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Racconti
Amore diverso
“Luigi! Luigi!” urlò Lia venendomi incontro. Gli occhi azzurri
che mi scrutavano l’animo e le guance imporporate come quando
doveva confidarmi un segreto “Come si capisce quando si è
innamorati”
Un sorriso mi si aprì sulle labbra come un ventaglio nei giorni
di afa.
“Che domande difficili che fai, sorellina” risposi lasciando lo
zaino nell’ingresso e sedendomi sul grande tappeto della sala di
fronte a lei.
Subito mia sorella mi fu in braccio, mi strinse forte e mi
schioccò un sonoro bacio sulla guancia, prima di ricominciare a
saltellare intorno, chiedendo “Come lo sai quando sei innamorato
La mamma non mi risponde!”
“Beh” presi a dire” Sei innamorato quando ti batte forte il cuore…”
“Come quando corri”
“Sì, però ti batte forte quando lo vedi arrivare e vuoi parlargli,
ma hai paura di dire la cosa sbagliata…”
“E perché”
“Come perché Perché vuoi piacergli anche tu!”
“Ma perché dovresti dire la cosa sbagliata Tu non la dire!”
Scoppiai a ridere.
“Fosse così facile, sorellina!”
“Sei innamorato quando vuoi giocare con una persona”
“Sì, anche, ma non solo quello. Puoi voler giocare con un
amico. Sei innamorato quando vuoi stare sempre insieme a
quella persona, vuoi passare ogni minuto libero con lui, vuoi parlare
e confidarti, vuoi stringerlo forte a te finché non ti si blocca il
respiro e ti manca l’aria quando lui non c’è…” risposi tutto d’un
fiato.
“Allora io ti amo, fratellone! E voglio pure baciarti!” fece mia
sorella tuffandosi fra le mie braccia e riempiendomi di baci bavosi
“Un giorno mi sposi”
Ancora una volta scoppiai a ridere.
“Un giorno ti sposerai sorellina, ma non con me. Però io sarò
sempre al tuo fianco. Promesso.”
Lia non sembrava troppo convinta e mi guardò pensierosa
per un attimo. Poi sbuffò.
“E anche tu ti sposerai”
“No, tesoro, non credo…”
“Perché tu non sei innamorato”
“Sì, sono innamorato, ma non mi sposerò.”
“E perché”
“Perché non tutti possono.”
“Non tutti possono essere innamorati, fratellone”
Sentivo gli occhi lucidi, ma non mi sembrava il caso di palesare
la mia tristezza a Lia, così risposi semplicemente “Tutti si
innamorano. Ma non tutte le persone si possono sposare.”
“Perché sono cattive”
“No, non sono cattive.”
“Sono brutte”
“Neanche.”
“Fanno male alle altre persone”
“Lia, no. Non fanno male a nessuno.”
“E allora perché Voglio saperlo!” mise il broncio.
“Perché sì” non sapevo più come uscirmene.
“Perché non vogliono”
“Magari vogliono anche…”
“Fratellone spiegami subito perché non possono sposarsi!”
insistette Lia incrociando le braccia al petto, con
quell’espressione dura che sfoggiava quando cercava di
atteggiarsi a grande.
“Perché gli altri non vogliono.”
“E perché” ora quasi piangeva dalla frustrazione.
“Non lo so tesoro, perché non li capiscono. Perché gli
fanno schifo o paura. Perché sono diversi. Perché pensano
che ci sia solo il loro modo di amare.”
“Hmm.”
“Ora andiamo a mangiare, dai, che la mamma ci starà
aspettando.”
“Aspetta! Tu hai detto che sei innamorato…”
“Sì.”
“E ti batte forte il cuore”
“Sì.”
“E hai paura di dire le cose sbagliate”
“Sì, sorellina.”
“E quando non c’è ti manca e vuoi starci sempre insieme
e vuoi raccontare i segreti”
“Sì, Lia.” sospirai.
“Allora ti devi sposare!”
“Non posso, tesoro, anche volendo.”
“Perché Me lo devi dire!”
“Perché è un maschio!” quasi urlai.
Lei per un attimo rimase ferma a osservarmi, con la
fronte corrucciata.
Poi scoppiò a ridere e disse “Ah, ma allora non c’è problema!
Anche io voglio sposare un maschio!”
Racconto di:
Luna
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