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LA COPPA AMERICA<br />
VISTA DALLA PARTE<br />
DELL’INGEGNERE<br />
INTERVISTA ALL’ING. FRANCESCO BINETTI POZZI, RESPONSABILE<br />
DEL DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E DESIGN COMPONENTI<br />
PER L'IDRAULICA E PER I WINCHES, DEL TEAM BMW ORACLE RACING<br />
(BOR90), PROTAGONISTA DI COPPA AMERICA.<br />
Come sei arrivato a<br />
far parte di un<br />
team di Coppa<br />
America?<br />
Lavorare per un team<br />
di Coppa America è<br />
sempre stato il mio<br />
sogno fin da ragazzino,<br />
fin da quando<br />
con l'Optimist ho incominciato<br />
ad andare<br />
a vela sul lago<br />
Maggiore, seguito e spronato da papà. I primi<br />
successi e le medaglie, come i titoli italiani di<br />
classe Europa, mi hanno convinto a scegliere<br />
ingegneria per poter avere una competenza<br />
specifica nel mondo della nautica. Dopo la<br />
laurea ho lavorato per Cariboni, un'azienda<br />
del settore nautico specializzata in parti custom<br />
per grosse imbarcazioni a vela. Con<br />
Gianni Cariboni abbiamo incominciato a fare<br />
i primi progetti per un team di Coppa America,<br />
Prada, per la sfida del 2000.<br />
Successivamente per la voglia di essere più<br />
coinvolto da vicino nel mondo della Coppa<br />
ho accettato l'offerta di Harken, una ditta che<br />
fornisce i winches a quasi tutti i team di<br />
Coppa America. Grazie al lavoro svolto in<br />
Nuova Zelanda con Harken, dove per la finale<br />
di Coppa America ero stato scelto dal<br />
team Alinghi come interfaccia per lo sviluppo<br />
delle parti custom dei winches, sono stato<br />
chiamato da BMW Oracle racing per far parte<br />
del design team. Ho quindi fatto la scorsa<br />
campagna di Coppa America con il team<br />
americano e anche questa volta mi ritengo<br />
molto fortunato nel poter dire di essere membro<br />
del team Oracle. Per questa Coppa sono<br />
il responsabile del design dei componenti custom<br />
per l'idraulica e per i winches. Dopo le<br />
ultime modifiche al regolamento apportate<br />
da Alinghi sono stato promosso a responsabile<br />
del progetto motore a bordo del nostro<br />
multiscafo. Il progetto è stato una grossa<br />
sfida personale, abbiamo avuto la possibilità<br />
di collaborare con il nostro sponsor BMW che<br />
ci ha dato un grosso supporto tecnico.<br />
Come è composto un team?<br />
Un team di Coppa America è organizzato e<br />
funziona come una grande azienda. Esistono<br />
infatti i vari dipartimenti ognuno dei quali fa<br />
riferimento al proprio manager. Esiste poi una<br />
figura molto importante che è quella del coordinator<br />
che ha appunto il compito di coordinare<br />
i vari team e garantire una perfetta<br />
comunicazione tra i vari dipartimenti. Nello<br />
specifico, per esempio: sailing team, design<br />
team, boat builder, elettronica, idraulica, rigging,<br />
relazioni interne, relazioni esterne, ufficio<br />
stampa e, in questo momento con un<br />
ruolo molto importante, il dipartimento legale.<br />
Come interagite con i velisti?<br />
Come sempre nel mondo della Coppa America<br />
i velisti hanno un continuo feed back con<br />
i progettisti. Il design team segue da vicino<br />
ogni sessione di prove in mare e test seguendo<br />
la barca da un “performance tender”<br />
che è sempre in contatto con BOR90.<br />
In questo modo possono monitorare migliaia<br />
e migliaia di dati trasmessi dalla barca, analizzarli<br />
e compararli.<br />
Quanto si è evoluta la Coppa?<br />
Questa trentatreesima Coppa America è completamente<br />
differente dalla scorsa edizione. I<br />
team hanno costruito multiscafi rivoluzionari<br />
e altamente tecnologici per il match che si terrà<br />
a febbraio 2010, nelle acque di Valencia. Il<br />
Deed of Gift fornisce ampi parametri per il design<br />
della barca. Enormi sono gli sforzi che il<br />
team sta facendo per migliorare le prestazioni.<br />
LEGENDA<br />
WINCHES: argani, verricelli<br />
DEED OF GIFT: documento ufficiale che<br />
governa la Coppa America<br />
GRINDER: verricello a due manovelle<br />
Come è cambiato il rapporto abilità del<br />
velista/tecnologia?<br />
Ogni nuova edizione della Coppa America introduce<br />
nuove tecnologie e tutto il team<br />
punta all'eccellenza, così anche per questa<br />
edizione, ma alla fine si tratta sempre di una<br />
barca a vela. La tecnologia facilita molte cose<br />
a bordo, ma l'ultima parola rimane quella dei<br />
velisti che fanno sempre e comunque la differenza<br />
tra il vincere e il perdere.<br />
Importanza della sicurezza a bordo<br />
Questa è un aspetto che il team prende<br />
molto sul serio. In tutte le grandi barche i carichi<br />
sulle parti e sulle cime sono consistenti e<br />
su questi multiscafi ancora maggiori.<br />
I designer danno ai velisti una serie di condizioni<br />
limite da non superare (red line limits)<br />
per tutto l'equipaggiamento a bordo. Inoltre<br />
il team ha un supporto medico e un sommozzatore<br />
che segue costantemente BOR90<br />
ogni volta che naviga. Ogni membro dell'equipaggio<br />
considera la propria incolumità<br />
come priorità.<br />
Qual è il fascino della Coppa?<br />
La Coppa America da sempre è la ricerca dell'eccellenza<br />
attraverso l'uso della tecnologia,<br />
anche se, per questa edizione della Coppa,<br />
sono cambiate le regole e ora è possibile mettere<br />
a bordo il motore in alternativa ai grinder.<br />
Il motore è più efficiente ma noi siamo convinti<br />
che abbia tolto uno degli elementi della<br />
competizione che erano fondamentali per la<br />
Coppa. Ma, ancora una volta, l'uso della tecnologia<br />
fa parte dello spirito della Coppa<br />
America.<br />
Com’è scandita la tua giornata?<br />
Appena arrivo alla base alla mattina presto,<br />
dopo la colazione, che si fa tutti insieme, per<br />
prima cosa si ricontrollano le cose sistemate<br />
durante la notte e si verifica che tutte le parti<br />
funzionino e siano efficienti. Quando la barca<br />
lascia gli ormeggi per navigare in mare per<br />
me inizia il lavoro di progettazione e coordinamento<br />
del mio engine department. Spesso<br />
però seguo la barca dal “performance tender”<br />
per essere pronto ad intervenire su qualsiasi<br />
mal funzionamento e per verificare che<br />
i dati trasmessi dalla barca siano nei limiti da<br />
me prestabiliti. Il pranzo è sempre alla base<br />
(come mi manca il mangiare italiano!).<br />
Quando si installa qualche nuovo componente,<br />
esco a bordo di BOR90 per controllare<br />
di persona il funzionamento del pezzo e qualche<br />
volta mi è capitato anche di timonare.<br />
Quando la barca rientra inizia il lavoro di controllo<br />
e service dei pezzi di mia competenza<br />
per la manutenzione quotidiana.<br />
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