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Vol. 5, n. 3, September-December 2009 - Salute per tutti

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A. Di Pietro<br />

allo sbilanciamento del campione) del sesso<br />

femminile (62%). La fascia di età maggiormente<br />

colpita è quella degli over 65 anni con <strong>per</strong>centuali<br />

che si incrementano con l’età, passando<br />

dal 71% al 76%.<br />

Il 66% delle donne in menopausa ha secchezza<br />

cutanea. Questi dati si spiegano con la riduzione,<br />

in tale fase della vita muliebre, degli estrogeni<br />

che notoriamente condizionano l’idratazione<br />

tessutale.<br />

La secchezza cutanea è esacerbata dal <strong>per</strong>iodo<br />

invernale con l’esistenza di un gradiente decrescente<br />

da nord a sud (Nord-Est 86%, Nord<br />

Ovest 83%, Centro 73%, Sud e Isole 71%) che<br />

sembra legato alla mitezza del clima.<br />

Tra gli stili di vita favorenti la xerosi cutanea<br />

spicca il ruolo del fumo: infatti il 71% dei soggetti<br />

dediti al tabagismo ha xerosi cutanea. Si<br />

tratta di una conferma su larga scala di quanto<br />

già verificato con gli studi di teletermografia da<br />

Di Carlo (2005). Questo Autore ha infatti dimostrato<br />

che il fumo determina sul microcircolo<br />

cutaneo una marcata vasocostrizione che nel<br />

distretto della mano si traduce in aspetti di<br />

“amputazione delle dita”.<br />

L’esposizione alle lampade UV rappresenta un<br />

altro fattore determinante nella genesi secchezza<br />

della cute dal momento che il 91% soggetti<br />

che si sottopone a questa pratica <strong>per</strong> un numero<br />

imprecisato di volte all’anno lamenta secchezza<br />

della cute.<br />

La causa di questa conseguenza è legata a un’alterazione<br />

dell’effetto di barriera che comporta<br />

una riduzione della capacità di trattenere l’acqua<br />

(capacitanza), con aumento della TEWL<br />

(Trans Epidermal Water Loss). Ciò è dovuto sia a<br />

una riduzione del livello dei lipidi dello strato<br />

corneo, sia a un’inibizione della sintesi dei lipidi<br />

di barriera (colesterolo, acidi grassi, ceramidi),<br />

e sia alla deplezione di vitamina E.<br />

C o l o ro che soff rono di dermatite atopica, di dermatite<br />

seborroica e di eczema da contatto sono i<br />

soggetti che con più elevata <strong>per</strong>centuale (rispettivamente<br />

86%, 72%, 70%) lamentano secchezza<br />

cutanea. In questi casi la xerosi è un epifenomeno<br />

della loro patologia cutanea di base.<br />

Le zone più colpite dalla secchezza cutanea<br />

sono il décolleté, il dorso della mano, gli zigomi<br />

e il centro della fronte: si tratta delle aree<br />

maggiormente esposte agli agenti esogeni e<br />

quindi più sensibili alla disidratazione.<br />

Fino all’88% degli individui che soffrono di<br />

prurito ha secchezza cutanea: il prurito è il sintomo<br />

soggettivo più fastidioso della xerosi dal<br />

momento che costringe il soggetto al grattamento<br />

con conseguente determinazione di<br />

lesioni (fissurazioni) che infettandosi e infiammandosi<br />

<strong>per</strong>petuano il processo patologico.<br />

a secchezza cutanea<br />

L si può prevenire?<br />

Il pensiero comune ritiene che bevendo<br />

molta acqua si possa prevenire la secchezza<br />

cutanea: i dati di questa indagine, al contrario,<br />

indicano che essa è presente nel 63% di coloro<br />

che assumono meno di 1 litro di acqua/die e nel<br />

51% di coloro che ne bevono più di 2 litri/die.<br />

Anche le generiche creme idratanti non sembrano<br />

mettere al riparo dalla xerosi cutanea dal<br />

momento che questa si riscontra anche nel 60%<br />

di coloro che fanno sempre uso di tali preparati<br />

cosmetici. Allora che fare?<br />

Innanzi tutto eliminare i fattori di rischio come il<br />

fumo e l’esposizione ai raggi UV, poi affidarsi alle<br />

c u re di figure professionali specializzate <strong>per</strong> un<br />

c o n t rollo <strong>per</strong>iodico preventivo e <strong>per</strong> un consiglio<br />

su come pro t e g g e re quotidianamente la cute.<br />

R ingraziamenti<br />

Questo progetto è stato realizzato in<br />

collaborazione con “Programma Fissan <strong>per</strong> la<br />

protezione della pelle”.<br />

etture consigliate<br />

L<br />

Di Carlo A. A study of early effects of cigarette<br />

smoking by telethermography. J Plastic Dermatol 2005;<br />

1(1):5-10.<br />

Di Pietro A, Sparavigna A, Di Maio A. Progetto cute sana<br />

2005. Ed. Scripta Manent, Milano.<br />

Di Pietro A, Cazzola P. Microcirculation and skin aging. J<br />

Plastic Dermatol 2007; 3(1):77-80.<br />

F e rranti G. Histopathology and photoaging. J Plastic<br />

Dermatol 2007; 3(3):9-11.<br />

Iurassich S, Goione S. Skin throught sun, smoke and time. J<br />

Plastic Dermatol 2008; 4(2):191-196.<br />

304 Journal of Plastic Dermatology <strong>2009</strong>; 5, 3

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