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libro -- i vultaggio di monte san giuliano rivisto - 3 - Trapani Nostra

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La famiglia Stabile aveva immensi territori nella provincia trapanese, ricor<strong>di</strong>amo i territori<br />

<strong>di</strong> Fastajazza, Fastaia <strong>di</strong> S.Lorenzo, Fastaja <strong>di</strong> Morana, Fastaja o Cirviotto sotto la<br />

denominazione <strong>di</strong> Fastaja <strong>di</strong> Raguso e erano proprietari, anche, dell’isola <strong>di</strong> Santa Maria,<br />

<strong>di</strong> fronte l’isola <strong>di</strong> Mozia, e <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 100 ettari <strong>di</strong> terreno a Tripoli. Gli Stabile si<br />

imparentarono anche con la nota famiglia D’Alì. La bisnonna <strong>di</strong> mia nonna, Giuseppa<br />

(Geppy) Stabile, che si chiamava Rosa Adragna d’Altavilla, nonché mia qua trisnonna, era<br />

la sorella della bisnonna del senatore Antonino D’Alì, che si chiamava Pia Adragna<br />

d’altavilla. D'Alì è il nome <strong>di</strong> un'antica famiglia della borghesia terriera e impren<strong>di</strong>toriale<br />

<strong>di</strong> <strong>Trapani</strong>. È <strong>di</strong>visa in <strong>di</strong>versi rami: D'Alì Bordonaro, D'Alì Pucci, D'Alì Solina, D'Alì Staiti.<br />

I rami principali della famiglia però sono due: uno denominato D'Alì Bordonaro, è sorto<br />

dalle nozze fra il sen. Giuseppe D'Alì con Rosalia Chiara<strong>monte</strong> Bordonaro. L'altro ramo,<br />

affermatosi alla fine dell'800, viene denominato D'Ali Staiti (fanno parte <strong>di</strong> quest'ultimo<br />

Giulio, Pietro e Giacomo D'Alì). Il ramo "D'Alì Solina" si è costituito nel secondo<br />

dopoguerra. D'Alì Bordonaro ebbe un'importante flotta commerciale, stabilimenti<br />

enologici, latifon<strong>di</strong>, oleifici. A Gabriele e Decio D'Alì Bordonaro si deve la fondazione della<br />

tranvia trapanese e l'introduzione dell'energia elettrica a <strong>Trapani</strong> ed Erice con impianti <strong>di</strong><br />

produzione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione. La famiglia D'Alì Staiti fu invece fondatrice e proprietaria<br />

della Banca Sicula <strong>di</strong> <strong>Trapani</strong>, il più importante istituto privato bancario della Sicilia,<br />

venduto nel 1991 alla Comit, poi Banca Intesa. Tuttora gestisce le saline <strong>di</strong> <strong>Trapani</strong> e<br />

Marsala, attraverso una società, la Sosalt.<br />

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