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guido-von-list-il-segreto-delle-rune-das-geheimnis-der-runen-italiano

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Inevitab<strong>il</strong>e che un sim<strong>il</strong>e discorso facesse breccia nell’animo dei naziona<strong>list</strong>i più accesi che<br />

osteggiavano <strong>il</strong> conglomerato multiculturale degli Asburgo. Carnutum ottenne così un<br />

successo forse insperato dallo stesso autore.<br />

Nella vita di List compaiono in quegli anni due personaggi che contribuirono a trasformare<br />

l’inquieto scrittore in un uomo dichiaratamente votato a un ideale socio-politico. Il primo,<br />

Friedrich Wannieck, industriale, direttore della Compagnia si<strong>der</strong>urgica di Praga e del Primo<br />

Gruppo Industriale di Brno, assai rinomato in tutto l’Impero per l’importanza della sua<br />

produzione, presiedeva l’Associazione Deutsche Haus, che operava a Brno. Wannieck,<br />

attraverso le pubblicazioni della sua Verein, era <strong>il</strong> portavoce degli interessi e <strong>delle</strong><br />

aspirazioni della popolazione tedesca che mal sopportava la forte presenza ceca nella<br />

Moravia meridionale e auspicava <strong>il</strong> ricongiungimento <strong>delle</strong> zone a maggioranza germanica<br />

con la Vaterland tedesca. Favorevolmente interessato alle idee esposte da List nei suoi<br />

scritti, Wannieck aprì un’intensa corrispondenza epistolare con l’autore di Carnutum. Fu <strong>il</strong><br />

prologo alla pubblicazione, negli anni seguenti, di altre tre opere di List grazie alla Verein<br />

Deutsche Haus.<br />

Il secondo personaggio che spronò List con i suoi interventi al Reichsrat austriaco, al quale<br />

era stato eletto nel 1873, fu <strong>il</strong> cavalier Georg <strong>von</strong> Schoenerer, fautore del più esasperato<br />

nazionalismo pangermanista. Schoenerer contribuì a collegare numerosi gruppuscoli<br />

völkisch, dalle associazioni culturali a quelle sportive, indirizzandone le attività comuni<br />

verso le celebrazioni dei solstizi, le feste in onore dei numi tutelari della germanicità, quali<br />

Wagner, <strong>von</strong> Moltke, Bismarck, nonché favorendo la creazione di gruppi di studio sulla<br />

lingua, le usanze e i miti <strong>delle</strong> comunità tedesche.<br />

List, intanto, contatta un altro deputato pangermanista, Karl Wolf, direttore della<br />

“Ostdeutsche Rundschau”, periodico fortemente sciovinista, fondato nel 1890. Il Deutsch-<br />

Mythologische Landschaftsb<strong>il</strong><strong>der</strong> di List viene pubblicato da Wolf nel 1891, anche se non in<br />

stesura completa. Sfogliando i numeri della rivista degli anni Novanta, vi troviamo intense<br />

collaborazioni firmate da List: Götterdaemmerung (Il crepuscolo degli Dei, 1 ottobre 1893),<br />

Allerseelen und <strong>der</strong> vorchristliche Totenkult des deutsches Volkes (Il giorno dei morti e <strong>il</strong><br />

culto funerario precristiano del popolo tedesco, 31 ottobre 1893), Die deutsche Mythologie<br />

im Rahmen des Kalen<strong>der</strong>jares (La mitologia tedesca nella cornice dei calendari, sui numeri<br />

di OR del 1894), Die Blütezeit des deutschen Handwerks im Mittelalter (La raffigurazione<br />

floreale degli artigiani tedeschi nel Medioevo, 13-14 febbraio 1895), Die juden als Staat<br />

und Nation (Gli ebrei come Stato e Nazione, 12 febbraio 1896).<br />

Le tematiche che verranno ampliate fino al parossismo dall’ala più estrema della NSDAP<br />

spiccavano sulla rivista di Wolf che esaltava la storia antica germanica: dal mito degli Deiguerrieri<br />

alla sacralità del sangue, dall’elogio della società medievale e <strong>delle</strong> sue tre caste<br />

tradizionali (contadini, monaci, guerrieri) agli attacchi contro l’inf<strong>il</strong>trazione ebraica nei<br />

costumi e nell’arte.<br />

List alternava allora articoli sui giornali a pubbliche conferenze, intraprendendo una decisa<br />

carriera di propaganda della risorta Weltanschauung tradizionale. Gli studi storici da lui<br />

intrapresi furono sempre più ut<strong>il</strong>izzati come veicolo di dura opposizione alla società<br />

dell’epoca. Così, in una conferenza indetta dall’associazione Deutsche Geschichte nel<br />

febbraio del 1893, List descrisse con trasporto <strong>il</strong> culto del dio Wotan, incitando i convenuti<br />

a riappropriarsi della nob<strong>il</strong>e religione antica e disprezzando le mollezze contemporanee.<br />

Tutto serviva alla causa völkisch, anche le pièces teatrali.

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