guido-von-list-il-segreto-delle-rune-das-geheimnis-der-runen-italiano
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(Il concetto mo<strong>der</strong>no di ‘mano morta’ riferito alla chiesa non è r<strong>il</strong>evante in questo<br />
contesto). Il magistrato votava con la mano sinistra.<br />
Ancora abbiamo a che fare con <strong>il</strong> ‘kala’ o lo ‘heimliche Acht’, perché ‘Ling’ (sinistro) =<br />
testa; gestiva (‘behandelte’) e sosteneva (‘behauptete’) la sentenza che aveva comminato.<br />
I Grandi Elettori alla Dieta Imperiale deliberavano con la mano destra. Battere le mani era<br />
ed è ancora oggi un segno di approvazione. L’investitura di un titolo reale su una persona<br />
senza scorta veniva operata da colui che veniva investito mettendosi in ginocchio mentre<br />
teneva la ‘mano destra tesa’ nella ‘mano destra tesa’ del sovrano. Era una ‘stretta di mano’<br />
cerimoniale. ‘Pren<strong>der</strong>e l’alta mano’ significa andare in alta corte. Una ‘mano mozza’ o una<br />
‘ascia’ in un posto o su un palazzo governativo significa secondo i geroglifici ‘giurisdizione<br />
municipale’ o ‘baronale’. La ‘mano con la spada’ è <strong>il</strong> segno geroglifico di giurisdizione,<br />
indicando la ‘censura suprema’ o la più alta giurisdizione, e anche la sede del governo [la<br />
Landhaus di Vienna]. La ‘mano guantata’ indica la giurisdizione protettiva, <strong>il</strong> tribunale<br />
civ<strong>il</strong>e. Da questo origina <strong>il</strong> ‘segno della mano’ (‘Handmal’) come segno della giustizia su un<br />
ceppo di confine (‘Malstatt’) sia esso una pietra, un p<strong>il</strong>astro o qualsiasi tipo di ‘marchio’<br />
(‘Malzeichen’). ‘Una mano insanguinata perde l’eredità’, cioè chiunque si sia sporcato le<br />
mani con sangue umano per<strong>der</strong>à i suoi diritti ereditari. Secondo le leggi tribali, passa ai<br />
parenti vicini.<br />
Ma anche: nessun giudice che ‘giudica con mani insanguinate’, cioè che commina pene<br />
capitali, può pren<strong>der</strong>e (confiscare) le proprietà agli eredi del condannato. Perciò: «una vita<br />
per una vita, la proprietà rimane agli eredi, solo <strong>il</strong> cavallo, i finimenti, l’equipaggiamento e<br />
le monete appartengono al magistrato, e tutto ciò che è al di sopra della cintura al balivo e<br />
tutto ciò che è sotto al boia». Molto ancora potrebbe essere detto riguardo alla ‘mano’, alla<br />
‘stretta di mano’ e ad altri ‘segni della mano’, ma quanto detto è sufficiente.<br />
Il ‘cappello’ [<strong>der</strong> Hut, masch.] era <strong>il</strong> geroglifico della protezione, e nel suo sv<strong>il</strong>uppo indica <strong>il</strong><br />
signore della giustizia. Ovviamente significa riparo [die Hut, femm.] e guardiano [die<br />
Hütung] (44). Durante l’investitura <strong>il</strong> signore e <strong>il</strong> vassallo si stringevano la mano dentro a<br />
un cappello. Questo stava a significare che <strong>il</strong> vassallo era sotto la custodia, la protezione<br />
del feudatario, ma anche che <strong>il</strong> vassallo sarebbe stato pronto ad aiutare in caso di bisogno<br />
<strong>il</strong> suo signore. Il ‘cappello sul palo’ [Gesslers Hut] è un segno della sovranità; <strong>il</strong> sindaco del<br />
v<strong>il</strong>laggio che metteva all’incanto le proprietà di un contadino in bancarotta entrava nell’aia<br />
e piantava <strong>il</strong> suo bastone da passeggio (bastone = vita) nel centro del cort<strong>il</strong>e e appendeva<br />
<strong>il</strong> suo ‘cappello’ su di esso. Con questo gesto aveva preso possesso della fattoria per<br />
diritto.<br />
Le donne giuravano ‘sulla treccia e sul seno’: ‘Ir rise <strong>das</strong> sol sin ir trouwe’, cioè i loro capelli<br />
(‘risan’ = ciò che cresce), quindi la loro acconciatura, sarà <strong>il</strong> loro pegno. Il seno è <strong>il</strong> segno<br />
del nutrimento, dell’allattamento, della maternità, della ‘Minne’ (44). ‘Minne’ è la memoria<br />
(45). Questo spiega perché ‘treccia e seno’ sono relativi a questa frase: ‘ricorda chi sta<br />
crescendo’ - come madre <strong>delle</strong> future generazioni è suo dovere ricordarsi, e comportarsi,<br />
secondo verità, giustizia e ‘Ar’ (<strong>il</strong> seno femmin<strong>il</strong>e simbolicamente significa la stessa cosa in<br />
araldica e in architettura, per esempio nella ‘Wibare’, nella sfinge ecc.). Ha giurato su se<br />
stessa e sul proprio Io.<br />
Qui bisogna ancora ricordare ciò che è stato detto alla pagina 47 riguardo al ‘cane’ sia<br />
come simbolo di giustizia che di onta cavalleresca per mostrare come i tre livelli dei<br />
concetti si mescolino, e di come lo stesso unico geroglifico possa essere - secondo la sua