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guido-von-list-il-segreto-delle-rune-das-geheimnis-der-runen-italiano

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Nel simbolismo dell’araldica ci si imbatte molto frequentemente in tutte le <strong>rune</strong> nelle figure<br />

araldiche. Formano le linee divisorie <strong>delle</strong> armi araldiche. Poiché erano dipinte sugli scudi e<br />

dovevano avere un certo effetto a distanza, gli araldi ‘tinteggiarono’ lo sfondo <strong>delle</strong> linee<br />

runiche con colori contrastanti. I colori usati avevano pure un loro significato, e ancora una<br />

volta erano dipendenti dalle <strong>rune</strong>. Gli araldi imparavano a ve<strong>der</strong>e le <strong>rune</strong> e a ‘blasonare’ gli<br />

scudi in base alle superfici definite dalle linee runiche, e in questo origina la confusione.<br />

Per esempio, decoravano un blasone con la ‘fa-<strong>rune</strong>’: ‘diviso in palo, a sinistra interzato in<br />

banda’; ugualmente la runa ‘gibor’: ‘inquartato in decusse’, ‘inquartato’ ecc., in base al<br />

disegno e alla posizione della runa. Uno stemma con la runa ‘thurs’: ‘diviso in banda con<br />

punta appoggiata’, ‘con punta appoggiata, o con banda incuneata’ ecc., indicando le prime<br />

due ‘spina crescente’ e quindi ‘sorgere della vita’ (fallo), e l’ultima la spina affondata o la<br />

‘spina mortale’ (cfr. Brun<strong>il</strong>de, la Bella Addormentata) [v. la tavola <strong>delle</strong> <strong>rune</strong>].<br />

I segni sacri (34) sono stati sv<strong>il</strong>uppati in modi<br />

anche più interessanti. In primo luogo dobbiamo<br />

esaminare <strong>il</strong> ‘fyrfos’, che, non appena si è resa<br />

evidente la linea di separazione dei campi colorati,<br />

è stato descritto dagli araldi come ‘inquartato per<br />

quadri’ o ‘inquartato per onde’, eccetera.<br />

Successivamente, quando le figure erano eseguite<br />

su superfici colorate (e non più solo con disegni<br />

lineari), <strong>il</strong> ‘fyrfos’ è stato disegnato anche come<br />

figura colorata e delimitata, ed è stato chiamato<br />

‘croce uncinata’ [Hakenkreutz], Poiché <strong>il</strong> ‘fyrfos’,<br />

anche col nome in codice di ‘croce uncinata’, era<br />

ancora la ‘croce pagana’ [Heidenkreutz], e quindi<br />

poteva ren<strong>der</strong>e l’araldo sospetto di eresia, è stata posta la più grande cura per adattare gli<br />

uncini in modo da ren<strong>der</strong>la <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e sim<strong>il</strong>e alla ‘croce cristiana’.<br />

In questo modo sono nate la maggior parte <strong>delle</strong> cosiddette ‘croci araldiche’ tra cui, per<br />

esempio, la ‘croce anguifera’ (a testa di serpente), la ‘croce bi-uncinata’, la ‘croce di<br />

Gerusalemme’, la ‘croce ritrinciata’, la ‘trifogliata’, la ‘gigliata’ (Deutscher Ritteror<strong>der</strong>, Ordine<br />

dei Cavalieri Teu#tonici), la ‘forcuta’, la ‘ramificata’, ecc.<br />

Uno degli adattamenti più significativi del ‘fyrfos’ è probab<strong>il</strong>mente la cosiddetta ‘Croce di<br />

Malta’, che sembra composta da due croci uncinate contrapposte simmetricamente, che<br />

formano la conosciuta figura a otto punte che viene dipinta di un colore differente rispetto<br />

a quello dello sfondo, e assume quindi l’aspetto di una figura indi- pendente; tuttavia<br />

questo è stato fatto solo per mascherare <strong>il</strong> simbolo.<br />

Questo disegno fu chiamato ‘Bafometto’ o ‘testa parlante’ e fu usato come prova di eresia<br />

nei processi contro i Templari, e una <strong>delle</strong> basi della condanna (nel 1313) dell’Ordine<br />

Templare. Questo era tuttavia solo <strong>il</strong> loro ‘segno di riconoscimento’ (cioè <strong>il</strong> ‘segno<br />

principale’ nel senso del terzo grado esoterico del <strong>segreto</strong> della Saggezza, come detto<br />

precedentemente a p. 55). I Cavalieri di Malta e i Cavalieri di S. Giovanni, che oggi<br />

ut<strong>il</strong>izzano la stessa croce, sono sfuggiti a un destino sim<strong>il</strong>e a quello dei Templari solo a<br />

prezzo di grandi sacrifici. Ma anche l’Ordine dei Cavalieri Teutonici usa la croce uncinata<br />

Germano-Armanica nell’aspetto gigliato che nasconde l’antico e onorato fyrfos - come sa <strong>il</strong><br />

sapiente.

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