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Prof. Juan G. Noblejas

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Si possono anche scrivere i pensieri e i sentimenti dei<br />

personaggi in una determinata situazione, ecc. Si possono<br />

inserire dialoghi ed azioni, ecc.<br />

~~ Nel trattamento, lo scrittore fa qualcosa di “poco<br />

cinematografico” (non è lo stesso tipo di stessura della<br />

scaletta, lo scaletone o la sceneggiatura), qualcosa di “più<br />

letterario” :<br />

Racconta “quello che non si vede”; in questo modo può<br />

entrare nell’anima del personaggio.<br />

Cosi’ può – prima di scrivere la sceneggiatura, e quindi i<br />

dialoghi – identificarsi con il linguaggio, lo spirito e il<br />

carattere di ogni personaggio.<br />

~~ Lo scrittore deve ‘abbandonarsi’ alla scrittura, attraverso<br />

la descrizione deve mostrare i personaggi, le situazioni; e<br />

attraverso gli oggetti, il paesaggio, ecc. comunicare<br />

sentimenti e sarcasmo.<br />

~~ Il lavoro di “evocazione” implica momenti di vicinanza ai<br />

personaggi e agli oggetti e momenti di allontanamento, ecc.<br />

~~ Quando si scriverà la sceneggiatura, non si conserverà<br />

forse lo stesso ordine. E’ fondamentale che il trattamento sia<br />

autonomo, sia una unità indipendente. Il trattamento è un<br />

film scritto su carta.<br />

L’enciclopedia del silenzio<br />

~~ Nel silenzio ci facciamo bambini o perfino confessiamo l’<br />

inconfessabile, parliamo con Dio, ci vergogniamo dei nostri<br />

istinti, non ci spaventiamo dei tabù, desideriamo ciò che gli<br />

altri ci proibiscono, abbiamo voglia di uccidere, o di fuggire…

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