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Revolver<br />
5. Everybody’s Trying to Be My Baby (Live At The<br />
St<strong>ar</strong> Club)<br />
6. Soldier of Love (Live At The BBC)<br />
7. Slow Down (Live At The BBC)<br />
Al Cavern, 1962, foto di Dick Matthews<br />
Gu<strong>ar</strong>do gli Echoes, gruppo formato per accompagn<strong>ar</strong>e,<br />
fra gli altri, Jerry Lee Lewis e Gene Vincent,<br />
mentre assistono allo show nella prima saletta<br />
alla sinistra del palco. Li ho visti all’inizio dell’anno<br />
all’Isola di Man come gruppo di uno dei tour di L<strong>ar</strong>ry<br />
P<strong>ar</strong>nes. Accompagnavano gente del calibro di<br />
Johnny Gentle, Vince Eager e il favoloso ma sottostimato<br />
Dickie Pride; suonavano come gli Shadows<br />
ed erano davvero ottimi musicisti.<br />
Stasera sono il gruppo di punta e hanno fornito<br />
una prestazione entusiastica all’educato pubblico<br />
del Cavern. I Beatles sembrano mettere anche più<br />
del solito nella performance di questa sera. Forse<br />
scocciati dal fatto di non essere il nome principale<br />
in c<strong>ar</strong>tellone, o forse solo per la sfida portata dalla<br />
presenza di un gruppo ‘londinese’: qualunque cosa<br />
fosse, gli Echoes stavano a bocca aperta davanti<br />
a un gruppo che avrebbe cambiato la storia della<br />
musica per sempre.<br />
Il brano seguente è “Sure to Fall (In Love with<br />
You)” (1) pezzo country di C<strong>ar</strong>l Perkins, seguito da<br />
“Keep Your Hands off My Baby” (2) di Little Eva. Più<br />
avanti, dopo un viaggio a Londra, i Beatles inseriranno<br />
in repertorio “Locomotion”, sempre di Little<br />
Eva, e “I Remember You”, brano di alta classifica di<br />
Frank Ifield. La cosa fu spiegata una sera da Paul<br />
quando disse che avevano dovuto imp<strong>ar</strong><strong>ar</strong>e questi<br />
brani per dei concerti a Londra, sottintendendo che<br />
il pubblico londinese non era ‘cool come noi’!<br />
Dopo la loro versione di “Money” (3) di B<strong>ar</strong>ret<br />
Strong, i Beatles si fermano per celebr<strong>ar</strong>e un compleanno<br />
molto speciale, il ventesimo di Paul.<br />
Una torta con le candeline viene portata al centro<br />
del palco e, dopo che il tradizionale “Happy Birthday”<br />
si è placato, George, alla sua buffa maniera,<br />
ci informa di essere rimasto «l’unico Beatle adolescente».<br />
Visto che il pubblico era in gran p<strong>ar</strong>te composto<br />
da giovanissimi, era il suo modo di comunic<strong>ar</strong>ci<br />
di essere ancora uno di noi.<br />
Al termine delle celebrazioni il gruppo si lancia<br />
nell’esecuzione di “P.S. I Love You” (4). Questo era<br />
uno dei pezzi più richiesti al Cavern e si pensava<br />
che s<strong>ar</strong>ebbe stato il lato A del loro primo singolo.<br />
Stranamente non se ne conoscono registrazioni dal<br />
vivo. I Beatles comunque dimostr<strong>ar</strong>ono, con la scelta<br />
di “Love Me Do” come lato A, di non seguire le<br />
opinioni della gente ma la propria strada.<br />
“P.S. I Love You” è seguita dalla fantastica “Shimmy<br />
Shimmy Shake” (5), una delle più grandi canzoni<br />
rock’n’roll di sempre, registrata dagli Olympics<br />
come “I Wish I Could Shimmy Like My Sister Kate”.<br />
Ciò a dimostrazione del talento dei Beatles nello<br />
scov<strong>ar</strong>e oscuri pezzi R&B americani per poi f<strong>ar</strong>li<br />
loro.<br />
Ringo è in forma stasera, dopo una stancante<br />
sessione all’ora di pranzo filmata dalla Granada TV.<br />
Una settimana dopo l’uscita di Pete dalla band, Ringo<br />
suonava con i Beatles e il concerto fu rovinato<br />
da alcuni amici di Pete, che erano al centro del club<br />
e urlavano «Vogliamo Pete» e altri frasi non proprio<br />
di questo tono.<br />
“Please Don’t Ever Change” (6) dei Crickets e<br />
“Baby It’s You” (7) delle Shirelles rallentano il ritmo<br />
prima che il ‘Reverendo Lennon’ annunci “I’m Gonna<br />
Sit Right Down and Cry” (8), una cover di Elvis.<br />
John mostrava spesso il suo amore per l’assurdo,<br />
annunciando canzoni in uno stile da predicatore,<br />
gu<strong>ar</strong>dando sopra le teste del pubblico e facendo il<br />
segno della croce con le dita divertendo tutti.<br />
La “Hippy Shake” (9) di Paul, “Roll Over Beethoven”<br />
(10) di George e la meravigliosa “Long Tall<br />
Sally” (11) di Paul portavano l’eccitazione ai massimi<br />
livelli, prima che il gruppo chiudesse con la celebre<br />
“Twist and Shout” (12) degli Isley Brothers.<br />
Dopodiché era finita. Niente falsi bis, solo il DJ<br />
Bob Wooler che ci diceva chi fosse questo fantastico<br />
gruppo, mettendo un disco di prep<strong>ar</strong>azione al<br />
cambio di palco per il gruppo successivo.<br />
Individualmente John, Paul, George, Pete e Ringo<br />
erano grandi, insieme erano assolutamente unici.<br />
1. Sure to Fall (Live At The BBC)<br />
2. Keep Your Hands off My Baby (Live At The BBC)<br />
3. Money (Live At The BBC)<br />
4. P.S. I Love You (45 giri)<br />
5. Shimmy Like My Sister Kate (Live At The St<strong>ar</strong><br />
Club)<br />
6. Don’t Ever Change (Live At The BBC)<br />
7. Baby It’s You (Live At The BBC)<br />
8. I’m Gonna Sit Right Down and Cry (Live At The<br />
BBC)<br />
9. Hippy Shake (Live At The St<strong>ar</strong> Club)<br />
10. Roll Over Beethoven (Live At The BBC)<br />
11. Long Tall Sally (Live At The St<strong>ar</strong> Club)<br />
12. Twist and Shout (Live At The BBC)<br />
Molte delle registrazioni del disco Live At The<br />
St<strong>ar</strong> Club sono di bassa qualità, disseminate di note<br />
sporche, cosa inusuale per i Beatles. Ma il suono e<br />
l’eccitazione mi riportano esattamente ai giorni dei<br />
Beatles dal vivo al Cavern.<br />
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chit<strong>ar</strong>ra acustica 5 duemilaundici