L'assetto
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specie su strada appena diseguale. Sarà anche delicatissimo "lavorare" di gas durante la curva,<br />
poiché la minima variazione di carico sbilancerà notevolmente l'assetto. E' una condizione che<br />
io non raccomando a nessuno, come al solito può essere tentata per un giro veloce (ma io la<br />
sconsiglio anche in quel caso), di certo non si potranno fare 70 giri con quell'assetto senza mai<br />
fare un errore. Per la gara, se volete un assetto guidabile, stabile, che non riservi sorprese,<br />
curate bene l'altezza dal suolo. E ricordate anche che se mettete a punto la macchina con poca<br />
benzina, dovrete poi alzare di una "tacca" sia davanti che dietro per compensare il maggior<br />
peso della benzina se fate una gara lunga.<br />
Come differenza fra anteriore e posteriore, il discorso è un poco più complesso. Teoricamente,<br />
dopo aver equilibrato le rigidità delle molle rispetto alla distribuzione dei pesi, l'ideale sarebbe<br />
avere anteriore e posteriore alti uguali. La pratica ha dimostrato che questa non è la soluzione<br />
ottimale, ma l'avantreno vuole sempre di uno o due "scatti" più basso del retrotreno. Tutto ciò è<br />
spiegato da una serie di motivi:<br />
avere il retrotreno più alto sposta in avanti il baricentro: questo è utile in frenata,<br />
così aumentiamo un poco l'aderenza delle ruote davanti e di conseguenza la<br />
potenza frenante che possiamo esercitare.<br />
è utile anche in accelerazione, dove il peso si sposta indietro: visto che la<br />
distribuzione dei pesi è già (chi più chi meno) spostata al retrotreno, rischiamo di<br />
avere un eccessivo alleggerimento dell'avantreno in uscita di curva e conseguente<br />
perdita di direzionalità. In più, si rischia di sovraccaricare il retrotreno, che può<br />
andare a tampone.<br />
tuttavia, abbassare l'avantreno rispetto al retrotreno peggiora la stabilità in frenata,<br />
visto che il retrotreno si alleggerisce e l'avantreno può andare a tampone.<br />
Comunque, io di solito privilegio sempre la precisione e l'aderenza dell'avantreno, dato che la<br />
frenata si fa per tratti relativamente brevi e perloppiù rettilinei; l'accelerazione, invece, si ha per<br />
tutto il resto del tempo, curve comprese. Secondo me è meglio avere il corpo vettura allineato e<br />
stabile mentre do gas. In più teniamo presente che in piena velocità comunque il motore<br />
trasmette potenza e il retrotreno è carico, se c'è troppo peso su di esso al momento di iniziare la<br />
frenata rischia di scaricarsi di colpo e metterci in difficoltà.<br />
E un altro motivo ancora è quello che mentre siamo in piena accelerazione col retrotreno<br />
caricato, è necessario che le molle posteriori abbiano ancora una certa corsa utile, sennò un<br />
minimo avvallamento preso in piena accelerazione si tramuterebbe immancabilmente in una<br />
grave sbandata e conseguente uscita di pista.<br />
Ma per l'ennesima volta, anche questa regolazione dipende dallo stile di guida, chi si trova a<br />
disagio con assetti "kartistici" tutti puntati sull'avantreno probabilmente avrà bisogno di un'auto<br />
più "orizzontale" di chi invece, come me, preferisce entrare in curva e fare derapare il retrotreno<br />
riallineando subito lo sterzo.