COPERTINA 179.indd - Intimo Piu' Mare

inchiesta
A sinistra,
coordinato
Fila, un
marchio di
Branded
Apparel Italia.
Sotto,
coordinato
Ritratti.
“Funzionano meglio i prodotti con un rapporto qualità-prezzo
adeguato o con buona qualità percepita - commenta Elena De
Gradi - Se la qualità percepita non è buona questo fattore può
bloccare i clienti. Anche la vestibilità è fondamentale”.
“La qualità è prioritaria soprattutto se parliamo di capi di intimo
che devono dare comfort una volta indossati - aggiunge Gregori
Piazzalunga (Parah) - Un capo che viene indossato per un’intera
giornata a stretto contatto con la pelle può essere solamente di
alta qualità”.
Ma non tutti sono d’accordo con questa affermazione.
“Purtroppo a volte notiamo anche che c’è maggior attenzione al
prezzo in senso assoluto - commenta Andrea Marchetti - Cioè non
rapportato alla qualità, intesa come materiali di pregio, rifiniture
o lavorazioni”.
Per Alessandro Oddolini forse è più valutata la spettacolarità che
la qualità.
“Quella per noi è sempre costante - spiega - Ma il cliente e anche
il consumatore finale non sono sempre preparati a riconoscere
la qualità”.
In linea generale le boutique specializzate preferiscono scegliere
collezioni di livello alto (e prezzo adeguato) o medio?
Cioè qual è il target privilegiato delle boutique specializzate:
chi spende di più e cerca servizio e qualità adeguati o chi sta
cercando il prezzo più conveniente?
Non solo qualità, ma anche contenuto moda, servizio e valore
aggiunto, innovazione e ricerca. Per contrastare le catene, le
boutique specializzate non si accontentano.
“Gli specializzati oltre che qualità ricercano servizio e innovazione
- concorda Lucio Lembo - Su questo stiamo lavorando già da
anni in quanto, senza peccare di presunzione, la nostra qualità e
vestibilità hanno raggiunto livelli piuttosto alti”.
Gli specializzati puntano a fidelizzare i consumatori più esigenti,
che non comprano nei supermercati, nei centri commerciali e
nelle catene dove l’offerta punta su prodotti a prezzi medio-bassi.
“L’esigenza delle boutique - spiega Enzo Tatti - Rimane a mio avviso
quella di avere prodotti che offrano qualità, esclusività, servizio e
un buon margine operativo a un prezzo
adeguato”.
Oltre alla qualità, come si è visto, il
negoziante valuta il margine di prezzo.
“Cerca cioè prodotti di qualità che
consentano di vendere a un prezzo
adeguato ma con margini di guadagno
che siano superiori agli standard - spiega
Paolo Parietti - Questo è dovuto anche
al fattore crisi. Comunque per il nostro
cliente ideale Ritratti, la ricerca è per il
prodotto di servizio e qualità con innovazione
e ricerca. Per queste ultime la
consumatrice è disposta a pagare di più”.
Il rischio secondo Fabio Micheli è che
partendo dal prezzo conveniente il cliente
si faccia attirare dal ricarico sopra la
media e quindi alla fine il consumatore
finale rischia di comprare un prodotto a
prezzi non estremamente convenienti.
“In generale le boutique specializzate
preferiscono qualità e servizio adeguati a
un prezzo calmierato rispetto al passato
- dice Caterina Chiesi - Per soddisfare la
richiesta di un prezzo appetibile abbiamo
progettato una nuova linea. Soon by
Grazia’lliani è facile, chic ed economica”.
“Mi sento spesso dire dai negozianti durante le campagne vendite
che dovranno comprare di meno rispetto all’anno precedente -
aggiunge Luca Bazoni (CSP International Fashion Group) - Pochi mi
dicono che dovranno comprare meglio, che significa non mettere
il prezzo come primo fattore di scelta di una collezione o di un
capo. Solo così si riesce a essere più competitivi e appetibili per
il consumatore finale”.
“Si registrano comportamenti assai diversi anche comparando
risultati di vendite su clienti della stessa zona geografica - commenta
Andrea Marchetti - Certamente, al contrario di quanto tutti
ritenevano qualche stagione fa, i consumi nei comparti lusso o
lusso accessibile non sono incrementati. Anzi, in certe merceologie
(tipo lingerie/notte) è in atto una vera e propria contrazione della
domanda di mercato”.
Anche la fascia media di mercato è in grande sofferenza.
“Si tende a privilegiare la qualità o la convenienza - aggiunge Patrizia
Giangrossi - I clienti più strutturati tengono in assortimento
il prodotto qualificante di posizionamento medio-alto, e prodotti di
fascia bassa di maggiore rotazione. Si sta consolidando la ricerca
di proposte dal valore assoluto abbordabile, nascosto dalla ricerca
di accessori, che in questo caso svolgono la funzione calmierante
di acquisti veloci”.
“Va detto altresì che le boutique specializzate scelgono le collezioni
avvalendosi dell’esperienza maturata nel corso degli anni - aggiunge
Pietro Antonio Albano (Gizeta Calze) - Che permette loro di interpetare
il gusto e il target della loro clientela, senza tralasciare però
partner capaci di garantire qualità, innovazione e made in Italy”.
“La boutique specializzata vuole accontentare la cliente che non