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Descrizione generale - Regione Piemonte

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2.3 Sviluppo di indici spettrali per la caratterizzazione del pascolo<br />

Il modello per la stima dei parametri del pascolo è stato determinato empiricamente, con tecniche<br />

di regressione ai minimi quadrati ordinari, impiegando indici ricavati dalle misure radiometriche<br />

(e.g. Colombo et al., 2003) e le misure di campo delle variabili agronomiche (X variabile<br />

indipendente, e.g. LAI). Tra gli indici radiometrici più impiegati vi è il Simple Ratio (SR= [Ri/<br />

Rj]) (Jordan, 1969) che è tradizionalmente calcolato utilizzando bande nell’infrarosso vicino (Ri<br />

a 780 nm) e nel rosso (Rj a 680 nm). Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia del Simple<br />

Ratio per la stima della biomassa vegetale, soprattutto in colture agricole, ma nel contempo ne<br />

sono stati evidenziati alcuni limiti, come la saturazione per alti valori di biomassa e la sensibilità<br />

a fattori di disturbo quali la presenza di suolo nudo o di biomassa necrotica (Beeri et al., 2007;<br />

He et al., 2006; Boschetti et al., 2006), tipicamente presenti nella vegetazione pascoliva.<br />

Lo sviluppo di spettroradiometri di ultima generazione (iperspettrali), come quello utilizzato nell’ambito<br />

del progetto, permette di misurare la riflettanza in un numero molto elevato di bande<br />

spettrali. Questo consente di ricercare empiricamente bande ottimali per il calcolo degli indici<br />

spettrali, con lo scopo di massimizzarne la relazione con variabili agronomiche di interesse e di<br />

minimizzarne la sensibilità a fattori di disturbo (Hansen and Schjoerring, 2003; Mutanga and<br />

Skidmore, 2004; Thenkabail et al., 2000). Sulla base di questa considerazione, in questo studio<br />

l’indice SR [i,j] è stato calcolato utilizzando tutte le possibili combinazioni di bande i e j comprese<br />

tra 400 nm e 1000 nm (180,601 combinazioni) al fine di ricercare le bande più efficaci per<br />

la stima della biomassa verde (GBM, t ha -1 ), dell’indice di area fogliare (LAI; m 2 m -2 ), del contenuto<br />

di azoto (N, Kg ha -1 ) e della concentrazione di azoto (N c , %). Ogni SR [i,j] è stato valutato<br />

tramite un’analisi in regressione lineare ordinaria in termini di coefficiente di determinazione (R 2 )<br />

del modello. Questa procedura consente di definire indici spettrali specifici per l’area di studio e<br />

di sfruttare tutta l’informazione ricavata dall’utilizzo di sensori iperspettrali.<br />

Un esempio di firme spettrali acquisite in differenti fasi fenologiche nei pascoli di Foresta<br />

Burgos è mostrato in Fig. 4. Sono inoltre evidenziate le bande spettrali di norma utilizzate per<br />

il calcolo di SR, localizzate nel vicino infrarosso (780 nm) e nel rosso (680 nm). Come mostrato<br />

in figura 4, l’alta risoluzione spettrale dello spettroradiometro utilizzato permette di misurare<br />

la riflettenza in modo pressoché continuo (una banda per ogni nanometro) e, conseguentemente,<br />

di calcolare SR sfruttando bande anche al di fuori del vicino infrarosso e del rosso.<br />

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