Il rotary nel pensiero di Federico Weber
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circondava la magistratura e faceva parte della sua tra<strong>di</strong>zione<br />
e del suo onore.<br />
Non va <strong>di</strong>menticato il clima culturale. La nazione era la preda<br />
assalita da ogni parte e la vittima <strong>di</strong> sollecitazioni interessate,<br />
attraverso la parola, l'immagine, lo scritto. In innumerevoli servizi<br />
ra<strong>di</strong>otelevisivi, la passione <strong>di</strong> parte si è destreggiata tra il falso<br />
e l'omissione, e negli altri settori dell'informazione, la<br />
manipolazione delle menti è risultata tanto più facile, quanto<br />
più prolungata e grave era la carenza <strong>di</strong> elaborazione culturale<br />
seria. Al vuoto <strong>di</strong> una cultura, è subentrata un'altra "cultura" -<br />
monotona, unilaterale e persecutoria <strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>fferenza ed<br />
opposizione.<br />
È chiaro che alludo all'impresa marxista e più precisamente<br />
comunista. Da decenni il suo costante obiettivo, la conquista del<br />
potere, ha voluto ottenerlo anche me<strong>di</strong>ante la conquista degli<br />
intelletti. La lezione <strong>di</strong> Lenin e <strong>di</strong> Gramsci è stata perfettamente<br />
compresa ed efficacemente realizzata. Che vi sia riuscita <strong>nel</strong><br />
campo della cultura, non è possibile negarlo, neanche a chi<br />
volesse. La politica <strong>di</strong> scar<strong>di</strong>namento e poi <strong>di</strong> colonizzazione<br />
della scuola e dell'insegnamento a tutti i livelli e il recupero <strong>di</strong><br />
pensatori, letterati, artisti, ha permesso a lungo un tale<br />
monopolio culturale da rendere possibile un terrorismo<br />
ideologico ed emarginare, <strong>nel</strong> campo dei "fascisti" e "reazionari",<br />
gli intellettuali <strong>di</strong> tendenza <strong>di</strong>versa. È <strong>di</strong>venuta estrema, come<br />
in nessun paese democratico, la politicizzazione della cultura,<br />
esasperando così gli animi e mobilitando tutte le passioni<br />
<strong>di</strong>sponibili. E si è scatenata la violenza politica.<br />
Della situazione generale, il paese non poteva non subirne<br />
le conseguenze. Le azioni si esercitavano sulla sua pelle. Non<br />
possono svilupparsi senso civico e coscienza civile, <strong>di</strong>mensione<br />
sociale della persona, né può essere alimentato il dovere<br />
insurrogabile della solidarietà e responsabilità comune, quando<br />
la propaganda, l'operato, la pratica, gli stimoli creano il<br />
<strong>di</strong>sorientamento, suscitano la <strong>di</strong>ffidenza, nutrono i pregiu<strong>di</strong>zi e<br />
spingono ciascuno a curare quelli che crede i propri interessi.<br />
Era inevitabile che i giovani, che per il loro numero e le loro<br />
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