Il rotary nel pensiero di Federico Weber

ischiosa audacia, alla magnanima intrepidezza di quei generosi
è andata la nostra ammirazione. All'opposto, la soddisfazione e
la fierezza trovano il loro contrappeso nell'insoddisfazione e
nell'amarezza per la sofferenza che strazia il mondo. Le vittime
di calamità coinvolgono la comunità umana. L'emozione è
universale, spontaneo il soccorso. Non è la sensibilità
epidermica, ma la parte più profonda ed autentica dell'uomo che
affiora e si rivela in quelle circostanze. Indubbiamente, gli
egoismi particolari non sono aboliti. Ma più che mai, l'umanità
si sente una e solidale.
È per questo diffuso senso di unità e di solidarietà che la vita
di intere popolazioni nella penuria è risentita come una colpa e
ne è stimolato l'intervento delle nazioni ricche e lo stanziamento
di miliardi per lo sviluppo di quelle che sono ancora
nell'indigenza. Non ignoro che la mano che dà è pure mossa
dall'opportunismo politico ed economico. Ma ci sono anche la
voce dell'opinione pubblica mondiale, l'azione di molte
organizzazioni, la pietà e la fraternità di innumerevoli uomini, e
di giovani in particolare. Questo ci permette di non pensare
unicamente a quello e di sperare meglio per il futuro. Resta il
fatto che c'è il rimorso per l'esistenza di una miseria superabile,
perché non inevitabile, e l'esigenza che sia abolita, non per un
atto di beneficenza, ma per un indeclinabile obbligo di coscienza.
L'umanità aspira alla fraternità, tanto più fermamente e
ardentemente, quanto più è sazia di odio e di sangue. Gli
antagonismi irriducibili, la radicalizzazione parossistica delle
ideologie, la furia omicida della guerra li ha sperimentati e li
respinge con orrore unanime. L'umanità è avida di pace.
Un potente aiuto lo trova nella stessa espansione culturale,
nei mezzi di informazione e nella facilità delle comunicazioni. I
contatti, che si vanno moltiplicando, permettono agli uomini di
conoscersi meglio. E ciò ha delle ripercussioni che vanno oltre
l'ordine conoscitivo. L'ignoranza reciproca in cui si è vissuti per
secoli, i pregiudizi che ne sono derivati sono stati una delle cause
della profonda divisione dell'umanità. Certamente, l'amicizia non
dipende dalla sola conoscenza, ma la conoscenza mutua è
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