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IL Tiro A Volo

Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se

Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei
numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente
loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano
anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè
quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante
che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante
che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come
quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se

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a volo. C’era un direttore del<br />

personale che era un grande<br />

appassionato di tiro a volo e<br />

che stimolò un po’ tutti noi a<br />

sperimentare questo sport. La<br />

prima volta che ho provato<br />

a sparare al piattello mi ero<br />

presentato con la mia doppietta<br />

da caccia. Parliamo di circa<br />

quarant’anni fa e da allora<br />

il tiro a volo è stato sempre<br />

presente nella mia vita. Per un<br />

lungo periodo, dopo quella<br />

prima esperienza, a livello<br />

agonistico. Poi, invece, poco più<br />

tardi, anche a livello gestionale<br />

con i primi incarichi in ambito<br />

regionale. I primi piattelli li<br />

ho sparati alla Società Poggio<br />

Diana di Salsomaggiore. Ho<br />

iniziato con la Fossa Universale<br />

e poi sono passato all’Olimpica,<br />

anche se all’epoca l’Emilia –<br />

Romagna era quasi sinonimo<br />

LA PAROLA AL CONSIGLIO<br />

di Skeet: erano gli anni delle<br />

grandi vittorie e dei grandi<br />

risultati di Romano Garagnani,<br />

di Bianca Rosa Hansberg, di<br />

Luciano Brunetti. Allora vivevo<br />

a Parma e la mia era una zona<br />

in cui si praticava molto lo<br />

Skeet. Seguivo le gesta di questi<br />

campioni e mi appassionavo<br />

alle loro vittorie, ma all’epoca<br />

ero e sono rimasto un grande<br />

appassionato di Fossa Olimpica.<br />

Il TIRO A VOLO 27

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