IL Tiro A Volo
Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se
Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei
numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente
loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano
anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè
quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante
che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante
che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come
quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se
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LA PAROLA AL CONSIGLIO<br />
Fabrizio Forti<br />
Mio padre Italo era un tiratore di<br />
buonissima tecnica. Mio padre e<br />
un suo amico, Severino Daris, sono<br />
stati i fondatori del primo campo<br />
di tiro a San Severino Marche nei<br />
primi anni Sessanta. San Severino<br />
ha sempre avuto anche una grande<br />
tradizione per il motocross: mio<br />
padre, che era un grande sportivo,<br />
era anche socio fondatore del<br />
Motoclub settempedano. Nel ’72<br />
hanno disputato anche i Mondiali<br />
di Motocross a San Severino. A<br />
valle dell’impianto di motocross<br />
è nato il campo di tiro a volo.<br />
Successivamente a quel periodo,<br />
mio padre ha poi gradualmente<br />
lasciato i suoi impegni sportivi,<br />
ma mi ha trasmesso la grande<br />
passione per la caccia e per il tiro.<br />
16 febbraio 2013 n.227<br />
Io ho avuto in regalo nel giorno<br />
della Cresima un fucile Perazzi. Il<br />
campo di tiro a volo di mio padre<br />
è divenuto frattanto comunale<br />
ed è stato spostato in una sede<br />
limitrofa, più in alto rispetto alla<br />
sede precedente. Quell’impianto è<br />
divenuto l’attuale Società Le Ginestre<br />
del Presidente Cristiano Cappellacci.<br />
E per inciso è in quell’impianto che<br />
ogni anno, nel giorno di Ferragosto,<br />
si disputa un Memorial in onore di<br />
mio padre. Io ho iniziato a sparare<br />
con questo fucile pregiatissimo,<br />
ma allora ero un appassionato<br />
giocatore di calcio e quindi<br />
indirizzavo le mie energie atletiche<br />
verso quello sport. Mio padre,<br />
frattanto, si era ritirato in campagna<br />
e si dedicava agli ulivi e ai vigneti.<br />
Frattanto mi sono laureato, ho<br />
iniziato la mia professione, mi<br />
sono trasferito in Veneto e quindi<br />
per un perodo piuttosto lungo non<br />
ho più praticato il tiro. Nel 1999<br />
è venuto a mancare: è stato un<br />
momento difficilissimo perché mio<br />
padre è stato per me sempre un<br />
faro. Era un uomo burbero, ma con<br />
capacità enormi. Mi sono trovato<br />
in possesso dei suoi fucili. Nel<br />
2000 ho rinnovato la licenza di<br />
caccia per poter portare in Veneto<br />
i fucili che erano appartenuti a mio<br />
padre. In quell’occasione un amico<br />
mi ha detto: Hai il Perazzi, torna<br />
a sparare due colpi. A quel punto<br />
altri tre amici: Nicola Girotto, Mirco<br />
Littamè e Francesco Bellucco, mi<br />
hanno invitato a provare il Double