IL Tiro A Volo
Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se
Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei
numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente
loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano
anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè
quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante
che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante
che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come
quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se
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prestazione e una prestazione<br />
mediocre: nel nostro sport per un<br />
piattello si vince e sei osannato,<br />
per un piattello perdi e non sei più<br />
nessuno. Un caso recentissimo che<br />
non riguarda direttamente la nostra<br />
squadra ma che è emblematico<br />
di questa situazione: il 125/125<br />
di Michael Diamond nella fase di<br />
selezione dell’Olimpiade di Londra<br />
e il suo 20 in finale che lo ha<br />
escluso perfino dal podio. Quanto<br />
al nuovo regolamento, in riferimento<br />
ad esempio alla Fossa Olimpica,<br />
io voglio ricordare che quando<br />
abbiamo affrontato la finale ad un<br />
colpo, tutti ci fasciavamo la testa<br />
e ci dicevamo che non avremmo<br />
potuto più vincere. Abbiamo però<br />
conquistato medaglie ad Atene<br />
e poi a Pechino e dall’ultima<br />
Olimpiade siamo tornati con due<br />
medaglie prestigiosissime. Sena<br />
contare che siamo stati sempre<br />
l’unica nazione a conquistare<br />
gli otto posti disponibili. Quindi,<br />
alla distanza, i cambiamenti<br />
dei regolamenti non ci hanno<br />
mai realmente penalizzato. È<br />
sicuramente vero, come sempre<br />
avviene, che questi nuovi<br />
regolamenti creeranno dei problemi<br />
all’inizio, ma alla lunga mi sento di<br />
dire che torneremo ad occupare il<br />
ruolo di preminenza che abbiamo<br />
saputo occupare già ogni volta che<br />
ci siamo adeguati ai cambiamenti.<br />
Peraltro nel corso del 2013 non<br />
verranno assegnate carte olimpiche,<br />
pertanto potremo concederci questo<br />
periodo di prova per arrivare già<br />
preparati al momento in cui si<br />
assegneranno le prime carte per<br />
Rio. Per incrementare il numero<br />
degli appassionati, noi dobbiamo<br />
riuscire a proporre bene quella<br />
che è la nostra immagine migliore.<br />
Abbiamo una ragazza di venti anni<br />
– Jessica Rossi – che ha vinto la<br />
medaglia d’oro nella sua specialità<br />
stabilendo il record del mondo e il<br />
record olimpico ed ha conseguito<br />
questi risultati in modo semplice<br />
e genuino. È su questo tasto che<br />
dobbiamo battere. Proponendo<br />
all’esterno la nostra immagine<br />
LA PAROLA AL CONSIGLIO<br />
di sport pulito. Se così faremo, i<br />
risultati verranno. Dobbiamo di<br />
conseguenza anche essere pronti<br />
ad accogliere i nuovi arrivati e io<br />
ricordo con piacere i tempi in cui<br />
c’era un campetto, o quantomeno<br />
una macchina lanciapiattelli,<br />
quasi in ogni paese. Dovremmo<br />
tornare a quella situazione. Con<br />
quali specialità? Indubbiamente<br />
oggi sono le specialità amatoriali<br />
quelle a cui dobbiamo guardare<br />
con più convinzione per questo<br />
programma di promozione. Vorrei<br />
dire: le più dilettantistiche – nel<br />
significato più puro del termine –<br />
tra quelle amatoriali: il Compak<br />
Sporting, il Down The Line, il Trap<br />
Americano. Non possiamo pensare<br />
di distribuire sul territorio l’attività<br />
come trenta o quaranta anni fa, ma<br />
esiste comunque la possibilità di<br />
creare nuovi aree in cui si possano<br />
avviare al tiro a volo i nuovi<br />
appassionati. Ed è questa la strada<br />
che dobbiamo percorrere con<br />
convinzione già nelle prime fasi di<br />
questo quadriennio.<br />
Il TIRO A VOLO 21