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Intervista
Conosciamo: Alessia Litta!
1. Stai muovendo i primi passi come autrice. Fatti
conoscere un po’ dai nostri lettori! Chi è Alessia
Litta
Intanto grazie infinite di ospitarmi sulla vostra bellissima
rivista!
Poi, beh, chi è Alessia Litta Direi un’inguaribile sognatrice.
Troppo banale Eppure è così. Sono una
sognatrice con troppa immaginazione e un’inclinazione
al romanticismo. Un mix piuttosto pericoloso che rischia
spesso di farmi estraniare dalla realtà. Per fortuna,
questa inguaribile sognatrice ha accanto a sé un
principe azzurro che la fa stare con i piedi ben saldi a
terra!
Oltre alla scrittura (e alla lettura, ovviamente!), ho la
passione per la fotografia. Amo muovermi in mezzo
alla natura con la macchina fotografica per riprendere
la magia dei paesaggi, ma anche dei piccoli dettagli,
quando sono accarezzati dalla luce radente del sole.
Questi momenti d’intimità con la natura mi permettono
di allontanarmi e “vivere il sogno” anche quando
non sono piegata su un foglio di carta o sulla tastiera.
2. Da quanto tempo scrivi e quali sono i generi
che preferisci
Ho cominciato a scrivere, un po’ per caso, intorno ai
sedici anni, quando rientrando da una vacanza al
mare - in cui mi ero presa una cotta pazzesca per un
ragazzo - ho cominciato a buttare giù il resoconto di
quei giorni. Senza rendermene conto, ho riportato
quegli eventi come se fossero una storia, piuttosto che
un diario. Una volta terminato, però, è come se mi si
fosse accesa una lampadina: all’improvviso mi sono
chiesta come sarebbe stato raccontare storie di “altri”
invece che eventi che non potevo controllare. Quella
semplice riflessione ha stimolato la mia immaginazione
e tutto è cominciato. Ho iniziato a scrivere la mia
prima storia, un po’ per volta, tutti i giorni, divertendomi
come una pazza.
Nel corso degli anni, però, non sono riuscita a essere
altrettanto costante.
Alessia Litta e i suoi personaggi indisciplinati,
in un disegno di Eleonora Litta.
Ci sono stati periodi di alti e bassi, e per diverso
tempo ho anche smesso di scrivere, ma l’aspira-
zione di fare “la scrittrice” non si è mai spenta.
Finché tre anni fa, dopo alcune vicissitudini per-
sonali, ho deciso di mettermi alla prova e comin-
ciare a fare sul serio.
Amo il fantastico in ogni sua declinazione - fan-
tasy, urban, gotico, paranormal, horror - e mi pia-
ce vederlo mescolato ad altri generi, come
l’avventura, il thriller o il romance. Ecco, per me
questa commistione è fondamentale, la cerco nei
libri che leggo, la inserisco nelle storie che scrivo.
Ma alla fine, a prescindere dai generi preferiti,
quello di cui ho veramente bisogno per innamo-
rarmi di una storia sono un intreccio ricco, perso-
naggi intensi e un’ambientazione affascinante.
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Segue...