COPERTINA 179.indd - Intimo Piu' Mare
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nchiesta<br />
Marcello Dolcini - Pielle<br />
Luca Bazoni - CSP International Fashion Group<br />
Gregori Piazzalunga - Parah<br />
Claudia Neuenschwander - Calvin Klein<br />
Davide Mocca - Gruppo Linclalor<br />
Patrizia Giangrossi (Pierre Mantoux) con le figlie Chiara e Costanza Ferraris<br />
possibilità di scelta, di gusto,<br />
comfort e prezzo.<br />
“In base all’impostazione del<br />
negozio e al target di riferimento<br />
abbiamo una fascia prezzi che<br />
si adatta alla maggior parte di<br />
negozi della fascia medio-alta<br />
di mercato - spiega Enzo Tatti -<br />
Pertanto il fattore prezzo non è<br />
al momento causa di perdite di<br />
quote di mercato”.<br />
“Premetto che il nostro prodotto,<br />
dallo stile ai materiali alla confezione, è interamente made in Italy<br />
e si posiziona nella fascia di mercato medio-alta - aggiunge Luisa<br />
Montorfano (GPM) - Per questo non abbiamo perso clienti a causa<br />
esclusivamente del fattore prezzo”.<br />
Le performance del prodotto sono comunque ancora determinanti<br />
e più importanti della leva prezzo.<br />
“Lo dimostra l’enorme successo della nuova categoria shapewear<br />
- spiega Silvana Longa (Triumph International) - Posizionata a un<br />
prezzo medio-alto ma con performance elevatissime”.<br />
Per il brand Agogoa il fattore prezzo è stato uno dei punti per<br />
conquistare il mercato, anche se non l’unico.<br />
“Abbiamo capito l’esigenza di avere prezzi competitivi per un bikini<br />
di livello alto - dice Jerry Tommolini - Il prodotto Agogoa viene<br />
proposto a un prezzo inferiore di circa il 35% rispetto ai competitor<br />
pur con altissimi canoni di qualità e stile”.<br />
“Non abbiamo perso clienti a causa del prezzo ma sicuramente a<br />
causa di concetti commerciali obsoleti e senza futuro - aggiunge<br />
Sergio Levato (Palmers Lejaby Italy) - Purtroppo il nostro settore<br />
si evolve con molta lentezza e questo è un grande limite alla crescita.<br />
Mi rendo conto che il momento storico per il commercio è<br />
particolare ma la predisposizione a cambiare è veramente minima.<br />
Senza cambiamento non c’è sviluppo. Questa chiusura limita anche<br />
la possibilità di far partire delle sinergie tra cliente e azienda che<br />
sono per lo più delle strategie di marketing mirate a migliorare il<br />
sell-out e il mark-up del punto vendita, argomenti che dovrebbero<br />
interessare il commerciante stesso”.<br />
Secondo i fratelli Toppino è più facile che oggi avvenga il percorso<br />
contrario rispetto alla corsa al prezzo. Clienti che avevano fatto<br />
del prezzo il fattore chiave hanno reputato indispensabile inserire<br />
qualcosa di qualità elevata. Anche per Linclalor la fidelizzazione dei<br />
clienti è basata fondamentalmente<br />
sulla qualità e sull’ampia<br />
scelta di articoli, supportate da<br />
un’azienda che oltre a investire<br />
sul prodotto presta molta attenzione<br />
alle problematiche e alle<br />
esigenze del mercato.<br />
“È sicuramente aumentato il<br />
turnover dei clienti - spiega<br />
Lucio Lembo (Eveden Group)<br />
- Anche se la maggior parte<br />
delle perdite le abbiamo per<br />
motivi di insolvenze”.<br />
Guido Campello di Cosabella spiega che hanno focalizzato le energie<br />
sull’innovazione e la creazione di nuove tipologie di prodotto per<br />
creare maggiore offerta sia con la nuova collezione Amore che con<br />
il marchio principale Cosabella.<br />
“Abbiamo perso negozi in seguito a chiusura totale - dice - Ma ne<br />
abbiamo invece acquisiti grazie alla nuova offerta”.<br />
Stesse motivazioni anche per Branded Apparel Italia.<br />
“Non abbiamo perso clienti solo per il fattore prezzo - commenta<br />
Elena De Gradi - Ma perché il dettaglio è in crisi e alcuni clienti<br />
hanno chiuso”.<br />
Per Rinaldo Ambrogio (Levante Group) la perdita di clienti è una<br />
condizione fisiologica che si manifesta ogni anno.<br />
“Indipendentemente dalle situazioni di mercato, c’è un costante<br />
ricambio di clienti - commenta - A fronte di chiusure di attività<br />
commerciali ci sono però nuove aperture o nuove acquisizioni che<br />
per noi si bilanciano”.<br />
Alla fine comunque, come sostiene Alessandro Oddolini (Christies)<br />
la scelta d fare prodotti di alto livello resta vincente.<br />
Quanto incide il fattore prezzo nella scelta di una collezione<br />
o di un singolo capo?<br />
C’è chi attribuisce al prezzo un peso del 20% nella scelta di una<br />
collezione e chi addirittura del 50%.<br />
“Dipende dalla collezione, dalla qualità e dal marchio - spiega<br />
Marcello Dolcini (Pielle) - Per alcune linee 50 centesimi di costo<br />
industriale possono fare la differenza. Molti se lo dimenticano, ma<br />
ciò che costa 10 euro come costo industriale arriva mediamente<br />
al consumatore (Iva compresa) tra i 35 e i 40 euro; poi le politiche<br />
e le strategie si differenziano da azienda e azienda in funzione di<br />
una miriade di alchimie possibili”.