ar - Fingerpicking Net
ar - Fingerpicking Net
ar - Fingerpicking Net
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
The White Album<br />
Se si considerano opposti come la violenta “Helter<br />
Skelter” e la morbida “Mother Nature’s Son” di<br />
Paul o la graffiante “Revolution” e la dolcissima “Julia”<br />
di John, passando per estremi come “Back in<br />
the USSR” e “M<strong>ar</strong>tha My De<strong>ar</strong>”, o “Everybody’s Got<br />
Something to Hide Except Me and My Monkey” e<br />
“I’m So Tired”, ci si rende davvero conto di cosa sia<br />
necess<strong>ar</strong>io per essere la più grande band di sempre.<br />
E abbiamo citato solo alcune canzoni, lasciando<br />
fuori molto altro. L’album bianco <strong>ar</strong>riva a quasi<br />
un anno di distanza dall’ultimo lavoro, ma è doppio<br />
e il tempo passato si giustifica già così.<br />
È come se i ragazzi fossero tornati in strada,<br />
al rock’n’roll delle origini, brani come “Back in<br />
the USSR” e “Birthday” sono tiratissimi, alla loro<br />
maniera; “Helter Skelter” e “Yer Blues” aprono<br />
strade nuove percorse negli anni da band di blues<br />
e h<strong>ar</strong>d-rock di ogni tipo; “Why Don’t We Do It in the<br />
Road?” vede una performance vocale di McC<strong>ar</strong>tney<br />
catalogabile come una delle più sensuali della storia;<br />
all’estremo opposto, “I Will” e “Blackbird” (ma<br />
non solo queste) sono fra le ballate più morbide<br />
mai scritte, spesso registrate a distanza di una sola<br />
seduta da cose violentissime.<br />
Dal punto di vista compositivo ci sono capolavori<br />
sconosciuti a molti come “I’m So Tired” e “Sexy<br />
Sadie”, accomunati da un audace accordo maggiore<br />
che scende di mezzo tono ad inizio strofa, o la<br />
bellissima “Happiness Is a W<strong>ar</strong>m Gun”, tre canzoni<br />
incompiute che Lennon riuscì a fondere in un singolo<br />
capolavoro.<br />
Nessuno di loro aveva più paura di nulla, non<br />
c’era differenza fra gli elementi, si usava qualsiasi<br />
cosa: dalle ragazze in strada che facevano la posta<br />
davanti agli studi, reclutate per cant<strong>ar</strong>e un coro che<br />
necessitava di voci femminili, alla tromba delle scale<br />
per cre<strong>ar</strong>e un effetto di ‘riverbero’ naturale. L’unico<br />
limite era quello della loro fantasia e dei problemi<br />
tecnici spesso insormontabili per l’epoca. Una stanza<br />
minuscola con loro chiusi dentro a registr<strong>ar</strong>e “Yer<br />
Blues”, ogni cosa capitata per caso, come un bicchiere<br />
che vibrava a una certa nota suonata, veniva<br />
registrata e utilizzata.<br />
Abbiamo detto di “Hey Jude” e della violenta versione<br />
di “Revolution”? Non crediamo ce ne sia davvero<br />
bisogno, capolavori senza tempo!<br />
Chit<strong>ar</strong>ra elettrica<br />
Se la chit<strong>ar</strong>ra era quasi scomp<strong>ar</strong>sa da Sgt. Pepper’s,<br />
ecco che i quattro tornano all’antico, rispolverando<br />
le fide sei corde e aggiungendo distorsioni<br />
esagerate per l’epoca, facendo satur<strong>ar</strong>e i banchi di<br />
Abbey Road come nel caso di “Revolution”. Davide<br />
Canazza approfondirà alla sua maniera il tema chit<strong>ar</strong>ra,<br />
qui accenniamo qualcosa.<br />
Siamo onesti: ciò che rim<strong>ar</strong>rà nella storia in quanto<br />
a chit<strong>ar</strong>ra elettrica è di sicuro il solo di Eric Clapton<br />
su “While My Guit<strong>ar</strong> Gently Weeps” di H<strong>ar</strong>rison, che<br />
aveva provato senza successo con nastri al contr<strong>ar</strong>io<br />
e quant’altro, ma alla fine chiese all’amico Eric<br />
di suon<strong>ar</strong>e lui. E per fortuna che lo fece, la bellezza<br />
della canzone, unita all’intensità dell’assolo, ci hanno<br />
regalato una performance memorabile.<br />
Ma le elettriche sono abbondanti e di qualità in<br />
tutto il lavoro, su ognuno dei rock’n’roll sopra citati<br />
la chit<strong>ar</strong>ra la fa da padrona, siamo tornati agli esordi<br />
ma con la maturità dei musicisti navigati, questa è<br />
una delle migliori sintesi della loro vita musicale.<br />
E che dire di “Everybody’s Got Something to Hide<br />
Except Me and My Monkey” e “Sexy Sadie”, due<br />
gemme compositive, soprattutto la seconda, anche<br />
queste piene di suoni di chit<strong>ar</strong>ra elettrica, riff, assoli,<br />
qualsiasi cosa?<br />
Chit<strong>ar</strong>ra acustica<br />
Durante il viaggio in India p<strong>ar</strong>e che Donovan<br />
avesse insegnato la tecnica americana del basso<br />
alternato sulla chit<strong>ar</strong>ra acustica a John, che non si<br />
fece scapp<strong>ar</strong>e l’occasione di scriverci la struggente<br />
ballata dedicata alla madre scomp<strong>ar</strong>sa, “Julia”, unica<br />
canzone della loro storia che vede John in completa<br />
solitudine, e il riff portante di “De<strong>ar</strong> Prudence”,<br />
anche questa legata all’India, visto che doveva tratt<strong>ar</strong>si<br />
di Prudence F<strong>ar</strong>row, sorella dell’attrice Mia<br />
F<strong>ar</strong>row, loro compagne di meditazione nel paese<br />
straniero. La stessa “Sexy Sadie”, rivolta al maestro<br />
spirituale, il Mah<strong>ar</strong>ishi Maesh Yogi, nasce da<br />
quell’esperienza.<br />
E c’è tanta acustica nelle mani di Paul che si<br />
produce in gemme come “Blackbird” e “Mother Nature’s<br />
Son”, piccoli capolavori nati sulla fals<strong>ar</strong>iga di<br />
“Yesterday”, con il nostro che usa le sole dita e le<br />
sei corde per regal<strong>ar</strong>ci momenti intensi e indimenticabili.<br />
Arrangiamenti<br />
Sono oramai lontani i tempi in cui i quattro entravano<br />
in sala e registravano un disco in poche ore,<br />
allora erano sotto pressione a causa dei tour ininterrotti<br />
e del lavoro di promozione che sembrava non<br />
finire mai, oltre al fatto che gli studi costavano. A<br />
questo punto si trattava invece dei musicisti più famosi<br />
del pianeta, liberi da ogni tipo di impegno se<br />
non quello di st<strong>ar</strong>e in studio a cre<strong>ar</strong>e e registr<strong>ar</strong>e<br />
il nuovo disco, e gli studi erano praticamente casa<br />
loro, nessuno si s<strong>ar</strong>ebbe sognato di chiedergli di and<strong>ar</strong>sene<br />
perché altri ne avevano bisogno! Ecco che<br />
ci si poteva permettere di us<strong>ar</strong>e centinaia di nastri,<br />
la maggior p<strong>ar</strong>te dei quali s<strong>ar</strong>ebbe risultata inutile,<br />
invece di prov<strong>ar</strong>e da qualche altra p<strong>ar</strong>te e <strong>ar</strong>riv<strong>ar</strong>e<br />
in studio con le idee più chi<strong>ar</strong>e. Come già accennato,<br />
rispetto al grande lavoro fatto su Sgt. Pepper’s,<br />
l’album bianco è una sorta di ritorno alla semplic-<br />
56<br />
chit<strong>ar</strong>ra acustica 5 duemilaundici