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numero 35 di Sant'Anna News - Scuola Superiore Sant'Anna

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ma decade <strong>di</strong> Maggio, nella quale<br />

la nota astrofisica Margherita Hack<br />

si <strong>di</strong>chiarava a favore della scelta<br />

nucleare per assicurare, insieme alle<br />

altre varie fonti, l’energia necessaria<br />

per i bisogni crescenti del nostro<br />

paese. Nella stessa intervista sosteneva<br />

anche, per fare un confronto<br />

con altri argomenti scientifici ma <strong>di</strong><br />

analogo forte impatto sull’opinione<br />

pubblica, <strong>di</strong> essere assolutamente<br />

a favore degli organismi geneticamente<br />

mo<strong>di</strong>ficati. Cito questi<br />

eventi perché sono, a mio parere,<br />

la <strong>di</strong>mostrazione che, per quanto il<br />

“pensiero comune” voglia gli OGM<br />

sul banco degli imputati, la maggioranza<br />

degli appartenenti al mondo<br />

scientifico, anche quando coinvolto<br />

nelle problematiche sociali - come<br />

certamente è la Hack - , pensa<br />

in maniera opposta.<br />

L’argomento degli OGM è uno<br />

<strong>di</strong> quelli a forte componente scientifica;<br />

una società sana è bene che<br />

abbia un rapporto <strong>di</strong> fiducia verso<br />

gli scienziati. Ebbene, una delle cose<br />

più tristi del <strong>di</strong>battito in corso è<br />

la netta <strong>di</strong>visione tra gli “addetti<br />

ai lavori” e la pubblica opinione,<br />

chiaramente spostata su posizioni<br />

contrarie o profondamente scettiche<br />

e variamente utilizzata da organizzazioni<br />

che, sostenendo l’onda<br />

antitransgenica, pensano <strong>di</strong> curare<br />

meglio gli affari <strong>di</strong> loro interesse. La<br />

componente scientifica più <strong>di</strong>rettamente<br />

interessata dalle problematiche<br />

degli organismi GM è l’area<br />

molto vasta della biologia ed in particolare<br />

quella della biologia vegetale<br />

con finalizzazione agraria. Devo<br />

ripetere, ancora una volta, che<br />

questo ampio ambito scientifico è<br />

largamente orientato verso una posizione<br />

<strong>di</strong> non rifiuto aprioristico <strong>di</strong><br />

questi organismi ed una buona parte<br />

<strong>di</strong> esso è assolutamente favorevole<br />

ad un loro impiego in agricoltura<br />

come pure in altri settori produttivi.<br />

Se quin<strong>di</strong> questa parte scientifica<br />

de<strong>di</strong>cata alla biologia delle piante<br />

e che include genetisti, biologi<br />

molecolari, fisiologi, biochimici,<br />

patologi, microbiologi, guarda con<br />

fiducia alla tecnologia del DNA ricombinante,<br />

come mai la pubblica<br />

opinione è così riluttante se non<br />

ad<strong>di</strong>rittura contraria ad accettare gli<br />

OGM? La risposta al quesito è complessa<br />

e rientra nei comportamenti,<br />

certamente non sempre molto luci<strong>di</strong>,<br />

della società <strong>di</strong> massa fortemente<br />

con<strong>di</strong>zionata dai mezzi <strong>di</strong> comunicazione<br />

(o, meglio, <strong>di</strong> informazione.<br />

È <strong>di</strong>fficile “comunicare” con la televisione,<br />

ma anche con tutti quei<br />

giornali che hanno operato una<br />

scelta redazionale precisa sostenuta<br />

da frequenti articoli contrari e da<br />

spora<strong>di</strong>che testimonianze a favore)<br />

e facile preda <strong>di</strong> suggestioni (una<br />

delle più frequenti è : “la salute dei<br />

bambini”). Certamente la società<br />

nella sua globalità non può seguire<br />

un <strong>di</strong>battito tecnico-scientifico che<br />

è molto specialistico e che è anche<br />

facilmente coinvolgibile su molti<br />

altri fronti come quello economico,<br />

etico, alimentare per citarne solo<br />

alcuni. Risulta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile, in<br />

un breve articolo <strong>di</strong> queste “news”,<br />

riuscire a dare risposta piena a tutti<br />

i vari interrogativi che si sono accumulati<br />

sulla tematica OGM e che<br />

ne hanno fatto un “social issue”,<br />

talora in modo scorretto e capzioso.<br />

Mi limito ad affermare che, come<br />

appartenente alla comunità scientifica,<br />

mi sento <strong>di</strong> rassicurare circa la<br />

coltivazione e l’uso <strong>di</strong> queste piante.<br />

I circa 1<strong>35</strong> milioni <strong>di</strong> ettari che nel<br />

titolo<br />

xxxxxxx<br />

<strong>di</strong> xxxxxxxxxxxx*<br />

<strong>di</strong>dascalia<br />

2009 sono stati coltivati nel mondo<br />

e che rappresentano poco meno del<br />

10% della terra coltivata globale,<br />

non sono un attentato alla umanità,<br />

ma producono alimenti e materiali<br />

<strong>di</strong> vario uso che, usati da circa<br />

15 anni non hanno creato problemi<br />

nelle varie aree del pianeta (le coltivazioni<br />

GM per quanto concentrate<br />

nell’America del Nord e del<br />

Sud sono ampiamente presenti in<br />

Asia - In<strong>di</strong>a e Cina - , con presenze<br />

in Africa ed Australia; sono invece<br />

presenti in poco più <strong>di</strong> 100.000 ha<br />

in Europa il “vecchio” continente).<br />

Non si sono avuti effetti nocivi<br />

sulle popolazioni, ma neppure sugli<br />

ambienti; quando qualche problema<br />

è stato sollevato, questo non era<br />

certo superiore a quelli sollevati da<br />

piante ottenute con meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> miglioramento<br />

genetico tra<strong>di</strong>zionale<br />

ed in uso da molti decenni senza<br />

alcun controllo. (Al contrario gli<br />

organismi GM passano attraverso<br />

rigorosi controlli prima <strong>di</strong> essere approvati<br />

per la coltivazione).<br />

Credo che sia utile riferirsi alle<br />

ultime novità che, in questo settore,<br />

si sono verificate nell’Unione<br />

Europea.<br />

Dopo un periodo lunghissimo<br />

(la prima coltivazione commerciale<br />

<strong>di</strong> piante GM si è fatta nel 1996)<br />

trascorso tra <strong>di</strong>vieti e timi<strong>di</strong> passi<br />

avanti subito rientrati, l’Unione<br />

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