LA QUALITÃ DELL'ARIA NELLE SCUOLE E ... - Il Sole 24 ORE
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CAPITOLO 5. Informazione/Comunicazione/Promozione della Salute nella scuola.<br />
Gli interventi di prevenzione volti a limitare nel contesto scolastico i fattori di rischio indoor<br />
maggiormente implicati nell’induzione e aggravamento delle malattie respiratorie e delle<br />
allergie, riconoscono un ruolo fondamentale alla comunicazione, considerata essenziale per<br />
garantire la circolazione di informazioni corrette, per accrescere la consapevolezza in merito<br />
alle condizioni e ai comportamenti che possono contribuire ad alterare la qualità dell’aria,<br />
per favorire la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nella promozione della salute nella<br />
scuola.<br />
Un’efficace comunicazione sui rischi presenti nel contesto scolastico riguardanti in<br />
particolare bambini e ragazzi soggetti ad allergie o a malattie respiratorie, deve assumere le<br />
caratteristiche di comunicazione per la promozione della salute.<br />
È, infatti, parte integrante di un processo globale fondato, non solo su un’attenta valutazione<br />
e gestione del rischio e sulla promozione di progetti di ricerca e indagini epidemiologiche,<br />
ma anche su azioni orientate allo sviluppo di programmi intersettoriali e multidisciplinari<br />
volti a garantire il rispetto della normativa e a creare sinergie tra scuola e servizi sanitari, tra<br />
istituzioni e soggetti sociali impegnati nella prevenzione e nella promozione della salute 41 .<br />
Secondo tale ottica la finalità dell’attività di comunicazione è duplice: da una parte è<br />
orientata a sviluppare la conoscenza di coloro che frequentano la comunità scolastica<br />
(alunni, genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, personale addetto alle pulizie e alle mense,<br />
etc.) sui rischi presenti nella scuola, in particolare per ragazzi allergici e asmatici, e sulle<br />
iniziative di prevenzione disponibili, con l’obiettivo di rafforzare le competenze dei singoli<br />
individui, facilitare scelte consapevoli e comportamenti responsabili (empowerment);<br />
dall’altra favorisce il dialogo e la sinergia tra istituzioni diverse, tra operatori sanitari e non<br />
sanitari, e tra questi e la società civile, affinché ognuno si impegni, in base al proprio ruolo e<br />
al proprio livello di responsabilità, in interventi integrati e intersettoriali, necessari per la<br />
modifica delle condizioni strutturali che alimentano i fattori di rischio per la salute.<br />
Questo approccio alla salute, intersettoriale “multi-stakeholder”, ispirato al principio della<br />
“Salute in tutte le politiche” trova ampio spazio in importanti documenti di indirizzo del<br />
Paese: nel Programma di Governo “Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari”<br />
(approvato con Dpcm 4 maggio 2007 in accordo con Regioni e Province autonome), con il<br />
quale l’Italia condivide la strategia europea Gaining Health per la prevenzione e il controllo<br />
delle malattie croniche non trasmissibili, nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012<br />
(PNP) e nei Piani regionali (PRP), che hanno incluso tra le loro linee progettuali numerosi<br />
interventi finalizzati alla promozione di stili di vita salutari soprattutto tra i giovani,<br />
considerando l’alleanza con la scuola un aspetto fondamentale per iniziative rivolte ai singoli<br />
e alla collettività.<br />
5.1 <strong>Il</strong> ruolo della comunicazione nell’ambito della gestione del rischio indoor per<br />
malattie respiratorie e allergiche<br />
È importane sottolineare che la comunicazione è una componente fondamentale e<br />
integrante nel processo di gestione dei rischi e, in quanto tale, è opportuno che venga<br />
organizzata dalle Istituzioni di riferimento in modo strategico secondo criteri metodologici e<br />
41<br />
Secondo Programma d’azione comunitaria in materia di salute (2008-2013). Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea serie L 301 del 20<br />
novembre 2007.<br />
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