LA QUALITÃ DELL'ARIA NELLE SCUOLE E ... - Il Sole 24 ORE
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dai PLS, è importante sensibilizzare questi ultimi affinché rilevino tra i propri assistiti<br />
l’eventuale presenza di casi di scolari affetti da patologie respiratorie e li segnalino al<br />
responsabile della scuola.<br />
A prescindere da un’accurata valutazione delle cause alla base dell’eventuale presenza di<br />
muffe negli ambienti (es. infiltrazioni d’acqua, condensazione, etc.), è comunque<br />
fondamentale formare in modo adeguato tutto il personale docente e non docente della<br />
scuola, anche al fine di adottare misure preventive comportamentali che riducano<br />
l’accumulo di inquinanti (es. rispetto della normativa vigente sul divieto di fumo) e di umidità<br />
(es. ricambi d’aria, ventilazione mediante sistemi meccanici o apertura delle finestre)<br />
evitando la condensazione di quest’ultima e l’accumulo nei materiali da costruzione.<br />
Va poi sottolineato che i pur pochi studi epidemiologici condotti fino ad oggi in Italia, oltre a<br />
fornire indicazioni generali su come affrontare la problematica dell’IAQ nelle scuole,<br />
indicano interessanti esempi di lavoro multidisciplinare, basati sulla collaborazione di varie<br />
istituzioni ed enti e sulle competenze e le esperienze di tecnici, ricercatori, insegnanti e<br />
studenti; tali modelli potrebbero essere proficuamente riprodotti e diffusi sul territorio per<br />
garantire una condivisione di conoscenze ed esperienze ed una maggiore tutela della salute<br />
dei bambini.<br />
1.2 Progetti in atto<br />
L’Italia partecipa, attualmente, a tre progetti finalizzati a valutare la qualità dell’aria nelle<br />
scuole e i relativi effetti sulla salute dei bambini.<br />
<strong>Il</strong> primo, un progetto triennale iniziato alla fine del 2010, è stato approvato e finanziato dal<br />
Ministero della Salute e rientra nel programma di attività del Centro Nazionale per la<br />
Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM). Lo studio, dal titolo “Esposizione ad<br />
inquinanti indoor: linee guida per la valutazione dei fattori di rischio in ambiente scolastico e<br />
definizione delle misure per la tutela della salute respiratoria degli scolari e degli<br />
adolescenti”, avrà come obiettivo primario quello di implementare le linee guida sul<br />
controllo dei rischi dell’esposizione a una cattiva IAQ per malattie respiratorie e allergiche<br />
nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Lo studio includerà scuole di 7 Regioni<br />
italiane (Lombardia, Friuli, Toscana, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia).<br />
<strong>Il</strong> secondo, un progetto pilota della durata di due anni che si concluderà a fine 2012, è stato<br />
approvato e finanziato dalla Commissione europea tramite la DG SANCO (Directorate<br />
General for Health and Consumer Affairs, Luxembourg), e rientra nel piano d’azione europeo<br />
su Ambiente e Salute 2004-2012. <strong>Il</strong> progetto, denominato SINPHONIE (Schools Indoor<br />
Pollution and Health: Observatory Network in Europe), include <strong>24</strong> Paesi europei. Gli obiettivi<br />
primari dello studio sono: 1) revisione critica sugli effetti più rilevanti dell’esposizione ad<br />
inquinamento nell’ambiente scolastico, e 2) valutazione della qualità dell’aria nelle classi<br />
delle scuole selezionate e degli effetti sulla salute degli alunni. L’Italia partecipa con 3<br />
Regioni (Lombardia, Toscana, Sicilia). Nell’ambito di questi studi vengono raccolti dati sulla<br />
salute dei bambini e degli insegnanti per mezzo di questionari, e vengono effettuate<br />
misurazioni oggettive di inquinanti all’interno e all’esterno delle scuole. Inoltre, su<br />
sottocampioni di scolari, vengono anche effettuati esami clinici e strumentali.<br />
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Gruppo Lavoro GARD-I Progetto n°1 ”Programma di prevenzione per le scuole dei rischi indoor per malattie respiratorie e allergiche”