21.06.2014 Views

LA QUALITÀ DELL'ARIA NELLE SCUOLE E ... - Il Sole 24 ORE

LA QUALITÀ DELL'ARIA NELLE SCUOLE E ... - Il Sole 24 ORE

LA QUALITÀ DELL'ARIA NELLE SCUOLE E ... - Il Sole 24 ORE

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Study of Asthma and Allergies in Childhood) al quale l’Italia ha partecipato dando l'avvio ad<br />

un’iniziativa più articolata denominata SIDRIA (Studi Italiani sui Disturbi Respiratori<br />

nell'Infanzia e l'Ambiente), realizzata per la prima volta nel biennio 1994-1995 in dieci aree<br />

del Nord e Centro Italia. A sette anni di distanza dal primo studio, è stata condotta una<br />

seconda indagine (SIDRIA-2, 2002) da un gruppo collaborativo nazionale composto da centri<br />

di ricerca di diversa collocazione istituzionale (Servizio sanitario nazionale, Università, CNR) e<br />

geografica, che è stato coordinato dall’Agenzia Sanitaria Regionale dell’Emilia Romagna. Lo<br />

studio, in corrispondenza con un nuovo progetto mondiale ISAAC, aveva come obiettivo<br />

principale quello di verificare se l’incidenza dell’asma e delle allergie respiratorie fosse<br />

ulteriormente cresciuta. Attraverso la compilazione di un questionario si è indagato sui<br />

disturbi respiratori e sono state raccolte informazioni su fattori familiari, ambientali, stili di<br />

vita e cure praticate. Nell’ambito dello studio SIDRIA-2, che ha rilevato una prevalenza di<br />

asma pari al 9,5% nei bambini e al 10,4% negli adolescenti [5], è stata realizzata un’indagine<br />

specifica sull’occorrenza di attacchi di asma e sintomi respiratori durante l’orario scolastico<br />

negli adolescenti di 13-14 anni affetti da asma con l’obiettivo di fornire indicazioni utili sui<br />

problemi che i ragazzi asmatici debbono affrontare in ambiente scolastico. È stato riferito dal<br />

23,8% dei ragazzi asmatici almeno un attacco di respiro sibilante a scuola negli ultimi 12<br />

mesi. Gli attacchi si erano verificati in classe nel 42,6% dei casi, in palestra nel 55,4%, in<br />

bagno nel 4,5%, all’aperto nel 28,7% e in altri luoghi (soprattutto ingresso, scale, mensa) nel<br />

4% [35].<br />

1.1 Criticità e proposte<br />

Gli studi descritti evidenziano la stretta relazione tra esposizione ad inquinanti indoor e<br />

comparsa di sintomi respiratori ed allergici nell’infanzia. La sintomatologia descritta può<br />

compromettere in modo significativo la qualità della vita dei bambini e la loro performance<br />

scolastica. L’esposizione a muffe, documenta un OR almeno doppio negli esposti e risulta<br />

essere la tipologia di esposizione maggiormente associata alla comparsa di sintomi<br />

respiratori e/o allergici, alla richiesta di prestazioni sanitarie e di farmaci. Tali effetti sono<br />

associati anche all’esposizione a numerosi agenti chimici ed al particolato. Per quanto<br />

riguarda gli inquinanti chimici indoor, il riscontro di disturbi respiratori associati alla loro<br />

elevata concentrazione pone in evidenza la necessità di valutare con attenzione, nelle<br />

procedure costruttive, i rischi correlati all’utilizzo estensivo di alcuni materiali (es. PVC), che<br />

possono costituire una continua ed incontrollata fonte emittente. <strong>Il</strong> problema dei Composti<br />

Organici Volatili (COV) è molto rilevante in considerazione dell’ampia diffusione di questi<br />

prodotti volatili (benzene, toluene, xilene, stirene, formaldeide, acetaldeide) e terpeni quali<br />

α-pinene, limonene, etc., che sono presenti in molti prodotti detergenti (solventi, deodoranti<br />

per ambienti, prodotti per la pulizia) e vengono emessi anche durante l’uso di prodotti<br />

elettronici (fotocopiatrici, stampanti, etc.). Data la molteplice natura dei fattori di rischio<br />

potenzialmente presenti negli ambienti scolastici, è importante avviare azioni preventive su<br />

più fronti, descritte più in dettaglio nel capitolo IV di questo documento. È, inoltre,<br />

importante focalizzare l’attenzione sugli aspetti legati alla corretta manutenzione degli<br />

edifici scolastici, con l’applicazione di misure specifiche da adottare caso per caso<br />

L’individuazione e la segnalazione da parte del personale scolastico di casi (spesso anche<br />

multipli) di alunni affetti da patologie respiratorie o allergiche è un metodo alquanto valido<br />

per verificare e valutare la presenza di fattori di rischio negli ambienti scolastici e mettere in<br />

atto interventi mirati volti a ridurre l’esposizione a specifici inquinanti e allergeni. È<br />

opportuno sottolineare, inoltre, che dato che la figura del medico scolastico è stata sostituita<br />

22

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!