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Pio La Torre, una vita per la Sicilia Tesi totale di Davide Mancuso

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A partire dal<strong>la</strong> fine degli anni ’70 <strong>per</strong>ò, complice il mutato scenario internazionale, e il<br />

ruolo strategico assunto dal Me<strong>di</strong>terraneo, l’Italia si ritrova ad assumere <strong>una</strong> posizione<br />

sempre più importante e attiva all’interno dell’Alleanza At<strong>la</strong>ntica, anche grazie al<strong>la</strong> sua<br />

posizione <strong>di</strong> “cerniera del Me<strong>di</strong>terraneo” e <strong>di</strong> “gendarme” dei passaggi marittimi che<br />

collegano <strong>la</strong> parte orientale a quel<strong>la</strong> occidentale del bacino, il Canale <strong>di</strong> <strong>Sicilia</strong> e lo<br />

Stretto <strong>di</strong> Messina. 7 Il Comando delle forze navali in Europa (Cincusnaveur) è spostato<br />

da Londra a Napoli.<br />

Il ruolo <strong>di</strong> partner privilegiato assunto dall’Italia risponde all’esigenza degli Stati Uniti<br />

<strong>di</strong> trovare un paese europeo <strong>di</strong>sponibile a con<strong>di</strong>videre o almeno a legittimare eventuali<br />

“avventure future” nel teatro Me<strong>di</strong>terraneo con l’Unione Sovietica 8 . In quest’ottica gli<br />

Usa programmano <strong>una</strong> serie <strong>di</strong> interventi tesi ad innalzare gli stock delle munizioni<br />

italiane, a sostenere <strong>la</strong> modernizzazione delle forze armate italiane e a incoraggiare un<br />

maggior protagonismo italiano nelle questioni del<strong>la</strong> sicurezza e del mantenimento del<strong>la</strong><br />

pace oltre l’area tra<strong>di</strong>zionale d’intervento del<strong>la</strong> Nato. 9<br />

A determinare il maggior peso italiano anche alcune situazioni interne all’Alleanza<br />

At<strong>la</strong>ntica. <strong>La</strong> Nato aveva sud<strong>di</strong>viso il controllo del Me<strong>di</strong>terraneo in aree affidate alle<br />

<strong>di</strong>verse marine alleate. Nel 1966, <strong>per</strong>ò, <strong>la</strong> Francia uscì dall’integrazione militare e nel<br />

1971 venne ri<strong>di</strong>mensionata <strong>la</strong> presenza del<strong>la</strong> flotta inglese nel Me<strong>di</strong>terraneo. Inoltre <strong>la</strong><br />

crisi tra Grecia e Turchia a causa dell’invasione turca <strong>di</strong> Cipro e l’instabilità dei governi<br />

spagnoli dopo <strong>la</strong> caduta <strong>di</strong> Franco, accelerarono il processo <strong>di</strong> proiezione militare<br />

dell’Italia nel Me<strong>di</strong>terraneo. 10<br />

6 ivi p. 34.<br />

7 M. Gabriele., “Problemi del fianco meri<strong>di</strong>onale del<strong>la</strong> Nato”, in IPD Informazioni Par<strong>la</strong>mentari Difesa,<br />

n. 125-127, maggio-giugno 1985, p. 126.<br />

8 A. Mazzeo, <strong>Sicilia</strong> Armata, Basi, missili, strategie nell’iso<strong>la</strong> portaerei del<strong>la</strong> Nato, <strong>Sicilia</strong>no, Palermo,<br />

1991, p. 34.<br />

9 ivi p. 35.<br />

10 ivi, p. 37.<br />

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