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IL Tiro A Volo

Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se

Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei
numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente
loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano
anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè
quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante
che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante
che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come
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LA PAROLA AL CONSIGLIO<br />

luciano innoCEnti<br />

Sono in Consiglio dal 2001,<br />

quindi quello che ha appena<br />

preso il via è il quarto mandato<br />

e sono estremamente onorato<br />

di essere ancora in Consiglio al<br />

servizio della Federazione. Molti<br />

ricorderanno che nei primi anni<br />

della presidenza di Luciano Rossi<br />

ho svolto il ruolo di Coordinatore<br />

del Settore Giovanile, poi ho<br />

lasciato quell’incarico per<br />

assumere invece qualche anno<br />

dopo, nel 2001 appunto, quello<br />

di Consigliere. È stato un onore<br />

entrare in Consiglio perché a<br />

quell’incarico allora sono stato<br />

chiamato proprio da Luciano<br />

Rossi, ma nello stesso tempo è<br />

stato un piacere lavorare in questi<br />

anni con il nostro Presidente e<br />

con i tanti colleghi, perché è stata<br />

un’epoca di grandi battaglie<br />

combattute insieme. Prima di<br />

tutto, mi viene in mente la difesa<br />

dei campi di tiro. E non è un<br />

caso che citi questo settore della<br />

nostra azione di Consiglio perché<br />

la mia regione, la Toscana, è<br />

stata indubbiamente tra le più<br />

bersagliate. Lavorando a lungo<br />

e con impegno siamo riusciti<br />

a stilare un Protocollo d’intesa<br />

con il Ministero dell’Ambiente<br />

nel 2005 e da allora siamo<br />

usciti allo scoperto. Questi<br />

passi importantissimi della<br />

nostra storia recente che io ho<br />

appena sintetizzato assicurano<br />

ai gestori dei campi di tiro un<br />

livello di difesa ben più alto che<br />

in un passato più lontano. Ma<br />

questo avviene a condizione che<br />

quei gestori siano diligenti nel<br />

rispetto delle regole. Questa è<br />

una materia che io ho seguito<br />

da vicino in questi anni. Pur non<br />

avendo un incarico preciso, l’ho<br />

seguita in base a dei mandati<br />

22 febbraio 2013 n.227<br />

che il Presidente e il Consiglio<br />

mi assegnavano secondo le<br />

esigenze del momento. In<br />

questo senso sono ottimista. E<br />

forse lo sono proprio perché ho<br />

seguito da vicino le sorti di molti<br />

impianti e ho vissuto in diretta<br />

tutte le vicissitudini di questi<br />

anni. Dobbiamo prepararci<br />

a difendere ancora a spada<br />

tratta gli impianti, ma credo<br />

di poter dire che oggi siamo<br />

anche nella condizione di poter<br />

immaginare di tornare ad aprire<br />

nuovi impianti. Allo stato attuale<br />

infatti, con il rispetto rigoroso<br />

di tutte le norme, è molto più<br />

facile aprire un nuovo impianto<br />

che ristrutturarne o adeguarne<br />

uno esistente. È certo però, e lo<br />

ribadisco vigorosamente, che<br />

occorre che la dirigenza degli

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