Rapporto Tecnico SNV PN 2013 - Invalsi
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Prove INVALSI <strong>2013</strong><br />
Per quanto riguarda il primo aspetto, è importante far ruotare i singoli quesiti e, nel caso specifico<br />
della prova di italiano, i diversi testi all’interno del fascicolo per evitare che gli effetti della “fatica”<br />
di rispondere da parte degli alunni si concentrino solo su determinati quesiti e testi (quelli collocati<br />
nella parte finale). Nella fase del pre-test è possibile anche sperimentare quesiti formulati<br />
diversamente ma che rilevano lo stesso aspetto/ambito di contenuto.<br />
Per quel che riguarda invece il secondo aspetto è importante riuscire a somministrare i fascicoli di<br />
prova a studenti con caratteristiche analoghe, in termini di livello scolare, a quelle di coloro che<br />
dovranno svolgere le prove INVALSI; l’ideale è somministrare le prove del pre-test nei mesi di<br />
aprile e maggio in classi corrispondenti a quelle che – l’anno successivo – dovranno realmente<br />
affrontare la prova: classe seconda e quinta della scuola primaria, classe prima della scuola<br />
secondaria di I grado, classe terza della scuola secondaria di I grado, classe seconda della scuola<br />
secondaria di II grado.<br />
Il pre-test è condotto durante l’anno scolastico precedente a quello della rilevazione vera e propria.<br />
Il numero di studenti coinvolti dipende fondamentalmente da quanti fascicoli devono essere<br />
pretestati; in ogni caso, è necessario un numero di allievi, per ogni livello scolare e ogni fascicolo,<br />
che consenta poi di avere una buona tenuta statistica dei dati raccolti. Il campione per il pre-test è<br />
rappresentativo per area geografica e, nel caso della secondaria di secondo grado, per le diverse<br />
tipologie di scuole (licei, istituti tecnici, istituti professionali).<br />
Le prove sono somministrate esclusivamente da personale individuato dall’INVALSI, l’unico che,<br />
per ovvi motivi di riservatezza, ha accesso ai contenuti dei fascicoli; un procedimento ugualmente<br />
riservato è seguito anche per la correzione delle prove.<br />
Successivamente, si procede alla costruzione del dataset per l’analisi dei dati. Le analisi sono<br />
realizzate attraverso l’applicazione di modelli statistico-psicometrici ascrivibili alla teoria cosiddetta<br />
classica dei test (TCT) e alla teoria della risposta (Item Response Theory) 9 .<br />
La capacità misuratoria di ogni quesito è analizzata mediante modelli statistici in grado di stabilire la<br />
coerenza di ciascuna opzione di risposta rispetto al costrutto oggetto di valutazione, rispetto al<br />
livello di abilità del rispondente e rispetto alla difficoltà specifica del quesito stesso.<br />
I richiamati modelli statistici permettono, inoltre, di valutare il cosiddetto potere discriminante di<br />
ciascun quesito, ossia la sua capacità di distinguere adeguatamente gli allievi in termini di abilità, in<br />
funzione della risposta fornita.<br />
9 (Cfr. Boomsma, van Duijn, Snijders, 1991; Fischer, Molenaar 1995; Hambleton, Swaminathan, Rogers, 1991)<br />
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