Bilancio sociale 2009 - Impronta Etica
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Parte prima | Coop Costruzioni: identità, missione, strategia<br />
2. LA NOSTRA STORIA<br />
Riportiamo un estratto dal volume Noi della<br />
Selciatori, 70 anni di Coop Costruzioni (di Paola<br />
Furlan e Vera Ottani, CLUEB, Bologna, 2006) che<br />
riporta i risultati di una ricerca sulla storia della<br />
cooperativa commissionata da Coop Costruzioni.<br />
Il 18 gennaio 1934, nel pieno della crisi economica<br />
della metà degli anni Trenta, Adelmo<br />
Venturi, Giacomo Marchetti, Riccardo Bacci,<br />
Renato Fava posatori, e Celeste Muzzarelli, Nino<br />
Zurla, Armando Cavazza, di professione selciatori,<br />
costituiscono la Società Anonima Cooperativa<br />
Selciatori e Posatori della Città e Provincia di<br />
Bologna. Il primo presidente è Renato Fava e la<br />
sede della cooperativa è in via Marchesana Galleria<br />
Nuova, nel centro della città. La cooperativa risulta<br />
regolata “in tutto e per tutto” dallo Statuto<br />
<strong>sociale</strong> composto da 23 articoli redatti nella piena<br />
osservanza delle “più strette norme della cooperazione”.<br />
La professionalità della composizione <strong>sociale</strong><br />
è accentuata nello Statuto da un articolo che<br />
regolamenta la richiesta di diventare soci per i lavoratori<br />
maggiorenni “che esercitino il mestiere da<br />
almeno cinque anni e siano mastri”. La prospettiva<br />
economica della cooperativa è quella di assumere<br />
lavori nel settore stradale in genere, sia per<br />
conto di pubbliche amministrazioni che di privati,<br />
in un momento di estrema difficoltà economica e<br />
<strong>sociale</strong> caratterizzato da un livello molto alto di<br />
disoccupazione. La cooperativa partecipa fin da<br />
subito alle gare di appalto per l'esecuzione di lavori<br />
da parte del Comune di Bologna e già nel 1935<br />
si aggiudica la manutenzione delle strade quale migliore<br />
offerente. La cooperativa assume lavori anche<br />
per conto del Comune di Torino e del<br />
Consorzio per gli edifici universitari che in quegli<br />
anni ridisegna la città universitaria attorno a<br />
Palazzo Poggi.<br />
In quegli anni il principale settore di intervento<br />
della cooperativa rimane tuttavia quello dei lavori<br />
strutturali legati alla pavimentazione stradale e alla<br />
costruzione delle massicciate, nonché gli interventi<br />
di manutenzione dei ciottolati di città, dei marciapiedi<br />
e il ripristino degli scoli pluviali di collina.<br />
Durante la crisi della Seconda Guerra Mondiale,<br />
si interrompe gran parte delle attività di produzione<br />
e lavoro di natura civile e la cooperativa<br />
perde lentamente la fonte principale del suo reddito<br />
aziendale fino quasi all'azzeramento dei suoi<br />
bilanci. I soci decidono tuttavia di non mettere in<br />
atto nessuna forma di scioglimento, grazie anche<br />
ai “sacrifici personali pur di mantenere in vita la<br />
cooperativa". Nel 1944 riesce ad ottenere dal<br />
Comune i lavori di manutenzione ordinaria delle<br />
strade di ponente e il rifacimento dei lastricati di<br />
via Sant'Isaia. Questi interventi contribuiscono a<br />
far sì che la Cooperativa Selciatori risulti essere<br />
una delle poche in attività del settore produzione<br />
e lavoro, pur contando solo 6 soci alla fine di<br />
marzo 1945.<br />
Nel 1945 la Cooperativa Selciatori e Posatori<br />
ottiene dal Comune la manutenzione dei lastricati<br />
e dei ciottolati della città; sistema la piazza di Porta<br />
Mascarella e numerose vie di Bologna tra cui via<br />
San Felice. Negli anni seguenti assume lavori dal<br />
Genio Civile, per opere dipendenti da eventi bellici,<br />
come il rifacimento del piazzale antistante la<br />
stazione ferroviaria con la costruzione dei due salvagente<br />
sul lato ovest del piazzale e la pavimentazione<br />
in cubetti di porfido; la sistemazione di alcune<br />
strade del centro del Comune di Bologna -<br />
Orefici, Artieri, Rizzoli - e piazza Re Enzo con il<br />
disfacimento e la pavimentazione in masselli di granito,<br />
la costruzione dei marciapiedi e dei bordi, il<br />
rifacimento del nuovo manto d'asfalto. Con l'assemblea<br />
generale ordinaria del 22 dicembre 1945,<br />
la cooperativa cambia la sua forma <strong>sociale</strong> passando<br />
da società anonima a società a responsabilità<br />
limitata “con scopi mutualistici”. Amplia così<br />
l'orizzonte della sua attività fino a comprendere<br />
l'appalto dei lavori di selciatura, cilindratura meccanica,<br />
pavimentazioni stradali in genere e lavorazione<br />
di pietra, da enti pubblici statali, parastatali,<br />
locali ed anche dalle aziende private.<br />
Successivamente, nell'assemblea del 28 febbraio<br />
1946 cambia anche lo statuto e la denominazione<br />
della cooperativa che da quel momento prende il<br />
nome di Cooperativa Selciatori, Posatori e<br />
Scalpellini di Bologna, a responsabilità limitata.<br />
Gli scopi sociali sono quelli “di contribuire alla<br />
creazione e al funzionamento di tutte quelle istituzioni<br />
che si propongono il miglioramento della<br />
salute fisica e l'elevazione morale ed intellettuale<br />
della classe lavoratrice”. Tra i lavori effettuati nell'immediato<br />
dopoguerra per conto del Genio Civile,<br />
per la competenza sull'esecuzione delle opere dipendenti<br />
da eventi bellici, la Selciatori contribuisce<br />
tra l'altro al ripristino della sistemazione<br />
dell'Istituto di Fisiologia dell'Università di Bologna<br />
e al consolidamento del bacino del torrente<br />
Samoggia.<br />
6 | <strong>Bilancio</strong> Sociale Coop Costruzioni. Edizione 2010. Consuntivo esercizio <strong>2009</strong>