano che, essendo<br />
anziani, le persone, le imprese e la società siano sempre pronti ad approfittarne.
C<br />
cato dei senior hanno adottato spesso politiche<br />
di sfruttamento del target senza mostrare particolare<br />
comprensione dei meccanismi di ricerca,<br />
decisione e consumo-acquisto del senior, né<br />
delle sue caratteristiche, che possono evidenziare<br />
differenze interne più forti di quelle che appaiono<br />
in altre fasce di età. In altri termini, tranne<br />
rare eccezioni, si è ben distanti dall’adottare una<br />
corretta prospettiva di marketing fondata sul<br />
riconoscimento e l’analisi di bisogni ed esigenze<br />
diversi in una fascia d’età che, in apparenza, può<br />
sembrare omogenea.<br />
Data la dimensione del fenomeno, gli obiettivi<br />
di mercato delle imprese difficilmente potranno<br />
ignorare la crescita dimensionale della fascia<br />
senior della popolazione; nel contempo, le politiche<br />
di marketing risulteranno influenzate anche<br />
dalla natura eterogenea della domande senior,<br />
caratterizzata da una frammentazione, per com-<br />
18<br />
portamenti di acquisto e di consumo, anche<br />
superiore al resto della popolazione.<br />
Siamo di fronte a un acquirente-consumatore<br />
molto particolare, con disponibilità economica<br />
non indifferente e di conseguenza interessato al<br />
consumo di numerosi beni e servizi, ben diversi<br />
dai tradizionali “prodotti primari”.<br />
STEREOTIPO DI CUI DISFARSI<br />
Si tratta, insomma, di un segmento caratterizzato<br />
da una capacità di spesa che deve sollecitare<br />
una completa revisione dello stereotipo<br />
negativo che tende a dipingere i senior come<br />
caratterizzato da marginalità sociale, scarsa mobilità,<br />
analfabetismo diffuso, chiusura culturale<br />
e disorientamento di fronte al cambiamento, al<br />
dinamismo e alla novità.<br />
Le trasformazioni del commercio -dal diffondersi<br />
delle nuove tecnologie all’applicazione della<br />
Atteggiamenti, gusti e abitudini degli over 65<br />
‚<br />
‚<br />
‚<br />
‚<br />
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‚<br />
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‚<br />
segue da pag. 17<br />
4<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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4 segue a pag. 20<br />
Grazie a una disponibilità economica non indifferente, sono interessati al consumo di prodotti e servizi<br />
diversi dai tradizionali prodotti primari.<br />
Mantengono un’elevata propensione nei confronti della politica.<br />
Amano viaggiare e sono grandi consumatori di viaggi (compatibilmente con le condizioni fisiche e le<br />
risorse economiche).<br />
Frequentano volentieri le librerie e hanno diminuito il consumo di televisione come passatempo<br />
principale, anche se l’incidenza di questo strumento nella gestione del tempo libero rimane più alta<br />
rispetto alla media italiana.<br />
Cresce l’attenzione alla cura del proprio corpo sia facendo attività fisica, sia attraverso una maggiore<br />
prevenzione sia utilizzando creme cosmetiche, soprattutto per il viso.<br />
Sono tra i maggiori consumatori di caffè fuori casa.<br />
Ritengono lo shopping un’opportunità di socializzazione, un’esperienza di svago e un’attività fisica.<br />
Nei loro acquisti, soprattutto alimentari, sono attratti in maniera particolare dalle marche.<br />
Prestano molta attenzione al packaging e alla posizione dei prodotti a scaffale.<br />
Non gradiscono pubblicità rivolte agli anziani, perché rifiutano una ghettizzazione.<br />
Gli young senior (di età compresa tra i 65 e i 75 anni) sono mobili, esigenti, attenti al prezzo e agli aspetti<br />
nutrizionali dei prodotti. Al contrario, gli old senior, che superano i 75 anni, tendono a “viziarsi” di più,<br />
preferendo prodotti come merendine, gelati e surgelati, in quanto attratti più dal gusto che da attenzione<br />
alla salute.<br />
Mostrano una disponibilità relativamente elevata all’accettazione dei messaggi pubblicitari.<br />
Hanno una minore efficienza nell’elaborare le informazioni (maggiore nei senior con livello di istruzione<br />
più elevato e che mantengono uno stile di vita attivo e sono più motivati).<br />
L’utilizzo di strumenti di pagamenti elettronici è un dato di fatto ormai acquisito, destinato, anzi, a<br />
svilupparsi ulteriormente, con l’ingresso, nel segmento senior, dei baby boomer.
Più benessere, Più gusto<br />
Più vendite<br />
Da Cannamela la risposta perfetta<br />
ad un mercato in crescita:<br />
Più Benessere grazie alla presenza del sale iodato in<br />
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modo efficace al trend crescente della ricerca di<br />
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C<br />
4<br />
segue da pag. 18<br />
riforma Bersani del 1998, dall’internazionalizzazione<br />
del settore alla comparsa di nuove forme<br />
distributive, dall’avvento della gdo al contemporaneo<br />
arretramento delle imprese dettaglianti di<br />
piccole dimensioni all’apertura di nuovi canali<br />
diretti- sembrano realizzarsi senza tenere nella<br />
necessaria considerazione il dato demografico.<br />
Contribuiscono, invece, ad acuire una serie di<br />
problemi relativi alla fruizione dei servizi commerciali<br />
da parte della domanda senior, relativi,<br />
in particolare, alla differente valenza attribuita<br />
dai senior all’attività di shopping: i senior lo interpretano<br />
tendenzialmente come opportunità<br />
di socializzazione, come esperienza di svago e<br />
come attività fisica.<br />
IL FORMAT DI RIFERIMENTO<br />
L’analisi del rapporto tra acquirenti senior e canali<br />
distributivi ha fatto emergere che la spesa<br />
alimentare è consistente ed è pertanto utile vedere<br />
il rapporto tra il senior e il format distributivo<br />
di riferimento della ricerca empirica, il supermercato.<br />
Si tratta della formula che più delle altre,<br />
per diffusione e grado di accettazione da parte<br />
del consumatore-acquirente, ha consentito la<br />
modernizzazione del sistema distributivo grocery<br />
italiano. Rispetto alle tipologie commerciali più<br />
tradizionali, infatti, il supermercato si è posizionato<br />
con un assortimento sempre più ampio e<br />
profondo e, a parità di prodotto, con un livello<br />
di prezzo inferiore. In generale, gli uomini e le<br />
donne più anziani mostrano un atteggiamento<br />
positivo nei confronti dello shopping nei supermercati:<br />
essi apprezzano la convenienza di un<br />
punto di vendita dove possono acquistare i loro<br />
alimenti preferiti e soddisfare i bisogni anche<br />
delle persone con cui vivono; apprezzano i super<br />
per l’ampia varietà di prodotti offerti e non<br />
disdegnano i nuovi prodotti.<br />
YOUNG SENIOR E OLD SENIOR<br />
A 65 anni e a 80 si hanno comportamenti di<br />
consumo e acquisto diversi e più si invecchia<br />
più si compra, come i giovani e i single. I senior<br />
di cui parliamo hanno tutti oltre 65 anni, eppure,<br />
quando entrano al supermercato, mostrano<br />
dinamiche di consumo e di acquisto molto<br />
20<br />
diverse, con i più anziani che si comportano in<br />
modo più simile ai giovani e ai single. Sono gli<br />
young senior (65-75 anni) e gli old senior (oltre<br />
75 anni), di cui abbiamo indagato recentemente<br />
i comportamenti di consumo e di acquisto.<br />
Abbiamo svolto una ricerca esplorativa, condotta<br />
su due focus group di 10 persone ciascuno, per<br />
gli aspetti legati al consumo, e su un campione<br />
di 60 persone per quanto riguarda le dinamiche<br />
di acquisto. Quanto ne è emerso pare essere<br />
interessante per ulteriori sviluppi di ricerca e rilevante<br />
per le aziende operanti nella gdo.<br />
Gli young senior sono più mobili ed esigenti,<br />
hanno un paniere di consumo molto diversificato<br />
quanto a canali distributivi in base alla categoria<br />
merceologica: comprano prodotti in negozi<br />
diversi, sono più sensibili al prezzo e più attenti<br />
all’ordine dell’esposizione nel supermercato, arrivando<br />
a rinunciare, o posticipare, l’acquisto o<br />
a cambiare negozio, se questo appare disordinato.<br />
Sono più attenti agli aspetti nutrizionali dei<br />
prodotti e leggono più attentamente le etichette<br />
e le date di scadenza. Gli old senior, invece,<br />
tendono a viziarsi di più, preferendo prodotti che<br />
mai le aziende penserebbero fatti per gli anziani,<br />
come merendine, gelati e surgelati, essendo<br />
attratti più dal gusto che dalla salubrità dei cibi.<br />
Gli old sono più indifferenti all’aspetto del singolo<br />
supermercato, lo cambiano meno spesso e<br />
sono più propensi a comprare d’impulso e ad<br />
acquistare porzioni più piccole. E sono meno<br />
sensibili al prezzo rispetto agli young. Una dinamica<br />
di consumo e di acquisto che li accomuna<br />
alle fasce più giovani e ai single.<br />
APPROCCI DIFFERENTI<br />
Differenze, quelle tra young e old senior, che<br />
sono sottolineate da alcune evidenze empiriche:<br />
l’indice di manipolazione dei prodotti è dell’89%<br />
per gli young e del 71% per gli old, a dimostrazione<br />
che i primi tendono a valutare di più un<br />
prodotto prima di acquistarlo, mentre l’indice<br />
di acquisto, ossia quante volte il prodotto viene<br />
comprato dopo essere stato toccato, è per i primi<br />
del 54% e del 71% per i secondi, evidenziando<br />
come gli young preferiscano comprare altrove<br />
se il prodotto non li soddisfa. Sia young che<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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4 segue a pag. 22
c<br />
4<br />
segue da pag. 19<br />
old, prima di effettuare l’acquisto, passano molto<br />
tempo di fronte allo scaffale, più di due minuti rispetto<br />
a una media nazionale di 40 secondi, ma<br />
per ragioni diverse. I primi, gli young, passano<br />
114 secondi di fronte a un singolo prodotto, ma<br />
con un contatto visivo medio di 50 secondi; gli<br />
old spendono 140 secondi, ma con un contatto<br />
visivo di appena 30 secondi. Gli young, quindi, lo<br />
fanno per essere sicuri di scegliere bene (sono in<br />
un certo senso più efficienti), mentre la lentezza<br />
dei secondi è più legata, oltre che alla maggiore<br />
età con tutto ciò che ne consegue, anche a un<br />
uso più intenso del supermercato quale luogo<br />
di aggregazione. Quali possibili indicazioni di<br />
management per le imprese? Innanzitutto, più<br />
attenzione al packaging, tanto per gli young che<br />
per gli old senior: confezioni facili da aprire, con<br />
etichette che per i primi devono contenere più<br />
informazioni possibili, mentre per i secondi devono<br />
soprattutto essere ben visibili. In secondo<br />
luogo, maggiore attenzione alla disposizione dei<br />
prodotti negli scaffali, più ad altezza mani che<br />
ad altezza occhi (come è consuetudine). Visti<br />
i comportamenti di acquisto peculiari degli old<br />
senior, infine, le aziende potrebbero cominciare<br />
a orientare la produzione che destinano ai single<br />
anche agli over 75. I category manager dei supermercati<br />
sono dunque allertati: se si vuole interessare<br />
tanto la clientela giovane quanto quella<br />
molto anziana meglio puntare sul “piccolo ma<br />
buono”. In realtà, le implicazioni manageriali per<br />
questo segmento non fanno riferimento tanto a<br />
nuovi prodotti, o politiche di mercato specifiche,<br />
quanto piuttosto a parziali adattamenti dell’offerta<br />
già esistente (sia industriale sia distributiva),<br />
nella consapevolezza di affrontare un mercato<br />
22<br />
I senior di domani<br />
‚<br />
‚<br />
‚<br />
<strong>Il</strong> progressivo invecchiamento dei baby boomer inciderà sul<br />
profilo dei senior verso abitudini di spesa e consumo.<br />
L’approccio alle tecnologie cambierà e sarà più friendly.<br />
I cinquantenni di oggi si trovano al “centro della vita” non<br />
solo a livello anagrafico, ma per il ruolo di riferimento svolto<br />
a livello sia familiare sia economico, come decisore di<br />
investimenti per sè e la famiglia.<br />
dinamico e innovativo, al suo interno profondamente<br />
eterogeneo e quindi tale da richiedere<br />
strategie di differenziazione mirate.<br />
CONCLUSIONI<br />
Per concludere, se allo stato attuale il profilo dei<br />
senior sembra discostarsi di molto in termini di<br />
abitudini di spesa, di consumo e di utilizzo di<br />
nuove tecnologie rispetto alle fasce più giovani,<br />
tuttavia, a questa fascia si sta avvicendando<br />
gradualmente la generazione successiva che<br />
ha vissuto la propria giovinezza nel dopoguerra.<br />
Sono i cosiddetti baby boomer, cioè quella fascia<br />
di popolazione nata tra il 1945 e il 1964, che<br />
attualmente si trova ad avere un’età compresa<br />
tra i 45 e i 65 anni, caratterizzati da un alto grado<br />
di scolarità, da un reddito più elevato goduto<br />
durante il corso della vita e che, nel periodo di<br />
pensionamento, si troverà garantito un livello<br />
economico superiore rispetto alla generazione<br />
precedente. Per questo motivo, pare utile, già<br />
oggi, indagare sui bisogni e le aspettative di<br />
questa fascia di popolazione, che si trova a vivere<br />
un momento della propria vita abbastanza<br />
cruciale. Si può avanzare la conclusione che una<br />
persona che abbia compiuto i cinquant’anni di<br />
età si trovi al “centro della propria vita”, non solo<br />
in termini prettamente anagrafici, ma soprattutto<br />
per il ruolo di punto di riferimento che essa<br />
svolge a livello sia familiare -in quanto ancora<br />
responsabili dei figli e, al contempo, dei genitori<br />
che invecchiano- sia economico-sociale, come<br />
decisori di consumi, di investimenti e risparmi<br />
per sé e la famiglia.<br />
Paola Umberta Ambroso,<br />
Osservatorio Retailing<br />
GDOWEEK - 6 settembre 20100<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it
www.lamarca.it
cONSUMI<br />
Coop indaga sulle scelte<br />
di consumo sostenibili<br />
Le caratteristiche socio-anagrafiche dei cluster<br />
Maschi<br />
26-35 anni<br />
Meno di 25 anni<br />
Laureati<br />
Nord-Est<br />
MEDIA<br />
Fonte: Coop<br />
Donne, di età media, con alta scolarità e residenti<br />
nel Centro-Nord. Ecco il ritratto dell’ecoconsumatore<br />
italiano, i cui figli però peccano di<br />
superficialità: perché, a sorpresa, sono proprio<br />
i più giovani e istruiti a mostrare comportamenti<br />
poco in linea con la loro alta consapevolezza<br />
ambientale. È quanto emerge da<br />
una ricerca condotta sui clienti di Coop Italia<br />
nell’ambito del progetto Promise (acronimo di<br />
Product Main Impacts Sustainability through<br />
Eco-communication, ovvero Sostenibilità dei<br />
principali impatti dei prodotti attraverso l’ecocomunicazione),<br />
finanziato dalla DG Ambiente<br />
della CE nell’ambito del Programma Life Plus<br />
2008 – Informazione e Comunicazione.<br />
<strong>Il</strong> progetto -promosso da Regione Liguria (capofila),<br />
Regione Lazio, Ancc Coop, Ervet Emilia<br />
Romagna e Associazione Industriali Liguria-<br />
nasce per indirizzare le scelte degli acquirenti<br />
verso prodotti eco-sostenibili, coinvolgendo in<br />
questo processo anche distributori, imprese<br />
e Pubblica Amministrazione. La prima mossa<br />
è stata quella di indagare i consumatori, con<br />
19,4<br />
23,4<br />
20,0<br />
20,5<br />
19,2<br />
18,2<br />
Maschi<br />
65 e + anni<br />
56-65 anni<br />
Licenza media<br />
Sud-Isole<br />
MEDIA<br />
27<br />
53,1<br />
58,9<br />
55,9<br />
60,9<br />
62,4<br />
51,3<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
un questionario inviato ai soci Coop iscritti al<br />
portale e alla newsletter. L’obiettivo era di mille<br />
questionari, e invece le risposte sono state oltre<br />
diecimila. A rispondere soprattutto persone per<br />
lo più dotate di una buona la scolarizzazione<br />
(meno del 10% ha la licenza media o elementare),<br />
con un’età prevalente compresa tra i 36<br />
e i 45 anni (31%) e con una significativa quota<br />
di persone tra i 46 e i 55 anni (28,9%).<br />
AMBIENTE E CONSUMATORI<br />
La tutela dell’ambiente è universalmente giudicata<br />
rilevante, a parte un risicato 0,5% di insensibili.<br />
In cima ai problemi da affrontare ci sono<br />
consumo di risorse (54,68%) e inquinamento<br />
dell’aria (54,10%), ma un quarto del campione<br />
estende la sua ansia anche a produzione di<br />
rifiuti, inquinamento dell’acqua e cambiamento<br />
climatico. Un prodotto eco-sostenibile viene<br />
riconosciuto dal basso impatto ambientale del<br />
processo di produzione: almeno il 77% degli<br />
intervistati la pensa così, ma il 67,6% prende<br />
in considerazione anche la biodegrabilità o la<br />
Non guardo, non vedo, non sento Guardaci tu Ci guardo bene<br />
Femmine<br />
46-55 anni<br />
36-45 anni<br />
Laureati<br />
Post-laurea<br />
Centro<br />
Nord-Ovest<br />
MEDIA<br />
4 segue a pag. 28<br />
Nel gruppo Non guardo, non vedo, non sento troviamo<br />
molti giovani, istruiti, che vivono nel Centro-Nord.<br />
<strong>Il</strong> gruppo Guardaci tu è composto maggiormente da<br />
maschi, anziani, con un titolo di studio prevalentemente<br />
basso, che vivono nel Sud.<br />
Nei Ci guardo bene sono più presenti donne, di media<br />
età, con più alta scolarità, residenti nel Centro-Nord.<br />
33,7<br />
32,5<br />
32,2<br />
32,9<br />
32,8<br />
32,4<br />
31,4<br />
30,5
C<br />
L’incidenza delle diverse categorie di scelta varia in base ai cluster<br />
<strong>Il</strong> prezzo<br />
La qualità del prodotto<br />
<strong>Il</strong> basso impatto ambientale del prodotto<br />
La marca del prodotto<br />
La fiducia nel punto di vendita<br />
La sicurezza del prodotto<br />
Gli aspetti sociali ed etici del prodotto<br />
Numerosità cluster<br />
% dei cluster sul totale<br />
Fonte: Coop<br />
Non guardo, non<br />
vedo, non sento<br />
7,34<br />
7,98<br />
5,77<br />
4,98<br />
5,59<br />
6,88<br />
4,97<br />
1.122<br />
18,2<br />
possibilità di riciclo e una percentuale rilevante<br />
sottolinea gli aspetti etico-sociali della produzione<br />
e l’importanza di ridurre le distanze tra<br />
il luogo di produzione e quello di vendita. <strong>Il</strong><br />
39,5% considera questi aspetti discriminanti<br />
nella scelta d’acquisto, con una rilevanza particolare<br />
dell’impatto ambientale del processo di<br />
produzione e del numero di passaggi nella filiera<br />
tra il produttore e il consumatore. In ogni caso,<br />
meno del 20% degli intervistati non li ritiene<br />
importanti. I marchi di certificazione ambientale<br />
sono ancora relativamente poco conosciuti:<br />
circa il 18% del campione non sa cosa sia la<br />
Dichiarazione ambientale di prodotto, il 16% è<br />
all’oscuro delle certificazioni forestali e il 15,7%<br />
non riconosce l’Ecolabel, anche se il 70% ritiene<br />
che questi riconoscimenti siano importanti.<br />
A determinare gli acquisti sono però soprattutto<br />
i marchi di certificazione biologica, quelli di<br />
tipicità e denominazione d’origine e, in misura<br />
leggermente inferiore, i marchi del commercio<br />
equo e solidale. In ogni caso, il 70% degli<br />
intervistati compra abitualmente, e con soddisfazione,<br />
prodotti biologici ed ecosostenibili<br />
con picchi importanti per prodotti alimentari di<br />
stagione (97,87%) e locali (88,2%), apparecchiature<br />
elettriche ed elettroniche (88,4%) e i<br />
prodotti per l’igiene della casa (77,0%).<br />
LE TRE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI<br />
Gli intervistati sono stati suddivisi in tre gruppi<br />
in base ai comportamenti. <strong>Il</strong> gruppo più<br />
numeroso, il 51%, è rientrato nella categoria<br />
“Guardaci tu”. Consumatori entusiasti e poco<br />
selettivi, delegano le loro scelte alla marca e al<br />
28<br />
Guardaci tu Ci guardo bene Media<br />
8,20<br />
9,38<br />
8,07<br />
7,34<br />
8,72<br />
9,<strong>24</strong><br />
8,04<br />
3.155<br />
51,3<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
7,35<br />
9,17<br />
8,27<br />
3,18<br />
7,30<br />
8,87<br />
8,<strong>24</strong><br />
1.873<br />
30,5<br />
pdv, pur avendo spiccate caratteristiche etiche<br />
e ambientali. Questo gruppo è composto per<br />
lo più da maschi, anziani, con un basso titolo di<br />
studio, che vivono nel Sud. Gli eco-consumatori,<br />
che appartengono al gruppo “Ci guardo<br />
bene”, hanno fatto una precisa scelta di campo<br />
a favore di prodotti di qualità, rispettosi dell’ambiente<br />
e della società, a prescindere da prezzo<br />
e marca. <strong>Il</strong> gruppo rappresenta il 30% ed è rappresentato<br />
per lo più da donne, di media età,<br />
con alta scolarità e residenti nel Centro-Nord.<br />
“Non guardo, non vedo, non sento”, così sono<br />
stati definiti quei consumatori delusi e disillusi<br />
che credono poco a quello che si racconta loro,<br />
rifiutano di scegliere e restano ancorati alle sole<br />
ovvie certezze di prezzo, qualità e sicurezza.<br />
Sono il 18,1% e sono soprattutto giovani, istruiti,<br />
che vivono nel Centro-Nord.<br />
LA COERENZA<br />
Fra conoscenza dei problemi e scelte concrete,<br />
solo il 40% mostra un comportamento<br />
coerente. <strong>Il</strong> 36% dichiara un comportamento<br />
più virtuoso rispetto alle proprie conoscenze,<br />
mentre il 25% ha una buona consapevolezza,<br />
ma razzola male. Quest’ultimo gruppo è composto<br />
perlopiù da maschi, tra i 26 e i 35 anni,<br />
residenti al Nord, con un titolo di studio elevato.<br />
Per loro l’impatto ambientale non è un aspetto<br />
rilevante nella scelta, acquistano di rado prodotti<br />
eco-sostenibili e, se lo fanno, il livello di<br />
soddisfazione non è elevato. Insomma, non<br />
sempre conoscere la teoria significa metterla in<br />
pratica.<br />
Nadia Tadioli<br />
4<br />
7,79<br />
9,06<br />
7,71<br />
5,64<br />
7,71<br />
8,70<br />
7,54<br />
6.150<br />
100,0<br />
segue da pag. 27
Premio<br />
per un futuro<br />
sostenibile<br />
Ethic Award premia l’impegno<br />
che le imprese stanno portando<br />
avanti attraverso iniziative di<br />
“sviluppo sostenibile”, atte ad<br />
un miglioramento della qualità<br />
della vita, dell’ambiente, del<br />
lavoro, delle relazioni sociali e<br />
della cultura.<br />
SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALL’EDIZIONE 2010<br />
sponsor<br />
con il patrocinio di<br />
Ethic Award è aperto alle imprese di retail,<br />
di beni di consumo, di attrezzature e di<br />
servizi che operano sul territorio nazionale.<br />
La partecipazione è gratuita, le aziende che<br />
desiderano candidarsi sono invitate ad inviare le<br />
proprie iniziative entro il 30 settembre compilando<br />
la “Scheda di partecipazione” scaricabile dal sito<br />
gdoweek.it – bottone Ethic Award o richiedendola<br />
alla Segreteria organizzativa del Premio:<br />
ethicaward.gdoweek@businessmedia<strong>24</strong>.com<br />
processi<br />
industriali<br />
greening<br />
retailer locale e<br />
territorio-comunità<br />
i giovani<br />
il consumatore<br />
minoranze<br />
e società<br />
il sud<br />
del mondo
nAVIGATORI<br />
Idee, provocazioni<br />
e spunti<br />
dal mondo<br />
dei teenager<br />
VISIBILITÀ<br />
Nell’oceano dell’AppStore<br />
farsi trovare immediatamente<br />
è fondamentale.<br />
Delle quattro applicazioni<br />
che abbiamo testato,<br />
solo MediaWorld ci ha<br />
creato delle difficoltà.<br />
Cercando l’applicazione<br />
con questo nome, infatti,<br />
si trova tutt’altro: bisogna<br />
ingegnarsi inserendo<br />
“MediaMarket” (la società<br />
che possiede il marchio)<br />
oppure il molto meno intuitivo<br />
“iMediaWorld,” nome<br />
dell’applicazione. Chi<br />
ben comincia è a metà<br />
dell’opera insomma!<br />
by BLOGmag, un magazine studentesco, nato a Bologna nel 2005, da un gruppo di ragazzi delle superiori. Dopo il primo anno<br />
di uscite locali, ha raggiunto le scuole superiori di più di 20 province italiane. Ogni mese, la rivista, gratuita, ospita articoli scritti da<br />
studenti su tutti gli argomenti di maggior interesse per i teenager con l’obiettivo di raccontare il mondo in maniera obiettiva e con<br />
occhi diversi da quelli di tutti gli altri media<br />
App per iPhone, a volte<br />
il brand va fuori tema<br />
“C’è un’app praticamente per tutto” è lo slogan<br />
che Apple associa alla pubblicità del suo iPhone.<br />
E se uno dei limiti naturali del telefonino è<br />
quello che non può cucinare per voi, quantomeno<br />
può darvi una mano. Anzi due: sono le<br />
due applicazioni ‘culinarie’ concorrenti, iPasta<br />
di Barilla e Garofalo App di Pastificio Lucio<br />
Garofalo. Lo scopo comune di entrambe è<br />
quello di fornire ricette a partire dagli ingredienti<br />
che si trovano in un frigo. Nel confronto, Barilla<br />
esce nettamente in vantaggio rispetto alla<br />
sua concorrente: oltre che la grafica realmente<br />
superiore e qualche chicca, risulta vittoriosa la<br />
volontà dell’azienda di associare il concetto di<br />
pasta al marchio Barilla, come se questo divenisse<br />
un nome comune. “iPasta” è il nome più<br />
azzeccato che potessero pensare, in pieno<br />
stile Apple e un po’ come a dire che l’applicazione<br />
ufficiale per cucinare la pasta è questa.<br />
In quanto al contenuto, Garofalo ci offre solo<br />
la possibilità di ottenere ricette aggiungendo<br />
degli ingredienti a scelta da una lista. Questo<br />
è sicuramente l’essenziale, ma da che mondo<br />
è mondo, l’essenziale non ha mai tirato più di<br />
tanto: il successo si ha con la cazzata, con la<br />
funzione totalmente inutile, ma divertente ed<br />
intrigante da usare. È anche questo il punto di<br />
forza di Barilla: geolocalizzazione per scoprire<br />
le ricette della regione in cui ci si trova. Così<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
30 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
come il geniale dosa spaghetti, un aggeggio<br />
totalmente inutile, ma in quanti hanno scaricato<br />
l’app solo per questa funzione? Tra i giovani<br />
poi, la ricerca della “stranezza”, dell’essere<br />
alternativo e, perché no, del risultare “più<br />
maturo” solo perché ci si cucina da soli fanno<br />
delle applicazioni culinarie un must da esibire<br />
agli amici.<br />
MEDIA WORLD E IKEA<br />
Al di là del cibo, ci sono altri due esempi -nel<br />
bene e nel male- della grande distribuzione<br />
che sbarca sul melafonino: Media World,<br />
grande catena di elettronica e Ikea, il famoso<br />
non-solo-mobili svedese. Entrambi offrono<br />
un’app che permette di portare il proprio catalogo<br />
o volantino sull’iPhone e di mostrare una<br />
lista dei pdv più vicini alla propria posizione.<br />
L’applicazione di Media World indubbiamente<br />
è più essenziale, offre appunto il catalogo,<br />
mappa dei negozi e una wishlist in cui inserire<br />
gli articoli desiderati. Lascia perplesso il link<br />
che permette di acquistare dall’iPhone qualsiasi<br />
oggetto: cliccando si verrà prima o poi<br />
richiamati da un operatore. Come abbiamo<br />
visto però l’essenziale non premia: Ikea, infatti,<br />
riesce a fornire né più né meno gli stessi servizi,<br />
ma arricchiti dei soliti fronzoli che fanno balzare<br />
l’app in cima alle classifiche. Oltre all’interattività,<br />
con Facebook, Youtube e Twitter, nel<br />
software Ikea, troviamo anche Anna, l’ormai<br />
famoso bot presente sul loro sito internet che<br />
risponde alle domande degli utenti. Insomma,<br />
sembra proprio che la chiave vincente delle<br />
applicazioni sia nell’inserire dei contenuti che<br />
hanno molto poco a che fare con il brand.<br />
BLOGmag, la redazione
Le zanzare...<br />
...sono alla frutta!<br />
PREVENZIONE LARVICIDI<br />
AZIONE INSETTICIDI<br />
PROTEZIONE CORPO<br />
PROTEZIONE AMBIENTI<br />
www.sandokan.com<br />
info@sandokan.com
Social networking<br />
e business, Italia<br />
ancora in ritardo<br />
<strong>Il</strong> social networking è ormai diventato un punto di riferimento<br />
imprescindibile per le aziende: il 40% delle imprese<br />
di tutto il mondo, secondo un’indagine su scala globale<br />
di Regus (soluzioni per gli spazi di lavoro), ha utilizzato<br />
con successo i social network per accaparrarsi nuove attività,<br />
mentre la percentuale nel nostro Paese non supera<br />
il 38%. A livello mondiale, il 58% degli intervistati dichiara<br />
di utilizzare i social network per mantenere i rapporti con<br />
i contatti commerciali. Altrettanto popolare è l’entrare a<br />
far parte di gruppi di interesse specifici (54%). Sebbene<br />
numerosi scettici (34%) ritengano che il social networking<br />
non diventerà mai un metodo significativo per mettersi in<br />
contatto con clienti e potenziali clienti, il 51% delle aziende<br />
organizza, contatta o gestisce i gruppi di clienti mediante i<br />
social network e il 54% delle aziende li utilizza per reperire<br />
utili informazioni commerciali.<br />
PICCOLE IMPRESE PIÙ ATTIVE<br />
In Italia, soltanto il 22% delle aziende ha stanziato una percentuale<br />
del budget di marketing per le attività connesse<br />
al social networking, rispetto al 27% della media mondiale.<br />
Nel complesso, le società di piccole dimensioni mostrano<br />
una maggiore propensione (seppur lieve) rispetto alla<br />
media a utilizzare il social networking. In Italia, il 43% delle<br />
piccole imprese rispetto al 27% delle grandi imprese ha<br />
trovato nuovi clienti mediante i social network. Un numero<br />
superiore alla media di piccole imprese (58%) ritiene<br />
che il principale utilizzo dei social network consista nel<br />
gestire, organizzare i gruppi di clienti e mettersi in contatto<br />
con loro. Enrico Sacchi
Marlene, oltre 2.000<br />
amici su Facebook<br />
L’Albero di mele Marlene®<br />
è il character dei frutti<br />
raccolti in Alto Adige/Südtirol<br />
dai soci del Consorzio<br />
VOG che da poco ha festeggiato<br />
il suo secondo<br />
compleanno su Facebook<br />
raggiungendo quota 2.000<br />
amici. Aderendo al gruppo<br />
di amici dell’Albero di Marlene® o alla fan page Marlene®<br />
si potrà entrare in contatto con gli appassionati delle mele<br />
dell’Alto Adige/Südtirol e avere accesso a molte informazioni<br />
utili: dalle ricette, che periodicamente verranno condivise<br />
con tutti gli amici, ai consigli del campione olimpico di sport<br />
invernali Armin Zöggeler su come allenarsi e mantenersi in<br />
forma per praticare gli sport all’aria aperta. Presente anche un<br />
test, per scoprire la propria mela ideale, quella che fra le sette<br />
varietà con il bollino azzurro corrisponde ai propri gusti e alla<br />
propria personalità. ES<br />
<strong>Il</strong> Fatto Alimentare:<br />
consumerismo critico<br />
Sicurezza alimentare, prezzi,<br />
pubblicità ingannevole,<br />
qualità dei prodotti esposti<br />
sugli scaffali dei supermercati,<br />
packaging, normativa.<br />
Questi i principali temi al<br />
centro del nuovo sito www.<br />
ilfattoalimentare.it, dedicato<br />
al mondo dei consumi, realizzato<br />
da un gruppo di giornalisti e di esperti di vari settori che<br />
-si legge nella presentazione in home page- “vogliono mantenere<br />
indipendenza e libertà di critica”. <strong>Il</strong> direttore responsabile<br />
Roberto La Pira è coadiuvato da uno staff di specialisti fra cui<br />
Silvio Garattini direttore dell’Istituto Mario Negri, Gianna<br />
Ferretti, docente dell’Università Politecnica delle Marche<br />
e la giornalista Maria Teresa Truncellito. ES<br />
<br />
dal Leader del Tè<br />
la più fresca<br />
novità dell’estate!<br />
Distribuito da<br />
in acqua minerale senza coloranti e senza conservanti<br />
lavelliADV.it
pACKAGING<br />
UOVA FRESCHE<br />
IN GUSCIO<br />
Attenzione,<br />
fragilissime!<br />
Con una popolazione avicola di oltre 40 milioni di<br />
galline ovaiole, l’Italia vanta una produzione annua<br />
di oltre 12 miliardi di uova. Cifre che la collocano<br />
al secondo posto, a pari merito con Germania<br />
e Spagna, nella classifica europea della produzione<br />
comunitaria con una quota dell’11%, dietro alla<br />
Francia (14%). Se circa il 35% della produzione, si stima,<br />
sia destinato all’industria alimentare, alle comunità e alla<br />
ristorazione, la quota destinata al consumo domestico è<br />
comunque del tutto rilevante: si parla di 8 miliardi di pezzi<br />
l’anno da confezionare in vassoi o vaschette di vari formati<br />
(da un minimo di 2 a un massimo di 30, con la pancia del<br />
mercato attestata sulla confezione da 6 pezzi), da destinare<br />
alla vendita al dettaglio con tutti i passaggi che ne conseguono.<br />
È, quindi, evidente come il packaging giochi un<br />
ruolo più che mai vitale in termini di protezione meccanica<br />
per garantire l’integrità del prodotto durante il trasporto e la<br />
movimentazione. Anche se non mancano le aziende alla<br />
ricerca di soluzioni atte a garantire ulteriori plus, in termini di<br />
distintività, servizio piuttosto che ecostenibilità.<br />
Pack Co.<br />
Tipologia<br />
Servizio<br />
e funzionalità di uso<br />
Protezione<br />
ed integrità<br />
Risparmio<br />
delle risorse<br />
Recupero<br />
e/o riciclo<br />
Confezioni<br />
alveolate<br />
in plastica<br />
Vassoi<br />
termoformati<br />
in PLA<br />
34<br />
Foto Ovopel<br />
Apertura facilitata<br />
per gli astucci alveolati<br />
Astucci alveolati<br />
in polpa di cellulosa<br />
riciclata<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
Le confezioni alveolate sono da sempre un<br />
must per il confezionamento delle uova,<br />
la compartimentalizzazione permette la<br />
protezione di ogni singolo pezzo e previene<br />
il danneggiamento durante la commercializzazione.<br />
Gli sforzi progettuali si sono<br />
concentrati sulla riduzione del peso favorendo<br />
la leggerezza a parità di prestazioni<br />
funzionali. I singoli vassoi alveolati sono<br />
spesso inseriti in fascette di cartoncino<br />
su cui vengono riportate le informazioni<br />
da comunicare al consumatore, favorendo<br />
anche l’ottimizzazione dell’impilamento<br />
nell’imballaggio secondario e successivamente<br />
a scaffale nel pdv. Gli alveoli in<br />
materiale plastico permettono di sigillare<br />
singolarmente le uova, tutelando il prodotto<br />
da accidentali contaminazioni, garantendo<br />
in questo modo assoluta freschezza e incolumità<br />
igienica ad ogni uovo. Per agevolare<br />
la rimozione delle singole uova e garantire<br />
al tempo stesso igiene e salubrità ai consumatori,<br />
sempre più attenti ai propri acquisti,<br />
le confezioni sono state dotate di aperture<br />
a strappo mediante apposite linguette sul<br />
lato, che con un semplice movimento della<br />
mano consentono di disporre in modo facile<br />
e veloce delle uova acquistate.
Foto Ci.Plast.<br />
Riduzione dei volumi<br />
per i vassoi termoformati<br />
I vassoi termoformati permettono di alloggiare<br />
lo stesso numero di uova degli<br />
astucci alveolati e continuano ad offrire<br />
la compartimentalizzazione del prodotto<br />
sfruttando l’altezza della vaschetta ottenuta<br />
per termoformatura, evitando però<br />
di utilizzare il coperchio alveolato. Per la<br />
chiusura, infatti, adottano una soluzione<br />
di cartoncino facilmente separabile, a cui<br />
viene affidata la comunicazione. Le confezioni<br />
che si ottengono, risultano pratiche<br />
e sicure, consentono al consumatore la<br />
visibilità del prodotto e la verifica diretta<br />
dell’integrità. Le scelte si focalizzano su<br />
PET, PS, PP e PVC, tutti polimeri dotati<br />
di una trasparenza eccellente, anche se<br />
iniziano ad affacciarsi sul mercato i vassoi<br />
realizzati con biopolimeri mantenendo<br />
le stesse garanzie di igiene, resistenza,<br />
sicurezza e funzionalità. <strong>Il</strong> PLA trova<br />
quindi una nuova applicazione nel settore<br />
avicolo, sfruttando gli stessi impianti di<br />
estrusione e termoformatura dei polimeri<br />
convenzionali. Inoltre, in caso di danneggiamento<br />
della confezione (rottura uova),<br />
offre al consumatore il vantaggio di evitare<br />
la separazione dal prodotto essendo, di<br />
fatto, compostabile.<br />
35<br />
Tecnologie<br />
produttive<br />
anti-spreco<br />
Più servizio con l’astuccio richiudibile. Gli astucci alveolati<br />
spesso rendono difficoltoso il prelievo delle singole uova. Ecco<br />
una soluzione a elevato contenuto di servizio: la confezione si<br />
apre sollevando la linguetta adesiva in due sezioni agevolando<br />
la rimozione delle uova da parte del consumatore. L’involucro<br />
trasparente consente, inoltre, di osservare il prodotto all’interno<br />
e quindi di vedere ciò che si acquista. <strong>Il</strong> contenitore è realizzato<br />
in PET, materiale ideale per il confezionamento degli alimenti in<br />
quanto sicuro e interamente riciclabile. Più leggere e compatte<br />
rispetto al packaging tradizionale, le nuove confezioni occupano<br />
meno spazio sugli scaffali con una ottimizzazione dei costi<br />
anche nelle fasi di stoccaggio e trasporto.<br />
Foto Coop<br />
Materiali provenienti da riciclo. Considerato i volumi<br />
mossi, il comparto avicolo mostra attenzione alla scelta dei<br />
materiali di confezionamento, in funzione di una salvaguardia<br />
dell’ambiente, prediligendo anche quelli provenienti da riciclo.<br />
Tra le opzioni di scelta nella fase di acquisto, i consumatori<br />
hanno a disposizione anche i vassoi alveolati realizzati in<br />
cellulosa proveniente dal circuito di riciclo della carta. Le confezioni,<br />
più propriamente, sono costituite da polpa di legno<br />
e non essendo trasparenti non permettono al consumatore<br />
di verificare l’integrità del prodotto. Per un prodotto noto e<br />
conosciuto, quali sono le uova, è ben ammessa la perdita<br />
di questa funzionalità, dal momento che l’ecocompatibilità<br />
dell’imballaggio ne fa una soluzione a valore aggiunto.<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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P<br />
Foto Tedaldi
Valfrutta Fibrattiva<br />
CONSERVE ITALIA<br />
Fitness Fruits<br />
con Antiossidanti<br />
NESTLÉ<br />
Unire la bontà della frutta alle proprietà benefiche delle fibre: è<br />
questa l’idea che sta alla base della R&S di Valfrutta Fibrattiva,<br />
un nuovo concept di purea di frutta arricchita con fibra di acacia,<br />
per favorire la regolarità intestinale e sentirsi leggeri e vitali. Due<br />
le varianti di gusto proposte: Fibrattiva Prugne e fibre e Fibrattiva<br />
Frutti Rossi e fibre. Entrambe proposte in vaschetta pelabile da<br />
100 g, come le altre sei referenze classiche che compongono la<br />
gamma di puree di frutta classica sono prive di zuccheri aggiunti.<br />
Prezzo consigliato: 0,89 euro per la vaschetta singola, 1,60 euro<br />
per la confezione bipack da 2 x 100g.<br />
1 Mirtillo con vite rossa<br />
MATT&DIET<br />
Viene proposta come un valido aiuto sia per la circolazione sia per la vista, la<br />
nuova referenza, che va ad arricchire la gamma dei Fitocomplessi Matt&Diet,<br />
a base di mirtillo e vite rossa. La confezione in blister da 40 compresse è<br />
proposta in gdo al prezzo al pubblico consigliato di 5,45 euro.<br />
1 2 3<br />
Nati dall’unione tra la bontà della frutta -papaya, ananas, cocco e<br />
uvetta- e la fragranza dei petali di frumento, i cereali Nestlé Fitness<br />
Fruits, da questa estate, vantano una nuova formulazione, arricchita<br />
con selenio e vitamina E, noti per le loro proprietà antiossidanti. In<br />
particolare, il selenio contribuisce al corretto funzionamento del<br />
sistema immunitario e, con la vitamina E, protegge le cellule dai<br />
radicali liberi contribuendo al benessere dell’organismo. Focus target:<br />
donne dinamiche, moderne e consapevoli dell’importanza di un<br />
corretto stile di vita. In astuccio cartonato da 325 grammi.<br />
Prezzo consigliato al pubblico 3,29 euro.<br />
37<br />
pRODOTTI<br />
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2 Biscotto Fibrextra<br />
Integrale<br />
MISURA<br />
Rappresenta l’evoluzione dei biscotti<br />
integrali, il nuovo Biscotto Fibrextra<br />
Integrale al Cacao e Fiocchi d’Avena<br />
di Misura, un frollino che, grazie alla<br />
presenza della Selezione Misura Integrale<br />
Fibrextra, garantisce un altissimo<br />
contenuto in fibre (10%). In sacchetto<br />
da 300 g, al prezzo al pubblico consigliato<br />
di 2,35 euro.<br />
3 Bio Macedonia<br />
NOBERASCO<br />
Tutta la ricchezza di colori e sapori di<br />
una macedonia nel mix di frutta morbida<br />
disidratata -prugne denocciolate,<br />
fichi, albicocche, mele e cranberry-<br />
proveniente da agricoltura biologica<br />
proposto dall’azienda genovese. In<br />
doypack richiudibile da 200 g, ha una<br />
shelf life di 12 mesi. Prezzo al pubblico<br />
consigliato 3,99 euro.
P<br />
Gradina Leggera<br />
UNILEVER<br />
Nuovo corso per Gradina, che si rinnova sia in termini di immagine<br />
-con un nuovo logo ed una nuova veste grafica di grande impatto- sia<br />
in termini di composizione della gamma dei prodotti. Dal luglio scorso,<br />
infatti, Gradina riunisce in un’unica gamma e sotto un unico marchio<br />
i prodotti precedentemente distribuiti con i marchi Gradina, Foglia<br />
D’oro, Maya e Becel. Le margarine Gradina sono accomunate da due<br />
fondamentali caratteristiche: l’assenza di grassi idrogenati e l’utilizzo<br />
di oli 100% vegetali. Particolarmente adatta ad essere inserita in diete<br />
ipocaloriche, Gradina vaschetta Leggera 250g (in foto) è una margarina<br />
leggera, con il 35% di grassi in meno rispetto alle margarine a ridotto<br />
tenore di grassi.<br />
FANTA<br />
COCA-COLA ITALIA<br />
Nuova formulazione senza aggiunta di conservanti<br />
per la classica Fanta. Un litro e mezzo<br />
di aranciata al 12% di succo d’arancia è<br />
preparato con il succo di tre arance. Fanta<br />
contiene succo di arance da arance 100%<br />
italiane, aromi naturali ed è senza coloranti.<br />
Da oggi, Fanta ha anche eliminato i conservanti.<br />
Quest’ultima grande innovazione<br />
è stata resa possibile grazie al consolidato<br />
know-how di Coca-Cola e dei suoi partner<br />
imbottigliatori che, attraverso un processo<br />
produttivo all’avanguardia, consente di<br />
realizzare un prodotto di qualità, più vicino<br />
alle esigenze espresse dai consumatori.<br />
Ciò sottolinea ancora una volta l’impegno<br />
di Coca-Cola nel mercato dei soft drink,<br />
a favore di una continua innovazione di<br />
processo e di prodotto anche nel segmento<br />
delle aranciate, che rappresenta il 21,5% del<br />
mercato italiano delle bibite .<br />
<strong>Il</strong> claim “senza aggiunta di conservanti” sarà<br />
evidenziato sulle etichette delle confezioni<br />
di Fanta per offrire un’informazione che il<br />
consumatore riconosce e apprezza.<br />
38<br />
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1<br />
2<br />
3<br />
1 Frullato di frutta<br />
PLASMON<br />
Una merenda da bere, a base di frutta e yogurt, per<br />
i più piccini. Indicato a partire dal decimo mese, il<br />
Frullato di Frutta, confezionato a freddo con un metodo<br />
di sterilizzazione innovativo, è disponibile in due<br />
varietà: mela, albicocca e banana e pera, pesca e<br />
banana. Innovativo per la categoria anche il packaging:<br />
una bottiglietta richiudibile e anti effrazione grazie alla<br />
sleeve full body.<br />
2 Frullato Latte<br />
CENTRO LATTE RAPALLO<br />
Offre il giusto apporto di vitamine e sostanze nutritive<br />
il nuovo Frullato, a base di frutta (55%) e latte. Tre le<br />
varianti di gusto: fragola-banana, pera-pesca-albicocca,<br />
pesca-mango-maracuja. In cluster da 4 bottigliette da<br />
100 g (shelf life 42 giorni), al prezzo di lancio di 2,49<br />
euro.<br />
3 I Senzaolio<br />
POLLI<br />
Peperoni Grigliati, Cipolle Rosse di Tropea, Carciofi Pugliesi,<br />
Funghetti alla Brace, ecco le varianti de I Senzaolio<br />
Polli: leggeri, freschi, di primissima qualità, sono preparati<br />
e conservati al naturale che ognuno può condire e<br />
servire come vuole perché privi di conservanti e olio.
P<br />
1 Le Curvette<br />
MCCAIN<br />
A tutto piacere per il palato, grazie all’esclusivo<br />
taglio curvo, la nuova proposta della multinazionale<br />
canadese -leader a livello mondiale nella produzione<br />
di alimenti surgelati a base di patata- è ultrasoffice<br />
dentro ed extracroccante fuori. Inoltre, la particolare<br />
forma concava le rende ideali per raccogliere le salse.<br />
Da cuocere in forno in 15 minuti circa e in padella o<br />
friggitrice in 6 minuti. In busta da 600 g.<br />
2 Gli Spalmabili<br />
LE CONSERVE DELLA NONNA<br />
Sono in tutto 7 le referenze, firmate dall’azienda del<br />
Gruppo Fini, che andranno a comporre la nuova linea<br />
de Gli Spalmabili, nella quale convoglieranno 3 creme<br />
(zucchine, peperoni, carciofi), 2 paté (olive verdi e<br />
olive nere) e 2 triti (pomodori secchi e la novità a base<br />
di funghi). Tutti in vaso di vetro da 190 g, prezzi da un<br />
minimo di 1,64 a un massimo di 2,49 euro.<br />
3 Specialità<br />
PAGO<br />
Quattro le referenze di succhi premium naturali<br />
100% che compongono la nuova linea Specialità<br />
Pago, tutte in Pet da 75 ml: Amarena, Mela Pressata<br />
100%, Cocktail Rosso Multivitaminico 100%, ai quali<br />
si aggiunge oggi Pago Lemon Lime, caratterizzato<br />
dal sapore fresco ed esotico del lime, del limone,<br />
dell’arancia e arricchito dal tocco aromatico e citrino<br />
del lemongrass.<br />
1<br />
40<br />
La Tua Veroni<br />
VERONI<br />
Prodotto storico dell’azienda emiliana, La Tua Veroni è una<br />
mortadella da banco taglio di qualità superiore che si distingue<br />
per la doppia V che “firma” ogni fetta. Una qualità ottenuta attraverso<br />
la massima attenzione a tutte le fasi di lavorazione, ingredienti<br />
di primissima qualità garantita, carni esclusivamente<br />
italiane rintracciabili fino all’allevamento grazie al controllo<br />
volontario della filiera operato dall’azienda. Per consolidarne il<br />
posizionamento top di gamma, Veroni ha deciso di migliorare<br />
ulteriormente il prodotto attraverso una cura ancora più puntuale<br />
di tutte le fasi di lavorazione: solo i tagli migliori di suini<br />
nazionali (spalle per la parte magra, guanciali freschi per la<br />
lardellatura), assenza di glutine e polifosfati aggiunti. Assenza<br />
di derivati del latte e allergeni (per il tipo senza pistacchi).<br />
La Tua Veroni è disponibile nelle seguenti pezzature: 7,5 kg<br />
(diametro fetta 22 cm); 12,5 kg (22 cm); 17,5 kg (<strong>24</strong> cm).<br />
Pasta&Pesto fresco DimmidiSì<br />
LA LINEA VERDE<br />
La novità non è solo legata alla nuova ricetta DimmidiSì -un primo piatto pronto<br />
in ciotola monoporzione con cui l’azienda fa ufficialmente il suo ingresso<br />
nel mercato della gastronomia-, ma anche e soprattutto negli ingredienti<br />
utilizzati: pasta Rummo, olio extravergine Monini e i formaggi che rientrano<br />
nella ricetta del pesto -prodotto con solo basilico fresco- sono Grana Padano<br />
e Pecorino Romano. Prezzo consigliato 2,50 euro. Shelf life: 8 giorni.<br />
2 3<br />
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Pad 5<br />
Stand<br />
A058
Golia Fresca Estate<br />
PERFETTI VAN MELLE<br />
Golia Fresca Estate -la caramella senza zucchero composta da<br />
tre strati- amplia la sua gamma due nuovi gusti che sono, a loro<br />
volta, una combinazione di due sapori diversi. Nella versione<br />
Herbs Lemon, il freschissimo strato di xilitolo bianco interno (antibatterico<br />
e rinfrescante) è avvolto da uno strato verde, costituito<br />
da un mix selezionato di erbe officinali, e da uno strato giallo che<br />
sprigiona il gusto intenso del limone. Herbs Orange, invece, ha<br />
lo stesso strato verde dato dal mix di erbe officinali e uno strato<br />
arancione caratterizzato dal gusto del succo di arance. Tutte e tre<br />
le varianti sono proposte in astuccio da 45 g. <strong>Il</strong> prezzo al pubblico<br />
consigliato è di 1,50 euro.<br />
(N.A!) - Nature Addicts<br />
SOLINES<br />
Hanno come unico ingrediente la frutta questi innovativi snack, privi<br />
di conservanti, coloranti, edulcoranti ed aromi artificiali, prodotti<br />
da un’azienda franco-belga e distribuiti in Italia da Divita. Ottenuto<br />
attraverso una tecnologia unica -la deidratazione della polpa di frutta<br />
(perlopiù mele) attraverso un velocissimo processo che rispetta la<br />
frutta, mantenendone la ricchezza delle fibre-, il prodotto si presenta<br />
sotto forma di dadini che, confezionati in una busta richiudibile con<br />
zip, possono essere consumati comodamente in qualsiasi momento<br />
della giornata, alla stregua delle caramelle. Ogni busta [N.A!] contiene<br />
30 g di 100% frutta e fornisce circa 100 calorie, equivalenti a due<br />
porzioni di frutta fresca. In quattro varianti di gusto (lampone, pesca,<br />
ribes nero e fragola). Prezzo consigliato 1,80 euro.<br />
1<br />
43<br />
2<br />
3<br />
1 Milka Limited Edition<br />
KRAFT FOODS<br />
Milka apre la stagione 2010-2011 del cioccolato con<br />
una nuova collezione, in edizione limitata, di tavolette<br />
ripiene da 100 g. I nuovi gusti, ciascuno dei quali<br />
rappresentato sul packaging dal nome e dall’illustrazione<br />
di una particolare mucca, sono: List, con crema<br />
al latte e pezzetti di biscotti al cioccolato; Frida, con<br />
crema di cacao e menta; Resi, con crema al latte e<br />
frizzanti caramelle.<br />
2 Inventa Sugo<br />
MUTTI<br />
Nasce dall’incontro della salsa di pomodoro 100%<br />
italiano e il sapore della cipolla fresca la nuovissima<br />
proposta Mutti. Inventa Sugo è la base ideale per<br />
cucinare ogni giorno una ricetta diversa, aggiungendo<br />
ingredienti freschi, come suggerito dalle varie ricette<br />
riportate sulla confezione. In bottiglia di vetro da 560 g,<br />
al prezzo al pubblico consigliato di 1,29 euro.<br />
3 Latte&Frutta<br />
STUFFER<br />
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L’ultima novità proposta dall’azienda veneta è un drink<br />
a base di latte fermentato (51%), fermenti probiotici e<br />
frutta (9%) addizionata di calcio e vitamine. Proposto<br />
in bottiglia sleeve da 300 g -che ne mantiene inalterata<br />
la freschezza per oltre un mese dalla data di preparazione-<br />
e dotata di tappo richiudibile, Latte&Frutta è<br />
disponibile in quattro varianti di gusto: mela-banana,<br />
pesca-albicocca, fragola-lampone e cioccolato. Prezzo<br />
al pubblico da 0,75 a 0,90 euro.<br />
P
P<br />
RegalOne Eco<br />
J09<br />
Un’attenta e minuziosa ricerca delle strutture legate al mondo della<br />
natura e del biologico, materiali a impatto zero e l’accordo con Legambiente<br />
Turismo, che ha collaborato alla selezione ed alla certificazione<br />
delle strutture, danno vita a RegalOne Eco, il primo cofanetto regalo<br />
ecologico. Realizzato con materiali bio e riciclabili, per quanto riguarda<br />
sia la carta sia gli inchiostri, certificati Ecolabel, il cofanetto RegalOne<br />
Eco è a impatto zero. In distribuzione in gdo e nelle gss di elettronica di<br />
consumo, al prezzo consigliato di 129,90 euro.<br />
Dash Ecodosi Actilift<br />
PROCTER&GAMBLE<br />
Cambia l’approccio al bucato l’innovazione sviluppata nei laboratori di ricerca<br />
di Procter&Gamble: Dash Ecodosi, infatti, è un detersivo liquido, concentrato<br />
e predosato, che, oltre all’efficacia pulente, vanta una serie di plus antispreco.<br />
Innanzitutto di prodotto, dato che non solo è concentrato, ma il fatto di poterlo<br />
inserire direttamente nel cestello della lavatrice evita la dispersione nel tubo<br />
di scarico, che normalmente si verifica con i detersivi liquidi. Inoltre, funziona<br />
in modo ottimale anche a 30°, permettendo un risparmio di energia fino al<br />
40%. Infine, la compattezza delle cap comporta una riduzione del 37% della<br />
plastica impiegata per l’imballaggio di un flacone equivalente.<br />
Dash Ecodosi è disponibile in quattro varianti: Regular, bianco impeccabile ed<br />
eliminazione dello sporco più difficile; con Ammorbidente, in grado di garantire<br />
al bucato una straordinaria morbidezza; Salva Colore, per proteggere la<br />
luminosità dei colori; Freschezza Alpina, profumo di pulito a lungo.<br />
44<br />
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1<br />
2<br />
3<br />
1 Solar Light<br />
VARTA<br />
Solar Light è la prima torcia che si ricarica con l’energia<br />
solare. Dotata di una speciale batteria agli ioni di litio,<br />
con una sola ora di esposizione alla luce del sole,<br />
garantisce 20 minuti di luce continua (120 a carica<br />
completa). Prezzo al pubblico consigliato 14,90 euro.<br />
2 Shoppy<br />
DOMOPAK<br />
Fa parte della linea Spazzy la nuova shopper tascabile e<br />
riutilizzabile. Realizzata in tessuto resistente e colorato,<br />
oltre ad essere munita di due comodi manici, basta<br />
ripiegarla nella sua custodia incorporata, cucita all’interno,<br />
per averla sempre a portata di mano. Un’alternativa<br />
ecocompatibile alle borse monouso.<br />
3 Ultra Dolce<br />
al cacao e olio di cocco<br />
GARNIER<br />
Dedicata ai capelli lisci o da lisciare, la nuova variante unisce<br />
le proprietà emollienti dell’olio di cocco a quelle nutritive<br />
del cacao. Tre le referenze in gamma: shampoo da 250 ml,<br />
balsamo 200 ml e maschera 300 ml. Prezzi consigliati 2,45<br />
euro per i primi due, 4,90 per la maschera.
ITALIAN PALLET NETWORK
m<br />
mERCATO<br />
ORTOFRUTTA DI IV GAMMA<br />
I pareri di Coop e Realco (Sigma),<br />
l’assortimento in Conad<br />
ed Esselunga<br />
L<br />
a ripresa del mercato della IV gamma nel suo<br />
complesso è confermata dai numeri di Nielsen:<br />
nell’anno terminante a maggio 2010, le famiglie<br />
acquirenti sono salite a oltre 15 milioni contro le<br />
14,6 milioni dello stesso periodo 2009.<br />
Anche gli acquisti in volume hanno registrato la<br />
stessa dinamica. Flette, invece, la spesa media, che sfiora<br />
i 26 euro l’anno, mentre è stazionario il numero medio degli<br />
atti di acquisto nell’anno, attualmente di poco superiore ai<br />
12. <strong>Il</strong> profilo socio-demografico dell’acquirente tratteggia<br />
il target più importante: famiglie fino a tre componenti,<br />
residenti nelle regioni settentrionali e centrali (al Sud esiste<br />
ancora un gap rilevante), giovani, lavoratori e con una scolarità<br />
alta del capofamiglia: tutte circostanze che favoriscono<br />
l’affermazione di un prodotto servizio qual è quello delle<br />
verdure di IV gamma.<br />
In un certo senso, questi prodotti hanno operato un<br />
cambiamento culturale epocale nella percezione dei consumatori,<br />
tanto che “pescare” con tranquillità nel banco<br />
refrigerato delle buste è divenuto un gesto quotidiano della<br />
47<br />
spesa. <strong>Il</strong> consumatore si è abituato al contenuto di servizio<br />
dei prodotti di IV gamma, tanto che la recente frenata del<br />
mercato, determinata dagli effetti della crisi economica e<br />
dalle preoccupazioni ad essa correlate, sta lasciando il<br />
posto a una nuova, timida ripresa. Con una novità: si è accresciuto<br />
enormemente il ruolo delle private label e ciò ha<br />
determinato una riduzione del prezzo di vendita.<br />
IL BIO ANCORA POCO APPREZZATO<br />
Andando ad analizzare i segmenti, è evidente che tra i<br />
prodotti di IV gamma e il biologico non è ancora scoccata<br />
la scintilla. Certo, l’attenzione dei consumatori verso il bio<br />
non decolla per ragioni legate sia al prezzo -superiore alla<br />
media del mercato, già percepito come troppo elevato<br />
rispetto a frutta e verdura tal quale, nonostante i ribassi<br />
consistenti di questo ultimo periodo per sostenere le vendite-<br />
sia a una certa diffidenza di carattere ideologico verso<br />
frutta e verdura che, in questa veste, assumono la foggia<br />
di prodotti processati industrialmente, nonostante la loro<br />
origine e coltivazione bio.<br />
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4 segue a pag. 48
m<br />
4<br />
segue da pag. 47<br />
Una differente sensibilità dello zoccolo duro dei consumatori<br />
di biologico che, mediamente, rifiuta anche il concetto<br />
di “busta”, packaging ritenuto superfluo, che finisce ben<br />
presto nel ciclo di smaltimento dei rifiuti, con un aggravio<br />
insostenibile di costi in termini ambientali che impedisce,<br />
di fatto, a questo tipo di prodotti di allargare lo spettro delle<br />
loro vendite.<br />
<strong>Il</strong> risultato è che in questo mercato, nell’ambito del canale<br />
moderno, il biologico fa fatica ad arrivare all’1%. Certo, i<br />
produttori, nell’ottica di differenziazione e di creazione di<br />
vantaggi per il brand, stanno sviluppando ampliamenti di<br />
gamma che si spingono nelle aree a maggiore valore, inserendo<br />
referenze con ortaggi e frutta tipici tutelati, oppure debuttando<br />
nel bio, com’è accaduto per alcuni grandi player<br />
del mercato dell’ortofrutta bio di I gamma, che hanno realizzato<br />
brand extension anche nel comparto della IV gamma.<br />
Spazi per il miglioramento dei risultati di vendita ce ne sono,<br />
soprattutto da quando frutta e<br />
verdure tagliate e confezionate<br />
pronte all’uso hanno perduto il<br />
loro vissuto di emergenzialità,<br />
divenendo scelta ponderata e<br />
ragionata. Tuttavia, tra fattori<br />
esogeni, determinati dagli effetti<br />
della crisi economica, e<br />
fattori endogeni legati alla natura<br />
del prodotto, i risultati del<br />
bio in busta potranno rimanere<br />
inferiori alle aspettative degli<br />
operatori.<br />
I punti caldi<br />
SPAZIO A SCAFFALE<br />
In questi ultimi anni, lo spazio a<br />
scaffale dedicato ai prodotti di IV gamma è andato via via<br />
aumentando, parallelamente al crescere dell’interesse del<br />
consumatore. Finito il tempo del dibattito, su quale potesse<br />
essere la naturale collocazione per questo tipo di prodotti,<br />
oggi tutti i reparti ortofrutta, sia dei piccoli pdv sia delle<br />
superfici più grandi, hanno uno spazio cospicuo rivolto a<br />
verdura e frutta in busta pronta al consumo, che comprende<br />
le referenze più consolidate (mix di insalata, carote a julienne,<br />
spinaci in foglia) e quelle più innovative, che sconfinano<br />
nell’area dei piatti pronti.<br />
Anche analizzando il lineare emerge il ruolo marginale delle<br />
referenze bio nell’offerta delle catene.<br />
“Avevamo in assortimento -spiega Marco Malferrari, responsabile<br />
freschi a marchio Coop- quattro referenze di<br />
48<br />
prodotti di IV gamma biologici a nostro marchio. Ora, siamo<br />
scesi a tre. Inutile nascondere il fatto che, in questo mercato,<br />
il biologico fa fatica, per ragioni legate all’elevato prezzo<br />
d’acquisto e alla percezione del cliente”.<br />
Anche Esselunga, tra i primi retailer italiani ad aver sposato<br />
la causa del biologico, nella sua ampia offerta di prodotti di<br />
IV gamma, verdura e frutta a marchio, offre solo poche referenze<br />
biologiche: nel superstore della Via Emilia a Parma,<br />
per esempio, su un lineare di 21 metri, dei quali sei dedicati<br />
alla IV gamma, la catena lombarda offre solo tre referenze<br />
bio: misticanza, erbavoglio e valeriana.<br />
Ancora più lacunosa l’offerta del supermercato Conad,<br />
all’interno del centro commerciale Campus di Parma, nelle<br />
vicinanze dell’Università: su 10 metri lineari dedicati alla IV<br />
gamma, il bio (private label e di marca) era assente. Occorre<br />
dire che l’offerta di questo pdv è particolarmente orientata<br />
a un target giovane/studenti, con un occhio di riguardo al<br />
rapporto servizio/prezzo.<br />
PACK: ECO-SVOLTA?<br />
La IV gamma biologica sconta<br />
la percezione negativa del<br />
packaging in plastica presso<br />
il target, uno scoglio che le<br />
aziende di settore cercano di<br />
aggirare realizzando buste e<br />
vassoi in Pla, un polimero di<br />
origine vegetale ricavato da<br />
materie prime rinnovabili, biodegradabile<br />
al 100% e compostabile,<br />
che non va a incidere<br />
sulla massa crescente di rifiuti<br />
in plastica. “La nostra gamma<br />
di IV gamma bio -aggiunge Malferrari di Coop- è confezionata<br />
in buste in Pla, 100% biodegradabili e compostabili, un<br />
segnale di coerenza importante per i nostri clienti”.<br />
● Nel mercato della IV gamma, l’insalata<br />
classica” vale oltre l’80%<br />
● <strong>Il</strong> trend è verso le verdure da cuocere,<br />
preferibilmente microondabili<br />
● Nel periodo è cresciuto il ricorso<br />
alla leva promozionale di taglio prezzo<br />
● Cresce la forza delle private label,<br />
portando a una probabile diminuzione<br />
della spinta all’innovazione<br />
COOP: GAMMA AMPIA, BIO COMPRESO ?<br />
“Per il 2010 -dice ancora Malferrari- prevediamo una<br />
crescita delle vendite del 2-3%, un buon segnale per il<br />
mercato, dopo la frenata accusata nelle stagioni 2008<br />
e 2009”. L’ottimismo del responsabile freschi a marchio<br />
di Coop permette di scorgere segnali di maturità nelle<br />
abitudini di acquisto dei consumatori, che non reputano<br />
più le verdure in busta un surrogato di quelle tal quali,<br />
ma apprezzano in pieno il loro contenuto di servizio:<br />
“Riteniamo -prosegue il manager- che l’incremento<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
4 segue a pag. 50
Quando la freschezza diventa zuppa, si chiama DimmidiSì.<br />
Le Zuppe Fresche DimmidiSì sono buone come fatte in casa. Naturali<br />
e genuine, sono le uniche non pastorizzate. E si scaldano in tre minuti.<br />
Una freschezza così fresca che non può mancare tra i freschissimi<br />
del reparto ortofrutta. www.dimmidisi.it<br />
<strong>Il</strong> benessere nasce dalla freschezza.
m<br />
4<br />
segue da pag. 48<br />
delle vendite non sia determinato da un aumento della<br />
promozionalità che, per ragioni fisiologiche e di impossibilità<br />
a fare un acquisto di stoccaggio, come avviene<br />
per altri prodotti, non può salire oltre certi limiti. Nella IV<br />
gamma si mantiene intorno ai 12-15%. Più che altro, ha<br />
dato una spinta positiva il debutto dei prodotti a marchio<br />
d’insegna, in settori finora non presidiati, come il lancio<br />
nella nostra offerta delle verdure pronte da cuocere nel<br />
microonde, già pulite. La cottura di broccoli o cavoli,<br />
per esempio, genera cattivi odori, problemi ovviati dalla<br />
IV gamma che, inoltre, mantiene inalterato il contenuto<br />
salutistico”.<br />
L’offerta di Coop per questo mercato si articola, in media,<br />
su 40 referenze, dalle 25 nei pdv di 800-900 mq,<br />
alle 55 delle grandi superfici. Di queste, circa il 50%<br />
sono a marchio Coop, per un’offerta di private label di<br />
48 referenze.<br />
In collaborazione con:<br />
Sempre dinamico il mercato della IV gamma, dove i competitor<br />
si sfidano sia sull’innovazione di prodotto sia di servizio.<br />
La costante crescita delle private label, però, sposta l’attenzione<br />
sul prezzo, argomento sempre caldo per il consumatore.<br />
Maria Francesca Cuomo, client executive di The Nielsen<br />
Company, spiega i trend e le dinamiche di questo mercato.<br />
Qualche mese fa, tra gli operatori di questo mercato si<br />
parlava di una crisi (anche d’identità) della IV gamma.<br />
Cosa ne pensa?<br />
I trend di vendita crescenti della categoria fanno pensare che<br />
il consumatore finale apprezzi il contenuto di servizio della IV<br />
gamma. La difficoltà principale sta probabilmente piuttosto<br />
nel trasferimento di un valore ulteriore, poiché il contenuto<br />
di servizio è disponibile ormai a più buon mercato, ad opera<br />
delle marche private.<br />
<strong>Il</strong> trend mostra un’espansione del parco famiglie<br />
trattanti, dell’acquisto in volume e della frequenza<br />
d’acquisto, ma com’è l’andamento dei prezzi? E come<br />
ha influito sulla performance del mercato?<br />
<strong>Il</strong> prezzo medio al pubblico della categoria è in diminuzione<br />
per due dinamiche distinte: da una parte, la maggiore inci-<br />
La competizione è sempre più<br />
tra l’industria di marca e la private label<br />
50<br />
REALCO (SIGMA): VENDITE IN CRESCITA<br />
Nonostante una rete di pdv generalmente di piccole dimensioni,<br />
con ridotta capacità di ospitare banchi frigo con misure<br />
utili ad ospitare un ampio numero di referenze, anche<br />
la strategia di Realco (Gruppo Sigma) verso la IV gamma<br />
passa attraverso un allargamento dell’offerta, per incentivare<br />
gli acquisti da parte dei propri clienti. “A tutt’oggi -dichiara<br />
Massimiliano Moretti, Ad del gruppo-, le referenze di IV<br />
gamma pesano sul nostro fatturato intorno al 7,8% a valore.<br />
Paghiamo lo scotto di avere una gamma a nostro marchio<br />
da soli tre anni e con un’offerta limitata. Tuttavia, stiamo lavorando<br />
sull’allargamento, con l’unico vincolo dettato dagli<br />
spazi dei nostri punti di vendita, generalmente di dimensioni<br />
limitate. Oggi, l’offerta a nostro marchio si articola su 8 referenze<br />
e le nostre vendite sono tuttora in crescita”.<br />
denza delle vendite di marca privata, con posizionamento di<br />
prezzo decisamente aggressivo, sul totale delle vendite di<br />
categoria; dall’altra i conseguenti investimenti in promozione<br />
degli altri attori del settore. L’effetto sul mercato è, quindi, la<br />
crescita dei consumi, ma anche l’inasprimento della concorrenza<br />
e la riduzione dei margini.<br />
Come si sta muovendo la private label? Continua a<br />
guadagnare spazio?<br />
Si tratta di una crescita continua focalizzata soprattutto sulla<br />
parte alta della distribuzione (ipermercati e supermercati).<br />
La chiave è sicuramente il presidio dei punti di vendita,<br />
ma anche, e ad oggi soprattutto, il crescente riscontro nel<br />
consumatore finale, con effetti tangibili anche sul totale della<br />
vendite della categoria.<br />
La penetrazione del prodotto presenta differenze per<br />
aree geografiche?<br />
La categoria ha un grado di penetrazione più alto a Nord che<br />
a Sud, dove magari rimane più forte l’abitudine all’acquisto<br />
di peso variabile, ma soprattutto dove il tessuto distributivo<br />
accoglie molti negozi tradizionali e meno punti di vendita di<br />
grandi dimensioni. MS<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
Manuela Soressi<br />
4 segue a pag. 52
m<br />
Fonte: Nielsen<br />
Consumer Panel<br />
Fonte: Nielsen Media<br />
4<br />
segue da pag. 50<br />
I numeri e i profili<br />
sociodemografici dei consumi<br />
A.t. 25 mag. 2008 A.t. <strong>24</strong> mag. 2009 A.t. 23 mag. 2010<br />
Famiglie acquirenti<br />
13.930.173<br />
14.694.146<br />
15.181.583<br />
Acquisti in volume (t)<br />
47.536.286<br />
48.345.444<br />
52.408.889<br />
Spesa media <br />
28,29<br />
26,36<br />
26,04<br />
Numero medio atti<br />
12,0<br />
11,8<br />
12,1<br />
LYFESTAGES<br />
% fam. universo % fam. acquirenti Indice alloc.<br />
Pre-Family<br />
10,3<br />
12,1<br />
118<br />
New-Families<br />
8,7<br />
9,1<br />
104<br />
Maturing-Families<br />
10,0<br />
10,6<br />
106<br />
Estabilished-Families<br />
9,1<br />
9,6<br />
105<br />
Post Families<br />
19,7<br />
20,9<br />
106<br />
Older Couples<br />
26,2<br />
23,0<br />
88<br />
Older Singles<br />
REDDITO<br />
16,0<br />
14,6<br />
92<br />
Basso reddito<br />
20,0<br />
16,5<br />
83<br />
Reddito sotto la media<br />
30,0<br />
29,2<br />
97<br />
Reddito sopra la media<br />
30,0<br />
32,0<br />
107<br />
Reddito elevato<br />
20,0<br />
22,2<br />
111<br />
AREE<br />
Area 1<br />
Area 2<br />
Area 3 + Sardegna<br />
Area 4<br />
28,6<br />
19,8<br />
22,4<br />
29,3<br />
Positiva ripresa del mercato, che acquisisce ulteriori consensi in termini di acquirenti e recupera gli atti<br />
di acquisto. La spesa media, però, rimane sotto i livelli del 2009, anno in cui era già scesa pesantemente.<br />
L’andamento dell’advertising<br />
Investimenti netti *<br />
Verdura/frutta<br />
Televisione<br />
Radio<br />
Stampa<br />
OutOfHome<br />
Internet<br />
2007<br />
20.445<br />
2008<br />
69,7%<br />
4,6%<br />
22,1%<br />
3,2%<br />
0,3%<br />
2008<br />
<strong>24</strong>.0<strong>24</strong><br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
52 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
33,7<br />
20,5<br />
<strong>24</strong>,8<br />
21,1<br />
In collaborazione con:<br />
Media mix % 2009 Top spender 2009 (ranking)<br />
76,8%<br />
4,9%<br />
13,2%<br />
3,9%<br />
1,2%<br />
2009<br />
21.599<br />
var% 09-08<br />
-10,1%<br />
1 Cons.Melinda<br />
2 Bonduelle<br />
3 Vip ass. coop. ortofrutta<br />
4 Zespri<br />
5 Coop. Agr. Conserve<br />
118<br />
104<br />
111<br />
72
m<br />
We Are Social è un nuovo modello di agenzia, la conversation agency, che, attraverso un mix di competenze di pr, marketing e comunicazione digitale,<br />
aiuta le marche ad ascoltare le conversazioni che hanno luogo sui social media, per potervi prendere parte in modo attivo e rilevante<br />
Verdure di IV gamma, l’argomento<br />
appassiona uomini e donne<br />
Tre i competitor<br />
su cui<br />
si soffermano<br />
i consumatori<br />
Fonte: We Are Social 2010<br />
Le verdure di IV gamma presentano molte<br />
opportunità per le marche che intendono<br />
sviluppare awareness, fiducia e goodwill<br />
tramite il coinvolgimento diretto dei consumatori.<br />
Anche in questo caso, i social media si<br />
confermano il luogo dove, ogni giorno,<br />
prendono vita milioni di conversazioni da<br />
parte di chi potenzialmente è interessato<br />
al brand o al prodotto offerto.<br />
CHIACCHIERE SUI BRAND<br />
Sono tre i player che si contendono la<br />
maggior parte delle menzioni sui social<br />
media relative alle verdure di IV gamma.<br />
Bonduelle è il brand più presente nelle<br />
conversazioni (quasi una su due), seguito<br />
in modo ravvicinato da Dimmidisì (La Linea<br />
Verde). <strong>Il</strong> terzo, Ortoromi, è presente<br />
in circa tre conversazioni ogni cento.<br />
Gli argomenti che più caratterizzano le<br />
conversazioni online dei consumatori sono<br />
molto legati alle caratteristiche del prodotto:<br />
la praticità (in termini di tempo e facilità<br />
d’uso) è oggetto di molte discussioni.<br />
Prezzo e caratteristiche organolettiche<br />
vengono sottolineati in maniera non sempre<br />
positiva, ma in alcune conversazioni<br />
il gusto viene difeso dai consumatori abituali.<br />
47,6%%<br />
Dimmidisì<br />
3,2%<br />
Ortoromi<br />
49,2%<br />
Bonduelle<br />
GDOWEEK -6 settembre 2010<br />
54 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
IL TARGET COINVOLTO<br />
Due su tre delle persone che parlano di<br />
verdure di IV gamma sono statisticamente<br />
sotto i 35 anni, mentre la quasi totalità dei<br />
restanti si attesta tra i 36 e i 50 anni. Non<br />
ci sono differenze di genere: uomini e donne,<br />
infatti, sono ugualmente partecipi della<br />
conversazione.<br />
LE OPPORTUNITÀ<br />
Per le marche che vogliono sviluppare il<br />
proprio business estendendo la base di<br />
consumatori a cui si rivolgono attraverso<br />
una maggiore awareness ed a una più<br />
forte considerazione in fase di scelta d’acquisto,<br />
i social media rappresentano uno<br />
strumento da tenere in considerazione<br />
per diversi motivi. Prima di tutto, attivando<br />
una fase di ascolto costante della conversazione<br />
per individuare opportunità e<br />
possibili minacce da parte di consumatori<br />
e competitor.<br />
Per differenziarsi in modo forte dalle altre<br />
marche, una soluzione valida è sviluppare<br />
coinvolgimento attraverso attività di comunicazione<br />
e marketing sui canali social,<br />
andando a individuare quelli su cui i “prime<br />
prospects” sono più attivi, attivando<br />
relazioni e creando valore insieme ai propri<br />
consumatori. Creare un rapporto continuativo<br />
attraverso i canali social è una<br />
strategia efficace per stimolare la fiducia,<br />
l’advocacy da parte dei consumatori e per<br />
creare vantaggi significativi nella fase di<br />
considerazione dell’acquisto di fronte allo<br />
scaffale.<br />
We Are Social<br />
http://www.wearesocial.it
pRODOTTI<br />
3<br />
1 Condi o Cuoci<br />
BONDUELLE<br />
2 Ortomania<br />
C.O.F. SRL<br />
3 Almaverde Bio<br />
CANOVA SRL<br />
4 Valfrutta<br />
CONSERVE ITALIA<br />
1<br />
1 2 3 4<br />
Azienda/Marchio<br />
Bonduelle/Condi o Cuoci<br />
Plus innovativo<br />
Ricette di insalata con verdure<br />
e mais, che offrono per la prima<br />
volta una duplice modalità<br />
di consumo: a crudo<br />
in insalata oppure a cotto<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
2, Condi o Cuoci Dolce;<br />
Condi o Cuoci Gustoso<br />
Formati/Packaging<br />
220 g per Dolce;<br />
230 g Gustoso/busta<br />
Lancio<br />
Marzo 2010<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, specializzati<br />
Comunicazione/promozione<br />
In-store promotion<br />
Azienda/Marchio<br />
C.O.F. Srl/ Ortomania<br />
Plus innovativo<br />
Preserva la naturale croccantezza<br />
e fragranza più a lungo della<br />
media, grazie a innovative<br />
tecniche di preparazione<br />
e di confezionamento<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
4 linee: Insalate Miste, Verdure<br />
da cuocere, Monoprodotti,<br />
Odori misti, in totale 33 referenze.<br />
Inoltre, una linea di funghi<br />
Formati/Packaging<br />
Varie, a seconda della referenza<br />
Shelf Life<br />
Media di 8 giorni<br />
Target<br />
Chi è attento ala qualità.<br />
Interessati a fornitori locali per<br />
il marchio privato (Centro-Sud)<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, catering e normal trade<br />
Comunicazione/promozione<br />
Stampa, sponsorizzazione,<br />
radio, internet, tipiche attività<br />
store promotion con taglio<br />
prezzo, eventi fieristici<br />
56<br />
2<br />
4<br />
Azienda/Marchio<br />
Canova srl/Almaverdebio<br />
Plus innovativo<br />
Prodotti biologici<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
7, insalata mista, rucola,<br />
misticanza, lattughino,<br />
spinacio, songino,<br />
carote julienne<br />
Formati/Packaging<br />
Da 70 g fino a 150 g<br />
buste e vassoi<br />
Shelf Life<br />
7 giorni<br />
Lancio<br />
In essere<br />
Target<br />
Classico per il prodotto<br />
biologico 25-50 anni<br />
Canali di vendita<br />
Gdo e normal trade<br />
Comunicazione/promozione<br />
Pubblicità televisiva<br />
istituzionale sul marchio<br />
Almaverde Bio;<br />
attività nei punti di vendita<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
Azienda/Marchio<br />
Conserve Italia/Valfrutta<br />
Plus innovativo<br />
Ampliamento della linea pronti<br />
da cuocere, con due prodotti<br />
non presenti fino ad ora<br />
sul mercato<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
Due: Coste e Cime di rapa<br />
Formati/Packaging<br />
500 g Coste; 350 g<br />
Cime di rapa/Busta<br />
Shelf Life<br />
7 giorni<br />
Lancio<br />
Responsabili d’acquisto attenti<br />
ad una sana alimentazione<br />
Canali di vendita<br />
Gdo<br />
Comunicazione/promozione<br />
Volantini, evidenziazione<br />
nelpunto di vendita, tagli prezzo
5<br />
7 5 I Piatti Unici/DimmidiSì<br />
LA LINEA VERDE<br />
Azienda/Marchio<br />
5 La Linea Verde/DimmidiSì,<br />
I Piatti Unici<br />
Plus innovativo<br />
Piatto unico, con verdure<br />
di alta qualità selezionate:<br />
gli ingredienti in aggiunta<br />
e i condimenti sono separati<br />
tra loro e dall’insalata<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
5: Insalatone arricchite,<br />
di diversa ricettazione<br />
Formati/Packaging<br />
Ciotola monoporzione<br />
Shelf Life<br />
7 giorni<br />
Target<br />
Consumatori esigenti,<br />
che scelgono un pasto sano,<br />
di qualità e con alto contenuto<br />
di servizio<br />
Canali di vendita<br />
Gdo<br />
Comunicazione/promozione<br />
Tv, radio, stampa, affissione,<br />
web, pr, press day, in store<br />
promotion con degustazione<br />
ed eventi sul territorio<br />
6<br />
6 Le Tenerelle Pausa Pranzo<br />
ORTOROMI<br />
7 Sapori del Mio Orto<br />
SIPO SRL<br />
Azienda/Marchio<br />
6 Ortoromi/Le Tenerelle 7 Azienda/Marchio<br />
Sipo/Sapori del Mio Orto<br />
Pausa Pranzo<br />
Plus innovativo<br />
Plus innovativo<br />
Funghi freschi pronti<br />
Condimenti monouso dosabili al consumo<br />
dal consumatore (olio<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
extravergine, aceto balsamico 4, Augusto, Caligola,<br />
di Modena, sale, pepe o spezia, Marco Aurelio, Nerone<br />
forchettina in plastica, salvietta;<br />
Formati/Packaging<br />
ingredienti divisi tra loro<br />
300 g/Vaschetta filmata<br />
Referenze (N° e specifiche) e sacchetto<br />
6, Greca, Ricca, Olivia,<br />
Shelf Life<br />
Caprese, Mediterranea,<br />
8 giorni<br />
Mele e Uvette<br />
Canali di vendita<br />
Formati/Packaging<br />
Gdo, horeca<br />
Ciotole capienti/170 g<br />
Comunicazione/promozione<br />
Shelf Life<br />
7 giorni<br />
Lancio<br />
Settembre 2010<br />
Canali di vendita<br />
Gdo<br />
Comunicazione/promozione<br />
Volantini, ufficio stampa,<br />
adv su stampa specializzata<br />
Taglio prezzo, volantino<br />
57<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
P
m<br />
mERCATO<br />
RICOTTA<br />
I pareri di Simply Sma e Despar<br />
F<br />
ormaggio “non formaggio”, capace di intercettare<br />
la domanda degli italiani per la sua<br />
freschezza, per la sua versatilità, per il suo<br />
ridotto contenuto di grassi e per il prezzo<br />
euro/kg più basso di tutto il panorama caseario.<br />
La ricotta sembra essere il prodotto<br />
giusto nel periodo giusto: per questo il mercato,<br />
soprattutto quello a libero servizio, cresce a volume<br />
con tassi intorno al 5%, incentivato dalle aziende<br />
produttrici che stanno innovando in termini di prodotto<br />
e pack, spingendo la monoporzione in un’ottica di<br />
servizio. Un fenomeno che si sta riflettendo anche<br />
sugli spazi dedicati nel pdv, che spaziando da Nord<br />
a Sud mostrano differenti ampiezze anche su base<br />
regionale a causa di una tradizione di consumo più o<br />
meno forte. Ora, l’attenzione di tutti i retailer è puntata<br />
sul bio, che offre buoni spazi di crescita soprattutto in<br />
un panorama caseario fresco che ha offerto segnali inquietanti<br />
al consumatore (vedi mozzarella blu) e sulla<br />
volontà di destagionalizzare le vendite (20% tra Natale<br />
58<br />
e Pasqua), slegando almeno un po’ la ricotta dalla sua<br />
funzione di ingrediente per le preparazioni regionali e<br />
dandogli il valore e il contenuto valoriale adatto per<br />
poter camminare con le sue gambe.<br />
“Le temperature estive -dichiara Luca Cattaneo, direttore<br />
acquisti grocery di Simply Sma- favoriscono la<br />
crescita delle vendite di ricotta, sia nel banco assistito,<br />
sia nel libero servizio. Proprio in quest’ultimo canale,<br />
<strong>Il</strong> consumo si sta spostando verso la monoporzione<br />
mentre il biologico si sta affacciando ultimamente in<br />
questo mercato, spinto soprattutto dalle Pl”.<br />
“I punti di forza della ricotta -dichiara Massimo Riezzo,<br />
product manager freschi di Despar- sono il prezzo<br />
basso e il ridotto contenuto in grassi, due fattori che la<br />
rendono molto attuale e adatta a un target ampio ed<br />
evoluto, che comprende i giovani e le donne, attente al<br />
contenuto lipidico di ciò che portano in tavola”.<br />
BIOLOGICO: CRESCE L’INTERESSE<br />
Oggi, la ricotta bio vale circa l’1% del mercato nel suo<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it
complesso. Ma l’attenzione verso questo prodotto è<br />
crescente: “Al momento -dichiara Riezzo-, non abbiamo<br />
in assortimento una referenza di ricotto biologica,<br />
anche se siamo in trattativa con il nostro fornitore che<br />
già oggi produce bio. Credo che, entro la fine dell’anno,<br />
potremo uscire con una referenza di ricotta biologica<br />
a nostro marchio. Già oggi, la nostra ricotta è 100% di<br />
provenienza nazionale”.<br />
LINEARE IN EVOLUZIONE<br />
Nonostante la sua natura ibrida (la ricotta è prodotta<br />
dal siero del latte, non dal latte stesso, quindi, non è<br />
tecnicamente un formaggio), la ricotta trova la sua naturale<br />
collocazione nel banco freschi a libero servizio, in<br />
uno spazio non ampissimo, ma che è monitorato con<br />
attenzione in vista di un suo progressivo allargamento.<br />
“La numerica -prosegue Cattaneo- è fortemente influenzata<br />
dal regionalismo del prodotto, in particolare si va<br />
da un minimo di 2 a un massimo di 11 referenze nelle<br />
regioni del Centro/Sud Italia. L’esposizione tipo è su 30<br />
centimetri a terra per 6 livelli espositivi collocati all’inizio<br />
del flusso di traffico, prima di tutti i formaggi, di solito<br />
vicino al burro”.<br />
“La nostra offerta di ricotta -spiega Riezzo- si fonda su un<br />
minimo di due per le superfici più piccole a un massimo<br />
di sei referenze nei superstore, per un’esposizione che<br />
varia in ampiezza a seconda della disponibilità di spazio<br />
nel pdv. Solitamente, la ricotta si colloca nella categoria<br />
freschissimi, vicino a mascarpone e crescenza”.<br />
INNOVAZIONE PER ENFATIZZARE IL TREND<br />
Prodotto “povero”, la ricotta ha tutte le carte in regola<br />
per sostenere un’evoluzione che la conduca verso<br />
l’approdo di una maggiore innovazione di prodotto. “In<br />
particolare -spiega Cattaneo-, l’innovazione su questo<br />
prodotto deve aggiungere valore, servizio e contribuire<br />
alla destagionalizzazione delle vendite. Parallelamente<br />
i retailer devono ridurre l’incidenza promozionale sulla<br />
categoria, attraverso attività promozionali mirate al consolidamento<br />
e all’accrescimento del valore”.<br />
“Lavorare sul porzionamento -conclude Riezzo- lanciando<br />
monoporzioni in un’ottica di servizio, oppure sul<br />
mix di ricotte, come quella vaccina con quella caprina,<br />
per migliorarne gusto e versatilità, saranno i sentieri per<br />
continuare a far crescere le vendite”.<br />
Manuela Soressi<br />
PRcomunicazione.com<br />
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SOLO LATTE ITALIANO<br />
www.gattomatto.biz
Trend,<br />
plus<br />
e criticità<br />
Marilena Colussi,<br />
Senior Consultant<br />
Responsabile<br />
Food & Retail<br />
GPF<br />
Fra i consumatori<br />
emerge un vissuto<br />
sempre molto<br />
positivo, rivalutato<br />
in funzione della<br />
conoscenza delle<br />
varianti di ricotta<br />
La ricotta avrebbe<br />
tutte le carte<br />
in regola<br />
per sostenere<br />
un’evoluzione<br />
qualitativa sul piano<br />
dell’immagine,<br />
attraverso<br />
una maggiore<br />
diversificazione<br />
I consumatori vogliono<br />
più informazioni e garanzie:<br />
la ricotta è pronta per fare<br />
un salto di immagine<br />
La ricotta è un prodotto caseario particolarmente<br />
amato dagli italiani per le<br />
sue valenze di leggerezza, delicatezza,<br />
semplicità, tradizione, versatilità (si consuma<br />
sia da sola sia con altri ingredienti;<br />
dagli antipasti, ai sughi, ai ripieni, ai dolci)<br />
e adattabilità (dalla prima infanzia agli<br />
anziani). Non ultimo, anche per l’economicità,<br />
che di questi tempi non guasta,<br />
nel carrelllo della spesa. La percezione<br />
del consumatore è che il prezzo euro/kg<br />
sia inferiore ai formaggi stagionati, ma<br />
anche ai freschi spalmabili e ovviamente<br />
ai formaggi specialità e marchiati/dop.<br />
Non tutti sanno che la ricotta è anche ricca<br />
di proteine nobili e che per essere di<br />
qualità dovrebbe essere ottenuta da latte<br />
fresco intero e senza additivi, utilizzando<br />
il siero inacidito del giorno prima come<br />
catalizzatore. Non è corretto considerarla<br />
un formaggio e non sempre questa definizione<br />
è chiara al consumatore.<br />
<strong>Il</strong> colore bianco, l’effetto spumoso e<br />
pannoso, l’imprinting del cestello, che<br />
ricorda la manualità e l’artigianalità del<br />
processo di lavorazione (una volta si<br />
usavano cestelli in vimini o canne), la<br />
consistenza viva e turgida amplificano<br />
le aspettative di un prodotto fresco,<br />
genuino, sano, salubre, ricco di sostanze<br />
benefiche oltre che buono.<br />
Vissuto molto positivo<br />
Nei focus group che abbiamo condotto<br />
con i consumatori, emerge un vissuto<br />
sempre molto positivo e oggi partico-<br />
larmente rivalutato laddove emerge una<br />
maggiore conoscenza delle varianti di<br />
ricotta presenti nel nostro Paese e della<br />
qualità degli ingredienti. Esistono ricotte<br />
di latte vaccino, ovino, caprino, di bufala,<br />
così come ce ne sono di fresche, affumicate,<br />
insaporite, salate. Un mondo di sapori,<br />
di esperienze e di culture territoriali<br />
che tuttavia raramente è alla portata dei<br />
consumatori e ancora poco conosciuto.<br />
È difficile, infatti, trovare un’offerta<br />
diversificata nel banco gastronomia dei<br />
supermercati e ipermercati, mentre -nella<br />
percezione del consumatore- stanno<br />
migliorando le proposte confezionate<br />
poste nei banchi frigo, con una buona<br />
diversificazione di formati-grammature e<br />
la presenza di marchi rassicuranti, i più<br />
accreditati nel settore lattiero-caseario.<br />
La scarsa esperienza con le notevoli varianti<br />
di ricotta che, invece, sarebbero disponibili<br />
nel nostro Paese lascia campo<br />
libero a un rapporto con questo prodotto<br />
sostanzialmente basico-funzionale (da<br />
commodity), poco aperto al cambiamento<br />
e all’esplorazione.<br />
Superare l’idea di prodotto povero<br />
Resta ancora presente il retaggio culturale<br />
e il pregiudizio di un prodotto tutto<br />
sommato “povero”, legato alle tradizioni<br />
rurali e al desco dei poveri. Invece, la<br />
ricotta avrebbe tutte le carte in regola<br />
per sostenere un’evoluzione qualitativa<br />
sul piano dell’immagine, attraverso una<br />
maggiore diversificazione e innovazione.<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
61 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
La tipologia di latte con cui è fatta<br />
la ricotta e la provenienza regionale è<br />
spesso fonte di schieramento tra i consumatori.<br />
Abbiamo riscontrato per così<br />
dire 4 tipologie: quelli che “la ricotta buona<br />
è solo di pecora” (tendenzialmente<br />
persone residenti o provenienti dal Sud<br />
Italia) in contrapposizione a quelli che “la<br />
ricotta buona è di latte vaccino ” e quindi<br />
quelli che “la ricotta buona è fatta con<br />
ingredienti di primissima qualità, naturali<br />
e freschi” spesso vicini a coloro che “la<br />
ricotta buona è quella che ha una tipicità,<br />
una storia e una cultura da raccontare”.<br />
Molto presenti a livello di notorietà<br />
spontanea, sono la ricotta cosiddetta<br />
romana e quella sarda. Una scarsa cultura,<br />
invece, delle altre tipologie di ricotta<br />
che potrebbero incentivare anche nuovi<br />
utilizzi. Si pensi, ad esempio, alle ricotte<br />
affumicate da grattugiare sulla pasta.<br />
Più informazioni e garanzie<br />
È, quindi, arrivato il momento di una<br />
riflessione: i consumatori vogliono più<br />
informazioni e garanzie.<br />
Non c’è abbastanza informazione circa<br />
gli ingredienti e chiarezza su cosa dovrebbe<br />
essere una ricotta: i consumatori<br />
spesso hanno segnalato esperienze<br />
con prodotti definiti simili al gesso, del<br />
tutto neutri in termini di sapore e assolutamente<br />
anonimi sul piano della consistenza<br />
e profumo. E ancora prodotti<br />
assolutamente non freschi. Da dove viene,<br />
quando e come è stata fatta, quali gli<br />
ingredienti ... sono queste le informazioni<br />
che mancano, soprattutto al banco gastronomia<br />
(spesso sono assenti o non<br />
chiaramente visibili).<br />
m
1<br />
1 2 3 4<br />
Azienda/Marchio<br />
Biraghi/Ricotta<br />
Plus innovativo<br />
Senza conservanti<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
2<br />
Formati/Packaging<br />
250 g e 60 g/Vaschette<br />
e multipack vaschetta<br />
monodose 3x 60 g<br />
Shelf Life<br />
60 giorni<br />
Target<br />
Tutti<br />
Canali di vendita<br />
Gdo<br />
Comunicazione/promozione<br />
Stampa specializzata, volantini,<br />
evidenziazione nei punti<br />
di vendita, taglio prezzo<br />
3<br />
Azienda/Marchio<br />
Brescialat/Ricotta Fresca<br />
Plus innovativo<br />
Pastorizzata e ottenuta per<br />
termoacidificazione di siero<br />
di latte pastorizzato e crema<br />
di latte. Si presenta di colore<br />
bianco paglierino, cremosa,<br />
e di sapore delicato e gradevole<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
1<br />
Formati/Packaging<br />
25 g/vaschetta<br />
Shelf Life<br />
60 giorni dalla data<br />
di produzione<br />
Target<br />
Di tutte le età. È distribuita<br />
sull’intero territorio nazionale<br />
Canali di vendita<br />
Horeca, marginalmente gdo<br />
Comunicazione/promozione<br />
Pianificazione media nel primo<br />
semestre del 2010<br />
sulle principali testate<br />
food trade e consumer,<br />
su quotidiani e tv locali<br />
1 Ricotta Fresca<br />
BIRAGHI<br />
2 Ricotta Fresca<br />
BRESCIALAT<br />
3 Santa Lucia Ricottina<br />
GALBANI<br />
4 Ricottine<br />
GRANAROLO<br />
Azienda/Marchio<br />
Galbani/Santa Lucia,<br />
Ricottina<br />
Plus innovativo<br />
Formato mono-porzione pratico<br />
e conveniente<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
1<br />
Formati/Packaging<br />
100 g/Vaschetta canestrata<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, normal trade<br />
Comunicazione/promozione<br />
Volantini, evidenziazione<br />
nei punti di vendita,<br />
tagli prezzo, sito web<br />
65<br />
pRODOTTI<br />
2<br />
4<br />
Azienda/Marchio<br />
Granarolo/Ricottine<br />
Plus innovativo<br />
La genuinità e l’affidabilità<br />
del marchio Granarolo<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
2, Ricottas, Ricottine<br />
Formati/Packaging<br />
250 g e 2x100 g/Vaschetta<br />
Shelf Life<br />
25 giorni dalla produzione<br />
Target<br />
Responsabili d’acquisto<br />
attente alla qualità<br />
dei prodotti che scelgono<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, normal trade<br />
Comunicazione/promozione<br />
Volantini, attività<br />
nei punti di vendita, sito web<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it
P 5<br />
7 5 Fattorie Osella Ricotta<br />
KRAFT FOODS<br />
6<br />
Azienda/Marchio<br />
5 Kraft Foods/Fattorie Osella<br />
Plus innovativo<br />
Più gusto, grazie<br />
alla crema di latte<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
4<br />
Formati/Packaging<br />
200 g; 95 g x 2; 95 g<br />
e peso variabile (gastronomia)<br />
Shelf Life<br />
25 giorni<br />
Target<br />
Consumatori/trici di ricotte<br />
premium attenti al contenuto<br />
di grassi, ma anche al gusto<br />
Canali di vendita<br />
Gd e canale tradizionale<br />
66<br />
6 Bustaffa - Ricotta della Nonna<br />
MANTUA SURGELATI<br />
7 Sterilgarda Ricotta Fresca<br />
STERILGARDA<br />
6 7<br />
Azienda/Marchio<br />
Mantua Surgelati/Bustaffa<br />
Ricotta della Nonna<br />
Plus innovativo<br />
Solo da materie prime italiane<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
2, Ricotta Convenzionale;<br />
Ricotta Biologica<br />
Formati/Packaging<br />
100 g; 100 g x 2 Cluster;<br />
250 g; 500 g; 1,5 kg;<br />
Sacco Industriale da 5 kg<br />
Shelf Life<br />
25 giorni<br />
Lancio<br />
Luglio 2010<br />
Target<br />
Globale<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, horeca<br />
Comunicazione/promozione<br />
In store promotion<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
Azienda/Marchio<br />
Sterilgarda/Sterilgarda<br />
Ricotta Fresca<br />
Plus innovativo<br />
Prodotto della tradizione<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
2<br />
Formati/Packaging<br />
250 g; 1,5 kg/vaschetta<br />
Shelf Life<br />
35 giorni<br />
Target<br />
Tutti<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, normal trade, horeca
m<br />
mERCATO<br />
YOGURT SALUTE<br />
I pareri di Sisa Sicilia e Selex<br />
I<br />
l mercato dello yogurt accelera nel segmento salute,<br />
che attualmente vale circa il 30% del totale mercato<br />
e deve la sua costante crescita all’innovazione dei<br />
maggiori competitor e al supporto pubblicitario.<br />
I dati Nielsen mostrano una progressione sia nel numero<br />
delle famiglie acquirenti sia nelle vendite a volume.<br />
<strong>Il</strong> calo del potere d’acquisto delle famiglie si è, però,<br />
fatto sentire: la spesa media è passata da 38,77 euro del<br />
2008 ai 34,30 euro del 2010, mentre il numero medio di atti<br />
d’acquisto è rimasto sostanzialmente inalterato da 8,6 a<br />
8,2 l’anno. La diminuzione del mercato a valore è imputabile,<br />
in particolare, all’elevato tasso promozionale, che ha<br />
interessato il 32% delle vendite. Una politica seguita dalla<br />
gdo anche per le private label, che comunque accrescono<br />
la loro forza competitiva rispetto ai leader di mercato.<br />
FUNZIONALE E BIO VISTI DA SISA<br />
Più articolato l’andamento dello yogurt biologico, una<br />
nicchia del mercato verso la quale, comunque, l’interesse<br />
del consumatore più attento si è manifestato con chiarezza.<br />
Nonostante non abbia nel portafoglio prodotti yogurt<br />
funzionali e biologici a proprio marchio, Sisa guarda con<br />
attenzione all’evoluzione della categoria.<br />
“Oggi, l’offerta media di yogurt biologici -dichiara Vito<br />
68<br />
Petitto, direttore commerciale di Sisa Sicilia- si articola<br />
su quattro referenze del marchio leader del settore, allocate<br />
su 1,5 metri lineari. <strong>Il</strong> prodotto è esposto a scaffale<br />
secondo la logica verticale, per funzione, e orizzontale, per<br />
marca, così da migliorare la leggibilità e l’approccio allo<br />
scaffale da parte del cliente”.<br />
Di fatto, anche Sisa conferma la dinamica positiva della<br />
categoria dei funzionali e del biologico, che hanno un<br />
target, per certi versi, sovrapponibile, per quanto riguarda<br />
profilo socio economico e luogo di residenza.<br />
“In alcune realtà del Sud -prosegue Petitto-, questi prodotti<br />
hanno una domanda in crescita nei centri urbani più<br />
grandi e nei capoluoghi, nei quali la clientela è più evoluta.<br />
Certo, il prezzo più elevato della media rimane uno<br />
scoglio difficile da superare. Tuttavia, tra i nostri obiettivi<br />
possiamo indicare la ricerca continua nell’apportare al<br />
cliente finale dei benefici in termini di assortimento e di<br />
posizionamento di prezzo su tutte le categorie, yogurt<br />
compreso”.<br />
NUOVE PRIVATE LABEL PER SELEX<br />
Soddisfatto dai risultati espressi dalla categoria Filippo<br />
Capellupo, category manager freschi di Selex, che<br />
ci ha anticipato nuove evoluzioni sull’offerta di yo-<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it
gurt a marchio.<br />
“Siamo nella fase di sviluppo<br />
di nuove referenze<br />
di yogurt biologico a nostro<br />
marchio, anche per<br />
intercettare una domanda<br />
che si sta facendo interessante<br />
-dichiara il manager<br />
di Selex-. Certo, sono<br />
ancora le fasi preliminari:<br />
abbiamo tempo per stare<br />
a guardare le evoluzioni,<br />
ma confermiamo il nostro interesse per la categoria”.<br />
Capellupo analizza l’andamento del segmento<br />
funzionale del mercato degli yogurt come un settore<br />
in forte crescita. “Tuttavia -spiega il category manager-<br />
il biologico ha un andamento condizionato<br />
sia dal prezzo di vendita sia da una percezione più<br />
In collaborazione con<br />
<strong>Il</strong> trend del mercato<br />
● Grazie all'innovazione dei brand,<br />
il mercato si rinnova ciclicamente<br />
69<br />
‘emozionale’, che ne limita<br />
una crescita costante e, soprattutto,<br />
duratura. Di fatto,<br />
su tutto il mercato si nota<br />
come il segmento premium<br />
mostri tassi di crescita interessanti,<br />
paragonabili a<br />
quelli delle private label,<br />
anch’esse in forte progressione.<br />
<strong>Il</strong> target tipo per gli<br />
yogurt salutistici è evoluto,<br />
piuttosto insensibile al<br />
prezzo d’acquisto, in alcuni casi elevato. Ma oggi,<br />
visto che numerose catene hanno lanciato linee di<br />
funzionali a proprio marchio, lo scoglio del prezzo si<br />
è drasticamente ridotto”.<br />
● Le private label introducono<br />
l’innovazione dell’industria di marca<br />
● <strong>Il</strong> mercato cresce più in volume<br />
che a valore<br />
Crescono i consumi, ma a fronte di prezzi in forte calo. Lo<br />
yogurt salute, sia per crescente bisogno di benessere sia<br />
per la capacità dell’industria di innovare, continua, quindi, ad<br />
essere un best seller dell’alimentare, ma con meno margini<br />
di business. Parla di numeri e prospettive di questo mercato<br />
Maria Francesca Cuomo, client executive di The Nielsen<br />
Company.<br />
Crescono le vendite a volume a fronte di una flessione a<br />
valore: quali sono le ragioni di questo andamento?<br />
Come per tanti altri settori, anche all’interno del mercato degli<br />
yogurt salute si assiste ad un calo di prezzo per due ragioni.<br />
La prima affonda nelle strategie di prezzo dei player del mercato,<br />
la seconda nel mix di prodotti che vengono venduti nei<br />
negozi. Non tanto perché il consumatore si rivolga a prodotti<br />
con posizionamento di prezzo più basso, quanto perché ricerca<br />
la promozione. In termini percentuali, circa il 32% delle<br />
vendite sono interessate da una promozione di prezzo, all’interno<br />
della quale cresce il peso delle fasce di sconto alte.<br />
Brand con caratteristiche innovative, che dovrebbero<br />
costruire valore, possono reggere il trend? Come si può<br />
● L’offerta della gdo è mediamente<br />
profonda e segmentata<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
Davide Bernieri<br />
<strong>Il</strong> mercato continua a mostrarsi in buona salute,<br />
ma i margini sono in deciso calo<br />
coniugare innovazione, richiesta di salute e convenienza?<br />
Possono reggere nel momento in cui l’innovazione che sviluppano<br />
riesce a centrare un bisogno, semmai inesplorato, e a comunicarlo<br />
correttamente. Perché in questo campo, più che in altri, più che di<br />
prezzo, forse, sarebbe corretto parlare di valore. A quel punto, a parità<br />
di benefit, prezzi e promozioni sposteranno volumi, ma il lancio<br />
sarà la strategia per recuperare margini e costruire un patrimonio di<br />
immagine. Innegabile, comunque, che in questa operazione siano<br />
avvantaggiati quei brand che hanno alle spalle una dimensione di<br />
business più ampia e un maggiore potere contrattuale.<br />
Gli yogurt salute sono stati i primi prodotti a introdurre<br />
questo concetto nel largo consumo: cosa significa innovare<br />
oggi nel segmento e quali le tendenze più attuali?<br />
Parlando di tendenze in tema di formulazione, assistiamo ad uno<br />
spostamento di pesi dallo yogurt da bere a quello al cucchiaio.<br />
Mentre il concetto di innovazione, come accennato, è più strettamente<br />
legato alla capacità di rintracciare i bisogni funzionali a<br />
cui poter rispondere provando poi, magari, a sdrammatizzarli.<br />
L’effetto finale è la presentazione di un prodotto a cui al beneficio<br />
primario si affiancano altre caratteristiche come bontà, naturalità<br />
e l’invito a prendersi un po’ più cura di sé. DB<br />
4 segue a pag. 71<br />
m
Un’offerta editoriale multimediale<br />
Un’informazione sempre aggiornata<br />
le politiche e l’attualità del retail<br />
e del largo consumo<br />
ogni giovedì<br />
l’aggiornamento puntuale<br />
prodotti, prezzi,<br />
mercati e consumatori<br />
un viaggio attraverso la realtà dei<br />
punti di vendita e i suoi protagonisti<br />
GDOWEEK<br />
la cultura del retail<br />
l’innovazione<br />
del punto di vendita<br />
l’aggiornamento quotidiano<br />
e i servizi dedicati
Fonte: Nielsen<br />
Consumer Panel<br />
Fonte: Nielsen Media<br />
segue da pag. 69<br />
4<br />
I numeri e i profili<br />
sociodemografici dei consumi<br />
A.t. 25 mag. 2008 A.t. <strong>24</strong> mag. 2009 A.t. 23 mag. 2010<br />
Famiglie acquirenti<br />
14.610.543<br />
15.877.948<br />
16.<strong>24</strong>4.610<br />
Acquisti in volume (t)<br />
102.354.421<br />
111.086.199<br />
113.349.709<br />
Spesa media <br />
38,77<br />
38,25<br />
34,30<br />
Numero medio atti<br />
8,6<br />
8,4<br />
8,2<br />
LYFESTAGES<br />
% fam. universo % fam. acquirenti Indice alloc.<br />
Pre-Family<br />
10,3<br />
10,1<br />
98<br />
New-Families<br />
8,7<br />
9,4<br />
108<br />
Maturing-Families<br />
10,0<br />
11,4<br />
115<br />
Estabilished-Families<br />
9,1<br />
9,5<br />
104<br />
Post Families<br />
19,7<br />
20,3<br />
103<br />
Older Couples<br />
26,2<br />
25,4<br />
97<br />
Older Singles<br />
REDDITO<br />
16,0<br />
13,8<br />
86<br />
Basso reddito<br />
20,0<br />
19,3<br />
96<br />
Reddito sotto la media<br />
30,0<br />
31,3<br />
104<br />
Reddito sopra la media<br />
30,0<br />
29,2<br />
97<br />
Reddito elevato<br />
20,0<br />
20,2<br />
101<br />
AREE<br />
Area 1<br />
Area 2<br />
Area 3 + Sardegna<br />
Area 4<br />
71<br />
28,6<br />
19,8<br />
22,4<br />
29,3<br />
In aumento sia il numero delle famiglie acquirenti sia gli acquisti in volume. In presenza, però, di un decremento<br />
degli atti di acquisto e della spesa media, imputabile alla forte spinta promozionale.<br />
L’andamento dell’advertising<br />
Investimenti netti *<br />
Yogurt<br />
Televisione<br />
Radio<br />
Stampa<br />
OutOfHome<br />
Internet<br />
2007<br />
42.891<br />
2008<br />
89,7%<br />
3,1%<br />
7,0%<br />
0,0%<br />
0,2%<br />
2008<br />
52.898<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
28,0<br />
20,7<br />
28,2<br />
23,2<br />
In collaborazione con:<br />
Media mix % 2009 Top spender 2009 (ranking)<br />
92,5%<br />
2,4%<br />
3,6%<br />
0,5%<br />
1,0%<br />
2009<br />
58.169<br />
1 Danone<br />
2 Muller<br />
3 Granarolo<br />
4 Valsoia<br />
5 Fage Italia<br />
var% 09-08<br />
-9,1%<br />
m<br />
98<br />
105<br />
96<br />
103
m<br />
We Are Social è un nuovo modello di agenzia, la conversation agency, che, attraverso un mix di competenze di pr, marketing e comunicazione digitale,<br />
aiuta le marche ad ascoltare le conversazioni che hanno luogo sui social media, per potervi prendere parte in modo attivo e rilevante<br />
Yogurt, la relazione è più<br />
dinamica se i brand si “aprono”<br />
Chi parla<br />
di yogurt<br />
è soprattutto<br />
donna<br />
Fonte: We Are Social, osservazione diretta 19-1-10/19-7-10<br />
La conversazione sui social media riguardo<br />
i brand e i prodotti del settore yogurt rappresenta<br />
un’opportunità, a livello sia di marketing<br />
sia di comunicazione. È importante<br />
attuare un processo che permetta di definire<br />
strategie e tattiche, partendo dall’analisi<br />
delle conversazioni per ricavare da questi<br />
importanti insight.<br />
I TEMI MAGGIORMENTE DISCUSSI<br />
Gli argomenti che più caratterizzano le conversazioni<br />
online dei consumatori sugli yogurt<br />
sono le proprietà organolettiche del prodotto,<br />
i benefici derivati dal suo consumo e la sua<br />
associazione ad un certo stile di vita, sano ed<br />
equilibrato. Alcune conversazioni riguardano<br />
le singole campagne pubblicitarie e i diversi<br />
messaggi veicolati attraverso queste.<br />
CHI PARLA?<br />
Gli interventi sui social media di yogurt sono<br />
soprattutto di donne, tra i 25 e 34 e tra i 35 e i<br />
44 anni, con due diversi focus tematici. <strong>Il</strong> primo<br />
cluster sembra, infatti, riferirsi soprattutto allo<br />
yogurt come alimento integrativo o sostitutivo<br />
dei pasti principali. <strong>Il</strong> secondo cluster parla,<br />
invece, di yogurt come alimento dietetico o,<br />
comunque, a basso apporto calorico e, quindi,<br />
indicato come integrazione in una dieta sana<br />
ed equilibrata.<br />
74,90%%<br />
25-34<br />
25,0%<br />
35-44<br />
0,1%<br />
>50<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
72 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
STRATEGIE<br />
Gli insight emersi dal monitoraggio delle conversazioni<br />
online sono un ottimo spunto<br />
per le attività di marketing e di comunicazione<br />
dei player del mercato.<br />
Inoltre, partendo da questi “parlati”, è<br />
possibile elaborare strategie chiare per la<br />
presenza dei brand sui social media. Capitalizzare<br />
i temi emersi dalle conversazioni è un<br />
più che valido punto di partenza. I brand possono,<br />
infatti, incoraggiare la conversazione<br />
con progetti volti a mettere in luce i momenti<br />
di consumo e l’esperienza di prodotto. Può<br />
essere molto interessante anche stimolare<br />
il passaparola con progetti di engagement<br />
e influencer outreach. Molto importante è<br />
elaborare le strategie partendo da un’analisi<br />
attenta dei canali social e delle loro dinamiche<br />
relazionali.<br />
TATTICHE<br />
Una volta stabilita una strategia, la definizione<br />
delle tattiche -e della loro implementazione-<br />
è fondamentale. Per il mercato dello<br />
yogurt, l’aggregazione delle conversazioni e<br />
la partecipazione diretta al dialogo possono<br />
essere di grande impatto sulle scelte di consumo.<br />
Stimolare la conversazione, attraverso<br />
una piattaforma, dove il brand possa produrre<br />
e proporre contenuto rilevante (anche<br />
informativo) e il consumatore possa intervenire,<br />
conversando e proponendo il proprio<br />
punto di vista, è un modo per stabilire una<br />
relazione di lungo periodo e dotarsi di un<br />
focus group permanente, dal quale ricavare<br />
ulteriori insight, utili anche alla ricerca e allo<br />
sviluppo dei prodotti stessi.<br />
We Are Social<br />
http://www.wearesocial.it
I consumi<br />
secondo<br />
VORREI ...<br />
● Uno yogurt<br />
peccaminoso,<br />
ma leggero<br />
● Uno<br />
yougurt<br />
per chi<br />
soffre<br />
di intolleranza<br />
ai latticini<br />
Gli yogurt funzionali?<br />
“Fingo di credere<br />
che facciano bene”.<br />
E li compro<br />
<strong>Il</strong> mercato degli yogurt appare suddiviso<br />
in due grandi segmenti: da un<br />
lato, gli yogurt “buoni”, in varie gradazioni<br />
di gusto, semplicità, naturalità,<br />
cremosità e piacere fino all’”oltraggioso”<br />
Müller, dall’altro i (più o meno)<br />
buoni-che-fanno-bene-alla salute.<br />
Voi da che parte state? Cosa vorreste<br />
da uno yogurt, se poteste parlargli?<br />
Cosa direste ai supermercati che li<br />
espongono? Che importanza hanno<br />
prezzi, promozioni, scaffali, pubblicità?<br />
<strong>Il</strong> bello delle conversazioni online<br />
è che sono molto diverse da un focus<br />
group fisico, fondamentalmente per la<br />
libertà e lo spazio di espressione, che<br />
non hanno confini precisi. Non ci sono<br />
limiti di tempo, non ci si accavalla nel<br />
parlare e, una volta lanciato uno spunto,<br />
non si può prevedere né controllare<br />
precisamente la direzione che prenderà.<br />
Ecco quindi che, partendo dagli<br />
yogurt salute, in realtà si è arrivati ad<br />
argomentare su tutti i tipi di yogurt e<br />
su tutti gli atteggiamenti di consumo.<br />
I valori del prodotto<br />
Lo yogurt ha dei valori nutrizionali<br />
di base ben riconosciuti e chi resta<br />
saldamente ancorato a questi difficilmente<br />
cerca altro ... È un buon<br />
alimento di per sè, va bene per tutti, dai<br />
bambini appena svezzati agli anziani, è<br />
ricco di calcio, è un ottimo snack, ma<br />
perché mascherarsi da elisir miracoloso?<br />
Di quelli salutisti, francamente non<br />
mi fido troppo, so che ci sono, ma non<br />
credo che facciano troppa differenza.<br />
Molti cercano la semplicità ...<br />
Io allo yogurt chiedo di avere poche<br />
calorie. Se devo mangiare un dessert<br />
scelgo altro (…): non mi è mai capitato<br />
di scegliere uno yogurt al posto del<br />
dolce. Come spezza-fame è perfetto e<br />
totalmente sano.<br />
È sempre più difficile trovare degli onesti<br />
yogurt interi, con un po’ di frutta, per i<br />
bambini. Ai quali, francamente, non mi<br />
va di dare yogurt magri o con additivi<br />
strani. Lo yogurt bianco con un cucchiaino<br />
di buona marmellata è il miglior<br />
yogurt alla frutta che ci sia. Non riesco a<br />
essere a favore di inutili orpelli: meglio<br />
sottrarre che aggiungere.<br />
Müller, con il suo posizionamento<br />
di prodotto e la sua pubblicità, ha<br />
certamente lasciato il segno e alcuni<br />
ammettono che questi yogurt siano<br />
buoni come dolci. Altri apprezzano anche<br />
diverse promesse: la buona salute<br />
dell’intestino e della flora batterica, le<br />
difese naturali, insomma quel qualcosa<br />
in più che fa piacere. Crederci o no?<br />
A giudicare dal riscontro del mercato,<br />
che ha premiato questo tipo di prodotti,<br />
la mossa è stata azzeccata e coerente<br />
con la categoria e i suoi valori di fondo.<br />
Ma è interessante questo commento<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
73 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
che sembra ben riassumere un certo<br />
tipo di psicologia del consumo ...<br />
Non lo scelgo peccaminoso. Se voglio<br />
peccare di gola, scelgo altro. Lo scelgo<br />
che faccia finta di farmi bene. Finta sì,<br />
perché ci credo il giusto. Ma voglio<br />
sentirmi meglio, con la flora batterica<br />
che si ripiglia, il fermento lattico che mi<br />
solletica. Non ci credo, ma voglio crederci.<br />
Perché amo pensare di combattere il<br />
logorio della vita moderna.<br />
Gli altri fattori<br />
I prezzi sono importanti ...<br />
Si trovano yogurt ottimi, davvero migliori<br />
della media, di marche di caseifici<br />
minori, anche a 30 centesimi a vasetto.<br />
Francamente non trovo motivi validi per<br />
comprare quelli con i nomi altisonanti.<br />
Per quelli più costosi e di marca,<br />
qualcuno lamenta che ...<br />
Un po’ più di incentivi all’acquisto non sarebbero<br />
male, come sconti e tre per due.<br />
In questa sessione di conversazione<br />
non viene molto citata la pubblicità, anzi<br />
talvolta sembra essere un disincentivo.<br />
Si va diretti ai propri desideri ...<br />
Se trovo quello che cerco, lo compro,<br />
altrimenti ne faccio a meno!<br />
E infine, nuove opportunità…<br />
Una cosa che non ho ancora trovato<br />
in commercio: uno yogurt che non si<br />
scontri con la mia terribile intolleranza<br />
ai latticini ... Ma non si può avere uno<br />
yogurt peccaminoso e leggero insieme?<br />
No eh, forse è chiedere troppo!<br />
Flavia Rubino<br />
www.TheTalkingVillage.it<br />
m
pRODOTTI<br />
1<br />
1 Danaos<br />
DANONE<br />
2 Exquisa Colesta<br />
EXQUISA ITALIA<br />
3 Yomo Rinforzo<br />
GRANAROLO<br />
4 Fattorie Scaldasole<br />
GRUPPO ANDROS<br />
5 Bella vita<br />
LATTERIA SOCIALE MERANO<br />
1 2 3 4 5<br />
Azienda/Marchio<br />
Danone/Danaos<br />
Plus innovativo<br />
L’unico yogurt che in ogni<br />
vasetto contiene il 50% del<br />
fabbisogno giornaliero di calcio e<br />
il 100% della quantità giornaliera<br />
raccomandata di vitamina D,<br />
che aiutano a rinforzare le ossa<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
4, Fragola, Pesca, Mirtillo,<br />
Fiordilatte.<br />
Formati/Packaging<br />
125 g x 2/Vasetto in plastica<br />
Shelf Life<br />
40 giorni dalla data<br />
di produzione<br />
Lancio<br />
Gennaio 2010<br />
Target<br />
Donne dai 40 anni in su<br />
Canali di vendita<br />
Gdo<br />
Comunicazione/promozione<br />
Comunicazione TV, sito web<br />
istituzionale, taglio prezzo,<br />
volantini, in-store promotion,<br />
gadget, pubblicazioni su retail<br />
magazine<br />
4<br />
2<br />
Azienda/Marchio<br />
Exquisa Italia/Exquisa Colesta<br />
Plus innovativo<br />
Aiuta a ridurre il colesterolo<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
3, Bianco, Fragola, Multifrutti<br />
Formati/Packaging<br />
4x100g/cluster contenente<br />
4 bottigliette da 100 ml<br />
Shelf Life<br />
21 giorni<br />
Lancio<br />
2009<br />
Canali di vendita<br />
Gdo<br />
Comunicazione/promozione<br />
Promozioni in store<br />
Azienda/Marchio<br />
Granarolo/Yomo Rinforzo<br />
Plus innovativo<br />
Ogni bottiglietta contiene<br />
1 miliardo di esclusivi fermenti<br />
probiotici LGG<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
6, Fragole, Banane. Mirtilli neri,<br />
Agrumi di Sicilia, Albicocche,<br />
Bianco Naturale<br />
Formati/Packaging<br />
90 g x 6/bottigliette<br />
in multipack cartone<br />
Lancio<br />
2010<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, normal trade<br />
Comunicazione/promozione<br />
In store promotion<br />
74<br />
3<br />
5<br />
Azienda/Marchio<br />
Gruppo Andros/Fattoria<br />
Scaldasole<br />
Plus innovativo<br />
Yogurt biologico arricchito<br />
con fermento probiotico<br />
Bifidobacterium BB-12® per<br />
migliorare le funzioni intestinali,<br />
supportare il sistema digestivo<br />
e influire positivamente<br />
sulla flora intestinale.<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
2, Prugne e fibre, Cereali<br />
e fibre<br />
Formati/Packaging<br />
400 g/vaso plastica<br />
Lancio<br />
Settembre 2009<br />
Target<br />
Adulti, persone sensibili<br />
all’alimentazione bio, famiglie<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, catene specializzate bio<br />
Comunicazione/promozione<br />
Sampling e degustazioni nei<br />
pdv, attività di taglio prezzo,<br />
attività di comunicazione e PR<br />
per la stampa<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
Azienda/Marchio<br />
Latteria Sociale Merano/Bella<br />
Vita<br />
Plus innovativo<br />
Drink probiotico,<br />
appeal confezione<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
7 gusti (bianco, banana,<br />
fragola, carota/arancia, frutti<br />
tropicali, frutti di bosco, pesca)<br />
Formati/Packaging<br />
200 g/bottiglietta<br />
Shelf Life<br />
45 giorni<br />
Target<br />
Tutti<br />
Canali di vendita<br />
Gdo<br />
Comunicazione/promozione<br />
Attività in store, degustazioni
P<br />
6<br />
9<br />
6 Lattebusche Probiotico<br />
LATTEBUSCHE<br />
7 Probiotic Vipiteno<br />
LATTERIE VIPITENO<br />
Azienda/Marchio<br />
Lattebusche/Lattebusche<br />
Probiotico<br />
Plus innovativo<br />
Latte fermentato con fermenti<br />
lattici vivi (Lactobacillus<br />
bulgaricus, Streptococcus<br />
thermophilus, Lactobacillus<br />
acidophilus, Bifidobacterium<br />
lactis)<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
4, Bianco, Fragola, Banana,<br />
Fruttamix<br />
Formati/Packaging<br />
600 g/Multipack 6 x 100 g<br />
Shelf Life<br />
40 giorni<br />
Target<br />
Globale<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, normal trade<br />
Comunicazione/promozione<br />
In store promotion: volantini,<br />
taglio prezzo<br />
7 8<br />
10<br />
8 Mila Benessere Rinforzo<br />
MILKON ALTO ADIGE<br />
9 Stuffer bb12- Active<br />
STUFFER<br />
Azienda/Marchio<br />
Latterie Vipiteno/Probiotic<br />
Vipiteno<br />
Plus innovativo<br />
Yogurt probiotico<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
3, Cereali, Prugne, Mirtilli<br />
Formati/Packaging<br />
125 g pezzo/pack da 2 x 125 g<br />
Shelf Life<br />
30 giorni<br />
Lancio<br />
2010<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, normal trade<br />
76<br />
10 Sojasun Dessert di Soia Bifidus<br />
TRIBALLAT ITALIA<br />
11 Yakult<br />
YAKULT<br />
6 7 8 9 10<br />
11<br />
Azienda/Marchio<br />
Milkon Alto Adige soc. agr.<br />
coop/Mila Benessere Rinforzo<br />
Plus innovativo<br />
Rinforzo quotidiano, prodotto<br />
con il migliore latte dei masi<br />
di montagna dell’Alto Adige,<br />
contiene il fermento probiotico<br />
attivo bb-12® che arriva vivo<br />
e attivo nell’intestino e può<br />
contribuire a rafforzare la<br />
microflora e le difese naturali<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
5, Bianco (anche magro), Frutti<br />
bosco, Arancia, Lamponevaniglia<br />
Formati/Packaging<br />
90 g singolo/multipack 90 g x 6<br />
Shelf Life<br />
50 giorni<br />
Target<br />
Chi privilegia un’alimentazione<br />
sana e prodotti di alta qualità<br />
Canali di vendita<br />
Gdo, normal trade<br />
Comunicazione/promozione<br />
In store promotion: volantini,<br />
taglio prezzo; sito web<br />
Azienda/Marchio<br />
Stuffer Spa/Stuffer bb12-Active<br />
Plus innovativo<br />
Nuovi gusti, con fermento<br />
probiotico bb12<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
5, Fragola frutta in pezzi,<br />
Ananas frutta in pezzi, Bianco<br />
cereali, Prugna cereali,<br />
Avena noci<br />
Formati/Packaging<br />
125 g singolo/multipack 125<br />
g x 2<br />
Shelf Life<br />
26 giorni<br />
Lancio<br />
2010<br />
Target<br />
Adulti<br />
Canali di vendita<br />
Tutti<br />
Comunicazione/promozione<br />
Affissione; in store promotion:<br />
volantini, taglio prezzo<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
11<br />
Azienda/Marchio<br />
Yakult/Yakult<br />
Plus innovativo<br />
Contiene miliardi di fermenti<br />
lattici probiotici LcS<br />
che raggiungono vivi l’intestino<br />
in quantità significative<br />
e contribuiscono a mantenere<br />
in salute l’intestino, aiutando<br />
di conseguenza il benessere<br />
dell’intero organismo<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
1<br />
Formati/Packaging<br />
65 g/multipack 7 bottigliette<br />
Canali di vendita<br />
Gdo<br />
Azienda/Marchio<br />
Triballat Italia/ Sojasun Dessert<br />
di Soia Bifidus<br />
Plus innovativo<br />
Fermento Bifidus per la prima<br />
volta nel comparto Dessert<br />
di Soia. Arricchiti con Calcio,<br />
aiutano il transito intestinale<br />
Referenze (N° e specifiche)<br />
3, Bianco, Mirtillo e Prugna<br />
Formati/Packaging<br />
250 g/vasetto<br />
Shelf Life<br />
28 giorni<br />
Lancio<br />
Giugno 2010<br />
Target<br />
Intolleranti al lattosio; salutisti,<br />
consumatori che ricercano<br />
yogurt facilmente digeribili<br />
e senza colesterolo senza<br />
rinunciare al gusto<br />
Canali di vendita<br />
Gdo<br />
Comunicazione/promozione<br />
In store promotion; piano<br />
stampa quotidiani e riviste<br />
femminili e di benessere
La prudenza non è mai troppa!<br />
Severi controlli<br />
braciole gustose<br />
Gusto assicurato!<br />
Solo la carne della migliore qualità ottiene<br />
il sigillo di garanzia AMA.<br />
<strong>Il</strong> sigillo AMA garantisce una selezione accurata degli<br />
animali, allevamenti attenti e scrupolosi, nonché brevi tragitti<br />
nel trasporto, macellazione e taglio eff ettuati a regola d’arte,<br />
freschezza e qualità eccellenti della carne.<br />
Tutta la fi liera viene severamente controllata da esperti<br />
indipendenti. Dalla stalla al rivenditore.<br />
Perchè la prudenza non è mai troppa.<br />
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cASALINGHI<br />
I reparti di Esselunga, Carrefour<br />
e Finiper, i pareri di Coin ed Ikea<br />
In una fase ancora condizionata dalla congiuntura<br />
negativa, le difficoltà finanziarie delle famiglie restano<br />
significative, soprattutto con riferimento alle tipologie<br />
di prodotto meno indispensabili. Trasversalmente alle<br />
varie categorie dell’houseware, oggi molti consumatori<br />
-di fronte allo scaffale- tendono innanzitutto a<br />
valutare attentamente l’effettiva necessità dell’acquisto<br />
e, in caso affermativo, a premiare i contenuti di qualità/<br />
design in rapporto alla convenienza economica. Questo<br />
focus su valori di concretezza sta all’origine del crescente<br />
successo delle operazioni promozionali e delle<br />
referenze con marchio d’insegna, che, un po’ ovunque,<br />
avanzano rapidamente non solo in termini di volumi e<br />
valori, ma anche sul piano della copertura merceologica<br />
e del livello qualitativo della proposta.<br />
Le private label sono soprattutto al servizio della cucina.<br />
<strong>Il</strong> mestolame e gli accessori, seguiti dal comparto pentole<br />
e dai contenitori plastici per alimenti, rappresentano<br />
un po’ segmenti entry level, dove diverse insegne, da<br />
tempo, hanno inserito una propria gamma a marchio.<br />
La contiguità con il mondo food, ma anche la dinamica<br />
di mercato interessante -che risente dei nuovi stili di<br />
vita, orientati alla convivialità ed al piacere del focolarerendono<br />
tutto ciò che ruota intorno alla cucina un’area<br />
di business ad elevato potenziale. L’ultima esperienza<br />
78<br />
è quella di Esselunga che, all’interno di un reparto casalinghi<br />
molto organizzato e coerente, a dispetto degli<br />
spazi contenuti, accanto alle maggiori marche di gadgetistica<br />
ha deciso di approntare una piccola gamma<br />
con brand d’insegna: tanti articoli a marchio Esselunga,<br />
che spaziano dal servispaghetti al mestolo, dalla paletta<br />
da dolce alla rotella taglia pizza, dall’apriscatole alla<br />
pinza apritutto ecc. “Sono pratici, facili da usare, da<br />
tenere sempre a portata di mano grazie al foro che permette<br />
di appenderli -dichiarano in azienda-. Gli utensili,<br />
che si connotano per le linee pulite ed essenziali, sono<br />
realizzati con cura; in alcuni casi, lo stesso articolo<br />
viene proposto in due materiali diversi: il nylon alimentare<br />
-leggero, maneggevole e resistente al calore fino a<br />
230°C- e l’acciaio inox con manico gommato antiscivolo<br />
per una presa più sicura”.<br />
UN SOLO BRAND PER TUTTA LA CASA<br />
La marca privata e la gestione della macrocategoria<br />
dei casalinghi stanno catalizzando l’interesse di molti<br />
gruppi della gdo generalista, che -specie in occasione<br />
di nuove aperture oppure presso pdv particolarmente<br />
strategici- presenta assetti assortimentali e soluzioni<br />
visual molto evoluti per il format ipermercato. Si consideri,<br />
ad esempio, il caso di Finiper, che presso il centro<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it
commerciale <strong>Il</strong> Destriero di Vittuone (Mi), propone una<br />
visione molto avanzata del reparto casa a marchio<br />
Cà, vicina alle logiche del department store: una zona<br />
chiaramente identificata sul fondo del pdv, provvista di<br />
strutture espositive curate -mobili anziché scaffali classici-<br />
e ben suddivisa e segnalata nelle aree cucina, tavola<br />
e bagno/tessile; in ognuna di queste, risulta sempre<br />
presente e sottolineato il marchio d’insegna declinato nei<br />
segmenti Basic, Vivo e Collection. Interessanti le proposte<br />
per colori di tendenza -per esempio nelle spugne- ed<br />
i mix coordinati allineati come complementi d’arredo<br />
sopra gli espositori.<br />
In Carrefour, il mood non appare tanto caldo ed accogliente,<br />
ma la visione dell’universo merceologico si<br />
rivela ancora più estensiva, con contiguità sinergiche e<br />
stagionalità in evidenza. Un reparto molto “allargato”,<br />
che nel pdv di Assago (MI) viene sviluppato su una<br />
superficie lunga ben 40 m e larga 56 (aree promozionali<br />
incluse), organizzato secondo criteri funzionali (per<br />
quanto possibile) ed articolato nelle categorie classiche,<br />
ma anche in reparti normalmente a sé stanti, come<br />
Camicie, foulard, pantaloni saranno perfetti.<br />
PANNY C’EST CHIC.<br />
comemedia.com<br />
le stoviglie usa e getta e gli avvolgenti alimentari, gli<br />
elettrodomestici e i mobili. Qui, la private label Carrefour<br />
Home presidia numerosi segmenti tradizionali (pentole,<br />
posate, bicchieri ecc.) oltre a business innovativi o di<br />
nicchia, quali thermos, candele, set bagno, mollettoni<br />
per assi da stiro, tessili vari. Lungo le due pareti del<br />
perimetro, si osservano immagini chiare e fresche di<br />
situazioni domestiche e le segnalazioni dei prodotti stagionali<br />
di punta: frigoriferi, ventilatori e climatizzatori.<br />
GDS: COMPETENZA ED EMPATIA<br />
Grande fermento evolutivo anche presso alcune insegne<br />
della grande distribuzione specializzata. <strong>Il</strong> reparto<br />
casalinghi di Ikea -organizzato secondo un “common<br />
store planning“ internazionale, che dà indicazioni di<br />
massima sulle modalità di merchandising e su come<br />
organizzare il layout dei diversi reparti- veicola valori di<br />
expertise e, insieme, di emozionalità. “Vogliamo raggiungere<br />
una crescita sostenibile e diventare la prima<br />
scelta per i clienti -sottolinea Claudio Mambretti, sales<br />
leader casalinghi-. Per supportare questo obiettivo, il<br />
IL SISTEMA INNOVATIVO DI APERTURA E<br />
CHIUSURA DISTRIBUISCE I PESI IN MANIERA<br />
UNIFORME, PRODUCENDO UNA MAGGIORE<br />
RESISTENZA AL CARICO E STABILITÀ AL VENTO.<br />
REALIZZATO CON RESINE DI PRIMA QUALITÀ,<br />
CERTIFICATE E TOTALMENTE RICICLABILI CHE<br />
GARANTISCONO UNA MAGGIORE DURATA.<br />
DOTATO DI 2 RUOTE PER UN FACILE<br />
SPOSTAMENTO E 2 AGGANCI A SCOMPARSA<br />
PER APPENDERE CAPI DELICATI.<br />
HA 9 FILI, ANZICHÈ I CONSUETI 8, PER UN<br />
TOTALE DI 22 METRI LINEARI DISPONIBILI.<br />
CHIUSO STA IN PIEDI DA SOLO, PER<br />
SFRUTTARE AL MEGLIO GLI SPAZI DELLA CASA.<br />
4 segue a pag. 80
c<br />
4<br />
segue da pag. 79<br />
nostro focus per il prossimo anno sarà su piatti, posate<br />
e accessori per apparecchiare la tavola, pentole, utensili<br />
e contenitori per alimenti. Intendiamo presentare il range<br />
Ikea sia mostrando qualità e competenza -per creare<br />
fiducia- sia dando ispirazione, per creare desiderio di<br />
innovazione tramite una nuova offerta di posate ed una<br />
proposta di assortimento competitivo di piatti. Senza<br />
dimenticare la stagionalità, ovvero quella parte della nostra<br />
offerta declinata sulle stagioni primavera/estate ed<br />
autunno/inverno”.<br />
Un discorso a parte merita il Gruppo Coin. “Coincasa<br />
è un brand leader, caratterizzato da una forte prossimità<br />
emotiva al consumatore e da una grande riconoscibilità.<br />
D’altra parte, quello dell’home decoration rappresenta<br />
per noi un reparto storico, in cui possiamo vantare elevata<br />
competenza e professionalità -dichiara Francesco<br />
Sama, direttore generale Coin-. I plus della nostra proposta<br />
si possono collocare a due livelli: il binomio specializzazione-coordinamento<br />
e l’atmosfera rassicurante, nel<br />
senso di ricostruzione di una casa ‘calda’, centro simbolico<br />
di valori, il tutto condito dalla collaborazione con<br />
partner esterni prestigiosi e da alcune ‘contaminazioni’<br />
con merceologie contigue, quali fiori, gadget e complementi<br />
d’arredo, elettrodomestici ecc. che perseguono<br />
l’obiettivo di rendere l’assortimento vivo e innovativo”. Dal<br />
punto di vista tecnico, la gamma Coincasa si compone<br />
per il 50% di prodotti continuativi e per il 50% di articoli<br />
stagionali ed accoglie 6/7 nuove collezioni all’anno.<br />
Sempre in area houseware, la grande novità che il Gruppo<br />
Coin ha in serbo è il rilancio del brand Croff. “Crediamo<br />
molto nell’heritage del marchio Croff, tanto è vero<br />
che il nostro obiettivo è riproporlo come negozio a sé<br />
stante all’interno della nuova Upim ed anche in formato<br />
stand alone -continua Sama-. I nuovi Croff debuttano<br />
ufficialmente a settembre nei quattro pilot di Upim Pop,<br />
con successivo roll-out previsto per la primavera 2011.<br />
La casa Croff verrà gestita con logiche differenti rispetto<br />
a Coincasa quanto a contenuti, assortimenti, esposizioni<br />
e prezzi: lo stile sarà più giovane e informale, funzionale e<br />
minimalista, con prezzi tendenzialmente più aggressivi”.<br />
<br />
Patrizia Pagani
Factory outlet, shop-in-shop:<br />
la marca si industria<br />
per crearsi nuovi spazi<br />
La qualità della shopping experience è decisiva ai fini<br />
della scelta di acquisto. Anche nel mondo casa, quindi, le<br />
aziende si stanno mobilitando per misurarsi direttamente<br />
in nuovi modelli distributivi. Bormioli Rocco, ad esempio,<br />
già possiede una rete di 12 factory outlet localizzati in tutto<br />
il Centro-Nord. Bialetti Industrie, dal canto suo, accanto al<br />
rafforzamento del canale shop-in-shop, negli ultimi mesi ha<br />
avviato un intenso piano di aperture di negozi monomarca<br />
Bialetti. “La strategia adottata -dice Giovanni Tagliaferri,<br />
direttore vendite Italia- si concretizza in un’attenta e coerente<br />
pianificazione degli elementi architettonici e del design interno<br />
dei nuovi pdv e nell’oculata scelta delle location, ricavate<br />
all’interno dei centri commerciali più frequentati o in punti<br />
strategici delle città”.<br />
Tescoma ha sperimentato la formula temporary shop.<br />
“Nelle due sessioni realizzate a Milano, nella stessa location,<br />
a novembre 2009 e a maggio 2010, risultava evidente<br />
l’impatto commerciale della nostra collezione completa,<br />
esposta secondo precisi criteri visual -spiega <strong>Il</strong>aria Tosca,<br />
retail manager-. Questo ha trasferito un valore aggiunto che<br />
il cliente finale ha dimostrato di apprezzare molto”.<br />
Le criticità individuate nella formula<br />
<strong>Il</strong> concept funziona, ma suscita qualche perplessità. “<strong>Il</strong><br />
vantaggio del temporary shop è legato alla convenienza economica<br />
-sottolinea Alberto Pivetta, marketing manager di<br />
Mongardi-. <strong>Il</strong> pdv, ubicato in posizione strategica, colpisce in<br />
un preciso momento, evitando di doversi sobbarcare a lungo<br />
le spese fisse di affitto e personale. Tuttavia, mentre negli<br />
Usa la durata media è di 1-2 settimane, da noi è intorno ai 3<br />
mesi. Inoltre, resta da capire come garantire il consumatore<br />
dal momento in cui il negozio chiude. Da parte nostra, stiamo<br />
valutando opportunità interessanti per creare, all’interno di<br />
superfici commerciali, spazi condivisi con altri attori di pari<br />
dimensioni”. Gimi, invece, ha sperimentato in gdo l’Isola Gimi,<br />
spazio branded focalizzato sulla presentazione degli item<br />
più innovativi, così da promuoverne la conoscenza e l’uso.<br />
“Mostrare il prodotto aperto è vincente -spiega Francesca<br />
Benedetti, responsabile comunicazione- perché il consumatore<br />
percepisce istantaneamente la funzione ed il valore delle<br />
innovazioni proposte. In questa fase, stiamo anche vagliando<br />
l’opportunità di temporary shop, occasione interessante di<br />
contatto e scambio con il consumatore”. PP<br />
1<br />
2<br />
3<br />
1<br />
2<br />
3<br />
<strong>Il</strong> temporary store Tescoma, aperto in due sessioni<br />
a Milano (novembre 2009/maggio 2010).<br />
<strong>Il</strong> format Gusto, promosso dall’associazione<br />
di Guardini, <strong>Il</strong>sa e Imperia.<br />
<strong>Il</strong> nuovo store Bialetti del c.c.i Fiumara di Genova, inaugurato a<br />
giugno, format di cui sono previste prossime aperture in Lombardia<br />
e nelle regioni del Sud.<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
81 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it
SPECIALE<br />
cASALINGHI<br />
Bormioli Rocco<br />
Distinguersi dalla massa per stile<br />
e funzionalità. “<strong>Il</strong> mercato del<br />
tableware e del glassware ha<br />
subito un’importante contrazione<br />
della domanda a partire dal 2008<br />
e per tutto il 2009, contrazione<br />
che -nel primo semestre 2010-<br />
sembra essersi arrestata -osserva<br />
Giancarlo Masini, direttore<br />
business unit casa-. I segnali<br />
lasciano sperare in un 2011 in<br />
ripresa, seppure lenta”. A fronte<br />
dell’incrementata aggressività dei<br />
produttori di basso prezzo, che non<br />
fa crescere il valore del mercato,<br />
l’azienda ha deciso di fare leva<br />
su argomenti diversi. “Abbiamo<br />
impostato un importante piano di<br />
sviluppo prodotti, che vedrà i primi<br />
frutti con i lanci programmati per<br />
il 2011, puntando sia sui benefici<br />
estetici -e, quindi, sul contenuto<br />
di design- sia su quelli funzionali.<br />
Strategicamente puntiamo sul<br />
miglioramento del rapporto qualità/<br />
prezzo, incrementando il livello di<br />
qualità reale e percepita, a parità<br />
di prezzi. In poche parole,<br />
cose belle per arredare la tavola<br />
alla portata di tutti”.<br />
Multicolors, collezione di bicchieri e complementi tavola<br />
dai colori innovativi e trendy.<br />
Eva di Crystalex, linea di calici<br />
eleganti e minimal, adatti a molteplici<br />
occasioni d’uso.<br />
Borla Bohemia<br />
La congiuntura non consente ancora di individuare segnali<br />
univoci, dunque le aziende devono continuare a ricercare<br />
argomenti originali e insieme convincenti per stimolare i<br />
consumatori all’acquisto. “I mercati mostrano un andamento<br />
altalenante: purtroppo l’incertezza vige sovrana, cosicché<br />
i retailer non possono fare programmi a lunga scadenza<br />
-dichiara Sergio Borla-. In questa fase, in cui si osservano<br />
numerose attività promozionali da parte delle grandi superfici<br />
generaliste, siamo convinti che la strategia migliore sia<br />
l’ottimizzazione del rapporto qualità-prezzo, che rappresenta<br />
il plus più importante per un tipo di proposta commerciale come<br />
la nostra”. Per quanto riguarda le ultime novità di prodotto,<br />
i brand rappresentati da Borla puntano sul binomio eleganza/<br />
distintività: “Due novità interessanti sono Largo, linea di calici<br />
di Rona con bevante arrotondato e stelo prezioso, ed Eva, serie<br />
di calici di Crystalex semplici e versatili”.<br />
Cerve<br />
Se il comparto vetro continua a ristagnare,<br />
per i produttori la sfida è individuare nuove<br />
opportunità di business, esigenze ed<br />
occasioni d’uso ancora insoddisfatte o latenti,<br />
e lavorarci per mettere a punto prodotti in<br />
grado di stimolare i responsabili d’acquisto.<br />
Negli ultimi tempi, le gamme ricche di colori<br />
ed esteticamente attraenti per linee e decori<br />
stanno riscuotendo un discreto interesse da<br />
parte dei consumatori. “Per quanto ci riguarda,<br />
possiamo ritenerci soddisfatti dall’andamento<br />
del mercato nel 2010 -segnala Filippo Villa,<br />
responsabile vendite Italia-. Le nostre<br />
linee hanno riscosso un buon successo<br />
grazie alla filosofia che ci contraddistingue:<br />
innovazione legata alla tendenza colore<br />
in mix con un giusto rapporto qualitàprezzo.<br />
Nella situazione odierna sono<br />
importantissimi l’introduzione di novità<br />
di gamma e l’investimento in R&S”.<br />
Oggi, la new entry è il decoro Petra,<br />
con colori opalescenti che rispecchiano<br />
le tendenze della seconda parte dell’anno.<br />
82<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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Petra, bicchieri in vetro decorato con<br />
tinte di tendenza, eleganti e al tempo<br />
stesso essenziali.
Bialetti Industrie<br />
<strong>Il</strong> successo nasce dal binomio qualitàinnovatività,<br />
ma anche dall’ottimizzazione<br />
della rete distributiva. “La politica di<br />
prodotto adottata da Bialetti Industrie,<br />
fondata anche su una costante attività<br />
di ricerca e sviluppo interna applicata ai<br />
nuovi prodotti, si è dimostrata vincente”,<br />
sottolinea Giovanni Tagliaferri,<br />
direttore vendite Italia, che aggiunge.<br />
“Inoltre, una razionalizzazione dell’attività<br />
commerciale e una massimizzazione<br />
della distribuzione ci hanno consentito<br />
di raggiungere risultati fi nanziari positivi,<br />
in controtendenza rispetto ai dati<br />
di mercato. Tali performance sono state<br />
possibili grazie anche al parallelo sviluppo<br />
di canali alternativi ed alla collaborazione<br />
con il dettaglio specializzato di alta<br />
gamma, i negozi Collection, con esiti<br />
eccellenti soprattutto in area macchine<br />
da caffè elettriche e capsule a marchio<br />
Bialetti”. Numerose le ultime new<br />
entry della gamma: fra queste, la linea<br />
Ceramik OK di Aeternum -strumenti<br />
di cottura rivestiti internamente da una<br />
preziosa ceramica a base di silicio-<br />
e le caffettiere Fiammetta di Bialetti.<br />
Fiammetta caffettiera dalla forma<br />
esclusiva e moderna, proposta nei<br />
colori blu, viola e verde.<br />
Diamant, bicchieri<br />
in plastica in 4 misure<br />
e 7 colorazioni per i canali<br />
consumer e horeca.<br />
Abert<br />
Oggi, l’acquisto si concretizza sull’onda dell’emozionalità: per questo<br />
è strategico colpire il consumatore con concept, forme, colori<br />
e set abbinati. “Nel primo semestre 2010, le nostre vendite hanno<br />
registrato un trend positivo -dice Enrico Rossi, direttore vendite<br />
Italia-, anche se le diffi coltà economiche delle famiglie sono evidenti,<br />
specie nelle categorie meno indispensabili. Abert è attenta alle<br />
esigenze del consumatore e all’innovazione di prodotto: negli ultimi<br />
2 anni, abbiamo investito ingenti risorse anche negli articoli in plastica<br />
per tavola e cucina, creando coordinati colore collezionabili -manufatti<br />
interamente in Italia- che hanno ottenuto successo sul mercato”.<br />
Ora l’azienda -accanto alle nuove linee di posate in acciaio (Linea,<br />
Step, Dream)- ha ampliato la proposta di polimeri con una centrifuga<br />
dagli inserti colorati ed una gamma di bicchieri.<br />
“La linea Daily, accanto alla serie per la cottura anche ad<br />
induzione, oggi accoglie pure caffettiere e bricchi”.<br />
Novità 2010: la nuova<br />
caffettiera di colore blu.<br />
Pedrini<br />
Rispondere in modo innovativo alle mutevoli esigenze dei consumatori e del mercato: è la<br />
capacità che permette a Pedrini di incrementare i propri trend di vendita anche in un periodo di<br />
rallentamento dei consumi. “I nostri punti di forza rimangono la ricerca, la qualità e l’innovazione”,<br />
ricorda Giorgio Toninelli, amministratore delegato. “Si consideri, poi, che in Italia vantiamo<br />
un effi ciente servizio al trade su tutto il territorio e collaboriamo costantemente con le catene<br />
distributive ai fi ni della creazione dell’assortimento ideale, della cura del display e del riassortimento<br />
in base alla rotazione dei prodotti”. Per quanto concerne le ultime novità, entro fi ne anno dovrebbe<br />
partire la commercializzazione di una linea di cookware, caffettiere e gadget nata da un accordo<br />
internazionale con un marchio altisonante: “Si tratta di un accordo di licensing siglato con un<br />
importante brand di fama mondiale con un’esclusiva di distribuzione in ben 78 Paesi esteri”.<br />
83<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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c<br />
Wave, gamma di pirofi le in ceramica<br />
impilabili con linee<br />
che richiamano le onde del mare.<br />
ARC International - Pyrex<br />
Cuore Bianco, nuovo<br />
biorivestimento privo di<br />
PFOA, che assicura più<br />
antiaderenza del 200%.<br />
<strong>Il</strong> mercato è maturo ed ancora non si vedono segnali<br />
di ripresa a seguito di un 2009 diffi cile per tutti i player.<br />
“Nonostante tale scenario, le aziende proseguono negli<br />
investimenti sia in innovazione, con lanci di nuovi prodotti,<br />
sia in comunicazione, per mantenere viva la brand<br />
image presso il target -afferma Chiara Della Vedova,<br />
responsabile marketing-. Pyrex continua ad essere<br />
una realtà propositiva e lo dimostra sviluppando prodotti<br />
che rispondono alle reali esigenze dei consumatori:<br />
questi richiedono qualità elevata al giusto prezzo per<br />
ritrovare il piacere di cucinare a casa propria”. I dati<br />
confermano questo trend di recupero della convivialità<br />
familiare, che il brand ha sempre abbracciato: “Secondo<br />
una recente indagine TomorrowSWG, il 53,4% degli<br />
italiani vorrebbe dedicare più tempo alla cucina (+65,2%<br />
negli ultimi 2 anni)”. Ecco perché Pyrex sta potenziando<br />
il piano di comunicazione, che comprende Forno Festival,<br />
evento nazionale dedicato alla cottura in forno.<br />
84<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
Stovmon<br />
Accademia Mugnano<br />
Una fase di indecisione che si risolve<br />
a favore dei distributori che operano in area<br />
convenienza. “È un mercato che risente della<br />
crisi, in cui si rileva molta incertezza a tutti<br />
i livelli della fi liera -dichiara Sandro Mugnano,<br />
amministratore delegato-. L’unica eccezione<br />
è rappresentata dal canale discount, che sta<br />
guadagnando quota a danno del dettaglio<br />
tradizionale, ma anche delle grandi superfi ci<br />
della gdo”. La crisi, in sostanza, ha infl uenzato<br />
il comportamento d’acquisto del consumatore,<br />
che risulta molto più attento al prezzo,<br />
pur senza scendere a compromessi in fatto<br />
di qualità. “Per questo la nostra strategia<br />
di prodotto pone al centro l’innovazione ed<br />
il rapporto prezzo-qualità: un esempio<br />
rilevante è l’introduzione di Cuore Bianco,<br />
biorivestimento antiaderente studiato e testato<br />
per la sicurezza della salute del consumatore<br />
e dell’ambiente”. Promette, infatti, di ridurre<br />
le emissioni di CO2 e di non rilasciare sostanze<br />
tossiche, neppure ad altissima temperatura.<br />
Thermomagie, gli stampi<br />
da forno con rivestimento<br />
che cambia colore<br />
con il calore.<br />
Guardini<br />
Anche nel primo semestre 2010, il settore cucina registra risultati in controtendenza rispetto ad altri comparti<br />
houseware. “<strong>Il</strong> mercato da noi presidiato mostra segnali di dinamicità, nonostante il perdurare della grave<br />
congiuntura economica, che, dal nostro punto di vista, ha toccato il mercato dei casalinghi da cucina in maniera<br />
solo marginale -sottolinea Elena Guardini, direttore marketing-. <strong>Il</strong> nostro trend resta positivo, con valori di<br />
fatturato sempre in progressione: il 2009 si è chiuso con una crescita record per la nostra azienda ed il 2010<br />
sta evidenziando risultati in incremento su un 2009 ottimo”. <strong>Il</strong> momento economico diffi cile può aver giocato un<br />
ruolo da incentivo nell’individuare soluzioni competitive vincenti? “Riteniamo che la crisi ci abbia paradossalmente<br />
aiutato, grazie anche ad una politica di prodotto che non ha mai smesso di dare importanza a qualità e propositività,<br />
lanciando sul mercato prodotti innovativi, in grado di conferire slancio alle vendite”.
© www.unique.it
c<br />
Metaltex<br />
Obiettivo: prossimità al trade<br />
per fronteggiare insieme le difficoltà<br />
generate dalla congiuntura economica.<br />
“Indubbiamente, il mercato sta ancora<br />
attraversando una fase di crisi e<br />
le vendite sono, di conseguenza,<br />
contratte”, osserva Annamaria<br />
Rezzonico, direttore commerciale,<br />
che aggiunge: “Da parte nostra,<br />
cerchiamo di essere ancora più vicini<br />
alla nostra clientela, così da affrontare il<br />
momento negativo con linee<br />
di prodotti centrate sulle richieste<br />
della domanda e con nuove soluzioni<br />
espositive e di vendita. In particolare,<br />
stiamo procedendo nello sviluppo di<br />
articoli inediti, con particolare focus<br />
sui prodotti in filo, che da sempre<br />
rappresentano i nostri bestseller”.<br />
In attesa delle novità di Macef ed<br />
Ambiente 2011, Metaltex<br />
ha rinnovato il look dell’assortimento<br />
di alcuni modelli di stendibiancheria e<br />
creato la serie Tec Collection:<br />
“Gli stendibiancheria di colore grigio<br />
metallizzato con i particolari in plastica<br />
nera conferiscono al prodotto<br />
un look più gradevole e hi-tech”.<br />
Aliseo, stendibiancheria a torre<br />
con 3 piani e ruote, fa parte<br />
della Tec Collection.<br />
86<br />
Gimi<br />
Vendite in trend con fatturato in crescita<br />
per Gimi. “I nostri risultati sono positivi,<br />
anche se i mercati di riferimento risentono<br />
della situazione generale di rallentamento<br />
dell’economia, con dinamiche diverse<br />
nei vari Paesi europei -osserva Francesca<br />
Benedetti, responsabile comunicazione-.<br />
In Italia, i primi mesi del 2010 hanno<br />
evidenziato un andamento molto buono,<br />
mentre nel secondo trimestre la spinta<br />
si è parzialmente raffreddata: fra i retailer,<br />
la gd e la gds tengono meglio del canale<br />
tradizionale, grazie alla leva finanziaria<br />
favorevole e al ricorso alle iniziative<br />
promozionali. <strong>Il</strong> mercato riconosce a Gimi<br />
una spiccata capacità innovativa, frutto<br />
di un continuo investimento in R&S, che<br />
dal 2009 si è ulteriormente intensificato”.<br />
Mentre lo stendibiancheria estensibile<br />
Stendissimo -grazie anche alla campagna<br />
di lancio in tv- sta registrando performance<br />
di livello, concorrendo al successo<br />
del segmento di appartenenza<br />
(di esclusiva Gimi), l’azienda ha appena<br />
presentato il nuovo asse da stiro Advance.<br />
Meliconi<br />
I contenuti qualitativi ed il design made in Italy rappresentano un plusvalore che non<br />
lascia indifferenti i consumatori, anche se il periodo non è certo entusiasmante.<br />
“Nonostante l’andamento negativo del mercato, quest’anno Meliconi è riuscita a<br />
consolidare le posizioni in tutti i segmenti merceologici in cui è presente -comunica<br />
Letizia Capitani, responsabile marketing divisione casa-. La nostra azienda è<br />
consapevole che distinguersi come produttore italiano significa generare valore con<br />
oggetti di design, innovativi e di eccellente qualità. Questo non riguarda unicamente<br />
i prodotti di nuova introduzione: di recente, sono state riviste alcune referenze con<br />
l’intento di renderle più accattivanti e dotarle di maggiore appeal estetico”.<br />
È il caso di Stendimeglio Junior Color Collection, oggi proposto in 4 fresche tonalità<br />
glamour: fucsia, arancione, verde e azzurro brillante, tinta novità. “<strong>Il</strong> tema del colore<br />
rappresenta il fil rouge delle ultime produzioni aziendali”.<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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brevettate che<br />
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agevolano la stiratura<br />
di lenzuola e tovaglie.<br />
Stendimeglio Junior Color Collection,<br />
pratico stendibiancheria<br />
in versione azzurro brillante.
SEM<br />
Con migliaia di referenze<br />
e centinaia di novità ogni<br />
anno, Excelsa si distingue<br />
per il rapporto qualitàprezzo,<br />
per il costante<br />
aggiornamento in funzione<br />
delle tendenze e, a livello<br />
di presentazione, per<br />
confezioni tanto curate<br />
quanto rigorose.<br />
PLI<br />
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concettuale che<br />
quella di elaborazione<br />
estetica viene<br />
condotta con il<br />
contributo di designer<br />
qualificati, mentre<br />
la realizzazione<br />
è demandata a<br />
fornitori selezionati,<br />
in grado di garantire<br />
i necessari, elevati<br />
standard di qualità<br />
produttiva.
c<br />
Tontarelli<br />
Negli ultimi anni, due leve<br />
risultano premianti nei segmenti<br />
dell’houseware in plastica<br />
e, in generale, nell’universo<br />
casalinghi: l’innovazione sostenibile<br />
ed il giusto rapporto qualità-prezzo.<br />
“Dal nostro punto di vista,<br />
il mercato dei casalinghi<br />
si conferma stabile sia nelle proposte<br />
prodotti sia nelle strategie applicate<br />
-afferma Gabriella Tontarelli-.<br />
Da sempre, la nostra fi losofi a<br />
aziendale continua ad essere<br />
incentrata su un principio basilare:<br />
portare avanti con coerenza<br />
una politica di prodotto indirizzata<br />
all’innovazione, con attenzione<br />
massima al prezzo proposto<br />
in rapporto ad un’alta qualità<br />
del manufatto”. Un’applicazione<br />
del concetto è, per esempio,<br />
l’ultima novità lanciata<br />
da Tontarelli, la pattumiera Trellis,<br />
che va ad arricchire la già vasta<br />
gamma di proposte in quest’area<br />
di business. “Si tratta di una linea<br />
innovativa, che prende le mosse<br />
da un assunto molto importante,<br />
la riduzione possibile dei materiali<br />
utilizzati: quindi, economia<br />
ed eco-sostenibilità”.<br />
Trellis, pattumiera a pedale<br />
che assicura la presenza<br />
di una ridotta quantità<br />
di materia prima.<br />
88<br />
Home Passion Black Line &<br />
Colors, linea di pattumiere<br />
e portabiancheria profumati.<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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DOpla<br />
Dopo una pluriennale militanza da produttore per conto terzi, DOpla -leader<br />
nel settore monouso- spende il proprio brand nel mondo dell’houseware in<br />
plastica, andando a lavorare su alcuni versanti di business piuttosto promettenti<br />
in termini di performance commerciali. “Anche se vantiamo una lunga<br />
esperienza in qualità di copacker, il nostro ingresso nel mercato dei casalinghi è<br />
abbastanza recente -sottolinea Antonio De Danieli, direttore commerciale-.<br />
In questa fase, nel settore osserviamo una cronica stagnazione delle vendite,<br />
abbinata ad una diffusa impersonalità dei prodotti. In tale scenario, la nostra<br />
strategia pone al centro uno sviluppo guidato dall’ampliamento delle linee:<br />
È ancora presto per osservare e valutare la bontà dei risultati, ma siamo stati<br />
indicati da più parti come coloro che hanno portato una ventata di novità”.<br />
Indubbiamente, DOpla ha contribuito a colorare lo scaffale con le cromie<br />
trendy delle linee cestini e pattumiere/portabiancheria profumati.<br />
L’Orto di Bama, struttura a gradini su ruote composta<br />
da 3 fi oriere con portavasi e accessori.<br />
Bama<br />
Continuare ad investire in R&S<br />
per competere con successo in questo<br />
momento critico. “<strong>Il</strong> mercato ci sta regalando<br />
buone soddisfazioni -afferma Davide Dal<br />
Poggetto, direttore generale-. <strong>Il</strong> nostro<br />
fatturato è in crescita e questo -specialmente<br />
in fasi delicate come l’attuale- ci dà la forza<br />
di affrontare ogni giorno, con estrema<br />
determinazione, l’intento di perseguire<br />
la soddisfazione sempre maggiore<br />
del nostro cliente. Nonostante l’indiscussa<br />
crisi generalizzata dei consumi, stiamo<br />
guardando al futuro con grande ottimismo,<br />
armati di tenacia, voglia di fare e, soprattutto,<br />
investendo continuamente in nuovi prodotti<br />
e tecnologie produttive e di servizio.<br />
<strong>Il</strong> nostro obiettivo è creare costantemente<br />
articoli innovativi e inediti, che possano<br />
migliorare il vivere quotidiano dei<br />
consumatori”. <strong>Il</strong> tutto dedicando cura<br />
particolare al design, ai materiali ed alla<br />
qualità costruttiva, tutti elementi cui<br />
l’end-user, oggi, è più attento che mai.
RI NNO<br />
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Non si può sempre<br />
rivoluzionare,<br />
innovare, inventare:<br />
semplicemente, più<br />
spesso di quanto si<br />
creda, la necessità è<br />
quella di riscoprire<br />
i bisogni, rivedere<br />
l’utilizzo degli<br />
oggetti, riesaminare<br />
la pratica quotidiana.<br />
Rinnovare, in fondo,<br />
significa proprio<br />
questo: ristabilire<br />
l’equilibrio fra<br />
funzione e risultato.<br />
Magari transitando<br />
da un prezzo più<br />
interessante e/o da<br />
una migliore qualità.
c<br />
Tescoma<br />
Presto, set di tre contenitori<br />
in plastica trasparenti<br />
e impilabili come “bolle<br />
di freschezza”.<br />
Tre plus valgono l’apprezzamento<br />
dei clienti. “<strong>Il</strong> mercato ci sta dando<br />
notevoli soddisfazioni, visto che<br />
il pubblico è molto attento al rapporto<br />
qualità/prezzo/immagine<br />
-rileva Daniele Cattaneo, direttore<br />
commerciale della consociata<br />
italiana-. Tre caratteristiche<br />
che Tescoma ha fatto proprie<br />
e che le vengono riconosciute dai<br />
consumatori. Oltre a questo, la nostra<br />
politica commerciale comprende<br />
la continua integrazione di novità a<br />
catalogo, il costante investimento<br />
pubblicitario e l’effi ciente servizio<br />
ai clienti”. L’azienda dedica grande<br />
cura agli store: “<strong>Il</strong> concetto di mero<br />
posizionamento del singolo prodotto<br />
a scaffale è superato -aggiunge<br />
<strong>Il</strong>aria Tosca, retail manager-.<br />
Tescoma investe moltissimo per<br />
creare concept completi, che, oltre<br />
a sottolineare il brand, soddisfano<br />
meglio il cliente fi nale in termini<br />
di lettura dell’offerta rispetto ai suoi<br />
bisogni. Stiamo adottando soluzioni<br />
di corner e shop-in-shop nelle<br />
situazioni multimarca, dove viene<br />
condivisa tale fi losofi a”.<br />
90<br />
Pop Corn, linea di prodotti coordinati<br />
per preparare e degustare in casa<br />
pop corn.<br />
<strong>Il</strong> momento critico per i consumi continua: la sfi da è riuscire ad<br />
individuare e valorizzare dei “mondi” che stimolino l’interesse del<br />
consumatore. “La nostra strategia di prodotto prosegue lungo<br />
le direttrici che abbiamo individuato ormai da qualche anno<br />
e che ci stanno garantendo risultati positivi -dichiara Enrico<br />
Vimercati-. Questo signifi ca lavorare su mondi completi -cioè<br />
mix merceologici fi nalizzati a specifi che funzioni, ambientazioni,<br />
occasioni d’uso- in grado di soddisfare o addirittura anticipare<br />
le esigenze emergenti delle famiglie. È il caso della nostra<br />
nuova linea per cuocere e servire popcorn, che proponiamo<br />
al trade con un espositore in cartone dedicato o con qualche<br />
idea display per veicolare al meglio il concetto”. L’azienda,<br />
infatti, continua a lavorare sul visual merchandising, studiando<br />
applicazioni realizzate all’estero e/o presso le superfi ci<br />
specializzate per adattarle, con i necessari aggiustamenti, alle<br />
realtà mass market.<br />
Mongardi<br />
Bergamaschi & Vimercati<br />
Cassetto Portacialde, pratico<br />
ed elegante, permette di riporre<br />
le cialde di vari brand di caffé.<br />
L’importazione indiscriminata dal Far East ha penalizzato le aziende di produzione<br />
italiane, abbattendo la qualità e bypassando le normative più elementari anche<br />
per i prodotti di polipropilene, che spesso vanno a contatto con gli alimenti.<br />
“Nonostante la recente e clamorosa impennata dei costi della materia prima,<br />
Mongardi persevera nella sua tradizione che esige un prodotto di design<br />
e qualità prettamente made in Italy, proponendo al mercato articoli accattivanti<br />
e intelligenti, che cercano il perfetto equilibrio tra un garbato ed elegante gusto<br />
italiano ed un’offerta al consumo contenuta nel prezzo”, sottolinea Alberto<br />
Pivetta, marketing manager. In tale ottica, l’azienda mantiene un buon ritmo<br />
di proposta di novità in possesso dei requisiti descritti. Accanto alla messa<br />
a punto di nuovi prodotti, Mongardi prende in considerazione formule distributive<br />
innovative: “Stiamo valutando le migliori opportunità per creare spazi condivisi<br />
con altri attori di pari dimensioni.”<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
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RI VO<br />
LU ZIO<br />
NARE<br />
CASALINGHI & ARTICOLI REGALO<br />
Bergamaschi & Vimercati S.p.A. via Isonzo, 10 22078 Turate (CO)<br />
tel. 02.96.75.20.31 fax 02.96.75.11.93 www.bervim.it info@bervim.it<br />
Residui di cibo, invisibili ad<br />
occhio nudo, fermentando<br />
rendono il tagliere un insidioso<br />
ricettacolo di batteri.<br />
Oggi però c’è Microban e<br />
il tuo nuovo tagliere, fra un<br />
lavaggio e l’altro, è efficace<br />
contro il proliferare di batteri<br />
indesiderati che causano<br />
cattivi odori. La funzione attiva<br />
della particella antibatterica<br />
Microban è incorporata nella<br />
struttura del tagliere durante il<br />
processo di fabbricazione ed è<br />
efficace per tutta la durata del<br />
tagliere stesso.
c<br />
TVS<br />
Un trend 2009 soddisfacente, una dinamica ancora migliore<br />
nel primo semestre 2010, a dispetto della crisi. “Fra le chiavi<br />
di lettura del fenomeno -commenta Giuseppe Bertozzini,<br />
amministratore delegato- indicherei la nostra costante<br />
attenzione alla realizzazione di articoli di design, grazie<br />
al crescente network di collaborazioni con designer, architetti<br />
e scuole di chiara fama, ma anche le mutate abitudini di vita<br />
degli italiani, sempre più esigenti ed attenti alla qualità, al gusto<br />
ritrovato della cucina a casa e della convivialità e, dulcis<br />
in fundo, al nostro nuovo rivestimento ceramico, che vanta<br />
plus di eco-compatibilità, igiene e sicurezza”. L’ultima release<br />
è Natura, gamma completamente ecologica, poiché<br />
in alluminio con rivestimento ceramico all’interno, in smalto<br />
porcellanato all’esterno, con manicatura in acciaio/legno,<br />
e pack in carta riciclata. “Lanciata ad Ambiente 2010,<br />
ha un posizionamento alto e viene commercializzata<br />
nel dettaglio qualifi cato e nel canale promozionale”.<br />
Natura, linea con rivestimento ceramico completamente ecologica,<br />
posizionata sul dettaglio qualifi cato e sul promozionale.<br />
Soft, manici ricoperti in silicone alimentare<br />
colorato adatti a padelle con antiaderente<br />
ceramico.<br />
92<br />
Eco Dietetica Ceramic, bistecchiera<br />
in alluminio pressofuso,<br />
con rivestimento ceramico<br />
antiaderente.<br />
<strong>Il</strong>sa<br />
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Prosegue la tendenziale contrazione dei consumi<br />
di casalinghi, pressoché generalizzata e -al momento-<br />
senza segnali di inversione di rotta. “Nonostante la<br />
crisi, la nostra azienda ha mantenuto la propria fetta<br />
di mercato -chiarisce Fulvio Pagliarini, direttore<br />
commerciale-. Da tempo, infatti, le viene riconosciuta<br />
da più parti una notevole capacità di immettere prodotti<br />
innovativi, di accurato design e con prezzo contenuto.<br />
Su questa strada continuiamo a muoverci con esiti<br />
lusinghieri: l’apprezzamento per quest’impegno è<br />
oggettivamente testimoniato dal trend del fatturato,<br />
in crescita nel 2009 ed anche nel primo semestre<br />
2010”. Accanto al prodotto, non manca l’innovazione<br />
distributiva: all’interno dello spaccio aziendale<br />
(Collegno, To), è stato creato il pdv Gusto, modello<br />
ripetibile per altre location: “Si tratta di un format nato<br />
dall’associazione di tre imprese industriali italiane<br />
leader di settore -Guardini, <strong>Il</strong>sa, Imperia- per offrire<br />
un’ampia collezione di articoli da cucina”.<br />
La Termoplastic F.B.M.<br />
L’innovazione di prodotto è eco-friendly.<br />
La coscienza ambientale sta entrando prepotentemente nel settore del cookware,<br />
dove si stanno facendo grandi passi avanti nella graduale eliminazione<br />
di sostanze potenzialmente nocive. Al PFOA, utilizzato in quantità minime<br />
nelle vernici antiaderenti, oggi stanno subentrando nuove formulazioni,<br />
fra cui l’antiaderente ceramico. “Termoplastic F.B.M., da sempre attenta alla qualità<br />
e al design dei propri prodotti nel pieno rispetto dell’ambiente, ha appena ampliato<br />
il catalogo con una nuova linea adatta a combinarsi con le tonalità<br />
degli antiaderenti ceramici -dichiara Mauro Munari, direttore commerciale-.<br />
Si tratta di SOFT®, serie di manici con copertura in silicone alimentare declinata<br />
in vari colori, che vanta qualità abbinata a tecniche innovative e consente<br />
di identifi care il prodotto fi nito per le sue caratteristiche di design<br />
ed eco-compatibilità”.<br />
Ciò testimonia l’attenzione ecologica dell’azienda, che è anche certifi cata Iso 14000.
SPECIALE<br />
cASALINGHI<br />
Monouso: private label<br />
vincenti a scaffale<br />
N<br />
on proprio indifferente alla crisi, ma comunque<br />
solido, assestato su valori complessivi<br />
stabili nel tempo. <strong>Il</strong> mercato delle stoviglie<br />
monouso risente delle conseguenze della<br />
fase congiunturale critica in misura decisamente<br />
ridotta rispetto a quanto si verifica in<br />
altri business del largo consumo. In teoria, le<br />
vendite dovrebbero risultare penalizzate dalle ristrettezze<br />
economiche, così come dalle difficoltà del catering,<br />
legate alla stagnazione del comparto industriale in<br />
senso lato. Tuttavia, l’esigenza di contenere le spese<br />
familiari incentiva i consumatori ad andare meno al ristorante<br />
e a consumare più pasti in casa, dove vengono<br />
utilizzate anche stoviglie usa & getta. Questo fenomeno<br />
finisce per rilanciare le performance commerciali delle<br />
soluzioni disposable: stando a fonti aziendali, le ultime<br />
statistiche di settore confermerebbero numeri allineati<br />
con quanto rilevato nel periodo precedente (+2,4% a<br />
volume e +1,5% a valore).<br />
FOCUS SULLA CONVENIENZA<br />
In generale, la gente è più attenta alla spesa, anche<br />
quando si tratta dell’acquisto di prodotti con battuta<br />
di cassa modesta. Nel contempo, risulta sempre più<br />
in grado di riconoscere ed apprezzare il valore del<br />
prodotto, ponderando con maggiore oculatezza il contenuto<br />
value for money delle svariate proposte merceologiche:<br />
nel dubbio, preferisce affidarsi alle marche<br />
note, sia industriali sia commerciali. Ai fini dei risultati<br />
conseguiti, hanno giocato un ruolo importante le linee<br />
colorate ed altri prodotti innovativi, ma un contributo<br />
95<br />
decisivo è stato conferito dalle attività promozionali -che<br />
favoriscono l’esposizione preferenziale delle gamme- e<br />
l’ulteriore crescita registrata dalle private label, specie<br />
nei segmenti più basici. Del resto, attualmente in Italia, la<br />
quota di mercato appannaggio delle referenze a marchio<br />
d’insegna è sottodimensionata: intorno al 20%, contro una<br />
media europea che sfiora il 40%, secondo dati aziendali.<br />
Così, basta dare un’occhiata al reparto monouso di un<br />
qualsiasi pdv della gdo per rendersi conto di quanto spazio<br />
e quale enfasi espositiva vengano garantiti alla private<br />
label: ripiani centrali affollati di confezioni -solitamente<br />
maxi- di piatti e bicchieri bianchi, o, al limite, di prodotti<br />
in plastica colorati tradizionali, rigorosamente firmati dalla<br />
marca d’insegna.<br />
RICERCA DI VALORE AGGIUNTO<br />
Per le tipologie di prodotto più banali, la logica dei volumi<br />
relega ai margini i competitor industriali. Di solito, nel reparto<br />
monouso le referenze dei maggiori brand vengono<br />
posizionate in specifiche aree tematiche, spesso ispirate<br />
al party, e facilmente riconoscoscibili per le colorazioni e<br />
le forme più attraenti. Le aziende produttrici, infatti, non<br />
rinunciano a proporre novità ed estensioni di gamma<br />
che possano distinguere la loro proposta dalla massa di<br />
articoli sostanzialmente indifferenziati presenti a scaffale.<br />
I maggiori player del settore continuano a lanciare articoli<br />
di gamma medio-alta ed alta, spesso colorati, decorati,<br />
coordinati, realizzati in materiali pregiati e/o rispondenti<br />
alle sempre più rilevanti istanze ambientali.<br />
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Patrizia Pagani
c Flo<br />
Dopo aver chiuso il 2009 sostanzialmente in pari con<br />
Dopla<br />
DOPla Colors Goal<br />
International, bicchieri<br />
bicolore pensati<br />
per far festeggiare<br />
i tifosi delle squadre<br />
di calcio.<br />
La plastica disposable è poco duttile alle conseguenze<br />
della congiuntura avversa. “Relativamente al mercato<br />
gdo, le stoviglie monouso in plastica si dimostrano<br />
ancora un mercato solido, stabile, che risente poco<br />
della crisi economica degli ultimi anni -osserva<br />
Antonio De Danieli, direttore commerciale-.<br />
Gli assi lungo cui stiamo sviluppando la nostra politica<br />
di prodotto corrispondono a 8 linee che spaziano<br />
dalla plastica bianca e trasparente ai coordinati<br />
Colors e Party, per chiudere con le serie degli articoli<br />
biodegradabili e per il vending. Con un tasso<br />
di innovazione che supera il 18% annuo, DOpla<br />
si dimostra azienda attenta e veloce nell’interpretare<br />
i nuovi bisogni dei consumatori: i recenti dati di<br />
mercato decretano la nostra leadership nel settore,<br />
confermando la bontà del lavoro svolto negli ultimi 4<br />
anni”. Fra le new entry di periodo, le nuove declinazioni<br />
di DOpla Colors in verde acido e nero, composte<br />
da piatti, bicchieri, posate, tovaglie e tovaglioli in tinta.<br />
Linea PLA, polimero biodegradabile e compostabile,<br />
che oggi si completa con le posate.<br />
il 2008, in questa fase, il monouso in plastica<br />
mantiene costante il proprio trend. “Malgrado la crisi<br />
economica, l’elevato rapporto tra economicità e<br />
servizio, unito alla predisposizione all’igiene, lo rendono<br />
un item vincente in ogni periodo e situazione -spiega<br />
Giacomo Vitelli, direttore commerciale e marketing-.<br />
In tale scenario, Flo continua nella propria politica<br />
all’insegna di ricerca e innovazione, sviluppando articoli<br />
che, oltre a comodità e praticità d’uso, veicolino anche<br />
importanti componenti estetiche”. È il caso dell’ultima<br />
novità, Bicolor, linea innovativa nel mondo del colorato<br />
grazie alle caratteristiche esclusive del prodotto e della<br />
confezione (depositata e registrata),<br />
che si è aggiudicata il terzo posto fra le new entry<br />
al Brands Award 2010 di Gdoweek.<br />
“<strong>Il</strong> riconoscimento segnala il grande interesse del retail<br />
verso una vera novità affacciatasi sul mercato,<br />
dopo tanti anni di completo anonimato”.<br />
Bicolor, linea di bicchieri bicolore abbinabili a 4 piatti<br />
monocolore, più tovaglioli e posate.<br />
<strong>Il</strong>ip<br />
È notevole la dinamica del polipropilene, ma proseguono gli investimenti in prodotti<br />
ecologici. “Nonostante anche il settore monouso sia rimasto coinvolto dalle incertezze<br />
dovute alla crisi internazionale, siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nell’ultimo anno<br />
-dichiara Ermanno Brancolini, responsabile commerciale div. monouso-.<br />
Gli ultimi dati di mercato confermano che il comparto risulta ancora in crescita,<br />
con un +2,4% a volume un +1,5% a valore. Nel nostro caso, le migliori performance<br />
sono registrate con Più e Più, linea di piatti e bicchieri in polipropilene, ma continuiamo<br />
ad investire anche sui prodotti monouso completamente eco-compatibili”.<br />
Un’ulteriore novità interessante proviene dal brand Platinum dell’olandese<br />
Caterbrands, per cui ILIP ha l’esclusiva in Italia. “Allo scopo di valorizzare questa linea<br />
monouso di eleganti piatti, bicchieri e posate, abbiamo ideato un espositore durevole<br />
in legno dedicato a negozi specializzati e gdo”.<br />
96<br />
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Huhtamaki<br />
SuperParty, linea in plastica,<br />
di recente ristilizzata<br />
con linee armoniose<br />
e colori brillanti.<br />
Focus sul colore. “<strong>Il</strong> mercato del monouso tiene<br />
sul fronte dei volumi, ma gli andamenti per famiglia<br />
sono differenziati”, spiega Monica Suragni, responsabile<br />
marketing, per la quale: “<strong>Il</strong> segmento del cartoncino<br />
continua a contrarsi pesantemente, mentre la plastica<br />
colorata cresce a volume e a valore, mostrando buon<br />
dinamismo e grande reattività; stabile la plastica bianca,<br />
dove le Pl ormai si attestano oltre il 50% di quota. Alla luce<br />
di questi dati, le nostre iniziative di prodotto si concentrano<br />
sulla plastica colorata, ambito in cui deteniamo la leadership<br />
a valore”. L’ultima novità, lanciata dall’azienda, è la nuova<br />
linea SuperParty, stoviglie in plastica colorata trasparente<br />
top di gamma: “<strong>Il</strong> restyling, studiato in collaborazione con<br />
un designer di fama, ha dato come risultato una famiglia<br />
di prodotti che alla funzionalità intrinseca abbina l’armonia<br />
delle forme e la luce dei colori”. La prossima novità,<br />
già in cantiere, è prevista per Natale 2010.<br />
Gio’Style Lifestyle<br />
In momenti critici come quelli attuali, il mercato si sposta<br />
sempre più verso prodotti economici oppure innovativi.<br />
“Non a caso, Gio’Style sta sviluppando, ormai da più<br />
di un anno, prodotti che seguono lo stream dell’innovazione,<br />
dell’eco-compatibilità e del riciclo -sottolinea Sergio<br />
Orsi, direttore commerciale- senza dimenticare la mission<br />
fondamentale dell’azienda, ossia prodotto innovativo, di qualità<br />
e al giusto prezzo. Gio’Style è l’unica azienda a presentare,<br />
oggi, un pacchetto novità ricco, evidenziando l’intenzione<br />
di rinnovare l’intero assortimento nell’arco di un anno per<br />
posizionarsi sempre più sul target del consumatore medio,<br />
ma attento”. Fra gli ultimi lanci, si segnalano Biostyle -linea<br />
di stoviglie monouso totalmente biodegradabili con un design<br />
che ricorda piatti e bicchieri di tendenza- e Gesti, serie cucina<br />
composta da utensili, ciotole e accessori per la preparazione<br />
del cibo. “Molte altre novità -conclude Orsi- verranno<br />
presentate a ottobre”.<br />
Biostyle, gamma<br />
di stoviglie monouso<br />
biodegradabili<br />
caratterizzate<br />
da uno stile trendy.
nOMI<br />
GDOWEEK parla di...<br />
Abert 83; AC Nielsen 14-68; American Express 14;<br />
ARC International - Pirex 84; Bama 88; Barilla 30;<br />
Benedetti Francesca 81-86; Bergamaschi & Vimercati<br />
90; Bertozzini Giuseppe 92; Bialetti Industrie 81-83;<br />
Biraghi 65; Bonduelle 56; Borla Bohemia 82; Borla<br />
Sergio 82; Bormioli Rocco 81-82; Brancolini Ermanno<br />
96; Brescialat 65; C.O.F. 56; Canova 56; Capellupo<br />
Filippo 68; Capitani Letizia 86; Carrefour 79; Caterbrands<br />
96; Cattaneo Daniele 90; Cattaneo Luca 58; Centro<br />
Latte Rapallo 38; Cerve 825; Coca-Cola Italia 38;<br />
Coin 80; Colussi Marilena 8; Conad 48; Confindustria<br />
27; Conserve Italia 37-56; Consorzio VOG 33; Coop<br />
27-48; Cuomo Maria Francesca 50-69; Dal Poggetto<br />
Davide 88; Danone 74; De Castro Paolo 6; De Danieli<br />
Antonio 88-96; Della Vedova Chiara 84; Despar 58;<br />
Domopak 44; DOpla 88-96; Esselunga 48-78; Exquisa<br />
Italia 74; Fabris Giampaolo 8; Facebook 33; Ferretti<br />
Gianna 33; Finiper 78; Flo 96; Galbani 65; Garattini<br />
Silvio 33; Garnier 44; Gimi 81-86; Gio’ Style Lifestyle<br />
97; Gpf 8; Granarolo 65-74; Gruppo Andros 74;<br />
Guardini 84; Guardini Elena 84; Huhtamaki 97; Ikea<br />
30-79; <strong>Il</strong>ip 96; <strong>Il</strong>sa 92; IRI 96; Istat 13; Istituto Mario<br />
Negri 33; JO9 44; Kraft 43-66; La Linea Verde 57;<br />
La Pira Roberto 33; La Termoplastic F.B.M. 92; Lattebusche<br />
76; Latteria Sociale Merano 74; Latterie<br />
Vipiteno 76; Le Conserve della Nonna 40; Malferrari<br />
Marco 48; Mambretti Claudio 79; Mantua Surgelati<br />
66; Masini Giancarlo 82; Matt&Diet 37; McCain 40;<br />
Media World 30; Meliconi 86; Metaltex 86; Milkon<br />
Alto Adige 76; Misura 37; Mongardi 81-90; Moretti<br />
Massimiliano 50; Mugnano Sandro 84; Munari Mauro<br />
92; Mutti 43; Nestlé 37; Noberasco 37; Orsi Sergio<br />
97; Ortoromi 57; Pagliarini Fulvio 92; Pago Italia 40;<br />
Pastificio Garofalo 30; Pedrini 83; Perfetti Van Melle<br />
43; Petitto Vito 68; Pivetta Alberto 81-90; Plasmon<br />
38; Polli 38; Procter&Gamble 44; Realco 50; Regus<br />
14-32; Rezzonico Annamaria 86; Riezzo Massimo 58;<br />
Rossi Enrico 83; Sama Francesco 80; Sana 8; Selex 68;<br />
Sigma 50; Simply 58; Sipo 57; Sisa 68; Sisa Sicilia<br />
68; Solines 43; Sterilgarda 66; Stovmon - Accademia<br />
Mugnano 84; Stuffer 43-76; Suragni Monica 97; SWG<br />
14; Tagliaferri Giovanni 81-83; Tescoma 81-90; The<br />
Nielsen Company 50-69; TomorrowSWG 84; Toninelli<br />
Giorgio 83; Tontarelli 88; Tontarelli Gabriella 88;<br />
Tosca <strong>Il</strong>aria 81-90; Triballat 76; Truncellitto Maria Teresa<br />
33; TVS 92; Unilever 38; Università degli Studi<br />
di Bologna 6; Università Politecnico delle Marche<br />
33; Varta Batterie 44; Veroni 40; Villa Filippo 82; Vimercati<br />
Enrico 90; Vitelli Giacomo 96; Yakult 76<br />
GDOWEEK - 6 settembre 2010<br />
98 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it<br />
numero 30 - 2010<br />
www.gdoweek.it - www.gdoweektv.it<br />
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REDAZIONE: Ugo Stella (Caporedattore), Gennaro Fucile (Vicecaporedattore)<br />
Tiziana C.Aquilani (Caposervizio), Marina Bassi (Caposervizio),<br />
Fiorenza De Vincenzi (Caposervizio), Gino Pagliuca,<br />
Enrico Sacchi (Caposervizio)<br />
SEGRETERIA DI REDAZIONE: Tiziana Laffranchi<br />
tiziana.laffranchi@businessmedia<strong>24</strong>.com<br />
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Manuela Soressi, We Are Social<br />
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